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Reddito di Cittadinanza. Il sindaco Caruso: “ Il Governo Meloni riveda il provvedimento”

 COSENZA – “Le Autonomie Locali, i servizi sociali comunali in particolare, subiscono l’ennesima  scelta scellerata del Governo Meloni che di fatto abroga il reddito di cittadinanza a partire dal 1 gennaio 2024, sostituendolo con altre misure. Ma già oggi lo ha sospeso facendo ricadere sui Comuni  le procedure di verifica e accertamento anche per quanti erano precedentemente stati presi in carico  dai Centri per l’Impiego. A Cosenza si tratta di circa 1500 persone”. Lo afferma il sindaco Franz Caruso appena informato dai responsabili welfare  delle prime calche che si sono registrate questa mattina presso gli uffici di via Degli Stadi.
“La situazione mi preoccupa molto – prosegue Franz Caruso – perché per gli uffici è impossibile espletare, peraltro, in pochissimo tempo, le procedure burocratiche, delicate e sensibili, che sono state delegate ai Comuni, anche alla luce dell’impossibilità di usufruire di supporti informatici adeguati e di personale qualificato per rendere esigibile un impegno così gravoso. Inoltre, a seguito delle modifiche alla legge sulle Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro, molte persone non potranno confermare i requisiti richiesti e si vedranno escluse dalla misura di sostegno e chi lo dovrà comunicare loro sono le nostre assistenti sociali. Per cui la “colpa sarà dei Comuni”.
 
“Non ritengo questa situazione assolutamente accettabile – conclude il sindaco Franz Caruso – anche perché la rete dei servizi sociali in Italia, e a Cosenza in particolare come in tutte le città del Sud, è allo stremo delle forze a causa del troppo carico di lavoro e del personale a disposizione che non è sufficiente. E’ auspicabile, pertanto, che il provvedimento adottato, che prevede, peraltro, la sospensione dell’assegno del reddito di cittadinanza con ricadute pesanti sul tessuto sociale, venga sospeso”.

Furbetti del reddito: denunciate 13 persone. Danno erariale da 70mila euro

MELICUCCO (RC) – Nel reggino sono state denunciate 13 persone che percepivano il reddito di cittadinanza. Devono rispondere di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico e tentata truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, in ordine a richieste non spettanti di sussidi economici.

Tra gli indagati, due italiani e 11 stranieri di nazionalità rumena, bulgara e marocchina. Le indagini dei carabinieri di Gioia Tauro avrebbero permesso, attraverso l’attenta analisi di 170 istanze presentate, di verificare numerose irregolarità nelle procedure di attestazione e l’assenza dei requisiti previsti per l’erogazione del beneficio. Le difformità riscontrate hanno evidenziato l’illegittima erogazione dei sussidi a persone non aventi diritto, per un danno erariale di circa 70 mila euro. Gli esiti dell’attività investigativa sono stati segnalati alla magistratura e all’Inps ai fini dell’interruzione dell’elargizione del sussidio e del recupero delle somme indebitamente percepite.

L’indagine, che ha riguardato in ultimo la comunità di Melicucco, si inserisce in un più ampio contesto di varie attività di verifiche condotte dai militari del Gruppo di Gioia Tauro, su tutto il territorio della piana. A partire dal 2020, sono state nel complesso circa 300 le persone, tra cittadini italiani e migranti denunciate per violazioni inerenti la normativa sul reddito di cittadinanza, per un tentato danno erariale di circa oltre 2 milioni di euro.

Percepivano indebitamente il Reddito di cittadinanza, incastrati 469 stranieri

CATANZARO – Somme indebitamente percepite per 2 milioni di euro. Ancora una volta i controlli hanno portato a scoprire i ‘furbetti’ dei benefici dello Stato ed in questo caso, sono ben 469 le persone, di provenienza extracomunitaria, che avrebbero percepito il reddito di cittadinanza senza avere i requisiti. A scoprire la truffa sono stati i finanzieri di Catanzaro, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dal Procuratore della Repubblica di Lamezia, Salvatore Curcio, che hanno proceduto alla denuncia per indebita percezione del sussidio.

L’operazione, svolta in sinergia con il locale ufficio Inps, è da inquadrare in un ampio monitoraggio su tutti i percettori e gli inquirenti hanno incrociato le informazioni presenti nelle banche dati in uso alla Guardia di Finanza e gli elenchi dei beneficiari del sussidio. Dagli accertamenti è emersa una palese incongruenza rispetto alla sussistenza dei requisiti in capo a soggetti di origine straniera iscritti nelle anagrafi di comuni del territorio della provincia catanzarese.

 Ai fini dell’accesso al beneficio infatti, il richiedente, attraverso un’istanza presentata in modalità telematica tramite Poste Italiane, i Caf o gli istituti di patronato, deve dichiarare di risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo, ottenendo, in tal modo, la corresponsione del sussidio per un periodo continuativo non superiore a diciotto mesi, al termine del quale può essere rinnovato per altri dodici mesi.
 

Truffa per due milioni di euro

Dagli accertamenti dei militari di Lamezia Terme è emerso, invece, che diverse persone avevano ottenuto il Reddito di Cittadinanza attestando falsamente di possedere il requisito relativo alla residenza. I finanzieri hanno esaminato la posizione di oltre 22.000 stranieri (la maggior parte provenienti da paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’est europeo) residenti nel circondario lametino, ed hanno così scoperto che 469 di loro avevano ottenuto illecitamente il reddito. L’importo complessivo delle somme indebitamente erogate ammonta a circa 2 milioni di euro ma grazie alla tempestività degli accertamenti eseguiti e alla contestuale segnalazione all’Inps si è impedito che ulteriori 2 milioni di euro venissero erogati.

Nel Cosentino due arresti per droga: uno aveva il reddito di cittadinanza

I Finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza hanno arrestato 2
persone rei di detenere oltre 200 grammi di cocaina.

Nei pressi dello svincolo autostradale di Frascineto (CS), le Fiamme Gialle della Compagnia di Castrovillari hanno fermato un’autovettura Ford Mondeo, con a bordo un
sessentaquattrenne reggino ed un sessantenne barese, abitante in Veneto, entrambi gravati da numerosi precedenti di polizia.

Nel corso dei controlli di rito, gli occupanti dell’autovettura mostravano evidente nervosismo ed enorme difficoltà a spiegare la destinazione e le motivazioni del viaggio.

Per tale ragione, i Finanzieri decidevano di procedere all’esecuzione di mirate perquisizioni personali e dell’autovettura, a seguito delle quali veniva rinvenuto, occultato all’interno di un’intercapedine del portellone posteriore del mezzo, un involucro in cellophane contenente, sottovuoto, 247 grammi di cocaina.


Entrambi i responsabili venivano quindi tratti in arresto per detenzione illecita di sostanze stupefacenti e, su disposizione del PM di turno della Procura di Castrovillari, trasferiti nel carcere locale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria inquirente.

Sottoposti a giudizio per direttissima, il Giudice ha convalidato gli arresti ed ha disposto la custodia cautelare in carcere per entrambi.

Nel contempo, i Finanzieri, dopo aver accertato che uno dei responsabili era beneficiario del reddito di cittadinanza, hanno attivato le prescritte procedure per consentire agli enti competenti di adottare i provvedimenti per la revoca dell’agevolazione economica, così
come previsto dalla normativa vigente.

Percepivano reddito di cittadinanza mentre lavoravano, denunciati

COSENZA – Dieci persone che prestavano la loro opera senza contratto e privi di coperture assicurative sono state scoperte e denunciate dalla Guardia di finanza di Cosenza che, svolgendo ulteriori accertamenti, ha rilevato che veniva loro erogato dall’Inps anche il reddito di cittadinanza.

Intascavano il reddito di cittadinanza ma, contemporaneamente, lavoravano “in nero”.

I finanzieri, durante i controlli, hanno sorpreso sei percettori mentre erano impegnati in lavori di ristrutturazione e rifacimento delle facciate esterne di civili abitazioni, i cui cantieri, a Mendicino e San Giovanni in Fiore, sono risultati abusivi perché sprovvisti di autorizzazioni. I restanti quattro percettori svolgevano attività all’interno di ristoranti e negozi tra Cosenza e Rende.
A tutti i datori di lavoro verrà irrogata una sanzione mentre i dieci indebiti percettori sono stati segnalati all’Inps per la revoca del beneficio di cui avevano fruito per un importo superiore a 40 mila euro con recupero delle somme ottenute.

All’Unical convegno sul reddito di cittadinanza

 RENDE (CS) – E’ in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale la legge di conversione del Decreto legge sul cd. “Reddito di cittadinanza”.

Per consentire una libera discussione accademica che possa inquadrare e verificare il contesto in cui questa riforma sociale si  inserisce, nella prossima settimana, in data 8-9 Aprile, presso l’Aula Caldora dell’Università della Calabria, si terrà il Convegno dal titolo“Costituzione, Reddito minimo garantito, Pilastro Europeo per i Diritti Sociali”.

Il Convegno è organizzato dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali (Dispes), dalla Sssap-UniCal e dalla Rivista scientifica “La Cittadinanza Europea”, e si articolerà in due sessioni di lavoro.

La prima Sessione  sarà dedicata ai profili interni e nazionali del tema con riferimento agli aspetti gius-lavoristici, amministrativistici e costituzionali che la misura di legge implica o potrà implicare in fase di attuazione.

La seconda Sessione  sarà dedicata ai profili gius-comparati e gius-europei, con riferimento al dibattito sulla ‘Europa Sociale’ e sul ‘Modello sociale europeo’, tematiche sulle quale è in atto anche un avvio di confronto elettorale in vista delle elezioni del 26 maggio 2019 per i rinnovo della Assemblea parlamentare europea.

In entrambe le Sessioni sono previste una relazione scientifica di base, degli interventi programmati e un dibattito tra i presenti.

I lavori e la discussione saranno presentati dal prof. Silvio Gambino, primo Preside della Facoltà di Scienze Politiche e primo Direttore della Sssap.

La prima Sessione (Profili nazionali) sarà presieduta da Giampaolo Gerbasi, Associato in Unical di Diritto Pubblico Comparato. La  seconda Sessione (Profili europei) sarà presieduta da Walter Nocito, Ricercatore in Unical di Istituzioni di Diritto Pubblico.

La relazione di base della prima Sessione sarà tenuta dal prof. Giorgio Fontana (Ordinario di diritto del lavoro presso Università “Mediterranea” di Reggio Calabria) ed avrà per titolo “Reddito minimo, disuguaglianze sociali e nuovo diritto del lavoro”.

La relazione di base della seconda Sessione sarà tenuta dal prof. Stefano Giubboni (Ordinario di diritto del lavoro presso Università di Perugia) ed avrà per titolo “L’incerta europeizzazione: reddito di cittadinanza all’italiana e ambivalenze europee”.

Ai lavori contribuiranno studiosi di materie giuridiche dell’Unical e di altri Atenei italiani, che si confronteranno oltreché tra loro, anche con operatori e professionisti del mondo associativo, istituzionale e sindacale.

Le conclusioni del Convegno saranno tratte dal prof. Luigi Moccia (Direttore di La Cittadinanza Europea, e studioso di diritto comparato).

Il Comitato scientifico del Convegno è composto dai proff. Luigi Moccia, Silvio Gambino, Giampaolo Gerbasi, Walter Nocito.

Reddito di cittadinanza

M5S in marcia per chiedere il reddito di cittadinanza

Grillini in MarciaCOSENZA – Si è svolta ieri 8 maggio, presso la “Casa della Musica” del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza la presentazione della bozza della proposta di legge sul Reddito Minino (definito dal Ministro del Lavoro Poletti di “Dignità”) promosso dal PD, presenti l’On. Roberto Speranza e l’ON. Enza Bruno Bossio. Dimenticando, probabilmente che, giace al Parlamento già da svariati mesi una proposta di legge sul Reddito di Cittadinanza presentata dal M5S con la differenza che la copertura finanziaria è già stata ampiamente individuata dai pentastellati.
Tra il pubblico intervenuto anche una rappresentanza del MeetUp di Cosenza ai quali, alla richiesta dell’apertura di un dibattito sull’argomento, non è stato dato il modo di intervenire. Scelta ormai consueta da parte del partito di maggioranza del Governo il quale preferisce i monologhi ai più civili dibattiti.
Soltanto alla fine della seduta gli attivisti sono stati invitati a salire sul palco per rivolgere qualche domande, malgrado le rimostranze dell’On. Speranza il quale ha rifiutato il confronto filmato e registrato, facendo intervenire le forze dell’ordine, mentre l’On. Enza Bruno Bossio si è mostrata più conciliante e disponibile al dialogo impegnandosi a portare avanti la calendarizzazione della discussione in aula del Reddito di Cittadinanza proposto a suo tempo dal M5S.
A proposito di Reddito di Cittadinanza, ieri gli attivisti Cosentini, sono stati presenti in massa alla Marcia Perugia – Assisi che ha avuto lo scopo, appunto, di portare alla luce la proposta legislativa del Movimento 5 Stelle. Gli attivisti del MeetUp Cosenza “Amici di Beppe Grillo”, hanno provveduto ad organizzare un pullman per raggiungere l’Umbria raccogliendo diversi consensi e tante adesioni. Naturalmente per lottare e portare avanti le proprie idee, non è necessario il denaro ma la passione che supera le difficoltà economiche. I Pentastellati Cosentini si sono autotassati (come sempre) per portare avanti la propria iniziativa, al contrario di eventi come quelli a cui si è assistito venerdì scorso, dove i soldi pubblici dei finanziamenti ai partiti hanno imbastito una manifestazione sfarzosa ma vuota.