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La Calabria celebra all’Expo la Dieta Mediterranea nella sua “Settimana del Protagonismo”

Ieri, lunedì 28 settembre, è stato il giorno scelto dalla Regione Calabria per portare in Expo, all’interno della Settimana del Protagonismo in corso, un tema nel quale la Calabria stessa ha un capitolo rilevante,  già scritto, legato ad Ancel Keys, il fisiologo americano cui si deve uno studio pilota, negli anni ’60, di fondamentale importanza: la Dieta Mediterranea,

Una storia non nota ai più, portata all’attenzione in Expo, che parte dal soggiorno e dagli studi di Keys nella città calabrese di  Nicotera, dal 1957.  Dalla Calabria ha, dunque, tratto origine quella straordinaria epopea scientifica, sociale e culturale che ha condotto a identificare la Dieta Mediterranea quale modello esemplare dell’alimentazione, come ha riconosciuto l’Unesco nel 2010, che l’ha iscritta nel Patrimonio Immateriale Mondiale dell’Umanità.

Questa, tra le  indicazioni venute dalla Conferenza internazionale “La Calabria interprete della Dieta Mediterranea” che ha riunito importanti nomi del  mondo accademico e scientifico-culturale per discutere  sul  modello alimentare degli anni ’60 a Nicotera, sede dello studio pilota del Seven Coutry study, condotto da Ancel Keys, Paul White, Noburo Kimura, insieme con gli italiani Flaminio Fidanza e il nicoterese Alfonso Del Vecchio.expo-2015

La conferenza, tenuta nell’Auditorium di  Palazzo Italia,  è stata organizzata dalla Regione Calabria in collaborazione con  l’Istituto Nazionale per la Dieta Mediterranea e la Nutrigenomica (INDIM) e la Sezione di Nutrizione clinica e Nutrigenomica dell’Università degli studi di Roma Tor Vergata, ed il contributo di numerose Università Italiane e straniere: Università della Calabria, Magna Grecia di Catanzaro, di Messina, di Milano, di Torino Grugliasco, di Napoli “Federico II”, di Udine, la West Virginia University at Johns Hopkins University of Rockville, MD USA, Università Federale del Paranà, oltre l’UOC di Dietetica e Nutrizione Clinica del Comprensorio sanitario di Bolzano,  della società Geografica Italiana, dell’Accademia Italiana della Cucina Mediterranea, del Consiglio nazionale degli Agronomi. In apertura, l’intervento  dell’Assessore allo Sviluppo Economico e promozione delle Attività Produttive della Regione Calabria che ha portato i saluti del presidente Mario Oliverio. “ La Dieta Mediterranea è un valore culturale, come sancito anche dall’Unesco,  oltre che un modello salutare. La nostra regione, al centro del Mediterraneo, ne raccoglie l’essenza identitaria – ha affermato – e gli elementi di uno stile di vita naturalmente vocato alla conservazione di un buon livello di salute alimentare, quindi alla salvaguardia delle tradizioni e  della storia della nostra terra. E’ un modello alimentare che proiettato nel futuro ci consente di tramandare ciò che siamo stati nel passato.” L’introduzione ai lavori,  è stata curata da Giovanni Soda, consulente del presidente Oliverio; la moderazione al  giornalista del Corriere della Sera Stefano Giussani.

Base di riflessione del consesso, l’affermazione che  la Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento di Nicotera non solo è un modello alimentare in grado di nutrire il pianeta secondo i valori della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente, ma è anche un modo di nutrirsi dagli accertati valori salutari e dai forti contrassegni etici, improntato all’insegna della frugalità, della semplicità e della convivialità dei rapporti umani.

Ad aprire il convegno, lo studio pilota di Keys, finalizzato a valutare in maniera obiettiva i valori nutrizionali della dieta nicoterese in relazione allo stato di salute degli abitanti, portando all’elaborazione dell’Indice di Adeguatezza Mediterraneo (IAM), e alla definizione della Dieta Mediterranea di riferimento di Nicotera. L’Indice di Adeguatezza Mediterranea, che fa della dieta mediterranea una dieta sicuramente efficace nel prevenire le malattie cronico-degenerative, viene riproposto, così com’era l’indice di riferimento italiano, proprio verificato nello studio pilota a Nicotera.  La possibilità,  oggi, di mettere a disposizione dei medici e anche dei consumatori questo semplice indice, ottenuto dividendo la somma delle percentuali di energia totale proveniente dai gruppi alimentari appartenenti alla Dieta Mediterranea (pane, cereali, legumi, patate, vegetali, frutta, pesce, vino rosso, olio d’oliva) per la somma delle percentuali di energia totale fornita dai gruppi alimentari non appartenenti alla Dieta Mediterranea (latte, formaggio, carne, uova, grassi animali e margarina, bevande dolci, biscotti/torte, zucchero), è un modo per orientare in senso salutare e sicuro alla dieta mediterranea. Mentre la  riscoperta di questo modello rappresenta oggi lo snodo d’importanti questioni che investono la complessità dei rapporti intercorrenti tra l’uomo e la terra, la cultura e il territorio, il presente e la storia, il profitto, la sostenibilità ambientale e soprattutto il mantenimento del buono stato di salute. Non di meno, vista la sua capacità di far coesistere saperi e sapori di attestata derivazione locale e tradizionale, rappresenta un modo fortemente identitario del nutrirsi, opposto alle omologazioni culturali poste in essere dalla globalizzazione.

A dialogare della valenza scientifica, economica e storico-culturale della Dieta mediterranea Italiana di Riferimento, Antonino De Lorenzo, del  Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, anche per l’Istituto Nazionale per Dieta Mediterranea e la Nutrigenomica con importanti nomi del mondo accademico e scientifico-culturale tra cui Antonino De Lorenzo, Laura Di Renzo, Franco Salvatori, Fabrizio Mollo, Lina Pecora, Ludovico Abenavoli, Giovanni Scapagnini, Daniela Bonofiglio, Laura Soldati, Caterina Brasacchio, Paolo Simonetti, Roberto Botta, Leonardo Di Donna, Luigi Frusciante, Lucio Lucchin,  Luca Iseppi, Regina Maria Vilela, Paola Sinibaldi, Dario Ciccarelli, Livio Clemente Piccinini, Simona Colotta, Umberto Pagano, Cristina Mechilli.

Dal 25 al 30 Settembre all’Expo la Settimana del Protagonismo della Calabria

download (3)Sei giorni ricchi di appuntamenti culturali- come comunica l’Ufficio Stampa della Giunta regionale-, di approfondimento e confronto, di promozione e valorizzazione delle eccellenze che la Regione Calabria, guidata dal Presidente Mario Oliverio,  ha organizzato in partnership con numerosi  organismi, istituzioni e attori locali, nazionali ed internazionali.

Territorio, Biodiversità Agricola e Alimentare, Storia e Innovazione, le parole chiave far conoscere e valorizzare il territorio , proponendo l’immagine della Calabria come una terra accogliente, ricca di paesaggi, colture e culture, dove si produce e si mangia cibo di qualità, dove si possono fare esperienze uniche di viaggio.

Nella giornata di apertura, Venerdì 25 settembre, i riflettori saranno puntati sul paniere agroalimentare calabrese, sulle eccellenze agroalimentari della regione nei mercati internazionali e in particolare su quelle D.O.P. e I.G.P.

Le eccellenze vitivinicole sono, invece, le protagoniste della giornata di sabato 26, nella quale l’eccezionale vicenda storica del vino e dei vitigni autoctoni calabresi farà da contrappunto alla presentazione della produzione vitivinicola attuale della Calabria, la cui qualità e il cui dinamismo sono ormai riconosciuti.

Domenica 27 sarà dedicata invece al cibo naturale: i temi trattati saranno la tutela e la valorizzazione delle produzioni agroalimentari della montagna calabrese, dove sono localizzati tre dei più importanti e splendidi Parchi Nazionali del Vecchio Continente, l’Aspromonte, la Sila e il Pollino che, insieme alla rete Europarc delle Aree Protette d’Europa, presenteranno, per la prima volta, la Carta del Cibo Sano e Sostenibile.

La giornata di lunedì 28 consacrerà il ruolo della Calabria nell’eccezionale vicenda che ha portato al riconoscimento della Dieta Mediterranea come Patrimonio dell’Umanità. Proprio in Calabria, infatti, nel 1957 iniziò il grande lavoro di ricerca del gruppo di scienziati americani diretti da Ancel Keys (da cui il titolo della  giornata “Ancel Keys Day”) che portò alla definizione della dieta mediterranea come stile di vita e di alimentazione salutare. In una grande Conferenza Internazionale che vedrà la partecipazione di studiosi e ricercatori di tutto il mondo, organizzata con il supporto scientifico delle Università calabresi, dell’Università di Roma-Tor Vergata, dell’Istituto Nazionale per la Dieta Mediterranea e la Nutrigenomica, la Dieta Mediterranea Italiana e la sua declinazione calabrese saranno riproposte come modello alimentare del futuro, in grado di rispondere al meglio alla domanda di qualità, salute e sostenibilità legate al cibo.

Ricerca, innovazione, tecnologia e nuove frontiere del cibo saranno tra gli argomenti trattati nella giornata di martedì 29, durante la quale si sottolineerà, anche attraverso la testimonianza diretta di spin off e start up calabresi, la capacità del sistema della ricerca e del sistema produttivo agricolo e agroalimentare calabrese di proporre soluzioni innovative, di valore internazionale, nei processi di produzione del cibo.

La giornata conclusiva della Settimana, mercoledì 30 Settembre, infine, sarà dedicata all’ identità della Calabria come cuore del Mediterraneo. In un percorso tra passato, presente e futuro, nel palcoscenico di Expo Milano 2015 i riflettori saranno puntati sulle potenzialità di sviluppo – per l’Italia, l’area euromediterranea e l’intera Europa – racchiuse nel Porto di Gioia Tauro, uno dei maggiori hub transhipment del Mediterraneo, al centro dei flussi tra Oriente Occidente. Se Gioia Tauro rappresenta la proiezione verso il futuro, la storia mediterranea della Calabria ha radici antichissime. Riprendendo il filo della narrazione sul tema del cibo come addensato di valori culturali già al centro della mostra “Cibo per gli Dei, cibo per gli uomini” proposta dalla Regione in Agosto e di grande successo di pubblico e critica, in questa giornata verrà presentata insieme alla Comunità Ebraica l’antichissima storia della ricerca del cedro perfetto, che ogni anno si ripete, nelle cedriere della splendida costa nord-tirrenica della Calabria, per la festa del Sukkot. Infine, sempre in tema di identità mediterranea della Calabria, per tutta la Settimana saranno proiettate inedite e straordinarie immagini dei Bronzi di Riace girate con le più avanzate tecnologie di ripresa.

Nel corso di tutte e sei le giornate, alle conferenze ed i workshop, si alterneranno degustazioni allestite da studenti e docenti degli Istituti Alberghieri della Calabria, performance dal vivo e spettacoli musicali e teatrali di grande impatto.

La Settimana del Protagonismo della Calabria, organizzata dalla Regione, si avvale di numerosissime partnership e collaborazioni di ogni livello: organizzazioni, Consorzi di Tutela ed associazioni di produttori, Università e centri di ricerca italiani ed esteri, la RAI, i Parchi Nazionali Aspromonte, Sila, Pollino e altri Parchi Nazionali italiani, il Miur – Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria e diversi altri. Gli eventi si svolgeranno sia nel Padiglione Italia che negli spazi del Padiglione del Corriere della Sera.