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Cani maltrattati in provincia di Catanzaro: intervento dei forestali

PENTONE (CZ) – Nove cani vivevano legati e rinchiusi in anguste gabbie all’interno di un terreno agricolo. A scoprirne l’esistenza è stato il Corpo Forestale dello Stato. Terribili le condizioni in cui versavano gli animali: alcuni erano costretti in minuscoli ricoveri al buio, altri venivano tenuti legati a cortissime catene sotto delle tettoie di lamiera. Dopo essere stati salvati, i cani sono stati affidati al canile di Cirò Marina. Scatta invece per il padrone una denuncia per maltrattamento di animali

Sequestrate due tonnellate di cavi elettrici e telefonia

COSENZA – Due persone deferite per ricettazione e il sequestro di un ingente quantitativo di cavi usati nel settore energetico e della telefonia. E’ il risultato di una operazione del Corpo Forestale dello Stato, nell’ambito di una indagine vasta e articolate effettuata nei giorni scorsi nel Comune di Zumpano (Cs) in località “Padula”. L’operazione di controllo e perquisizione di una attività del luogo condotta dal Nipaf, ha portato , tra le altre cose, al rinvenimento di 1.800 metri di cavo  Enel “media tensione” in alluminio, e 150 metri di cavo in rame usato per linee aeree di bassa tensione sempre dall’Enel, oltre ad un cavo in rame della Telecom per la trasmissione di segnale di fonia per un peso complessivo  di circa 2  tonnellate. Il riconoscimento del materiale è avvenuto anche grazie alla collaborazione di tecnici specializzati prontamente resi disponibili dalle rispettive strutture di security aziendale giunti sul posto. Durante l’attività  sono stati rinvenuti anche numerosi manufatti in rame e di altra natura che saranno oggetto di successivi indagini e controlli.  E’ noto che il fenomeno dei furti di rame colpisce soprattutto società operanti nel settore dei trasporti, nel settore energetico e delle telecomunicazioni, nonché aziende elettrotecniche ed elettroniche. Tale fenomeno che ha già visto gli uomini del Corpo Forestale dello Stato particolarmente attivi a Cosenza rappresenta una rilevante criticità per il nostro Paese, poiché provoca l’interruzione dei servizi pubblici essenziali, con ripercussioni di natura economica e sociale, con  possibili rischi per la sicurezza pubblica.

Fermati due cacciatori nel Parco del Pollino

 ACQUASPASA (Cs) – Il Corpo Forestale dello Stato ha condotto un’operazione antibracconaggio  nel Parco Nazionale del Pollino, che ha portato al deferimento di due cacciatori. Gli uomini dei Comandi Stazione di Laino, Mormanno e Papasidero, dopo un lungo appostamento hanno proceduto in località “Acquaspasa” (CS) al controllo di un veicolo fuoristrada occupato da due uomini. All’interno dell’abitacolo vi erano due fucili, uno  calibro 12 e l’altro calibro  20 con relativo munizionamento in seguito posti sotto sequestro dal personale Forestale intervenuto. All’interno del cassone dell’autovettura è stato rinvenuto un trasportino contenente quattro cani di razza idonea per l’attività venatoria. I due uomini dovranno rispondere di introduzione di armi e munizioni da caccia all’interno di una area protetta.

Sequestrato manufatto abusivo

COSENZA –  Le operazioni di controllo effettuate dal Corpo Forestale dello Stato sul territorio dell’area protetta del Pollino, hanno portato ieri al sequestro di un manufatto eseguito senza le necessarie autorizzazioni. Gli uomini dei Comandi Stazione di Campotenese e Morano Calabro (CS), hanno messo i sigilli a un manufatto in corso di realizzazione in località “Taverna-Vallone Tiglio” del comune di Morano Calabro (CS), ubicato in zona 2 del Parco Nazionale del Pollino. Effettuati i dovuti accertamenti,  si è rilevato che la costruzione, facente parte di un plesso colonico, veniva realizzata quale ristrutturazione e ampliamento dell’opera edile esistente ma in assenza delle autorizzazioni previste per legge. Il CTA del CFS, il cui compito prioritario nel Parco è l’attività di sorveglianza, sulla corretta gestione del patrimonio edilizio delle zone tutelate contribuisce anche a diminuire il rischio sismico, oltre che il danno urbanistico, paesaggistico ed ambientale. Il trasgressore è stato deferito all’A.G. competente.

Deferito cacciatore di Acri, esercitava l’attività venatoria con mezzi vietati

COSENZA – Numerosi controlli sono stati effettuati dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato in occasione della prima giornata di preapertura della stagione venatoria 2014/15.  Durante servizi mirati e diretti al controllo del rispetto delle norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo  venatorio il personale del Comando Stazione di Cosenza ha accertato nel comune di Mendicino (cs) in loclaità “Monachelle” a carico di  un cacciatore di Acri (CS), il reato di caccia con mezzi vietati.

Durante tale servizio la pattuglia del Comando Stazione di Cosenza con l’ausilio di un binocolo scorgeva un cacciatore appostato dietro un capanno temporaneo per l’esercizio della caccia da appostamento fisso in un area boscata posta a margine del torrente Campagnano, area questa  percorsa dal fuoco. La pattuglia si portava in direzione del cacciatore fino a raggiungerlo e, proceduto ai controlli di rito, accertava che lo stesso aveva abbattuto 5 esemplari di Colombaccio. Si è quindi provveduto anche a verificare la presenza del riduttore atto a limitare il rifornimento di non più di due cartucce nel relativo serbatoio a norma dell’art. 13 della Legge sulla caccia. Dal controllo si è accertato che lo stesso era stato rimosso per cui si è contestato il reato di caccia con mezzi non consentiti e si proceduto al sequestro del fucile, degli esemplari di selvaggina abbattuta e di un totale di 100 cartucce a munizionamento spezzato. Al cacciatore, segnalato alla competente Procura della Repubblica di Cosenza, è stata inoltre contestata la violazione amministrativa  di esercizio venatorio in area boscata percorsa dal fuoco.

Boschi in balia delle fiamme

CATANZARO – Sono stati 75 gli incendi boschivi divampati ieri in tutta Italia e ad impegnare i mezzi e il personale del Corpo forestale dello Stato. La Calabria con 22 incendi è stata la regione più colpita dalle fiamme. La provincia con il maggior numero di incendi è quella di Cosenza con 10 roghi. Sono numerose le segnalazioni giunte al numero di emergenza ambientale 1515. Il Corpo forestale sta lavorando per verificare la natura degli incendi ed individuare eventuali piromani.

Piantagione di canapa indiana scoperta dal Corpo Forestale dello Stato

COSENZA –  Una piantagione di canapa indiana (Cannabis Sativa) è stata scoperta dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato in località “Crocetta” nel comune di Cetraro (cs ). Un servizio di controllo effettuato dagli uomini dei Comandi Stazione di Cetraro e Sangineto  ha portato al rinvenimento di 62 piante di altezza variabile fino a raggiungere i due metri di altezza. Le piante sono state ritrovate in una zona caratterizzata da un bosco di latifoglie dove è stata notata questa area lavorata e suddivisa per la coltivazione in due impianti. Le piante risultavano essere irrigate  mediante l’approvvigionamento di acqua prelevata da un invaso di piccole dimensioni alimentato da una sorgente presente in prossimità del luogo del ritrovamento. Il personale intervenuto ha subito provveduto all’estirpazione delle piante e al sequestro degli attrezzi ritrovati sul luogo usati per la coltivazione.  Sono in corso indagini per identificare gli autori.

 

Lotta agli incendi boschivi: progetto per i ragazzi

REGGIO CALABRIA – La Sala Teatro del Centro Agroalimentare di Lamezia Terme è la cornice per la presentazione di un importante progetto educativo sul tema della lotta agli incendi boschivi organizzato dal Corpo forestale dello Stato nell’ambito del Progetto PON Sicurezza integrata nelle aree montane e rurali.

Dopo la Campania e la Puglia, dove analogo progetto è stato già presentato, tocca ora alla Calabria. Tre regioni che ogni anno vengono colpite in maniera grave dal fenomeno dei roghi. Il progetto si basa sulla realizzazione di una risorsa open mind dotata di un elevato livello di accessibilità e pensata per un “pubblico” giovanile, ricorrendo a simbologie, stimoli visivi e sonori e registri stilistici tipici dei ragazzi.

Uno strumento multimediale dall’interfaccia semplice e intuitiva scaricabile direttamente dal sito www.corpoforestale.it con un menu iniziale comparabile a quello dei comuni DVD.

I destinatari intermedi di questo progetto sono le associazioni ambientaliste, di protezione civile e di partenariato impegnate sul fronte del territorio calabro nella lotta contro i roghi che, in sinergia con la Forestale, diffonderanno il contenuto del progetto e coinvolgeranno attivamente le “giovani leve”.

L’innovativo strumento pedagogico multimediale è dedicato in particolare agli studenti delle scuole secondarie di primo grado ai quali fornirà le nozioni fondamentali.

Sarà successivamente posta grande attenzione alla promozione delle nuove dotazioni del Nucleo Investigativo Antincendi Boschivi (NIAB), tecnologicamente avanzate al punto da renderlo una vera e propria “eccellenza europea”.

Alla presentazione parteciperanno Fabrizio Bardanzellu, Capo del Servizio I (Polizia Ambientale, Forestale, Agro-Alimentare e Protezione Civile) dell’Ispettorato Generale del Corpo forestale dello Stato e il Comandante Regionale della Calabria Giuseppe Graziano.

Il progetto mira a sensibilizzare gli studenti sulle conseguenze degli incendi e a renderli parte attiva del processo di prevenzione e contrasto contribuendo al rafforzamento della loro coscienza ambientale e alla diffusione della cultura della legalità.

Sequestrate opere abusive costruite nel Parco Nazionale della Sila

LONGOBUCCO (COSENZA)  – Aveva realizzato abusivamente 17 opere edilizie in un’area ricadente in zona 2 del Parco nazionale della Sila. Un uomo è stato denunciato a Longobucco dal Corpo forestale dello Stato. L’area interessata dai lavori, estesa per 4.235 metri quadrati e vicina ad un torrente ed è considerata ad alto rischio idrogeologico, è stata sequestrata. In passato l’uomo, denunciato per abusivismo, non aveva dato seguito ad un’ordinanza di demolizione emessa dal Comune.

Scoperta discarica abusiva di rifiuti speciali

DAVOLI (CZ) – Ancora discariche a cielo aperto scoperte dal Corpo forestale dello Stato.

Il personale operante su Davoli e San Vito Jonio, nel corso dei normali servizi di controllo del territorio, ha infatti individuato un grosso quantitativo di rifiuti speciali provenienti dalla lavorazione della pietra, (marmi e graniti), depositati in modo incontrollato, in località Roella del Comune di Davoli.

Avviate le relative verifiche ed accertamenti è emerso che gli stessi erano stati depositati in maniera sistematica e continuativa, da un’azienda dedita alla lavorazione del marmo, poco distante dal sito e comunque in un terreno di proprietà della stessa ditta, accessibile con estrema facilità privo di recinzione ed a poca distanza dalla strada SS 106.

Dalla georeferenziazione dell’area e dall’utilizzo degli strumenti del Sistema informativo della montagna è risultato che la superficie interessata è di circa 5000 metri quadri, dei quali quasi 1000 occupati dal deposito incontrollato dei rifiuti, stimati in circa 100 metri cubi.