I parlamentari Cinquestelle: «Bova lasci l’incarico di presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta»

REGGIO CALABRIA – «Il Consiglio regionale della Calabria cacci subito il consigliere Arturo Bova dalla presidenza della commissione contro la ‘ndrangheta, in quanto il politico è stato socio in affari di un boss». Lo affermano i membri del Movimento 5 Stelle della commissione nazionale antimafia unitamente ai parlamentari calabresi Dalila Nesci, Paolo Parentela, Federica Dieni, Nicola Morra, con Laura Ferrara, del parlamento europeo. Il nome di Arturo Bova spunta tra le carte dell’inchiesta denominata Jonny sulle presunte irregolarità consumate all’interno del Cara di Isola Capo Rizzuto. «Questa gravissima vicenda – aggiungono i pentastellati – conferma lo stato in cui si trova la politica calabrese. Simili paradossi non esistono in alcun luogo al mondo. Per anni Bova – sottolineano – si è accreditato come paladino della lotta alla criminalità organizzata calabrese, arrivando, in un contesto di profonda debolezza e doppiezza della politica, a piazzarsi al vertice della commissione contro la ‘ndrangheta del Consiglio regionale. Adesso che il re è nudo, servono scelte politiche inequivocabili, anche da parte del governatore regionale, Mario Oliverio, che finora ha fatto pura retorica, con fiumi di parole sulla sua ostilità, puramente virtuale, nei confronti del malaffare, dell’immoralità e dell’illegalità», concludono i Cinque Stelle.

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