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Daria Masiero: “Vi presento la mia Tosca”

COSENZA – Manca veramente poco alla “prima” di “Tosca”, l’opera di Giacomo Puccini che andrà in scena venerdì 22 gennaio al Teatro “Rendano” di Cosenza, alle ore 20,15, per il quarto appuntamento della stagione lirico-sinfonica del teatro di tradizione cosentino. Che, come è noto, ha già fatto registrare il sold out, in prevendita, sia per la recita di venerdì che per quella  di domenica 24 gennaio (giorno della replica in pomeridiana alle 17,30).
Nel ruolo di Floria Tosca, il giovane soprano pavese Daria Masiero, una delle voci più interessanti del panorama lirico internazionale che al “Rendano” di Cosenza debutterà ufficialmente in forma scenica la parte dell’eroina pucciniana nel nuovo allestimento che vedrà in cabina di regia Antonello Palombi, cui ogni tanto piace passare a dirigere i colleghi, dall’altro lato della barricata, mentre molto più frequentemente si lascia apprezzare per i suoi acuti da tenore, così come è accaduto in occasione del Gala Lirico con cui a dicembre scorso inaugurò la stagione del “Rendano”.
Grande presenza scenica, una grazia  e una dolcezza che trapela non appena si ha modo di conoscerla, Daria Masiero  è stata altre volte “Tosca”, ma ha interpretato l’eroina pucciniana, in forma di concerto, la prima volta al “Rudolfinum” di Praga, “un teatro meraviglioso con un’acustica straordinaria” e poi al Teatro Regio di Parma, sempre in forma di concerto. Quello del “Rendano” di Cosenza è dunque il suo vero debutto scenico. Il suo destino di cantante, molto apprezzata dalla critica, è stato in qualche modo segnato da “Tosca”, che la Masiero considera un po’ la sua opera-talismano, perché la sua iniziazione alla lirica è cominciata proprio da lì, all’età di sei anni.  “Mia madre – racconta – andò a vedere la Tosca. Era d’estate . Da ragazzina io ero un po’ irrequieta e non riuscivo a stare ferma e fu così che mi lasciò con i parenti all’esterno del teatro. Ricordo ancora di aver ascoltato questa musica e di essermi innamorata immediatamente. Fu il classico coup de foudre. All’età di sei anni, se mi avessero chiesto cosa avrei voluto fare da grande la risposta era: la cantante lirica!
Mi ritengo una persona estremamente fortunata e non solo per il mio lavoro che è straordinario, di grandi soddisfazioni, ma anche di grandi privazioni, ma perché sono riuscita a coronare un sogno”.daria masiero
Quando le si chiede se si sente più interprete pucciniana o verdiana, visto che alle celebrazioni del genio di Busseto ci si è affidati proprio alla sua vocalità, risponde senza esitazioni. “Sono nata come cantante pucciniana. Mi hanno sempre detto che la mia è una voce pucciniana per eccellenza, ma in questi ultimi anni ho affrontato moltissimi ruoli verdiani e devo dire che mi trovo estremamente comoda a cantare Verdi, perché è un tipo di vocalità che mi permette di cantare con più agio senza dover pensare a dare, come diciamo noi, delle boccate di suono. E tutto questo, alla fine, serve anche a risparmiare energie”.
Il ruolo di “Tosca” non rappresenta la sua prima volta al “Rendano”. “Ho cantato al Rendano- ricorda –  nel 2003 o 2004 nell’Arlesiana di Francesco Cilea, bellissima produzione . Mi ero molto divertita. Ottimo allestimento, un bel ricordo. Tra l’altro di quell’opera esiste una registrazione della Bongiovanni”.
I suoi prossimi impegni, dopo la “Tosca” al “Rendano”, la attendono prima a Palermo per  “Attila” e poi in “Turandot” in Australia, paese dove vive  per metà dell’anno e dove ha ottenuto la residenza, quella “Distingued talent Visa”, una sorta di green card che viene riconosciuta agli artisti di talento. “Io avevo bisogno di una lettera di referenze che mi serviva per ottenerla. E la lettera mi fu scritta dal grande baritono Leo Nucci con il quale ho avuto la fortuna di collaborare e con cui è nata anche una bella amicizia”. In effetti, nonostante la sua giovane età, Daria Masiero, cugina per parte di padre della indimenticabile soubrette Lauretta Masiero, ha avuto degli incontri straordinari con alcuni dei nomi più importanti del panorama lirico internazionale: oltre a Nucci, con Josè Carreras, Placido Domingo e Renato Bruson.
“Artisti immensi – dice. Spero di essere stata abbastanza astuta da aver preso il meglio da loro. Basta aprire gli occhi e le orecchie e si impara da questi mostri sacri. Si impara anche dal loro atteggiamento con il pubblico”.  Richiesta di spiegare la sua Tosca di venerdì e domenica al “Rendano”, Daria Masiero non nasconde un suo proposito. “Mi piacerebbe che il pubblico riconoscesse le differenze di questa donna. Quando incontra Cavaradossi è una donna comune, come tutte le altre, innamorata del proprio uomo. Poi emerge la donna artista, quando incontra Scarpia. E vorrei mostrare anche la donna vera e forte  che, quando viene duramente attaccata, è capace di difendersi a denti stretti. Sarei felice se il pubblico riuscisse a percepire questi tre aspetti di Tosca. Il primo atto una Tosca un po’ fanciullesca, nel secondo la cantante e nel terzo ancora fanciullesca fino alla grande tragedia”. Una femminista ante litteram? “Sì, perché no”. C’è, infine, in Daria Masiero un aspetto che pochi conoscono, che si coniuga con la sua dolcezza e che si coglie ictu oculi. Ha, infatti, sempre affermato che se non avesse fatto la cantante lirica avrebbe voluto fare il medico clown nel reparto pediatrico di un ospedale ed è con soddisfazione che apprende dell’esistenza a Cosenza dell’Associazione  “Gian Marco De Maria”  che si prende cura dei bambini ospiti dei reparti pediatrici dell’Ospedale dell’Annunziata. “Il mio impegno nasce – spiega -dalla mia sensibilità e poi il fatto di aiutare le persone è un modo per arricchirmi quotidianamente, un po’ come il mio lavoro. Le persone vengono a vedere uno spettacolo per emozionarsi. Quindi in quel momento sto regalando qualcosa. Se dovessi fare il Patch Adams sarebbe la stessa cosa. In quel momento regalerei un’emozione di svago a chi sta soffrendo”.

Khloe, la forza della speranza: Musica contro la violenza sulle donne

khloeIl tema brutale della violenza sulle donne  approda al Rendano ed esordisce con un pugno nello stomaco. Di quelli che  si percepiscono a metà tra l’orrore e il dolore. Merito o colpa del cortometraggio Il Vero Amore, di Paolo Budassi, interpretato da una bravissima Silvana Spina, con il quale ieri sera si è aperta la serata di beneficenza “Non sei più sola, c’è chi ti ascolta”, organizzata dall’associazione Khloe, capitanata da Enrica e Monica Nicoletti, i cui fondi sono stati destinati all’apertura di uno sportello di ascolto per donne vittime di abusi e di violenza.

Immagini crude, difficili da sopportare senza urlare, a cui si è opposta l’eleganza, il calore e la sensibilità di Eleonora Daniele, conduttrice d’eccezione della serata, che in comune con le luci dello spettacolo, quantomeno con la parte artefatta di esse, ha davvero poco a che fare. Un evento impeccabile, accompagnato da rara precisione, da un’atmosfera suggestiva e mai noiosa. Tre lunghe ore di spettacolo puro. Da un lato, due grandi attori, Alessandro Cosentini e Maria Silvia Greco, hanno interpretato, nella prima parte della serata il “Malamore” di Concita De Gregorio, quello da cui è affetto una società indifferente come la nostra, moderna in apparenza, fascista nella sostanza. Attimi di vibrazioni, destinati a scatenare involontarie riflessioni e pelle d’oca che terminano inevitabilmente sempre con la stessa sorda domanda: “Com’è possibile sopportare tutto questo?”. E se la prima parte si è fatta voce di riflessioni e turbamenti, è nella seconda che lo spettacolo si è trasformato in arte pura. Ad esibirsi, per oltre un’ora e mezza, in un viaggio musicale cinematografico, la prima tromba del cinema italiano insieme alla sua ensamble, Nello Salza. Suggestione, sorrisi, malinconia e pace si sono susseguite tra le atmosfere buie di un teatro affollato e partecipativo. A concludere, tra lo scroscio di fagocitanti applausi, le indimenticabili note di “Quando” in un omaggio al grande Pino Daniele.

Lia Giannini

Sabato 12 dicembre evento di beneficenza al Rendano: contro la violenza sulle donne

Fronte brochureL’associazione socio-culturale Khloe- la Forza della Speranza, presenta una serata speciale condotta da Eleonora Daniele che si terrà sabato 12 dicembre, alle ore 20,30, nel teatro “A Rendano” di Cosenza.

Dopo la proiezione di un estratto del corto “Il vero amore” di Paolo Budassi, con la partecipazione di Silvana Spina e l’interpretazione degli attori Alessandro Cosentini e Mariasilvia Greco di un brano liberamente tratto dal libro “Malamore” di Concita De Gregorio, la serata proseguirà sulle note di Nello Salza, consacrato Tromba del cinema italiano con l’assegnazione del premio Oscar alle musiche di Nicola Piovani in “La vita è bella”, in “Viaggio tra le colonne sonore e la canzone d’autore”.

Il ricavato della serata sarà finalizzato all’apertura di uno sportello di specialisti per offrire accoglienza ed assistenza alle vittime di abusi e violenza ed a sostenere un progetto volto ad educare le future generazioni ad una maggiore sensibilizzazione e prevenzione delle discriminazioni di genere e dei fenomeni di violenza.

 

Ritorna Assaggi di Cinema, Rassegna di Corti made in Calabria

assaggi di cinemaCOSENZA – Mercoledì 9 e giovedi 10 dicembre, alle ore 21, nella splendida cornice della Sala Quintieri del Teatro Rendano, esordirà la seconda edizione della Rassegna di cortometraggi “Assaggi di Cinema” Cosenza 2015.
Evento patrocinato dall’Amministrazione comunale di Cosenza, organizzato dall’associazione culturale IDEA e dal curatore Andrea Solano.
Due serate, il 9 e il 10 dicembre, per promuovere il cinema e il talento di giovani registi e interpreti calabresi.
Ospiti della rassegna: Gianvito Casadonte, dir. Artistico del Magna Grecia Film Festival; Giacomo Battaglia, dir. Artistico del PIFF; il regista Giovanni Sole; il docente in tecniche di post produzione cinematografica, Gianfranco Confessore; l’attore di “Anime nere” Costantino Comito; l’associazione culturale Prometeo 88 del film “Ciccilla”; i videomakers: Fabrizio Nucci, Nicola Rovito ed Enzo Carone.
In programma: la proiezione dei cortometraggi e a seguire un talk- show con i direttori artistici, gli autori, i registi e gli interpreti delle produzioni. A condurre le interviste la giornalista Raffaella Salamina. A dare il loro prezioso contributo le band SingSwing e Soul Pains.
Una rassegna che non dimentica il gusto! Le proiezioni dei corti, infatti, saranno introdotte da un delizioso momento di degustazione di prodotti made in Calabria.
“La seconda edizione della nostra rassegna punterà nuovamente i riflettori sulle produzioni cinematografiche calabresi – spiega Andrea Solano – Protagoniste saranno le opere di giovani registi. Senza dimenticare il ruolo fondamentale che occupano i festival per la promozione del cinema sul territorio. Racconteremo la genesi dei prodotti cinematografici, i traguardi raggiunti e le aspirazioni dei nostri talenti locali – e conclude – Cinema ma anche il buon cibo calabrese. Assaggi di cinema punta a creare un appuntamento all’insegna della convivialità. Grazie alla sensibilità del Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, del Vicesindaco Luciano Vigna, dell’assessore alla comunicazione e spettacolo Rosaria Succurro, proporremo anche quest’anno un progetto che dà spazio alle nuove energie locali e di alto spessore culturale”.

Miseria e Nobiltà al Rendano

COSENZA (CS) Sul palco dello storico Teatro A. Rendano di Cosenza, lunedì 7 e martedì 8 dicembre, alle ore 20.30, il secondo appuntamento con la “Stagione teatrale 2015/2016”. In scena, Luigi De Filippo protagonista dell’esilarante commedia “Miseria e nobiltà”, indimenticabile capolavoro di Eduardo Scarpetta.

Evento patrocinato dall’amministrazione comunale di Cosenza e organizzato da un gruppo di operatori del mondo dello spettacolo locale: Enzo Noce, Giuseppe Citrigno e Gianluigi Fabiano. Sul palco del Teatro A. Rendano 12 appuntamenti all’insegna del divertimento e del puro spettacolo. Prosa, commedie e tanta musica questi gli ingredienti del cartellone ideato da “L’AltroTeatro”.

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Miseria e nobiltà” La ripresa di questa storica e famosa commedia da parte di Luigi De Filippo, che ne è autorevole protagonista e regista, è un omaggio a Eduardo Scarpetta, riformatore del Teatro napoletano, che proprio in questa “Miseria e Nobiltà” aveva compiuto la sua riforma, con l’invenzione e la consacrazione del personaggio di don Felice Sciosciammocca, prototipo del napoletano piccolo borghese, che sostituisce Pulcinella, maschera d’altri tempi.La fame è il tema della commedia, e da quando Scarpetta scrisse questo testo fino ad oggi, la fame è rimasta immutata: la fame di lavoro, la fame di sopravvivenza, la fame di giustizia, quella fame che, soprattutto nel Mezzogiorno, se non soddisfatta, può provocare grandi sconvolgimenti. E’ celebre il finale del primo atto. Tutti in scena siedono avviliti perché ogni tentativo di procurarsi da mangiare è fallito; improvvisamente un cuoco e due sguatteri entrano portando ogni ben di Dio, nessuno si chiede da dove provenga quella grazia e tutti scattano come molle avventandosi sui maccheroni fumanti. E’ la scena che rappresenta e riassume in termini di grottesco, non il dramma di due famiglie, ma la secolare tragedia di un popolo. La vicenda è semplice: Eugenio, un giovane nobile, ama la figlia di un buffo cuoco arricchito. Temendo di non avere dai suoi genitori aristocratici il consenso alle nozze, chiede l’aiuto di don Felice Sciosciammocca, scrivano pubblico, povero e affamato.Sciosciammocca e alcuni suoi amici, altrettanto poveri e affamati, dovranno fingersi genitori e parenti nobili del marchesino Eugenio e presentarsi dal cuoco credulone e sciocco: da qui una serie di equivoci estremamente divertenti che rendono questa commedia tra le più famose del repertorio napoletano.Luigi De Filippo, degno erede della grande tradizione teatrale napoletana, è l’umanissimo interprete della vicenda, assieme alla sua Compagnia di Teatro composta da dieci attori.

Luigi De Filippo Nasce a Napoli nel 1930. La madre, Adele Carloni è una giovane e bella attrice della Compagnia di Vincenzo Scarpetta. Il padre Peppino, è un giovane e promettente attore commediografo. Luigi compie i suoi studi fra Napoli e Roma dove si trasferisce con la sua famiglia nel 1941. Ama scrivere racconti e novelle che pubblica su diversi giornali. Quindi si dedica alla sua passione più grande cioè il Teatro. Debutta nel 1949 al Teatro Valle di Roma con una rivista scritta da lui e intitolata “Questa sera alle nove” e la recita assieme ai suoi compagni di Liceo ottenendo un grande successo.
Dopodichè, come professionista, entra nella Compagnia del padre ed inizia il suo vero tirocinio di attore che, con gli anni, lo porterà alla sua definitiva affermazione. Dal 1980 ha una sua Compagnia di Teatro con la quale ottiene eccezionale successo sia in Italia che all’Estero, proponendo le sue Commedie oltre a quelle di suo padre Peppino e di suo zio Eduardo, ma anche personalissime interpretazioni di classici di Molière, Gogol, Machiavelli e Pirandello. Più volte premiato col “Biglietto d’oro”, campione d’incassi.
Dal 1999 con la moglie Laura costituisce una società “I due della città del sole srl” della quale è Direttore Artistico. La società produce e distribuisce i suoi spettacoli e di alcuni giovani e bravi attori napoletani. Il Presidente della Repubblica Ciampi lo ha insignito della onorificenza di Grande Ufficiale della Repubblica per particolari meriti artistici.

Torna la manifestazione “Sposiamoci” a Cosenza. Iniziativa il 5 dicembre a Rendano

IMG_2957COSENZA – Il giorno dei “si”. Compirà quattro anni l’atteso evento dedicato al matrimonio organizzato da Giada e Selene Falcone dall’associazione “A Pois” con il patrocinio del comune di Cosenza. Dopo il successo registrato nelle precedenti edizioni,“Sposiamoci”- questo il nome della manifestazione – si prepara alla serata di “Alta Moda Sposa” all’interno della quale l’azienda “White sposa” presenterà gli abiti della nuova collezione 2016. L’appuntamento sarà sabato 5 dicembre alle 18.30 nella sala “M.Quintieri” del teatro Rendano.La serata aprirà con una mostra dedicata alle migliori aziende del settore sposa. Tra queste anche Scintille Montesanto, Villa Fabiano, AM color foto, Orrico Style. Seguirà la sfilata: in passerella gli abiti di alta moda dell’azienda bruzia e gli ori di “Scintille Montesanto” (ore 20.30). Un evento elegante che, a ridosso delle festività natalizie, renderà più dolce l’attesa.

Rendano, presentazione del libro “Cibo ed Educazione Alimentare”

COSENZA (CS) La valorizzazione dei prodotti locali, la tutela della biodiversità, dell’ambiente, il miglioramento della qualità della vita delle popolazioni rurali, la tutela e la promozione del cibo e di un’alimentazione sana sono le tematiche centrali nelle politiche di sviluppo che animano l’attività del Gruppo di Azione Locale “Valle del Crati”.  Per questo, il GAL Valle del Crati ha pubblicato un volume dal titolo “Cibo ed Educazione Alimentare” che sarà presentato nella suggestiva sede di Villa Rendano a Cosenza. L’appuntamento è previsto per le ore 17.30 del prossimo mercoledì 4 novembre.

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I contributi presentati nel volume sono il risultato delle ricerche realizzate in collaborazione dal GAL Valle del Crati, dai sociologi del Centro Studi per lo Sviluppo Rurale dell’Università della Calabria e dai tecnici dell’Agenzia Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese e dell’Istituto Nazionale Assaggiatori Pani. A discuterne saranno: Silvia Sivini del Centro Studi per lo Sviluppo Rurale dell’Unical; Valeria Fagiani, Amministratore Delegato del GAL Valle del Crati; Nicola Fiorita, Presidente di Slow Food Calabria; il giornalista e autore de Il Golosario, Paolo Massobrio. A moderare i lavori, introdotti dai saluti del Presidente del GAL Valle del Crati, Stefano Leone, sarà Giuseppe Gaudio del CREA (Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria).

Rendanoir: Al via la prima edizione del Festival del Noir

rendanoirUn nuovo appuntamento all’insegna del teatro, del cinema e del buon gusto quello che si prospetta per lunedì 27 e martedì 28 aprile, alle ore 21, presso la Sala Quintieri del Teatro Rendano. “Rendanoir” è il titolo dell’evento, alla sua prima edizione, dedicato alla promozione del talento di giovani registi e interpreti calabresi, organizzato dall’ Associazione culturale IDEA  e dal curatore Andrea Solano.

Il festival vedrà protagoniste 7 compagnie teatrali calabresi con testi rigorosamente inediti. In scena, con le loro performance inedite: Alessandro Castriota Skanderberg; Imma Guarasci; la coppia Paolo Mauro e Marco Silani; la compagnia Attori in corso; Francesca Marchese; in duo Teresa Scaglione e Raffaella Reda; così come Carmelo Giordano e Vichy Macrì.

Ospiti della serata, in qualità di giuria tecnica, l’esilarante duo Bove e Limardi, l’autrice Maria Luisa Bigai e il regista Dario De Luca. Durante la serata, che si prospetta ricca di divertimento e novità, non solo le compagnie teatrali si esibiranno nei loro testi inediti ma daranno vita ad un breve talk show con gli autori, i registi e gli interpreti delle piéce, il tutto condito da momenti musicali, grazie alla jazz band composta da Carlo Cimino, Diego Altomare e Antonio Gelsomino e di moda, grazie alla sfilata delle creazioni di Renata Tropea e Steven’s Hats. A condurre la serata Raffaella Salamina e Marco Tiesi.

“Il noir più che un vero e proprio genere costituisce una tendenza dell’immaginario, uno stile. Rispetto all’indeterminatezza della classificazione in letteratura, è il cinema a decretarne il successo con innumerevoli film, definibili postnoir e neonoir, accomunati da un determinato stile narrativo e visivo nonché da particolari temi, personaggi e situazioni. Storie cupe e violente, i dilemmi esistenziali, il senso di ambiguità e di angoscia che pervade i protagonisti, disegnando un universo caotico e delineando un ritratto del mondo estremamente realistico. Rendanoir trasporta queste fumose atmosfere sulle tavole del palcoscenico del Rendano, in un vero e proprio divertissement.”

L’ingresso è gratuito, fino ad esaurimento posti.

L.G

Spettacolo al Rendano per la ricerca sulla sindrome di Down

COSENZA –  Prenderà il via a Cosenza il 26 aprile alle ore 18.30 la quarta edizione dello spettacolo benefico “Bambini per l’A.I.G.O.C. “ al Teatro Alfonso Rendano. Un’iniziativa promossa dall’Associazione Paolo de Benedittis ed Ercole Martirano ONLUS col patrocinio del Comune di Cosenza, dedicata quest’anno alla ricerca della cura della sindrome di Down ed alle innovative tecniche di intervento prenatale. La manifestazione verrà presentata dalla giornalista Tiziana Ruffo, portavoce della ONLUS che ha organizzato l’evento e vedrà l’esibizione in duetto dei bambini preparati dalla cantante Rosa Martirano oltre e alla partecipazione di ospiti musicali, i quali hanno deciso di partecipare ed essere presenti per sostenere la causa: ci saranno Padre Francesco Cassano, de benedettisKantiere Kairos, Sasà Calabrese e Sasá Cauteruccio, il giovane chitarrista Maitreya Sorrentino e la stessa Rosa Martirano. Saranno inoltre presenti alcuni medici e scienziati di fama nazionale ed internazionale come il Prof. Giuseppe Noia presidente dell’A.I.G.O.C.

I bimbi che saliranno sul palco sono: Arianna Alfano, Beatrice Berardelli, Claudia Calabró, Sofia di Blasi, Sabrina Ferraro, Carmelita Frezza, Natalia Gazzaruso, Chiara Montalto, Giles Paciola, Michela Paciola, Giovanna Perna, Giusi Perna, Emanuele Principe, Paolo Principe, Estella Romano, Maria Michelle Romano, Angela Spadafora, Diamante Spadafora, Rebecca Sposato, Gaia Vitaro. Verrà presentato in anteprima il videoclip del brano inedito“In Mary’s arms” scritto da Rosa Martirano e girato nel Duomo di Cosenza con la realizzazione delle riprese del regista Antonello Marino, un brano che farà da colonna agli spot promozionali nazionali dell’A.I.G.O.C. prodotti dall’Associazione Paolo de Benedittis ed Ercole Martirano ONLUS. L’intero incasso sarà devoluto alla ricerca sulla sindrome di Down.

Rendano in Prosa: ultimi appuntamenti

COSENZA (CS)  Domani alle ore 20.30 e domenica 19 aprile alle ore 18  l’appuntamento con il gran finale di Rendano in prosa.

In scena, sul palco del Teatro Rendano, la commedia di Vincenzo Salemme “L’amico del cuore” con Biagio Izzo. Si tratta della riduzione teatrale del grande successo cinematografico di Salemme, vero e proprio sold out nelle sale nel 1998. Storia di tradimenti e ipocrisie un po’ infami, paradosso crudele di un amico costretto ad accettare quel che non vorrebbe mai accettare, ironia di una condivisione impossibile, gioco di un triangolo amoroso.COVER-680x365_c  amico-del-cuore

Izzo fa del suo Michelino Seta una strana vittima acida e bugiarda. Affiancato dai bravi Mario Porfito e Francesco Procopio, uno amico sorridente da cui diffidare, l’altro prete forse un po’ troppo tentato dai richiami della carne. Con loro ci sono una divertente Antonella Cioli, Yuliya Mayarchuk di seducente performance,e Samuele Sbrighi a fare da buffo bizzarro. Perché Vincenzo Salemme le commedie le sa costruire bene, e sono di quelle che fanno bene ad attori e spettatori. Insomma, uno spettacolo riuscito, in cui Biagio Izzo si concede precisione e fantasia, provocando il pubblico cercando addirittura di metterlo in imbarazzo.