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Inquinamento Mar Tirreno, un drone per monitorare le attività

drone47 COSENZA – La Provincia di Cosenza continua nella sua attività di monitoraggio dell’ambiente marino su diversi fronti. La Polizia provinciale, in particolare, sta controllando da mesi i diversi depuratori della costa tirrenica cosentina, riscontrando molte irregolarità che sono tra le cause dell’inquinamento marino. Sotto osservazione sono la manutenzione ordinaria e straordinaria dei depuratori, con controlli su tutte le fasi di depurazione, campionamenti degli scarichi a mare, controlli sulla gestione e manutenzione degli impianti. Dai campionamenti fatti sui 41 impianti, ora al vaglio della Procura di Paola, è stato riscontrato, in alcuni casi, il superamento dei limiti tabellari per quanto riguarda le analisi microbiologiche. In questi giorni si sta procedendo, inoltre, anche alle analisi di parametri che stabiliscono la tossicità delle acque allo scarico. Intensa anche l’attività del Settore Ambiente e demanio della Provincia, in ordine al rilascio di autorizzazioni e successive verifiche su eventuali superamenti tabellari per i depuratori costieri. Di recente, il settore ha autorizzato anche il progetto di adeguamento del depuratore di Belvedere marittimo, i cui lavori garantiranno un organico funzionamento dell’impianto. Molta sporcizia arriva a riva sollevata dai fondali, soprattutto per colpa della pratica illegale della pesca a strascico, regolarmente messa in atto da diversi pescherecci che a volte riescono a sfuggire al controllo della Guardia costiera. Per questo motivo, il Presidente Occhiuto ha offerto un ulteriore supporto per le attività di monitoraggio grazie alle moderne tecnologie offerte dai droni che controlleranno dall’alto ciò che avviene a largo delle coste del mar Tirreno. Un primo volo prova è stato effettuato questa mattina a Paola, in località Pantano. Il drone si è poi spostato verso il largo, in una simulazione di controllo per l’individuazione di pescherecci che praticano la pesca a strascico, illegale sia per i danni che causa ai fondali sia perché depaupera la risorsa ittica, catturando anche pesci allo stadio giovanile, non commercializzabili e costituendo in più una concorrenza sleale per la piccola pesca artigianale. Inoltre il lavoro della rete sul fondale, porta a galla sporcizia sedimentata che, trascinata a riva dalle correnti, contribuisce a produrre quello strato di colore scuro che galleggia sulle onde. Un altro segno importante che renderà ancora più efficace l’attività di controllo, sarà rappresentata dall’apertura di un ufficio della Polizia Provinciale a Paola, presso la sede dell’istituto “Pizzini”, che sarà inaugurata con una cerimonia aperta a tutti giovedì 30 luglio alle ore 11. L’ufficio servirà a rendere più efficace e celere l’azione di prevenzione e controllo sugli impianti di depurazione, per dare seguito agli intenti condivisi nel corso dei tavoli tecnici ambientali tra i sindaci del territorio e i settori provinciali preposti, sulle tematiche legate alla salvaguardia e tutela dell’ambiente, con particolare riguardo alle coste e al mare.

Discarica Celico, il Sindaco di Rovito chiede un incontro al Presidente della Regione

discarica celicoLAMEZIA TERME (VV) – Nei giorni scorsi, presso la Federazione regionale del Pd a Lamezia Terme, si è svolto  un incontro a cui hanno partecipato il sindaco di Rovito Felice D’Alessandro, l’assessore comunale all’ambiente Gessica Sottile, il segretario del circolo cittadino del Pd Eugenio Iusi e i segretari regionale e provinciale del Partito Democratico, Ernesto Magorno e Luigi Guglielmelli. “Nel corso dell’incontro – ha dichiarato D’Alessandro – abbiamo affrontato la questione riguardante l’emergenza rifiuti e, in particolar modo, la discarica di Celico. È stato un incontro fortemente positivo che ha portato i presenti alla decisione congiunta finale di chiedere un incontro al Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, per meglio comprendere la linea dell’Esecutivo regionale sulla discarica di Celico”. Per quanto riguarda le richieste avanzate nei giorni scorsi all’Arpacal circa le esalazioni maleodoranti provenienti dalla discarica, preso atto che l’Agenzia regionale “non dispone dei mezzi e della strumentazione necessaria per la determinazione della concentrazione di odori mediante olfattometria dinamica”, D’Alessandro ha valutato le risposte pervenute ancora vaghe e interlocutorie, mentre ha giudicato di particolare interesse il suggerimento di Arpacal all’autorità competente di prevedere “la possibilità di una sospensione delle sole attività di compostaggio, responsabili principali delle emissioni odorigene, in attesa del completamento delle modifiche strutturali migliorative del sito” e la diffida nei confronti della società Miga s.r.l “a completare entro 30 giorni (a partire dal 2 luglio 2015), le varianti progettuali prescritte, pena la possibile revoca/sospensione dell’autorizzazione in essere”. Il sindaco di Rovito, infine, ha ringraziato il Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao per aver convocato tempestivamente, a seguito di sua specifica richiesta, un apposito incontro per venerdì 24 luglio alle ore 9.30 in Prefettura, a cui sono stati invitati lo stesso sindaco di Rovito, quello di Celico, il Dirigente del servizio tematico Aria dell’Arpacal e l’Amministratore Unico della società Mi.Ga srl “allo scopo – si legge nella nota/invito della Prefettura di Cosenza – di analizzare le problematiche relative alla segnalazione della fuoriuscita di esalazioni dall’impianto di compostaggio, gestito dalla Mi.Ga srl nel Comune di Celico e per aderire alla richiesta in tal senso del sindaco di Rovito nel cui territorio comunale la problematica è particolarmente avvertita”.

Crotone, divieto di balneazione revocato

Mare inquinatoCROTONE – Michele Marseglia, assessore all’Ambiente,  comunica che è stata disposta la revoca dell’ordinanza sindacale di divieto temporaneo di balneazione emessa nei giorni scorsi. Le analisi effettuate dall’Arpacal sui campioni di acqua marina in corrispondenza delle stazioni di monitoraggio denominate “2 km sud dal Fiume Neto”, “6 km sud del Fiume Neto” e “Lido Catia” hanno dato esisto favorevole, per cui valori sono tornati nella norma. Tutte le zone che erano state oggetto del provvedimento di divieto ritornano a essere balneabili.

Crotone, divieto di balneazione nella zona nord della costa crotonese

mare1CROTONE – Con ordinanza sindacale, il Comune di Crotone ha disposto il divieto temporaneo di balneazione nella zona nord della costa crotonese. A seguito di nota dell’Arpacal, è stato comunicato al Comune che le analisi effettuate sui campioni di acqua marina in corrispondenza delle stazioni di monitoraggio denominate “2 km sud dal Fiume Neto”, “6 km sud del Fiume Neto” e “Lido Catia” hanno dato esisto sfavorevole.
Michele Marseglia, assessore all’Ambiente, specifica che le zone oggetto del provvedimento saranno attrezzate  di idonea segnaletica a indicare il divieto temporaneo di balneazione, che gli uffici comunali stanno già provvedendo a fornire. “È probabile – dichiara Marseglia – che le correnti degli ultimi giorni abbiano causato questo tipo di problema e comunque abbiamo provveduto a interdire, a scopo precauzionale, la balneazione a tutela della salute dei cittadini fino a quando ulteriori analisi che Arpacal effettuerà, non consentiranno la balneazione stessa”.
L’assessore all’Ambiente comunica, inoltre, che i dati Arpacal relativi al punto di campionamento “Magna Grecia” sono ritornati in brevissimo tempo favorevoli alla balneazione. Il dato a tutt’oggi resta confermato, per cui la balneazione in quel tratto è consentita senza limitazioni.

L’ordinanza resterà in vigore fino a quando i risultati di successivi controlli da parte di Arpacal non risulteranno nuovamente favorevoli alla balneazione.

Tonni malformati, carotaggi costa tra Amantea e Tortora

PAOLA  – Dal prossimo martedì i sub del terzo nucleo subacquei Guardia costiera controlla fondali del Tirreno cosentinodella Guardia costiera di Messina eseguiranno carotaggi dei fondali lungo la costa tra Amantea e Tortora.

A darne disposizione è stata la Procura di Paola al fine di verificare l’eventuale presenza di materiali inquinanti. la necessità di analizzare i fondali è sorta in seguito a preoccupanti notizie diffuse dalla stampa circa esemplari di tonno malformati.

I carotaggi verranno consegnati all’Arpacal di Cosenza che ne effettuerà le relative analisi. Saranno anche presi campioni di pesci.

Ad oggi comunque nessun esemplare malformato è stato ancora consegnato alla Guardia costiera.

Massima attenzione al rispetto dell’ambiente a Rossano: sanzioni per chi inquina

ROSSANO (Cs)  – A Donnanna vi è massima attenzione per i trasgressori della raccolta differenziata: la Polizia municipale vigila e sanziona i trasgressori, tanto che un contravventore è stato multato dopo esser risaliti a lui tramite un sacchetto di rifiuti abbandonato lungo la strada. Nel frattempo. Sono stati, oltretutto, anche intensificati i controlli nelle contrade dove è stata avviata una radicale opera di bonifica dai rifiuti ingombranti pericolosi. Nessuno sconto a chi inquina e non ha rispetto dell’ambiente.

È  quanto fanno sapere gli assessori alla Polizia municipale Rodolfo Alfieri e all’Ambiente Natalino Chiarello che stamani, nel corso del consueto briefing operativo settimanale, hanno relazionato al Sindaco Giuseppe Antoniotti sugli interventi portati a termine.

La polizia sequestra un’area adibita allo smaltimento illecito di rifiuti ad Agro di San Basile

Gli agenti della Polizia provinciale di Cosenza che operano presso il distaccamento di Mormanno hanno proceduto a deferire all’autorità giudiziaria una persona per illecita attività di smaltimento, sequestrando un’area in agro di San Basile. L’intervento delle forze dell’ordine ha avuto luogo a seguito della segnalazione di un cittadino, che ha fatto presente l’illecita attività di smaltimento di rifiuti provenienti dalla lavorazione e dalla molitura delle olive in agro di San Basile. Dopo gli accertamenti svolti presso località Farneto nel comune di San Basile, è stata rinvenuta, in un fosso di scolo, dell’acqua scura mista a materiale fangoso provenienti presumibilmente da sversamenti illeciti di acque di vegetazioni miste a sansa umida, come suggerito anche dall’odore. Dopo una minuziosa analisi dei luoghi, i poliziotti hanno intercettato un sito da dove si originava lo sversamento del materiale fangoso composto verosimilmente da acque di vegetazioni e sansa umida, per una quantità di circa 200/250 q/li, appunto in località Colaizzi in agro di San Basile, identificandolo come punto d’origine del canale di scolo di cui sopra. Si è quindi proceduto al sequestro dell’area (una porzione di terreno adibita al deposito del rifiuto) per illecita attività di smaltimento, nonché alla denuncia del proprietario dell’area, B.L. di anni 53, residente a Saracena, dandone immediata comunicazione alla Procura della Repubblica di Castrovillari. E’ importante ricordare che la Polizia provinciale di Cosenza è impegnata giornalmente nella tutela e salvaguardia dell’ambiente contro l’inquinamento.

Smart city e sostenibilità: il Treno Verde di Legambiente

COSENZA – Ha fatto tappa a Cosenza in questi giorni il Treno Verde di Legambiente, la storica campagna promossa con il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.

Dal 19 al 21 febbraio, sul primo binario della stazione ferroviaria di Vaglio Lise, quattro vagoni speciali hanno accolto i passeggeri per un viaggio del tutto particolare, attraverso idee innovative e soluzioni creative per costruire città più smart e sostenibili, a misura di cittadino.

Dall’utilizzo dei mezzi pubblici per ridurre l’impatto ambientale della nostra mobilità alle pratiche di risparmio energetico, dal consumo critico agli esempi di isolamento termoacustico in edilizia, dalla raccolta differenziata alla necessità di spazi pubblici attrezzati per il tempo libero all’aria aperta. Un viaggio interattivo che ripercorre gli stili di vita per conoscere da vicino la salute dei nostri centri urbani, ma soprattutto per sperimentare l’impatto delle nostre azioni quotidiane.

Il tema della qualità della vita è un aspetto di grande attualità e questa iniziativa ha voluto puntare l’attenzione sui temi dell’inquinamento urbano, richiamando la partecipazione di tutta cittadinanza, in particolare degli amministratori, e riservando un occhio privilegiato per i più piccoli. Per le scuole infatti è stato predisposto un ingresso mattutino speciale, nonché diverse attività mirate ad incuriosire ragazzi e ragazze di tutte le età e a piantare i primi semi di consapevolezza nei confronti del proprio modo di fare. Spegnere le luci o chiudere il rubinetto dell’acqua quando non vengono usate, gettare i rifiuti negli appositi contenitori ed evitare di farlo per strada sono piccoli gesti semplici che possono porre le basi per grandi cambiamenti. E farle diventare buone abitudini è il primo passo per una corretta cittadinanza.

In questi giorni inoltre il laboratorio mobile Qualità dell’Aria di Italcertifer ha effettuato un monitoraggio scientifico dei livelli di inquinamento atmosferico e acustico della città, rilevando informazioni sulle concentrazioni di quelle polveri dannose alla salute che giornalmente respiriamo solo camminando per strada.

Prossima tappa Potenza!

Mariacristiana Guglielmelli

 

Incontro per discutere del problema inquinamento

CROTONE- Le scarse e saltuarie forniture idriche nell’area di Capopiccolo di Isola di Capo Rizzuto ed anche l’inquinamento del torrente Vorga, causato da una insufficiente depurazione e dalla presenza di scarichi abusivi, sono stati al centro di un incontro tenutosi nei giorni scorsi presso la Provincia di Crotone.  Alla riunione hanno partecipato il vicepresidente dell’Ente intermedio Prati, l’assessore all’Ambiente della Regione Calabria Pugliano, il sindaco Isola Capo Rizzuto Girasole, Ivan Bari della Capitaneria di Porto, Giampiero Flotta in rappresentanza del Villaggio turistico Capopiccolo, i dirigenti provinciali  Voce, Germinara e Leto, i  tecnici provinciali Filice e Cappa. I diversi interventi hanno focalizzato una serie di problematicità esistenti e che vanno risolte con celerità, anche in vista dell’imminente stagione estiva.

L’inquinamento del torrente Vorga, causato da una insufficiente depurazione e dalla presenza di scarichi abusivi, specialmente per quelli da attività produttiva, sta deturpando pesantemente un ambiente di pregio interessato anche dalla presenza dell’ Area Marina Protetta, con ovvie e forti ricadute negative sulle prenotazioni turistiche.

Sulla scorta di quanto emerso dalla riunione è stato deciso di chiedere un incontro urgente al Prefetto di Crotone Maria Tirone.

Stabilimento ex Petrusola: la Syndial risarcirà il comune di Cassano

CASSANO ALL’JONIO (Cs) – Il Comune di Cassano all’Ionio e Syndial S.p.A. hanno concluso ieri a Catanzaro, presso lo Studio dell’Avv. Giancarlo Pittelli, la transazione che risarcisce definitivamente il Comune per la nota questione dei danni provocati al territorio comunale dallo smaltimento dei rifiuti prodotti dallo stabilimento ex Pertusola Sud di Crotone, nei siti di “Tre Ponti” e “Chidimico”.

Il Sindaco Giovanni Papasso, accompagnato dal Segretario Comunale dott.ssa Giulietta Covello e autorizzato dal Consiglio Comunale, ha sottoscritto la transazione insieme al procuratore speciale di Syndial S.p.A., dott. Andrea Haruo Mercante. Il tutto alla presenza dei legali che assistono la Società, Avv. Mario Maspero (ufficio legale Eni) e Avv.ti Francesco Verri e Vincenzo Cardone, e, per il Comune, dell’Avv. Amalia Monci coadiuvata da un team di professionisti universitari esperti di legislazione ambientale, tra i quali Domenico Monci.

Con la sottoscrizione dell’atto transattivo le parti hanno concordato che il risarcimento è comprensivo di tutte le spese, escluse quelle legali e di registrazione, che rimangono a carico diretto di Syndial S.p.A.

Il Sindaco di Cassano All’Ionio si è detto molto soddisfatto per l’esito della transazione conclusa con Syndial, poiché:“Oltre a provvedere al risarcimento economico – ha spiegato – espressamente riconosce, conferma e garantisce, l’esecuzione degli interventi di bonifica e di ripristino ambientale così come autorizzati dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari”.