Tutto in 3 notti

COSENZA – Sarà il solstizio d’estate a dare inizio alle Notti Bianche Unical 2012 , dal 21 al 23 giugno per tutto l’ateneo il sole splenderà anche sotto le stelle.
E’ stata presentata questa mattina nella Sala Stampa Congressi “Beniamino Andreatta” dal rettore Giovanni Latorre, dal direttore generale Fulvio Scarpelli e dal responsabile dell’Unità organizzativa complessa “Relazioni esterne e Comunicazione” Francesco Kostner la kermesse che animerà le notti del 21, 22 e 23 giugno che quest’anno è improntata alla solidarietà a favore delle popolazione terremotate dell’Emilia.
La musica, il teatro, le mostre, la danza, il cinema, la scienza, lo sport invadono per tre notti l’Università, un’occasione questa per celebrare ancora una volta i 40 anni dell’Unical ma è soprattutto un modo per far conoscere meglio la sua realtà attraverso una serie di contenitori di esperienze e di contenuti culturali avendo come obiettivo ultimo quello di creare un’osmosi continua tra la comunità universitaria e quella della città circostante.
Nell’arco delle tre serate si susseguiranno diversi eventi, molti dei quali in contemporanea, ci saranno delle iniziative scientifiche come l’osservazione delle stelle con Franco Piperno docente di Fisica Unical, la presentazione di libri primo fra tutti “Il contagio – Come la ‘ndrangheta ha infettato l’Italia”, ultimo lavoro di Giuseppe Pignatone e Michele Prestipino, la sfilata di gioielli a cura di Gerardo Sacco e ancora mostre artistiche, momenti dedicati agli artisti scomparsi, proiezioni di film, concerti live, gruppi coreografici e inoltre sarà possibile visitare molti dipartimenti e tutte le Biblioteche d’Ateneo che per l’occasione rimarranno aperti.
Quest’anno anche lo sport avrà un ruolo decisivo, verranno proiettate sul maxi schermo le dirette dei quarti di finale degli Europei di calcio, si disputerà il torneo di calcetto che vedrà sfidarsi tra gli altri la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, il Comune di Cosenza e di Rende, incontri di rugby ma la novità più entusiasmante è quella del tennis per tutti, il Cus metterà a disposizione di chiunque i campi di gioco e gli istruttori per delle lezioni private a partire dalle ore 22,00 in poi.
Sarà potenziato il servizio della rete bus notturna per dare a tutti la possibilità di partecipare, insomma non bisogna fare altro che attendere il calar del sole e abbandonare i propri rifugi magari lasciando, almeno per 3 notti, la macchina a casa.

Gaia Santolla

Conoscere il mondo biologico: “Le piazze del bio 2012”

Piazze del bio 2012Piazza dei Bruzi si è trasformata per un giorno in un grande mercato all’aperto. Nell’ambito del progetto “Bioesploriamo” promosso dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e dal Dipartimento Agricoltura Foreste e Forestazione dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Calabria, infatti, nello spazio antistante il Comune sono stati allestiti circa trenta gazebo per offrire alla cittadinanza la possibilità di avvicinarsi al mondo del biologico.

Un’iniziativa che ha coinvolto aziende, associazioni di categoria, enti per promuovere la conoscenza del mondo agroalimentare calabrese e le diverse realtà locali che operano nel settore. Una vetrina colorata e multiforme per un importante momento di incontro e confronto tra produttori e consumatori. Uno spazio dedicato a chi ha scelto di impegnarsi in questo ambito che unisce la tradizione del lavoro agricolo e del contatto con la natura alla contemporaneità di un sistema normativo ed economico in continua evoluzione. “Chi decide di intraprendere la strada della coltivazione biologica – spiega uno degli espositori – lo fa essenzialmente spinto da forti motivazioni etiche e valoriali: l’amore per la natura, il rispetto delle biodiversità, la cura della terra sono elementi che nel lungo periodo prevalgono sugli aspetti prettamente economici. Chi si impegna seriamente in questa dedizione non ha un percorso facile da affrontare: quando lavori la terra devi adeguare i tuoi interventi ai processi naturali, non puoi forzare la mano o prendere scorciatoie, e questo penalizza il prodotto finale ad esempio rispetto a quello della grande distribuzione o delle produzioni industriali. Però da noi sai cosa mangi, riconosci il sapore delle cose, ne riscopri l’odore.”

Nell’intento di favorire questi percorsi sensoriali nell’arco della giornata sono stati realizzati diversi momenti di degustazione guidata di formaggi, miele e olio biologici, con la collaborazione dell’ARSSA (Agenzia Regionale Sviluppo Servizi Agricoltura). Tra gli stand più frequentati sicuramente quello della CIA (Confederazione Italiana Agricoltura) che ha proposto ai visitatori dimostrazione – e assaggio – della lavorazione della mozzarella e di altri latticini freschi. Ma una discreta affluenza hanno registrato anche i vari produttori locali: Terre di Daporni e la Masseria Caporelli dalla provincia di Vibo Valentia rispettivamente con i propri prodotti ortofrutticoli e con il miele, l’azienda agricola Ferruccio Romano di San Giovanni in Fiore con i salumi di suino nero animale tipico della nostra regione, Dolcezze Mediterranee di Marano Principato (Cs) con i fichi, l’azienda agricola Mascaro della provincia di Catanzaro con gli ortaggi, la Masseria De Tursi della provincia di Crotone con i formaggi. Diverse le aziende che hanno presentato la propria produzione di olio, come la Bio Fattoria Sociale Marinello di Cervicati (Cs), l’Olearia Armentano John Loris di Tarsia (Cs), il Querceto di Santa Severina (Kr), l’Olio Bova di Amaroni (Cz), l’azienda agricola Posterino di Santo Stefano d’Aspromonte (Rc).

Ma una buona spesa e quindi un’alimentazione salutare partono naturalmente da una corretta informazione. A questo era predisposto lo stand di AIAB (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica), nonché i diversi punti espositivi istituzionali come quelli dell’ICEA, del Parco Nazionale della Sila o il Corpo Forestale dello Stato.

Particolari attenzioni sono state riservate anche ai più piccoli con l’allestimento della fattoria virtuale, l’esibizione dei giocolieri e l’opuscolo didattico “Io Mangio Bio”, distribuito dall’AIAB in cui si racconta, attraverso un linguaggio semplice e colorato, il contributo che un’alimentazione biologica dà ad una crescita salutare e compatibile con l’ambiente.

Il biologico però non è solo legato al settore alimentare. Lo stand del laboratorio Kaloil infatti esponeva una serie di prodotti artigianali di cosmesi: sali da bagno, olii profumati, creme per viso e corpo, prodotti per capelli e per l’estate la linea di solari, rigorosamente naturali e certificati.

La serata cosentina di “Le piazze del bio 2012” si è conclusa con l’esibizione del gruppo folcloristico Shqiponiat che attraverso la performance “Te quielli llargu shog” (Nel cielo lontano scorgo) hanno presentato agli spettatori canzoni, musiche, poesie, racconti della cultura arbëreshë nei tipici abiti tradizionali.

Il mondo del bio rinnova oggi l’appuntamento a Reggio Calabria, in piazza Castello.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

“Profumo” etnico nelle note dei Sabatum Quartet

04 GIU 2012 – Chiusura con il “botto” per la manifestazione fieristica primaverile “Viale in Fiera” grazie al concerto dei Sabatum Quartet che, ieri sera, ha fatto confluire su Viale Giacomo Mancini (Viale Parco) una miriade di gente proveniente da diverse parti della regione.
Si tratta di un gruppo inusuale e originale che vive, e fa vivere, l’esperienza della musica etnica costantemente contaminata da diversi generi musicali che spaziano dal rock al flamenco.

Brani cantati nell’amatissimo dialetto calabrese capaci di scavare fino a toccare le viscere dello spettatore che rivede se stesso in ogni impercettibile suono, in ogni singola parola; brani che ripropongono la realtà cruda e raccontano una Calabria che arranca perché martoriata da troppe battaglie perse, una Calabria che nonostante tutto è ancora in piedi, lotta per vivere con dignità e oscilla tra riconoscimenti e denunce.
Un gruppo dalle mille sfaccettature che vive in simbiosi con la propria terra natia e ne canta i profumi, i sapori, i colori, i suoni.

I Sabatum sono stati accolti da un pubblico scatenato, affamato di musica, fiero delle proprie tradizioni e del proprio passato, un pubblico imponente come un uragano che si è lasciato trascinare dalle melodie orientali/calabresi e ha mostrato tutto il suo consenso tramite boati, urla e applausi fragorosi.
Giovani e meno giovani hanno illuminato, con il proprio carisma, l’intero viale dilettandosi, tra l’altro, in balli dirompenti a ritmo di pizzica e taranta calabrese, tutto si è svolto sotto lo sguardo vigile del gruppo che, dall’alto del suo “trono”, è riuscito a godere di un panorama mozzafiato.
Un pubblico sprezzante di vitalità dunque che ha indotto Trieste Marrelli, cantante del gruppo, a ribadire più e più volte durante il concerto “Questa è la CALABRIA CHE VOGLIAMO”.

I Sabatum Quartet sono sinonimo di energia pura, hanno un forte impatto emotivo sugli ascoltatori e proprio come il ragno che li designa, ieri sera, sono riusciti a tessere una tela invisibile che ha avvolto e deliziato l’intero pubblico.

Annabella Muraca

Il Viale delle fiere

1 GIU 2012 – Si terrà oggi, alle ore 18,00, l’inaugurazione di “Viale In Fiera”, l’evento fieristico primaverile fortemente voluto, dopo il grande successo ottenuto con la fiera di San Giuseppe svoltasi lo scorso Marzo, dal Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto.
Si replica, dunque, con una mini fiera che, a partire da oggi, si protrarrà fino al 3 Giugno; protagonista assoluto di questo evento sarà sicuramente l’ambitissimo Viale Giacomo Mancini (Viale Parco) che, ormai diventato polo fieristico grazie ai suoi spazi ampi e luminosi, permetterà ai visitatori di godere in pieno questo avvenimento scrutandolo da ogni angolo e prospettiva.

La preparazione è dunque in corso; i commercianti stanno giungendo a destinazione uno dopo l’altro ed è stata transennata un’area abbastanza vasta per garantire a tutti uno spazio vivibile; sono stati calcolati, infatti, all’incirca 450 posti per altrettanti espositori.
L’evento primario sarà poi contornato da altre manifestazioni che coinvolgeranno altre zone della città; una miscela di tradizione e innovazione tenderà a rendere vivaci e fervide tutte le serate organizzate dalla Giunta Comunale.
Sono in programma due concorsi di bellezza per eleggere “Miss Area Urbana” e “Miss Motors Italy 2012”, vari spettacoli musicali a cui parteciperà anche la cantante cosentina Roberta Cleo che per l’occasione intonerà il brano “Senz’anima”, il suo primo singolo da solista; sarà anche allestito un Dj-set che proporrà musica moderna e alternativa con lo scopo di attirare e coinvolgere i giovani che, sicuramente, accorreranno numerosi anche per il concerto del gruppo Sabatum Quartet.

Si proseguirà con la giornata medievale “Aspettando Federico II” con un apposito corteo e l’allestimento di un mercato medievale curato da Itineraria Brutii Onlus; un omaggio alla nostra cultura e alle nostre tradizioni.

I visitatori, in questi 3 giorni, avranno la possibilità di riassaporare e gustare sapori antichi e veraci di tradizioni presenti e mai dimenticate; sono eventi come questo che riportano alla luce i valori della condivisione, del patriottismo, della complicità e dello stare insieme per ritrovare una dimensione umana  troppo spesso dimenticata.

Annabella Muraca

Insieme si può

COSENZA – La terra non smette di tremare, da Nord a Sud e l’Emilia Romagna resta la regione più ferita, messa in ginocchio da un sisma infinito che continua a seminare il terrore all’interno delle tendepoli allestite per le 15 mila persone sfollate.
Anche questa tragedia, così come fu per l’Abruzzo, ha scosso l’intero paese spingendolo alla solidarietà e Cosenza è ancora una volta in prima linea. E nella serata di giovedì 31 maggio, in meno di 24 ore, il Collettivo Musicisti Calabri, in collaborazione con il Beat Music Club, ha organizzato una Session per la raccolta di generi di prima necessità, come acqua e alimenti a lunga conservazione, per le vittime del terremoto dell’Emilia. Chitarre, sax, voci e tutti con almeno una borsa della spesa tra le mani.
Un occasione per stringersi attorno al dolore delle famiglie delle vittime e di un’intera comunità, cercando di offrire loro un aiuto che fosse il più concreto possibile.
Ora più che mai c’è la necessità di impegno, di coesione e di sostegno nei confronti di chi ha perso la propria vita sotto le macerie e di chi rischia di perdere la fiducia nel proprio futuro, c’è la necessità di aiutare tutte le vittime a ricucire le tele strappate attraverso semplici e piccoli gesti, perché è solo nell’aiuto reciproco la chiave per superare tutte le difficoltà.
Per ritornare a vivere dopo una sospensione della normalità c’è sempre bisogno di qualcuno che ti ascolti, che ti comprenda e la direzione da perseguire per una reale ricostruzione, aldilà dei fondi e dei progetti, è quella della condivisione emotiva, il capire che la condizione umana è una condizione di pluralità alla quale nessuno può sottrarsi. Solo nell’incontro con i volti e le espressioni degli altri ci si può percepire come parte di un mondo comune ed è nell’intreccio tra le diverse esperienze che si abbandona definitivamente la prigionia dell’individualità.
Bisogna insomma ricominciare a nutrire un autentico sentimento di empatia inteso come condivisione partecipe, come una chiamata a vivere insieme, perché è quando diventa assunzione di responsabilità verso l’altro che goisce e che soffre come te che l’empatia cessa di essere un semplice sentimento per diventare qualcosa di più importante ossia un fondamentale valore etico.

Gaia Santolla

Imparare a fare rete per attivare lo svulippo locale

economia solidaleArriva anche in Calabria il “Corso di facilitatori di reti locali di Economia Solidale”.

Dopo il successo delle precedenti edizioni svoltesi prevalentemente nelle regioni del centro-nord, la RESSUD (Rete di Economia Solidale del Sud) ha deciso di avvicinare anche alle regioni meridionali l’opportunità di creare questa nuova figura. L’animatore o facilitatore di rete è colui che stimola e facilita la partecipazione degli attori coinvolti nello sviluppo di nuovi processi, capace quindi di leggere le esigenze e i bisogni del territorio su cui opera cogliendone le potenzialità e le complessità. Obiettivo del corso è dunque quello di far emergere una figura di mediazione e promozione del cambiamento sociale.

Il corso è articolato in tre moduli ed è stato strutturato in modalità residenziale tra Basilicata, Sicilia e appunto Calabria. Nella nostra regione si svolgerà il modulo finale “Accesso alla terra: come fare un Distretto rurale” e si terrà a Decollatura (Cz) dall’1 al 3 giugno. In particolare saranno affrontati argomenti relativi ai nuovi patti di solidarietà tra consumatori e produttori, alle reti alimentari alternative, ai sistemi di garanzia partecipata.

Le giornate di lavoro forniranno dunque gli strumenti idonei a cogliere opportunità di sviluppo che esulano dall’attuale modello capitalista e di sfruttamento, per dirigere invece lo sguardo verso nuovi sistemi che possano essere sostenibili per un ciclo economico che includa tutti, dai produttori ai consumatori, dai lavoratori ai cittadini, dagli amministratori agli imprenditori. Un appuntamento che coinvolge attivisti di varie esperienze di economia solidale, ma anche produttori agricoli, studenti universitari, ricercatori e docenti che accolgono la sfida di mettere a confronto le proprie competenze e professionalità per il bene comune. Prenderanno parte al corso di Decollatura, tra gli altri, Davide Biolghini, membro del Tavolo RES e del Distretto di Economia Solidale Rurale di Milano, Alessandra Corrado del Centro Studi per lo Sviluppo Rurale dell’Università della Calabria, Domenico Tramontana di EquoSud, Giuseppe Pugliese di Africalabria – SOS Rosarno, Virginia Meo del Laboratorio Beth e Gennaro Ferrillo di Altro Modo Flegreo.

Parte integrante del percorso formativo è il racconto delle esperienze, una fra tutte quella presentata da Roberto Li Calzi sul progetto Sbarchinpiazza, un’iniziativa che coinvolge produttori locali fuori dai consueti mercati di grande distribuzione e gruppi di acquisto solidale in tutta Italia per una vendita di prodotti che sia esempio vivo e vero di un’economia capace di risolvere i problemi creati dalla globalizzazione e dall’esasperazione dei consumi.

Un incontro che non è solo di semplice formazione, ma che è utile ai partecipanti soprattutto come momento di confronto e di scambio di buone prassi, che possano essere da stimolo per una maggiore e meglio organizzata mobilitazione alla creazione di sviluppo per i nostri territori, seguendo logiche che siano rispettose dei territori stessi e delle risorse – materiali, umane e intellettive – che essi producono.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

La moda e la città

Terrazzo coperto dell’Holiday Inn, passerella stile Beautiful, luci soffuse, atmosfera fashion e poi..via alle “danze”.

Stiamo parlando dell’Evento Moda di Moda Movie, svoltosi ieri sera in una location minimal, innovativa e moderna con lo scopo di adattarsi al tema prescelto per questa 16° edizione “Urban Lifestyle. La moda e le città”; due mondi che si sono sempre cercati, susseguiti e rincorsi fino a fondersi completamente.

Corpi statuari hanno calcato la “kilometrica” passerella, corpi avvolti negli abiti dei 15 stilisti finalisti che hanno immaginato diversi prototipi di donne; la rocchettara, la stravagante, aggressiva ed eccentrica, la romantica che indossa gli abiti in attesa del suo principe azzurro, la donna androgina che, però, non perde di riflessiva femminilità.

La donna è stata, dunque, l’indiscussa protagonista della serata poiché vive un rapporto simbiotico con la moda e la città, è lei che, tramite il suo brio e la sua estrosità, riesce a spazzare via il grigio delle metropoli per “vestirle” di colori vivi e frizzantini.

La presentazione degli abiti è stata intervallata da altri momenti piacevoli tra cui uno sprazzo musicale con la piccola Maria D’Amico che ha intonato Someone like you di Adele, la presentazione delle collezioni di Olimpia Tiberi e Federica Cappello entrambe provenienti dall’Accademia di Moda e Costume di Roma e, soprattutto, la consegna di tanti premi come lo Special Word a Bonizza Giordani e Nunzia Garoffolo, il Press Aword a Valeria Oppenheimer per l’impegno profuso a comunicare il mondo della moda e, infine, il Premio per gli Imprenditori all’azienda Greco.

Ospite d’eccezione lo stilista di fama internazionale Tony Ward che ha deliziato i presenti con il defilé della sua nota griffe; modelle stratosferiche hanno indossato abiti eleganti e sontuosi realizzati con tessuti morbidi, paillettes e veli fluenti. Lo stilista è riuscito a riscuotere successo e consensi tra le donne presenti in sala che, molto probabilmente, hanno desiderato di avere gli abiti nel proprio guardaroba e sentirsi delle vere principesse.
La serata è trascorsa piacevolmente anche grazie alla personalità eclettica e poliedrica dei due presentatori Claudia Andreatti e Nino Graziano Luca, che sono riusciti, con simpatia e humor, ad intrattenere il pubblico senza mai annoiarlo.
L’ora è tarda, il momento catartico è arrivato, la suspense è alta e tutti fremono dalla voglia di conoscere i volti dei tre finalisti; si aggiudica il terzo posto Valentina Malappione che presenta una “cat woman” con uno street style eclettico e all’avanguardia, al secondo posto Andrea Spreafico che è riuscito a fondere stili e culture differenti come New York e Istanbul.

Il podio è tutto per l’inventiva di Isabella Bona; abiti apparentemente semplici tinti di nero, giallo, grigio in memoria delle metropoli e dello stile urbano.
Isabella è riuscita a far confluire comodità, stile e tendenza in un unico abito che, grazie ad una delicata morbidezza e alla tecnica del duble fas, può essere indossato in 24 modi diversi. Un abito dai mille volti dunque e, soprattutto, un ottimo rimedio alla crisi.

Annabella Muraca

Moda Movie 2012: Immaginari Urbani

COSENZA – Si è conclusa ieri sera nella Multisala RiverVillage di Zumpano, con allegra soddisfazione del patron Sante Orrico, l’edizione 2012 di Moda Movie Serata Evento Cinema che anche quest’anno ha voluto premiare l’originalità e la fantasia della classe creativa emergente impegnata nella ricerca delle molteplici implicazioni che fondano il rapporto tra il cinema e la città.
Una lunga giornata quella di ieri che ha visto, fin dal primo pomeriggio, la proiezioni dei sette video finalisti e in serata la proclamazione dei primi tre classificati.
Il terzo posto se lo sono aggiudicato Ginevra Berti e Luciano Cimino autori del videoclip “Reato D’Emozioni” del duo hip hop cosentino Kiave & Macro Marco.
Il video è girato a Cosenza ed è proprio la città dei Bruzi la vera e sola protagonista, essenziale, scrutata in tutti i suoi angoli, abilissimi Berti e Cimino nel sottolinearne i cambiamenti, le rivoluzioni, le metamorfosi che ha subito nel corso del tempo.
Il secondo posto, decisamente combattuto, spetta a Samuel Mac Fadden con il suo “Andromache”, un breve documentario che racconta di nefasti conflitti razziali, di lotte tra bande rivali, della continua ricerca di un amore e della speranza di un riscatto esistenziale.
Tutto questo avendo come sfondo una malinconica Dublino rappresentata nei suoi vicoli stretti, nei suoi palazzi, lungo i viali e in tutti i volti che la abitano.
Dopo un difficile testa a testa con Mac Fadden ad aggiudicarsi il primo posto è “Il Rappresentante” diretto da Marco Caputo e scritto da Davide Imbrogno. A sostenerli in questo primo lavoro ci sono attori come Dante De Rose nel ruolo de il Rappresentante, Giovanni Turco, Marisa Casciaro, Renato Costabile, Nausica Sganga e il promettente Marco De Rose.
Il cortometraggio che odora e a tratti puzza di estrema contemporaneità, racconta di una famiglia come tante, magnificamente monotona, divisa e tesa tra la voglia di evasione tipica della poesia e l’inclemente realtà.
Ma tutto cambia quando nelle loro esistenze entra a far parte un rappresentante un po’ anomalo. Anche in questo corto è Cosenza la cornice perfetta di una storia fatta di rancori, di desideri, di sconforto ma anche di disperato bisogno di salvezza.
La serata si è conclusa con la proiezione di City Sounds video montato da Mauro Nigro per Mad Company realizzato con immagini tratte dai grandi classici del cinema dedicati alla città, immagini rinvigorite dalle note dei Camera 237.

Gaia Santolla

ImprovviseAzioni per pensare e liberarsi Dal 4 al 30 Giugno concerti, performance e laboratori aperti a tutti all’Università della Calabria.

COSENZA – La penna sul foglio, il foglio tra le mani: tremano causa onde sonore da Takabum, collettivo di strumenti a fiato e percussioni. La formazione ha aperto la presentazione di ImprovviseAzioni , rassegna di concerti/laboratori/incontri/performance, promossa dall’Università della Calabria in collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio di Cosenza. Forse una’anticipazione delle settimane – dal 4 al 30 giugno – fitte di appuntamenti tra teatro Cams, Piccolo Teatro e Teatro Auditorium dell’Unical.

Gli elementi dei Takabum – suonando – marciano intorno ai presenti: l’occhio va al logo realizzato da Shawnette Poe, un pentagramma circolare da cui si dipartono onde «anarchiche». Sembrano suggerire che tra le arti – punto di partenza per spaziare e liberarsi –  non c’è soluzione di continuità. In effetti, «ridare spazio al libero creare e al libero pensare» – attraverso la contaminazione tra linguaggi e l’interazione col pubblico –  è l’esigenza avvertita dagli organizzatori. Il viaggio (fisico e mentale), il tema di riferimento. L’improvvisazione come dimensione umana, l’elemento di rottura e liberazione. Una risposta all’attuale crisi che mette in discussione un modello di uomo – l’homo oeconomicus –  una visione dei saperi – altamente specializzati e settoriali – e  un modo di vivere improntato al globale e alla prevedibilità.

 

Gesti/parole/suoni tra i cubi – ImprovviseAzioni intende abbattere gli steccati tra artisti e pubblico, creazione ed esecuzione, musiche e testi. Attraverso l’improvvisazione, tema della tavola rotonda di apertura del 4 giugno (teatro Cams) e fil rouge  di concerti e performance all’incrocio tra musica, pittura, fotografia e parole (programma completo).

Nella direzione del coinvolgimento attivo dei partecipanti e del loro libero creare, i laboratori: gratuiti, multidisciplinari e aperti a tutti – artisti, cittadini e studenti – vedranno anche la partecipazione di Mariella Celia e Giorgio Rossi, danzatori e performer di punta del panorama contemporaneo. Or che strana (Nicola Pisani), con ospiti delle varie discipline, è aperta a tutti gli strumentisti e cantanti, che suonino da una vita o da un mese: in cinque giorni sarà allestito uno spettacolo «partendo dal nulla». Gesto/parola/suono (Maria Luisa Bigai) incrocia azioni verbali e non verbali nel ritmo e nello spazio. Improvvisazione/interpretazione (Daniela Troiani) parte da un lavoro dell’ungherese Jòzsef Sàri. Improvvisazione e percussioni (Leon Pantarei) si sofferma sull’improvvisazione nelle percussioni e propone la percussione come gesto liberatorio – previsto l’uso di oggetti della vita quotidiana (lattine, contenitori ecc). Gesto/Suono (Mariella Celia) si muove tra gesto, consapevolezza del proprio corpo e danza.

 

La presentazione – Alla conferenza stampa di questa mattina, dopo i saluti del rettore Latorre, sono intervenuti i cinque del coordinamento artistico: Fabio Vincenzi (delegato del rettore alle attività culturali/teatrali), Daniela Troiani (flautista), Nicola Pisani (direttore del Dipartimento Jazz del Conservatorio di Cosenza), Leon Pantarei (multi percussionista) e Maria Luisa Bigai (attrice, regista e sceneggiatrice). Si rincorrono alcune parole chiave: promozione culturale continuata nel tempo, università come centro di cultura, valorizzazione del territorio, accettazione della sfida di restare, ricerca, rivitalizzazione dei cubi universitari, rottura. Elementi di un progetto che vede la collaborazione tra Università della Calabria e Dipartimento Jazz del Conservatorio. Lo scambio proseguirà con la concessione di alcuni spazi universitari al settore Jazz del ‘Stanislao Giacomantonio’.

 

 


 

 

 

Rita Paonessa

A Rende Villaggio Europa come laboratorio sociale

agricoltura biologicaUn nuovo battito di vita nel cuore di Villaggio Europa, quartiere rendese di natura residenziale immerso nel verde.

Nel pomeriggio di oggi infatti si è svolto in Piazza Italia un primo incontro organizzativo per la realizzazione di un GAS – Gruppo di Acquisto Solidale – come partenza per un progetto più ampio di sperimentazione su stili di vita alternativi e sostenibili.

L’associazione culturale ricreativa ACRIP, la Casa dei Diritti Sociali – Focus di Cosenza e AIAB (Associazione Italiana Agricoltura Biologica) hanno invitato famiglie e produttori locali ad incontrarsi e a conoscersi. L’intento è di avviare insieme un percorso condiviso di produzione/acquisto che sia compatibile con le esigenze di tutti gli anelli della catena produttiva. Una forma alternativa di consumo che diventa riscoperta di relazioni e rapporti tra persone. “Far parte di un GAS – sostiene uno degli organizzatori – significa acquistare prodotti biologici e naturali, avere rispetto del lavoro altrui e dei lavoratori, preservare l’ambiente e il territorio, educare agli odori e ai sapori della terra, ma anche creare relazioni, acquisire nuove competenze, scambiarsi idee, riscoprire il valore delle cose semplici. Non è un caso che sia stato scelto Villaggio Europa, perché rappresenta un luogo ideale per recuperare una dimensione di comunità che l’individualismo contemporaneo ha ormai disgregato nelle nostre città”.

L’acuirsi della crisi economica accende i riflettori sul fallimento del sistema capitalista e sulla insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo. La logica del profitto ad ogni costo non ha portato i risultati sperati. Così sembra allargarsi sempre più la fascia di popolazione che cerca forme alternative di consumo. Se per anni infatti l’economia solidale sembra essere stata un territorio di nicchia o per pochi fanatici, oggi trova consensi sempre più diffusi nelle nostre comunità attraverso esperienze che non investono solo la sfera economica, ma ogni settore della vita individuale e collettiva. E questa esperienza si affianca alle precedenti realizzate a Cosenza presso l’area delle ex officine FdC tra viale Mancini e via Popilia e all’Università.

Da qui l’idea di portare anche a Rende uno spunto di riflessione sul tema, ma soprattutto un esempio concreto di scelta sostenibile di consumo e di vita. E il GAS sembra voler essere solo un punto di partenza per la creazione di un vero e proprio laboratorio sociale dove sperimentare buone prassi per nuovi stili di vita.

Presenti, tra gli altri, il consigliere regionale Mimmo Talarico, promotore della legge regionale n.23/2011 su GAS e GODO, l’assessore al welfare del Comune di Rende Maria Francesca Amendola, il consigliere comunale Massimiliano De Rose che ha fortemente sostenuto l’iniziativa. Ma protagonisti indiscussi sono stati i produttori (Chiappetta, Teresa, Carmine dell’Arcadinoè, ecc.) e le famiglie che hanno animato questo incontro con la curiosità e la voglia di mettersi in gioco per riscoprire, ricostruire e riconquistare uno spazio collettivo di vita quotidiana.

 

Mariacristiana Guglielmelli