Guccione vs Occhiuto: «Il Pd impugna la delibera di Palazzo dei Bruzi sul Psc»

COSENZA – «Abbiamo impugnato, come Gruppo consiliare del Pd, dinanzi al Tar di Catanzaro, la delibera di adozione del Piano Strutturale di Cosenza del 29 giugno scorso. Una delibera di giunta che di fatto ha cambiato gli indici di edificabilità territoriali di perequazione a pochi giorni dal consiglio comunale di Cosenza convocato per l’adozione del piano strutturale comunale della città». Lo ha affermato il consigliere comunale Carlo Guccione durante una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche il capogruppo del Pd Damiano Covelli; le consigliere comunali Bianca Rende e Alessandra Mauro e l’avvocato Gabriella Marini Serra che ha formulato e presentato il ricorso per conto del gruppo consiliare democrat. «Un colpo di mano fraudolento da parte di Occhiuto – ha sostenuto Carlo Guccione – perché nella delibera di giunta in questione, con la scusa di rendere più leggibile il testo delle Tavole, si modificano gli indici edificatori che erano previsti nel Psc approvato dalla stessa giunta nella deliberazione n. 55 del 18 aprile 2017, a sua volta approvata nella commissione urbanistica. Tale comportamento di Occhiuto tenta di occultare una serie di modifiche sostanziali al Psc, facendo passare per miglioramento della lettura delle Tavole un tentativo maldestro, non trasparente, opaco, ambiguo, clientelare atto a favorire la speculazione edilizia. Ripeto con forza questo concetto. Questa manovra furbesca di Occhiuto fa parte di una strategia più ampia. Intende favorire qualcosa e qualcuno, utilizzando mezzi fraudolenti. Tutto questo mette in discussione – ha sottolineato Carlo Guccione – l’intera procedura di adozione e approvazione del Psc di Cosenza. Perché tali modifiche di Occhiuto contrastano apertamente con il parere del Genio civile, rilasciato nel 2015 su un Psc che oggi in modo surrettizio è stato modificato sostanzialmente e quindi richiederebbe l’avvio di una nuova procedura di riapprovazione dell’intero strumento urbanistico che, ricordiamo, è iniziata nel 2010. Al Tribunale amministrativo – ha detto Carlo Guccione – è stata richiesta, pertanto, una sospensione della delibera di giunta comunale del 29 giugno. E, nel merito, se ne chiede l’annullamento. In caso di accoglimento provocherebbe la caduta dell’atto di adozione del Psc di Cosenza con la conseguente entrata in vigore del vecchio PRG a salvaguardia di tutti gli interessi legittimi e costituzionali stati violati dalla delibera stessa».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *