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Rimborsopoli, tornano in libertà Fedele e De Gaetano. Annullata l’ordinanza di arresto per Bilardi

Corte di cassazioneROMA La Corte di Cassazione ha annullato, con rinvio, le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Reggio Calabria nei confronti degli ex consiglieri regionali Luigi Fedele, Antonino De Gaetano e Giovanni Bilardi, oggi senatore, nell’ambito dell’inchiesta sui presunti illeciti nei rimborsi delle spese dei gruppi consiliari della Regione Calabria. Fedele e De Gaetano si trovavano agli arresti domiciliari con l’accusa di essersi appropriati di somme in quota ai rispettivi gruppi consiliari dell’epoca, il Popolo della libertà e Rifondazione comunista. L’annullamento è stato deciso in accoglimento di un’istanza presentata dai difensori degli indagati. Fedele e De Gaetano, in base alla decisione della Suprema corte, hanno riacquistato la libertà. Nei giorni scorsi il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Gaetano Paci ed il pm Matteo Centini, titolari dell’inchiesta “Rimborsopoli”, avevano chiesto al gip il giudizio immediato nei confronti di Fedele e De Gaetano. A seguito dell’inchiesta in cui era stato coinvolto, Antonino De Gaetano si era dimesso dalla carica di assessore regionale ai Lavori pubblici. 

Subito dopo aver appreso della sentenza della Cassazione, l’ex presidente del Senato Renato Schifani, attuale presidente dei senatori di Area popolare Ncd-Udc, ha espresso la propria soddisfazione: “La decisione della Corte di Cassazione di annullare la richiesta di custodia cautelare nei confronti del senatore Bilardi è una bella notizia che, oltre a rendergli giustizia, dovrebbe far riflettere quei tanti che avrebbero voluto votare rapidamente per l’arresto. Prima quindi della stessa pronuncia della Cassazione. Se allora fosse passata questa tesi – aggiunge Schifani – ed addirittura il Senato avesse votato per l’arresto, adesso ci troveremmo dinanzi non solo ad un caso di coscienza ma anche ad una limitazione di quelli che sono i diritti che vanno riconosciuti a chi è sottoposto ad indagini, tra cui quello della presunzione di non colpevolezza. Fortunatamente allora prevalse il buonsenso”.

Sullo stesso argomento interviene anche il senatore dello stesso partito Antonio Gentile. “Siamo commossi – afferma – perché abbiamo sempre creduto nella giustizia e che non vi fossero le ragioni per l’arresto del collega Bilardi, il quale ha sofferto in silenzio per sei mesi autosospendendosi da vice coordinatore regionale vicario, carica che da oggi tornerà ad esercitare pienamente. Ncd non ha mai polemizzato con la giustizia, mantenendo inalterata la fiducia nei suoi confronti. Bilardi ha dato dimostrazione di essere un galantuomo e uscirà da questa vicenda ancora più pulito”.

Cosenza, scoperta maxi evasione fiscale

COSENZA – La Guardia di finanza di Cosenza ha scoperto una grossa evasione fiscale da 10 milioni di euro nel settore immobiliare. Durante una verifica fiscale ad una società cosentina sono state scoperte una serie di operazioni finanzieri con una impresa immobiliare di Roma.

Guardia di Finanza (Gdf) a Matera, in Basilicata
Guardia di Finanza (Gdf) a Matera, in Basilicata

Sono così emerse una serie di fatture false per compravendite immobiliare inesistenti. Il titolare della società è stato denunciato, mentre i finanzieri hanno avviato le procedure per il sequestro di beni equivalenti alle somme evase.

Cosenza, colpi di pistola contro un locale di proprietà della sorella di un pentito

PizzeriaCOSENZA Ottocolpi di pistola sono stati esplosi contro l’ingresso di una pizzeria in Piazza Loreto, in pieno centro a Cosenza. L’episodio si è verificato intorno alle 22.30 di mercoledì 16 dicembre. Fortunatamente non ci sono stati feriti. Sul posto sono giunti gli agenti della squadra mobile bruzia, guidati dal dirigente Giuseppe Zanfini, che hanno immediatamente avviato le indagini per capire l’origine del gesto. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto i colpi sarebbero stati esplosi da una o due persone che viaggiavano a bordo di una moto o di un auto. La scena si è consumata nel giro di pochi istanti. Una vetrina della porta d’ingresso è stata danneggiata. Sotto shock la famiglia proprietaria del locale che si trovava all’interno della pizzeria. In quel momento, complice l’ora tarda ed il giorno infrasettimanale, non erano presenti clienti. La titolare della pizzeria è la sorella di un collaboratore di giustizia Roberto Violetta Calabrese, le cui dichiarazioni rese alla Dda di Catanzaro hanno consentito di fare luce su diversi episodi delittuosi attruibuiti al clan Rango-Zingari. Proprio nella stessa giornata il pm Pierpaolo Bruni aveva chiesto contro vari presunti esponenti della cosca pene complessive per quasi 500 anni di carcere. Il locale era ancora aperto – i proprietari stavano effettuando le ultime operazioni per avviare la chiusura – quando all’improvviso hanno sentito un forte rumore provenire dall’esterno. Qualcuno ha esploso otto colpi di pistola danneggiando le vetrate della pizzeria. Al momento gli inquirenti stanno indagando per cercare di accertare se l’intimidazione possa essere collegata, in qualche modo, alla collaborazione di Calabrese.

 

Alessandro Artuso

‘Ndrangheta, confiscati 2 milioni di beni a Domenico Fortugno

Guardia di Finanza (Gdf) a Matera, in Basilicata
Guardia di Finanza (Gdf) a Matera, in Basilicata

REGGIO CALABRIA – La Guardia di Finanza ha sequestrato beni per 2,2 milioni di euro all’imprenditore Domenico Fortugno, 34 anni, di Cinquefrondi, accusato di essere contiguo alla cosca della ‘ndrangheta dei Pesce di Rosarno. I beni confiscati sono le quote sociali e il patrimonio aziendale (comprensivo dei conti correnti) di 2 società di trasporti e le quote di un fondo comune di investimento mobiliare.

Le indagini sono state coordinate dalla Dda di Reggio Calabria.

Tentato omicidio a Diamante, un fermo

carabinieri di giornoDIAMANTE (CS) – Due giovani, A.N., di 23 anni, di Cosenza, e M.D., 21 anni, di Belvedere Marittimo, sono stati fermati dai carabinieri per il tentato omicidio di un trentatreenne compiuto il 25 ottobre scorso in un locale di Diamante. La vittima fu ferita nei bagni del locale con un colpo d’arma da fuoco. Dopo il ferimento i due erano fuggiti ma poi  rintracciati e fermati dai carabinieri a Diamante. All’origine del tentato omicidio ci sarebbe un litigio per futili motivi.

‘Ndrangheta, operazione in Calabria, Lazio e Piemonte: 36 fermi

Vasta operazione contro la ‘ndrangheta nelle province di Reggio Calabria, Roma, Verbania e Vibo Valentia, con 37 fermi e numerose perquisizioni. L’operazione riguarda tre cosche della Piana di Gioia Tauro, ed in particolare la zona di Cinquefrondi. Le cosche coinvolte sono quelle dei Petullà, dei Ladini e dei Foriglio quali articolazioni autonome dell’associazione per delinquere di tipo ‘ndranghetistico nota come “locale” di Cinquefrondi, operante nei comuni di Cinquefrondi e Anoia con ramificazioni in tutta la provincia di Reggio Calabria ed in altre province.carabinieri di giorno

L’operazione denominata “Saggio compagno” è stata condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, provvedimenti emessi  dalla Procura antimafia di Reggio Calabria. Il reato contestato è associazione per delinquere di tipo mafioso, insieme a detenzione e porto di armi da guerra e comuni da sparo, ricettazione, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio, favoreggiamento personale, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope, estorsione, furto, spendita e introduzione nello Stato previo concerto di monete falsificate e danneggiamento seguito da incendio: reati tutti aggravati dal metodo mafioso.

   L’operazione, eseguita con l’ausilio dello Squadrone eliportato Cacciatori “Calabria”, è nata nel novembre 2013 anche sulla base delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia.

Colpo alla cosca Muto, smantellata raffineria della droga

downloadPAOLA (CS) – Quattro persone sono state fermate nella zona di Paola durante un’operazione della Guardia di finanza di Cosenza per coltivazione e traffico di sostanze stupefacenti e detenzione di droga. L’inchiesta dei finanzieri è coordinata dal Procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro, Giovanni Bombardieri e dal sostituto Pierpaolo Bruni.  I fermati sono: Michele Iannelli, 40 anni; Fabrizio Iannelli (38), Christian Onorato (27), Pierangelo Iacovo (26), tutti di Cetraro intestati, secondo gli investigatori, ad alcuni prestanome ma di fatto gestiti da Michele Iannelli. I finanzieri hanno anche sequestrato alcune aziende per la vendita di frutta e verdura. Secondo quanto si è appreso si tratta di persone organiche alla cosca di ‘ndrangheta dei Muto. Nel corso delle indagini, iniziate da oltre un anno, i finanzieri hanno scoperto una vera e propria raffineria di droga nella zona di Cetraro. Una imponente struttura adibita allo stoccaggio, confezionamento e distribuzione di grosse partite di marijuana e cocaina. Sono state trovate migliaia di piante di canapa indiana, di cui oltre tremila in fase di essiccazione, due quintali di marijuana e migliaia di semi di pregiata qualità provenienti probabilmente dal mercato olandese. I finanzieri hanno trovato anche quattrocento grammi di cocaina, conservata sottovuoto. A protezione della raffineria era stato installato un sofisticato impianto di videosorveglianza. Nel corso di perquisizioni i finanzieri hanno trovato anche due pistole, un fucile a pompa, due carabine e migliaia di munizioni. L’intensa attività dei magistrati della Dda di Catanzaro e dei finanzieri di Cosenza ha portato anche a scoprire il “libro mastro” della cosca nel quale venivano annotate le vendite di grosse partite di stupefacenti, acquisti di materiale utile per la coltivazione e lo stoccaggio della marijuana e la spartizione dei proventi del traffico di droga.

Muore carbonizzata in auto. Si ipotizza l’omicidio

auto in fiamme carabinieri scientificaBELVEDERE MARITTIMO (CS) – Proseguono le indagini in merito al ritrovamento nei pressi del cimitero di  Belvedere Marittimo, del cadavere carbonizzato di una musicista di origine brasiliana, Silvana Rodriguez, di 32 anni. Il cadavere era a bordo di una Fiat Punto data alle fiamme. I carabinieri hanno avviato le indagini che si sono subito concentrate sull’ipotesi di un omicidio, poiché nei pressi dell’auto sono state rinvenute tracce di liquido infiammabile. Silvana Rodriguez, da anni residente a Belvedere Marittimo, era sposata con un meccanico e madre di due bambini. Secondo una prima ricostruzione, sabato sera insieme al marito si era recata in un supermercato ma, dopo essere rincasata, la donna sarebbe uscita nuovamente poiché aveva dimenticato di acquistare alcune cose. La trentaduenne si è quindi allontanata dalla sua abitazione a bordo della sua Fiat Punto, senza più tornare. Il prolungarsi dell’assenza ha poi indotto il marito a rivolgersi ai carabinieri. Le successive ricerche hanno portato al ritrovamento della Fiat Punto in fiamme con all’interno il cadavere carbonizzato della donna. Sul luogo, oltre ai carabinieri, sono intervenuti i vigili del fuoco, il medico legale ed il Pm della Procura di Paola, Maria Teresa Grieco. Le indagini, dirette dal Procuratore della Repubblica Bruno Giordano, si sono concentrate sull’ipotesi di omicidio. La Procura della Repubblica ha disposto l’autopsia che dovrà far luce su una serie di interrogativi tra cui l’ora precisa della morte della donna. Dagli elementi raccolti dagli inquirenti è emerso il profilo di una donna tranquilla ed in ottimi rapporti con tutti i suoi familiari. Proprio la vita tranquilla condotta dalla donna rendono difficili le indagini dei carabinieri. A bordo dell’automobile incendiata sono stati trovati il telefono cellulare della donna e quello del marito. Gli investigatori hanno già sentito numerose persone ma al momento non sono emersi elementi utili per far luce su quello che sembrerebbe un vero e proprio giallo.

Incidente mortale sulla SA-RC

sa-rcGIOIA TAURO (RC)  – Mentre era alla guida della sua auto, sulla Salerno Reggio Calabria, giunto nei pressi di Gioia Tauro viene colto da un malore che gli è stato fatale. Finisce infatti in tragedia il viaggio in autostrada di un uomo la cui auto, sbandando, finisce contro il guardrail della corsia di sorpasso. Disagi alla circolazione in seguito all’incidente subito affrontati dal personale dell’ANAS e della Polizia Stradale.