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Cibo e Moda ancora insieme per l’edizione Moda Movie 2016

 

34-1080x718Ancora al centro dell’attenzione degli organizzatori di modamovie il connubio cibo e moda ma soprattutto la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche che per la sezione Sapori Mediterranei suggestionerà i partecipanti al concorso per fashion designer.

Il progetto dell’associazione Creazione e Immagine, infatti, punta alla promozione della creatività e dell’arte, con l’ulteriore obiettivo di valorizzare la Calabria.

Sante Orrico, direttore artistico di Moda Movie, coadiuvato dalla figliaPaola, project manager, dopo il successo della prima edizione ha voluto riproporre nella programmazione della 20esima edizione di Moda Movie lo showcase “Moda♥Cibo”,evento che coniuga performance di moda, spettacolo, percorsi eno-gastronomici di qualità ed un momento di riflessione sulle peculiarità territoriali.

Per il secondo “Moda♥Cibo”, il 2 giugno p.v. dalle ore 16.30, l’Ariha Hotel di Rende ospiterà il convegno “Il gusto del Sud. Cibo, turismo e benessere”, con relazioni diAchiropita Curti, nutrizionista, Vittorio Caminiti, presidente Federalberghi Calabria, Magda Antonioli, dell’Università Bocconi di Milano, Sebastiano Andò, Direttore del Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute all’Università della Calabria, e la presenza di un noto chef.

A seguire la degustazione dei prodotti “Sapori Mediterranei” e una performance di moda a bordo piscina del brand Elena Mirò, con la conduzione di Francesca Russo e le musiche di Dirty Cloud.

Grande successo per i vini calabresi all’edizione 2016 del Vinitaly

VERONA – Si è aperta l’edizione 2016 del Vinitaly, la celebre rassegna vitivinicola italiana, famosa in tutto il mondo. Una rassegna a cui, anche quest’anno, la Calabria ha offerto il meglio della propria produzione vitivinicola con “Terre di Cosenza”, riscuotendo il consenso dei più importanti opinion leader presenti. Nel corso del dibattito “Terre di Cosenza dop, il mondo del Magliocco. Presentazione del territorio e dei suoi prodotti”, organizzato dalla Camera di Commercio di Cosenza e dal Consorzio Terre di Cosenza Dop, sono Vinitaly Calabriastati presentati a operatori e stampa di settore i vini della Dop bruzia. In particolare, quest’ultima include un’ampia gamma di uve, molto diverse tra loro e al contempo ricche: Guarnaccino, Mantonico Nero dell’Esaro, Greco nero del Savuto, Arvino, Malvasia, Moscatello di Saracena, Greco, Guarnaccia Bianca, Pecorello, Mantonico Bianco, Verdana e molte altre varietà ancora in fase di vinificazione sperimentale. Una varietà di prodotti, dunque, che racconta una parte di storia del territorio, con la millenaria storia della coltivazione della vite su territori naturalmente differenti inseriti in microclimi vari. Ad accompagnare il viaggio alla scoperta dei sapori vinicoli, prodotti della gastronomia locale, dai salumi prodotti con il suino nero di Calabria, animale che ben si adatta a ogni tipo di alimentazione e proviene da allevamenti non intensivi, al pane di Cuti di Rogliano, a lievitazione naturale con lievito madre e cottura in forno a legna, nato da una sapiente miscela di farine nel solco della tradizione.

I segreti della tradizione vitivinicola cosentina sono stati rivelati ai presenti dalle fonti storiche e aneddotiche dello storico Antonello Savaglio, autore del volume di prossima uscita “Un vino da Signore – La viticultura nelle “terre” di Cosenza tra Cinquecento e Settecento”. Papi e imperatori, come si evince dal racconto storico di Savagli, hanno apprezzato il vino delle terre cosentine, da papa Paolo III Farnese, che decantava le qualità del vino locale al cardinale Ascanio Sforza, all’imperatore Carlo V, amante dei vini delle campagne di Bisignano, serviti nelle cene organizzate in suo onore dal principe Pietro Antonio Sanseverino.  “I vini cosentini – ha spiegato, infatti, Savaglio agli ospiti – racchiudono una storia antica che vede il suo massimo splendore nel Cinquecento. Tante le curiosità rintracciate attraverso lo studio delle fonti, per esempio dagli scritti emerge che il Magliocco fu il vino utilizzato dai Lanzichenecchi per il sacco di Roma, perché considerato un vino capace di dar forza, e il papa Paolo III Farnese lo utilizzava per curare le sue malattie. Dominique Van Denon, un viaggiatore del Settecento descrive il vino calabrese come il migliore d’Italia”.

Vinitaly CalabriaDel resto, le cantine calabresi, aperte a una lavorazione che concentri tradizione e innovazione, sono pronte a presentare a un mercato sempre più esteso. Il Consorzio di tutela dei vini Terre di Cosenza Dop comprende, d’altra parte, una quarantina di aziende e detiene il merito di aver organizzato l’intero territorio della provincia sotto una denominazione unica, attraverso semplici regole di produzione per ottenere il meglio dai vigneti del territorio.

Lo stesso ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, presente all’inaugurazione del Vinitaly, ha dichiarato: “La Calabria è regione di grandi eccellenze paesaggistiche ed enogastronomiche. Queste giornate saranno occasioni enormi per testare alcuni passi avanti importanti e credo sia giusto riconoscere la grande stagione di lavoro realizzato con  la Regione Calabria proprio sul versante agroalimentare in relazione anche ai vostri rappresentanti istituzionali in Parlamento. Io devo constatare che abbiamo misurato dei passi avanti importantissimi e dobbiamo andare avanti perché soprattutto nel mezzogiorno abbiamo un patrimonio ancora inesplorato di potenzialità tra settore primario e terziario avanzato soprattutto per la connessione tra esperienze agricole, enogastronomiche e turismo di qualità. Questa occasione per la Calabria è unica e sono qui per dirvi che siamo con voi e lavoreremo con voi. Andiamo avanti”.

A fargli eco il Governatore della Calabria Mario Oliverio che ha affermato, a sua volta, che “il futuro inizia qui. I nostri vini di qualità sono il simbolo di una nuova Calabria, di una Calabria positiva che unita conquista i mercati internazionali. Grazie all’impegno dei produttori percorriamo la strada di un grande cambiamento. Il vino come energia per accendere i nostri motori, per ripartire e dare la giusta velocità a questa nuova evoluzione”.

Tanti anche gli estimatori celebri del vino e della viticoltura calabrese. Tra questi, lo scrittore Carmine Abbate, vincitore del Premio Campiello 2014, e Marcello Masi, direttore del Tg2, il quale ha dichiarato: “Ho visto in Calabria territori meravigliosi che l’uomo ha tentato di rovinare per decenni, ma oggi ho visto anche la una voglia di riscatto nei volti dei produttori che abbiamo incontrato, abbiamo visto le vigne, le colline, i terreni che sono tornatialla Calabria grazie al lavoro dei calabresi. Questo è il plauso che io posso fare alla Calabria, avete un patrimonio immenso e per anni lo abbiamo sottovalutato tutti. Oggi si è presa maggiore consapevolezza e grandi vitigni si stanno trasformando in grandi vini che già oggi stanno insidiando i grandi vitigni internazionali che abbiamo in  Italia. Complimenti”.

 

 

 

A Germaneto taglio del nastro per la prima edizione di “Rosso Calabria”

Rosso Calabria 2015GERMANETO (CZ) – Ieri sera, presso la Cittadella Regionale a Germaneto, è stato tagliato il nastro per la prima edizione di “Rosso Calabria”, una manifestazione “che pensiamo di calendarizzare”, ha annunciato il Governatore della Regione Calabria Mario Oliverio. “In realtà, si tratta del primo evento che si organizza nella Cittadella. Da pochi mesi, questa struttura ospita gli uffici regionali ed era doveroso che questa prima edizione partisse proprio dalla casa di tutti i calabresi”.

“Rosso Calabria”, infatti, segna un nuovo inizio per il settore vitivinicolo dellla nostra regione, della cui economia rappresenta un settore in continua crescita e, comunque, di traino. Tant’è che l’evento ha visto la nutrita partecipazione di ben 58 produttori, tra i più prestigiosi del settore. Il momento di festa, però è stato anche occasione per discutere su uno stato dell’arte del settore vitivinicolo stesso. Si è appurato, quindi, come nell’ultimo ventennio i produttori calabresi abbiano lavorato molto, recuperando la coltura dei vigneti autoctoni, ottimizzando il processo produttivo e curando anche l’aspetto del marketing e della comunicazione riguardo il proprio prodotto. Nella certezza di un settore in continua crescita, con ben 12 mila ettari di vigneti, si comprende come “i vini calabresi non abbiano niente da invidiare alle eccellenze del mercato nazionale e internazionale”, ha spiegato Oliverio. E, dunque, l’iniziativa di “Rosso Calabria” si pone proprio come un tentativo di mettere in luce questo settore dell’economio regionale. Per questa ragione, il Governatore ha ribadito l’importanza del ruolo istituzionale nel rilanciare l’agroalimentare: a tal fine si sono approvati, con il Psr Calabria 2016, strumenti di sostegno per gli imprenditori e i giovani che si affacciano al mondo dell’agricoltura. Tutto in attesa del prossimo Vinitaly, nel corso del quale sarà allestito uno stand dedicato alla Regione Calabria, Rosso Calabria 2015 - 2che riunirà tutti i locali produttori di vino.

Il tema del convegno di ieri, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Franco Maria Ricci (Presidente della Fondazione italiana Sommelier), Antonio Viscomi (vicepresidente della Giunta regionale), Carmelo Salvino (Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria), Giacomo Giovinazzo (dirigente del medesimo Dipartimento), Gennaro Convertini (del Dipartimento Agricoltura) e Mauro D’Acri (consigliere regionale delegato al Dipartimento Agricoltura), è stato “Un vino antico per un nuovo sud”. Dei circa 12 mila ettari coltivati a vigneto, la maggior parte dei quali nel cosentino e nel crotonese, una larga parte è occupata da Gaglioppo, Greco Bianco e Nero e Magliocco: una produzione media di 110 quintali per ettaro per un totale approssimativo di 9,5 milioni di bottiglie di vino all’anno. Oltretutto, i vini calabresi che hanno ottenuto la certificazione DOC sono ben nove. A questo punto, l’obiettivo, come ha spiegato anche Franco Maria Ricci, è che il vino calabrese possa avere l’opportunità di essere più conosciuto in Italia, in vista di un’auspicata imposizione del vino italiano sul mercato globale.

La Calabria stessa, del resto, può vantare vini di forte personalità e vitigni di gran pregio. A tal proposito, ha aggiunto il dottor Salvino, “con Rosso Calabria intendiamo una suggestione, la passione che mettono i nostri produttori nelle loro bottiglie di buon vino”. A questo punto, pertanto, si gioca tutto nelle mani delle istituzioni per “creare una rete di produttori capace di affermarsi in Italia e all’estero”. Un evento, quello di “Rosso Calabria” che, come ha dichiarato il consigliere regionale Mauro D’Acri, “rappresenta la nuova visione della politica di sviluppo rurale del territorio”, annunciando, tra l’altro, l’avvio di una serie d’incontri con le imprese per “mettere in campo le giuste strategie”.

 

“Gara della zucca più pesante” domani a Girifalco

1-volantino 2015GIRIFALCO (CZ) – Si terrà domani 29 agosto, dalle ore 19.00, nel piazzale della scuola primaria in via Boccaccio, a Girifalco, la quinta edizione della “Gara della zucca più pesante”. L’evento è stato organizzato dal Circolo locale di Legambiente con il sostegno del Centro servizi volontariato di Catanzaro e in collaborazione con il Comune. Le zucche in gara, che saranno pesate davanti ai visitatori e alla comunità di Girifalco, sono circa settanta e  provengono da tutta la Calabria. Alle ore 20 inizierà la sagra della zucca con stand gastronomici, sculture di zucche, mostre di macchine agricole d’epoca ed esibizioni musicali. La premiazione dei primi tre classificati si terrà intorno alle ore 22. Sul podio, saliranno i coltivatori delle zucche più pesanti, più belle e più strane. Dopo il successo delle passate edizioni, l’evento è diventato ormai un appuntamento fisso per la comunità di Girifalco che si prepara con grande entusiasmo all’iniziativa. La manifestazione intende promuovere la qualità della vita in tutti i suoi aspetti: dalla salvaguardia del patrimonio ambientale alle innovazioni tecnologiche, dalla promozione delle fonti rinnovabili alla tutela delle tradizioni e culture locali, dal sostegno dell’agricoltura biologica all’utilizzo delle stoviglie compostabili in polpa di cellulosa rispettose dell’ambiente. È proprio dalla volontà di avvicinare giovani e meno giovani al mondo dell’agricoltura responsabile, che nasce l’idea della gara della zucca più pesante e che darà modo alle associazioni locali di presentarsi alla cittadinanza. La manifestazione si svolgerà, infatti, in collaborazione con l’Avis, la Pro Loco, “Girifalco in bici”, “In-formazione”, “Gli allegri contadini” e con “Legambiente Calabria onlus” e “Circolo Legambiente di Catanzaro”.

Tarsia presenta “TaranTarsia – La notte che balla su musiche dal mondo”

Tarantarsia 2015 TARSIA (CS) – Domenica 30 Agosto 2015, a Tarsia si terrà la settima edizione della rassegna musicale “TaranTarsia – La notte che balla su musiche dal mondo”. A detta del Primo Cittadino, Roberto Ameruso, l’evento rappresenta un vero e proprio progetto utile per chi vuole capire i valori tradizionali del Meridione, con due importanti obiettivi: la riscoperta delle tradizioni etnico-musicali del Sud e la promozione del territorio. “Il Festival Tarantarsia – aggiunge il Cons. delegato alla cultura Roberto Cannizzaro – rappresenta un evento unico nel suo genere, in grado di affrontare importanti tematiche legate al mondo dell’integrazione, della solidarietà e dell’ambiente. Inoltre le forti innovazioni in campo mediatico, musicale e tecnologico, integrate con azioni di valorizzazione del patrimonio culturale e naturale, lo pongono come punto di riferimento, in un comprensorio molto vasto, in grado di mobilitare significativi flussi di visitatori e turisti”. TaranTarsia, organizzato dall’Amministrazione comunale e dall’Associazione culturale Musikart, offre un programma di eventi musicali che accompagneranno gli ospiti dalle ore 18.00 fino a tarda notte, un evento esplosivo, dove a farla da padrone saranno i ritmi tradizionali del meridione, miscelati a ritmi di altri continenti e culture. A fare da contorno al festival, che vede la partecipazione di numerosi ospiti musicali come ARCOIRIS KIDIDA (WORLD MUSIC/AFRO – TRIBALE) E TARANPROJECT, MIMMO CAVALLARO & COSIMO PAPANDREA, saranno presenti molti stands con esposizione di prodotti di artigianato locale e soprattutto enogastronomici da gustare all’interno della fiera “Sapori e profumi della nostra terra” che farà da cornice a piazza San Francesco. Nel corso della serata verranno assegnati due premi TarantaCalabra a due eccellenze calabresi:Foto 2 pubblico

KiDiDa – band di world music che raccoglie al suo interno musicisti provenienti da tutte le parti del mondo. Progetto che, sotto la direzione artistica del musicista calabrese Emilio Spataro, ha come obiettivo di “trasmettere attraverso la musica e le contaminazioni musicali un messaggio di pace nel mondo”.

 Luigi Curti – fotografo professionista, che nel suo ultimo progetto, cerca di “far conoscere la Calabria, i suoi borghi e le sue bellezze attraverso la fotografia d’autore”.

I prodotti agroalimentari promossi dalla Camera di Commercio di Cosenza per nuovi mercati esteri

mazzei serve i suoi piatti agli illustri ospitiCOSENZA – Il presidente della Camera di Commercio di Cosenza Klaus Algieri, al termine della riuscita manifestazione organizzata nella rassegna Vivi Cerchiara, dichiare che “la Calabria che funziona è la Calabria che si mette insieme per promuovere se stessa e che sa imporsi sui mercati nazionali e internazionali utilizzando e promuovendo il suo esteso giacimento di aziende e prodotti di eccellenza”. Di enogastronomia di qualità, di sapori contadini e di arte culinaria calabrese, rivisitata in chiave internazionale si è parlato e gustato nell’iniziativa dell’Anspi Cerchiara che si è tenuta nel Paese del Pane per eccellenza, per l’occasione divenuto il “borgo del mangiari i strada”. A rendere unico e piacevole l’evento è stato lo show coking dell’artigiano della cucina calabrese all’estero, Francesco Mazzei, cittadino di Cerchiara di Calabria e testimonial d’eccellenza dei prodotti agroalimentari della nostra regione. “I tanti ospiti presenti, validi imprenditori e interlocutori di qualità, hanno concorso tutti nel pensiero che vuole portare avanti il nostro Ente camerale – ha proseguito il presidente Algieri -. Ovvero, insieme al grande patrimonio naturalistico, storico e culturale di cui la provincia è dotata, far sì che l’enogastronomia del territorio cosentino diventi uno dei maggiori attrattori turistici della regione, per diffondere e esaltare l’identità dei meravigliosi luoghi che la ritraggono”. Per questi motivi, la Camera di Cosenza parteciperà all’edizione 2015 di Welcome Italia, una preziosa opportunità per tutte le imprese che intendono entrare e/o rafforzare la propria presenza nel mercato del Regno Unito. L’evento, per cui dalla Camera di Cosenza è stato emesso un apposito bando rivolto alle imprese, prevede una prima giornata dedicata unicamente agli operatori del settore e due giorni aperti al pubblico, arricchita dal Cookery Theatre, un evento molto atteso in cui si esibiranno i più famosi cuochi italiani della Gran Bretagna, che per la speciale occasione, grazie alla collaborazione con il famoso chef cosentino Francesco Mazzei, utilizzeranno i prodotti delle imprese partecipanti.

“Emozionati nel borgo” giunge alla seconda edizione

manifesto_carfizziCARFIZZI (KR) – A Carfizzi le strade della cittadina, guidata dal Sindaco Carmine Maio, si trasformano in una grande esposizione delle eccellenze calabresi nell’anno di Expo, dove il visitatore viene coccolato con il gusto genuino e sano dei prodotti identitari che vanno dal Pollino allo Stretto. La manifestazione “Emozionati nel borgo” è promossa dal Comune di Carfizzi, in collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Calabria, il Gal Kroton, la Coldiretti territoriale e il Consorzio di tutela vino Doc Cirò e Melissa. Un evento che registra già la sua seconda edizione e che il Comune di Carfizzi ha intenzione di storicizzare nella programmazione estiva “La festa del ritorno” che ogni anno accoglie centinaia di visitatori, turisti, curiosi e appassionati. In tavola c’è il meglio della produzione agroalimentare del territorio calabrese, dal vino ai formaggi, dal pane ai salumi, dal miele ai frutti di una terra tanto generosa quanto eccellente. Un percorso enogastronomico di primo piano che trova spazio e accoglienza tra le mura e le case del borgo arbreshe del cirotano arricchito dall’artigianato prodotto dalle mani sapienti degli uomini del territorio e dalla buona musica che quest’anno registra la presenza di Du.Du.A. Da Piazza Tassone fino a Largo Scanderberg ogni angolo della cittadina diventa una location per ospitare stand enogastronomici presso i quali il pubblico potrà degustare le prelibatezze di una terra che ha nel suo scrigno produzioni eccellenti frutto del lavoro sapiente di produttori che, nel tempo, hanno saputo coniugare tradizione e innovazione.

A Cosenza la presentazione della Festa del Pane di Altomonte

ALTOMONTE (CS) – Il 27 maggio alle ore 10.00 si terrà a Cosenza, presso la Sala degli Stemmi della Provincia, la conferenza stampa di presentazione della IX edizione della Gran Festa del Pane di Altomonte. La manifestazione si svolgerà dal 5 al 7 giugno, con laboratori sensoriali del gusto, degustazioni, tavole dell’accoglienza, buona e sana alimentazione, fiere ed esposizioni di prodotti tipici e dell’artigianato, mostre, musica, artisti di strada, workshop, tavole rotonde, incontri e tanto altro. Nell’ambito della manifestazione saranno presenti anche i comuni aderenti alle Città del Pane, alle Città Slow, ai Borghi più Belli D’Italia e ai comuni del Parco del Pollino.

Il tutto si svolgerà come ogni anno nel centro storico di Altomonte, trasformato per l’occasione in una sorta di grande piazza dell’enogastronomia e dell’accoglienza, dove i visitatori saranno guidati dal profumo dei pani appena sfornati alla scoperta degli ingredienti, degli attrezzi, dei cicli e delle tecniche utilizzate nella lavorazione del pane.

ALLA CONFERENZA STAMPA PARTECIPERANNO: On. Carlo GUCCIONE – Assessore al Lavoro, Formazione, Attività Produttive e Politiche Sociali della Regione Calabria, Giuseppe LATEANO Sindaco di Altomonte, Giuseppe VARACALLI Sindaco di Gerace – Coordinatore Borghi più Belli d’Italia calabresi, Nicola FIORITA – Presidente di Slow Food Calabria, Lina FITTIPALDI – Assessore al Turismo del Comune di Altomonte, Lia paneGERMANO Assessore alle Attività Produttive del Comune di Altomonte, Danilo VERTA Consigliere Delegato agli Eventi del Comune di Altomonte e altre autorità. Inoltre, prenderanno parte alla conferenza   Antonio BLANDI – Direttore Artistico, Francesca GAETA – Presidente Proloco di Altomonte, Marianna CAPORALE Condirettore Artistico, modera Rosa CARBONE esperta di marketing e turismo territoriale.

Il tema importante di questa edizione è il pane dell’accoglienza. Non poteva esserci tematica diversa vista la delicata situazione che l’area del Mediterraneo sta affrontando. Il Pane e l’Accoglienza, l’uno essenza dell’altra nel rappresentare l’identità della Calabria e quindi di tutte le sue comunità territoriali. Significativa è la frase simbolo scelta per questa edizione (ripresa da un brano di Enzo Bianchi Priore della Comunità di Bose) “IL PANE È SEMPRE NOSTRO, NON È MAI MIO”.

Attraverso il pane si vuole lanciare un messaggio di fratellanza a tutto il mondo. Il pane da simbolo di condivisione e accoglienza diventa anche maestro di comportamento. Bisogna comprendere che il mondo non appartiene a noi,  ma ci viene consegnato dai nostri genitori per proteggerlo, rinnovarlo e dargli nuova vita.

 

 

 

Anche il TGR Calabria presenta il Pollino enogastronomico

Continua il racconto del Pollino enogastronomico realizzato il 20 e 21 febbraio nella parte calabrese del Parco Nazionale più grande d’Italia. L’Ente Parco, presieduto da Domenico Pappaterra, ed il Gal Pollino Sviluppo, diretto da Francesco Arcidiacono, hanno ospitato per una due giorni una ventina di giornalisti nazionali ed internazionali del settore. Un viaggio alla scoperta dei luoghi, delle storie, delle aziende che animano la filiera enogastronomica di qualità aderente alla rete Pollino People Experience.

Un’esperienza di promozione che la Tgr Calabria con Gennaro Cosentino ha seguito passo passo e che domani racconterà ne “Il Settimanale” in onda alle ore 12.25 su Rai 3. Il patrimonio naturale di bellezza ineguagliabile, i punti di forza della filiera enogastronomica con i migliori chef di caratura internazionale e le diverse culture dei vari paesi che si contraddistinguono l’uno dagli altri per i valori e le usanze saranno narrati nello speciale che la troupe Rai ha realizzato per l’occasione.

L’Educational ribattezzato dalla Rai “Il Pollino dal vivo” ha permesso di far conoscere ed apprezzare il Parco del Pollino ad un parterre di specialisti del settore che con entusiasmo hanno sottolineato i valori aggiunti che questo territorio può offrire.

«Ora – ha dichiarato Domenico Pappaterra – abbiamo una marcia in più per rilanciare la nostra filiera di qualità alla più grande vetrina mondiale, Expo2015». In questo senso continua il lavoro ininterrotto con tutti gli addetti ai lavori, «per non arrivare impreparati a questo appuntamento. La natura, l’enogastronomia, il turismo e la cultura, un mix di risorse da tutelare e valorizzare. Sono convinto che questa deve essere la strada maestra per dare slancio alla nostra economia territoriale» ha concluso il presidente del Parco del Pollino.

La scrittrice ed esperta di enogastronomia Nuccia Carmagnola ospite degli incontri della Commissione cultura

COSENZA – La Commissione cultura del Comune di Cosenza ha attribuito un riconoscimento alla scrittrice ed esperta di enogastronomia Nuccia Carmagnola per la sua intensa attività di operatrice culturale.

L’incontro si è tenuto nella Sala “Quintieri” del Teatro “Rendano”, alla presenza del Presidente dell’organismo consiliare Claudio Nigro, della Vice Presidente Maria Lucente e del consigliere Mimmo Frammartino.

Sommelier, autrice di molte pubblicazioni (“Sapori di Calabria”, “Dolce e piccante: scoprite la vita”, “Calabria, storie di gusto…”, ecc.) e infaticabile organizzatrice di importanti eventi culturali, Nuccia Carmagnola può come pochi esibire una profonda cultura del cibo in tutte le sue declinazioni: dal vino al pane, dall’olio al peperoncino, dalla castagna alla patata, agli agrumi, al miele, ai cibi della cucina contadina.

Amante della convivialità che induce al buonumore, ha saputo nel tempo, con grande competenza, approfondire sapori e saperi della cucina calabrese, anche quella cosiddetta “delle feste”.

La relazione introduttiva dell’incontro in Commissione cultura è stata svolta dalla Vice Presidente Maria Lucente che per prima ha proposto il riconoscimento a Nuccia Carmagnola, raccogliendo l’unanimità dei consensi anche degli altri componenti dell’organismo consiliare.

“Da membro dell’Accademia dei Vini e della Cucina di Calabria, fin dalla sua istituzione (era il 1977) – ha sottolineato Maria Lucente durante il suo intervento – Nuccia Carmagnola ha condotto ricerche storiche e culturali volte al recupero della cucina tipica calabrese, soprattutto quella contadina in via di estinzione. Tra gli altri meriti – ha proseguito Lucente – ha avuto l’intuizione di dover raccogliere e salvaguardare la nostra arte culinaria, perpetuando le tradizioni alimentate , specie nei paesi della nostra provincia, soprattutto dalle donne anziane, in una sorta di resistenza ad oltranza alle lusinghe del fast food e dei cibi precotti nei quali spesso la frenetica vita dei nostri giorni ci costringe a rifugiarci.

Nei suoi scritti ha saputo sottolineare il mondo contadino che viveva di ritualità”.

Chi si accosta alla lettura dei libri di Nuccia Carmagnola può cogliere, infatti, al di là della piacevole riproposizione di ricette che recuperano le tradizioni della cucina calabrese, una dimensione altra, quella dedicata ad approfondimenti semplici, ma rigorosi, sulla storia della Calabria. “Ecco perché – ha spiegato ancora Maria Lucente – anche le ricette, nella loro essenzialità, diventano polverose di storia e scientifiche, perché tramandate nei secoli e retaggio di antiche civiltà”.

Un lavoro, quello di  Nuccia Carmagnola, intenso, paziente, prezioso. Diversi i premi che ha ricevuto per la sua attività culturale e per il suo instancabile attivismo.

Ed in questo ricco carnet di attività, la Carmagnola non ha trascurato di aprire una finestra anche su altre culture, come quella orientale, riconoscendo alla cucina l’importante ruolo di baluardo identificativo e veicolo, per le diverse etnìe, grazie al quale è possibile  mantenere la propria specificità e caratterizzazione.

“Al di là degli innegabili meriti di Nuccia Carmagnola – ha concluso la Vice Presidente Lucente –  il riconoscimento attribuitole dalla Commissione cultura ha un valore simbolico, proprio nel momento in cui il cibo è tornato prepotentemente alla ribalta, a livello mediatico, anche in virtù del fatto che proprio al cibo e all’alimentazione è dedicato l’Expò 2015 che si apre il primo maggio a Milano”.

Lucente punta, però, l’indice su una sorta di rimozione del ruolo femminile. “Con grande evidenza spopolano in tv – dice ancora la Vice Presidente della Commissione cultura –  i grandi chef maschi, mentre la figura femminile risulta piuttosto appannata e relegata al ruolo domestico di cuoca di casa. Il lavoro di ricerca di Nuccia Carmagnola contribuisce a restituire alla donna un ruolo che può e deve condividere con l’uomo, ma che non vuole e non può abbandonare. Dare il cibo è un segno-simbolo di potere, forse uno dei pochi rimasti alle donne e quindi meglio tenerselo stretto!”.

Nuccia Carmagnola annuisce e ringrazia la Commissione per il riconoscimento assegnatole e anche i molti ospiti intervenuti: tra gli altri, Wanda Marsico e Gigliola Langher.