Archivi tag: Mauro

Sanità, l’On. Misiti, «Per Rogliano si pensi ad un punto di prima emergenza»

COSENZA –  Misiti (M5S) ha incontrato il Dg dell’Asp di Cosenza: «Per Rogliano si pensi ad un punto di prima emergenza. Intanto sono state istituite tre nuove postazioni di 118»

«La sanità rimane uno dei punti più dolenti della Calabria. Personale insufficiente, strutture talora incomplete, diagnostica strumentale obsoleta, migrazione sanitaria irrefrenabile, norme antisismiche inapplicate: tutto questo contribuisce a relegare il nostro territorio a fanalino di coda nell’assistenza sanitaria». Per questo motivo il parlamentare dei Cinquestelle Massimo Misiti ha voluto incontrare il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, il dottore Raffaele Mauro. «E’ evidente – dice Misiti – che quello della sanità è un nodo cruciale per poter condurre la Calabria ai livelli di quanto recita un decreto ministeriale in cui è scritto chiaramente che le strutture sanitarie debbono operare secondo il principio dell’efficacia e mettendo sempre al centro il paziente e nel rispetto della dignità delle persone»

Affrontate anche le criticità degli ospedali di Praia a Mare, Trebisacce, Acri e San Giovanni in Fiore

Con Mauro il deputato pentastellato ha affrontato questioni riguardanti i presidi ospedalieri di Praia a Mare, Trebisacce, Acri e San Giovanni in Fiore: «Questi ospedali – dice Misiti – devono garantire la buona salute ai cittadini. È inutile e demagogico procedere a continue inaugurazioni senza, però, mettere, poi, realmente in condizione le strutture di essere utili ai pazienti. Occorre essere concreti. Al direttore Mauro ho chiesto di poter conoscere quanto si stia facendo per le strutture Rsa (Residenze sanitarie assistite) ex articolo 20 della legge 67/1988 (cioè quel programma straordinario degli investimenti pubblici in sanità che affronta la necessità di ammodernare il patrimonio strutturale e tecnologico del Servizio sanitario nazionale per rispondere con strutture e tecnologie sempre più appropriate, moderne e sicure, alle necessità di salute della comunità e alle aspettative di operatori e utenti del servizio sanitario nazionale, ndr). Sono state, infatti, negli anni costruite 19 strutture che non sono, però, mai entrate in funzione, tanto che alcune sono state cannibalizzate da vandali che hanno fatto razzia di tutto. Alcune di queste strutture sono state attribuite ad associazioni di volontariato, invece di essere attivate come Rsa, che hanno provveduto, quanto meno, a ristrutturarle».

CHIESTE INFORMAZIONI SULL’INIZIO DEI LAVORI

«Ho chiesto lumi- prosegue Misiti-  anche sulla situazione dei lavori all’Hospice di Rogliano: i lavori sono stati appaltati e sono già iniziati. Al direttore Mauro ho palesato la necessità di rendere l’ospedale comunque capace di soddisfare le cure primarie, quindi pensare ad un punto di prima emergenza. Il dottore Mauro mi ha anche confermato l’istituzione di ulteriori tre postazioni di 118, cioè Oriolo, Spezzano Albanese e Scalea. In ultimo mi è stato garantito che si sta provvedendo al miglioramento della rete di emergenza urgenza, cioè il paziente viene indirizzato o condotto alla struttura adeguata alla diagnosi e alle cure della patologia in corso. Durante l’incontro si è sottolineata, pure, l’importanza di adeguare le aree di aviosuperfici per atterraggio e partenza elicotteri del 118, sia nelle ore diurne che notturne, puntando l’attenzione sulla necessità di una pregnante collaborazione dei sindaci. E’ bene- conclude Misiti – che i cittadini calabresi siano informati su tutto questo. Lo faremo proprio insieme al direttore Mauro in un’occasione pubblica nel giro di un mese».

Asp, ripartono i Centri di Cure Primarie, l’annuncio del direttore Raffaele Mauro

COSENZA – La Commissione consiliare sanità, presieduta dalla Consigliera comunale Maria Teresa De Marco, ha incontrato, a Palazzo dei Bruzi, il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale, dott.Raffaele Mauro. Al centro dell’incontro, la riorganizzazione della rete territoriale dell’Asp di Cosenza cui ha dato attuazione il decreto del Commissario regionale ad acta n.113 del 3 novembre 2016, poi parzialmente modificato dal decreto 166 del 13 dicembre 2017, e l’illustrazione a grandi linee del nuovo atto aziendale della stessa ASP, approvato con deliberazione del direttore generale nel 2017.

Nel corso della seduta, introdotta dalla Presidente De Marco, sono state sottoposte al direttore Mauro diverse questioni relative alla carenza di personale, alle liste d’attesa per gli esami diagnostici, ai trasferimenti dagli ospedali spoke al pronto soccorso dell’Annunziata, alla necessità di dare attuazione al nuovo atto aziendale approvato dall’Asp.

LA SALUTE DEI CITTADINI PRIMA DI TUTTO

Nel suo intervento, il direttore generale Mauro ha sottolineato che la mission del territorio è unicamente quella di dare risposte concrete al bisogno di salute dei cittadini. «Una realtà come la nostra – ha detto Mauro – ci fa comprendere che dobbiamo rimboccarci le maniche e ricostruire un sistema che si è nel tempo depauperato, ma che è in grado di fornire le risposte che la popolazione ci chiede. Bisogna, però, – ha aggiunto il direttore generale – creare le giuste sinergie e condividere un percorso per essere messi nelle condizioni di dare risposte adeguate ai nostri cittadini che hanno problemi di salute, allocando in modo appropriato le risorse. Il ruolo della politica è importante. Nella nostra regione è stato, purtroppo, compresso, ma quando si perde la visione di insieme si rischia di fallire l’obiettivo. Dobbiamo, pertanto, analizzare il contesto nel quale viviamo e ci muoviamo, individuando gli obiettivi e assumendo tutti insieme delle condotte virtuose. Remando nella stessa direzione, usciremo dalla condizione nella quale ci troviamo. Dobbiamo, altresì, essere messi nelle condizioni di attuare l’atto aziendale. A tal proposito abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa con l’Azienda ospedaliera, mettendo a disposizione le nostre risorse».

RIPARTIRANNO I CENTRI DI CURE PRIMARIE

Nel corso del dibattito che ne è scaturito è intervenuto il consigliere comunale Damiano Covelli. «Apprezziamo gli sforzi che si stanno compiendo – ha esordito – ma non bastano per dare risposte al bisogno di salute dei calabresi. Permane una situazione diffusa di difficoltà. Il commissariamento della sanità non ha prodotto i risultati sperati, per cui prima finisce, meglio è». Covelli ha, inoltre, posto l’accento sull’aumento della migrazione dei calabresi verso altri ospedali del Nord ed anche sulle lunghe file di attesa al pronto soccorso. «A marzo- ha detto a tal proposito il direttore generale Mauro – potranno partire le UCCP, le Unità Complesse delle cure primarie, che operano in forma integrata all’interno di strutture con carattere multiprofessionale, garantito dal coordinamento tra i diversi medici, con particolare riguardo all’integrazione tra la medicina specialistica e la medicina generale”. In altri termini, questi gruppi di medici e di professionalità sparse sul territorio potranno sopperire all’intasamento dei codici bianchi che si registrano al pronto soccorso»

LA QUESTIONE “SPOKE”

Sui trasferimenti dagli spoke, il direttore generale Mauro ha sottolineato che il numero di accessi provenienti da queste strutture non è molto significativo, «anche se – ha aggiunto – il fenomeno dei trasferimenti è alimentato dal fatto che non ci sono spoke a regime e quelli esistenti non sono in linea con le performances attese». Sulle liste di attesa, soprattutto quelle per sottoporsi a Risonanza Magnetica, il direttore generale ha detto che «delle 5 risonanze presenti sul territorio, 3 sono a regime ed una andrà a regime a breve, mentre quella del poliambulatorio di Rende è in fase di riordino. Ora- ha detto ancora Mauro – bisognerà capire anche il destino dell’Ospedale dell’Annunziata, perché se l’Annunziata si sposta, sarà possibile realizzare la cittadella della salute concentrandovi tutte le strutture sparse sul territorio e riducendo sensibilmente i fitti corrisposti dall’Asp».

Indagine all’Asp, Mauro: «Prende il via da un esposto della Direzione Generale»

COSENZA – Il direttore generale dell’Azienda Sanitaria di Cosenza, Raffaele Mauro, chiarisce i motivi per cui la Procura e la Guardia di Finanza stanno attenzionando le procedure di liquidazione delle fatture ai fornitori ed alle case di cura private accreditate. E’ stato lui stesso dunque, in qualità di rappresentante legale dell’Asp, ad informare Mario Spagnuolo e le Fiamme Gialle sulla mole di pignoramenti e contenziosi sospetti per un ammontare di circa 250 milioni di euro. Procedure che di fatto ingessano una parte rilevante del bilancio a disposizione dell’Ente. «Nel verificare la massa di pignoramenti notificati alla Banca Nazionale del Lavoro, nostro tesoriere, evidenziamo gravi difficoltà nell’individuare, nella complicata matassa delle procedure esecutive in atto, il titolo da cui scaturisce l’assegnazione delle somme dovute. Non essere in grado di identificare con certezza la matrice sulla cui base i pagamenti vengono liquidati, ci espone al rischio di remunerare più di una volta lo stesso importo per il medesimo debito. Per questo – aggiunge Mauro – ho esposto le mie preoccupazioni alla Procura della Repubblica di Cosenza. Ho inoltre incontrato per discutere di questa problematica, sia i Commissari per il Piano di Rientro, sia il Presidente della sezione esecuzioni mobiliari di Cosenza. E’ una situazione che abbiamo messo a nudo noi – insiste Mauro – Di fatto siamo impediti ad utilizzare risorse pari ad un quarto del nostro bilancio (circa 250 milioni di euro ndr), sottraendo soldi pubblici finalizzati ad una ragione importante come la tutela della salute, che noi dovremmo invece poter impiegare nell’innovazione tecnologica, nelle manutenzioni strutturali e nell’assistenza al cittadino».

Asp Cosenza, Mauro si difende: «Mia nomina legittima»

COSENZA – «Ritengo utile precisare che nulla ho chiesto a titolo di risarcimento del danno alla persona (equo indennizzo) all’Asp di Cosenza, né ho richiesto il pagamento delle spese legali, da me sostenute, in quanto il mio unico fine era la tutela e la difesa dell’esercizio della mia funzione a vantaggio della pubblica amministrazione». Lo afferma, in una nota, il direttore generale dell’Asp di Cosenza Raffaele Mauro in relazione alla causa di servizio per depressione vinta nel 2015 ai danni della stessa Asp di cui poi è divenuto direttore generale, aggiungendo che la sua nomina è «assolutamente legittima ed incontestabile. Le ragioni che mi hanno indotto a promuovere, nel 2011, la causa di servizio – afferma Mauro – sono le stesse che mi impegnano, oggi, a dover respingere ed a non cedere a nessun tipo di condizionamento e di pressioni che hanno il desiderato fine di stravolgere il principio della regola della buona amministrazione, per tutelare interessi particolaristici e privati, nella sanità cosentina. Gli attacchi nei miei confronti iniziano nel 2007 e vengono amplificati dal 2010 in poi, attraverso rilevanti pressioni che sono sfociate anche in vere e proprie aggressioni. Nel periodo indicato si è dovuto procedere a far adeguare le case di cura al possesso dei requisiti strutturali, nonché, alla riorganizzazione in coerenza ai nuovi modelli dettati dal Decreto del Commissario per il Piano di Rientro. A seguito dell’attuazione di tali modelli organizzativi, si è determinata la riduzione della produzione delle cliniche private, con conseguente flessione dei livelli occupazionali, fino al punto che in provincia di Cosenza si è dovuto registrare il fallimento di quattro strutture. Mi sono trovato nel difficile ruolo di servire due padroni, facendo da respingente fra il management aziendale ed i lavoratori disperati. Altre strutture hanno dovuto fare ricorso all’istituto del concordato preventivo ed, in tale contesto, è scaturito un notevole ritardo nel pagamento dei lavoratori dipendenti. In tali periodi ho subito l’avvelenamento del cane, minacce di morte e danneggiamenti all’automobile, nonché, l’occupazione della struttura da me diretta, con conseguente intervento della Digos, in più circostanze. Di fronte a tali aggressioni ed alle minacce di cui ero oggetto, invece di registrare la solidarietà dei vertici aziendali pro-tempore, venivano esercitate ingerenze nell’espletamento delle mie funzioni, con l’intento di operare una mia rimozione dall’incarico ricoperto. Il management aziendale pro-tempore procedeva, altresì, all’invio di tutti gli atti da me prodotti alla sezione regionale della Corte dei Conti che non attivava alcun procedimento amministrativo-contabile, nei miei confronti.  Nonostante ciò si continuavano ad esercitare minacce e pressioni a mio danno. Ho dovuto, pertanto, ricorrere alla causa di servizio, come extrema ratio, al fine di invocare la tutela aziendale nei miei confronti. Ero costretto in quel periodo a subire un grave stato di stress, in quanto mi sentivo isolato e non supportato dal management pro-tempore. Inevitabilmente, solo il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio poteva essere l’unica ed estrema tutela nei confronti della mia condizione lavorativa ed esistenziale. Tutto questo, unicamente, per aver operato nel rispetto della legalità e nell’interesse della Pubblica amministrazione. La sentenza interviene a novembre 2015, riconoscendo un danno alla persona ascrivibile all’ottava categoria; tale condizione è pienamente compatibile con l’espletamento di qualsiasi attività lavorativa, ivi compresa quella di direttore generale aziendale. A gennaio 2016, nominato direttore generale dell’Asp di Cosenza – conclude Mauro – dichiaravo l’insussistenza di incompatibilità di qualsiasi natura che, in base alla vigente normativa sulla causa di servizio, non sussistevano e non sussistono. Mai, avrei reso false dichiarazioni che potessero inficiare la mia nomina. Tale nomina deliberata dal Presidente e dalla Giunta Regionale è, dunque, assolutamente legittima ed incontestabile».

Acri, incontro Amministrazione comunale – Asp per l’ospedale cittadino

ACRI (CS) – Una delegazione dell’Amministrazione comunale, composta dal sindaco Nicola Tenuta, dall’assessore alla sanità Franco Gencarelli e dal presidente del consiglio comunale, Cosimo Fabbricatore, che aveva sollecitato l’iniziativa, ha incontrato il direttore generale dell’Asp, Raffaele Mauro. Al centro della discussione ancora una volta l’atto aziendale redatto dall’Asp per quanto riguarda il Beato Angelo. Mauro ha rassicurato i tre amministratori sui servizi che saranno in dotazione al nosocomio e che peraltro sono quelli già individuati nei numerosi e precedenti incontri. Mauro ha inoltre dichiarato che l’atto è stato consegnato alla Struttura Commissariale della Regione e che ora si aspetta l’approvazione. Per il Beato Angelo non ci dovrebbe essere grosse novità rispetto a quanto già deciso in passato sia per quanto riguarda i servizi erogati che per il personale e la strumentazione. Su invito del presidente del consiglio Fabbricatore, Mauro si è detto disponibile a partecipare ad un consiglio comunale sulla sanità che sarà indetto entro la fine di ottobre ed a cui saranno invitati a partecipare sia il Commissario Scura che il Governatore Oliverio. All’incontro ha partecipato anche il responsabile dell’ufficio tecnico, Abate, che ha illustrato lo stato dei lavori che interessano i locali in cui sarà installata la risonanza magnetica. Si è discusso anche dei punti Cup e del Poliambulatorio di via Padula, punto di riferimento importante anche per gli utenti dei centri limitrofi.