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Esondazione Crati, Coldiretti, «Situazione gravissima a Corigliano-Rossano»

CORIGLIANO – ROSSANO (CS) «Con le prime luci del giorno si appalesa gravissima la situazione dopo che alle prime luci dell’alba, rompendo gli argini per l’ondata di piena,  è esondato il fiume Crati in località “Ministalla” nel comune di Corigliano Calabro. Da una prima ricognizione effettuata dalla Coldiretti risultano allagati da più di un metro d’acqua oltre 1000 ettari di agrumeti in piena produzione, circa mille pecore sono morte annegate, alcune decine di bovini e naturalmente ci sono decine di  famiglie evacuate e danni ad abitazioni e strutture. Una situazione di estremo disagio che   ha costretto la Protezione Civile ad intervenire con mezzi fluviali per mettere in sicurezza le persone». E’ questo quanto riportato in una nota di Coldiretti.

«Immediatamente, il Consorzio di Bonifica di Trebisacce – informa poi Coldiretti – si è messo a disposizione della Protezione Civile  attivandosi con uomini, mezzi e risorse proprie per le immediate opere di messa in sicurezza dell’argine e così di ridurre il rischio residuo ed evitare ulteriori tracimazioni e danneggiamenti a seguito di un eventuale nuove ondate di piena».

«Ormai è un bollettino quotidiano, la conta dei danni sarà fatta e si aggiungerà a quella delle ultime settimane  – commenta il Presidente di Coldiretti Calabria Franco Aceto – si ripetono tragedie legate alla fragile situazione idrogeologica, accentuata da eventi meteorologici sempre più violenti, questo – continua- ci obbliga a ribadire la necessità di un grande piano per la manutenzione del territorio, perché la sicurezza da frane, alluvioni e cedimenti del terreno è il primo intervento infrastrutturale, di cui abbiamo bisogno. È importante, a questo punto, che si attivino tutte le forze per prestare soccorso alla gente che vive in questi luoghi  nonché – sottolinea Coldiretti –  le  procedure idonee per affrontare l’emergenza, così come gli Enti che controllano il territorio pongano in essere provvedimenti necessari alla messa in sicurezza del territorio e alla pulizia e manutenzione dei fiumi».

Allerta meteo: il Parco Archeologico di Sibari preservato dall’allagamento

ROSSANO (CS) – Le condizioni meteo avverse che si sono abbattute nelle scorse ore sulla nostra regione hanno determinato l’esondazione del fiume Crati in almeno tre punti. Fortunatamente, però, il Parco Archeologico di Sibari, spesso soggetto a fenomeni di allagamento in passato, non ha subito alcun danno. Infatti, già nel 2013 l’area era stata completamente sommersa dall’acqua e, in seguito allo spiacevole accaduto, erano stati ricostruiti gli argini del fiume che n questa occasione hanno retto preservando il sito. Carlo Tansi, direttore della Protezione Civile calabrese, ha sottolineato che “questo e’ l’esempio concreto degli effetti della buona prevenzione. Quando si realizzano opere sui studi scientifici del territorio e con la consapevolezza di fare prevenzione, i rischi vengono annullati. Rimane assurdo che nel 2016 si trovino agrumeti nell’alveo dei fiumi, nonostante quello che e’ accaduto in passato”.

Crati: migliorano le condizioni meteo e si abbassa il livello dell’acqua

Fiume-Crati-10Migliorano le condizioni meteo in Calabria dopo le abbondanti piogge di ieri che hanno provocato l’esondazione in tre punti del fiume Crati. Da alcune ore in Calabria ha smesso di piovere ed il livello del fiume Crati si e’ abbassato. In alcune zone della Calabria il cielo e’ sereno. Le sessanta famiglie sgomberate preventivamente nella zona di Piano Scafo nel comune di Cassano allo Ionio, oggi rientreranno in casa, con l’unico divieto di non occupare i piani bassi. Nel corso della notte la protezione civile ed i vigili del fuoco hanno monitorato costantemente la situazione. Il direttore della protezione civile della Calabria, Carlo Tansi, ha evidenziato che “continueremo a monitorare il fiume e grazie alle associazioni di volontariato continueremo le attivita’ di prevenzione”. Nel corso della notte il livello del fiume Crati ha raggiunto i 4,58 metri, di poco superiore ai livelli del 2013 quando furono sommersi dall’acqua gli scavi archeologici di Sibari. Con il passare delle ore il livello del fiume e’ sceso a 3,20 metri. Ieri il fiume era esondato in tre punti provocando danni alle colture agricole. A causa dell’esondazione la strada provinciale via dell’argine e’ stata chiusa al traffico.

Le ultime dichiarazioni di Tansi sul maltempo:

“L’acqua sta defluendo anche perche’ il mare e’ meno agitato di ieri e questo permette uno smaltimento piu’ veloce”. Lo ha detto il direttore regionale della Protezione Civile, Carlo Tansi, circa la situazione del fiume Crati. “La situazione, quindi, e’ in miglioramento, pero’, non possiamo – ha aggiunto – essere ancora completamente certi del definitivo miglioramento fino a quando non passa non finisce l’allerta meteo. Il crati, percio’, continua a essere monitorato a vista. Noi abbiamo in vari punti, quelli piu’ critici, sin da ieri pomeriggio le nostre squadre di Protezione Civile e molte squadre di associazioni volontarie”. “Siamo in contatto anche – ha concluso – con il comune di Corigliano perche’ in quel Comune c’e’ una zona, Thurio, di forte criticita’ dove il Crati sta erodendo un argine e alcune famiglie sono a rischio. Pero’ tutto e’ sotto controllo”.

Bray, preoccupante la situazione al Parco Sibari

Cassano all’Ionio (CS).’Sibari è uno dei simboli del nostro Paese ed è di una grandezza inestimabile che, purtroppo, oggi versa in una situazione che mi preoccupa moltissimo”. Lo ha affermato il ministro dei beni culturali Massimo Bray dopo la visita al Parco archeologico per prendere cognizione di quello che è accaduto il 18 gennaio scorso, quando, a causa dell’esondazione del Crati, cinque ettari di area archeologica furono sommersi da 200 mila metri cubi di acqua e fango.