Vela olimpica in ritiro a Crotone

CROTONE – Per il secondo anno consecutivo gli equipaggi della Classe olimpica di vela, quattro per la precisione, hanno scelto Crotone come ritiro invernale per gli allenamenti in vista della prossima stagione che si aprira’ ufficialmente nel mese di febbraio. Dal 26 dicembre i 470 aspiranti ai Giochi olimpici estivi di Rio de Janeiro 2016 saranno ospiti della Lega navale italiana di Crotone. Nella città pitagorica infatti, nel periodo invernale esistono condizioni climatiche e marine che non si trovano in nessun altro posto d’Europa.

LEGA PRO 2^ Div, Pareggio esterno Vigor Lamezia

Posticipo 17^ Giornata Andata, Girone B

L’Aquila-Vigor Lamezia  0 – 0

L’AQUILA: Testa, Rapisarda, Ligorio, Menicozzo, Petta, Mucciante, Improta, Iannini, Infantino, Carcione, Ciotola

VIGOR LAMEZIA: Forte, Rondinelli, Cascione, Giuffrida, Marchetti, Gattari, Giacenti, Martino, De Luca, Catalano, Rana

CRONACA– Finisce 0 – 0 il posticipo del 17esimo turno della seconda divisione Lega Pro fra L’Aquila e Vigor Lamezia. Nel primo tempo gioca meglio la squadra abruzzese: al 38′ grande occasione per Improta che solo davanti al portiere manda alto, mentre un paio di minuti dopo colpo di testa di Infantino che manda a fil di palo . Nei minuti finali del primo tempo arriva la risposta della Vigor con il sinistro di De Luca che finisce sul fondo.

Stadio dell'Aquila

Nella ripresa spingono di più i padroni di casa e vanno ancora vicino al vantaggio con un paio di buone occasioni per Ciotola ma al 77′ è da registrare una clamorosa occasione per Rana che ben servito, da ottima posizione, calcia alto.

Buon pareggio esterno per la Vigor che lotta per non rimanere imbrigliata nella zona play out.

CLASSIFICA: Vigor Lmazia 14^ a 18 punti.

Prossimo turno: Vigor Lamezia – Gavorrano (6 Gennaio 2013).

Fondi Por: superato target spesa, la soddisfazione di Mancini

CATANZARO – La Regione Calabria ha superato il target di spesa per il 2012 previsto per il Por Calabria Fesr 2007-2013, inoltrando alla Commissione Europea una domanda di rimborso complessivo di oltre 620 milioni di euro.

Esprime cosi la sua soddisfazione l’assessore Giacomo Mancini, secondo cui ”e’ stato raggiunto un obiettivo davvero importante che conferma come la Calabria possa puntare allo sviluppo utilizzando nel modo piu’ corretto e proficuo le risorse messe a disposizione dall’Ue”.

ECCELLENZA, Poker Acri alla Silana, pareggiano Rende e Guardavalle

1^ Giornata Ritorno, Girone unico calabrese:

Acri – Silana  4 – 0

ACRI (4-4-2): Di  Iuri; Fiore, Carbonaro, Scarlato, Luzzi; Maio (20’ st S. Sposato), Levato, Ferraro G., Riolo (8’ st Ferraro V.); Longo, Manfredi (27’ st Covello). A disposizione: Marchese, Piro, Campanaro, Sesti. All: M. Colle

SILANA (4-4-1-1): Lamberti; Miceli (15’ st Cesario), Basile, Serra, Iaquinta L.; Talarico, Spadafora (1’ st Iaquinta Luca), Ribecco, Mazzei; Nicoletti; Ismail (1’ st Catani). A disposizione: Fratto, Mancina, Di Falco, Lo Feudo. All: Secreti.

Marcatori: 14’ pt G. Ferraro, 39’ pt Manfredi, 44’ pt Riolo, 45’ st S. Sposato.

Arbitro: Mazzarella di Benevento

Assistenti: Cocumo e Terenzio di Cosenza

Ammoniti: Fiore (A) e Catani (S)

Recuperi: 2’ p.t., 1′ s.t.

NOTE: 350 circa i tifosi acresi in tribuna e una ventina quelli della Silana. 

CRONACA – Vittoria convincente quella ottenuta oggi dall’Acri di mister Colle ai danni di una Silana davvero poco incisiva e concreta. Tre punti importanti che scacciano via i malumori che si erano insidiati nell’ambiente rossonero dopo le sconfitte contro Rende e Roccella.

La gara si apre con un paio di occasioni in avanti da una parte e dall’altra (ci prova prima Longo per l’Acri, poi Mazzei e Basile per la Silana) per poi dare spazio al monologo rossonero. Al 14’ su cross dalla destra, il giovanissimo acrese Giammaria Ferraro vince un rimpallo, scavalca il portiere avversario e sblocca il risultato per la squadra di casa. Nei minuti successivi si fa vedere in gran spolvero il rientrante Alessandro Riolo: prima centra la traversa su calcio di punizione per fallo su Maio, poi sfiora di poco l’incrocio dei pali, sempre su punizione.

L'esultanza di Manfredi e compagni dopo il gol

Al 39’e dopo un bel fraseggio Maio – Levato – Maio – Longo, il giovane Pierflavio Manfredi segna il raddoppio per l’Acri e il suo primo gol stagionale. Prima di chiudere il primo tempo c’è spazio anche per la marcatura di Riolo che stavolta su calcio di punizione, al terzo tentativo, trova la porta; Bellissima la realizzazione: tiro centrato, barriera scavalcata, portiere sorpreso.

Anche la ripresa è inevitabilmente sotto il segno dell’Acri, con i giocatori di casa che controllano il campo e fanno proprio il possesso palla e gli ospiti, chiusi nella propria metà campo a cercare di difendersi alla meno peggio (se si esclude un bel tiro da fuori area di Ribecco). Al 25’ Catani atterra Longo in area: l’arbitro assegna un calcio di rigore all’attaccante acrese che però sbaglia la realizzazione: tiro debole e centrato, facile la parata per Lamberti. Al 90’ arriva poi il gol di Stefano Sposato su cross proprio di Longo.

La punizione vincente di Riolo

Partita quindi pressoché a senso unico, quella che si è giocata oggi al Comunale “P. Castrovillari”. In virtù dei pareggi ofierni di REnde e Gurdavalle, per l’Acri ora la zona play off è di nuovo a portata di mano (e forse non solo quella) e il panettone sarà più buono. Rimandata al nuovo anno la Silana.

LE ALTRE GARE DEL TURNO ODIERNO:

Bocale – Rende  1 – 1

Brancaleone – Guardavalle  0 – 0

Castrovillari – Catona  1 – 1

I. Capo Rizzuto – Roccella  0 – 0

N. Gioiese – San Lucido  3 – 1

Paolana – Soverato  1 – 3

Sersale – Siderno  3 – 0

CLASSIFICA: N. GIOIESE 41, RENDE 34, GUARDAVELLE 30, ACRI 29, ROCCELLA 26, PAOLANA 24, SOVERATO 22, SERSALE, I. CAPO RIZZ. E BOCALE 21, CATONA E CASTROVILLARI 18, SILANA 14, SAN LUCIDO 11, BRANCALEONE E SIDERNO 7.

Maionese fatta in casa

La maionese fatta in casa è semplice da preparare e richiede pochissimo tempo; è delicata al palato e si accosta bene con gli arrosti.

 

Ingredienti: Uova, olio di semi, aceto o limone, sale.

Preparazione

1_Dotarsi di un recipiente stretto e lungo ed inserire 20 cl. di olio di semi (1 bicchiere), un uovo crudo, 1 cucchiaio di succo di limone o aceto e un pizzico di sale.

2_Emulsionare il preparato con il minipimer stando attenti a farlo poggiare sul fondo; una volta azionato tenerlo completamente immerso qualche secondo e, successivamente, farlo scorrere lentamente su e giù per 15 secondi c.ca.

3_Lasciare riposare in frigo.

4_Accostare la maionese al vostro arrosto.

Buon appetito!

N.B. le uova che serviranno per preparare la maionese dovranno essere tenute a temperatura ambiente (fuori dal frigorifero).

SERIE B: Gabionetta regala i tre punti al Crotone

Crotone-Varese 1-0

Marcatore:  88′  Gabionetta.

CROTONE: 33 Caglioni, 4 Galardo, 7 Pettinari (dal 93 Ligi), 9 Gabionetta, 11 Ciano (dal 75 De Giorgio), 13 Mazzotta, 17 Maiello (dal 65 Calil), 19 Vinetot, 21 Abruzzese, 25 Addae, 26 Matute. Panchina: 1 Concetti, 2 Traorè, 3 Migliore, 8 Falconieri. Allenatore: Drago.

VARESE: 1 Bressan, 2 Pucino, 8 Corti, 9 Martinetti, 10 Neto Pereira (dal 61 Ebagua), 13 Fiamozzi, 14 Filipe (dal 71 Damonte), 15 Kink (dal 65 Nadarevic), 16 Grillo, 19 Rea, 24 Zecchin. Panchina: 12 Milan, 25 Troest, 28 Eusepi, 29 Kone. Allenatore: Castori.

Arbitro: Pinzani di Empoli.

Ammoniti: 25 Vinetot (C), 40 Galardo (C), 56 Addae (C), 64 Kink (V), 71 Ebagua (V), 90 Corti (V),  90 Nadarevic (V), 90 Gabionetta.

Espulsi: 95 Grillo (V).

Cronaca: Dopo un buon inizio del Crotone,  il Varese si avvicina al gol con un buono scambio tra Neto Pereira e Filipe che però non si concretizza. Sul finire del tempo gol annullato al Crotone per fuorigioco di Gabionetta.   Primo tempo  equilibrato senza grosse occasioni da rete. Nella ripresa la squadra di Castori sfiora il vantaggio con Nadarevic e Corti; il Crotone con Gabionetta ottima risposta di Bressan e Calil il suo tiro sfiora il palo. Discutibili alcuni episodi arbitrali: se nel primo tempo il Crotone reclama un rigore per un tocco con il braccio di Filipe, altrettanto può reclamare il Varese nella ripresa quando Ebagua viene spinto in area da dietro mentre si stava liberando per il tiro in porta; Ebagua rimedia anche una ammonizione per simulazione molto dubbia che gli impedirà di giocare la partita con il Brescia, poichè diffidato. Finale rovente, al 88′ il gol partita di Gabionetta al 95′ Grillo espulso per presunto fallo di reazione. La vittoria permette al Crotone di salire a quota 22 punti in classifica in una zona di classifica tranquilla. Si conclude, invece, in Calabria la striscia di tre vittorie consecutive dei lombardi.

Prossimo incontro: 26/12/12  Juve Stabia – Crotone.

Classifica: Sassuolo 48, Livorno 43, Verona 39, Varese, Modena, Padova, Empoli e Cittadella 29, Brescia 28, Juve Stabia 26, Spezia 25, Ascoli 24, Crotone 22, Ternana 21, Bari 20, Vicenza e Reggina 19, Cesena 18, Novara e Lanciano 16, Pro Vercelli 15, Grosseto 11.

SERIE B: la Reggina piega il Grosseto

GROSSETO – REGGINA 0 – 1

Marcatori: 74’ Comi

GROSSETO (4-4-2): Lanni;  Donati, Padella, Barba,  Calderoni; Foglio (81’ Curiale), Crimi, Jadid, Lanzafame (55’ Quadrini); Delvecchio (66’ Lupoli), Sforzini. A disp: Franza, Antonazzo, Obodo, Rigione.  All. Menichini.

REGGINA (3-5-2): Baiocco, D’Alessandro (66’ Bombagi), Adejo, Ely, Lucioni, Rizzato; Rizzo, Castiglia (91’ Freddi), Barillà; Comi, Campagnacci (70′ Ceravolo).  A disposizione: Facchin, Armellino, Sarno, Fischnaller-All. Dionigi

Ammonito: Lanzafame, Delvecchio, Barba, Sforzini (G), Ceravolo, Bombagi (R).

Espulso: Bombagi (R).

Arbitro: Giancola di Vasto.

Cronaca: Allo Zecchini, nella 20° giornata, una Reggina corsara conquista la sua seconda vittoria esterna stagionale, aggiudicandosi un importantissimo scontro diretto. Delicata sfida salvezza tra due squadre partite con altri obiettivi ma ritrovatesi a lottare con l’incubo retrocessione. Nel Grosseto esordio per Menichini, il quarto allenatore diverso in appena venti giornate. Il neo tecnico si schiera con un classico 4-4-2. In attacco a fianco Sforzini, c’è Lanzafame. Quadrini e Lupoli partono dalla panchina. La Reggina, dopo la sconfitta col Cittadella, si schiera con un 3-5-2. Torna Ely al centro della difesa, l’ex Freddi siede in panchina. rilancio dal 1′ per Ivan Castiglia e Alessio Campagnacci. Conferme per la coppia Rizzato-D’Alessandro sulle corsie esterne. Il primo tempo vede le due squadre molto contratte, si fatica a far gioco le uniche volte che ci si avvicina alla porta è grazie ad un calcio piazzato o a una giocata estemporanea. Dopo pochi secondi è l’esperto Delvecchio a sfiorare il gol con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio piazzato battuto da Jadid. Ci provano poi anche Padella e Barba, senza particolare successo. Intorno alla mezz’ora, la migliore occasione della prima frazione: Crimi prova a sorprendere Baiocco fuori dai pali, ma il portiere riesce a recuperare la posizione e a rifugiarsi in calcio d’angolo. Nella ripresa gli amaranto avanzano il baricentro del proprio gioco diventando col passare dei minuti sempre più intrapendenti. Comi con un bel colpo di testa chiama in causa Lanni fin lì inoperoso. Al 72’ Foglio pennella in mezzo un pallone che termina nei piedi di Lupoli che insacca ma la rete viene annullata per una spinta di Sforzini su Baiocco. La Reggina si scuote prima Bombagi fallisce la deviazione a tu per tu con Lanni, poi sugli sviluppi dell’azione è bravo Ely a crossare sulla testa di Comi che porta in vantaggio i calabresi. La risposta dei padroni di casa è nei piedi di Sforzini che di misura manda alto sulla traversa. Nel recupero Ceravolo e Comi non riescono a chiudere un contropiede a tu per tu con Lanni e Bombagi, già ammonito, si fa espellere per un fallo su Donati. Notte fonda per il Grosseto. La Reggina porta a casa tre punti d’oro, tirandosi fuori dalla zona playout e agganciando il Vicenza a quota 19 in classifica; proprio il Vicenza sarà il prossimo avversario mercoledì 26.

Prossimo incontro: 26/12/12 Reggina – Vicenza.

Classifica: Sassuolo 48, Livorno 43, Verona 39, Varese, Modena, Padova, Empoli e Cittadella 29, Brescia 28, Juve Stabia 26, Spezia 25, Ascoli 24, Crotone 22, Ternana 21, Bari 20, Vicenza e Reggina 19, Cesena 18, Novara e Lanciano 16, Pro Vercelli 15, Grosseto 11.

 

Umberto Boccioni, principale teorico ed esponente del movimento e dell’arte futurista in Italia.

Umberto Boccioni (1882-1916) è stato il maggior esponente del futurismo italiano. Nasce a Reggio Calabria il 19 ottobre 1882, ma trascorre infanzia ed adolescenza in varie città perché  il padre, impiegato statale, è costretto a frequenti spostamenti. La famiglia, originaria di Forlì, si trasferisce a Genova, poi a Padova nel 1888 ed in seguito a Catania nel 1897, dove Umberto consegue il Diploma in un Istituto Tecnico. Nel 1899 Umberto Boccioni si trasferisce a Roma presso una zia, dove iniziò il suo apprendistato artistico prendendo lezioni di disegno e frequentando la Scuola libera del nudo. In questo periodo il giovane pittore, dallo stile molto realista, conosce l’altrettanto giovane Gino Severini e con lui frequenta lo studio di Giacomo Balla, che in quegli anni a Roma è maestro molto famoso, per approfondire la ricerca sulle tecniche divisioniste. Dal 1903 al 1906 Umberto Boccioni partecipa alle esposizioni annuali della Società Amatori e Cultori, ma nel 1905 in polemica con il conservatorismo delle giurie ufficiali, organizza con Severini, nel foyer del Teatro Costanzi, la “Mostra dei rifiutati”. Per sfuggire l’atmosfera provinciale italiana, nella primavera del 1906 Boccioni si reca a Parigi, dove rimane affascinato dalla modernità della metropoli. Da Parigi, dopo alcuni mesi, fa un viaggio in Russia, prima di tornare in Italia e stabilirsi a Padova per iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Venezia dove si laurea. Tuttavia l’Italia del primo Novecento, però, ha una vita artistica ancora ancorata alle vecchie tradizioni. Solo Milano è diventata una città dinamica, ed è qui che Boccioni si stabilisce al ritorno dal suo ultimo viaggio in Europa per sperimentare, sotto l’influenza del divisionismo e del simbolismo, varie tecniche. In questa fase prefuturista la pittura di Boccioni si modella soprattutto sulla lezione di Balla: la pittura dal vero e la tecnica divisionista. I soggetti dei quadri di questo periodo, soprattutto nella scelta di periferie urbane in costruzione, anticipano i successivi sviluppi del futurismo. A Milano Boccioni ha anche modo di conoscere la pittura simbolista di Previati e della Secessione viennese e la pittura espressionista tedesca dello “Sturm und Drang”. L’incontro con queste tendenze lo porterà ad attenuare i suoi interessi per il naturalismo e a ricercare una pittura più intensa sul piano psicologico ed espressivo. Nacquero così alcune sue celebri tele, quali il famoso trittico degli «Stati d’animo». Il suo interesse per la psicologia, tuttavia, non ebbe mai i toni decadenti e raffinati della pittura simbolista, ma si concentrò sui temi della interiorità dell’uomo moderno, coniugando a ciò le suggestioni più intense del futurismo. Nel gennaio del 1910 conobbe Marinetti, e l’incontro risultò decisivo per i successivi sviluppi della sua pittura. La sua adesione alle idee futuriste di Marinetti fu immediata e dopo pochi mesi firmò il primo manifesto della pittura futurista. La svolta stilistica avviene con la redazione del quadro «La città che sale» realizzato sempre nel 1910. L’anno successivo fu il principale ispiratore del Manifesto tecnico della pittura futurista. In esso si definisce più chiaramente il parametro fondamentale del futurismo in pittura: la «sensazione dinamica». La scomposizione della luce e del colore si unisce alla scomposizione dei volumi e dello spazio, portando il futurismo ad esiti molto vicini al cubismo. In breve diviene il maggior artista italiano del periodo. Partecipa a numerose manifestazioni in Italia e all’estero. La sua attività si svolge anche sul piano teorico e nel 1914 pubblica due testi fondamentali per comprendere la sua visione artistica: «Pittura Scultura Futuriste» e «Dinamismo plastico». Dal 1911 si dedica alla scultura, nella quale giunge in breve tempo a risultati eccezionali. Nel 1912 redige il Manifesto tecnico della scultura futurista, ma, più che l’attività teorica, appaiono subito straordinari gli esiti a cui giunge con la sua opera. Con la scultura «Forme uniche nella continuità dello spazio» (1913), Boccioni realizza una delle sculture più famose in assoluto di questo secolo. Indaga la deformazione plastica di un corpo umano in movimento, giungendo ad una forma aerodinamica dove il corpo, stilizzato al limite della riconoscibilità, riesce tuttavia a trasmettere una grande sensazione di forza e di potenza. La statua diviene il simbolo stesso dell’uomo futuro, così come lo immaginavano i futuristi: novello Icaro, metà uomo e metà macchina, lanciato in corsa a percorrere il mondo con forza e velocità. Allo scoppio della prima guerra mondiale viene richiamato alle armi. Il 17 agosto del 1916, all’età di soli trentaquattro anni, muore per un banale incidente mentre era nelle retrovie dei campi di battaglia. La sua precoce morte ha privato l’arte moderna di uno degli esponenti più geniali del panorama europeo di quegli anni. La sua attività di pittore si è svolta per un arco di circa dieci anni. In questo periodo Boccioni riesce ad attraversare, e far proprie, le maggiori novità artistiche del periodo, dal divisionismo al futurismo, dall’espressionismo al cubismo. E lo fa con ispirazione tale da consentirgli di produrre opere di sempre elevata qualità. Passa attraverso i territori della psicologia (notevoli sono i suoi quadri intitolati Stati d’animo), pur senza essere un decadente, così come apprende dall’espressionismo la capacità di comunicare, pur senza giungere alle esasperazioni deformistiche di quella corrente.

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PALLAVOLO A2, Corigliano: Vittoria al tie break contro Brolo

Campionato A2 maschile, 13^ Giornata Andata

Caffè Aiello Corigliano – Elettrosud Brolo     3 – 2

Parziali (21-25) (25-23) (15-25) (25-23) (15-10)

Caffè Aiello Corigliano: Giombini 18, Sperandio 4, Tomasello 10, Paris, Van Garderen 13, Santucci 10, Smerilli (L), Fabroni 4, Marretta 2, Padura Diaz, Casciaro NE, Bortolozzo 11. All. Torchio

Elettrosud Brolo: Ruiz 18, Cavanna 1, Overbeeke 23, Paoli 13, Mengozzi 12, Sesto 9, Ciabattini (L) NE, Buzzelli, Blasi 1, Scolaro (L), Ferraro NE, Capra NE. All. Tofoli

Arbitri: Canessa di Bari e Zingaro di Foggia

Note: durata set 24’, 27’, 22’, 27’, 15’. Tot 1h 55’.

Spettatori 500 circa.

Al termine di un match molto combattuto ma non giocato benissimo dalle due formazioni, Caffè Aiello Corigliano si impone  al tiebreak contro un Brolo, come sempre combattivo. Per i calabresi arrivano quindi 2 importanti punti che vanno a rimpinguare una classifica buona ma con tanti rimpianti.

CLASSIFICA: Caffè Aiello Corigliano 7^ a 17 punti.

 

 


PALLAVOLO A1, Tonno Callipo inerme contro Trento

Campionato Serie A1 maschile, 1^ Giornata di Ritorno:

TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA – ITAS DIATEC TRENTINO 0-3 (22-25, 17-25, 23-25)

TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA: Montesanti (L), Coscione, Cortellazzi, Kaliberda 5, Farina (L), Forni 3, Rocamora, Badawy 2, Buti 3, Klapwijk 17, Barone 3, Urnaut 13. Non entrati Presta. All. Blengini.

ITAS DIATEC TRENTINO: Kaziyski 11, Birarelli 6, Juantorena 10, Vieira De Oliveira 2, Lanza 1, Djuric 8, Colaci (L), Stokr 13, Chrtiansky Jr, Bari (L). Non entrati Sintini, Uchikov, Burgsthaler. All. Stoytchev.

ARBITRI: Ravallese, Cesare.

NOTE – Spettatori 1700, incasso 7800

durata set: 27′, 21′, 29′; tot: 77′.

Comincia nel peggiore dei modi il girone di ritorno per la Tonno Callipo. Dopo la sconfitta di domenica scorsa contro Macerata, arriva in casa il secondo stop consecutivo per il “sei” di Blengini, contro la capolista Trento (sconfitta all’andata). Nonostante le discrete prestazioni di Urnaut e Kaliberda, la squadra calabrese non si è mai imposta agli  avversari, resistendo solo nel terzo e ultimo set.

Ora in classifica la Tonno Callipo VV scende al 5° posto e con 20 punti (-12 dalla capolista Itas Diatec Tn).

Prossimo turno: Del Monte Coppa Italia A1 1ª Giornata Quarti, Tonno Callipo Vibo Valentia – Bre Banca Lannutti Cuneo (26/12).