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Festival dell’economia alla seconda edizione

VIBO VALENTIA- Personalità di alto rango a confronto sulle principali questioni, attorno alle quali gravita l’economia internazionale. Il Festival dell’economia si prepara a dare avvio alla seconda edizione della kermesse, nell’ambito della quale sono attesi a Vibo Valentia, anche quest’anno città ospitante l’evento, alcuni tra i più importanti nomi del panorama economico nazionale ed internazionale. L’iniziativa, articolata in tre giornate (14, 15 e 16 aprile), sarà presentata nel corso di una conferenza stampa, in programma per lunedì 11 aprile, alle ore 11, a Vibo Valentia presso la sede del Sistema bibliotecario vibonese in via Ruggero il Normanno. Il Festival vedrà gli esperti del settore pronunciarsi su tematiche specifiche (economia, lavoro, professioni e mercati) in venti incontri che accenderanno i riflettori sul Polo culturale “Santa Chiara” e sull’hotel “501”. L’iniziativa sarà illustrata alla stampa dai promotori della manifestazione: Alessandro De Salvo, referente nazionale della scuola economica Mmt, Gilberto Floriani, direttore del Sistema bibliotecario vibonese, Vincenzo Greco dei Consulenti del lavoro e Lionella Maria Morano della fondazione “Liotti”. Oltre 50 personalità tra economisti, accademici, giornalisti, sagg6isti, imprenditori discuteranno di una serie di problematiche di stringente attualità, in campo economico e non solo. Sotto la lente di ingrandimento i limiti dell’euro-zona, il dramma dell’austerità, la spavalderia dei mercati finanziari, il sistema fiscale italiano, la valorizzazione del “Made in Italy”. Sullo sfondo i ritardi del Mezzogiorno, vittima del progressivo aumento della disoccupazione giovanile, determinato dalla mancanza di investimenti. Tornerà a Vibo, per il secondo anno consecutivo, il teorico della “Modern Money Theory” Warren Mosler. Accanto a lui molte altre illustri personalità, tra cui: Antonio Gigliotti, Maurizio Del Conte, Antonino Galloni, Pippo Callipo, Luciano Barra Caracciolo, Marina Calderone, Stefania Tamburello, Damiano Silipo, Antonio Maria Rinaldi, Cesare Pozzi, Luigi Ferrari, Angelo Bruscino.

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Oliverio ai giovani: “La fiducia è il vero motore di crescita e cambiamento”

Catanzaro ( Cz) – Hanno avuto inizio nel pomeriggio di ieri, presso un noto albergo di Feroleto Antico, i lavori della “due giorni” dedicata agli “Stati Generali per le Politiche dei Giovani” a cui hanno preso parte giovani, amministratori, rappresentanti politici e sindacali, associazioni giovanili e di volontariato, rappresentanti di movimenti e partiti e del mondo giovanile. Diversi gli interventi che si sono succeduti in questa prima giornata interamente dedicata alle iniziative messe in campo dalle istituzioni e, soprattutto dai Comuni a favore dei giovani. L’assessore Roccisano, nel corso del suo breve intervento, dopo aver spiegato i motivi e l’obiettivo dell’iniziativa, ha sottolineato il fatto che fino ad oggi sono stati contrattualizzati a tempo determinato circa 1350 nuovi giovani. “E’ un piccolo-grande successo –ha detto- che, in una regione come la nostra, ha un peso specifico notevole rispetto ad altre regioni dove vi sono diverse e variegate realtà produttive in grado di offrire opportunità di lavoro. Certo, possiamo sicuramente fare di più. Noi ce la stiamo mettendo tutta e sono sicura che, tutti insieme, vinceremo anche questa battaglia che richiede tempo e impegno costante e continuo”. Il Presidente della Regione, Mario Oliverio, dal canto suo, ha ringraziato il Sottosegretario al Lavoro Bobba per la sensibilità e l’attenzione sempre mostrate nei confronti della Calabria. “Siamo in una regione –ha detto, tra l’altro il Presidente della Regione- in cui per troppi anni si sono accumulati ritardi enormi che si sono riverberati inesorabilmente soprattutto sull’economia e sull’occupazione.  Noi oggi abbiamo il compito di collocare il problema giovanile in una strategia di crescita e di sviluppo complessiva, creando nuove opportunità di lavoro all’interno di un mondo globalizzato e, perciò, in un contesto vasto ma anche carico di nuove problematiche e incognite.  Il problema è quello di offrire nuove opportunità ai giovani, investendo in conoscenza ed informazione. Il primo investimento è nella battaglia per l’accesso al diritto allo studio per tutti. In secondo luogo dobbiamo investire nell’Alta Formazione, assumendo il merito, superando definitivamente la logica delle baronie e permettendo ai nostri giovani di poter accedere senza ostacoli e pregiudizi alla ricerca e alle alte specializzazioni. Dobbiamo lavorare in questa direzione, piegando tutti gli strumenti e le risorse comunitarie alla creazione di nuove opportunità di lavoro”. A tal proposito il Presidente Oliverio ha citato, per esempio, le iniziative finora assunte o da assumere a breve in settori come l’agricoltura, l’ambiente, la cultura, i servizi sociali, ecc. “Dobbiamo lavorare –ha proseguito il Governatore- per inventare nuovi strumenti di maggiore impatto e sempre più efficaci. Per fare questo, dobbiamo anche avere il coraggio di praticare adeguate terapie d’urto, soprattutto per quanto riguarda le imprese, incentivando la premialità e favorendo l’accesso al credito. Noi non siamo una realtà piatta. Nonostante le difficoltà abbiamo esperienze in atto molto vivaci ed intraprendenti, che spesso rappresentano vere e proprie eccellenze a livello nazionale ed internazionale. Dobbiamo dare una collocazione più ampia ad un progetto-giovani che non è un fatto settoriale, ma il cuore di un progetto di crescita e di sviluppo in una regione fortemente attrattiva e ricca di potenzialità come la nostra. La sfida si vince se saremo capaci di offrire ai giovani occasione e possibilità di stare in campo, alla pari degli altri giovani. Approfitto, in tal senso, per rivolgermi direttamente a voi per chiedervi maggiore fiducia e speranza. Il futuro, il vostro futuro è possibile costruirlo se, insieme, riusciremo a creare un clima nuovo di fiducia. “La fiducia –ha concluso il Presidente della Regione- è il vero, unico motore per innescare processi virtuosi di crescita e di cambiamento. Siate portatori di entusiasmo e di fiducia. Insieme, ne sono certo, costruiremo un futuro migliore. Quello di oggi è solo l’inizio di un percorso. L’obiettivo è quello di creare un forum permanente che possa alimentare la partecipazione e la creazione di nuovi percorsi positivi e virtuosi”.

 

 

Un piano operativo per rilanciare il turismo e l’economia in città

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Cosenza ( Cs) – Un’ importante riunione operativa ha coinvolto ieri a Roma la Confesercenti di Cosenza e Assoturismo, in vista dei tavoli di lavoro predisposti dal MIBACT e voluti dal ministro Franceschini, attraverso i quali verrà redatto il Piano Strategico Nazionale del Turismo 2016-21. Alla presenza del presidente nazionale di Confesercenti Massimo Vivoli, del segretario generale Mauro Bussoni e del presidente nazionale di Assoturismo Claudio Albonetti, sono state strutturate sei sezioni di lavoro che consentiranno, come ha dichiarato il presidente di Confesercenti Cosenza, Vincenzo Farina, “di sviluppare un modello che consenta, nei prossimi cinque anni, di recuperare terreno sul piano dell’innovazione, delle tecnologie digitali, della valorizzazione del patrimonio e del nostro territorio, del rapporto qualità/prezzo, del marketing”. Il Piano di lavoro si concentrerà sui temi dell’energia, dell’Ambiente, sul deciso “no” alle trivellazioni in mare che deturpano un patrimonio inestimabile, dei Trasporti, del Mezzogiorno, sulla rivalutazione delle piccole e medie imprese, solo per citare alcuni dei punti nevralgici. All’incontro romano erano presenti anche il presidente Aigo, il presidente Fiast ed il presidente Federagit, nonché il coordinatore Assoviaggi e Federnoleggio Mauro Maggi. Le sei sezioni ipotizzate riguarderanno i presidenti della principali Federazioni del settore Turismo, o loro specifici delegati: Sezione 1 – Scenari, visione e strategie del Piano – Vincenzo Farina (Presidente Assoturismo Calabria – Presidente Confesercenti Cosenza); Sezione 2 – Qualità ed innovazione delle norme – Esmeralda Giampaoli (Presidente Nazionale FIEPET – Dirigente Confesercenti Toscana); Sezione 3 – Valorizzazione delle risorse e dell’offerta turistica – Filippo Donati (Presidente Nazionale ASSHOTEL- Dirigente Confesercenti Emilia Romagna); Sezione 4 – Fare impresa nel turismo – Claudio Albonetti (Presidente Nazionale Assoturismo- Presidente Confesercenti Marche); Sezione 5 – Marketing turistico della destinazione Italia – Gianni Rebecchi (Presidente Nazionale ASSOVIAGGI – Presidente Confesercenti Mantova); Sezione 6 – Governance del Piano – Vincenzo Lardinelli (Presidente Nazionale FIBA – Dirigente Confesercenti Toscana). Queste sezioni di lavoro si riuniranno entro a Roma per elaborare un piano operativo che sarà poi presentato ufficialmente a Pietrarsa (Napoli) il 7-9 aprile in occasione della seconda edizione degli Stati Generali del Turismo Sostenibile per poi essere approvato, prima della prossima estate, dal Consiglio dei Ministri.

Credito promosso da Confesercenti Cosenza, forum di discussione

RENDE (CS) Ha avuto luogo a Rende il secondo forum di discussione organizzato dalla sede provinciale di Confesercenti, alla presenza del presidente nazionale Massimo Vivoli e dei rappresentanti delle banche e del mondo dei commercianti e degli imprenditori. Un dibattito costruttivo e dinamico – intitolato “Accesso al credito: L’impegno di Confesercenti” – nel segno della necessità di fare rete all’interno del tessuto socioeconomico, per affrontare al meglio le sfide della crescita. Erano presenti Vincenzo Farina, Presidente Confesercenti Provinciale Cosenza; Francesco Baggetta, Direttore Generale Confesercenti Provinciale Cosenza; Manuela De Marco, Responsabile Area Credito Confesercenti Provinciale Cosenza; Fausto Greco, Direttore Gruppo Agenzie BNL Gruppo BNP Paribas; Carlo Berardi, Direttore Distretto di Cosenza Unicredit; Serafina Palopoli, Direttore Territoriale Mercato Banca Monte dei Paschi di Siena e Carmine Porco, in rappresentanza della Banca di Credito Cooperativo Mediocrati. Le conclusioni sono state affidate al relatore d’eccezione, il Presidente Nazionale Confesercenti Massimo Vivoli.

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Il presidente Farina ha messo in evidenza come questo «forum intenda ragionare sul credito senza che la discussione diventi terreno di scontro, ma al contrario, di confronto. Bisogna creare opportunità di analisi fredde su quelle che sono le esigenze, per cercare soluzioni e innescare meccanismi virtuosi.

Il dott. Baggetta si è soffermato sul «sistema produttivo italiano e l’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese», sottolineando come «Italia confidi rappresenti un’importante strumento, che, se ben sorretto, può coinvolgere e aiutare le piccole e medie imprese».

La dottoressa Palopoli ha invece spiegato che «è importante che le banche siano vicine alle piccole e medie imprese. E le banche sono pronte, in questo senso. Stiamo cercando di promuovere quest’azione sinergica creando risultati ancora più evidenti. È l’unica strada percorribile>

La dottoressa Manuela De Marco ha analizzato gli strumenti offerti da Confesercenti per l’accesso al credito, in particolare Co.Svi.G. e Italia Comfidi, strumenti attraverso i quali le piccole e medie imprese possono rinsaldare le proprie posizioni.

Fausto Greco ha fatto leva sulla necessità di creare un «confronto tra i diversi attori presenti sul territorio, come in questo forum. Ognuno di noi deve mettere sul tavolo le proprie competenze e professionalità. Questo non è un anno zero, ma siamo sulla strada giusta perché tutti siamo disposti a confrontarci.

Secondo Carlo Berardi c’è «un problema di dialogo, di uomini. Le situazioni di difficoltà non devono creare vergogna. Il sistema bancario senza le imprese è morto. Viviamo in un territorio dove essere bancario è uno status. Non sarà così per sempre. Se la banca si sente superiore non si ricorrerà alla banca nella difficoltà. E questo porterà il sistema a implodere».

Carmine Porco ha invece sottolineato la necessità, «per una regione come la Calabria, di ripartire attraverso gli investimenti e un maggiore rispetto delle regole da parte di tutte le parti in causa».

Infine, il presidente Massimo Vivoli ha sottolineato come «tutte le imprese, anche quelle più piccole affrontano il problema di interfacciarsi con le banche. Il sud dovrebbe essere il volano della crescita del nostro paese. Ma la ripresaci sarà quando partiranno i privati e allora i consumi ripartiranno. Leggera ripresa sulle esportazioni.

Infine sono stati conferiti dei riconoscimenti a rappresentanti di aziende virtuose del territorio: Giuseppe Ollio, ATS Riviera di San Francesco (Filiera turistica); Francesco Spataro, Fruit Alba (Distribuzione commerciale agrumi); Fratelli Caputo, Ca.Met.Al (Filiera produttiva).

 

Oliverio, pronti a dare la scossa per la rinascita della Calabria

oliverio chiesa mendicino 14CATANZARO – “In Calabria ci sono segnali di ripresa, ma molto resta da fare sul fronte del lavoro. Questo sintetico giudizio della Banca d’Italia, nel suo rapporto annuale sulle tendenze dell’economia calabrese, conferma quanto la Giunta regionale sta costruendo per affrontare l’emergenza e costruire lo sviluppo”. Lo afferma il presidente della Regione Mario Oliverio in merito al rapporto Bankitalia. “Sull’emergenza – prosegue – vale per tutti quanto è stato fatto e riconosciuto sul fronte della recente alluvione nella Locride: una presenza costante, un coordinamento tempestivo, nessuno, amministratori e cittadini, lasciato solo, ripristini immediati, predisposizione degli interventi strutturali a partire dal progetto Calabria sicura, uno dei capitoli fondamentali del Patto per la Calabria, in corso di definizione con il Governo nazionale. Dispiace come la stampa nazionale, pronta, giustamente, a esaltare il senso civico dei milanesi in occasione della pulizia dei muri imbrattati dai vandali, non abbia colto la fierezza del popolo della Locride, dopo quello dell’estate scorsa dei comprensori di Rossano, Corigliano e della Sibaritide, che hanno affrontato con compostezza, sacrificio ed impegno una drammatica calamità naturale. Sul fronte del lavoro – afferma Oliverio – stiamo affrontando anche in questi giorni un difficile confronto con il Governo per garantire gli ammortizzatori sociali, pur consapevoli che la fase delle politiche assistenziali volge al termine per aprire il campo del sostegno alle politiche attive per il lavoro. Ma la partita più importante – commenta il Governatore – è sul fronte dello sviluppo duraturo della Calabria. Il lavoro dei mesi scorsi produce risultati. L’approvazione del Por 2014-2020, frutto di questi primi mesi di intenso lavoro, mette in moto circa 2,3 miliardi; il Piano di Sviluppo Rurale libera risorse per oltre un miliardo e cento milioni di euro, in un settore strategico per la produzione e l’economia calabrese; l’avviato confronto con il Governo sull’Intesa Generale Quadro in materia di infrastrutture e sul Patto Calabria all’interno del master plan per il Sud va al cuore delle criticita’ della Calabria: la debolezza infrastrutturale e la scarsa capacità di attrazione degli investimenti. La Banca d’Italia sottolinea una crescita del fatturato industriale, della domanda estera di produzioni calabresi, un aumento di turisti italiani ed una stabilizzazione del settore delle costruzioni. La Giunta regionale si è mossa prima che tali indicatori fossero codificati. L’industria cresce se la Calabria diventa conveniente: Gioia Tauro e la definizione di un ruolo commerciale e produttivo dell’intero sistema portuale, il distretto agroalimentare di qualita’ della Sibaritide, quelli produttivi del crotonese, del lametino e di altre aree con produzione di eccellenza, il rilancio delle OMECA, un programma organico sui beni culturali, a partire dal percorso della Magna Grecia, come attrattori turistici, sono alcune delle azioni in corso e da implementare con gli investimenti del POR e del Patto Calabria. E’ dei mesi scorsi l’investimento produttivo per realizzare una industria di automobili a Gioia Tauro; è’ di queste ore l’affidamento dei lavori per il terminal ferroviario; è in corso una difficile trattativa con il Governo su tasse, incentivi e costo del lavoro nell’area portuale. Su queste cose la Giunta regionale sta portando avanti un impegno, ormai riconosciuto da tutti, fondato su una piattaforma credibile e concreta. E’ in fase avanzata la redazione di un nuovo piano regionale dei trasporti che non sarùàpresentato solo come strumento di programmazione, ma come contenitore di concreti progetti d’investimento, con il richiamo alla responsabilità di strutture come Anas, Rfi, Enac e di tutte quelle calabresi con competenze nell’ambito delle infrastrutture, della logistica, delle aree industriali. Ma c’è una piaga che ancora grida vendetta e che riguarda il settore strategico delle costruzioni, sulla quale abbiamo già definito un piano di monitoraggio e di intervento: oltre 180 opere incompiute da anni, ed alcune da decenni e tra queste, opere fondamentali per accrescere la qualità dei servizi al cittadino. In primo luogo le dighe di Calabria, le opere di difesa del suolo, gli interventi nei rifiuti e nella depurazione. Un’altra sfida che apriremo nelle prossime settimane: l’eliminazione di strutture superflue, la sburocratizzazione delle procedure, l’avvio di un’attività di monitoraggio programmatico sulle opere, sulle coperture finanziarie, sulle attività di cantiere, sui crono programmi e sulle responsabilità di esecuzione. Siamo consapevoli che la svolta di governo necessaria alla Calabria per la quale è impegnata la Giunta regionale rischia di rimanere monca se non è accompagnata da un cambio di cultura nel complesso della governance regionale; anzi se non entra in sintonia con la necessità di un ricambio dell’intera classe dirigente, a tutti i livelli ed in tutti i settori, della vita economica e sociale della regione. La Banca d’Italia – conclude Oliverio – offre l’assist sulle possibilità di ripresa. E noi abbiamo scommesso tutto su questa missione, per la quale abbiamo chiesto ed ottenuto il consenso dei calabresi. La difficile fase che vive la nostra regione richiede uno straordinario impegno ed una forte e vasta motivazione di energie sociali, della cultura, delle Università, del mondo del lavoro e dell’impresa, delle ragazze e dei ragazzi calabresi, per consolidare un patto per lo sviluppo di una terra oltraggiata all’esterno e, spesso all’interno, da cattivi governanti”.

Francesco Aiello scrive ai politici: “Un patto per la Calabria”

RENDE (CS) – L’ economista, Francesco Aiello, professore Ordinario di Politica Economica all’Università della Calabria, scrive ai politici e parlamentari calabresi, proponendogli la sua idea di rottura per la Regione, un patto per la Calabria:AIbEiAIAAABDCM_Pl4LBgY-DJSILdmNhcmRfcGhvdG8qKGZkOTZlM2ZjNzIxODM2ZGIzOTk3ZjJjMWVlNzIyZWMzZTRjNmUzOWQwAdxIjy1eRACmZz6mqSYO5KotCRfL

Ormai è noto che la Calabria necessita della massima attenzione da parte della politica nazionale. A disagi straordinari occorre rispondere con interventi straordinari. L’entità del danno richiede interventi radicali e non soluzioni tampone.

Creare massa critica è un modo per attuare risposte di rottura all’inesorabile declino cui la regione si ritroverà a far fronte tra qualche anno in assenza di shock strutturali. La massa critica deve essere creata ovunque. In ogni dove. Diventa cruciale condividere un obiettivo e ricercare momenti di sintesi per proporlo e perseguirlo. Al contrario, agire e camminare in solitudine non serve a nessuno, poiché si disperdono energie, magari funzionali solo a interessi di nicchia.

Ecco la proposta di rottura.

Sarei ben felice di vedere tutti i parlamentari calabresi seduti attorno ad un tavolo per redigere un documento centrato su tre/quattro obiettivi strategici per l’economia della Calabria da sottoporre all’attenzione del Governo nazionale e da finanziare con interventi di politica nazionale (senza toccare i fondi del programmazione comunitaria, che servono a ben altro). Una sorta di “Patto per la Calabria”. Da realizzare subito e da finanziare con fondi ordinari statali.

Si tratterebbe di un’operazione di estrema utilità collettiva, poiché alzerebbe il livello della contrattazione con Roma, aumentando la probabilità di successo di una rivendicazione collettiva. Supererebbe i personalismi degli attori della politica locale. Aumenterebbe la fiducia della rappresentanza politica. Accelererebbe la diffusione dell’idea della social accountability. Veicolerebbe il messaggio che la Calabria non è frastagliata, ma coesa. Contribuirebbe a far cambiare l’idea che la Calabria non è un peso, ma un’opportunità per il paese. Servirebbe a riempire di contenuti le vuote parole del MasterPlan.

Invito, pertanto, Enza Bruno Bossio, Nico Stumpo, Demetrio Battaglia, Diamante Ernesto Magorno, Brunello Censore, Nicodemo Oliverio, Stefania Covello, Ferdinando Aiello,  Franco Bruno, Jole Santelli, Dorina Bianchi, Rosanna Scopelliti, Pino Galati, Roberto Occhiuto, Dalila Nesci, Sebastiano Barbanti, Federica Dieni, Paolo Parentela, Antonio Gentile, Nico D’Ascola, Piero Aiello, Demetrio Arena, Marco Minniti, Doris Lo Moro, Francesco Molinari, Nicola Morra  a farsi promotori dell’iniziativa – valutando l’opportunità di superare gli steccati della politica – e di creare un fronte unito contro le disattenzioni del Governo nazionale verso la Calabria.

Questo sarebbe un vero esempio di partecipazione attiva e di innovazione sociale. Una radicale innovazione rispetto al passato che è costellato da una miriade di annunci “individuali” tanto banali quanto non credibili.”

 

Al via il progetto “Expo in Calabria” con la delegazione russa

RegioneCalabriaParte da oggi, con l’arrivo in Calabria della delegazione di buyers russi, il progetto “Expo in Calabria”. “Il progetto – informa una nota dell’Ufficio Stampa della Giunta – avviato dal Dipartimento Presidenza, Settore Internazionalizzazione, in collaborazione con Unioncamere Calabria, rientra tra le attività della Regione Calabria per EXPO Milano 2015 ed è finalizzato alla realizzazione di iniziative di incoming sul territorio calabrese, utilizzando le opportunità date dall’Esposizione Universale.” Il primo incontro riguarda la delegazione di operatori economici provenienti dalla Russia, composta da sei buyers operanti a Mosca nel settore della ristorazione e della gastronomia, che è stata accolta a Milano, lunedì 3 agosto, presso l’ufficio di rappresentanza della Regione Calabria in Palazzo Italia. I buyers hanno manifestato un forte interesse, continuando in seguito la visita nei vari spazi di Expo, e soffermandosi, in particolare, sulle mostre presenti in Palazzo Italia, nell’ambito delle quali sono presenti anche eccellenze calabresi. La delegazione sarà in Calabria sino all’8 agosto, con un programma molto intenso, all’insegna di numerose visite guidate presso le aziende del settore agroalimentare che hanno aderito alla manifestazione di interesse promossa da Unioncamere Calabria e dal Settore Internazionalizzazione della Regione. In occasione delle visite presso le aziende, saranno proposte degustazioni dei prodotti di eccellenza del territorio, finalizzati a favorire concrete possibilità di nuove e proficue relazioni commerciali con uno dei mercati, quello russo, tra i più interessanti per la Calabria sotto il profilo della domanda di turismo e di prodotti dell’agroalimentare regionale.

Presentati i dati di mercato della Provincia di Cosenza

grafico 3 - saldoCOSENZA – Dalla nota trimestrale relativa al primo trimestre 2015 dell’Osservatorio del mercato del lavoro della Provincia di Cosenza, realizzato con la collaborazione scientifica dell’Istituto Demoskopika, emerge che nel primo trimestre dell’anno 2015 il saldo complessivo tra nuove assunzioni e uscite in provincia di Cosenza è pari a 7.342 unità, in miglioramento rispetto a un anno fa. Per trovare un dato migliore, pari a 8.125 nuovi ingressi, occorre tornare al secondo trimestre del 2014, ma in grado di recuperare solo una parte della notevolissima perdita (-15.212 unità) registrata nell’ultimo trimestre del 2014.

«La prima nota trimestrale dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Provincia di Cosenza, che sarà disponibile presto sul nostro sito istituzionale – dichiara il dirigente del settore del Mercato del lavoro della Provincia di Cosenza, Giuseppe Nardi – fornisce un’approfondita base informativa e analisi sulle principali dinamiche occupazionali e sulle recenti tendenze del mercato del lavoro locale osservate per il primo trimestre 2015 e l’anno 2014. Le variabili monitorate rappresentano la congiuntura della domanda di lavoro, quindi l’analisi della forza e debolezza del sistema economico cosentino, espressa dalle assunzioni o cessazioni di lavoro da parte delle imprese. Inoltre, – conclude Giuseppe Nardi – la nota informa sul livello di iscrizioni alle liste di disoccupazione e mobilità che indicano il quadro complessivo dell’offerta di lavoro disponibile all’impiego».

Le maggiori richieste di lavoro delle imprese locali riguardano principalmente figure di basso livello professionale (il 59,9%) tra cui spiccano i braccianti agricoli con il 45,63% del totale (9.900 in valore assoluto) e i bidelli con il 4,85% (1.052). Seguono le professioni esecutive del lavoro di ufficio (13%), le professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi (6,3%) e gli artigiani, operai specializzati e agricoltori (5,8%). In questo livello di qualificazione, tra le figure emergenti con il maggior numero di rapporti di lavoro avviati, troviamo i centralinisti (968 avviamenti, il 4,46%), gli addetti alla vendita telefonica di beni e servizi (862, il 3,97%) e gli impiegati amministrativi (787, il 3,63%). Il livello di qualificazione più alto assorbe, infine, il 15% delle figure più richieste;grafico 1 riguarda in particolare le professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione, tra cui spicca il dato degli insegnanti di scuola elementare (1.660 avviamenti) e gli insegnanti di scuola materna che, rispettivamente con il 7,65% e il 5,59% rappresentano, dopo i braccianti agricoli, le figure professionali più richieste e con il maggior numero di avviamenti. Gli ingressi a tempo determinato (pari a 26.075) si confermano la tipologia contrattuale prevalente nel primo trimestre 2015 prevalente, ma con una incidenza che è risultata in lieve flessione dal 71,3% al 68,8% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. I nuovi contratti a tempo indeterminato sono risultati 5.029, l’incidenza è ancora bassa, pari al 13,3% del totale assunzioni, anche se tende a salire leggermente rispetto al I trimestre 2014 (10,9%).

Nico D’Ascola (Ap): “Si tenta di evitare alla Calabria il soffocamento di ulteriori opportunità economiche”

FOTO D'ASCOLALa riapertura al traffico della carreggiata nord del Viadotto Italia, rappresenta l’ impegno da parte dei vertici dell’Anas e dei senatori calabresi di Area Popolare, nel risolvere un problema importante per la viabilità in Calabria”.

Ad affermarlo è senatore Nico D’Ascola, responsabile giustizia Area Popolare. “In un momento particolarmente difficile, dovuto all’ esodo estivo, l’intensificazione dei lavori per la messa in opera di un tratto essenziale per i collegamenti della regione è sintomatico della determinazione  nel richiamare l’attenzione del Governo e dell’Anas, su una situazione che rischiava di compromettere definitivamente la stagione turistica calabrese. Si è risolta, anche se in parte, una problematica che ha creato grandi disagi agli automobilisti, al movimento delle merci, alla mobilità regionale. La Regione Calabria soffre di un isolamento strutturale che non può essere aggravato da eventi che rischiano di soffocare le già deboli opportunità dell’economia calabrese. L’intervento dell’ Anas è stato diretto a risolvere le difficoltà, fronteggiando l’ emergenza scaturita dal crollo del Viadotto e dalle successive disposizioni dell’ autorità giudiziaria. Prendiamo atto con soddisfazione di una soluzione parziale che limiterà le problematiche che ancora persistono per raggiungere la Calabria e il Meridione. L’impegno da parte dell’Anas con un programma pluriennale di investimenti 2015-2019, consentirà di effettuare interventi necessari per risolvere le criticità strutturali delle strade, garantire maggiore sicurezza e migliori livelli di percorribilità di arterie di collegamento essenziali per lo sviluppo economico e la crescita sociale di ogni regione”.

 

“Amici dell’Università della Calabria” : a sostegno della crescita del Territorio regionale

unicalRapporti internazionali dell’Associazione “Amici dell’Università della Calabria” a sostegno della crescita economica, sociale e culturale della Calabria – L’Associazione internazionale “Amici dell’Università della Calabria”, rappresentata dal suo Portavoce, Franco Bartucci, su delega del Presidente, Aldo Bonifati, è intervenuta nel ridotto del Teatro Rendano, dove la Commissione Cultura del Comune di Cosenza, presieduta dal consigliere, Claudio Nigro, ha conferito al prof. Michael Lettieri, dell’Università di Toronto, un premio di riconoscimento al merito per essersi distinto all’estero, dando lustro anche alla Calabria, nelle arti, nella cultura e nella professione.

Uomo di notevole spessore culturale, nativo di Celico con residenza nel Comune di Cosenza durante il periodo della sua infanzia, emigrato in Canada si è distinto negli studi presso l’Università di Toronto, dove ha percorso una brillante carriera di docente ed amministratore fino a ricoprire l’incarico di presidente del dipartimento di scienze del linguaggio presso il campus universitario di Mississauga, divenendone anche Autorità morale incaricata di valutare e decidere delle azioni e dei comportamenti di qualunque membro dell’Università di Toronto, a cui fa riferimento il campus di Mississauga.Niccoli-Lucentedue

Michael Lettieri, autore di saggi e monografie su Pietro l’Aretino, Corneille, Vittorio Alfieri, Antonio Liruti da Udine ed altri ancora, vanta ottimi rapporti con personaggi del mondo della cultura italiana, come Umberto Eco e Dacia Maraini, ed è stato tra gli artefici recentemente del conferimento della laurea honoris causa dell’Università di Toronto a Roberto Benigni e alla moglie, l’attrice Nicoletta Braschi.

Consegna Premio NiccoliAd illustrare la personalità, la tempra ed il bagaglio culturale del prof. Michael Lettieri durante la cerimonia, prima della consegna del riconoscimento, sono intervenuti il consigliere comunale, Mimmo Frammartino, la vice presidente della Commissione, Maria Lucente, e due testimonial di riguardo: Arturo Tridico, editore del mensile degli imprenditori d’America “La Voce”  (www.lavoce.ca), e Franco Bartucci, amico personale di Lettieri, già responsabile dell’ufficio stampa dell’Università della Calabria ed oggi Portavoce dell’Associazione internazionale “Amici dell’Università della Calabria”, che fin dagli anni ottanta collaborò con il Rettore, Pietro Bucci, e successivamente con il Rettore, Giovanni Latorre, nel creare le migliori condizioni di un rapporto stretto di collaborazione tra l’Ateneo di Arcavacata e le Università canadesi dell’Ontario (Toronto, York, Waterloo, St. Jerome’s), nel cui ambito il prof. Lettieri svolse un ruolo di apertura e sostegno al progetto.michael lettieri con roberto benigni

Una storia ed una esperienza di scambi culturali tra l’Università della Calabria e le Università canadesi dell’Ontario ben rappresentata nell’opera editoriale “La Storia dell’Università della Calabria, dalla legge istitutiva alla sua realizzazione – Un sogno che si avvera” di Aldo Bonifati, pubblicata dalla Pellegrini editore, che ha portato il portavoce dell’Associazione “Amici dell’UniCal” ad avanzare una richiesta ufficiale alla Commissione cultura del Comune di Cosenza affinché valorizzi e dia un significato più ampio al riconoscimento conferito al prof. Michael Lettieri, punta di diamante di un patrimonio culturale calabro-canadese, estendendo lo stesso titolo ad altrettante figure rappresentative, di origine calabrese e cosentine, come; l’ex rettore dell’Università di Toronto e giudice della Corte Suprema del Canada, on. prof. Frank Iacobucci; Gabriel Niccoli, docente di letteratura comparata all’Università di Waterloo e vice console onorario d’Italia in Canada, fino ad accarezzare la possibilità di avere in Calabria il prof. David Johnston, attualmente Governatore generale del Canada, che sottoscrisse in qualità di Presidente dell’Università di Waterloo, insieme alla Fondazione culturale Calabro – Canadese, nella fine del mese di novembre duemila, un accordo di collaborazione e scambi con l’Università della Calabria, guidata all’epoca dal rettore, Giovanni Latorre, che diede il via al programma “Origini” con la partecipazione di un nutrito gruppo di studenti universitari calabro – canadesi iscritti alle 4 università.