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Pippo Callipo: «Nel centrodestra già litigano ora per le poltrone, figuriamoci dopo»

ROCCELLA (RC) – «Nel centrodestra sono già alla spartizione delle poltrone, ma se litigano fin da ora per le postazioni di potere figuriamoci cosa potrebbero fare dopo… Io sono un uomo libero e mi muove solo l’amore per questa terra». È quanto ha detto il candidato alla Presidenza della Regione Pippo Callipo al termine di una giornata trascorsa a confrontarsi con i cittadini del Reggino, prima nella Piana di Gioia Tauro e poi nella Locride. «I paesi delle aree interne – ha affermato Callipo – si stanno completamente svuotando, i giovani sono costretti ad andare via e qualcuno sembra ignorare che la loro è una scelta obbligata, una scelta drammatica».

Con queste parole Callipo ha dato il via al suo tour nella Locride da Bombile, una frazione di Ardore colpita nel 2004 da una frana che ha interessato lo storico Santuario della Madonna della Grotta che custodisce una preziosissima statua cinquecentesca del Gagini. Callipo ha incontrato i cittadini e ha visitato il luogo della frana assieme al sindaco di Ardore Giuseppe Campisi e al rettore del Santuario don Nicola Commisso, per poi andare a Siderno a dialogare con gli operatori turistici riuniti al “Grand Hotel President” con il presidente provinciale di Federalberghi Maurizio Baggetta. Tappa anche a Marina di Gioiosa Jonica con il presidente del Consiglio comunale Daniele Albanese e il sindaco Geppo Femia, per poi partecipare all’incontro di chiusura della giornata, davanti a un nutrito pubblico, all’ex Convento dei Minimi di Roccella Jonica. Affiancato dal sindaco Vittorio Zito, dal commissario provinciale del Pd Giovanni Puccio, dalle candidate al Consiglio regionale Nancy Spatari e Mimma Pacifici e dal presidente uscente di Palazzo Campanella Nicola Irto (anche lui in corsa per le Regionali a sostegno di Callipo), l’aspirante governatore ha aperto il suo intervento ricordando politici di grande spessore come Mimmo Bova e Sisinio Zito. «Qualcuno mi rimprovera di non essere avvezzo alla politica – ha detto Callipo – ma le persone che incontro mi fanno notare che io in realtà da cinquant’anni faccio politica sul territorio, la politica del fare, dell’ascolto, dell’impegno. Capisco la sfiducia della gente – ha concluso – ma se ci giriamo dall’altra parte non cambierà mai nulla. Noi invece vogliamo cambiare tutto e lo faremo: i calabresi sanno che non possono affidarsi a chi si vanta di essere eletto da 50 anni e ha ridotto la Calabria in questo stato. Io non mi rassegno».

 

Lite fra Cc, maresciallo aggredisce capitano e finisce ai domiciliari

CAROLEI (Cs) – Il comandante della stazione carabinieri di Carolei Ivan Pucci è stato arrestato e posto ai domiciliari con l’accusa di avere aggredito il capitano Giuseppe Merola, suo superiore, comandante della Compagnia di Cosenza, provocandogli lesioni giudicate guaribili in 30 giorni.

Secondo quanto si è appreso, al maresciallo Pucci è stato comunicato ieri il trasferimento a Corigliano Rossano, ma una volta avuta la notizia il sottufficiale avrebbe chiuso a chiave la porta dell’ufficio di Merola gettando le chiavi dalla finestra, per poi aggredire il capitano con calci e pugni.

I militari presenti in caserma sono intervenuti sfondando la porta e soccorrendo l’ufficiale. Per questo motivo l’accusa nei suoi confronti sarebbe di lesioni e sequestro di persona. Sulla vicenda vige il massimo riserbo.

Nominato nuovo prefetto di Cosenza, è Cinzia Guercio

COSENZA – Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, ha deliberato di sostituire il prefetto di Cosenza, Paola Galeone, agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Taranto con l’accusa di induzione indebita a dare o promettere utilità.

Nuovo Prefetto di Cosenza è stata nominata Cinzia Guercio, che svolgeva le stesse funzioni ad Isernia.
   

Incassava da due anni pensione di deceduto, denunciato per truffa

REGGIO CALABRIA – Un uomo di 80 anni A.S.M., è stato denunciato per truffa ad enti pubblici dai i finanzieri del comando provinciale di Reggio Calabria.

L’ottantenne aveva incassato indebitamente oltre 30 mensilità pensionistiche in nome di una persona deceduta nel maggio del 2016 frodando l’Inps.

I finanzieri gli hanno quindi sequestrato la somma equivalente alle mensilità di due diverse pensioni di invalidità tra il maggio 2016 e il novembre 2018 avendo cointestato il libretto postale con il legittimo percettore della pensione deceduto.

Attraverso questo stratagemma e grazie all’utilizzo di una carta collegata al libretto, l’indagato aveva accesso diretto alla gestione delle disponibilità finanziarie della persona defunta. Il sequestro della somma è stato disposto dal gip del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Procura. I finanzieri, a seguito di attività di osservazione, pedinamento e controllo, hanno controllato A.S.M. dopo che aveva effettuato un prelievo dalle somme del libretto postale.

Sfruttavano i migranti, arresti nel reggino

ROSARNO (RC) – I carabinieri di Reggio Calabria, coordinati dalla Procura di Palmi, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di numerose persone accusate, a vario titolo, di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. L’inchiesta ha colpito una rete di caporali, composta da cittadini di origine centrafricana all’epoca dei fatti domiciliati nella baraccopoli di San Ferdinando e a Rosarno che, in concorso con i titolari di aziende agricole e cooperative per la raccolta e la vendita di agrumi nella Piana di Gioia Tauro, praticavano intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro di extracomunitari, e anche favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di donne africane.

Il procuratore di Palmi Ottavio Sferlazza ha registrato «l’assenza di scelte politiche che dovrebbero risolvere e prevenire questi fenomeni assicurando a questa gente condizioni di vita dignitose che potrebbero esporli a minori pericoli».

14 coltellate alla convivente, arrestato 18enne

LOCRI (Rc) – I carabinieri della Compagnia di Locri hanno arrestato un ragazzo dopo che questi aveva accoltellato 14 volte la compagna con la quale era andato a convivere giusto ieri mattina. La donna, una 27enne di origine cubana, è ricoverata nell’ospedale di Reggio Calabria con ferite al torace e all’addome. E’ grave ma non è in pericolo di vita.

L’autore, Giancarlo Martelli, di 18 anni, è stato trovato nascosto in una intercapedine del sottotetto dell’abitazione, con i vestiti ancora intrisi di sangue.

I carabinieri erano intervenuti la notte scorsa in via Foggia trovando, sul pianerottolo antistante un appartamento all’ultimo piano, la ragazza con numerose ferite da taglio, colpita con almeno 14 fendenti che hanno interessato punti vitali come la giugulare, l’emitorace e l’addome. Soccorsa è stata subito trasportata nell’ospedale di Locri e poi trasferita in quello di Reggio Calabria. Gli investigatori dell’Arma hanno quindi accertato che la donna, che da alcuni mesi faceva l’estetista in un comune della Locride, recentemente aveva allacciato una relazione sentimentale con Martelli e che proprio ieri mattina i due erano andati a vivere insieme nell’appartamento di via Foggia. 

Meningite, morta la sedicenne ricoverata a Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – Una ragazza di 16 anni è morta di meningite a Reggio Calabria.

A darne notizia è stata la stessa Direzione aziendale del Grande ospedale metropolitano, secondo cui il decesso «si è verificato per Sepsi Meningococcica microbiologicamente accertata, malattia ad elevatissima mortalità anche se opportunamente e tempestivamente trattata».
La Direzione rivolge un appello «ad evitare ogni allarmismo, visto che il contagio si realizza solo attraverso un contatto stretto e prolungato con una persona colpita dall’infezione».

Regionali, Tansi: «Emigrazione vera emergenza di questa Terra»

COSENZA – «L’immagine di Piazza Autostazione (a Cosenza, ndr) piena all’inverosimile rimbalzata sui social, ripresa dai TG e da tutti i giornali on line, è un pugno nello stomaco alla Calabria, alla dignità di nuove e vecchie generazioni, costrette ad “emigrare” perché questa terra, irresistibilmente bella, è stata divorata da una classe politica che non ha saputo offrire risposte, soluzioni, alternative», scrive in una nota Carlo Tansi, candidato alla presidenza della Regione Calabria.

«È colpa di una politica fatta di convenienze, clientelismi e poca, pochissima, lungimiranza – continua. È una politica che ha barattato la passione, l’entusiasmo, la laboriosità di intere generazioni con la conservazione dei propri interessi, con la difesa ad oltranza dei propri, immeritati, privilegi. Ai ragazzi e alle ragazze di oggi, alle generazioni di ieri, di dieci, venti, trenta anni fa, voglio chiedere scusa. Così come voglio chiedere scusa alla mia Calabria per come è stata ridotta», conclude Tansi.

 

Regionali, Callipo: «Se eletto niente partiti in Giunta»

LAMEZIA TERME (CZ) – «Se verrò eletto non ci saranno partiti in giunta. E rinuncio allo stipendio da governatore». Sono le parole del candidato di centrosinistra alla Presidenza della regione Calabria Pippo Callipo pronunciate nel corso dell’iniziativa “Cento domande per Pippo” tenutasi al “T Hotel” di Feroleto Antico, nel Lametino, nel corso della quale, seduto su un palchetto al centro della sala, ha risposto alle domande del pubblico.

Un appuntamento che, come è scritto in una nota, ha aperto le porte anche alle Sardine.

 «Se non partecipiamo, se non ci incazziamo, non risolviamo niente» ha detto Callipo che, riferendosi ai 5 stelle, ha poi sostenuto che «molti di loro ci voteranno». «Dobbiamo credere nelle persone, io voglio che la gente, disillusa da troppi anni di cattiva politica, torni ad avere fiducia», ha poi aggiunto ribadendo le sue parole d’ordine: fiducia, concretezza, libertà, ascolto. «Dobbiamo liberare i calabresi: ne hanno piene le tasche – ha detto – di essere sudditi dei soliti noti. Dobbiamo riprenderci i diritti che la Costituzione riconosce ma che non abbiamo avuto».

 

Sorpreso con 26 dosi di cocaina, arrestato

REGGIO CALABRIA – I carabinieri di Reggio Calabria hanno arrestato e posto ai domiciliari Damiano Amato, di 26 anni, con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente. 

Aveva addosso 26 dosi di cocaina e denaro contante ritenuto provento di attività di spaccio.

I militari della sezione radiomobile durante un servizio di controllo nel rione Arghillà, nei confronti di una persona agli arresti domiciliari, hanno fermato e sottoposto a perquisizione il 26enne che si trovava nei pressi dell’abitazione oggetto del controllo.

Amato è stato trovato in possesso delle dosi di cocaina nascosta all’interno di una delle tasche del giubbino che indossava. La sostanza stupefacente è stata sequestrata e sarà inviata agli esperti del Ris di Messina per le analisi tossicologiche del caso.