Aumento costo smaltimento rifiuti, l’appello di Barberio

CATANZARO – “Nel bel mezzo del balletto di fine consiliatura sulla fissazione o meno della data delle elezione e nel silenzio di troppi, la Giunta Regionale ha avuto il coraggio di approvare con delibera n. 322 del 28.07.2014, un assurdo aumento del costo dello smaltimento dei rifiuti urbani con decorrenza dal gennaio 2015, portandone il costo dalle attuali 90 euro circa a 147 euro per tonnellata raccolta. Mentre a maggio però  lo stesso tentativo di aumento del Dipartimento Ambiente è stato “temporaneamente bloccato”, la delibera rischia tra pochi giorni di diventare definitiva se non viene impugnata anche se le nuove tariffe entreranno in vigore dal primo gennaio. Gli introiti previsti dalla Giunta Regionale con l’aumento dei costi andrebbero a coprire un “deficit” da oltre 20 milioni di euro da giustificare con la Corte dei Conti, e dunque la questione è seria.”

L’avvocato Tonino Barberio, Responsabile Enti Locali PD federazione CZ, sottolinea quanto sta avvenendo in ambito “rifiuti”.

“A fronte di un servizio penoso, con una stagione turistica che in molte zone ha convissuto con topi e cumuli di spazzatura, con il percolato spazzato via dalle strade grazie ai temporali estivi, con la discarica di Pianopoli esaurita e che si cerca di ampliare ancora ed ancora, senza una programmazione concreta e concertata con i Comuni (l’ANCI viene isolata dalle scelte in tema di rifiuti), che consenta quel necessario supporto tecnico per implementare sistemi di raccolta differenziata virtuosi, la Giunta Regionale ha pensato solo ad aumentare il costo dello smaltimento, sull’assurdo assunto – dichiarato! – che questo aumento possa incentivare la raccolta differenziata.

Nulla di più infondato.

Tutto questo sulla pelle dei cittadini ignari che se la prenderanno con i propri amministratori per l’aumento delle tariffe sulla spazzatura ed in barba ai Sindaci che dovranno vedersela con conti da salvaguardare e casse comunali al limite del dissesto finanziario.

Verrebbe da chiedersi se l’errore tiene conto che i maggiori rifiuti indifferenziati del 2015 in questo modo creerebbero maggiori entrate non previste.

Vista la situazione, e considerato anche quanto la Corte dei Conti ha di recente rilevato, nella relazione per l’esercizio di bilancio 2013, e cioè che la Regione non è “incisiva” sul fronte della riduzione dei costi di gestione dei rifiuti, è auspicabile che il presente appello venga raccolto da quanti più Sindaci ed amministratori possibili, indipendentemente dagli schieramenti politici, e venga impugnata la delibera della Giunta presieduta dalla Stasi almeno sotto il profilo della irragionevolezza e del fatto che vengono presupposti fatti non veri, ossia la raccolta differenziata regionale al 35%.”

M5S Rende, al Comune il silenzio regna sovrano

RENDE (CS) – “Evidentemente è un vizietto dell’attuale maggioranza rispondere e dare informazioni solo a mezzo stampa.” Al caso –evidenziato con forza dal M5S Rende – dell’annunciata bonifica “low cost” dell’area ex Legnochimica, si aggiunge ora l’invito del presidente Mario Rausa a partecipare ad un incontro nella Prima Commissione – Affari istituzionali, politiche sociali e cultura – con l’assessore all’Ambiente D’Ippolito per parlare proprio della bonifica in questione.

“Quello che vorremmo capire è il perché Rausa ci invita ora in Commissione a mezzo stampa quando per più di un mese non ha mai risposto alle nostre sollecitazioni – inviate a più riprese tramite l’indirizzo di posta elettronica del comune per poter conoscere in anticipo l’Odg della Commissione da lui presieduta e poter così prenderne parte, per come previsto dal regolamento comunale.”

Ad esporsi è Domenico Miceli del Gruppo Consiliare M5S Rende, che continua “Rimaniamo una minoranza assolutamente costruttiva soprattutto, e non potrebbe essere altrimenti, su temi che riguardano gli interessi della comunità, ma non vogliamo farlo solo sui giornali ma negli organi istituzionalmente previsti: le Commissioni permanenti e i Consigli Comunali. A proposito di questi ultimi ricordiamo che finora ne sono stati convocati solo due: uno per il giuramento del Sindaco e l’altro per la presentazione delle linee programmatiche. Sui problemi della città, invece, niente di niente. Il silenzio istituzionale regna sovrano al Comune di Rende, non solo sulle questioni a carattere ambientale, ma anche su quelle amministrative, economiche, culturali e chi più ne ha più ne metta. Gli slogan utili alla campagna elettorale sono già finiti in soffitta, con buona pace per le buone e corrette pratiche democratiche, della trasparenza e della partecipazione.”

Coldiretti: occasioni di lavoro e di vera occupazione per la Calabria

“Dalle produzioni agricole biologiche e dal km zero, come testimoniano i dati diffusi recentemente in occasione del “Sana 2014”, il salone internazionale del biologico e del naturale, possono venire per la Calabria occasioni significative di lavoro e occupazione diretta e indiretta”.

Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria ne è convinto e ne spiega i motivi. Il primo è l’appeal che queste produzioni hanno sul consumatore che sempre di più le mette nel carrello della spesa poiché ritiene che e fondamentale avere una alimentazione di buona qualità a beneficio della propria salute, abbracciando i principi della sostenibilità ambientale, economica e sociale. La forza della nostra regione su questo segmento di mercato – continua – è testimoniata anche dal fatto che circa 120mila ettari (oltre i 20% della SAU totale calabrese) sono coltivati a biologico grazie all’impegno di oltre 7000 tra produttori,produttori/trasformatori e trasformatori collocando la nostra regione al secondo posto in Italia. E’ evidente – prosegue – che di questa tendenza dobbiamo far tesoro e quindi adottare una strategia commerciale per le produzioni biologiche capace di ripercuotersi sulla valorizzazione del prodotto. Il PSR regionale 2014-20 destina al biologico una dotazione di ben 250milioni circa di €uro di aiuti che non possiamo sprecare; quindi per dare “corda economica” è importante prevedere vincoli di commercializzazione delle produzioni in modo da permettere di aumentare il grado di penetrazione dei mercati. In parallelo l’altra necessità ed è garantire maggiori e rigorosi controlli tecnici – amministrativi-fiscali sulla certificazione del prodotto biologico proprio per non consentire di sottrarre risorse pubbliche in modo truffaldino, come accaduto in casi recenti (olio biologico) altrimenti per produttori disonesti e sleali diventa una doppia rendita.

Torna il padre di Nicholas ucciso 20 anni fa

CATANZARO – Il primo ottobre di 20 anni fa moriva Nicholas Green, il bambino statunitense di 7 anni colpito da un proiettile in un tentativo di rapina mentre era in auto, sull’autostrada A3, con i genitori e la sorellina di 4 anni. Per l’occasione il padre Reginald sarà in Italia, dal 12 al 25 settembre, per partecipare a iniziative in varie città italiane legate al tema dei trapianti di organi. Dopo il caso di Nicholas le donazioni hanno subito un’impennata e sono triplicate negli anni.

Corbelli rinuncia alle primarie. L’annuncio al termine dell’incontro con la Stasi

CATANZARO – La Presidente f.f. della Regione Antonella Stasi – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta regionale – ha incontrato questa mattina a Catanzaro, presso palazzo Alemanni, il leader del movimento diritti Civili Franco Corbelli il quale aveva già presentato formale istanza per partecipare alle elezioni primarie istituzionali. Un colloquio sereno al termine del quale Corbelli ha annunciato la volontà di rinunciare alle primarie.

“Ho fatto presente a Corbelli i costi delle primarie istituzionali – ha sottolineato la Presidente Stasi. Avremmo dovuto prevedere infatti circa 2 milioni di euro e con grande responsabilità Corbelli ha deciso di rinunciare e non far gravare questi costi sui calabresi. In ogni caso procede senza sosta l’iter relativo alla predisposizione e firma del decreto per l’indizione delle elezioni regionali. In tempi brevi, come ho più volte evidenziato, indicheremo la data”.

Arrestati per furto di legna nel Parco della Sila

LONGOBUCCO (CS) – Due persone di nazionalità rumena sono state tratte in arresto per furto di legna e danneggiamento di piante da parte degli uomini del Corpo Forestale dello Stato. Tale attività è stata svolta nei giorni scorsi dal Corpo forestale dello Stato sull’altopiano della Sila da parte del personale dei Comandi Stazione di Cava di Melis dipendente dal Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Parco Nazionale della Sila, e del Comando Stazione di Acri, dipendente dal Comando Provinciale di Cosenza, ed ha portato all’arresto dei due responsabili, E.B di anni 28 e A.B. di anni 25, colti in flagranza di reato in località “Celsito”mentre depezzavano il materiale legnoso, di specie Ontano e Faggio, mediante l’utilizzo di motoseghe e mazze taglialegna in seguito sequestrate. L’area interessata al taglio, di proprietà privata, è sottoposta a vincolo idrogeologico e paesaggistico – ambientale, nonché ricadente in zona 2 del perimetro del Parco Nazionale della Sila. Oltre all’arresto dei due uomini, che venivano rimessi in libertà ai sensi dell’art 121 del c.p.p., gli uomini del Copro Forestale hanno deferito all’Autorità Giudiziaria in concorso con i due esecutori un uomo del luogo risultato mandante del furto. L’operazione condotta è il risultato dell’azione di appostamento e dell’attività investigativa mirata a contrastare e prevenire ogni forma di reato in danno del patrimonio forestale ed ambientale che il personale del Corpo Forestale dello Stato quotidianamente svolge con particolare attenzione nell’area protetta.

Icom, prossima udienza Marzo 2015

LAMEZIA TERME (CS) – Nel 2002 la società Icom presentò al Comune un progetto chiamato “Borgo antico” per la realizzazione di un centro di vendita in una località adiacente la strada “Due mari”, in una zona che dal punto di vista urbanistico aveva destinazione agricola.

La richiesta tendeva ad ottenere la concessione edilizia in deroga allo strumento urbanistico. Il Comune rigettò la richiesta. Ci fu una conferenza di servizi il cui esito, però, stranamente, benché non definito, fu pubblicato sul BURC come concluso. Tale circostanza indusse il TAR Calabria prima ed il Consiglio di Stato poi a giudicare illegittimo il diniego. Su tale base ed a qualche anno di distanza Icom presentò ulteriore ricorso al TAR per ottenere non già il premesso a costruire, che avrebbe potuto facilmente ottenere sulla base delle precedenti sentenze, ma il risarcimento del danno preteso stimato per loro in oltre 50 milioni di euro.  Il Comune si è ovviamente difeso, ma il  TAR Calabria, con sentenza parziale n. 1177 di dicembre 2013, ha comunque disposto  la nomina di due consulenti tecnici per quantificare il danno, ritenendo accertata la responsabilità del Comune, riservandosi di decidere nel merito.

La prossima udienza è fissata nel marzo del 2015. Contro tale sentenza parziale, il Comune ha proposto appello al Consiglio di Stato, ritenendo di non condividere le motivazioni con le quali il TAR ha ritenuto esista la responsabilità del Comune. Ciò dunque a prescindere dall’importo che dovesse essere deciso. Il ricorso è tuttora pendente. I consulenti del TAR hanno trasmesso alle parti uno schema di relazione, sulla scorta dei quesiti posti, nel quale risulta che la stima del valore attribuibile della struttura, calcolato al netto dell’area di sedime e dei costi di costruzione, risulta essere pari euro 15.779.000,00. I tecnici del Comune hanno trenta giorni di tempo per trasmettere le proprie osservazioni e conclusioni relativamente allo schema di relazione redatto. Sono già al lavoro in tal senso e presenteranno una serie di valide osservazioni allo schema di perizia. È comunque ovvio che nel caso in cui il TAR decidesse di fissare somme da pagare alla Icom, il Comune presenterebbe ricorso anche contro questa ulteriore decisione. Dunque al primo ricorso presentato nel maggio di quest’anno ne seguirebbe un secondo dopo l’udienza del TAR di marzo 2015.

L’Amministrazione sta tutelando gli interessi della città e quindi riterrebbe ingiusto la condanna al pagamento di somme, specie se consistenti. L’esecuzione delle sentenze già a suo tempo emesse, e quindi definitive, chiaramente determinerebbe oggi il rilascio dei permessi a costruire da parte del Comune.

“Fin aout, début septembre”, inedito in Italia viene presentato a Cosenza

COSENZA – A Cosenza, nei locali dell’Auser, in via Manzoni, nel popolare rione Spirito Santo del centro storico, mercoledì 10 alle ore 19 Ugo G. Caruso propone un film di Olivier Assayas del 1999, Fin aout, début septembre, inedito nelle nostre sale in quanto a suo tempo colpevolmente trascurato, come tanti altri, dalla distribuzione italiana divenuta negli anni sempre più pavida. Il film verrà presentato insieme all’Alliance FranÇaise in versione originale sottotitolata in francese.

Regia: Olivier Assayas.

Interpreti: Mathieu Amalric, FranÇoise Cluzet, Virginie Ledoyen, Jeanne Balibar, Mia Hansen-Løve, Alex

Descas, Catherine Mouchet, Arsinée Khanjian, Eric Elmosnino, Nathalie Richard, Jean-Baptiste Malartre.

Francia 1999.

Fin aout, début septembre è un film sul passaggio dalla tarda giovinezza alla prima maturità. Strutturato in sei capitoli, segue la vita di un gruppo di amici trentenni durante un arco di tempo che va dalla fine di agosto agli inizi di settembre dell’anno successivo. Gabriel lavora in una casa editrice e propone al suo amico Adrian, uno scrittore in crisi d’ispirazione, di realizzare un reportage sulla sua vita per una stazione regionale di France 3. Entrambi partono per Mulhouse, lungo le strade dell’infanzia di Adrian. Questi confida all’amico la sua idea sul mestiere dello scrittore, dal canto suo, Gabriel lo mette a parte del dilemma che attanaglia la sua vita sentimentale divisa tra Jenny, la sua compagna e Anne, una ragazza passionale ed instabile. Adrian è però gravemente ammalato per cui si rende necessario un ricovero d’urgenza. In ospedale solo Gabriel e Jenny vanno a fargli visita. Una volta dimesso si concede un periodo di riposo in casa d’amici nella Valle de Chevreuse dove s’interroga sulla relazione che ha intrapreso con Véra, una liceale sedicenne. Quando poi muore improvvisamente i suoi amici mettono ordine nei suoi affari in sospeso e negli scritti inediti. Jérémie decide allora di pubblicare il suo ultimo romanzo che otterrà un successo di critica superiore a quello tributatogli da vivo..Durante il periodo di riflessione che segue, Gabriel e Jenny comprendono di essere arrivati alla fine della loro storia e vendono l’appartamento dove vivevano insieme. Frattanto per la prima volta Gabriel ottiene un impiego stabile nel mondo dell’editoria ma inizia una fase burrascosa nei rapporti con Anne che assume comportamenti strani e violenti. Infine la coppia si ricompone e decide di vivere insieme. Quindi, nel finale malinconico e ottimista, Gabriel s’informa circa un nuovo lavoro, quello di scrivere come ghost writer la biografia di un parlamentare. Un’ ennesima prova del talento di Assayas che ancora una volta riesce con la sua libertà d’espressione, l’agilità della sua macchina da presa, l’ellissi del racconto, ad approcciare nel modo più intimo e adeguato la confusione, l’incertezza e la fragilità dei suoi personaggi, straordinariamente veri e contemporanei.

Falcomatà: mercatino delle pulci, incontro con Sinistra per Reggio ed Ecolandia

REGGIO CALABRIA – Questa mattina Giuseppe Falcomatà, candidato Sindaco del centrosinistra, ha incontrato Luigi Sacchetti responsabile del Mercatino delle Pulci di Pineta Zerbi. Da sette anni il mercato la domenica e durante i giorni festivi, diventa punto d’incontro per coloro che amano le cose antiche. Qui non mancano i problemi come lamentano i soci del mercatino: l’assenza di bagni pubblici, di cestini per i rifiuti, di marciapiedi e la strada con buche. Inoltre, di anno in anno i soci devono richiedere l’autorizzazione e rivolgendosi a Giuseppe Falcomatà chiedono un’autorizzazione almeno triennale, per poter programmare al meglio il mercatino; gli ambulanti chiedono stand, dove poter esporre al meglio i loro prodotti. Giuseppe Falcomatà ha preso visione della situazione attuale affermando come sia necessario «collocare dei bagni ecologici, sistemare i marciapiedi e le strade come del resto bisogna fare in tutta la città. Dobbiamo ritornare alla normalità, noi ascoltiamo le richieste dei cittadini in quanto è importante uno scambio reciproco di idee; bisogna ricostruire la città tutti assieme rispondendo alle richieste dei cittadini».

Subito dopo Sinistra per Reggio in un incontro pubblico presso il lido Calajunco, ha voluto incontrare Giuseppe Falcomatà per presentare al candidato Sindaco i punti principali del loro programma, chiedendo impegni precisi in quanto la città è in ginocchio da anni e la macchina amministrativa comunale va riattivata. «Un progetto che -come ha affermato il segretario Ivan Tripodi,- vuole rappresentare il futuro per Reggio», a partire dalla discontinuità con le precedenti amministrazioni, nei fatti e con gli uomini; rottura con i dirigenti del Comune che sono stati artefici del dissesto; palazzo San Giorgio libero e trasparente a disposizione dei reggini; no alle società miste; i beni comuni rimangono della città, in quanto beni dei cittadini; welfare e terzo settore, quindi assistenza sociale, assistenza agli anziani; ripristino degli asili nido comunali; differenziata; pari opportunità per donne e giovani.

Dopo aver ascoltato le richieste, Giuseppe Falcomatà ha poi analizzato i punti proposti da Sinistra per Reggio «Reggio è un cimitero di incompiute con cantieri chiusi, per ripartire dobbiamo rifinanziare queste opere pubbliche. Reggio è una città turistica, non è solo uno slogan, ma è la realtà, un turismo che deve spostarsi dalla collina al mare, in quanto la nostra città è ricca di storia, di cultura, di arte. Per questo siamo contrari alla vendita ed alla svendita dei nostri beni artistico, storico, culturali. Puntiamo a riaprire i tre asili nido comunali chiusi di Gebbione, Archi e Cedir. In questi anni si è assistito ad un’assuefazione al brutto, iniziamo a riapprezzare le nostre bellezze; riappropriamoci del senso civico, tutti insieme prendiamoci le nostre responsabilità senza delegare gli altri, dobbiamo dire adesso tocca a noi. Rottura con chi ha determinato lo sfascio della città, uno sfascio etico, morale e sociale, affermando regole che valgono per tutti e programmazione, tracciando un percorso che non necessariamente si concluderà alla fine dei nostri mandati. Puntiamo alla trasparenza in quanto i cittadini devono sapere quale capitolo di bilancio va a pagare il cittadino pagando quella multa ed alla legalità con la Carta di Pisa che è un codice etico dei comuni. Per questo mettiamo al centro la persona e non le categorie di persone, bisogna costruire insieme un’idea di città, cerchiamo cuore, coraggio e passione per cambiare la città e speriamo di farce insieme». In conclusione Sinistra per Reggio, ha affermato che appoggerà Falcomatà presentando una propria lista.

La sera Giuseppe Falcomatà ha visitato Ecolandia, l’ottocentesco Forte di Arghillà, un Parco ludico-tecnologico-ambientale, un caso unico in Italia e in Europa con la sua piazza d’armi, il caratteristico fossato ed il nuovo anfiteatro. «Viva Ecolandia- così si è espresso dopo la visita- ci sono molti giovani propositivi, la sua collocazione in un quartiere come Arghillà, è simbolo di rinascita per questo quartiere. È un gioiello per la nostra città per questo motivo parteciperemo attivamente alle attività proposte e cercheremo di valorizzarlo al meglio coinvolgendo le scuole ed i bambini che hanno la possibilità di visitare installazioni sperimentali che hanno valenza educativa».

Il concertista jazz Egidio Ventura al Festival di Altomonte

ALTOMONTE (CS) – Dopo il successo del concerto tenuto presso il Peperoncino Jazz Festival “Summer 2014, e Torre Melissa  nella manifestazione “Vino e Cultura” Live Concert Jazz, organizzato dagli Assesorati alla Cultura e al Turismo, il progetto “Hommage à Michel Petrucciani viaggia ancora per la Calabria per lungo e per largo, e il 13 settembre p.v. lo troveremo a alla manifestazione Altomonte Festival, nello scenario del borgo antico di Altomonte, che offre per la sua particolare architettura un’acustica naturale ed un contatto col pubblico diretto e raccolto, si svolge il Di..vino jazz.

Evento che raccoglie il meglio della musica jazz e rende omaggio a questa grande tradizione e ai suoi stili: quali il blues, il soul, il funk e ai linguaggi musicali che impregnano ormai la nostra società e molto spesso rappresentano una colonna sonora alla nostra vita. La rassegna “di…vino jazz” si svolge nel mese di settembre e nel palcoscenico naturale di Altomonte, nei giorni 12,13,14 e 20 ogni serata si alternano vari gruppi musicali e alla rassegna è associato un assaggio gastronomico nel quale fa da padrone la degustazione di vini provenienti dalle terre di Calabria.

Il progetto “Hommage à Michel Petrucciani” tra giugno e settembre ha riscosso ovunque lusinghieri giudizi. Egidio Ventura ha rilasciato una breve riflessione sul grande Pianista Francese: “ …fra gli italiani, lo ricordo bene gli spettatori del Festival di Sant’Anna Arresi del 1998: un bimbo minuscolo che arrancava con le grucce come suo padre, il quale per molto tempo non potè camminare e spesso fu portato in braccio anche sul palcoscenico.”

Il progetto su Petrucciani, firmato da Egidio Ventura e sostenuto da una robusta ritmica Silvio Ariotta al basso ed Emanuele Fuduli alla batteria, prevede un repertorio che riprende alcuni dei brani più popolari del vasto repertorio di Petrucciani che nel corso degli anni ha registrato un totale di ben 32 album, guadagnandosi il rispetto della Comunità jazz americana e mondiale per la sua straordinaria tecnica, l’eleganza di esecuzione e la sua energia carismatica. Sono splendidamente reinterpretati, ma fedeli all’originaria carica di vitalità, brani come “Looking up” e “Black Magic”, “Cantabile” e “Brazilian Like”.  Sono 11 le composizioni che il Trio di Egidio Ventura ha scelto di presentare al pubblico, un concerto che scorre piacevolmente tra assoli e dimostrazioni di ottimo interplay senza perdere mai il ritmo fino alla chiusura. “Uno sguardo moderato su un artista dell’eccesso” Michel Petrucciani, virtuoso del jazz, pianista dal tocco irrepetibile, che ha trasformato il destino ingrato che lo ha fatto nascere con una malattia genetica invalidante in un’occasione di applicazione appassionata alla tastiera e di espressione totale di sé. Al punto che il documentario – non il primo né probabilmente l’ultimo dei lavori di questo tipo sul piccolo grande del piano – è in fondo scarsamente informativo ma arriva alla sostanza quando chiede agli intervistati di parlare della loro relazione con il protagonista.