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E’ morto il giornalista Luigi Grisolia – Il ricordo di Lo Polito

CASTROVILLARI (CS) – E’ morto a Roma all’età di 80 anni il giornalista Luigi Grisolia.
Il Sindaco Lo Polito lo ricorda così:
“Sicuramente una grande perdita per il capoluogo del Pollino e la nostra regione che lo ricorderanno sempre come colui che indicò e richiamò continuamente i primati ineludibili della penisola calabrese.
Si è spento all’età di 80 anni , a Roma, il giornalista e scrittore Luigi Grisolia, castrovillarese “doc”, amante della sua città, dell’hinterland e della Calabria tutta di cui amava ogni espressione.
A loro ha dedicato tanto, profondendo ogni sua energia attraverso la professione e l’arguto sguardo osservatore sulla realtà di cui era continuamente affascinato e provocato.
Le sue esperienze professionali, tra Cosenza, Torino e la capitale lo hanno forgiato come uomo attento al destino della sua Terra.
Non a caso le sue opere e la sua dedizione sono state volte a fare giustizia delle omissioni, delle dimenticanze, delle prevenzioni, delle prevaricazioni, delle falsità, delle incomprensioni , delle ostilità e denigrazioni che, ispirate da una sorta di razzismo sociale antistorico quanto immorale, hanno contrassegnato nel passato tanti discorsi sulla Calabria e le genti che la connotano.
I suoi contributi alla maggiore conoscenza di uomini, donne, capacità, risorse, talenti, vocazioni e cose di Calabria sono stati, tra i diversi realizzati, un dizionario dei calabresi nel mondo del 1965 e un dizionario dei parlamentari calabresi,V legis (1969-71 in quattro edizioni); tutto ciò seguiti da una rievocazione di Andrea Alfano pittore – poeta tra cronaca e storia (1072), da una testimonianza d’epoca sul Giornalismo di strapaese: Guido Lombardi (1973), e dalla rassegna Calabria Illustrata anni ’70 con scritti di autori vari (nel 1973-74 in due edizioni) , sospesa solo per dare vita ad una nuova serie di pubblicazioni che venne aperta con il volume “Calabria da scoprire- tesori naturali e culturali” da cui presero vita e forma altre iniziative, opere ed azioni per una Calabria che non ha nulla da invidiare a nessuno.
Azioni, fatti, avvenimenti, circostanze che caratterizzano ancora una volta un uomo profondamente legato a Castrovillari ed alla Calabria, testimone e portavoce universale, con altri, di questa forza identitaria che ha radici nella nostra regione e energico sollecitatore di una crescita culturale che ritenne sempre fondamentale ed importante, non solo per dare i giusti riconoscimenti ad un patrimonio secolare pregno di civiltà e “Culla” di tante, ma anche per dare contenuti certi ed imprescindibili ad una penisola che , come un tempo, offre ancora , a chi la conosce o non l’ha mai attraversata, opportunità e concreti elementi di crescita inequivocabili”.

Due giovani italiani alla scoperta del Portogallo al seguito del giro ciclistico “A Volta”

PORTOGALLO – Due giovani italiani : Daniele Coltrinari e Luca Onesti sono cittadini del mondo che stanno inseguendo Passione e Bellezza per realizzarsi professionalmente. Daniele Coltrinari, giornalista freelance, si divide tra Roma e Lisbona. Ha scritto per L’agone, Paese Sera, Lettera 43 e Social Football. Luca Onesti è fotografo professionista; ha preso parte a diversi progetti fotografici e documentaristici in Italia, Spagna, Portogallo, Romania e Stati Uniti. In questi giorni, sono impegnati a seguire “A volta a Portugal” il giro ciclistico del Portogallo, con un occhio rivolto alla manifestazione sportiva e un altro alle bellezze paesaggistiche, culturali che s’incontrano nel Giro. Il Portogallo è una passione in comune; sono arrivati qui per la prima volta nel 2007, col progetto Erasmus. Faranno il viaggio in treno e per alcuni brevi tratti in bici. In Portogallo la bici sta diventando una moda ma anche un modo di vivere che le persone fanno loro per migliorare la quotidianità. Si stanno costruendo piste ciclabili e c’è una grande attenzione alla bici come sport e come mezzo di mobilità urbana, più leggera ed ecologica. Il Portogallo è un paese in gran parte rurale, e all’interno spopolato per la forte emigrazione; A Volta passa nella provincia portoghese più sconosciuta, proprio nel periodo in cui gli emigranti tornano nelle loro terre. Per loro è anche una maniera di fare autoformazione giornalistica. Il giornalismo di oggi è il giornalismo della velocità, le notizie si rincorrono senza lasciare traccia, e spesso i giornalisti sono solo il tramite per cui le notizie, impersonali e asettiche, scorrono senza fermarsi. I giornali tagliano le figure essenziali del giornalismo, i redattori, gli inviati e i fotografi, per dar spazio alle pubblicità e alle notizie più accattivanti, spesso copiate dal web.  Il loro obiettivo è quello di riuscire a coinvolgere chi ci vorrà leggerli, di portare anche solo un po’ il lettore in viaggio con loro, con i loro articoli e le loro foto.

Dall’Università della Calabria la giornalista vincitrice del premio “La Voce della Bellezza”

RENDE (CS) – La giornalista Bruna Larosa, laureata all’Università della Calabria in Scienze Politiche, ha vinto il premio giornalistico nazionale “La Voce della Bellezza”, istituito da Art’è, Fondazione Marilena Ferrari, con un articolo intitolato: “L’agricoltura ecocompatibile del Parco del Pollino”.

L’affermazione di Larosa è avvenuta al termine di una durissima selezione tra oltre 450 contributi, presentati da ogni parte d’Italia, e dopo che il suo pezzo era entrato nella rosa dei cinque finalisti.

“E’ una soddisfazione enorme sul piano professionale – afferma la giornalista – ma per me ha assunto un’importanza particolare anche perché è stata l’occasione per parlare positivamente della Calabria, regione che amo profondamente, e dell’Università in cui mi sono formata”.

Apprezzamento ha espresso anche il rettore dell’Università della Calabria, Giovanni Latorre.

 

 

Le regole dei giornalisti: presentazione del libro di Caterina Malavenda

COSENZA – Sarà presentato dal Circolo della Stampa di Cosenza Sessa, alle ore 10:00 presso la sede di Confindustria Cosenza, “Le regole dei giornalisti. Istruzioni per un mestiere pericoloso” scritto dalla giornalista e avvocato Caterina Malavenda, con la collaborazione di Giulio Enea Vigevano e Carlo Melzi D’Eril.

Organizzata dalla giornalista Monica Perri, che farà anche da moderatore, e con la gestione grafica dell’ADT Group di Rosellina Arturi, la conferenza stampa di presentazione sarà anche un’occasione per discutere con l’autrice le diverse tematiche racchiuse nel suo volume: un vademecum di etica, regolamentazione e consigli su come si fa giornalismo. Nella prefazione del libro, si legge: “Qui da noi la vita può essere dura per coloro che non hanno un padrone e rispondono solo al lettore. Basata unicamente su notizie <<ufficiali>>, proveniente da fonti istituzionali o dai diretti interessati, l’informazione sarebbe indenne da ogni rischio. Per fare davvero il proprio mestiere, il giornalista deve trasformarsi in un bravo segugio, che va a cercare le notizie, districandosi fra regole e limiti tesi a bilanciare il diritto di informazione con altri diritti e interessi quali la reputazione, la privacy e il buon costume”.

Le regole dei giornalisti prosegue raccontando, innanzitutto, l’esperienza sul campo di Malavenda, tra i processi per diffamazione e calunnia, per poi toccare molti punti salienti della (a volte lacunosa) regolamentazione del Diritto di Stampa e della Libertà di Espressione. Quali sono le notizie che è giusto dare? Quali quelle che si accaniscono contro la persona, ledendone il diritto alla privacy? E, ancora, proprio sul diritto alla privacy: quando è opportuno anteporre a questo principio il diritto del cittadino ad essere informato? Malavenda, che vanta collaborazioni con testate quali Corriere della Sera e Il Sole 24 Ore, con la Rai e con Sky Italia, e docente presso i Centri di formazione per il Giornalismo di Perugia e Urbino, tratta infine il giornalismo al tempo di internet, con conseguente analisi del ritardo della normativa vigente su questo tema. Le regole dei giornalisti si conclude con postfazione di Francesco Merlo: “Vita da querelato” racconta, in breve, la vicenda giudiziaria del protagonista, più volte coinvolto in processi per diffamazione o calunnia ma uscito sempre indenne da tali procedimenti.

Alla presentazione del volume, insieme all’autrice, saranno presenti Gregorio Corigliano, Presidente del Circolo della Stampa “Sessa”, Maria Francesca Corigliano, Assessore alla Cultura della Provincia di Cosenza, Renato Pastore, Presidente di Confindustria Cosenza, Elisa Policicchio, dirigente scolastico del Liceo Scientifico “Pitagora” di Rende e Rosaria Succurro, Assessore alle Strategie Attive per il Lavoro e la Comunicazione del Comune di Cosenza.

 

Intervista a Giulietto Chiesa su crisi, futuro, media, Alternativa e Grillo

Giulietto Chiesa ha partecipato al convegno su crisi e politiche europee che si è tenuto a Pentone(Cz), presso il salone del Santuario di Termine. Lo abbiamo sentito su crisi, futur, media, Alternativa e Grillo.

Crisi e scenari futuri: solidarietà o guerra

Fatti e interpretazioni

Media e manipolazione

Grillo e Alternativa

 

 

 

A cura di Rita Paonessa

FOCUS/Crisi, politiche europee, futuro: un convegno a Pentone (Cz). Giulietto Chiesa ha chiuso la serata

PENTONE (CZ) – Crisi, politiche europee, debito e speculazione, futuro: se ne è parlato a ‘Famiglie in crisi: quale futuro per l’Italia?’. Il convegno si è tenuto a Pentone, in provincia di Catanzaro, presso il salone del santuario di Termine. Giulietto Chiesa [intervista] ha chiuso la serata. Prima di lui sono intervenuti Alberto Scerbo (docente Magna Graecia già direttore Osservatorio Giuridico Conferenza Episcopale Calabra), Vincenzo Falcone (docente universitario già segretario generale Comitato delle Regioni UE) e Sergio Basile (direttore ‘QuiEuropa’ – Osservatorio nazionale Politiche Europee). Dopo i saluti del sindaco di Pentone, Raffaele Mirenzi, ha introdotto il convegno Don Gaetano Rocca, rettore del Santuario e direttore diocesano Ufficio Pastorale del Lavoro e Problemi sociali. L’incontro è stato organizzato dal Santuario Madonna di Termine, in collaborazione con l’Università ‘Magna Graecia’ di Catanzaro (Dipartimento di Filosofia del diritto), QuiEuropa (www.quieuropa.it) e Comune di Pentone.

«Ce ne torniamo a casa arricchiti, ma ci avete dato troppe nozioni», interviene un uomo dal pubblico a fine serata. In effetti, i relatori hanno dato informazioni e dati, anche tecnici, di cui non si sente parlare spesso: sulle prime, orientarsi è difficile. Ma il sasso è stato lanciato. Per Don Gaetano Rocca non sono importanti tanto le risposte quanto le domande. Il rettore del santuario, nell’introduzione, ha fatto ricorso alla metafora, diffusa, della malattia e della cura: «la malattia è evidente e conclamata – ha detto – la terapia per risolverla è avvolta da una nebulosa che spazia tra ideologia e particolare formazione culturale». Tra gli altri, ha citato Ford: «È un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema bancario e monetario, perché se accadesse credo che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina».

L’elemento comune alle relazioni sembra essere stato il fattore tempo. E’ necessario agire in fretta. E’ necessario guardare al lungo termine per intravvedere gli esiti – catastrofici – della crisi attuale e trovare le relative soluzioni. E’ necessario pure guardare al passato. Per tentare di capire come siamo arrivati al punto in cui ci troviamo, individuare le responsabilità, renderci conto di chi siamo e di chi possiamo essere. Dopo gli interventi dei relatori, i presenti hanno posto domande e condiviso riflessioni: il confronto è continuato.

 

Cambiamenti veloci e politica lenta, il caso Calabria – Mutamenti economici veloci, politica lenta nel rispondere: è il gap messo in luce da Vincenzo Falcone. Quanto all’Europa, per il professore, «la coscienza europea non si ottiene dall’oggi al domani e, anche se il percorso è ancora lungo, il processo è irreversibile». Falcone si è soffermato sulla Calabria, «la regione dove nulla si trasforma – ha detto – lo dico perché a causa di una classe dirigente che non sa guardare oltre il breve periodo ed è carente circa la conoscenza dei processi, cioè noi abbiamo una classe politica ignorante, che non conosce la storia della Calabria». Il professore ha snocciolato alcuni dati: accesso al credito inesistente, 70mila miliardi di vecchie lire messe a disposizione della Calabria, impatto degli interventi comunitari uguale a zero.

Politica, economia, Europa – Alberto Scerbo ha fatto il punto sull’Europa: una parola – secondo lui – dietro cui ci si nasconde («Si dice ‘ce lo ha ordinato l’Europa’, ma non so quante cose ci ha realmente ordinato l’Europa»). Per il docente, l’Europa politica non c’è: «un problema molto difficile è la sovranità degli Stati: perché si possa parlare di un organismo sovranazionale, è necessario che gli Stati facciano un’azione di abdicazione alla propria sovranità, ma questa abdicazione non c’è stata». D’altra parte, Scerbo ha sottolineato la prevaricazione dell’elemento economico: «l’economia è diventata il problema essenziale, muove la politica: politica e diritto sono arretrati e hanno messo davanti a sé l’elemento economico, usato per giustificare le scelte della politica e del diritto».

Debito e risposte europee (Fiscal Compact e Fondo salva Stati) – Sergio Basile ha analizzato debito pubblico e risvolti delle risposte europee. «In Italia il debito pubblico scoppia negli anni ’80 – ha spiegato – in trenta anni passa dal 60% al 125 %». Ha proseguito: «in parte è dovuto alla cattiva gestione politica, ma questo è vero solo al 10%, lo dicono i dati». Il direttore di QuiEuropa ha fatto, quindi, riferimento alla privatizzazione della Banca d’Italia (1992, Governo Amato), agli 80 miliardi di interessi passivi pagati ogni anno alle banche, alle agenzie di rating e ai loro “consigli” manipolati seguiti come diktat, ai 45 miliardi d’euro l’anno che dovremmo pagare per venti anni secondo il Fiscal Compact, ai meccanismi inquietanti del Fondo salva Stati. Fattori che hanno giocato e giocano un ruolo rilevante nel debito pubblico. «La mia non è una teoria complottista, sono dati pubblici, si trovano su internet», ha precisato Sergio Basile.

Crisi, pianeta e guerra – Giulietto Chiesa ha ampliato la prospettiva al pianeta e agli scenari futuri. Il giornalista ha spiegato che le risorse del pianeta (petrolio incluso) sono limitate, ma viviamo in un sistema – quello capitalistico – orientato a uno sviluppo illimitato. «Ma in un sistema finito di risorse, uno sviluppo infinito è impossibile». D’altra parte, paesi fino a ieri sfruttati – Cina, Brasile, America Latina, India, i cosiddetti BRICS – crescono velocemente. «Non siamo più al centro del mondo – ha detto – dovremo fare i conti con la necessità di diminuire i consumi. Per il presidente di Alternativa, proseguire con questo ritmo significa andare dritti verso la guerra perché «si dovrà andare a prendere le risorse dove ci sono». Perciò «non possiamo più crescere», è la conclusione di Giulietto Chiesa, in controtendenza rispetto al leitmotiv di questi tempi. Il giornalista ha fatto anche riferimento all’infinita produzione di denaro e a rifinanziamento delle banche fallite.

 

Rita Paonessa

Vibo Valentia si prepara ad una giornata d’informazione

VIBO VALENTIA – Una giornata densa – di eventi, riflessioni e presenze – quella di sabato prossimo, 10 novembre, a Vibo Valentia, dove l’Hotel 501 si prepara ad ospitare il Forum, promosso dal Rotary Club-Distretto 2100, dal titolo “Lo stato di salute dell’Informazione in Calabria”.
Dopo i saluti delle autorità locali (tra gli altri, il prefetto di Vibo Valentia, Michele Di Bari, e il vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Luigi Renzo, giornalista pubblicista) e del presidente del Rotary Club di Vibo Valentia, Ferdinando Barilaro, sarà nientemeno che il direttore della Federazione Nazionale della Stampa, Giancarlo Tartaglia, ad aprire i lavori, alle 10, di una tavola rotonda prestigiosa e nutrita.
Protagonisti saranno, infatti, il segretario della Fnsi, Franco Siddi, il vicesegretario della Fnsi e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, e il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri. Mentre, a moderare il dibattito, sarà Giuseppe Sarlo, presidente della Commissione rapporti con i media del Rotary Club di Vibo e alla guida del Circolo della Stampa di Vibo Valentia.
Un’occasione utile, quella di sabato, per mettere a fuoco gli aspetti emblematici del più complesso dibattito in atto sull’informazione nel Paese, per poi affrontare la questione, non meno delicata, del rapporto tra giornalisti ed editori in Calabria. E ancora: il ruolo degli uffici stampa in una regione dove gli enti pubblici stentano sempre più a riconoscere ed applicare la Legge 150 del 2000; l’attività del giornalista che fa cronaca in un’area, quella calabrese, in cui spesso lavorare significa rischiare la vita, in un “duello” sempre più teso – e contorto – con il potere politico.
Ci sarà spazio, naturalmente, per discutere sul ruolo dell’Ordine e del Sindacato dei giornalisti, impegnati a tutelare, ciascuno nei propri ambiti di competenza, il valore e il senso stesso di una categoria professionale che, con sacrificio, si impegna ogni giorno a raccontare la verità.
Prima il forum, poi la consegna dei riconoscimenti: è giunto alla sua terza edizione il Premio “Seminatore della Speranza”, assegnato, quest’anno, a Franco Siddi, segretario generale della Fnsi, al prefetto di Vibo Valentia Michele di Bari, al vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea Luigi Renzo e a Francesco Cavallaro, segretario generale della Cisal.
Sarà, invece, consegnato a Carlo Parisi, vicesegretario della Fnsi e segretario del Sindacato giornalisti della Calabria, il Premio “Personaggio Calabrese dell’anno”: a riceverlo, prima di lui, nel 2008 la mistica di Paravati, Natuzza Evolo.
Andrà, infine, al direttore della Fnsi, Giancarlo Tartaglia, il Premio “Rotary Vibo Valentia”.

8@30 cambia pelle

Lancio 8@30Il giornale online 8@30 ha cambiato pelle. Da sabato 14 luglio, dalle ore 8.30, la nuova versione del giornale telematico sarà online all’indirizzo www.ottoetrenta.it. La nuova veste grafica associa una più visibile multimedialità, ricca di foto e video, a una serie selezionata di sezioni dedicate. 8@30 sarà uno spazio disponibile, aperto e condiviso, caratterizzato dall’incontro tra innovazione tecnologica, nuove modalità di comunicazione e utilità per i cittadini. Per il nuovo corso del progetto, l’agenzia Ottoetrenta si avvale della collaborazione con le aziende Plane e Silanet Solutions.

Diretto dalla giornalista professionista Fiorenza Gonzales, il giornale si caratterizza anche come il luogo in cui gli studenti e i laureati di Scienze della Comunicazione possano fare  una vera e propria esperienza giornalistica. D’altra parte, 8@30 rimane aperto a eventuali collaborazioni con tutti i laureati delle varie discipline non strettamente umanistiche.

La redazione è attualmente composta da: Claudia Capogreco, Miriam Caruso, Delfina Donnici, Mariacristiana Guglielmelli,  Jessica Marano, Oscar Mari, Annabella Muraca, Sonia Miceli, Rita Paonessa, Giuseppina Pascuzzo, Alma Pisciotta, Valentina Raffa, Giovanna Maria Russo, Gaia Santolla.