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Emergenza rifiuti a Lamezia, notificate 7 informazioni di garanzia

LAMEZIA TERME (CZ) – Personale del Commissariato di polizia di Lamezia Terme ha notificato 7 informazioni di garanzia, per il reato di interruzione di servizio pubblico o di pubblica necessità, emesse dalla Procura della Repubblica lametina nell’ambito di un’inchiesta sulla gestione della raccolta dei rifiuti in città.

Negli ultimi giorni in più punti del territorio di Lamezia si erano ammassate notevoli quantità di rifiuti, con conseguente pericolo per l’igiene e la salute pubblica. Cumuli di rifiuti, tra l’altro, si trovano lungo le strade nelle immediate vicinanze di alcune scuole cittadine. Le informazioni di garanzia sono state emesse nei confronti dei responsabili della Multiservizi e della Daneco, le società addette, rispettivamente, alla raccolta ed al conferimento dei rifiuti a Lamezia Terme.

Fonte e foto Ansa

“Lezioni di ambiente”: l’Arpacal spiega il ciclo rifiuti agli studenti

TORRE DI RUGGIERO (CZ) – Lezione speciale, dedicata alla sostenibilità ed ai valori ambientali, quella alla quale hanno partecipato ieri gli studenti delle scuole elementari e medie di Torre di Ruggiero, in provincia di Catanzaro. Tecnici del dipartimento provinciale di Catanzaro dell’Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal), nell’ambito delle attività di educazione ambientale, hanno fatto visita agli scolari di Torre, per portare tra i banchi di scuola le attività che l’Agenzia ambientale calabrese svolge quotidianamente sul territorio.

Partendo proprio dall’illustrazione delle competenze tecniche dell’Arpacal, il geologo Michele Folino Gallo, tecnico del Servizio Suolo e Rifiuti del Dipartimento di Catanzaro, ha spiegato agli studenti il ciclo dei rifiuti e le conseguenze che le scelte dei singoli possono determinare nel futuro di tutti. “Così le bottigliette di vetro gettate in un bosco – ha spiegato Folino Gallo – resteranno per sempre in quel posto rappresentando, oltre che uno scempio ambientale, uno spreco di risorse tipico della nostra società “usa e getta” (energia e materia prima necessaria a produrla). Scelte consapevoli dovrebbero portare, invece, al riutilizzo delle stesse, così come facevano i nostri nonni”.

L’emergenza rifiuti – ha concluso Folino Gallo – che interessa la Calabria è sotto gli occhi di tutti; i rifiuti aumentano, ma diminuiscono i posti in cui smaltirli, ed occorre affrontarla alla radice, lì dove i rifiuti si producono ovvero nelle nostre case. Una corretta gestione dei rifiuti permette di contribuire a tutelare il nostro ambiente e a salvaguardare le risorse ambientali fondamentali per la nostra vita e per il futuro delle prossime generazioni”.

Preparativi per il corteo sulla gestione dei rifiuti

COSENZA – Il Coordinamento Regionale dei Comitati Ambientali ha promosso, per sabato 10 maggio, un importante corteo regionale a Cosenza per dire basta alla gestione privatistica ed emergenziale del ciclo integrato dei rifiuti e per chiedere una gestione pubblica e partecipata come unico antidoto per tutelare la salute delle comunità locali e garantire la salvaguardia dell’ambiente e del territorio.

Il 10 maggio è una data importante per il comparto rifiuti in Calabria, perché rappresenta anche la scadenza dell’ordinanza di Scopelliti con il quale si autorizza lo sversamento del “tal quale” direttamente in discarica.

Nell’ottica di promuovere e consolidare il percorso che porterà al corteo regionale, oggi pomeriggio (23 aprile) alle ore 16, il Coordinamento ha convocato una conferenza stampa a Lamezia Terme per comunicazioni importanti ed urgenti in merito alle nuove soluzioni “tampone” che l’Assessore all’Ambiente vuole proporre per la gestione del ciclo dei rifiuti in Calabria dopo i clamorosi fallimenti delle ordinanze in deroga, della legge di riordino e del trasferimento transfrontaliero.

Occhiuto insieme agli operatori di Ecologia Oggi

COSENZA – Non un sabato qualunque, ma un sabato particolare, iniziato di buon’ora per Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza, che, indossate tuta gialla e mascherina, ha affiancato i lavoratori della Società “Ecologia Oggi” nelle operazioni di raccolta dei rifiuti della città.

Un segnale significativo quello del primo cittadino per far sentire la vicinanza dell’Amministrazione comunale e quella del Sindaco a tutti coloro che, in queste ore, stanno lavorando e si stanno impegnando per far uscire la città dall’emergenza dei giorni scorsi, ma anche un invito diretto ai cittadini perché anche loro collaborino attraverso la raccolta differenziata.
“La differenziata – ha detto Occhiuto – rappresenta il futuro. E’ l’unica strada a nostra disposizione per dare un significativo contributo ad un pianeta e quindi ad una città più sostenibile , ma anche più pulita, perché priva di rifiuti indifferenziati che quando non si sa dove portarli vengono lasciati per strada perché non si possono raccogliere. Purtroppo, il problema dei rifiuti non dipende solo dall’Amministrazione comunale perché, per il riparto delle competenze, come è ben noto, lo smaltimento riguarda la Regione che deve indicare ai comuni i siti finali. Il punto è che le discariche non sono più disponibili perché inquinano e le popolazioni giustamente si oppongono alle nuove aperture. Per questo è necessario che tutti ci impegniamo nella raccolta differenziata che va fatta per diminuire drasticamente i rifiuti indifferenziati che finiscono in discarica. Oggi già la città di Cosenza è l’unica città capoluogo di provincia in Calabria con una percentuale di circa il 42% di raccolta differenziata e noi aspiriamo a raggiungere l’obiettivo del 70-80%, proprio perché non vogliamo più che ci siano emergenze come quella che la città ha sofferto in questi giorni.”

Rifiuti, nuovo impianto illustrato alla regione da Sero

CARIATI (Cs) –  Nella giornata di ieri si è tenuto a Catanzaro un incontro tra i sindaci del Basso Ionio, l’assessore regionale Francesco Pugliano e l’assessore all’urbanistica della provincia di Cosenza Leonardo Trento in merito all’emergenza rifiuti e al nuovo impianto di ultima tecnologia a inquinamento zero. All’incontro, oltre al Primo Cittadino Filippo Sero erano presenti anche i colleghi di Calopezzati, Caloveto, Campana, Crosia, Longobucco, Mandatoriccio, Pietrapaola, Scala Coeli e Terravecchia. Domani Venerdì 14 alle ore 18.30, nella Sala Consiliare, ci sarà il secondo incontro tra il Sindaco e il neonato “Laboratorio Civico”.

Con riguardo all’emergenza rifiuti – spiega Sero – l’assessore regionale ha ribadito che al momento, considerando gli impianti disponibili sul territorio regionale e il diniego di altre regioni ad accogliere il conferimento dei rifiuti solidi urbani provenienti dalla Calabria, nonché i tempi di attivazione del loro trasferimento all’estero, non c’è la possibilità di smaltire in tempi brevi gli accumuli di rifiuti giacenti per le strade. In considerazione della particolare situazione di grave rischio per la salute e l’igiene pubblica in atto – va avanti il Sindaco – specie nei comuni di Cariati e di Crosia, fermo restante il quantitativo complessivo di RSU trattati quotidianamente presso l’impianto di Bucita, Pugliano si è impegnato a trasmettere al competente ufficio regionale l’esigenza di rimodulare le ordinanze di contingentamento dei conferimenti per ciascun comune. L’obiettivo – chiosa il Primo Cittadino – è quello di consentire la rimozione, almeno graduale, dei cumuli d’immondizia attualmente giacenti sulle vie cittadine.

Il confronto si è incentrato sull’emergenza rifiuti in atto e sulla proposta, formalmente protocollata dai Sindaci al n. 269/Ass del 12.03.2014, di realizzazione sul territorio del Basso Jonio cosentino di un sistema di recupero di rifiuti urbani con tecnologie sostenibili, non inquinanti e di ultima generazione che, combinato al sistema di raccolta differenziata, condurrebbe al riciclo totale dei rifiuti prodotti sul territorio di riferimento. E quindi al superamento del sistema basato sulle discariche.

I sindaci del Basso Ionio facendo seguito a quanto concordemente deciso nei giorni scorsi, per mezzo dell’assessore provinciale all’urbanistica Trento hanno illustrato all’assessore Pugliano la loro proposta di realizzazione dell’impianto territoriale. Inoltre hanno chiesto alla Regione il sostegno nella richiesta di finanziamento. Questa potrà avvenire con un accordo di programma e una delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) che recuperi i Fondi Comunitari del Quadro 2007/2013. E quindi a costo zero per la Regione.  Anche a tal proposito, l’assessore regionale si è detto favorevole alle istanze rappresentate dai Sindaci e dall’assessore Trento e si è impegnato a richiedere una più approfondita valutazione della proposta da parte del Dipartimento.

Emergenza rifiuti: soluzioni dai Comuni

CARIATI (CS) – Per contrastare l’immobilismo della Regione nel risolvere l’emergenza rifiuti con soluzioni a medio e lungo termine, il Comune di Cariati punta su alternative diverse. 30 mini isole ecologiche da distribuire su tutto il territorio per plastica, vetro, carta e multimateriale, con una spesa prevista dai 30 ai 40 mila euro.

Una soluzione non definitiva ma utile per cui l’Ente ha già recepito i fondi. L’altra soluzione invece è il nuovo impianto di tecnologia italiana ad inquinamento zero, già reso noto nei giorni scorsi.

È quanto emerso nel corso della riunione promossa dal neonato “Laboratorio Civico” coordinato da Aldo Fortino e composto da cittadini e associazioni. Condiviso l’obiettivo dell’iniziativa: affrontare in maniera costruttiva le problematiche cittadine.

All’incontro, oltre al sindaco Sero, che ha salutato con favore il progetto sociale, erano presenti anche l’assessore provinciale all’urbanistica Leonardo Trento, l’assessore comunale all’ambiente Lello Celeste, il vicesindaco Leonardo Montesanto, l’assessore Giuseppe Donnici e il consigliere comunale Cataldo Rizzo.

Per uscire dall’emergenza, sul tavolo del confronto restano adesso due opzioni: da una parte, la creazione di 30 mini isole ecologiche; dall’altra, l’impianto innovativo ad inquinamento zero che trasforma il rifiuto in risorsa; trasforma, per essere più precisi, i rifiuti solidi urbani (RSU) in combustibile solido secondario (CSS) utilizzabile a sua volta come sostituto del carbone negli impianti industriali.

“Tra le soluzioni possibili – è intervenuto l’assessore Trento – c’è anche quella di farci autorizzare a portare i rifiuti fuori regione, ma questa opzione comporterebbe per il Comune un esborso di circa 40-45 mila euro”. L’assessore provinciale ha spiegato, tra le altre cose, le difficoltà nella partenza definitivamente della raccolta differenziata. “Per procedere con il porta a porta spinto – ha detto – occorrono 45 unità lavorative con un costo di circa 3 milioni di euro. Noi oggi possiamo partire con una raccolta per quartiere che potrebbe avviarsi anche subito ma abbiamo la difficoltà oggettiva della pulizia delle strade”.

Emergenza rifiuti: dalla parte del sindaco Occhiuto

COSENZA – Supporto pieno da parte di un nutrito numero di consiglieri di maggioranza al sindaco Mario Occhiuto per quanto sta facendo a tutela dell’igiene e della salute pubblica nell’ambito dell’emergenza-rifiuti, ma anche per i risultati che sta conseguendo con il metodo della raccolta differenziata “porta a porta”.

Nel documento sottoscritto da Luca Morrone, Francesco De Cicco, Francesco Perri, Massimo Commodaro, Pierluigi Caputo, Luca Gervasi, Michelangelo Spataro, Fabio Falcone, Massimo Bozzo, Giovanni Quintieri, Lino Di Nardo, Claudio Nigro, Francesco Spadafora, Giuseppe Spadafora, Carmelo Salerno, Francesco Caruso, si esorta il sindaco “a non scoraggiarsi ed a proseguire nel percorso di trasparenza e di verità che lo contraddistingue sul piano politico-amministrativo, in particolar modo nel settore del ciclo dei rifiuti… Non possiamo lasciare – prosegue il documento – che venga compromesso il modello virtuoso consentito dal sistema “porta a porta spinto”. Fiduciosi del fatto che le strade urbane possano al più presto venire ripulite dalla distesa di sacchetti che le hanno invase, supporteremo il sindaco Occhiuto nella difesa dei diritti dei cittadini.”

Il consigliere Francesco De Cicco, del gruppo di Forza Italia, nella sua qualità di Presidente della Commissione consiliare Ambiente, ha promosso una manifestazione pacifica a sottolineare la gravità della situazione che vive la città, immersa ormai da molti giorni nell’emergenza rifiuti.

Se nelle prossime 48 ore non sarà data a Cosenza la possibilità di conferire io rifiuti nella discarica autorizzata di Celico, De Cicco ed i consiglieri ed amministratori che vorranno unirsi marceranno verso la struttura per “sensibilizzare gli amministratori del Comune presilano e sollecitarne la solidarietà affinchè anche i cittadini di Cosenza possano usufruire delle autorizzazioni regionali”.

L’appuntamento è per le ore 9,30 del 10 marzo all’ingresso monumentale del Cimitero di Cosenza.

Una possibile soluzione all’emergenza viene da Treviso

ROMA – Sarà Carla Poli del Centro riciclo di Vedelago l’esperta che siederà per il Movimento 5 Stelle al tavolo tecnico – indetto domani mattina alle 10,30 a Dipartimento Ambiente della Regione Calabria – per il “riordino del servizio di gestione rifiuti urbani e assimilati in Calabria”.

La direttrice dell’impianto in provincia di Treviso avrà l’opportunità di illustrare ai politici le strategie che la Regione Calabria potrà attuare per superare una volta per tutte l’emergenza rifiuti. Strategie che saranno contenute nel Piano Regionale ai Rifiuti che l’assessore Francesco Pugliano rimodulerà.

La Regione è attualmente impegnata nell’esame di una proposta di legge regionale che disciplina l’organizzazione e la gestione dei servizi inerenti i rifiuti. Due i modelli organizzativi al vaglio: il primo si basa su 5 Ato (corrispondenti alle 5 province), l’altro su un unico grande Ato regionale. Ma il punto focale di tutta la questione sarà l’affidamento della sua gestione.

L’esempio del centro riciclo di Vedelago, preso come modello a Cosenza dal sindaco Mario Occhiuto, dovrebbe essere alla base delle future strategie impiantistiche – a lungo e medio periodo – da attuare in Calabria al fine di scongiurare altre emergenze rifiuti, come quella ancora in atto su tutto il territorio. Se correttamente implementato, questo modello potrebbe rendere finalmente il rifiuto una risorsa, anche e soprattutto per le tasche dei cittadini, oltre che per l’ambiente, e non più l’occasione per arricchire imprenditori senza scrupoli.

Spazzatura on the road. La voce del web

Da Facebook, foto di Giuseppe Pascuzzo, Cosenza

COSENZA – Sono 20 giorni che la Calabria versa in condizioni igienico-sanitarie pessime e precarie, sono 20 giorni di bidoni dei rifiuti stracolmi, di marciapiedi su cui non camminano più i pedoni ma rotolano buste puzzolenti e disgustose, di strade trasformatisi in discariche a cielo aperto che ci fanno ricordare la Napoli di qualche anno fa.

L’intera Calabria è in una situazione di vera emergenza, quei pochi cassonetti rimasti in piedi e non ancora dati alle fiamme da cittadini stanchi dell’incuria della Regione “vomitano” rifiuti, la differenziata che i cittadini continuano meticolosamente a fare si è trasformata in indifferenziata dannosa per salute ed ambiente e tutto ciò che di bello c’era ora non si vede e non si respira

Da Facebook, foto di Giovanni Muraca, Viale G. Mancini

più.

Tutto sta andando maledettamente in rovina mentre l’Assessore Pugliano continua a crogiolarsi tra la sua comoda sedia e quei pochi incontri di carattere istituzionale. I cittadini navigano tra buste e bustoni il cui contenuto, andato ormai a male, ha reso l’aria irrespirabile; odori nauseanti e stomachevoli “abbracciano” la bella e soleggiata Calabria ormai trasformata in un cumulo di roba marcia e repellente.
Fetore, malcontento, deturpamento dell’ambiente e della salubrità dell’aria hanno messo in allarme Sindaci e popolazione, sul web si è scatenata una lotta a colpi di post, foto e commenti di

Da Facebook, foto di Roberta Parisi, Reggio Calabria

abitanti indignati che non sopportano l’idea di doversi affacciare dal balcone di casa con il naso tappato, di non poter camminare tranquillamente per strada senza il terrore di inciampare in rifiuti ormai indistinti, di non potersi più godere il panorama perché i cumuli sono ormai diventati talmente alti da impedire qualsiasi tipo di visuale.

Sul social network Facebook l’argomento principale è ormai diventato questo, si fotografa la spazzatura on the road e si commenta con sdegno e stizza la condizione in cui un’intera regione è costretta a vivere, si fa quasi a gara a chi ha più cumuli di rifiuti vicino la propria abitazione, a chi con la macchina non è quasi finito dentro la montagnetta che invade strade e contrade, a chi

Da Facebook, foto di Andreina Morrone, Arcavacata

passa e con indifferenza guarda avanti senza capire che siamo noi i colpevoli di tutto questo orrore.

A nulla sono servite le proteste di questi giorni, le scuole chiuse, i servizi al telegiornale ed il puntuale arrivo di Striscia la Notizia; nulla è cambiato ma tutto è rimasto com’era, immobile ed imperturbabile. Oggi è arrivata la notizia che la discarica di Pianopoli riaprirà ma evitiamo di tirare un respiro di sollievo perché, come in ogni cosa, anche qui c’è l’inganno, per i primi tempi la discarica non potrà lavorare a pieno regime ma a mezzo servizio, si potranno infatti conferire dalle 600 alle 800 tonnellate di immondizia al giorno. Ciò significa che ad ogni sacchetto di spazzatura prelevato ce ne saranno immediatamente altri due che prenderanno il suo posto, è un cane che si morde la coda ed arriverà a consumarla se non si trovano soluzioni immediate ed efficienti.

Da Facebook, foto di Francesco Cerminara, Via 24 Maggio

Andy Warhol diceva che avere la terra e non rovinarla è la più bella forma d’arte che si possa desiderare, peccato che a noi non è rimasta né la terra inalterata né l’arte.

Annabella Muraca

Reggio Calabria/emergenza rifiuti, Pugliano: “Nessuna soluzione immediata”

REGGIO CALABRIA – Nella metropoli reggina è ancora – ormai da troppo tempo –  emergenza rifiuti. Un’ “emergenza” che a quanto  pare sembra non essere risolvibile nell’immediato secondo le parole dell”assessore regionale all’Ambiente Francesco Pugliano che in un’intervista rilasciata recentemente afferma che Pianopoli non riaprirà prima di qualche giorno mentre la Regione sta cercando “soluzioni nel privato con Celico e Scala Coeli. Il privato – continua Pugliano – può essere una soluzione tampone sperando che si risolva il blocco del conferimento all’estero”. Per il momento, però. l’assessore afferma che non c’è “Nessuna soluzione immediata”, mentre cumuli di rifiuti sommergono la città che allo stato attuale sfiora l’emergenza sanitaria.