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“Il mediano di Mauthausen” e il “Che calabrese”, la malinconica resistenza di due eroi dimenticati

RENDE (CS) – Ricordare i piccoli, grandi, eroi di ieri per imparare ad essere piccoli eroi resistenti di oggi. Un approfondito e doveroso sguardo a due intense storie del passato per guardare con coraggio al presente.
Due storie di coraggio e di fedeltà agli ideali (di famiglia, di etica, di partito…), valori che oggi possono ancora avere un valore. Grazie alla ricerca, e alla penna, dei giornalisti cosentini Francesco Veltri e Alfredo Sprovieri, rispettivamente autori de “Il mediano di Mauthausen” (ed. Diarkos ) e di “Joca, il Che dimenticato” (Mimesis), abbinati e presentati insieme ieri, nella sala Tokyo del Museo del Presente, nell’ambito del ciclo di incontri denominato “Latitudini ribelli – Storie di coraggio e memoria” promosso dall’assessorato alla cultura del comune di Rende. «Due storie di resistenza – come dichiarato in apertura dei lavori dall’assessora alla cultura Marta Petrusewicz -, accomunate dal comune senso di libertà e democrazia”».

L’Arpad Weiz del Cosenza

Storie di resistenza, dicevamo, di lotta, di sport e di amore. La prima è quella del calciatore – operaio (come tiene a sottolineare l’autore) di Vittorio Staccione, centrocampista piemontese in ascesa negli anni ’30 (fratello del probabilmente piu noto Eugenio) che ha chiuso la sua carriera nel Cosenza Calcio prima di chiudere la sua vita nel campo di concentramento nazista. Ha militato anche nel Torino (con la quale ha vinto lo scudetto poi revocato del 1926-1927), della Cremonese (dove è stato addirittura “boicottato” giornalisticamente dalle cronache sportive dell’epoca e finanche nei tabellini delle partite) e della Fiorentina, alla passione per il calcio Staccione ha alternato anche quella per la politica e le lotte sociali all’interno delle fabbriche che lo hanno messo sotto la lente d’ingrandimento di fascisti e filofascisti. «Un resistente in campo, da perfetto mediano – racconta Veltri -, come nella vita». Una storia ben raccontata – come detto dal giornalista Eliseno Sposato durante la conferenza di presentazione coordinata da Simona De Maria –, a metà fra il romanzo e il saggio storico, che ha il merito di ridare memoria e dignità a Staccione e che ha incontrato l’apprezzamento della famiglia del calciatore dimenticato, in particolare del pronipote Federico Molinario.

L’altro “Che”, il “Che calabrese”

Giancarlo Castiglia detto “Joca” era invece l’emigrato calabrese, originario di San Lucido (Cs), che ha guidato in Brasile la ribellione contro il golpe istituzionale dei Gorillas. Una storia, come quella di Staccione, ancora poco conosciuta che parla della strenua resistenza durata tre anni di 69 attivisti contro 10 mila militari e che ha portato alla morte del loro comandante. Una storia che, come sostenuto dal ricercatore Francesco Campolongo, «interagisce con l’attualità e si inserisce come un pezzo di puzzle in un mosaico collettivo»; una testimonianza di come «la cultura possa battere la dittatura», rilancia Alfredo Sprovieri con un invito alla riflessione a chi deve resistere e lottare oggi: «Non può esistere processo di liberazione se non si fa un passo indietro da oppressori e uno avanti da oppressi».

Fatti di musica, applausi per Vinicio Capossela al Rendano. Attesa per Cammariere

COSENZA –  Si avvia alla conclusione Fatti di Musica 2019”, 33esima edizione del Festival del Miglior Live d’Autore ideato e diretto da Ruggero Pegna, inserito dall’ Assessorato Regionale alla Cultura e al Turismo tra i “Grandi Festival Internazionali Storicizzati” per la “Valorizzazione del sistema dei beni culturali e per la qualificazione e il rafforzamento dell’attuale offerta culturale presente in Calabria”.

Ieri sera, nell’attesissima unica tappa in Calabria del suo tour teatrale, Vinicio Capossela ha incantato il pubblico del Teatro Rendano di Cosenza con uno spettacolo davvero straordinario e, neanche a dirlo, originalissimo.

Ballate per uomini e bestienon è stato solo un concerto ma un viaggio nell’incontenibile fantasia di un autentico genio della canzone d’autore italiana.

Un viaggio pieno di poesia, ironia, invenzioni sceniche di ogni tipo, i suoi grandi successi e le splendide nuove incisioni (Premio Tenco 2019 per il “miglior album in assoluto”).

Un concerto firmato, come un’opera d’arte e a tratti spettacolare, anche grazie all’ausilio di immagini, luci, effetti speciali, strani costumi e, soprattutto, al merito dei bravissimi musicisti: Alessandro Asso Stefana (chitarre), Niccolò Fornabaio (batteria), Andrea Lamacchia (contrabbasso), Raffaele Tiseo (violino) e Giovannangelo De Gennaro (viella e aulofoni).

Al termine delle circa tre ore di spettacolo, durante l’uscita a rallentatore di Capossela e band in un finale divertente e surreale, tutti in piedi a tributargli un applauso interminabile, consapevoli di aver assistito ad uno show unico e imperdibile.

Sergio Cammariere a Lamezia

Intanto, cresce l’attesa anche a Lamezia e in tutta la Calabria per il ritorno nella sua terra di Sergio Cammariere, che domani sera riporterà la grande musica d’autore nel riaperto Teatro Grandinetti, un autentico salotto che in passato ha ospitato altri prestigiosi eventi di Fatti di Musica, come i live di Fabrizio De Andrè, Lucio dalla, Paolo Conte, Gino Paoli, Fiorella Mannoia e molti altri.

Questo evento è organizzato insieme all’Associazione Teatrale lametina “I Vacantusi”. Con Sergio Cammariere, ci saranno i suoi fedeli e affiatati musicisti: Amedeo Ariano (batteria), Luca Bulgarelli (contrabbasso), Bruno Marcozzi (percussioni), Daniele  Tittarelli (sax). In oltre due ore, insieme alle tante incursioni jazz e ai brani del nuovo album, riscolteremo tutti i suoi successi, da “Sorella mia” a “L’amore non si spiega”,  da “Nessuna è come te” alla splendida “Padre della notte”. Ed ancora “Dalla pace del mare lontano”, “Via da questo mare”, “Cantautore piccolino”, fino al super successo sanremese “Tutto quello che un uomo”. Un live da incorniciare, che chiude nel modo migliore il Festival.

Con Sergio Cammariere si chiude Fatti di Musica 2019 che, per il trentatreesimo anno consecutivo, ha presentato alcuni degli spettacoli più attesi dell’anno, facendo registrare numeri record: oltre cinquantamila spettatori, decine di appuntamenti in tutta la Calabria, eventi mondiali come lo spettacolo dei Momix, i musical We will rock you dei Queen, Dirty Dancing, Peter Pan, i grandi live tra cui quelli dei Thegiornalisti, Max Gazzè, Carl Brave, Levante, Arisa, Massimo Ranieri, Carmen Consoli, Bandabardò, appunto Capossela e Cammariere, gli eventi del Reggio Live Fest all’Arena dello Stretto con i Beatbox, Alessandro Quarta e il mitico Max Weinberg della E Street Band, l’interazione con il Calabria Fest Rai Tutta Italiana di Lamezia e, fuori dal cartellone musicale,  la comicità di Teresa Mannino, Beppe Grillo e Angela Finocchiaro.

La prevendita dei biglietti per i concerti di Sergio Cammariere è in corso nei punti Ticketone e online su www.ticketone.it (Lamezia T.: Uffici Pegna e Vacantusi, corso Nicotera n. 237). Per tutte le informazioni tel. 0968441888, 096823564, web  www.ruggeropegna.it, www.ivacantusi.it.

Prossimi appuntamenti 

Confermati, intanto, i prossimi appuntamenti di Fatti di Musica: il 30 gennaio al via l’edizione numero 34 con i Negrita al Garden di Rende, poi la popstar mondiale Mika l’8 febbraio al Palacalafiore di Reggio, We will rock you il musical dei Queen il 12 febbraio al Rendano di Cosenza, La Divina Commedia Opera Musical dal 14 al 17 febbraio al Teatro Politeama di Catanzaro, Arturo Brachetti il 26 febbraio al Teatro Metropol di Corigliano.

 

La commedia napoletana conquista il Tau, successo per “Ditegli sempre di sì”

RENDE (CS)- Applausi scroscianti per “Ditegli sempre di sì” ieri sera al TAU. La compagnia “Elledieffe” porta in scena uno dei primi successi dell’immenso Eduardo De Filippo. Cast di prim’ordine con regia di Roberto Andò.

Il paradosso Michele Murri

Trama avvincente con Michele Murri (Gianfelice Imparato) appena uscito dal manicomio di ritorno dalla sorella Teresa (Carolina Rosi). Quest’ultima, unica persona a conoscere la motivazione dell’assenza del fratello,  viene rassicurata dal medico sulla condizione dello stesso. Don Michele diventa il perno centrale in questa storia ambientata nel primo ‘900. E’ proprio lui a muovere tutta la narrazione, a creare fraintendimenti e a dare il tempo comico sulla scena. Trascina i personaggi nella sua realtà surreale, prendendo modi di dire e battute come vere, convincendoli delle sue stravaganze. Il dialogo è veloce, in quello che è un napoletano goliardico molto apprezzato dalla platea. Tra falsi matrimoni, morti apparenti e continui paradossi, il TAU ride di gusto e apprezza la commedia.

 

La coppia Imparato-Rosi conquista il pubblico

Va sottolineata la prova di Gianfelice Imparato. Attore di altissimo livello non solo a livello teatrale. Innumerevoli le sue apparizioni cinematografiche tra cui “Gomorra” (il Film) e “Il divo” di Sorrentino. Imparato, alias Don Michele Murri, sul palco è un maestro. Sfrutta a suo piacimento la poetica eduardiana con un’ironia tagliente a volte amara, tipicamente napoletana. Sarcasmo legato al mondo pagano, al popolo, che non disdegna una chiara contemporaneità nelle scene.  Anche Carolina Rosi, nel ruolo di Teresa, diventa di evidente importanza. Un tango, anzi, una “tarantella” di risate che nasconde l’amarezza di un segreto. Carolina Rosi interpreta queste due facce nel modo più tragicomico possibile e con la contrapposizione costante rivalsa-rassegnazione.

Minuti e minuti di applausi per la compagnia teatrale di Luca De Filippo, la quale prende i meriti di una stagione teatrale auspicabilmente da protagonista. Il Teatro Auditorium Unical conferma la propria qualità e il pubblico bruzio è pronto ad attendere questa sera la seconda di “Ditegli sempre di sì”.

Bocca di rosa e le altre. Omaggio a De André al Ptu Unical

RENDE (CS) – Il prossimo 6 dicembre  al Piccolo Teatro Unical andrà in scena lo spettacolo “Bocca di rosa e le altre…Viaggio tra le donne cantate da Fabrizio De André”.

Un concerto per dare voce  un po’ a tutte le donne di cui ha parlato Fabrizio, tutte riconducibili peraltro a tre categorie di sacrifici: la verginità, la maternità e la prostituzione.

Non una mera celebrazione per il ventennale della sua scomparsa ma qualcosa di più. Uno spettacolo diverso,un cast che vede la partecipazione di attori e musicisti straordinari.Per ogni brano una donna,per ogni scena un messaggio sociale importante: il femminicidio con “la canzone di Marinella”, le stragi in mare dei migranti con “Tre madri”, l’emarginazione e la prostituzione con “Princesa”.

Una scommessa dunque, un attenzione ed una cura meticolosa nella scelta dei testi in cui la musica sarà  interpretata dai Coram Populo affiancati per l’occasione da due musicisti d’eccezione:Walter Giorno alla batteria  e Giovanni Brunetti al pianoforte.

 
La supervisione e la collaborazione straordinaria di Alfredo Franchini, spalla storica e amico di Fabrizio, ora in tour con Cristiano De André, il patrocinio di Via del Campo rosso di Genova con Laura Monferdini, la partecipazione di attori come Paolo Mauro, una poliedrica Raffaella Reda alla regia teatrale, una imponente Simona Micieli alla direzione artistica di uno spettacolo che oltre a rendere omaggio ad un gigante della musica intende valorizzarne il messaggio sociale racchiuso in ogni canzone senza per questo violentarne il ricordo e la musica ,né tantomeno tentare di emularlo.

“Ditegli sempre di sì”, al Tau va in scena la commedia di Eduardo De Filippo

RENDE (CS) – Dopo “Questi fantasmi!” e “Non ti pago” tornano in scena Carolina Rosi e Gianfelice Imparato in con la commedia “Ditegli sempre di sì”, uno dei primi testi di Eduardo De Filippo, scritto nel 1927 e rappresentato per la prima volta l’anno successivo da Scarpetta.

Una commedia esilarante e caustica, un congegno bizzarro in cui l’autore si applica a variare il tema della normalità e della follia.

Un uomo, Michele Murri (Gianfelice Imparato), torna a casa dopo un anno in manicomio, accolto dalla sorella Teresa (Carolina Rosi). La fiducia di uno psichiatra ottimista gli ha permesso di ritornare alla vita normale: Michele è un pazzo tranquillo, ragionevole e gentile, ma la sua follia è assolutamente reale, si manifesta nella mania di perfezione e si nasconde nelle pieghe di un mondo che non corrisponde agli schemi secondo i quali è stato rieducato in manicomio. Quale sarà la realtà vera? Tra equivoci, fraintendimenti, menzogne, illusioni, lo spettatore si ritrova in un’atmosfera surreale e quasi pirandelliana.

La compagnia di Luca De Filippo, oggi diretta da Carolina Rosi, mantiene viva l’eredità del grande drammaturgo napoletano: dopo Marco Tullio Giordana e Mario Martone, si affida a Roberto Andò, regista abituato a muoversi tra cinema e teatro, alla sua prima esperienza eduardiana.

La follia

Il tema della pazzia ha sempre offerto spunti comici o farseschi, ma di solito è giocato al rovescio, con un sano che si finge pazzo. Invece qui il protagonista è realmente pazzo. In un clima sospeso tra la surrealtà di Achille Campanile e un Luigi Pirandello finalmente privato della sua filosofia, irresistibilmente proiettato nel pastiche.

Appuntamento, quindi, al Teatro Auditorium dell’Unical il 3 e il 4 dicembre prossimi alle ore 20:30.

La grande opera musical “La Divina Commedia” al teatro Politeama di Catanzaro

CATANZARO – Grande attesa in Calabria per “La Divina Commedia” Opera Musical, il colossal di Marco Frisina che, dopo il trionfo dello scorso anno al Palacalafiore di Reggio, tornerà per l’unica tappa in Calabria dal 14 al 17 febbraio 2020  al Teatro Politeama di Catanzaro, organizzata da Ruggero Pegna per il suo Festival Fatti di Musica, giunto alla trentaquattresima edizione. Previsti spettacoli mattutini alle ore 10.00 esclusivamente per le Scuole e spettacoli serali per tutti alle ore 21.00.

Cast tecnico

L’emozionante spettacolo musicale basato sulla Divina Commedia di Dante tornerà con il suo imponente allestimento, la regia di Andrea Ortis e la voce narrante di Giancarlo Giannini.

La sceneggiatura è firmata da Gianmario Pagano, le scenografie sono di Lara Carissimi, le coreografie di Massimiliano Volpini, lighting designer Valerio Tiberi, sound engineer Emanuele Carlucci, visual designer Roberto Fazio e Virginio Levrio.

Cast artistico

Grande il cast, con Antonello Angiolillo (Dante), Andrea Ortis (Virgilio), Myriam Somma (Beatrice), Noemi Smorra (Francesca, Matelda), Angelo Minoli (Ulisse, Guido Guinizzelli). Ed ancora  Federica Basile, Antonio Melissa e Antonio Sorrentino, che si alterneranno nei vari ruoli dei protagonisti dell’opera. 

Numeroso anche il corpo di ballo acrobatico, composto da Marina Barbone, Danilo Calabrese, Fabio Cilento, Rebecca Errori, Raffaele Iorio, Luca Ronci, Federica Montemurro, Giovanna Pagone, Giuseppe Pera, Raffaele Rizzo, Michela Tiero, Alessandro Trazzera, Alessio Urzetta. Alle percussioni live ci sono Marco Molino, Giulio Costanzo, Roberto Di Marzo.

Lo spettacolare viaggio sul sentiero che attraversa i fantastici regni dell’ Inferno, del Purgatorio e del Paradiso, si ripresenta al pubblico con il coraggioso restyling di Ortis, le straordinarie musiche di Marco Frisina e un allestimento eccezionale, che si avvale di proiezioni in 3D e di un suggestivo impianto scenografico, con ben 50 tecnici, 70 scenari mozzafiato e oltre 200 costumi di scena.

Lo spettacolo

Ne La Divina Commedia Opera Musical, Dante è in viaggio, su binari distinti e paralleli: da una parte cammina verso e dentro se stesso alla ricerca nostalgica del proprio esistere, dall’altra naviga tra le rovine della dannazione, le storture e le brutture del proprio limite, condotto tra vizi e ossessioni, perversioni e peccati. Lo spettacolo utilizza diversi linguaggi espressivi e asseconda l’inesauribile fantasia di Dante. Il Dante Viaggiatore in scena diventa la proiezione fisica della voce di se stesso, che nella magistrale interpretazione di Giancarlo Giannini (esclusiva voce narrante dello spettacolo), rappresenta la maturità di un Dante che si ricorda con tenerezza, quando a metà della propria esistenza, spinto da una forte depressione, trova nella scrittura una salvezza creativa e fertile. Lo smarrimento nella selva diventa evocazione di una memoria: pretesto fortunato e ispirazione per il capolavoro che viene “sfogliato” in scena, come un libro animato, attraverso la magia teatrale. Dante si muove in molteplici ambienti scenici, nei quali passa da coltri infuocate e sulfuree della Città di Dite a tempeste desolate e violente che colpiscono Francesca; da mari tempestosi e mortali, come quello di Ulisse a foreste pietrificate e mortifere, o a laghi ghiacciati, nei quali si trovano Pier delle Vigne prima ed Ugolino poi. Il viaggio non ha mai fine e il maestro Virgilio accompagna il poeta di Firenze, proteggendolo, incoraggiandolo, esortandolo nei momenti di maggior difficoltà. Gli ambienti che si susseguono si fanno sempre più tranquilli: boschi dai colori autunnali, come quelli di Pia dei Tolomei, o fiabeschi, come il giardino di Matelda. Infine, luminosi e celestiali, come quelli che attendono Dante in occasione dell’incontro con Beatrice. La fantasia dantesca asseconda le suggestioni e la visione registica di Andrea Ortis. Le emozionanti musiche orchestrali di Marco Frisina sorreggono i testi suggestivi di Gianmario Pagano e Andrea Ortis. Il tutto si svolge su un palco modulare automatico con sollevamento di piani e con la presenza di elementi scenici costruiti su disegno di Lara Carissimi, con la presenza di proiezioni di ultima generazione animate in 3D. Non mancano coreografie acrobatiche dirette da Massimiliano Volpini e un suggestivo allestimento luci su disegno di Valerio Tiberi.

Info biglietti

Per gli spettacoli mattutini delle ore 10.00, riservati alle scuole è necessario rivolgersi agli uffici della Show Net s.r.l. di Ruggero Pegna: tel. 0968441888 oppure agli indirizzi email info@ruggeropegna.it, segreteria@ruggeropegna.it  (prezzo ridotto del biglietto: € 15.00 a studente, oltre alla gratuità per un docente ogni 15 studenti). I biglietti per i serali, invece, sono regolarmente  in vendita in tutti i punti Ticketone (Catanzaro: Bar Mignon, corso Mazzini; Lamezia T.: Uffici Pegna, corso Nicotera n. 237).

Ulteriori informazioni sono reperibili al numero telefonico 0968441888, ai siti www.ruggeropegna.it e www.divinacommediaopera.it.

I Modà al PalaCalafiore di Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – Ci saranno anche i Modà nella programmazione a cura della Esse Emme Musica al PalaCalafiore di Reggio Calabria. La band capitanata da Kekko Silvestre si esibirà in Calabria il 17 marzo per l’unica data nella regione del tour “Testa o croce”, che partirà ufficialmente il 2 dicembre da Bologna e che porterà il gruppo campione di incassi live in tutta Italia dopo due anni di pausa.

I live saranno caratterizzati da una scenografia pensata ad hoc e una scaletta che unisce i grandi successi, agli ultimi brani dei Modà, che sono già entrati nel cuore del pubblico.

A un mese e mezzo dall’uscita, “Testa o Croce” ha raggiunto solo su Spotify oltre 7 milioni di stream che si vanno a sommare ai 4 milioni di stream del singolo “Quel sorriso in volto” e agli 1,7 milioni del singolo “Quelli come me”. L’album è rimasto stabile in Top 10 per le prime 5 settimane consecutive nella Classifica album Fimi – Gfk.

La band è composta da Kekko Silvestre (voce, pianoforte), Diego Arrigoni (chitarra elettrica), Stefano Forcella (basso), Enrico Zapparoli (chitarra elettrica, chitarra acustica) e Claudio Dirani (batteria).

I Modà sono tra le band di maggior successo in Italia, con all’attivo 7 album e decine di hit.

Si formano ufficialmente nel 2002 ed esplodono, dopo una lunga gavetta, nel 2011 con l’album “Viva i romantici”, certificato Disco di Diamante. Hanno conquistato due volte il podio al Festival di Sanremo (con “Arriverà” nel 2011 e “Se si potesse non morire” nel 2013) e si sono esibiti allo Stadio di San Siro nel 2014 e nel 2016.

Presentato il cartellone di Primafila, la rassegna che unisce a teatro Castrovillari, Mormanno e Rende

RENDE (CS) – È ufficialmente iniziato il countdown per l’edizione 2019 di “Primafila”, la rassegna di musica e teatro organizzata da “Novecento Teatri” del presidente Luisa Giannotti, per la direzione artistica di Benedetto Castriota.

L’evento, che è entrato a pieno titolo negli eventi storicizzati della Regione Calabria, risultato tra i  più importanti a livello culturale, compie 18 anni.

«Quest’anno siamo giunti all’esame di maturità», dice con soddisfazione ed ironia il direttore artistico Castriota presentando il cartellone di alto livello nel corso della conferenza stampa di presentazione di “Primafila” 2019 – 2020.

Un traguardo importante per una manifestazione che negli anni, ha toccato i teatri più importanti della provincia di Cosenza.Primafila

IL PROGRAMMA COMPLETO

Quest’anno si partirà il 21 dicembre 2019  dal CINE TEATRO di MORMANNO, con  ANTONIO D’AUSILIO direttamente  DA MADE IN SUD E ZELIG. 26- 27-28-29 e 30 sarà il Teatro Sybaris di Castrovillari,  ad ospitare la kermesse. Si parte con il tradizionale “Festival della Comicità”, 18 edizione con  GLI ARTETECA E I VILLA PER BENE per poi proseguire il 27 con lo spettacolo dedicato ai più piccoli a cura della  COMPAGNIA READARTO OFFICINE ARTISTICHE , che metterà in scena “LA FAVOLA DI NATALE. Il 28 dicembre, AMODONOSTRO  E SALVATORE MAZZELLA in RICORDO A PINO DANIELE ; il 29 con ( INGRESSO GRATUITO), KRAKEN-FAVOLA ALLA DERIVA a cura di TEATRO DEI DIOSCURI; il 30 dicembre, BIAGIO IZZO IN AUTOVELOX . La carovana di Primafila si sposterà poi al Teatro Garden di Rende  con 4 appuntamenti. Si parte il 17 gennaio con LINA SASTRI IN “APPUNTI DI VIAGGIO” : il 28 sarà la volta di MONICA GUERRITORE IN “ L’ANIMA BUONA DI SEZUAN”. Il 6 marzo 2019 TEO TEOCOLI IN “ RESTYLING” . La rassegna si chiuderà il 31 marzo con il duo ENZO IACCHETTI E PINO QUARTULLO IN “ HOLLYWOOD BURGER”. Anche quest’anno un  programma che s’impone al pubblico delle grandi occasioni, per il ventaglio delle proposte, connotando intrattenimento e divertimento. Quasi 30 mila sono stati gli spettatori che negli anni hanno seguito l’evento e tra gli artisti in cartellone ricordiamo  Paola Gassman, Lidia Biondi, Emanuela Aureli, Giobbe Covatta, Alessandro Haber, Angelo Pintus, Luca Medici alias Checco Zalone, Teo Teocoli, la PFM, Giancarlo Giannini, Massimo Lopez e Tullio Solenghi,  solo per citarne alcuni.

Un evento che rilancia il teatro come capacità culturale e di crescita per ogni comunità, una leva strategica e di crescita culturale e sociale per il nostro territorio.

«Una rassegna teatrale molto importante per i contenuti artistici e non solo», ha sottolineato l’assessore regionale alla cultura, Maria Francesca Corigliano, nel corso della presentazione di questa mattina all’hotel Europa a Rende. «Non è semplice in Calabria, ma credo anche in tutt’Italia, portare avanti per 18 anni un’attività culturale vuol dire,  che c’è stato un lavoro pensato, che si è saputo modificare l’offerta in rapporto anche all’evolversi, al cambiamento dei destinatari e al gusto del pubblico».

«Non è facile creare rete. Primafila si è inserita arricchendo  l’offerta teatrale culturale del nostro comune, che non era cosa semplice. Speriamo di continuare la collaborazione», così, invece, l’assessore alla cultura del comune di Rende, Marta Petrusewicz

«Primafila non rappresenta soltanto spettacolo ma cultura e teatro – dichiara il consigliere con delega al turismo del comune di Mormanno, Flavio De Barti -. Una ricchezza immensa che andiamo a trasferire a tutti i fruitori e soprattutto farà da catalizzatore turistico del nostro borgo».

«Diciotto anni un traguardo importante vuol dire che si lavora bene», sottolinea il sindaco di Castrovillari, Mimmo Lo Polito. «Primafila – prosegue Lo Polito – cresce negli anni ma cresce soprattutto nell’offerta. È nata con solo 5 giorni di spettacoli la rassegna è diventata più ampia abbraccia altri comuni importanti della provincia di Cosenza e questo non può che farmi piacere».

«E’ iniziata quasi per gioco – ha raccontato ancora il direttore artistico, Benedetto Castriota -. Oggi siamo in grado di offrire in tre comuni 10 spettacoli straordinari con nomi di grandissimo spessore culturale. Siamo riusciti, insieme al presidente Giannotti ad avere questo risultato  grazie anche al progetto triennale  della Regione Calabria triennale che ci ha consentito di programmare antecedentemente e di potersi riservare con largo anticipo, degli artisti di questo livello. Cuore, sentimento e la voglia di fare gli ingredienti che ci hanno fatto raggiungere questo traguardo». 

 L’evento è organizzato con il patrocinio della Regione Calabria e  dei comuni di Castrovillari, Mormanno e Rende.

 INFO BIGLIETTI

BIGLIETTERIA AUTOMATIZZATA www.ticketwebonline.com o c/o  www.infrimafila.net,  Via Marconi, 140 Cosenza. 0984-795699. Ufficio Turistico di Mormanno Tel. 0981.81987. Dany Music Castrovillari. Tel 0981.27084. Ulteriori informazioni, potranno essere richiesti all’Associazione Culturale Novecento  0981.489008  0981.237484 338.3938147

 

“La classe non è acqua”. Pio e Amedeo in arrivo a Crotone

CROTONE – Quasi un regalo di Natale per i loro fan più sfegatati, la Esse Emme Musica organizza per il 19 dicembre al PalaMilone di Crotone una data del tour “La classe non è acqua” dello scoppiettante duo formato da Pio e Amedeo. Il duo comico infatti, è in queste settimane alle prese con il nuovo spettacolo live: dissacranti, ironici e iconici, Pio e Amedeo portano in scena delle nuove gag ed esilaranti battute capaci di far ridere, ma anche di fare riflettere.

Nel tour non mancheranno i due personaggi che li hanno resi celebri in televisione con “Emigratis”, ospiti e sorprese speciali.

Pio D’Antini  e Amedeo Grieco, in arte Pio e Amedeo, è il duo comico nato agli inizi del 2000. Nel 2004 il duo debutta in televisione sulla rete locale pugliese Telefoggia con la trasmissione “Occhio di bue” e successivamente arrivano a Radionorba e Telenorba. Dopo una piccola parentesi su Rai2, passano a Mediaset collaborando prima con il laboratorio di Zelig e debuttando poi con “Le iene”, programma che li ha portati al successo grazie ai personaggi degli Ultras dei vip. Nel 2014, a dieci anni dal loro debutto, sono i protagonisti del road movie “Amici come noi” prodotto da Taodue e distribuito da Medusa e sempre nello stesso anno recitano insieme a Vincenzo Salemme, Gigi Proietti e tanti altri nel film “E tu di che segno sei?” prodotto da Vanzina per la regia di Neri Parenti. Nel 2016 sbarcano con “Emigratis” in onda su ItaliaUno arrivato alla terza edizione, dove Pio e Amedeo sono i protagonisti assoluti insieme ai vip che prendono di mira. Non solo cinema, televisione e teatro, ma anche radio: Pio e Amedeo hanno condotto su Rtl 102,5 il programma del venerdì notte “A disposizione” e il live “Sala ricevimenti” oltre a molte dirette per eventi speciali. Nel 2018 il duo ha girato l’Italia con lo spettacolo “Tutto fa Broadway” registrando tutto esaurito e chiudendo con il loro debutto al Mediolanum forum di Assago.

Area Sanremo, tra i vincitori anche il reggino Messya

COSENZA – Si sono concluse ufficialmente le selezioni di Area Sanremo 2019 con gli 8 vincitori che concorreranno per i due posti nella sezione “nuove proposte” del Festival di Sanremo 2020.

Tra questi anche il calabrese Andrea Riso, di Reggio Calabria, con un nome d’arte alquanto singolare: “Messya, così come il brano che lo ha portato alla vittoria: “T. S. O.”.

Dopo l’ultima audizione in cui sono stati ascoltati i 63 finalisti, lo scorso sabato si è tenuta la cerimonia di proclamazione al Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo. La commissione di Area Sanremo, presieduta da Vittorio De Scalzi e composta dal calabrese Gianni Testa assieme a Teresa De Sio, Andy Bluvertigo e Petra Magoni, ha decretato gli 8 artisti vincitori. Sotto la direzione artistica di Massimo Cotto e l’organizzazione di Livio Emanueli, presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo, la commissione ha ascoltato i brani dei 63 finalisti, dal vivo e in versione integrale.

I nomi dei vincitori:

Jaqueline Branciforte con il brano “Game over”, Gabriella Martinelli e Lula con “Il gigante d’acciaio”, Leo Alex con “A cuore fermo”, Arianna Manca con “Andarsi bene”, Andrea Riso in arte “Messya” con “T.s.o.”, Camilla Migli con “Eterno Rosso”, Alessia Gerardi con “Atipica” e Matteo Faustini con “Nel bene e nel male”.

Alla sua seconda presenza nella commissione di Area Sanremo, a fine audizioni ha rilasciato qualche dichiarazione il vocal coach calabrese Gianni Testa:

«Abbiamo deciso di premiare quelli che ritenevamo più pronti per affrontare il palcoscenico di Sanremo, anche perché il livello degli artisti era molto alto, soprattutto negli ultimi 63». «Non era una gara sportiva, non dirò mai che c’è un artista più bravo degli altri quando si parla di arte, perciò è giusto premiare chi è più pronto e chi può essere più attinente ad un festival come quello della canzone italiana».

«Sono felicissimo – continua Testa – di aver fatto parte di questa commissione. Colleghi tutti diversissimi con i quali si è instaurato un confronto all’ultimo sangue su ogni artista, ma alla fine ci siamo trovati a decretare unanimemente i vincitori».

«È stato bellissimo – conclude – lavorare con un grande direttore artistico come Massimo Cotto, che ringrazio assieme a Livio Emanueli, presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo».