Evento “Un gelato da star”

RENDE – Poppi Gelato ed Effemme Photos hanno organizzato, per sabato 1 Marzo alle ore 17,00 presso il nuovo locale di Poppi sito nella piazzetta del Metropolis, l’evento “Un gelato da star”.

Tutti i clienti della più amata gelateria e yogurteria self-service verranno fotografati da Federica e Marco (Effemmes Photos), tutti gli scatti verranno poi pubblicati sul social network facebook in attesa di una pioggia di “mi piace”.

Ci saranno tre premi che i clienti si aggiudicheranno in base al numero di mi piace ottenuti: 1° premio – 500g di gelato ed un poster 30×45 della foto realizzata da Effemme Photos, 2° premio – 300g di gelato, 3° premio – 200g di gelato.

Dal 1 Marzo stop alla pesca del pesce spada

COSENZA – Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) ha emanato il decreto 13 gennaio 2014 con il quale per l’anno 2014 sono state recepite le disposizioni contenute nella raccomandazione ICCAT n. 11-03 inerenti i periodi di fermo pesca per il pesce spada Xiphias gladius.
Infatti in esecuzione del paragrafo 5 della Raccomandazione ICCAT n. 11-03 è fatto divieto di pescare (catture bersaglio e/o accessorie), detenere a bordo, trasbordare e sbarcare esemplari di pesce spada, nei periodi dal 1 al 31 marzo 2014 inclusi e dal 1 ottobre al 30 novembre 2014 inclusi.
Il divieto fissato dallo Stato italiano deriva dalla Raccomandazione 11-03 dell’ICCAT (International Commision for the Conservation of Atlantic Tunas), l’organizzazione internazionale di cui è parte contraente l’Unione Europea (ed alle cui determinazioni sono dunque vincolati gli stati membri di quest’ultima), che tutela gli stock ittici di varie specie oggetto di eccessivo sfruttamento, sia nell’Oceano Atlantico che nel Mediterraneo (fra le quali appunto, tonno rosso e pesce spada).
A chi contravviene ai divieti verranno applicate le sanzioni previste dall’art. 11 comma 1 del Decreto legislativo n. 4 del 2012 ovvero una multa da 2.000 a 12.000 euro oltre al sequestro del pescato e degli attrezzi utilizzati per effettuare le catture di pesce spada.
La normativa nazionale prevede che l’armatore è solidalmente  e  civilmente  responsabile  con  il comandante  della  nave  da  pesca  per  le  sanzioni  amministrative pecuniarie inflitte ai propri ausiliari  e  dipendenti  per  illeciti commessi nell’esercizio della pesca marittima.

Ulteriori informazioni possono essere acquisite direttamente sul sito www.politicheagricole.it, sulla pagina dedicata alla pesca e acquacoltura, ovvero presso la Sezione gente di mare e pesca della Capitaneria di porto di Corigliano Calabro, in Area portuale – contrada Torricella Inferiore, nei seguenti orari di apertura al pubblico:
–    – mattino dal lunedì al venerdì dalle ore 09.00 alle ore 12.00;
–    – pomeriggio solo martedì e giovedì dalle ore 15.00 alle ore 16.00.
–    La Capitaneria di porto di Corigliano Calabro, diretta dal Capitano di Fregata (CP) Antonio D’AMORE, ha informato in maniera capillare il ceto interessato e sensibilizzato le categorie proprio in previsione dell’entrata in vigore del periodo di fermo.

Arrestati funzionari della Polizia di Stato accusati di associazione mafiosa

CATANZARO – L’ex capo della squadra mobile di Vibo Valentia Maurizio Lento, l’ex vice dello stesso ufficio Emanuele Rodonò e l’avv. Antonio Carmelo Galati, difensore dei Mancuso di Limbadi, sono stati arrestati dai carabinieri del Ros e dalla squadra mobile di Catanzaro. I funzionari sono accusati di concorso esterno e il legale di associazione mafiosa. Per l’accusa i funzionari avrebbero avrebbero fornito informazioni su indagini in corso. L’inchiesta è stata coordinata dalla Dda di Catanzaro.

Ancora terremoto. Scossa di 2.6 nel cosentino

CATANZARO – Una scossa di terremoto di magnitudo 2.6 è stata registrata alle 6:37 in Calabria, nella zona sud della provincia di Cosenza. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 8,4 chilometri di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni di Bianchi, Colosimi e Parenti. Non si segnalano danni a persone o cose.

Pro Reggina di misura su Le Formiche

PRO REGGINA – LE FORMICHE 1-0

PRO REGGINA: 12 Pugliese, 27 Cacciola, 3 Romeo, 6 Vadala’, 7 Napoli, 9 Mezzatesta, 11 Politi, 20 Biondo, 21 Assumma, 22 Macri’  M., 28 Franco Marin, 30 Mendolia. All.: Tramontana.
LE FORMICHE: 1 Tringali, 3 Guardo, 7 Greco, 9 Zagarella, 10 Malato, 11 Magliocco, 12 Basile, 13 Blandini, 14 Steno, 15 Trigilio, 19 Cerruto, 20 Salemi. All.: Randazzo.
ARBITRI: Enrico Pagano di Torre Annunziata, Aniello Fucci di Nola
CRONO: Luigi Amaretti di Reggio Calabria

MARCATORI: 6’ 34’’ pt Biondo (PR).

AMMONITI: Cerruto (F), Steno (F), Trigilio (F), Franco (PR), Basile (F), Malato (F).

Carmela Pugliese

LA PARTITA – Una prova di carattere ha consentito alla Pro Reggina di centrare la vittoria contro Siracusa. La squadra di Randazzo è apparsa motivata, ma poco incisiva, soccombendo alla maggiore caparbietà e qualità delle calabresi.

In avvio è la Pro Reggina a rendersi pericolosa. Il tiro di Napoli è  potente, ma l’estremo difensore siciliano riesce ad alzare la sfera sopra la traversa.  Le calabresi hanno provato a sfruttare le ripartenze veloci e i lanci lunghi per sorprendere la retroguardia avversaria, di contro gli ospiti hanno costruito la manovra, facendo girare bene palla e provando ad allargare le maglie difensive della Pro Reggina.

L’azione insistita delle siciliane, ha messo in affanno la difesa calabrese. Prima Guardo e poi, Zagarella, hanno impegnato Pugliese che si è superata, dimostrandosi  determinante in più di un’occasione. La reazione della Pro Reggina, ha portato al vantaggio con Biondo. La giovane giocatrice, da poco subentrata, sfrutta al meglio l’assist fornito da una dirompente e caparbia Politi, insaccando un facile pallone giunto dalla destra.

Nella ripresa, sono le siciliane ad insistere alla ricerca del pareggio. La partita è caratterizzata da continui cambi di fronte e condizionata dall’eccessivo nervosismo. Nel finale, Randazzo ha inserito il portiere di movimento per provare a scardinare la difesa reggina, ma la squadra calabrese non ha mollato, riuscendo a conquistare la vittoria.

“Devo elogiare il carattere e la determinazione dimostrati dalle ragazze – ha dichiarato Enzo Tramontana”.  Abbiamo peccato nell’organizzazione di gioco. La pressione e la tensione non ci hanno consentito di esprimerci al meglio. Sono soddisfatto però, della tenuta mentale della squadra. Ha lottato e difeso sino alla fine alla ricerca del risultato più importante. Adesso, pensiamo già alla prossima, coscienti di dover sempre lavorare con attenzione e riguardo per migliorare”.

“Sapevamo che era una gara importante per avvicinarci ai play off – ha evidenziato Carmela Pugliese. Cerco di dare il massimo, trasmettendo sicurezza alla difesa. Nella partita con Siracusa,  sono stata felice di essere riuscita ad effettuare alcune parate determinanti. Sento la vicinanza e l’appoggio delle mie compagne. Mi alleno con costanza per dare tutto il mio sostegno alla Pro Reggina” .

 

Dg Mancuso, nell’ospedale di Lamezia si produce sanità di qualità

CATANZARO – Il direttore generale dell’Asp di Catanzaro, Dott. Gerardo Mancuso, interviene sulle affermazioni pubblicate sabato scorso sui quotidiani dell’ex presidente del consorzio per lo sviluppo industriale della Provincia di Catanzaro – Asi, Fabrizio Muraca, il quale, riferendosi alle attività dell’ospedale di Lamezia Terme, sostiene che in passato arrivassero cittadini da tutta la Regione.
Per il Dott. Mancuso “sarà anche vero quello che afferma, ma non capisco dove abbia preso i dati, come egli sappia le quantità, come sia stata fatta l’elaborazione”. “Nel caso egli non abbia fatto tali elaborazioni – dice ancora il dg dell’Asp – ho il sospetto che le affermazioni siano frutto di una sensazione o di un pensiero di sintetica opinione comune che riporta ciò che non può essere provato al fine di creare confusione.”
Il Dott. Mancuso precisa che “I dati aggregati e comunque non esaustivi, ci dicono che all’ospedale di Lamezia non arrivasse tutta questa gente proveniente da tutta la Regione, l’utenza era rappresentata quasi esclusivamente da quella del comprensorio. A Muraca sono in grado di presentare le cifre ed i dati che, nonostante le difficoltà dovute alle carenze di pianta organica e le contingenze del Piano di rientro, sono positive, indicano che l’ospedale è popolato da numerosi professionisti capaci, magari qualcuno no, che danno lustro al nosocomio e producono sanità di qualità”.
Dai dati in suo possesso, il dg dell’Asp rileva che “l’ospedale produce circa 14.000 ricoveri anno con un indice di attrazione del 19%, poco al di sotto dell’Ospedale Pugliese-Ciaccio che ha un indice di attrazione del 22%. Questi dati indicano che il 20% dei cittadini fuori comprensorio si reca in queste strutture ospedaliere. Le principali motivazioni che attraggono l’Ospedale di Lamezia riguardano la gravidanza ed il parto con il 10%, le malattie respiratorie con l’8%, le malattie cardiovascolari con l’8%, le malattie gastrointestinali con l’8%, le malattie urologiche con il 9%, le malattie del sistema nervoso con il 6% e le malattie reumatiche con il 5%, e malattie pediatriche 5% e la rianimazione ed alcune attività diagnostiche come la risonanza magnetica, la genetica molecolare e la immunodiagnostica. Perciò arrivano cittadini da comprensori diversi da quello di Lamezia mossi da motivi che attengono diverse patologie. L’ospedale viene percepito come punto di riferimento per molti cittadini fuori provincia. Il 64% dei cittadini residenti nel comune di Lamezia si reca nel nosocomio cittadino ed il 25% è obbligato ad utilizzare strutture alternative perché presentano problemi cardiochirurgici, neurochirurgici, di cardiologia interventistica, di medicina nucleare, cioè patologie per le quali non ci sono, ma non ci sono mai stati, reparti presso l’ospedale di Lamezia. Infine, il 9% dei cittadini del comprensorio di Lamezia si reca fuori Regione, intanto la percentuale è simile a quella delle altre provincie, ma poi le motivazioni sono diverse perché emigrano per malattie che possono essere facilmente curate in loco, osteoarticolari, cardiopatia ischemica e chemioterapia, tutto evidentemente frutto di consuetudine all’emigrazione del popolo calabrese e di campagne denigratorie,della politica ed alcune lobby, che discreditano ed allontanano. L’ospedale di Lamezia, assieme ad una clinica privata di Lamezia, riescono ad intercettare più del 73% dei cittadini residenti a Lamezia. Ancora, nonostante le leggi recenti impongano una riduzione dei ricoveri ospedalieri in tutto il territorio italiano, risulta sempre alto il  tasso di ospedalizzazione dell’Ospedale di Lamezia Terme, che con il 28% si colloca secondo solo agli Hub di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria e di due cliniche private accreditate”.
Dopo aver rappresentato con dati concreti l’attività dell’ospedale di Lamezia Terme, il Dott. Mancuso così conclude: “Caro Muraca, mi pare che lei abbia perso un’occasione per fare vedere quello che è, una persona seria e responsabile, che purtroppo abbagliato dal desiderio di dire qualcosa si è cimentato in una dissertazione dissonante. Posso anche concordare che ci sono alcune cose che non vanno bene, alcuni reparti in regressione, alcuni atteggiamenti disinvolti, alcuni dipendenti ineducati ed arroganti, ma questo riguarda i professionisti, gli operatori. Certo bisogna migliorare, bisogna correggere, ma la realtà è diversa da quella presentata. Tuttavia, credo che tutti dobbiamo migliorare il clima dialettico, per contribuire a realizzare il cambiamento che è in atto, un cambiamento molto difficile perché anzitutto culturale, che attiene il modo di pensare dei cittadini e soprattutto di alcuni operatori della sanità. La sanità deve cambiare, deve migliorare, ma serve una nuova effervescenza culturale che capisca il cambiamento, che si sintonizzi con il cambiamento e segua le direttive che vengono dai ministeri e dalle comunità scientifiche.”

Sospensione attività Uccp, la solidarietà della segreteria provinciale del Pd

CATANZARO – La segreteria provinciale del Partito democratico di Catanzaro, guidata dal segretario Enzo Bruno, esprime vicinanza e solidarietà al sindaco di Decollatura, nonché componente della segreteria provinciale, Annamaria Cardamone, e sostiene la battaglia contro la sospensione dell’attività dell’Unità complessa di cure primarie.

Il 7 gennaio scorso, il protocollo d’intesa tra l’Asp di Catanzaro e il Comune Decollatura, ha avviato un esperimento rivoluzionario per quelle zone: è stata aperta l’Unità complessa di cure primarie, quale servizio extraospedaliero, a beneficio dei comuni di Decollatura, San Mango D’Aquino, Motta Santa Lucia, Martirano Lombardo, Martirano, Conflenti, Soveria Mannelli, Carlopoli e Serrastretta. Una struttura di rilevanza strategica e un servizio straordinario con ricadute positive per i territori interni con la concretizzazione di una sanità efficace ed efficiente.

La decisione cervellotica di interrompere i servizi dopo poco più di 20 giorni – con la delibera del direttore generale numero 46 del 30 gennaio 2014 – a causa di un problema organizzativo interno che poteva essere risolto con un civile confronto senza compromettere l’attività dell’intera unità, è a di poco incredibile. A farne le spese, come sempre, la comunità di quel territorio e le classi sociali più deboli. Rinnovando, quindi, la vicinanza ai Sindaci e alle popolazioni interessate, la segreteria provinciale del Pd chiede l’immediata revisione della decisione e, quindi, la rispesa delle attività dell’Uccp.

L’Amministrazione Comunale di Locri si congratula con i Carabinieri

LOCRI (RC) – L’Amministrazione Comunale di Locri esprime viva soddisfazione e gratitudine nei confronti dell’Arma dei Carabinieri per le ultime attività di prevenzione e di controllo svolte sul territorio locrideo, atte a garantire la sicurezza di tutti i cittadini.

«Siamo certi che grazie a queste attività – ha dichiarato il Sindaco di Locri, dott. Giovanni Calabrese – anche i più sconsiderati si renderanno conto di dover interrompere i loro gesti insensati, perpetrati ai danni di onesti e laboriosi cittadini, solo nel tentativo di continuare a cercare d’imporre in questo territorio la legge del più forte al di fuori dei contesti della legalità e del rispetto delle regole. Mi congratulo con il Tenente Colonnello Giuseppe De Magistris, Comandante dei Carabinieri del “Gruppo Locri”, e con il Capitano Nico Blanco, Comandante della Compagnia Carabinieri Locri, per la brillante operazione condotta a difesa del territorio, a tutela dei cittadini e contro l’illegalità in generale. Mi auguro che attività di questo genere, volte alla prevenzione, possano continuare con costanza e durata nel tempo.»

Inoltre si ringrazia anche il Prefetto di Reggio Calabria, dott. Claudio Sammartino, che, dimostrando grande sensibilità e attenzione verso questo territorio, ha convocato in via d’urgenza per domani 25 febbraio 2014 presso la Prefettura, un incontro del Comitato Interforze sulla sicurezza, alla quale prenderà parte anche il Sindaco di Locri, dott. Giovanni Calabrese, per discutere proprio dei problemi inerente alla sicurezza soprattutto dopo gli ultimi atti intimidatori verificatisi.

Confcommercio e Filcams Cgil insieme per la legalità

RENDE – Si è tenuto oggi a Rende il Congresso Filcams-Cgil di Cosenza sul Lavoro nel Terziario.
I lavori congressuali sono stati avviati dal Segretario Generale Maria Bruno che ha relazionato sull’impatto della crisi sui lavoratori e sulle imprese del Terziario.
Al convegno è intervenuto il Presidente di Confcommercio Cosenza Klaus Algieri che ha sottolineato come: “Nel corso degli anni si è instaurata una collaborazione fattiva e positiva all’interno dell’Ente Bilaterale del Terziario tra Confcommercio e la Filcams-Cgil all’insegna del rispetto della legalità e della pari dignità dei lavoratori”.
“Ringrazio il Segretario Generale Maria Bruno per il lavoro svolto in questi 4 anni. Sono certo che la Filcams Cgil proseguirà in questa direzione.”
“Proprio il rispetto della legalità – ha continuato Algieri – deve essere il punto di partenza del percorso di crescita delle nostre imprese. Per questo motivo Confcommercio Cosenza si è dotata della Carta dei Valori che ogni azienda aderente deve sottoscrivere, pena l’esclusione dall’Associazione”.
“La collaborazione tra organizzazioni datoriali e sindacati – ha concluso – può favorire il mondo imprenditoriale e creare nuove opportunità sia per i lavoratori che per le imprese. In questo modo avremo un settore del Terziario sempre più forte e compatto”.