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Salvini a San Ferdinando, «La nostra guerra contro la criminalità organizzata»

SAN FERDINANDO (RC) – «E’ cominciata una guerra senza quartiere contro la criminalità organizzata non solo in Calabria ma in tutta Italia perché la ‘ndrangheta è una merda, un cancro, che si è allargato a tutta l’Italia. Io però sono testone e continuerò a combatterla fino a che non avremo portato via anche le mutande a questa gente». A dirlo il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che a Palmi ha visitato un immobile confiscato alla cosca Gallico dove sorgerà un commissariato di Polizia. Salvini ha poi visitato la tendopoli di San Ferdinando. In tema di migranti, il ministro ha ribadito che «il principio è che in acque libiche intergono i libici». Per gli scafisti la pacchia è finita. Le navi Ong da giorni hanno smesso di aiutare i trafficanti di esseri umani. A questo punto mi dedicherò alle navi private, ai mercantili, alle navi delle missioni internazionali e a quelle militari italiane”. E in merito ai migranti trasbordati da un rimorchiatore su nave Diciotti ha detto che sullo sbarco «stiamo ragionando».

Fonte e foto Ansa

Omicidio Sacko, il presidente Roberto Fico in visita a San Ferdinando

SAN FERDINANDO (RC) – «Sono qui perché questo è un luogo difficile dove c’è stato un omicidio brutale. Sono qui per portare le condoglianze dello Stato alla famiglia ed agli amici di Soumayla Sacko e per capire quando il corpo potrà essere restituito alla famiglia». Lo ha detto il presidente della Camera Roberto Fico appena arrivato nella baraccopoli di san Ferdinando dove viveva il migrante assassinato il 2 giugno scorso. “Qua nella piana di Gioia Tauro – ha aggiunto – c’è una situazione molto complicata. La situazione dei braccianti, delle sotto paghe, dei caporali, delle aziende agricole. Quindi sono qui non per creare oggi uno scontro o una polarizzazione ma con una visione di facilitatore, di cercare di poter avere un tavolo, magari tra Comuni, Prefettura, Regione e cercare di facilitare soluzione della situazione. Oggi è un giorno di progettualità, di condoglianze, di pace”. Sulla vicenda della nave Aquarius, Fico ha detto: “Sto monitorando la situazione”. ( Fonte Ansa)

Incendio tendopoli San Ferdinando, la polizia di frontiera arresta una donna

SAN FERDINANDO (RC) – Una donna nigeriana di 47 anni, Lise Emike Potter, é stata arrestata dalla polizia di frontiera a Courmayeur con l’accusa di essere la mandante dell’incendio doloso avvenuto il 27 gennaio scorso nella tendopoli per migranti di San Ferdinando che provocò la morte di una 26enne anche lei nigeriana, Becky Moses. L’arresto é avvenuto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta della Procura della Repubblica di Palmi in base alle indagini dei carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro da cui é emerso che la Potter avrebbe commissionato l’incendio ad alcuni connazionali, dietro pagamento di una somma di denaro, per vendicarsi di una 25enne che sospettava avere una relazione col suo ex convivente. Le fiamme, una volta appiccate, si propagarono in modo incontrollato distruggendo oltre duecento baracche in una delle quali alloggiava l’incolpevole Becky Moses. Lise Emike Potter, nel momento dell’arresto, viaggiava su un pullman proveniente dalla Francia.

San Ferdinando, attività abusive nell’area della tendopoli. In corso perquisizioni

SAN FERDINANDO (RC) – Sanzioni per un totale di oltre 100 mila euro sono state elevate nell’ambito delle attività interforze svolte da Polizia di Stato, carabinieri, Guardia di finanza, Ispettorato del lavoro e Polizia provinciale e finalizzate al monitoraggio e al contrasto del fenomeno del “caporalato” nei comprensori della Piana di Gioia Tauro e di Bovalino. Nel corso dei controlli effettuati in particolare nell’area della Tendopoli di San Ferdinando sono state anche scoperte e chiuse una macelleria clandestina e una rivendita alimentare abusiva.In materia di contrasto all’impiego di manodopera “in nero” da parte delle aziende agricole, oltre 300 persone sono state perquisite su buona parte del territorio provinciale. Sanzioni amministrative sono state adottate nei confronti di cinque aziende per omessa assunzione di dipendenti. I controlli, che saranno ripetuti nelle prossime settimane, rientrano nella strategia definita in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.

San Ferdinando, a due giorni dal rogo, è partita la marcia dei migranti

SAN FERDINANDO (RC) – A due giorni dal rogo poche decine di migranti, radunatisi questa mattina di fronte a quel che rimane della baraccopoli, procedono nella marcia sul Comune di San Ferdinando per chiedere un confronto con il Prefetto di Reggio Calabria e con il commissario straordinario per l’area di San Ferdinando. Maggiore impegno nell’attuazione di politiche abitative a favore dei lavoratori organizzati, soluzioni atte a migliorare le condizioni di vita dei braccianti extracomunitari dell’area è quanto si propongono gli organizzatori della manifestazione, promossa dall’Unione sindacale di base. «Una donna nigeriana di 30 anni è morta, altre due sono rimaste gravemente ferite nell’incendio devastante scoppiato nella vecchia tendopoli di San Ferdinando. Il ghetto che accoglie ogni anno oltre duemila braccianti migranti, oltre ad essere luogo di sfruttamento e di perdita di dignità, è diventato, nel giorno della memoria, anche luogo di morte e devastazione». E’ quanto si afferma in una nota congiunta di Cgil Calabria e Cgil Piana di Gioia Tauro. «Pur riconoscendo un impegno e un’attenzione diversa delle istituzioni territoriali rispetto al passato – prosegue la nota – ciò che manca è la voce del Governo nazionale che punti ad individuare misure e soluzioni definitive e non più emergenziali all’ormai nota situazione di degrado che caratterizza la piana di Gioia Tauro mediante politiche di accoglienza ed integrazione ed un piano di interventi per garantire i diritti civili, il lavoro regolare, l’assistenza sanitaria. La nuova tendopoli, allestita dalla protezione civile riesce a contenere non pìù di 500 persone, mentre nella sola stagione agrumicola sono migliaia le presenze di lavoratori migranti e sfruttati. Come Cgil e Flai da tempo abbiamo denunciato le condizioni disumane e di sfruttamento cui versano i lavoratori nella piana e nonostante ciò il risultato è che il flusso ciclico e le presenze rimangono costanti ed in aumento». «Occorre una task force e rafforzare l’area investigativa e di controllo con uomini e mezzi – è detto ancora nella nota – per indagare ulteriormente sulla rete di reclutamento, di utilizzo e sfruttamento nei campi e i caporali che ne traggono beneficio, applicando la legge contro il caporalato. Occorre un piano nazionale e regionale sulle politiche di accoglienza con accordi di distretto per garantire i diritti fondamentali dei lavoratori ed una certificazione etica e di qualità del lavoro e delle imprese agricole. Non si può continuare a trattare la questione in termini emergenziali e soprattutto non si può aspettare l’ennesima tragedia. La Cgil ringrazia le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile calabrese e le istituzioni interessate per l’immediato intervento nella tendopoli di San Ferdinando». Nell’area industriale c’è un forte spiegamento di forze dell’ordine al comando del vicequestore aggiunto Diego Trotta. (FOTO DI REPERTORIO).

 

 

Drammatico incendio a San Ferdinando, un morto e due feriti

REGGIO CALABRIA –  Drammatico incendio nel corso della notte nella tendopoli di San Ferdinando nella quale sono ospiti migliaia di migranti. Nel rogo una persona ha perso la vita e due sono rimaste ferite. Al vaglio dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine l’origine delle fiamme. Il centro di accoglienza è composto da baracche in legno e cellophane. Non è il primo incidente di questo tipo che si verifica nell struttura. 

USB: «Nella tendopoli di San Ferdinando non ci sono più posti»

SAN FERDINANDO  (RC) – «A meno di una settimana dall’inaugurazione, nella nuova tendopoli nata con il Protocollo operativo sottoscritto il 19 febbraio 2016 presso la Prefettura di Reggio Calabria senza coinvolgimento diretto e partecipato dei lavoratori, non ci sono più posti disponibili per le persone sul posto. E così i nodi delle contraddizioni stanno venendo già al pettine. Nel corso del sopralluogo di stamattina, che fa seguito all’assemblea pubblica di valutazione tra i braccianti svoltasi ieri, abbiamo constatato la mancanza di posti disponibili ad accogliere tutte le persone che si trovano ancora nella vecchia tendopoli. Eppure la stragrande maggioranza degli oltre 2000 braccianti faranno rientro a breve dalle varie regioni italiane dopo la fine della stagione estiva di lavoro nelle campagne.
A questo va aggiunto l’indispensabile autonomia nella gestione della cucina, evitando così qualsiasi tentativo di imposizione culinaria.
Sono mesi che abbiamo fatto la proposta, oggi finalmente condivisa dal Prefetto Michele Di Bari, di convocazione di un Tavolo permanente sulla stabilità abitativa fuori da logiche emergenziali.
Un tavolo che dovrà affrontare il tema del rispetto delle norme contrattuali, coinvolgendo la Regione e i comuni interessati nonché i datori di lavoro e le organizzazioni dei lavoratori.
Riteniamo che situazione del genere vanno inquadrati all’interno di processi che portino soluzioni strutturali.
Intanto riteniamo che vada trovata nell’immediato una sistemazione per tutte le persone attualmente presenti, prevedendo altrettante soluzioni abitative per l’inizio della stagione agrumicola. Perché non si può predicare l’accoglienza e non consentire l’individuazione di soluzioni concrete e dignitose.
Invieremo nelle prossime ore una richiesta di incontro congiunto con il nuovo Commissario Straordinario inviato dal Governo per l’area del Comune di San Ferdinando, il Prefetto Andrea Polichetti.
L’USB ha avviato già un processo di organizzazione dei lavoratori agricoli per la loro tutela sul piano dei diritti sociali e sindacali. Un processo che ha consentito di garantire ai braccianti l’iscrizione al registro dei residenti presso il comune di San Ferdinando nella Piana di Gioia Tauro.
Inoltre abbiamo istituito su richieste degli stessi lavoratori lo Sportello Orientamento ed Informazione rivolto anche all’insieme della popolazione locale. Oltre all’assistenza nelle pratiche amministrative relative ai rinnovi e rilasci dei permessi di soggiorno».

Incendio devasta tendopoli San Ferdinando. Tavolo tecnico a Gioia Tauro

SAN FERDINANDO (RC) – La notte scorsa un incendio di vaste dimensioni ha distrutto numerose baracche e alcune tende della Protezione Civile nella tendopoli di San Ferdinando.

L’incendio si è estinto da solo. I migranti, infatti, hanno impedito ai vigili del fuoco di arrivare a spegnere il rogo che ha interessato alcune baracche ai margini della tendopoli.

L’allarme è scattato intorno alle tre di notte e sul posto oltre alle forze dell’ordine sono intervenuti anche i Vigili del fuoco. Secondo quanto si è appreso vi sarebbe stato solo un ferito lieve.
L’origine dell’incendio resta incerta. Al momento sembrerebbe che non si tratti di un fatto doloso, ma le indagini di carabinieri e polizia vanno avanti.
Nella tendopoli vivono adesso circa 600 migranti, mentre nel periodo invernale in occasione della raccolta degli agrumi, la presenza si raddoppia.

Intanto l’Unione Sindacale di Base fa sapere che a seguito degli eventi è stato convocato stamattina un Tavolo presso il Commissariato di Gioia Tauro al quale hanno partecipato il Prefetto di Reggio Calabria, il Sindaco di San Ferdinando, i vigili del fuoco, la Protezione civile e la delegazione dei braccianti agricoli organizzati con l’USB. Nel corso della riunione l’USB ha chiesto che sia garantito da subito a tutte le persone un posto dove dormire e i servizi minimi essenziali. Per adesso è stata individuata in via temporanea, da parte della Protezione civile, una ex fabbrica contigua alla tendopoli al fine di ospitare tra i 100 e i 159 braccianti rimasti senza nulla. Il Coordinamento Lavoratori agricoli USB ha ribadito la richiesta d’inserimento abitativo come soluzione alternativa al modello fallimentare della tendopoli. «Abbiamo inoltre ribadito – si legge nella nota – che non permetteremo a nessuno di strumentalizzare questa ennesima circostanza per portare a termine eventuali operazioni di sgombero o di deportazione».

I delegati del Coordinamento Lavoratori agricoli USB stanno lavorando da stanotte garantendo solidarietà tra i braccianti ad ogni livell e, attraverso lo Sportello assistenza, anche il sostegno amministrativo per i documenti smarriti tra le fiamme. L’USB ha lanciato infine uno stato di confronto permanente per rendere trasparente qualsiasi evento o decisione riguardanti il destino dei braccianti.

Arpacal, rientrano i valori al Lido Vascello di San Ferdinando

SAN FERDINANDO (RC) – «In base a quanto trasmesso con nota prot. 16846 del 20/04/2017, si comunica che il campionamento suppletivo delle acque di mare effettuato in data 21/04/2017 sul punto di prelievo denominato “LIDO VASCELLO” ricadente nel Comune di San Ferdinando, ha dato risultati microbiologici conformi ai limiti imposti dalla normativa vigente».Lo ha comunicato oggi al Sindaco di San Ferdinando, nonché alla Regione Calabria ed al Ministero della Salute, il Dipartimento provinciale di Reggio Calabria dell’Arpacal. Il valore misurato di Enterococchi intestinali, infatti, è stato di 120, mentre l’Escherichia coli è di 190.

A San Ferdinando il mare è inquinato. L’Arpacal diffonde i risultati delle verifiche

CATANZARO – «In riferimento alle attività di campionamento effettuate da questa Agenzia ai sensi del D. lgs. n. 116/08, si comunica che le analisi effettuate sul campione di acqua di mare prelevato in data 18/04/2017 presso la stazione di campionamento denominata “LIDO VASCELLO” hanno dato esito SFAVOREVOLE per superamento del valore del parametro Escherichia coli a quello imposto dalla normativa vigente (valore limite 500 – valore misurato 1890)».  E’ quanto comunica il Dipartimento provinciale di Reggio Calabria dell’Arpacal che, come gli altri dipartimenti provinciali dell’Agenzia ambientale calabrese, ha avviato in questo mese di aprile la campagna 2017 per il monitoraggio della balneazione. Tale comunicazione è stata inviata questa mattina al Sindaco di San Ferdinando e, per conoscenza, al Ministero della Salute ed al Dipartimento Ambiente della Regione Calabria.
«Si comunica – conclude la nota – che i risultati dei controlli suppletivi, che saranno effettuati al fine di verificare l’entità e la durata dell’inquinamento, saranno comunicati nel più breve tempo possibile».