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“Il Contratto di Fiume Crati” al Rende Book Festival

RENDE (CS) – “Il Contratto di Fiume Crati. Dossier conoscitivo per il governo della risorsa fiume”, come libro fuori concorso, ha aperto la serata conclusiva della seconda edizione del Rende Book Festival, un evento di cultura organizzato da CO.RE. Associazione Culturale, nella suggestiva e gremita Piazza degli Eroi nel centro storico di Rende.

Il libro edito Falco editori, è stato curato dall’Avv. Paola Rizzuto, insieme al Prof. Giuseppe Mendicino e dall’Ing. Francesco Colosimo presenta l’esperienza del Contratto di Fiume Crati

A moderare la presentazione del libro il Prof. Armando Rossi, patron di casa quale Presidente di CO.RE., con la partecipazione della co-autrice e co-curatrice del libro, Avv. Paola Rizzuto, esperto ambientale e coordinatore del Contratto di Fiume Crati e l’Ing. Pasquale Celebre, Dirigente del Settore PSR 14/20 Agroambiente e Zootecnia del Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari della Regione Calabria.

E’ stato un momento importante a chiusura della kermesse per proporre la conoscenza di uno strumento volontario di programmazione strategica e negoziata alla presenza di alcune delle istituzioni locali, la Provincia di Cosenza, Ente che ha proposto e coordinato il Contratto di Fiume Crati, con il consigliere provinciale Eugenio Aceto in rappresentanza del Presidente Francesco Iacucci, l’assessore del Comune di Cosenza, Francesca Loredana Pastore, Assessore alla crescita dell’area urbana, il Comune di Rende con l’assessore alla cultura  Marta Petrusewicz, tutti comuni aderenti.

FIUME COME RISORSA

E così, l’avv. Rizzuto nella sua lunga attività professionale a difesa dei fiumi puntualizza:  “Bisogna pensare al fiume come risorsa e bisogna promuoverne la rinascita e rigenerazione, apprendendo dalla natura il valore immenso della resilienza che essa ci insegna, sostenendo e promuovendo la cooperazione e l’approccio integrato in tema agro-ambientale, di sicurezza idraulica, equilibrio ecologico, di dinamiche sociali ed economiche, individuando nel limite un’occasione per sovvertire situazioni di degrado ambientale e fare dei sistemi territoriali difficili e complessi, uno stimolo per incentivare la collaborazione attiva tra istituzioni e collettività, perché parole come sussidiarietà e coesione acquisiscano concretezza e siano la molla per creare partenariati di tipo strategico-valoriale. La Provincia di Cosenza ha promosso e coordinato il processo che conduce attualmente 78 soggetti aderenti tra parte pubblica/istituzionale e parte privata.”

L’Ing. Celebre, nel portare i saluti del Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari della Regione Calabria, nonchè Autorità di Gestione del PSR Calabria, Dott. Giacomo Giovinazzo, manifesta la disponibilità del medesimo Dipartimento a supportare i patti agro-ambientali costituiti dai Contratti di Fiume ed annuncia che, per dare operatività a tale strumento, lo stesso sarà proposto nei tavoli partenariali della nuova programmazione del programma di sviluppo rurale 2021-2027, ferma restando la competenza ed il ruolo di coordinamento del Dipartimento Urbanistica e Pianificazione Territoriale della Regione Calabria sul tema specifico. Celebre riepiloga quindi brevemente le attività poste in essere dal Dipartimento Urbanistica e Pianificazione Territoriale della Regione Calabria per la promozione e diffusione dei Contratti di Fiume e di Costa fortemente voluta dall’Assessore Franco Rossi.

Molte le personalità presenti, giunte da tutta Italia, Federico Bergaminelli presidente dell’Istituto Italiano Anticorruzione, Giovanni Scalia vice presidente di Linpha – Accademia della filosofia, Mauro Alvisi Presidente dell’ISSEA Research Institute, Massimiliano Albanese presidente di APICES, Pasquale Costabile presidente degli architetti di Cosenza, Luigi Rossini patron di Cometa film e tanti altri hanno premiato i libri vincitori.

 

Cosenza, cadavere nel fiume

14958757_1132816543468894_1694550676_nCOSENZA – Appartiene a un giovane tossicodipendente, Maurizio Ritacco di Laurignano, frazione di Dipignano alle porte di Cosenza, il corpo senza vita ritrovato questa mattina, poco dopo le ore 9,30, sulla sponda sinistra del fiume Crati. Il cadavere è stato rinvenuto adagiato con il viso sott’acqua nei pressi della confluenza con il Busento, tra il ponte di Alarico e il ponte ferroviario antistante il complesso monastico di San Domenico. Sul posto le volanti della polizia di stato, i vigili del fuoco di Cosenza, la polizia municipale. Sul posto ache il medico legale per accertare le cause del decesso. Sulla sponda del fiume gli agenti della polizia scientifica, intervenuti per i rilievi, hanno trovato alcune siringhe usate. Per questo l’ipotesi più accreditata è quella che l’uomo, possa essere morto per un’overdose oppure possa essere svenuto in seguito ad un malore, annegando subito dopo. Ogni dubbio sarà chiarito dall’autopsia che certamente sarà disposta dal magistrato di turno.

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Cosenza, la Villa Vecchia polo verde del centro storico con il Diorama “Foce del Crati”

COSENZA – Nella giornata di domani, venerdì 30 settembre, sarà inaugurato nell’anfiteatro della Villa Vecchia il Diorama “Foce del Crati”, realizzato per volontà dell’Amministrazione Occhiuto in collaborazione con il Centro Studi del Pollino “Il Nibbio” di Morano Calabro, un modo di valorizzare la natura tra le bellezze del centro storico. La manifestazione di inaugurazione si terrà a partire dalle 11, alla presenza del Sindaco Occhiuto e con la partecipazione delle scuole cittadine. Andrà in scena, inoltre, lo spettacolo teatrale “Sentieri naturali”, a cura del Parco “Tommaso Campanella”, per la regia di William Gatto. La pièce si configurerà come un percorso tra gli alberi della Villa comunale: attraverso i racconti del cantastorie, si sfoglieranno le pagine più importanti dell’opera del filosofo Bernardino Telesio, “De Rerum natura iuxta propria principia”. Muse e Nereidi delle foci del Crati lungo il percorso accompagneranno verso il Diorama. Un primo, prezioso tassello, dunque, per creare nel centro storico un polo naturalistico in grado di accogliere manifestazioni, permanenti o temporanee, eventi musicali e cinematografici.

«Il Diorama realizzato nella Villa Vecchia   – ha spiegato l’ingegnere Nicola Bloise, presidente del Centro Studi Naturalistici “Il Nibbio” – si compone di una sala di forma ovale all’interno della quale è contenuta una scenografia di quindici metri contenente essenze naturali ed animali naturalizzati, provenienti da recuperi di animali trovati privi di vita, che a mezzo dell’arte della tassidermia ritrovano nuova linfa per scopi didattici. Questo tipo di rappresentazione è stata già ampiamente collaudata con risultati straordinari nelle strutture museali naturalistiche del Museo “Il Nibbio” di Morano Calabro che ha realizzato un prototipo di volàno culturale all’interno di vecchie case abbandonate adiacenti al Castello Normanno. Quel che abbiamo creato a Morano è un modello che vale per tutti i centri storici, anche per quello di Cosenza. Bisogna dare un’anima ai centri storici e quest’anima non può che essere culturale. Migliaia di studenti, provenienti dal Centro Sud,  visitano ogni anno il museo naturalistico di Morano e questo non può non tradursi in un’attenzione particolare verso la crescita culturale delle nuove generazioni».

In particolare, il Diorama della Villa Vecchia rappresenta uno spaccato assai realistico di un habit della foce del fiume Crati, con uno sfondo pittorico su un supporto in forex. All’interno del Diorama sono stati poi collocati gli animali, opportunamente preparati, in posizione naturale. Tra questi, il tarabuso, l’airone, lo svasso, la spatola, la moretta tabaccata , il falco di palude, la faina, il riccio, la volpe e tanti altri. Nella sala, inoltre, vi sono dei pannelli esplicativi che illustrano gli habitat del paesaggio ed un impianto sonoro che riproduce i versi degli animali presenti. In occasione dell’inaugurazione sarà allestita anche un’esposizione temporanea di farfalle.

Crati: migliorano le condizioni meteo e si abbassa il livello dell’acqua

Fiume-Crati-10Migliorano le condizioni meteo in Calabria dopo le abbondanti piogge di ieri che hanno provocato l’esondazione in tre punti del fiume Crati. Da alcune ore in Calabria ha smesso di piovere ed il livello del fiume Crati si e’ abbassato. In alcune zone della Calabria il cielo e’ sereno. Le sessanta famiglie sgomberate preventivamente nella zona di Piano Scafo nel comune di Cassano allo Ionio, oggi rientreranno in casa, con l’unico divieto di non occupare i piani bassi. Nel corso della notte la protezione civile ed i vigili del fuoco hanno monitorato costantemente la situazione. Il direttore della protezione civile della Calabria, Carlo Tansi, ha evidenziato che “continueremo a monitorare il fiume e grazie alle associazioni di volontariato continueremo le attivita’ di prevenzione”. Nel corso della notte il livello del fiume Crati ha raggiunto i 4,58 metri, di poco superiore ai livelli del 2013 quando furono sommersi dall’acqua gli scavi archeologici di Sibari. Con il passare delle ore il livello del fiume e’ sceso a 3,20 metri. Ieri il fiume era esondato in tre punti provocando danni alle colture agricole. A causa dell’esondazione la strada provinciale via dell’argine e’ stata chiusa al traffico.

Le ultime dichiarazioni di Tansi sul maltempo:

“L’acqua sta defluendo anche perche’ il mare e’ meno agitato di ieri e questo permette uno smaltimento piu’ veloce”. Lo ha detto il direttore regionale della Protezione Civile, Carlo Tansi, circa la situazione del fiume Crati. “La situazione, quindi, e’ in miglioramento, pero’, non possiamo – ha aggiunto – essere ancora completamente certi del definitivo miglioramento fino a quando non passa non finisce l’allerta meteo. Il crati, percio’, continua a essere monitorato a vista. Noi abbiamo in vari punti, quelli piu’ critici, sin da ieri pomeriggio le nostre squadre di Protezione Civile e molte squadre di associazioni volontarie”. “Siamo in contatto anche – ha concluso – con il comune di Corigliano perche’ in quel Comune c’e’ una zona, Thurio, di forte criticita’ dove il Crati sta erodendo un argine e alcune famiglie sono a rischio. Pero’ tutto e’ sotto controllo”.

Contratto fiume Crati, si insedia il Gruppo di lavoro della Provincia Cosentina

Comitato fiume
Comitato fiume

Prima riunione operativa del Gruppo di Lavoro, istituito dalla Provincia di Cosenza, per la sottoscrizione del “Contratto del Fiume Crati”.

L’incontro ha visto la presenza dei  dirigenti della Provincia di Cosenza interessati: Giuseppe Nardi per Ambiente e Demanio e Produttività,  Giuseppina Donato per Programmazione e Gestione del Territorio ed Urbanistica, Francesco Basta per la Difesa del Suolo, Protezione Civile e Viabilità, Fabio Bruno, per Giovanni De Rose, per le Relazioni Interistituzionali ed Assistenza agli enti locali, con il supporto tecnico degli avvocati esperti ambientali e componenti del Gruppo di Lavoro 1 per il riconoscimento dei Contratti di Fiume a scala nazionale e regionale, coordinato dal Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, in collaborazione con ISPRA, Paola Rizzuto, nominato coordinatore del Gruppo di Lavoro, Maria Claudia Marazita e Elio Lappano, nonché il professor Giancarlo Principato dell’Unical.

Il Presidente della Provincia, Mario Occhiuto, ha inteso dotarsi di tale strumento per contribuire fattivamente ad operare un cambiamento in tema di pianificazione fluviale, promuovendo con ciò una nuova cultura del territorio e dei fiumi, con l’obiettivo di dare un contributo concreto alle politiche e strategie nazionali, regionali e locali. Entusiasta e tempestiva l’adesione dei suoi dirigenti, i quali hanno offerto le proprie competenze al servizio di questa nuova e delicata fase che si è aperta, per le aspettative che sui contratti di fiume si sono create,  con il proposito di avvicinarsi sempre più al territorio ed alle comunità, affinché l’elemento naturale possa ritrovarsi in armonia con quello antropico e per esso con politiche e progetti. Il coordinatore, Paola Rizzuto, ha sottolineato che il fiume Crati, rappresentando uno dei più grandi bacini idrografici che ricadono nel territorio della provincia di Cosenza, con il gran numero di Comuni della Valle del Crati che ricomprende, che lo rende, forse, il più importante nella regione, con al suo interno due riserve naturali, riconosciute con legge regionale, storia e tradizioni, con la sua elevata densità abitativa ed urbanizzazione, rappresenta una ottima sperimentazione in tema di Contratti di Fiume quali strumenti di pianificazione, coesione e sviluppo per il Mezzogiorno, poiché offre punti di forza ed opportunità, del pari a rischi e fragilità, così articolati e vari, forieri di dinamiche dialettiche complesse per gli interessi diversificati e strutturati,  per le diversità morfologiche e peculiarità territoriali, per cui l’esperienza in fieri del Contratto di Fiume Crati potrà svolgere appieno qui la sua funzione.

Punto di forza e garanzia di conformità è l’inserimento tra i riferimenti normativi presupposto dell’atto d’indirizzo assunto dal Presidente, oltre alle direttive comunitarie e testi normativi nazionali e regionali di riferimento, il documento redatto dal Gruppo di Lavoro 1 del Tavolo Nazionale, che identifica le definizioni ed i requisiti qualitativi di base dei contratti di fiume con l’intento precipuo di armonizzare l’interpretazione ed attuazione su tutto il territorio italiano.

Conversazione di studio sull’alluvione del 1959

Esondazione Crati 1959

COSENZA – Il gentlemen’s agreement (l’accordo tra gentiluomini) sottoscritto il 10 ottobre scorso tra il Comune di Cosenza e il gruppo facebook “Il senso del tempo, il valore di un posto, Cosenza” comincia a dare i primi proficui risultati e passa alla sua fase attuativa. Per la giornata di domani, venerdì 22 novembre, infatti, il Comune ed il gruppo facebook che fa capo a Massimo Veltri, hanno promosso, in occasione del 54° anniversario dell’alluvione del fiume Crati, che colpì la città di Cosenza il 24 novembre del 1959, una manifestazione in programma, alle ore 10,00, all’Istituto comprensivo dell’infanzia (primaria e secondaria di 1° grado) “Carmela Borelli” di via Spirito Santo.

Si tratta di una conversazione di studio sul tema “24 novembre 1959, Cosenza e l’alluvione del fiume Crati”, primo degli appuntamenti che l’Amministrazione comunale ed il gruppo facebook si sono prefissati in occasione della presentazione dell’accordo di collaborazione.

Il sindaco Mario Occhiuto sarà tra i partecipanti all’iniziativa di domani, insieme all’assessore alla formazione della coscienza civica, scuola e cultura Geppino De Rose, a Massimo Ciglio, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Carmela Borelli”, a Massimo Veltri e Alfredo Salzano, rispettivamente fondatore e ideatore del gruppo facebook e a Stefano Vecchione, vice presidente dell’Istituto per gli studi storici di Cosenza. Tra gli altri interventi, previsti quelli del poeta Ciccio De Rose e delle docenti dell’istituto “Carmela Borelli” Maria Luisa Morrone e Isabella Salatino. L’incontro sarà moderato da Vincenzo Scirchio.

Il progetto non vuole cadere nel nostalgico o nel contemplativo, ma consegnare al presente e al futuro uno spaccato di microstoria che altrimenti rischia d’andare perduto. Recuperare il vissuto serve ad assegnare identità, radici e creare condivisioni. Ma aiuta anche a proiettarsi nel futuro con basi solide, aumentando consapevolezze e amore per la comunità di cui si fa parte.

La relazione di Alfredo Salzano, con la proiezione delle immagini fotografiche d’epoca di Antonio Cannataro, si soffermerà su quelle giornate di grande impegno e di solidarietà dei cosentini e di tutta la nazione, quando sul panoramico piazzale antistante il complesso monumentale di San Francesco di Paola, all’imbrunire del 24 novembre 1959, una folla attonita di cittadini assistette inerme al nuovo e tragico straripamento del Fiume Crati.

L’intervento del vice presidente degli studi storici di Cosenza, Stefano Vecchione, esaminerà il rapporto tra la città, la confluenza del Busento nel Crati e i cinque ponti sui fiumi.

Al termine della conversazione di studio con gli studenti della scuola “Borelli”, seguirà una passeggiata, tra storia e ricordi, nei quartieri storici di Cosenza devastati dall’esondazione del Crati del 1959.