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Villaggio Coldiretti, Molinaro: «Il patrimonio agroalimentare del Sud è una leva fondamentale»

BARI – «Il successo del Villaggio Coldiretti a Bari che è stato al centro dell’attenzione nel’ultimo fine settimana – sottolinea Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – è la sintesi e l’esaltazione perfetta di vari fattori: l’enorme crescita della sensibilità degli italiani verso stili di vita sani e in equilibrio con la natura per i quali l’agricoltura nazionale offre primati conquistati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza alimentare a livello europeo e mondiale,  il patrimonio agricolo, agroalimentare ed enogastronomico del sud si conferma come una leva fondamentale per la crescita economica e tiene unito il mezzogiorno all’Italia offrendo chance fondamentali ai giovani che continuiamo a definire “capitani coraggiosi e moderni innovatori” che anche in questo caso, hanno dato prova del loro protagonismo mettendo in pratica i nuovi mestieri che l’agricoltura offre. E’ innegabile  – continua Molinaro – che una buona parte dell’industria  italiana con sempre più convinzione, attraverso i contratti di filiera, sceglie di investire nelle produzioni “made in Italy” e questo rappresenta una grande opportunità per diverse produzioni del sud».  C’è stata tanta Calabria a Bari al Villaggio Coldiretti #stocoicontradini che ha calamitato l’attenzione di oltre seicentomila persone, in base alle valutazioni della questura, che hanno visitato nei tre giorni del fine settimana il Villaggio sul lungomare Imperatore Augusto. Un chilometro e mezzo di mercati, cibo di strada contadino ed esposizioni ad hoc dove è stato possibile acquistare direttamente dagli agricoltori, che si sono dovuti rifornire più volte dato l’alto numero delle richieste, le eccellenze del made in Italy ma anche gustare piatti da gourmet con tutti i menu a prezzi popolari preparati dagli agrichef. È il bilancio molto positivo stilato dalla Coldiretti a conclusione della rassegna che ha ospitato quasi 200 stand tra mercati degli agricoltori, aree del gusto, street food, stalle, agriasili, fattorie didattiche, orti, antichi mestieri, pet therapy, agrichef, laboratori, trattori e nuove tecnologie e workshop.: una vera e propria esaltazione della multifunzionalità e del dinamismo dell’agricoltura.

 

 

 

Coldiretti, Molinaro : «Il presente e il futuro della Regione ci preoccupa»

CATANZARO – L’Assemblea di Coldiretti si è espressa sull’operato della Giunta Oliverio e lancia un forte ammonimento:«Il presente, ma soprattutto il futuro, di questa Regione ci preoccupa e allora – riferisce Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria –eserciteremo il nostro ruolo di forza sociale, portatrice di interessi che ci porta inevitabilmente ad una chiara assunzione di responsabilità. Con l’hashtag#ColdirettiaOliveriolaregionecosìnonva facciamo partire contestualmente un programma di mobilitazione sull’intero territorio regionale coinvolgendo cittadini, istituzioni locali e altri soggetti portatori d’interesse. Il naturale epilogo della mobilitazione sarà una grande iniziativa di protesta in piazza. Non possiamo più tollerare ritardi e omissioni sistematici che creano una infinità di problemi alle imprese agricole, agli altri settori produttivi, ai giovani, a uomini e donne calabresi. Assenza totale di confronto, immobilismo gestionale, promesse non mantenute, pessimo utilizzo dei fondi comunitari, ritardi nei pagamenti da parte di ARCEA, assenza di attività legislativa, sprechi negli Enti strumentali che bruciano risorse dell’agricoltura, aggressione continua ai Consorzi di Bonifica e il ricatto, nemmeno velato, nel tentativo di piegarli ai desiderata della politica sono alcuni dei temi che caratterizzano in negativo questa Giunta regionale. A questo si aggiunga che gli slogan del presidente Oliverio sulla semplificazione amministrativa mediante la sussidiarietà non hanno ancora trovato la benché minima azione concreta tanto da rendere lecito il sospetto che non si voglia realizzare. E poi, la questione etica, che ormai offre della Calabria una immagine di ingovernabilità e ci allontana dall’Italia e dall’Europa con migliaia di giovani che vanno via non solo perché non c’è lavoro, ma soprattutto perché non possono esaudire i loro legittimi desideri e aspirazioni nella propria terra. Il dato della disoccupazione giovanile al 59% da solo frantuma riti, tempi, presunzione, supponenza ed individualismo messi in campo dal presidente Oliverio. Questo dato è il vero metro che da la misura della realtà e delle responsabilità della guida dell’Ente regionale e impone un cambiamento veloce. È una mobilitazione  che l’opinione pubblica condivide, a favore di un progetto che configura una Calabria diversa; lo faremo con la nostra grande forza che utilizzeremo nel più costruttivo dei modi perché non possiamo assistere passivamente al trascorrere di giorni preziosi, ma dobbiamo subito tracciare la strada della concretezza e dell’operatività con obiettivi strategici chiari, per la crescita della Calabria, dando priorità ai giovani ed alle imprese. Arriviamo a questa mobilitazione dopo continue sollecitazioni e proposte, le prove sono schiaccianti, dopo aver percorso tutte le vie possibili e riscontrato il perdurare delle stesse criticità, che non sappiamo se siano frutto di ignavia o inefficienza. Conclude– “l’Ente regionale oggi rappresenta la criticità più grande che amplia il divario fra la nostra Terra e il resto d’Europa e per questo diciamo ad Oliverio che #laregionecosìnonva e non c’è più tempo per aspettare ancora, dopo 895 gg di governo già trascorsi».

Mulino di San Floro, Molinaro: «Un bell’esempio di filiera agricola italiana»

SAN FLORO (CZ) – Sono ritornate a funzionare le macine di pietra di un antico mulino in un casolare in bio-edilizia  a San Floro. La Coldiretti Calabria loda questa iniziativa perché si coniuga perfettamente con il territorio e da un contributo alla crescita che ha un disperato bisogno proprio del coraggio di nuove idee e realizzazioni che in questo ultimi anni stanno venendo  proprio dai giovani e nell’agricoltura e agroalimentare. «Uno straordinario ritorno al passato che sa tanto di presente – commenta Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – davvero tutto ottimo  e con punte di eccellenza per un’immersione confortante nei sapori sempreverdi della tradizione e  che  da lustro e promuove il territorio.  Due  aspetti mi preme sottolineare: il ricorso al crowdfunding o finanziamento collettivo,una forma di microcredito dal basso lanciato sui social e che ha visto l’attivazione di un  processo collaborativa di tante persone che hanno  messo a disposizione il proprio denaro per sostenere la realizzazione; l’altro aspetto  è la riscoperta e valorizzazione di grani antichi prodotti nei nostri territori che sicuramente rafforzano la necessità, come già richiesto dal governo nazionale,  dell’indicazione obbligatoria dell’origine per la filiera grano pasta in Italia».

Coldiretti a Oliverio: «Manca coerenza negli impegni»

CATANZARO – «Non vorremmo che ad impedire l’approvazione dei Piani di Classifica dei Consorzi di Bonifica, ci fossero lobby che speculano sull’ambiente!»  Questa la dichiarazione del presidente della Coldiretti Calabria Pietro Molinaro contenuta in una lettera al Governatore Oliverio e nella quale sottolinea come sia  «inspiegabile che dopo 218 giorni dalla dichiarazione ufficiale del 28 giugno 2016,  fatta da Oliverio in Consiglio Regionale – basta leggere il resoconto – con la quale si impegnava, dopo aver “valutato eventuali osservazioni che dovessero essere migliorative…” ad approvarli prima della pausa  estiva questo ancora non sia avvenuto; impegni reiterati in occasioni pubbliche quali la Giornata dell’Agricoltura a Lamezia del 14 novembre u.s. e il 17 dicembre u.s. al Forum dell’Agricoltura, Alimentazione Bonifiche e Irrigazioni. Dalla  prima solenne dichiarazione si sono svolte ben dieci sedute di Consiglio Regionale.  Una vicenda che peraltro non contribuisce sicuramente a fare della Calabria una Regione normale proprio perché i nostri Consorzi di Bonifica, unico caso in Italia, non sono ancora dotati dei nuovi Piani di Classifica. Eppure – continua Molinaro – i vantaggi ci sono eccome! Con l’approvazione dei Piani, il tributo dei consorziati,  sarebbe determinato in base al beneficio irriguo, idraulico e idrogeologico sempre in termini di attività del Consorzio. La conseguenza è che esso diventerebbe  maggiormente equo. I Piani di Classifica, prevedono che siano censiti e obbligatoriamente autorizzati gli scarichi nei canali di scolo della Regione gestiti dai Consorzi, come previsto dalla L.R. 11/2003 dall’art. 23 comma 4. La loro approvazione non è una questione corporativa ma interessa la collettività, poiché intercetta anche vicende di natura ambientale che tanto male hanno fatto e continuano a fare alla Calabria. Gli sversamenti abusivi sono all’ordine del giorno! A suffragare tutto ciò, Molinaro riporta l’esempio di un Consorzio che su richiesta dell’ANBI Calabria, ha effettuato un censimento degli scarichi abusivi.  Se si pensa che  i Consorzi di Bonifica hanno in gestione circa 2300 km di canali di scolo per una  superficie, che  scarica in questa rete di scolo, di ben 343.489 ettari il dato che emerge è di massima allerta. Ma si avrebbe un altro vantaggio: il censimento degli scarichi e il successivo pagamento, permetterebbe di recuperare risorse con una conseguente azione redistributiva, utile  a ridurre i tributi pagati dagli agricoltori. Insomma una operazione verità a tutto tondo. Lei si legge nella lettera – nella presentazione del “Report” ha affermato con piglio e convinzione “fuori le lobby” e noi non abbiamo motivo per non crederci.  Per questo  ci aspettiamo che senza indugio,  al prossimo Consiglio Regionale, ci sia l’approvazione dei Piani di Classifica. “E’ una grande occasione – conclude-  nella quale la “Politica” può dimostrare  che quello che dice lo porta a termine e va nella direzione di quella “Calabria positiva” che ci sta a cuore»

Coldiretti, Molinaro:« La politica regionale manca di operatività pragmatica»

CATANZARO – «Che fine ha fatto l’UOA “Difesa del suolo, rischio e sistemazione idrogeologica” che fa capo alla Presidenza della Giunta Regionale, istituita all’inizio di questa legislatura?- chiede Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria. Era una ottima strategia organizzativa poiché aveva l’imprimatur della Presidenza e permetteva una visione d’insieme, coordinata e concreta. Le continue emergenze sono sicuramente sfide difficili, ma si continua a non intervenire sugli obiettivi strategici per mettere in sicurezza il territorio. La Calabria frana nell’ordinarietà e la responsabilità è della politica che è sicuramente distratta e poco pragmatica. Un territorio a rischio che determina forti penalizzazione per i cittadini e gli agricoltori che vivono nelle aree interne e rurali, che sta causando una perdita economica all’agricoltura ed un isolamento di molti territori. La Protezione Civile, rappresenta il pronto soccorso, poi ci vuole l’equipe per curare il territorio. Questa capacità continua a non esserci. Non ci sono strategie misurabili in linea con le realizzazioni del progetto “ItaliaSicura” e se qualche intervento viene fatto è parziale e non completo. Non si susseguono interventi puntuali di messa in sicurezza puntando alla riqualificazione e alla rinaturalizzazione dei corsi d’acqua e del territorio. Nonostante il susseguirsi di calamità, nella nostra Regione si continua a trascurare la difesa idrogeologica. Un esempio emblematico sono le fiumare e i torrenti che continuano a non essere regimate e pulite ma da anni non si effettua nessun intervento. Consideriamo necessario che il Presidente Oliverio e la sua Giunta operi una inversione di marcia e cambi velocità d’azione e strategia di intervento anche perché sembrerebbe che le risorse ci sono- Fondi Comunitari, Patto per la Calabria, APQ dissesto idrogeologico, Piani Attuativi di Forestazione etc. Ecco perché non vogliamo rassegnarci e rinunciare ad una Calabria sicura su cui vivere e sviluppare agricoltura e agroalimentare».

Coldiretti su maltempo: danni e disagi a ortofrutta e zootecnia

Dopo aver effettuato una prima ricognizione, la Coldiretti Calabria ha rilevato che le rigide temperature registrate nella nostra regione, unite a neve e gelo, hanno causato notevoli danni al comparto dell’ortofrutta. Il maltempo ha infatti distrutto centinaia di ettari di frutta pronta per la raccolta, in particolare agrumi e clementine, e di ortaggi di largo consumo come zucchine, cipolle, finocchi, piselli e fave. Le bassissime temperature hanno portato disagi anche alle coltivazioni in serra che hanno subito un forte aumento dei costi di riscaldamento. Anche la zootecnia, in particolare quella al pascolo, registra disagi per la mancanza di foraggio. «Due al momento sono le richieste per la Regione Calabria – riferisce Pietro Molinaro, Presidente di Coldiretti Calabria – l’immediata attivazione dei sopralluoghi per circoscrivere le zone danneggiate e avere una prima stima dei danni tale da consentire l’avvio delle procedure per la richiesta di calamità e poi l’assegnazione provvisoria di gasolio agricolo per i mezzi agricoli e il riscaldamento delle serre già avviata in giornata nella provincia di Cosenza. Gli uffici della Coldiretti sono operativi nel raccogliere le richieste degli agricoltori. Siamo molto preoccupati perché la situazione straordinaria che si è verificata – conclude – porterà conseguenze anche sulle giornate dei lavoratori stagionali, in particolare extracomunitari, con il rischio di ulteriori ripercussioni sul sistema dell’accoglienza».

Coldiretti Calabria, Molinaro denuncia: «gli agricoltori presi per il collo»

Il prezzo offerto dai vari intermediari agli agricoltori calabresi per le clementine coltivate da Sibari alla Piana di Rosarno-Gioia Tauro non sarebbe giusto ed equo. Questo quanto denuncia il Presidente di Coldiretti Calabria Pietro Molinaro in una nota: con la raccolta e la commercializzazione delle clementine calabresi «gli agricoltori perdono secco il 50%. I confezionatori e la distribuzione, che sottopagano il prodotto, sono sordi a qualunque richiesta di responsabilità, trasparenza e legalità». «Tra l’altro – sottolinea Molinaro – parliamo di clementine, una produzioni di pregio a marchi IGP che genera valore aggiunto e può garantire i giusti margini all’intera filiera». «Continueremo questa nostra battaglia coinvolgendo i cittadini-consumatori – conclude la nota – con un monitoraggio senza sosta dell’andamento per smascherare chi irresponsabilmente prende per il collo i soli produttori agricoli: gli unici che davvero hanno il rischio d’impresa».

Approvazione della legge sul reato di caporalato, Pietro Molinaro:«Lo sfruttamento è vergognoso»

Coldiretti_CalabriaCOSENZA – L’approvazione definitiva della legge che istituisce il reato di caporalato è l’inizio di un nuovo percorso per l’agricoltura meridionale e calabrese un trinomio perfetto tra dignità, solidarietà e legalità. «Lo sfruttamento brutale dei lavoratori e l’intermediazione dei caporali era – prosegue Pietro Molinaro – un aspetto vergognoso ed una situazione non solo eticamente inaccettabile, ma economicamente inefficiente. La giustizia ora ha armi più affilate, le pene severe e i controlli rigorosi introdotti nella legislazione – prosegue – devono colpire il vero lavoro nero e lo sfruttamento, portando alla luce quelle sacche di sommerso che peraltro fanno concorrenza sleale alle imprese regolari che hanno già intrapreso un percorso di trasparenza e sulle quali finiscono per concentrarsi esclusivamente oggi le azioni di verifica. Adesso si innesca  una grande azione di responsabilizzazione di tutta filiera, dal campo alla tavola, per garantire che dietro tutti gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali, ci sia un percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute e il lavoro, con una equa distribuzione del valore che non è possibile, ad esempio, se le arance nei campi sono sottopagate a 7 centesimi al chilo. Il rispetto della dignità dei lavoratori – sottolinea – deve valere anche per i prodotti importati che arrivano in Italia spesso sottocosto per effetto dello sfruttamento del lavoro, anche minorile, e dell’ambiente. I lavoratori, italiani e stranieri, che aiutano le nostre imprese a crescere e a stare sul mercato  – conclude – sono una risorsa indispensabile. Chi sfrutta il lavoro nero fa un danno a tutti: agli agricoltori che rispettano le regole, alle comunità locali, al sistema economico territoriale».

 

19 ottobre 2016                                                                     Ufficio Stampa

Nubifragio a Rossano e Corigliano, Pietro Molinaro:«Chi doveva fare non ha fatto»

alluvione rossanoROSSANO (CS) – «Domani sarà trascorso un anno dal  nubifragio che si abbatté sulla costa ionica cosentina nei comuni di Rossano e Corigliano e che mise a dura prova l’economia e la vivibilità di un intero territorio. L’esondazione, come un missile, del torrente maggiormente incriminato, il Citrea, causò molti danni e purtroppo – commenta Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – il bilancio è negativo su tutti i fronti: risarcimenti non ci sono stati, la burocrazia regionale è lenta e ha messo in pericolo anche i finanziamenti nazionali e i lavori sono in netto ritardo anzi –aggiunge – non sono nemmeno iniziati nonostante un finanziamento di quattro milioni di euro attinto dai fondi comunitari del PSR Calabria, quindi degli agricoltori, a Calabria Verde. Chi doveva fare non ha fatto. Chi ha ricevuto le risorse non le ha impiegate. A subirne le conseguenze sono i cittadini e le attività economiche con danni a centinaia e centinaia di aziende agricole e il dibattito sull’inefficienza della burocrazia, che  non si è mai spento, prende nuovo  vigore con la vicenda dell’alluvione proprio di un anno fa di Rossano e Corigliano. Una ulteriore falsa partenza  – prosegue – che ci costringe a fare ad esempio i salti mortali per rientrare, dopo esserne stati esclusi, nei finanziamenti del Governo Nazionale. L’agricoltura è abbandonata nonostante siano stati svolti i sopralluoghi,accertati i danni e gli uffici agricoli di zona abbiano effettuato le relazioni e gli adempimenti conseguenti trasmessi alla Regione. Negli agrumeti in quei giorni si sono addensati enormi quantità di terriccio e ghiaia e il paradosso è che gli agricoltori non hanno potuto rimuoverli perché occorrevano autorizzazioni specifiche. È evidente che il baricentro delle decisioni fa acqua da tutte le parti e tra l’altro non premia chi con abnegazione, fin dalla prima ora, ha messo a disposizione uomini e mezzi come il caso del Consorzio di Bonifica di Trebisacce  che ha speso 150mila euro dei consorziati. Se queste erano le prove generali di una nuova governance  in caso di alluvioni o altre emergenze c’è davvero da preoccuparsi. Converrebbe, a questo punto, forse capire quale è lo stato di attuazione del  programma, se questo c’è! E ancora la distribuzione  temporale di esso con la coerenza di un rapido avvio di interventi e risarcimenti. La frammentazione degli interventi nonché  amministrativa  continueranno a produrre nulla di buono se non sfiducia, incertezza e una penalizzazione per la crescita economica di cui abbiamo tutti bisogno».

Concorso Oscar Green, il 27 luglio la finale

ACRI (CS) – I giovani e il lavoro in agricoltura, le idee, le innovazioni e le prospettive di uno dei settori più dinamici dell’economia. Mercoledì 27 luglio ad Acri, dalle ore 10,30, nell’agriturismo “Biosila” di contrada Filicuzzi, si parlerà di questi i temi centrali per la manifestazione. Al termine di quest’ultima  saranno consegnati gli Oscar Green della Coldiretti Calabria per le giovani imprese agricole che nell’ultimo anno si sono distinte per capacità di sviluppo, legame territoriale e nuove soluzioni per il mondo del lavoro. Il concorso regionale, che ha visto in lizza oltre 30 imprese selezionate nel corso dell’anno, premia le realtà imprenditoriali che si sono distinte per capacità di innovare per battere la crisi attraverso idee innovative e rilanciare le sfide di un mercato in costante cambiamento. «Il genio delle giovani imprese calabresi – commenta il Presidente Regionale di Coldiretti Calabria Pietro Molinaro – che dicono concretamente si ad economia, politiche e territorio. Il Premio Oscar Green, mette in risalto la storia di chi realizza un progetto originale ed innovativo e decide di scommettere su questi valori il proprio futuro». All’evento parteciperanno il sindaco di Acri Nicola Tenuta, il presidente della Regione Mario Oliverio, amministratori del comprensorio, il segretario nazionale di Coldiretti Giovani Impresa Carmelo Troccoli, il delegato regionale dei giovani Daniele Perrone, il presidente e il direttore della Coldiretti Calabria Pietro Molinaro e Francesco Cosentini.