Pd: Magorno nuovo segretario regionale

CATANZARO – Con 156 voti su 176 votanti sui 300 delegati, Ernesto Magorno è il nuovo segretario regionale del Pd dopo 4 anni di commissariamento. E’ stato eletto dall’Assemblea regionale del partito. Non è però stata un’elezione “tranquilla”: i delegati che sostenevano l’altro candidato al ballottaggio Massimo Canale hanno infatti abbandonato i lavori per protesta. Il sindaco di Crotone Peppino Vallone è stato eletto presidente del partito con 154 voti su 173. Il Comitato per Canale ha annunciato ricorsi per l’annullamento dei voti.

Volley C, Sensation Profumerie – Ottica Mandelli 1-3

SENSATION PROFUMERIE – OTTICA MANDELLI 1-3 (25-17, 21-25, 18-25, 10-25)

Sensation Profumerie: Cipolla, Cristallino (L), Cufari, C. Cilione, P. Cilione, Dulcianu, Fiamingo, Lucà, Mazzone, Petrillo. Allenatore: Latella.

Ottica Mandelli: Gilroy, Neri, Sergi, Canale, Borghetto, Mazza, Koullou, Crea, Scilipoti, Busà (L). Allenatore: Surace.

Arbitri: Antonella Ciorla – Paola Esposito

A Siderno, match tra stelle fra Sensation Profumerie e Ottica Mandelli, che arrivava al palazzetto da capolista con un punto di vantaggio sulla Yamamay Lamezia. Mantiene il primato la squadra dell’Ottica, battendo per 3-1 la Sensation Profumerie, ma la squadra di Latella ha dato filo da torcere a Neri e compagne. Soprattutto nel primo set la Sensation Profumerie ha dimostrato di essere in grado di competere a testa alta, con la vittoria del parziale per 25-17. Il secondo set ha visto riemergere l’Ottica, anche se le locali hanno cercato di rendere vita durissima. Il parziale però ha sorriso all’Ottica, che va a pareggiare i conti e poi a prendere il largo, conquistando i restanti due set e l’intera posta in palio. Globalmente l’Ottica ha visto qualche fantasma dell’andata (fini 3-2 ma fu una gara strana e combattutissima) anche se ha meritato la vittoria. La Sensation Profumerie, supportata dai suoi tifosi, ha il rammarico di non aver bloccato sul nascere l’iniziativa dell’Ottica, ma in quanto a gioco il cammino è quello giusto per poter disputare con vigoria le prossime gare della fase regolare, e in seguito i playoff.

Montalto Uffugo, M5S presenta Rugna come candidato a sindaco

Il Movimento Cinque Stelle di Montalto Uffugo si presenta alla cittadinanza e lo fa nel migliore dei modi.
Il candidato a sindaco Marcello Rugna, insieme ai portavoce nazionali Francesco Molinari e Sebastiano Barbanti ha incontrato la cittadinanza a Taverna nella sala del Flamengo, gremita di cittadini, che hanno voluto testimoniare la loro vicinanza al Movimento.
Nell’occasione i cittadini hanno avuto la possibilità di rivolgere alcune domande ai due portavoce nazionali, i quali hanno brevemente illustrato l’attività che il M5S sta portando avanti a livello nazionale.
Molti anche i curiosi delle altre forze politiche che hanno iniziato a toccare con mano la realtà territoriale del M5S e che hanno voluto vedere con i propri occhi e ascoltare con le loro orecchie quello che è intenzione del M5S fare per il territorio montaltese, per garantire
un rilancio amministrativo poggiato sulla partecipazione democratica dei cittadini all’attività comunale e la trasparenza.
La serata si è conclusa con la presentazione dei cittadini montaltesi che faranno parte della compagine del Movimento alle prossime elezioni amministrative, anche se in questi giorni sarà convocata una conferenza stampa nella quale sarà presentato il programma
elettorale del M5S per Montalto Uffugo.

Gli auguri di Scopelliti: “Il Cosenza deve tornare in categorie più importanti”

Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti – informa una nota dell’ufficio stampa – ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Desidero congratularmi con la dirigenza, l’allenatore e i giocatori del Cosenza Calcio per la vittoria odierna contro l’Aversa Normanna, il miglior modo per festeggiare il centenario in questa giornata speciale. Voglio incoraggiare la squadra e tifosi ad andare avanti lungo il percorso intrapreso, affinché il Cosenza continui a disputare questa stagione da protagonista e si lasci alle spalle gli anni contraddistinti da sofferenza sportiva. Mi auguro che si proceda su questa strada e che il Cosenza possa tornare in categorie più importanti in linea con la sua storia – ha concluso il Governatore Scopelliti – non solo per la città ma per tutta la Calabria”.

Vigor Lamezia, a Caserta ritorna il sorriso

Espugnato il campo della capolista. Longoni e Scarsella siglano il 3-1 finale.

 

CASERTA – Avvio di marca campana con Agoridin e Alvino che ci provano più volte, ma non vanno mai vicino al gol. Rete che invece sigla la Vigor Lamezia, con Scarsella che scodella in mezzo e Del Sante insacca, ma l’arbitro annulla per un fallo in attacco del centravanti biancoverde. Passa poco tempo e la Casertana va in vantaggio: punizione dai 25 metri, Correa prova un tiro a giro di sinistro che finisce sotto la traversa.

Dopo appena 30 secondi dall’inizio del secondo tempo, arriva il pareggio della Vigor Lamezia: Zampaglione lancia Longoni che salta un difensore e infila Fumagalli in diagonale. Al minuto 18, Longoni batte una punizione dalla sinistra, Scarsella colpisce al volo tutto solo in area e la palla gonfia la rete per il vantaggio biancoverde. Lo stesso centrocampista ospite, al minuto 29 viene steso da Marano e si procura un calcio di rigore. Dal dischetto va Longoni che sigla la doppietta personale e il 3-1 definitivo per la Vigor Lamezia.

CASERTANA: Fumagalli; Antonazzo, Rinaldi, Idda, Pezzella; Marano, Correa, Cruciani; Mancino, Alvino (58′ Favetta); Agodirin (74′ Varriale). All. Ugolotti

VIGOR LAMEZIA: Piacenti; Gona, Marchetti, Gattari, Rondinelli; Scarsella, Romano (73′ Meucci), Giampà; Zampaglione, Del Sante (89′ Tozzi), Longoni (86′ Malerba). All. Costantino

ARBITRO: Balice di Termoli

NOTE: Giornata fredda e ventosa con terreno di gioco in discrete condizioni. SPETTATORI: 1200 circa.
AMMONITI : Correa, Marano (C), Longoni, Rondinelli (VL),
ANGOLI: 4-3 per la Casertana
RECUPERO: 2 minuti nel primo tempo, 4 minuti nel secondo

 

Roberto Tarzia

(C)Sala Stampa – A caldo ma non troppo: Guarascio, Cappellacci, Mannini e Criaco

Pienone oggi in Sala Stampa per l’occasione del Centenario: si presentano, sotto le nostre grinfie, Mister Cappellacci – e questa tutto è meno che una n0vità, il Presidente Guarascio ed i due match winner, Marco Criaco e Federico Mannini. Per primi arrivano all’interrogazione i più anziani, con il Presidente visibilmente emozionato per la ricorrenza ed il Mister che, a fine partita, si è lasciato andare ad un’alzata di braccia e ad un sorriso a trentadue denti estremamente liberatori. La domanda è, ovviamente, sul pubblico, vero protagonista della partita.

D: Presidente, nel corso di tutta la stagione si è più volte impegnato a ribadire l’importanza del pubblico. Oggi sembra che la città abbia finalmente risposto in maniera positiva. 

R: Si, ne siamo orgogliosi. Sicuramente la giornata di oggi ci lascia estremamente soddisfatti, in termini di presenze ma anche di iniziative: erano millecinquecento i bambini presenti allo stadio, e credo sia stata una cosa bellissima. Certo, in vista della promozione credo si possa continuare a lavorare da questo punto di vista, ma spero che quella di oggi sia stata la scintilla per iniziare un nuovo cammino con il pubblico di fede rossoblu.

D: Mister, a suo parere il pubblico ha spinto la squadra alla vittoria?

R: Beh, indubbiamente, lo spettacolo di oggi è stato veramente meraviglioso. Spero anche io, come il Presidente, che questo sia solo l’inizio. Certo so che tutte le partite non saranno così, però magari iniziare ad aumentare, arrivare a tremila/quattromila presenze, che per Cosenza resta comunque una cifra irrisoria, sarebbe importantissimo.

Congedatisi Capp e Presidente, ecco arrivare i due goleador di giornata: Criaco e Mannini. Per loro, le domande sono un po’ differenti: si parla di emozioni, di sensazioni, di gioie. Roba incomprensibile per chi non ama questa gabbia di matti.

D: Marco, hai fatto un goal che ricorda, ovviamente con le dovute proporzioni, quella meraviglia di Zidane contro il Leverkusen in finale di Champions il 2002. Ci racconti gli attimi prima e dopo il gol?

R: Beh, quando mi è arrivato il pallone ho pensato immediatamente a tirare in porta, era troppo invitante. Appena scoccato il tiro ho passato quei centesimi che mi hanno separato dal gol a spingere il pallone in porta con lo sguardo. Dopodiché non ho capito nulla per un po’, per poi correre sotto la curva, perché questo gol è soprattutto loro.

D: Sei arrivato qui come ala, Cappellacci ti ha trasformato in mezzala e da lì non ti sei più schiodato dall’undici di partenza, hai dei tempi di inserimento mostruosi.

R: Si, è vero, sono arrivato qui come ala perché negli ultimi due anni ad Aprilia ho giocato ala, ma ti posso dire che per me non è un ruolo nuovo questo: negli anni precedenti, a Pordenone ed a Poggibonsi, avevo già giocato mezzala. Poi nel Lazio mi sono dovuto spostare perché il Mister giocava col 4 – 4 – 2  e quindi potevo giocare solo ala, peraltro con discreti risultati. Ma da quando sono qua in mezzo al campo credo di vivere la mia stagione migliore.

D: Federico, tu invece hai un pregio meraviglioso ed un difetto: il pregio è che spingi senza fermarti mai, sembri una locomotiva. Il difetto è che spesso ti addormenti.

R: Guarda, mi fa piacere che tu me lo faccia notare, perché significa che guardi con attenzione il mio gioco. Si, è vero, spingo molto ma dietro mi addormento, però sono convinto che ogni errore ed ogni prestazione non all’altezza sia un motivo per migliorare sempre di più.

Si chiude qui questa puntata di “(C)Sala Stampa – A caldo ma non troppo”. Rinnovo, da tifoso in primis, da giornalista in secundis, a tutti i lettori che ci seguono i migliori auguri per questa festa, che è una festa di tutti. Auguri Cosenza!

Francesco La Luna

Cosenza – Aversa Normanna, le pagelle dei Lupi

Frattali voto 6,5: quotidiana amministrazione per l’uomo di gomma, che non può nulla sull’assurda rovesciata di Orlando ma che mantiene alta la concentrazione della difesa durante tutta la partita, conferendole sicurezza con uscite precise, anche di piede.

Blondett voto 6,5: ormai non è più una sorpresa, e quando manca si sente. Oggi immobilizza gli avanti avversari, recupera più e più palloni in scivolata ed evita anche che un’azione innocua diventi improvvisamente pericolosa con un tackle fulmineo che tappa falle e strappa applausi a scena aperta.

Guidi voto 6,5: anche lui oggi non lascia molto spazio al caso, svettando sulla maggior parte dei palloni e recuperandone un numero altrettanto alto. Non serve definire un centrale di esperienza come lui, che è forse il più ordinato della Categoria.

Palazzi voto 6: onestissima partita da lavoratore, qualche aggancio errato ma nulla di più. Non spinge chissà quanto, ma in compenso difende a spada tratta. Si passa poco dalle sue parti.

Mannini voto 7: alziamo di mezzo voto per il gol. Il suo arrivo di gran carriera, quando l’arbitro ha già il fischietto in bocca e l’indice puntato verso il dischetto, è da far studiare nelle scuole calcio: spiazza tutti e si sfoga con un urlo tardelliano. Nel secondo tempo dorme un po’, ma oggi gli è concesso: non svegliatelo.

Asasnte voto 6: tanta legna, tanta corsa, pochi piedi, molto cuore: questa, in sintesi, la partita del nuovo Edusei, che fa valere stazza e forza fisica sbagliando, però, un po’ troppi appoggi.

Corsi voto 6,5: ciò che manca ad Asante, lo ha lui. Signori, ecco ciò che mancava al Cosenza: un centrocampista così capace di gestire e giostrare palloni era una vita che non si vedeva al San Vito, e francamente è anche un piacere vederlo toccare il pallone con un’eleganza fuori dal comune per una C2.

Criaco voto 8: il grillo parlante oggi ha fatto davvero venire i capelli bianchi ai presenti. Ma che gol ha fatto? Novello Zizou nella finale contro il Leverkusen, entra di diritto nella storia rossoblu con una meraviglia dipinta a mano, una parabola perfetta che neanche fosse Giotto. Poi corre anche, ma a quello ci siamo abituati. Ma che gol, che gol… Lo rileva Giordano, voto 6: fa il suo senza strafare e collezionando un po’ di menischi avversari.

Alessandro voto 7: ormai lo conosciamo il nostro Road Runner o, per i non avvezzi all’anglicano idioma, Beep Beep: quarantacinque minuti di fuoco e poi nulla. Oggi però alterna, tanto di fuoco ed un po’ (raro, ad essere sinceri) di nulla. Almeno si passa il tempo in modo più allegro. Meraviglioso recupero e cross sul primo gol e grandi inserimenti, come in occasione del raddoppio. Beep Beep!

Mosciaro voto 6: quando la porta è stregata, è stregata: non riesce proprio a farla entrare, e che la giornata non prometteva bene si doveva capire già quando l’arbitro non concedeva il rigore per atterramento di Alessandro. Poi, l’errore nel secondo tempo. Ma comunque è Manolo, è il Capitano, e l’impegno è innegabile. Sei meritato. Lo rileva Calderini, sv.

De Angelis voto 6,5: si vede poco, ma quando si vede fa cose eccelse. Emblema della sua partita è il tacco smarcante a metà secondo tempo: una roba da intenditori, per pochi eletti.

Cappellacci voto 7: siccome mi dimentico spessissimo di lui, oggi gliela voglio regalare. Nulla di speciale, ma comunque tanta grinta trasmessa ai ragazzi. Motivatore di dimensioni importanti, sa difenderli tutti e mantenere la concentrazione alta. Ad maiora, Capp.

Curva Sud Donato Bergamini voto 100: e lode. Meraviglioso quanto organizzato in questi giorni, per accogliere tifoserie amiche, realizzare mostre di striscioni, soprattutto stupire con una coreografia realizzata al netto di pochi spiccioli. Stupenda davvero la giornata di ieri, che ha fatto riscoprire al mondo Ultras cosa significhi davvero essere Tifosi con la T maiuscola. Grazie, ragazzi. Senza di voi, voi afecionados, il Cosenza non sarebbe lo stesso. Grazie, a nome di tutti.

 

 

 

 

Francesco La Luna

Ph: Gaspare Guzzo.

Cosenza, cento di questi anni

Il Cosenza festeggia il suo centenario nel migliore dei modi, battendo l’Aversa Normanna e regalandosi tre punti che accorciano ancora di più le distanze dalla vetta, ora ad una sola lunghezza, allungandole invece dall’ottava posizione, distante ben undici misure dall’armata Cappellacci, che veleggia ormai tranquillamente verso la Lega Pro Unica, coronamento di una stagione contornata da meravigliosi ed indimenticabili momenti.

Le emozioni di una giornata storica partono dai primi minuti successivi all’apertura dei cancelli, con la sfilata delle Vespe storiche appartenenti al club di appassionati del mitico modello Piaggio della città bruzia. Subito dopo queste, fanno il loro ingresso in campo gli sbandieratori di Bisignano, con banda al seguito. Ma è dopo questa kermesse folkloristica che giunge il momento più forte del prepartita: fa il suo ingresso in campo, a sorpresa, la sorella di Denis Bergamini, Donata, la quale, con voce rotta dall’emozione, legge una commovente lettera aperta alla Città di Cosenza: gli scrosci di applausi, i cori per il biondino con il numero otto che tanto fece innamorare i tifosi si sprecano, e Donata ricorda, e ricorda anche Massimiliano Catena e Piero Romeo, uomini legati da un vincolo fortissimo con la città e con la curva di Cosenza. Alle 14, infine, conto alla rovescia e fuochi d’artificio con spettacolo pirotecnico e tanti auguri al nostro amore.

Dalle 14:30 in poi lo spettacolo si sposta in curva ed in campo: prima coreografia ultras meravigliosa, rappresentante il Lupo nella città Vecchia contornato dai colori sociali, poi partita. Cosenza con la maglia del centenario, Aversa in maglia bianca, quella delle vittime sacrificali. I primi minuti sono intensi, ma al dodicesimo lo stadio ammutolisce per qualche secondo prima di esplodere in un boato assordante: Alessandro ruba palla e crossa, Criaco poco prima del limite lascia andare la gamba e fa partire una staffilata al volo che si infila esattamente sotto il sette. I quindicimila del San Vito esplodono con gli occhi sbarrati per il capolavoro del Grillo Parlante, un goal di fattura squisita e di pregio assoluto che non si può non etichettare come assoluto capolavoro.

L’Aversa, benché la mise candida rievochi olocaustiche memorie, non ci sta proprio a fare il vitellino da sgozzare sull’altare e risponde dopo un quarto d’ora con un altro gol spettacolare: azione sulla fascia sinistra, cross in mezzo e rovesciata di Orlando sotto il sette che strappa giusti e sportivi applausi ai presenti, sostituiti immediatamente da bordate di fischi per un’esultanza un tantino esagitata. Ma il Cosenza, ormai si sa, non è mai domo, e rimette la freccia dopo cinque minuti cinque: spettacolare azione offensiva sulla sinistra, Alessandro taglia ed è fermato fallosamente in area, sarebbe rigore ma dalle retrovie come un treno arriva Mannini che scarica una bordata di collo sulla quale l’estremo avversario nulla davvero può. Due ad uno e Cosenza ancora avanti. Prima dell’intervallo c’è tempo per una punizione di Mosciaro che fa vento vicino al montante ed un solare rigore negato ad Alessandro.

Al rientro delle squadre negli spogliatoi, entra in campo l’uomo che più di tutti ha segnato la storia del Cosenza Calcio: Gigi Marulla, 330 presenze e 91 reti segnate in rossoblu. Per fare cifra tonda e festeggiare insieme con la sua società, il bomber di Pescara butta dentro altri nove palloni, arrivando così a quota cento reti per la maglia bruzia. Inutile
descrivere la scontata accoglienza della Curva al suo uomo.


Ricomincia il secondo tempo, ma la partita ha ben poc’altro da dire: il vero spettacolo è il San Vito, che fa partire quattro minuti buoni di ola. In campo c’è tempo solo per un’occasione sprecata da Mosciaro a tu per tu con il portiere avversario e per un gol annullato, sempre ai Lupi, e perso da tutti perché intenti, appunto, nella ola. Al triplice fischio è festa grande, in campo e sugli spalti, con tanto di sfilata di abiti creati dalle ragazze dell’Accademia della Moda e che ripercorrono la storia del Cosenza, esibizione live per “Magico Cosenza” e, soprattutto, taglio della torta per il Presidente Guarascio, tra coriandoli e fuochi d’artificio.

E si conclude così la giornata più bella. Il Capp, uno che bada all’essenziale, forse preferirà il giorno della promozione o, come dice lui, della salvezza. Ma a noi, inguaribili romantici del pallone, questa giornata resterà nel cuore. Il romanticismo, l’amore, sono cose un po’ folli in un mondo che bada al profitto ed al guadagno. Ma in fondo, c’è qualcosa di più folle di rincorrere una sfera di cuoio in mutande per novanta minuti? O, ancora peggio, appassionarsi a chi lo fa? E quindi non prendiamoci sul serio, amiamo questa squadra e diamo dimostrazione di quanto siamo capaci a farlo. Auguri, Cosenza. Cento di questi giorni anni.

Francesco La Luna

COSENZA – AVERSA NORMANNA 2 – 1

MARCATORI: Criaco ’12 pt, Mannini ’31 pt (C); Orlando ’26 pt(A)

COSENZA: Frattali; Mannini, Guidi, Blondett, Palazzi; Asante, Criaco (’27 st Giordano), Corsi; Mosciaro (’33 st Calderini), Alessandro, De Angelis.

AVERSA NORMANNA: Russo; Gennari, Porcaro, Gatto, Balzano; Nocerino (’27 st Djibo), Galizia (‘1 st Di Vicino), Comini; Suarino (’40 st Villanova); Orlando, Vicentin.

AMMONITI: Mosciaro, Asante (C); Gennari (A)

NOTE: 15.000 spettatori.

 

Ph: Andrea Rosito e Gaspare Guzzo.

 

 

ndr: mi scuso, come persona prima che come giornalista, con i tifosi che avrebbero voluto seguire la diretta dell’evento sul nostro giornale. Purtroppo non sono stato in condizione, per disguidi o motivi di altro ordine, di aggiornarvi costantemente, come mi è uso fare ogni domenica, sul risultato. Mi scuso in prima persona per un disservizio del quale non sono io, come detto, la causa. Buon Centenario a tutti, Francesco.

Neroverdi battuti da un Roccella fortunato

Roccella- La capolista non si ferma anche se oggi sicuramente si può parlare più di fortuna che di bravura. Una squadra ben messa in campo certamente ma che di fatto non ha impressionato più di tanto, come deludente è stato il pubblico locale (poco più di 200 unità e senza alcun incitamento ai giocatori) considerando il fatto che ormai gli amaranto sono ad un passo dalla vittoria del campionato e quindi alla promozione in serie D. Una partita abbastanza equilibrata nella prima frazione di gioco con i padroni di casa in vantaggio al 13esimo minuto. Ma gli ospiti pareggiano 2 minuti dopo con un gran bel tiro molto angolato del difensore Villella da fuori area. Ma gli amaranto, all’ultimo giro di lancette dei primi 45 minuti trovano nuovamente il vantaggio grazie ad un calcio d’angolo molto dubbio concesso dall’arbitro. Sul cross al centro dell’area infatti un giocatore amaranto lasciato solo dalla difesa neroverde colpisce indisturbato la palla segnando così il secondo gol. Nella ripresa, una Palmese che ha un maggiore possesso palla ma che non riesce a costruire pericolose azioni gol. Dall’altra parte un Roccella bravo a contenere le sfuriate neroverdi ma anch’esso poco incisivo in fase d’attacco. Al 35’ i padroni di casa si portano sul doppio vantaggio. Calcio d’angolo battuto corto, cross al centro del giocatore amaranto che però colpisce male la palla che prende uno strano effetto. Il pallone sbatte sul palo e si insacca per il 3 a 1 del Roccella. Cinque minuti dopo la Palmese accorcia le distanze con Cecco che, raccolto un pallone lanciato in profondità, salta il portiere con un bel pallonetto. Si conclude così il big match della 23esima giornata con un Roccella con un piede e mezzo in serie D ed una Palmese che si ferma a metà classifica.

ECCELLENZA/ Sprofondano Nausicaa e Rossanese, la Palmese non ferma la capolista

ECCELLENZA CALABRIA 23^ TURNO (8° di Ritorno)

Nausicaa – Castrovillari  0 – 3

 NAUSICAA SM: Mercurio, Clasadonte, Montirosso, Casas (46’ Tolomeo), Cannistrà, Folino, Colosimo, Marino M. (85’ Maida), Ortolini, Fabio, Greco (46’ Ribeiro). In panchina Corapi, Tripodi, Marino A., Mangiardi. All. Sgrò

 CASTROVILLARI: Chimenti, Di Marco, Okoroji, Ferraro, Rizzuti (73’ Rajola), Bertini, Donato, Nganje, Villa (85’ La Barbera), La Canna, Sarli (82’ Bravaco). In panchina Barilaro, Basile, Lombardi, Galetti. All. De Rosa.

 Arbitro: Domenico Varacalli di Locri (Bianchi e Tavella di Reggio Calabria)

 Marcatori: 7’ La Canna, 38’ Sarli, 85’ La Barbera

 Note: Pomeriggio soleggiato e ventoso. Spettatori presenti 50 circa. Ammoniti Mercurio, Montirosso e Greco (N), Chimenti e Okoroji (C). Angoli 4-2 per il Castrovillari. Recupero 1’ pt, 3’ st.

CRONACA – Ennesima debacle del Nausicaa SM, che trova la sua diciottesima sconfitta in Eccellenza su ventitre giornate di campionato. Il Castrovillari fa suo il match del Sinopoli di Soverato, ipotecando la vittoria nella prima frazione di gioco con le due reti di La Canna e Sarli, per chiudere i conti sul finire del match con La Barbera. Brutto Nausicaa nel primo tempo, decisamente meglio nel secondo tempo, quando Ortolini e Colosimo, i due migliori in campo per la squadra del comprensorio soveratese, impensieriscono più volte un attento Chimenti. Dopo sette minuti dal calcio d’inizio, Castrovillari in vantaggio con La Canna, il quale supera Mercurio con un tiro d’esterno sfruttando al meglio l’assist dalla sinistra di Sarli. Lo stesso Sarli, al 38′, porta il risultato sullo 0-2, con un tap-in facile facile che ha corretto in rete un tiro-cross di Villa dalla fascia destra del campo. Prima della fine della ripresa, dopo i pericoli portati avanti da un riscattato Nausicaa, c’è tempo per il definitivo tris del Castrovillari, firmato da La Barbera, entrato in campo all’85’, e marcatore due minuti dopo, con un bel tiro al volo scagliato da fuori area sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina.

GLI ALTRI RISULTATI:

Guardavalle – A. Rossanese  5 – 1 (G: Dorato, Papaleo, tripletta Iervasi; R: De Santis)

Corigliano – Sambiase  3 – 1 (C: 20′ Zangaro, 29′ Vasso, 5′ st Basile)

Roccella – Palmese  3 – 2 (R: Leta, Coluccio, Criniti; P: Vilella, Cecco)

Gallico C. – Isola C.R.  1 – 0

Sersale – San Lucido 1 – 1 (Se: 42′ st Costa; SL: 45′ st Amendola)

Paolana – Bocale 3 – 1

Taurianovese – Acri  2 – 1

CLASSIFICA (*=una partita in meno): Roccella 57, Guardavalle 44, Castrovillari 40, Sambiase e Isola C.R. 38, GallicoCatona 36,  Taurianovese 35, Palmese 34,  Sersale 32, Bocale 31, Acri 30, Corigliano* 28 S., San Lucido 24, Paolana* 19, Nausicaa SM e A.Rossanese 12