Archivi tag: estorsione

Operazione Faenerator, sgominata a Cosenza banda dedita all’usura (VIDEO)

COSENZA – I carabinieri della compagnia di Cosenza, con l’ausilio del nucleo cinofili e del nucleo elicotteri di Vibo Valentia hanno eseguito di 14 misure cautelari emesse dal Gip del tribunale su richiesta della Procura della Repubblica nei confronti di una rete di soggetti dediti all’usura e alle estorsioni. Oltre un centinaio i militari impiegati nei comuni di Cosenza, Casali del Manco, Rovito, Mendicino, Rende, Rose, Luzzi e Massafra, nel tarantino. L’operazione, denominata Faenerator, ha preso avvio dalla denuncia presentata da due commercianti, titolari di una storica gioielleria cosentina, vittime di usura. Le attività investigative hanno consentito di documentare la presenza di una rete capillare di soggetti, gravati anche da specifici precedenti, dediti all’attività dell’usura. In particolare prestavano denaro a privati e a titolari di attività commerciali in condizione di grave disagio economico, applicando tassi di interesse superiore alla soglia massima fissata dalla legge. Poi, non esitavano a ricorrere a minacce ripetute e ad atti di violenza fisica per ottenere la restituzione delle somme. I destinatari delle misure restrittive erano soliti applicare tassi usurari mensili oscillanti tra il 10% ed il 100%. Alcune delle 17 vittime identificate, pressate da una gravissima condizione di precarietà finanziaria e da esigenze di sopravvivenza della propria attività economica, avevano contemporaneamente contratto debiti con più usurai nel tentativo di fronteggiare le incessanti sollecitazioni di pagamento, saldando le posizioni debitorie più impellenti.

Video al seguente link

https://wetransfer.com/downloads/6b8d82fa392f2e65e3b26c7b7d0a766420180627093652/ce7fded8f5903b82a02244fd3147bccc20180627093652/c3957c

Estorceva denaro ai vicini di casa, arrestato 34enne

CATANZARO – Estorceva denaro ai vicini di casa, ma dopo la loro denuncia, i carabinieri lo hanno arrestato mentre riscuoteva l’ennesima somma di denaro. Damiano Raffaele Costantino,34enne di Catanzaro disoccupato, già noto alle forze dell’ordine, è accusato di estorsione. L’uomo, secondo l’accusa, per settimane ha terrorizzato con intimidazioni e minacce di morte due coniugi suoi vicini di casa. I due sarebbero stati costretti a consegnare, complessivamente, monili in oro e denaro per circa 13.000 euro. In un caso sono stati costretti a chiedere un prestito ad alcuni parenti. Le vittime, però, si sono rivolte ai carabinieri della Stazione del quartiere Santa Maria di Catanzaro. I militari, insieme a quelli della Stazione di Lido, si sono appostati ed hanno fermato Costantino subito dopo aver riscosso dalla coppia 500 euro in contanti. In tasca aveva altri 3.500 euro. A casa gli sono stati trovati un televisore ultimo modello, uno smartphone, un carnet di assegni e 3 carte di credito di dubbia provenienza.

 

L’impresa denuncia la tentata estorsione, due persone arrestate

COSENZA – Nel corso di una conferenza stampa congiunta degli agenti del commissariato e dei carabinieri di Castrovillari, ospitata nella sede della questura di Cosenza, a cui è intervenuto anche il procuratore capo Eugenio Facciolla, sono stati resi noti i particolari che hanno portato all’arresto di Luigi di Gesù, 50 anni, e di Salvatore Vena di 45, entrambi di Cassano allo Jonio e già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal Gip Ciarcia su richiesta del sostituto Iannotta. 

La richiesta di denaro e l’intervento delle forze dell’ordine

L’indagine ha preso spunto dalla denuncia presentata dal preposto della ditta Intercantieri Vittadello, impegnata sul territorio nei lavori di rifacimento e ammodernamento della statale 534. I due arrestati si erano presentati lo scorso 18 aprile, chiedendo un contributo e minacciando eventuali danneggiamenti ai mezzi di cantiere. Il 6 maggio poi, erano stati esplosi alcuni colpi di arma da fuoco nei pressi del campo base dell’impresa, probabilmente a scopo intimidatorio. Ma i referenti dell’azienda si sono rivolti alla procura. I riscontri effettuati attraverso i tradizionali metodi investigativi, consentivano di cristallizzare la natura estorsiva della richiesta formulata dai due soggetti che venivano così arrestati e condotti in carcere per tentata estorsione in concorso. 

Estorsione e rapina, quattro arresti nel lametino

CATANZARO – Quattro persone sono state arrestate dai carabinieri a Lamezia Terme con l’accusa di estorsione a rapina. Gli arresti sono stati fatti dai militari dei nuclei investigativi di Catanzaro e Lamezia Terme con il coordinamento della Procura di Catanzaro nell’ambito di una costola dell’indagine denominata Crisalide che ha permesso di individuare i responsabili di un cosiddetto “cavallo di ritorno”.
La vicenda è da ricondurre infatti al furto di un veicolo commerciale avvenuto nel 2015 a Lamezia Terme. La vittima del furto, dopo essersi rivolta ad un esponente della criminalità organizzata lametina, era riuscita a recuperare l’automezzo trafugato.

Proiettili contro la pizzeria Fratelli La Bufala

RENDE (CS) – Nel corso della notte tra martedì 9 e mercoledì 10 gennaio ignoti hanno sparato alcuni proiettili contro la vetrina della pizzeria Fratelli La Bufala di Via Rossini a Rende. Sul posto sono giunti per i rilievi i carabinieri della locale compagnia. Recuperati sei bossoli. Sono in corso le indagini per accertare gli autori dell’intimidazione forse legata al racket delle estorsioni. 

Estorsione e spaccio, quattro arresti nel catanzarese

CATANZARO – Operazione dei carabinieri della Compagnia di Catanzaro per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di quattro giovani catanzaresi (uno in carcere e tre ai domiciliari) ritenuti responsabili, a vario titolo, di spaccio di droga e di una serie di episodi di estorsione, rapina e lesioni perpetrate ai danni di acquirenti, alcuni dei quali minorenni. Gli arrestati sono Domenico Canino, di 24 anni, con precedenti specifici, finito in carcere; Matteo Raffaele, Pietro Barberio e Raffaele Canino, tutti di 24 anni, posti ai domiciliari.
L’indagine che ha consentito lo smantellamento di un’organizzazione dedita allo spaccio di marijuana e hashish, è partita dalle vessazioni subite da giovani assuntori picchiati e minacciati perché non in grado di “onorare” i loro debiti.
Alcune “vittime”, molte delle quali appartenenti alla “Catanzaro bene”, per pagare si sono viste costrette a sottrarre ai genitori monili in oro e bancomat per prelevare denaro da dare ai pusher.

Minacce e percosse ai titolari di un’azienda ortofrutticola, sei albanesi arrestati nel cosentino

ROCCA IMPERIALE (CS) – Terrorizzavano i datori di lavoro e gli altri dipendenti di un’azienda ortofrutticola del cosentino: sei albanesi sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Corigliano Calabro in esecuzione si altrettante misure cautelari in carcere, emesse dal gip del Tribunale di Castrovillari. Gli arrestati dovranno rispondere a vario titolo di estorsione, sequestro di persona e lesioni gravi. Le indagini, svolte dai carabinieri della stazione di Rocca Imperiale e coordinate dal procuratore della Repubblica di Castrovillari, Eugenio Facciolla, e dal sostituto, Flavio Serracchiani, sono partite dopo la richiesta di aiuto rivolta ai militari da parte di alcuni dipendenti della ditta e dallo stesso titolare, dopo l’ennesima violenza subita dagli indagati.

Dalle testimonianze raccolte e dalle registrazioni degli impianti di videosorveglianza, è emerso come gli indagati, forti del legame di parentela e dell’appartenenza alla stessa comunità albanese ben radicata a Rocca Imperiale, e abusando della loro superiorità numerica all’interno dell’azienda, hanno tentato, talvolta riuscendovi, di imporre ai titolari della società diverse scelte imprenditoriali e l’assunzione di manodopera da impiegare nell’attività ortofrutticola ricorrendo spesso a minacce, percosse e vere e proprie estorsioni. Secondo i militari dell’arma di Rocca Imperiale gli arrestati avevano un particolare modus operandi, ricorrevano alla violenza fisica e psicologica nei confronti dei titolari della ditta e degli altri lavoratori con una vera e propria escalation di violenza sfociata dagli iniziali tentativi estorsivi ai pestaggi, alle aggressioni fino al sequestro di un autotrasportatore per impedirgli di svolgere la propria attività lavorativa.

 

Miriam Caruso

Estorsione a diverse ditte, tre le persone fermate

GIOIA TAURO (RC) – Tre soggetti, ritenuti vicini alla cosca ‘ndranghetista dei Piromalli di Gioia Tauro, sono stati destinatari di un provvedimento di fermo che è stato eseguito dai carabinieri di Reggio Calabria. Diverse le imputazioni a loro carico. Si va dalla tentata estorsione al sequestro di persona, dalle lesioni aggravate alla detenzione e porto illegale, in luogo pubblico, di armi da sparo. A questi si aggiungono la minaccia con violenza e l’aggravante del metodo mafioso.

Diversi i tentativi di estorsione

I reati contestati ai tre individui sono stati compiuti ai danni delle società di logistica e trasporto Atre Express e Gls. Il tutto con l’obiettivo di impedirne le consegne nel territorio della piana di Gioia Tauro. Secondo le indagini il monopolio, relativo al settore della consegna, sarebbe dovuto finire nelle mani della società Mar.Sal.

Estorsioni aggravate ai danni di commercianti, cinque arresti (NOMI e FOTO)

COSENZA- La Polizia di Stato della questura di Cosenza ha tratto in arresto Alfonso Ammirato, di anni 34; Giuseppe Abastante di anni 23; Barbieri Giuseppe, di anni 23;Mario Buontempo, di anni 27; Massimo Manisco, di anni 34, colpiti dall’ordinanza di custodia cautelare emessa il 7 dicembre dal GIP del Tribunale di Castrovillari Luca Colitta, per estorsione aggravata, continuata, in concorso e rapina, nonché Alfonso Ammirato per lesioni personali a danno dei titolari di alcuni esercizi commerciali di Rossano. In particolare, nello scorso mese di novembre, una delle vittime richiedeva l’intervento della polizia per un’aggressione in corso nell’attività ai danni del proprietario e di un concittadino. I due concittadini pakistani,aggrediti con calci e pugni, sono dovuti ricorrere alle cure mediche del locale Pronto Soccorso. Dalle indagini svolte sono risultate altri episodi estorsivi e danneggiamenti. Le risultanze investigative sono state trasmesse alla Procura della Repubblica di Castrovillari che ha richiesto le misure cautelari al GIP di Castrovillari. Tratti in arresto presso le proprie abitazioni, i responsabili sono stati condotti presso la casa di reclusione  di Castrovillari.

Minaccia agricoltore per estorcergli le olive, arrestato dai carabinieri

RIZZICONI (RC) – I carabinieri della Stazione di Rizziconi hanno arrestato per tentata estorsione Girolamo Belcastro, di 65 anni, già noto alle forze dell’ordine.

L’uomo, secondo l’accusa, avrebbe minacciato con un fucile un imprenditore del luogo che era intento a raccogliere olive per accaparrarsi il prodotto del vasto uliveto. Nel frattempo la vittima, che era insieme ai suoi operai, ha chiamato il 112 per richiedere l’intervento dei carabinieri. Quando la pattuglia è giunta ha trovato Belcastro ancora sul posto. L’uomo ha tentato la fuga in auto ma è stato bloccato dopo un breve inseguimento.

Nel corso della perquisizione nella masseria gestita da Belcastro, i militari hanno trovato tre carabine ad aria compressa legittimamente detenute, accertando, però, che una era stata utilizzata proprio per minacciare l’imprenditore. L’uomo è stato quindi arrestato e posto ai domiciliari.