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Sequesto di olio extravergine taroccato: plauso della Coldiretti

PETILIA POLICASTRO (KR) – Riceviamo e pubblichiamo. Con la scoperta della maxitruffa è stata evitata la commercializzazione di oltre mezzo milione di bottiglie taroccate di extravergine, che con l’entrata in vigore della legge “salva olio” è ora più tutelato. Così Coldiretti illustra positivamente l’operazione dei finanzieri del comando provinciale di Bari terminata con il sequestro di circa 400 tonnellate di olio di oliva extravergine spacciato impropriamente come italiano e biologico, per un valore commerciale di circa un milione di euro, stoccato in due depositi di Andria (Bat) e Petilia Policastro (Crotone) dopotutto nella prima e seconda regione produttrice di olio Una operazione che – sottolinea la Coldiretti – avviene a due settimane dall’entrata in vigore della legge “salva olio” pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 31 gennaio 2013. Questo significa – commenta Pietro Molinaro – che si è sulla strada giusta e per la Calabria smascherando i furbetti dell’extravergine si da un segnale concreto all’economia. I blitz che coldiretti sta portando avanti stanno stimolando questi risultati positivi. Ancora una volta, si dimostra – conclude- che agricoltura e agroalimentare sono la ricchezza del territorio ed eliminare i falsi che si spacciano per “fatti in Italia” è una strada che dobbiamo percorrere con sempre maggiore intensità, perché l’economia agricola è il nostro presente e il futuro.

Olio operazione chiarezza: controlli in Calabria per smascherare l’extravergine “fasullo”

Catanzaro – Sono scattati i controlli negli scaffali di negozi, supermercati e discount. Dopo l’entrata in vigore della legge salva-olio made in Italy “Norme sulla qualità e la trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini” voluta e sostenuta da Coldiretti, sono partiti ufficialmente i primi blitz in tutte le province della Calabria. Ad effettuarli una task force che sta raccogliendo campioni di bottiglie di olio delle diverse dimensioni e fasce di prezzo da analizzare in laboratori pubblici dal punto di vista chimico e organolettico, per verificare la corrispondenza tra quanto dichiarato in etichetta e il reale contenuto. Le anomalie saranno sottoposte alle autorità di controllo che, in virtù della nuova legge, devono intervenire con ispezioni ed analisi documentali nelle aziende coinvolte.

Sabato 9 febbraio al via il “Mercato di Campagna Amica” a Crotone

CROTONE – Prende il via il prossimo sabato 9 febbraio nel Cortile del Liceo Classico Pitagora di Crotone,  il Mercato di Campagna Amica. L’appuntamento, molto atteso dai cittadini-consumatori, è previsto per ogni sabato pomeriggio dalle ore 16.00 alle ore 20.00 e rappresenta una opportunità per i cittadini consumatori che potranno acquistare le specialità enogastronomiche del nostro territorio con un risparmio del 30% e la garanzia circa l’origine e la tracciabilità. L’iniziativa nasce in collaborazione con l’Amministrazione Provinciale di Crotone.

Caulonia: assemblea territoriale Coldiretti

CAULONIA (RC) – Domani venerdì 8 febbraio alle ore 17.30, presso la sala della Biblioteca Comunale di Caulonia Marina (RC), Coldiretti Calabria ha organizzato un’assemblea territoriale. L’assemblea coinvolgerà la base associativa del comprensorio di Caulonia-Locri e rappresenterà una ulteriore tappa delle attività di mobilitazione deliberate dal consiglio direttivo della Coldiretti regionale che avranno come filo conduttore “La Calabria che vogliamo”. Al centro della discussione, le diverse iniziative messe in campo relativamente al progetto economico e sociale “ la filiera agricola Italiana” nonché le attività sindacali e scelte prioritarie e non rinviabili che la Coldiretti Calabria ha evidenziato alla regione Calabria che riguardano problematiche agricole ed ambientali del comprensorio, accesso al credito, consorzio di bonifica, vendita diretta e legge salva-olio.

Parteciperanno all’incontro,  Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria nonché neo componente della Giunta Nazionale, il Presidente della Coldiretti Reggio Calabria Francesco Saccà, il Direttore Regionale Francesco Cosentini, il Direttore Coldiretti Reggio Calabria Giuseppe Napoletano, il vice-presidente della coldiretti di Reggio Gianluigi Hyerace e Arturo Costa presidente Consorzio di Bonifica Alto Jonio reggino.

Domani venerdì 8 febbraio p.v. alle ore 17.30, Coldiretti Calabria, nell’ambito della mobilitazione, ha organizzato l’assemblea territoriale che si terrà nella sala della Biblioteca Comunale di Caulonia Marina (RC).

L’assemblea coinvolgerà la base associativa del comprensorio di Caulonia-Locri e rappresenterà una ulteriore tappa delle attività di mobilitazione deliberate dal consiglio direttivo della Coldiretti regionale che avranno come filo conduttore “La Calabria che vogliamo”. Al centro della discussione, le diverse iniziative messe in campo relativamente al progetto economico e sociale “ la filiera agricola Italiana” nonché le attività sindacali e scelte prioritarie e non rinviabili che la Coldiretti Calabria ha evidenziato alla regione Calabria che riguardano problematiche agricole ed ambientali del comprensorio, accesso al credito, consorzio di bonifica, vendita diretta e legge salva-olio. Il tutto all’interno di un ampio progetto che la coldiretti ha per l’intero paese. All’incontro parteciperanno:Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria nonché neo componente della Giunta Nazionale, il Presidente della Coldiretti Reggio Calabria Francesco Saccà, il Direttore Regionale Francesco Cosentini, il Direttore Coldiretti Reggio Calabria Giuseppe Napoletano, il vice-presidente della coldiretti di Reggio Gianluigi Hyerace e Arturo Costa presidente Consorzio di Bonifica Alto Jonio reggino.

 

In vigore la legge salva-olio, dal weekend al via i controlli

Catanzaro – Con l’entrata in vigore della Legge salva-olio, dal week end sul territorio regionale partono i controlli con una apposita task force impegnata in una serie di blitz per smascherare l’extravergine fasullo negli scaffali di negozi, supermercati e discount. E’ quanto informa la Coldiretti Calabria in riferimento alla pubblicazione sulla G. U. del 31 gennaio 2013 che riporta la legge salva olio Made in Italy: “Norme sulla qualità e la trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini”, dalla quale prende il via una vera rivoluzione sulle tavole per il prodotto simbolo della dieta mediterranea e che rappresenta la componente più importante dell’agroalimentare calabrese.

L’etichetta sarà più chiara, per porre fine ad una proliferazione di truffe ed inganni e  svelare il mistero delle anomalie di un mercato dove alcuni oli sono venduti a prezzi che non coprono neanche i costi di raccolta delle olive.

Ci sono sanzioni in caso di scorretta presentazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi, che vanno dall’estensione del reato di contraffazione di indicazioni geografiche a chi fornisce in etichetta informazioni non veritiere sull’origine, all’introduzione di sanzioni aggiuntive come l’interdizione da attività pubblicitarie per spot ingannevoli, al rafforzamento dei metodi investigativi con le intercettazioni, fino al diritto di accesso ai dati sulle importazioni aziendali.

La Calabria è il secondo produttore italiano di olio con circa 20 milioni di piante ed una produzione di oli extravergine d’oliva Dop con un fatturato ed un impiego di manodopera consistente.

 

Molinaro eletto presidente di Coldiretti Calabria

ROMA – Con la riconferma di Sergio Marini per il secondo mandato alla guida della Coldiretti per altri quattro anni, l’Assemblea elettiva partecipata dai presidenti regionali e provinciali e dai rappresentanti dei movimenti che si è svolta oggi Roma ha eletto Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria, componente della Giunta Esecutiva della più rappresentativa organizzazione agricola. Molinaro per i prossimi quattro anni, entra a far parte della squadra composta da otto presidenti regionali e dal presidente Nazionale. “ Un riconoscimento – è stato il suo primo commento a caldo – che dedico alla Calabria per la quale continuerò ad impegnarmi con determinazione.”

Coldiretti Calabria e i Consorzi bonifica intervengono dopo l’allagamento del Parco Archeologico di Sibari

Cosenza – Coldiretti Calabria e i Consorzi di bonifica calabresi sono intervenuti con i loro mezzi e la loro professionalita’ per ripristinare e salvaguardare,dopo il suo allagamento in seguito all’esondazione del fiume Crati, il parco Archeologico di Sibari.

”Mettiamo subito a disposizione della Sovrintendenza per i beni archeologici della Calabria – comunica Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria – tutte le nostre capacita’, per fare in modo che il patrimonio culturale della sibaritide, entro brevissimo tempo, possa ritornare all’antico splendore. Siamo disponibili ad affrontare l’emergenza ma – rilancia Molinaro – occorre programmare contestualmente lavori di riqualificazione del sito archeologico ma anche di altre considerevoli memorie del passato che sono presenti in tutta la Calabria in modo che possano essere il punto di forza di una sempre maggiore affermazione turistica della nostra regione capace di incidere su uno sviluppo possibile e sostenibile”.

Coldiretti Calabria ai politici: impegni chiari e convincenti dei candidati sulla questione Rosarno

A tre anni di distanza, la “rivolta di Rosarno” continua ad essere un caso nazionale irrisolto. Gli organi di informazione regionali, nazionali ed internazionali, continuano ad interessarsi della vicenda sottolineandone i drammatici  aspetti sociali che influiscono sulla convivenza e qualità della vita e bollano la drammatica vicenda, come “inferno” e “polveriera” .  L’intera vicenda   – chiede Pietro Molinaro  presidente di Coldiretti Calabria – non può essere ricordata a sprazzi, ma  deve trovare una convincente soluzione  anche in occasione delle prossime elezioni nazionali. Ci piacerebbe che chi è candidato  in Calabria e i leader nazionali che sicuramente verranno, prendessero impegni concreti su una questione che non solo interpella le coscienze ma, se risolta, può assicurare un futuro dignitoso per il bene di tutti. Tenere in uno stato di perenne emergenza sociale  una parte importante del territorio calabrese –commenta– non aiuta sicuramente lo sviluppo del territorio nonché un  tema cruciale: la giustizia sociale deve andare di pari passo con la giustizia economica. E’ il lavoro e l’attività di impresa che eticamente sensibile si dimostra impegnata in un patto per la crescita economica e sociale del territorio. L’agricoltura e l’agroalimentare, sono i polmoni economici con cui respira il territorio rosarnese, ma nelle varie prese di posizione e reportage, ad avviso di coldiretti,  l’analisi che viene effettuata è monca: quanto  è accaduto e continua ad accadere a Rosarno a tre anni di distanza, ripropone drammaticamente la catena di sfruttamento perpetrata ai danni dei produttori di agrumi e dei lavoratori immigrati. Occorre  -prosegue – continuare a tenere accese in modo positivo le luci su  Rosarno,  poichè,  ne eravamo e ne siamo ancora più convinti, è il paradigma dei problemi irrisolti della Calabria, ma non solo in tema di accoglienza e  integrazione, ma di competitività del settore agricolo ed agroalimentare. Gli arcigni avversari sono  le multinazionali delle bibite sul piano economico e ingiustificati fenomeni di caporalato sul piano sociale che, impediscono una equa remunerazione del prodotto e la schiavizzazione del lavoro all’interno della filiera. Abbiamo un punto di forza – aggiunge Molinaro –  grazie alla iniziativa incessante condotta da Coldiretti nelle piazze e nel Parlamento Nazionale che ha trovato alleati in parlamentari, comuni,  nella chiesa e varie associazioni dei consumatori la percentuale di succo nelle aranciate è stata portata al 20%. Occorre quindi non mollare la presa –prosegue Molinaro –e ottenere l’origine obbligatoria del succo in etichetta. La  Coldiretti forza sociale amica della Calabria, continuerà ad essere in prima linea per favorire qualità dei beni prodotti, dei processi di produzione e dignità del lavoro: tutto inscindibilmente legato alla giusta remunerazione.

Pietro Molinaro rieletto presidente della Coldiretti Calabria

Dopo l’intensa fase di rinnovi a livello sezionale e provinciale, oggi l’assemblea della Coldiretti Calabria ha rieletto per il quadriennio 2012-2016 Pietro Molinaro presidente regionale della maggiore organizzazione agricola europea, nazionale e regionale. Il consiglio che affiancherà il presidente è composto da: Pietro Tarasi, Roberto Torchia, Francesco Saccà, Hyerace Gianluigi, Domenico Lazzaro, Mario Ambrogi, Paolo Sessa, Sandra Pascali, Onofrio Casuscelli, Giovanni Cirillo, Domenico Cannatà, Franco Aceto, Saverio Iacopino, Daniele Perrone, Elvira Leuzzi Giuseppe Podella, Domenico Stelitano, Stefano Bivone, Grazioso Manno, Ranieri Filippelli, Vittorio Gangale, Federico Pettinato, Francesco Fazio, Maria Paola Mungo, Gurnari Natalina.
Dopo l’elezione, Molinaro commentando davanti ai numerosi dirigenti presenti la proposta di Bilancio di previsione 2013 e il collegato ordinamentale predisposti dalla Giunta regionale, ha bocciato senza riserva i documenti contabili. Per la rubrica agricoltura nel bilancio complessivo, sono previsti circa 62milioni di €uro pari allo 0,46% di cui, 37 milioni di €uro (61%) solo per l’ARSSA che da cinque anni è commissariata e non offre alcun servizio all’agricoltura. Dopo il patto di stabilità che le ha tagliate fuori, le imprese subiscono una mortificazione – continua – senza alcun criterio, con tagli lineari e sforbiciate che non tengono conto che il settore è l’unico che, in una regione agricola, contribuisce all’immagine nonché all’occupazione vera, alla economia e allo sviluppo. Il paradosso è che per il disavanzo nel trasporto pubblico in bilancio sono previsti 91 milioni di €uro. Ci siamo responsabilmente fatti carico di non alzare barricate visti i tempi difficili, ma dobbiamo constatare che questa giunta, chiusa a qualsiasi confronto, a quasi tre anni dall’insediamento – rincara la dose – naviga a vista senza fare scelte selettive e di qualità e le imprese non riescono ad intravedere quali scelte ha messo in campo per la Calabria e per la sua economia. Risulta evidente che il risultato è pessimo e le prospettive lo saranno ancora di più, poiché manca l’autorevolezza necessaria e vi è un certo “strabismo” nel difendere un settore che, unico, mostra segni di vitalità che vanno necessariamente accompagnati. E non ci si venga a dire – conclude – che ci sono i fondi comunitari perché questi sono aggiuntivi alle risorse e comunque anche qui, i ritardi sono incomprensibili e sotto gli occhi di tutti e, le imprese agricole che hanno investito ne stanno facendo le spese.

Da Rosarno alla Calabria la Coldiretti suona la sveglia a Scopelliti

Da Rosarno, diventato problema nazionale doveva partire il riscatto ed invece drammaticamente è l’emblema dei nodi irrisolti della Calabria- con l’assurda catena di sfruttamento che ha un nome e cognome, quello delle multinazionali, che negano diritti ad imprenditori, trasformatori e lavoratori. Cosa la Regione Calabria ha fatto, è sotto gli occhi di tutti: nulla solo tante parole. Nel tempo, chi più chi meno, si affanna al capezzale di questo grande malato –afferma Pietro Molinaro presidente Coldiretti Calabria – dimenticando che i problemi sono “economici e non ideologici” per cui occorre rompere il circolo vizioso che si è creato perché il disagio dei lavoratori immigrati è l’effetto di tutto questo e l’imprenditoria agricola della piana di Gioia-Tauro- Rosarno non è ostile. La grande platea nazionale, che ha visto il Parlamento schierato con determinazione contro le multinazionali, doveva essere una opportunità, invece il presidente Scopelliti, che pure ha incontrato i vertici di Coca-Cola, ha portato a casa risultati che ad oggi sono pari allo zero. Anzi il fornitore più importante in Calabria della industria delle bollicine, ha chiuso i battenti. Quello che doveva essere per il governatore un punto di forza non è stato opportunamente valorizzato, anzi, il piano agrumi annunciato e mai realizzato, l’accesso al credito, l’abolizione della legge regionale sulla ricomposizione fondiaria, l’utilizzo dei Fondi Fas con politiche verso l’agricoltura sancite dalla Legge regionale, sono alcune cose (ve ne sarebbero altre già abbondantemente documentate) che potevano essere attivate, ma non è stato fatto. Una scelta voluta o una disattenzione chiediamo? Continuando così, è inutile che si ricordi il terzo anniversario della rivolta di Rosarno dove, non vi era razzismo bensì, è in sintesi l’emblema delle contraddizioni calabresi. Questo stato di cose, sta portando alla desertificazione del territorio con attività economiche e valore dei terreni ormai in forte discesa, agricoltori indebitati che continuano a vedere pagato il frutto del loro lavoro a 8 centesimi al kg. e quindi sfido chiunque – accentua Molinaro – a garantire l’occupazione. Chi fa analisi ideologiche, continua, è fuori strada, se invece scrutina attentamente quello che accade ci si rende facilmente conto di quale è la realtà. Tra l’altro, coldiretti Calabria ha messo in chiaro i dati, fino ad oggi nessun altro lo ha fatto. La medicina è una sola – ribadisce Molinaro – dare respiro economico all’agricoltura, per toglierla dalle grinfie del malaffare e anche dell’usura per assicurare crescita duratura, questo l’impegno che bisogna declinare e portare avanti. Il territorio della piana di Rosarno-Gioia Tauro ma la Calabria, è sempre vissuta, assicurando benessere, sull’agricoltura, con una forte specializzazione. Perché non si investe su questo si chiede la Coldiretti Calabria. Purtroppo le quinte colonne e i cavalli di troia abbondano e chi continua a lasciare sciaguratamente e desolatamente sola Rosarno – lo diciamo con grande chiarezza- è la Regione Calabria che è in prima fila solo nel tagliare nastri è fare commemorazioni, slanci e politiche non ne abbiamo viste e nemmeno le intravediamo e per questo suoniamo la sveglia.