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Kose Concrete, tra gli ospiti Paolo Savona presidente Consob

COSENZA – Il Presidente della Consob, Paolo Savona ha preso parte questa mattina a Cosenza, al Castello Svevo, alla giornata conclusiva del I Forum europeo sull’impresa culturale e creativa (Kose Concrete) promosso in sinergia dal Comunedi Cosenza e dall’Ente nazionale per il Microcredito.

La presenza a Cosenza del Prof.Savona, già Ministro dell’Industria, commercio e artigianato nel Governo Ciampi e già Ministro per gli  affari europei nel Governo Conte, era legata al ritiro del Premio “Antonio Serra”, intitolato all’economista e filosofo cosentino del ‘600, assegnatogli dal Comune di Cosenza e che Savona ha ricevuto dalle mani del Sindaco Mario Occhiuto. Alla consegna del premio era presente il Vicesindaco e Assessore alla cultura, on.Jole Santelli che ha poi partecipato alla successiva sessione conclusiva del Forum.

Molto attesa la presenza del Presidente della Consob anche per le dichiarazioni pronunciate nel corso dell’intervista che al Castello Svevo ha rilasciato, davanti ad una platea molto interessata, al giornalista Francesco Sisci. Savona non ha avuto esitazioni a lanciare, durante l’intervista a Sisci, un messaggio particolare nel dibattito che è stato aperto in Europa. “Credo che quella che sto per pronunciare – ha detto Savona – sia una delle frasi che maggiormente dispiaccia alla Commissione Europea: Moscovici rischia di essere per l’Italia quello che Clemenceau fu per la Germania durante il trattato di Versailles. Gli storici dicono di aver chiesto alla Germania di pagare i debitidi guerra e questo ha aperto la porta al nazismo”.

E sulla situazione del Paese il prof.Savona aggiunge: “Ho sempre concentrato la mia attenzione su due punti: le esportazioni e il risparmio che considero i due pilastri dello sviluppo italiano. Dobbiamo curare fino in fondo la protezione delle esportazioni e sottolineare l’importanza degli investimenti immobiliari. L’Italia ha due motori:  il motore delle esportazioni e il motore delle costruzioni. Il punto cruciale è il risparmio, nella misura in cui risulta non sufficientemente valorizzato”. E ricorda di quando nel 1992, quando l’Italia si apprestava a firmare il trattato diMaastricht, scrisse  un appunto per il suo maestro Guido Carli, un Pamphlet intitolato “L’Europa dai piedi d’argilla”.  In quell’occasione Savona mise sull’attenti Carli: “state accettando condizioni che il Paese non è in gradodi prospettare” e disse che “non si teneva conto dei due pilastri (le esportazioni e il risparmio)”.  E all’accusa ricorrente che gli è stata rivolta anche in questi ultimi giorni di voler spendere di più e di voler aumentare il debito, risponde categorico: “ Non l’ho detto. Ho  solo detto che non voglio che quello sia il parametro per giudicare il Paese. Occorre rovesciare questa narrazione.  Bisogna ridare fiducia al Paese, anche perché non siamo nelle condizioni in cui si è venuta a trovare la Grecia.  C’è da discutere, ma razionalmente. Non ho niente contro i parametri europei, li considero incompleti. Valorizziamo ciò che abbiamo”. E all’Europa continua a ripetere come un mantra: “ci volete aiutare a risolvere il problema del debito pubblico o volete semplicemente metterci in difficoltà?”

Al momento di ricevere dal Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, il premio “Antonio Serra” lo ringrazia particolarmente anche per le affinità con l’economista cui il premio è intitolato.

E’ lo stesso Sindaco Occhiuto a leggerne la motivazione: “il premio “Antonio Serra 2019 viene assegnato al prof.Savona per aver contribuito, attraverso la sua opera di ricercatore, sin da giovane, alla creazione di modelli dianalisi innovativa, capaci di garantire ai decisori pubblici e non, un’interpretazione degli scenari di intervento molto più oggettiva e reale.

Il riferimento è al primo modello econometrico dell’economia italiana di cui il prof.Savona è coautore. “La personalità scientifica del Prof.Savona – ha aggiunto il Sindaco – appare richiamare, fra l’altro, diverse similitudini con quella di Antonio Serra, soprattutto nella capacità di contrasto del pensiero dominante e nella indicazione diarchitetture metodologiche a forte contenuto innovativo”. Nella motivazione del premio il Sindaco fa riferimento anche al documento che il Prof.Savona ha recentemente inoltrato a Bruxelles, dal titolo “Una Politeia per un’Europa diversa, più forte, più equa”, documento che sottolinea la necessità di una precisa inversione di tendenza nelle policy e nei processi istituzionali europei.

Il prof.Savona, dopo aver ricevuto il premio, ha poi  risposto di buon grado alla domanda di Francesco Sisci: “Cosa ha da insegnare Antonio Serra all’Italia in questo momento”?

“State recuperando – ha detto Savona –  lo spirito di un secolo(il seicento) che non è studiato a sufficienza. Qui a Cosenza in quel secolo si erano concentrati illustri personalità ed illustri studiosi, da Telesio a Campanella, allo stesso Serra. Senza il seicento non ci sarebbe stata la rivoluzione industriale”.

Oggettivamente come sta l’Italia?- gli chiede ancora Sisci.

“Le esportazioni pesano sul PIL  per il 32%. E’questo – dice Savona -il vero miracolo italiano, perché è l’unico Paese che ha una piramide rovesciata. E tutti vivono su questo 32% che è in grado di finanziare  il bilancio pubblico che pesa il 50% circa del PIL. Se rimaniamo nell’ambito della logica che ci impone l’Europa e non riusciamo a rovesciarla,L’unica cosa che può fare il Paese – e cita ancora Antonio Serra – è puntare sulla forza della ragione e il fastidio che dà la forza della ragione è enorme.

Hanno timore di aprire una discussione- aggiunge – perché sanno di avere torto. Abbiamo assolutamente bisogno del mercato comune. Per far funzionare un mercato abbiamo bisogno di un fisco identico per tutti e soprattutto diun rapporto di cambio stabile e di condizioni monetarie che siano a vantaggio di tutti e non solo di alcuni”.

E si avvia alla conclusione: “l’Italia ha una posizione finanziaria sull’estero in pareggio. Noi diamo all’estero quanto l’estero investe in Italia. Siamo uno dei pochi Paesi nel mondo che ha la posizione finanziaria sull’estero in equilibrio”.

E ribadisce le soluzioni già indicate in altre occasioni.

“Ho indicato una soluzione che sta acquisendo peso a livello europeo che è la creazione dei titoli sicuri europei. Critico l’organizzazione europea perché esiste un trattato che ha fissato delle norme, malauguratamente ratificate dal Paese, ma non ho mai avuto attacchi da Bruxelles, né ho mai detto di voler uscire dall’Europa. Le persone intelligenti della Commissione hanno capito che oggi in Europa manca un titolo sicuro che possa essere acquistato dai cittadini o dagli intermediari professionali e che possa essere alternativo al debito pubblico”.

Se lei fosse il Presidente dell’Europa cosa farebbe con questa Europa e con i suoi protagonisti maggiori? E’ l’ultima domanda di Sisci.

“Aprire un dialogo, mettere insieme ogni Paese. Le trattative per un nuovo trattato sono difficili perché occorre avere l’unanimità. Ma il dialogo può essere aperto.

La gente si aspetta un messaggio positivo dall’Europa.

L’Europa non è matrigna, ma è madre di tutti. Riprendiamo l’era delle speranze. Siamo in una fase di reazione,ora dobbiamo passare alla costruzione”.

 

A Cosenza il forum KOSE CONCRETE, domani la presentazione a Roma

ROMA – Venerdì 7 giugno dalle ore 11.30 presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati (ingresso via della missione 8, 00187 Roma) si svolgerà la conferenza di presentazione della manifestazione KOSE CONCRETE (il primo forum europeo sull’impresa culturale e creativa) in programma  a Cosenza dal 14 al 16 giugno.

La manifestazione è promossa dal Comune di Cosenza e dall’Ente nazionale per il Microcredito con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania.

Saranno presenti alla conferenza stampa il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, il Presidente dell’Ente Nazionale per il Microcredito, Mario Baccini e l’Assessore alla cultura del Comune di Cosenza Jole Santelli.

Il Forum è finalizzato a rafforzare la conoscenza dell’offerta culturale del nostro territorio e a promuovere e sostenere l’imprenditorialità e l’occupazione, in particolare giovanile.

Grazie al contributo di tutti i partecipanti, che si esprimerà attraverso un nutrito programma di eventi, tavole rotonde e focus group, sarà possibile esaminare punti di forza e criticità delle politiche di supporto ai micro-operatori economici culturali e creativi, valorizzare il partenariato pubblico-privato, divulgare buone prassi a livello nazionale ed internazionale.

Il Forum, pertanto, costituisce una preziosa occasione di networking, di dibattito e di confronto tra istituzioni pubbliche, operatori del settore privato, esponenti del mondo accademico e finanziario ed organismi non-profit a vario titolo interessati al settore dell’industria culturale e creativa.

Il programma completo dell’iniziativa sarà pubblicato nell’home page del sito ENM www.microcredito.gov.it dal giorno 8 giugno.

 

 

“Da qui al futuro”, il forum di Attiva Rende tra cultura, città inclusiva e sostenibile

RENDE – «Grazie al Forum “da qui al Futuro” il grande impegno e il lavoro svolto in questi anni ha  acquisito ancora più valore, spessore, idealità e concretezza. Due giornate di intenso dibattito in cui i cittadini volontariamente e con generosità  hanno avanzato le loro proposte per la Rende19-24. Per tutti un investimento di tempo e di competenze, che fa sempre più di Attiva Rende il luogo di elaborazione di politiche per la città  evidentemente affidabile e credibile. Lo affermo ovviamente con orgoglio ma anche con tutta il giusto carico di responsabilità che ciò determina»

Così Marina Simonetti, Presidente dell’Associazione Attiva Rende, ha introdotto la seconda giornata del forum “da qui al Futuro” – generosamente ospitato dalla Fondazione Roberta Lanzino. Iniziativa pensata per la costruzione del programma, partecipato e condiviso, con il quale l’associazione si presenterà alle prossime amministrative. Una prova generale di quello che sarà il metodo dell’associazione per il governo della città, con la sistematica strutturazione di luoghi istituzionali d’ascolto dei bisogni, di definizione e di verifica della politiche che verranno messe in campo per guidare il ritorno della città al ruolo e alla funzione che merita.

 Tutta un’altra storia rispetto alle modalità di governo dell’amministrazione ancora in carica, sia nel merito sia nel metodo. Di seguito, in estrema sintesi, le indicazioni pervenute dal dibattito dei quattro tavoli. Emerge, dal tavolocitta della cultura, coordinato da Danilela Ielasi, una Rende senza identità, disconnessa e priva di un centro urbano nel quale incontrarsi e riconoscersi. Una città ancora giovane con una forte crisi culturale, ma che ha tutto il potenziale per diventare una città della cultura e motore di rigenerazione urbana e sociale.

La Cultura può rimettere in moto dinamiche di comunità che rinsaldano le relazioni umane, ricreano tessuto sociale, aggregano giovani, stimolano nuovi lavori, nuova economia. Una città pienamente inclusiva è quella che fa della trasparenza, dell’accessibilità, delle pari opportunità e della partecipazione democratica il suo orizzonte culturale dal quale far discendere quelle politiche realmente rispondenti alle esigenze di tutte le comunità che compongono la società rendese.

Il tavolo sulla “città inclusiva”, coordinato da Paola Perri,  ha registrato le giuste critiche di cittadini residenti in contrade e aree della città escluse dai servizi essenziali – strade, illuminazione, reti, etc. – insieme alle proposte – da parte di associazioni di giovani laureati  – di progetti di emersione dei saperi taciti e di diffusione delle pratiche di libera espressione dalle arti quale possibilità di rigenerazione urbana e delle sue comunità. Welfare di comunità, nuove logiche di co-progettazione fra pubblico e privato, formazione permanente per i dipendenti dell’amministrazione e per i cittadini, presidio del territorio con programmi di informazione e prevenzione di tutte le forme di violenza, e in particolare a tutela delle donne, degli adolescenti e del disagio sociale: queste i nodi centrali della discussione del tavolo da ulteriormente declinare  in idee, proposte e progetti che in più è stato fortemente sottolineato abbiano il carattere della  misurabilità, della valutazione oggettiva dei risultati potenziali e effettivi.

 

Sulle aree industriali di Rende l’attenzione si è focalizzata sul degrado in cui versano Contrada Lecco e Contrada Cutura. Oltre alla totale assenza di manutenzione urbanistica (cura delle strade, dell’illuminazione e dei marciapiedi), diverse sono state anche le preoccupazioni circa la mancanza di trasporto pubblico, le frequenti esondazioni, i furti e, in generale, la carenza di servizi per le imprese. Il tavolo città produttiva”- coordinato da Riccardo Barberi evidenzia come questa situazione non incentivi l’insediamento di nuove realtà imprenditoriali nelle aree industriali, mentre è sempre più necessario pensare a un patto sociale per lo sviluppo. Che grazie al contributo di tutti gli attori possa mettere in un asse di progettualità condivisa: il centro storico come area di produzione artigianale anche artistica; riconnettere la produzione di sapere tecnologico proprio dell’ateneo con il sistema formativo scolastico e i bisogni professionali e di innovzione di processo e di prodotto delle aree industriali; politiche di sostegno e di incentivazione a nuove imprenditorialità in sintonia anche con le caratteristiche degli specifici siti in cui insistono.

 Il tavolo città sostenibile– coordinato da Massimo La Deda – ha raccolto le criticità sui temi dell’ambiente, della salute del cittadino e della mobilità urbana . Rende soffre di una serie di problematiche ambientali, e il monitoraggio della qualità delle matrici ambientali (acque, suolo, aria) rappresenta alla quale dare certamente risposta insieme a una sistematica e puntuale comunicazione e accessibilità dei dati  alla cittadinanza. Mappatura delle reti idriche, piano delle aree verdi,  piano di efficientemento energetico, piano della mobilità urbana, sono i fronti aperti a cui  il tavolo ha dato i primi indirizzi di  lavoro, in un’ottica anche qui di coprogettazione e partecipazione di tutti  portatori d’interesse.

 A conclusione dei lavori Mimmo Talarico, candidato a sindaco, sottolinea come «da questi incontri emerge con chiarezza e con forza la necessità di far diventare questo confronto con i cittadini, questa modalità di interlocuzione sulle cose, la cifra della nostra politica amministrativa. Un Forum permanente che una città che aspira e ambisce a profili sempre più profondi di modernità e d’innovazione può e deve legittimamente realizzare. È questa la Rende che insieme ai cittadini stiamo disegnando e vogliamo realizzare insieme a tutte le forze che, come noi, intendono ridare alla città la capacità di guidare e governare le sfide del presente». 

 

Demoskopika, i dati sul turismo sorridono alla città di Cosenza

COSENZA -Da Cosenza parte la contaminazione turistica. E l’unico claim vincente per fare turismo è “sorridi al turista sorridi al futuro”.

L’affermazione è di Raffaele Rio, Presidente di Demoskopika, introdotto dall’Assessore al turismo e marketing territoriale Rosaria Succurro e intervenuto questa mattina all’apertura della seconda giornata del Forum del turismo della città di Cosenza, in corso di svolgimento al complesso di San Domenico. Rio ha reso noti i dati più significativi sui flussi turistici nella città di Cosenza nel 2018.

Lo scorso anno le presenze turistiche sono state 104.194 di cui 85.145 per il settore alberghiero e 19.049 per il settore extra-alberghiero, con un andamento che ha fatto registrare una crescita del 6% rispetto al 2017. Il Presidente di Demoskopika ha comunicato altri due dati interessanti riferiti al periodo estivo e natalizio. Da giugno a settembre dello scorso anno si è registrato un incremento di presenze del 14,7% (40.903 presenze) rispetto allo stesso periodo del 2017 (35.675). Nel mese di dicembre del 2018, in coincidenza con le festività natalizie e di fine anno, i 5 mila turisti che hanno scelto Cosenza hanno generato 9.030 pernottamenti con un incremento del 9,2% rispetto allo stesso periodo del 2017.

«Il 2018 ha segnato anche un altro record – ha sottolineato durante il suo intervento al Forum Raffaele Rio -: quello dei turisti stranieri, con un più 41,5% degli arrivi e un più 23,1% delle presenze. Il 2018 è stato storicamente l’anno del boom degli stranieri in città. A scegliere Cosenza come destinazione turistica sono stati oltre 11 mila cittadini non italiani, miglior dato in assoluto dal 2011 con un indotto di quasi 21 mila pernottamenti». Nel suo intervento Rio ha anche disegnato la geografia dei paesi stranieri da cui provengono coloro che hanno scelto Cosenza: 1.951 gli arrivi dalla Polonia, 1.870 dagli Stati Uniti, 1.536 dalla Germania, 1.496 dal Canada, 1.354 dalla Francia, 1.227 dalla Spagna e, ancora, 1.204 dal Brasile, 955 dall’Argentina, 802 dall’Austria, 767 dalla Cina e 700 dal Regno Unito.

I turisti, dunque, ci sono.  Questo il dato primario che arriva dagli operatori. Ma i cittadini rispetto al turismo come si posizionano? Demoskopika al riguardo ha ascoltato 200 cittadini, un campione estremamente significativo. E presto partirà un altro sondaggio ai potenziali turisti italiani. «Chiederemo – ha detto Rio – ad un campione di  3000 turisti italiani di darci una serie di informazioni su Cosenza»

Qual è, dunque, la percezione del turismo a Cosenza? Sono 32 mila, secondo le stime di Demoskopika, i cosentini che percepiscono un aumento delle presenze turistiche.

Una sorta di “braccio armato” lo ha definito Raffaele Rio. Alla domanda sull’andamento, negli ultimi 5 anni, delle presenze turistiche nel territorio comunale, il 55,3% dei cittadini (circa 32 mila) ha risposto di percepire l’aumento, mentre solo il 5,3% ha parlato di diminuzione. Inoltre, intervistati sull’importanza del turismo per la crescita economica e sociale della città, 9 cosentini su 10 non hanno avuto dubbi: per 53 mila di loro il comparto turistico è strategico per il territorio comunale. Il 47,7% lo ha giudicato abbastanza strategico e il 44,5% lo ha definito fondamentale. Solo il 7,8% ha ritenuto che il comparto turistico non sia fondamentale per la crescita del territorio urbano.

Fin qui i dati. Ma cosa bisognerebbe fare per migliorare ancora di più la situazione e cosa manca si è chiesto Raffaele Rio? E’ lui stesso a darsi la risposta. “Manca un aiuto sostanziale della Regione. Ad oggi non c’è un piano triennale, anche se la giunta ha approvato un nuovo piano che dovrebbe andare prossimamente in consiglio regionale. Bisogna riprendere a programmare perché solo la programmazione produce risultati. Questo consentirebbe di commercializzare le destinazioni con più forza. E poi – conclude Rio – è importante puntare sui siti perché è lì che si gioca la partita del futuro”.

 

A Filadelfia il primo forum delle comunità locali calabresi

FILADELFIA  (VV) – Su iniziativa dell’amministrazione comunale di Filadelfia, del CIME, il Forum Italo Tunisino per la Cittadinanza Mediterranea e l’Istituto Castelmonardo, si svolgerà a Filadelfia dal 26 al 27 ottobre il primo “Forum delle comunità locali calabresi tra Europa e Mediterraneo”.

L’incontro, che si inserisce nel quadro della Convenzione Europea del Paesaggio, prevede la costituzione di alcuni gruppi di lavoro e la presentazione di temi da parte degli stessi relativi al governo dei flussi migratori, all’accoglienza e all’integrazione nella prospettiva della rivitalizzazione dei sistemi territoriali delle nostre aree interne, alle  opportunità ed ai finanziamenti dell’UE per le aree interne del Mezzogiorno d’Italia,  alla biodiversità, allo sviluppo rurale,  alla difesa e alla valorizzazione del territorio. Una sessione sarà dedicata, infine ai giovani, con focus sul diritto allo studio ed al lavoro.

Le due giornate saranno aperte da una relazione di Tonino Perna, economista dell’Università di Messina. Seguiranno le relazioni di Francesco Bevilacqua sui tratti del paesaggio calabrese naturale e sociale, di Antonio Morabito (UOT RC) sulla tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale, di Domenico Rizzuti (Forum Italo-Tunisino) sulle relazioni tra comunità locali della Calabria e dell’Africa del Nord in un quadro euro-mediterraneo.

I tavoli tematici saranno coordinati da Luigi Dell’Aquila, Luigi Pandolfi, Massimo Covello, Mario Talarico, Maria Teresa Iannelli, Peppino Dell’Aquila. Dopo le conclusioni, che saranno svolte da Pier Virgilio Dastoli del Movimento Europeo Italia, sarà approvato il documento finale del Forum. Nel corso dell’iniziativa sarà distribuito gratuitamente il dossier Statistico Immigrazione dell’IDOS, 2017.

«Noi pensiamo che, nel momento critico che viviamo, le comunità locali calabresi – fanno sapere gli organizzatori – possono diventare elemento importante di una svolta per il futuro della Regione, nel suo insieme, alternativo ai fallimenti sperimentati».

 

Forum “CompraVerde Buy Green”, presente anche la regione Calabria

ROMA – Il Dipartimento regionale all’ambiente e la Stazione Unica Appaltante hanno rappresentato – informa l’ufficio stampa della Giunta –  la Regione Calabria nell’XI edizione del Forum CompraVerde-BuyGreen, che si è svolto a Roma nei giorni 12 e 13 ottobre. L’evento, dedicato a politiche, progetti, beni e servizi di Green Procurement pubblico e privato, è promosso dalla Fondazione Ecosistemi, in collaborazione con il Ministero dell’ambiente, con il Coordinamento Agende 21 locali italiane, Unioncamere, CONAI, Banca popolare etica, ICLEI. La Regione è stata invitata per esporre l’attività e la metodologia adottata per l’organizzazione del percorso formativo specialistico sul GPP, ritenuto innovativo e qualitativamente efficace, erogato alle Stazioni Appaltanti del territorio calabrese nel primo semestre 2017. I dirigenti dei settori regionali Gabriele Alitto, del Dipartimento ambiente, e Elvira Costantino, della SUA, che hanno organizzato i seminari con la collaborazione del settore formazione, hanno illustrato la tematica nel corso del seminario sul tema “La formazione come azione propedeutica all’implementazione del GPP. L’esperienza della Regione Calabria”. Particolare rilievo è stato dato ai risultati raggiunti dall’iniziativa, misurati attraverso rilevazioni di gradimento degli utenti. Inoltre, è stato messo in evidenza che la metodologia utilizzata può costituire un modello formativo di riferimento replicabile in altri contesti territoriali e costituire una buona pratica di diffusione di saperi orientati alla riduzione degli impatti ambientali e allo sviluppo sostenibile. Per ulteriori notizie si può consultare il sito www.forumcompraverde.it/seminari-formazione.

Anche studenti Unical parteciperanno al Forum delle R-Esistenze Meridionali di Scampia

ARCAVACATA DI RENDE (CS) Cinquantadue studenti dell’Università della Calabria prenderanno parte alla tre giorni del 5° Forum delle R-Esistenze Meridionali, che si terrà presso l’Officina delle Culture Gelsomina Verde di Scampia dal 19 al 21 maggio. Nato 5 anni fa dalla fusione delle esperienze di Pedagogia della R-Esistenza, progetto scientifico-didattico dell’Università della Calabria, e di (R)esistenza Anticamorra di Scampia, il Forum si pone l’obiettivo di trasformare in prassi, attraverso il confronto con i territori, le nozioni pedagogiche che gli studenti apprendono nei corsi accademici. Gli universitari di Arcavacata si confronteranno con le locali realtà associative e sociali, alla ricerca di modelli empirici di pedagogia dal basso. La manifestazione è articolata in tre giornate, che prevedono mostre fotografiche, incontri, dibattiti, visite del Quartiere e dei suoi presidi di resistenza culturale e territoriale, inclusi i beni confiscati alle mafie e riutilizzati socialmente, come il Fondo Amato Lamberti. Per l’occasione, nella seconda giornata, sabato 20 maggio, sarà assegnato il Premio nazionale Gelsomina Verde, giunto alla seconda edizione e rivolto a quanti, nel corso dell’anno, si sono contraddistinti nella ricerca e promozione della giustizia sociale, della legalità e del riscatto dei territori. Tra i premiati, i magistrati Catello Maresca (Dda di Napoli) e Franco Roberti (Procuratore nazionale antimafia), il giornalista Michele Inserra, il professore universitario del Suor Orsola Benincasa Isaia Sales, Adelmo Cervi, familiare vittime del fascismo, e Susy Cimminiello, familiare vittime delle mafie. «Discuteremo dei modelli di democrazia popolare e di pratiche di nuova cittadinanza, affermano Ciro Corona e Giancarlo Costabile, promuovendo un’altra iconografia del potere meridionale. Scampia è il simbolo del riscatto del Sud, continuano Corona e Costabile, ed è la dimostrazione scientifica delle possibilità effettive di cambiamento dei territori a Sud di Roma. L’obiettivo delle R-Esistenze Meridionali è la piena valorizzazione delle identità positive dei nostri territori. Il futuro del Sud, chiudono Corona e Costabile, è aperto: è finito il tempo del pianto. Questa è l’ora della Nuova R-Esistenza».

 

XII Forum agricoltura e agroalimentare, Molinaro (Coldiretti): «Anno ricco di conquiste»

AMANTEA (CS) – Con l’apertura dei lavori da parte del Presidente della Coldiretti Calabria Molinaro è iniziato al “Centro Congressi La Principessa” a Campora San Giovanni – Amantea il Forum Regionale della Coldiretti Calabria e dell’ANBI Calabria, giunti alla dodicesima edizione per i temi dell’agricoltura e dell’alimentazione e alla settima su  Bonifiche e Irrigazione. La prima sessione riguarda il tema “Multifunzionalità e innovazione per le imprese agricole: luoghi di crescita per la Calabria. «E’ stato un anno molto ricco segnato da importanti conquiste per l’agricoltura e l’agroalimentare – ha esordito Molinaro – i dati economici di diversi istituti certificano la crescita del settore e l’indubbio appeal sui giovani e cittadini. L’etichettatura di origine del latte e derivati è stata una conquista importante che apre spazi anche alle altre produzioni primo fra tutti il grano e i prodotti. Questo impone a tutti l’assunzione di una grande responsabilità e la capacità di dare risposte velocissime». Sono presenti i consiglieri Regionali: Mauro D’Acri, Arturo Bova e Mimmo Bevacqua. Nella mattinata è atteso il Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio.

Coldiretti e ANBI: al via il dodicesimo Forum Regionale

Lunedì 19 dicembre, a partire dalle ore 9.00 si svolgerà presso il Centro Congressi La Principessa a Campora San Giovanni – Amantea (CS) il Forum Regionale della Coldiretti Calabria e dell’ANBI Calabria (Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue), giunto alla dodicesima edizione. Un appuntamento in cui si parlerà di innovazione, risorse comunitarie, Consorzi partner degli agricoltori essenziali per il territorio, delle comunità e di qualità della vita, di legalità, semplificazione e sburocratizzazione e di attività legislativa. Il Forum Coldiretti si preannuncia dunque una giornata intensa durante la quale si affronteranno temi cruciali con l’obiettivo di continuare ad implementare la capacità innovativa delle aziende agricole per aumentare reddito e spazi di mercato. L’evento potrà essere seguito in streaming sulla pagina https://it-it.facebook.com/coldiretti.cosenza/

(nell’immagine una delle precedenti edizioni del Forum)

Cosenza, concluso il forum sul turismo. Nasce la rete tra gli operatori del settore

COSENZA – Atto conclusivo del Forum sul turismo che per due giorni ha radunato al Castello Svevo gli stakeholders del settore  è stata la presentazione, da parte dell’Assessore al turismo e marketing territoriale Rosaria Succurro, del tavolo tecnico per lo sviluppo turistico della città di Cosenza.

Tra le finalità del tavolo tecnico, la qualificazione e lo sviluppo dell’offerta turistica locale, attraverso la realizzazione di una rete tra gli operatori del settore turistico e culturale, anche nell’ottica di una puntuale definizione di strategie di sviluppo territoriale per un’attiva partecipazione del Comune di Cosenza all’interno del sistema turistico calabrese. Il tavolo tecnico sarà presieduto dal Sindaco Mario Occhiuto e dall’ Assessore al turismo e marketing territoriale Rosaria Succurro.

Ed è stato proprio il Sindaco Mario Occhiuto a trarre le conclusioni della due giorni del Forum tenutosi al Castello Svevo al termine degli incontri tematici che si sono susseguiti dal pomeriggio di oggi fino a sera. Un bilancio positivo quello delineato dal primo cittadino, soprattutto per l’entusiastica partecipazione e per la presenza, importante, di molti giovani «che – ha rimarcato Occhiuto – vedono finalmente nel nostro territorio la possibilità di una prospettiva futura di lavoro. Per fare turismo – ha aggiunto il Sindaco – c’è un percorso da compiere, perché non siamo dotati di bacchette magiche. Il Forum è stato utilissimo perché ci ha consentito di avere un confronto con tutti gli stakeholders del settore e di ascoltare delle esperienze anche da chi veniva da altre realtà regionali più avanzate».

La necessità di fare rete e di dar vita ad una collaborazione la più estesa possibile con gli operatori del settore era stata evidenziata, nell’intervento che aveva preceduto quello del Sindaco, dall’Assessore Rosaria Succurro. «Il nostro territorio – ha detto la titolare della delega al turismo e marketing territoriale – può ambire ad avere un’importanza turistica strategica. Abbiamo margini di miglioramento. Cosenza ha assunto una vocazione turistica che prima non aveva. Per noi è significativo anche il confronto con gli altri territori. Era altresì importante che il tema del turismo si affrontasse a 360 gradi e ci siamo riusciti».