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Le scuole calabresi all’avanguardia

Mario Caligiuri

COSENZA – Mario Caligiuri ha partecipato a Cosenza alla “Giornata  della scrittura: il racconto” indetta dalla Regione Calabria d’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale. Insieme a Caligiuri c’era, all’Istituto “Monaco” di Cosenza,  Giulio Rapetti Mogol che ha sottolineato come le scuole calabresi siano all’avanguardia. Sono stati circa 300 mila gli studenti che hanno redatto un testo breve, proprio per sottolineare l’importanza della lettura e della scrittura. I lavori sono stati introdotti dal Dirigente Scolastico Ennio Guzzo che ha ricordato che l’Istituto “Monaco” di Cosenza è stato citato lunedì della scorsa settimana dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano in occasione dell’inaugurazione dell’anno scolastico al Quirinale, indicandolo come esempio dei successi scientifici delle scuole italiane a livello internazionale. “Prima viene la parola – ha dichiarato Caligiuri – e poi l’immagine. Le parole precedono le immagini e oggi è fondamentale comprenderlo pertanto bisogna leggere e scrivere per conoscere il significato delle parole.” Se non si conoscono le parole – ha continuato Caligiuri – come si può apprezzare un quadro di Caravaggio o di Mattia Preti, una sinfonia di Mozart, una poesia di Alda Merini o una canzone di Lucio Battisti?”. Caligiuri ha infine ricordato i passi avanti compiuti negli ultimi anni dalla scuola calabrese, ricordando una serie di iniziative e ha concluso dicendo che “se da questa nostra azione saremo riusciti a cambiare il destino di una sola persona avremo compiuto il nostro dovere”.

M.M.

Concluso eco-laboratorio “La città immaginaria”

Cosenza – Si è concluso oggi l’eco-laboratorio di riciclo creativo “La città immaginaria”, promosso dall’Associazione culturale “Artes Mundi” e commissionato dall’Amministrazione comunale.
Sono intervenuti l’Assessore alla scuola e alla città a misura di bambino Geppino De Rose, Debora Falcone, Presidente dell’Associazione culturale “Artes Mundi”, Silvana Gallucci, Presidente della sezione cosentina della Fidapa, partner dell’iniziativa, e di Rosanna Calendino, responsabile della commissione ambiente della stessa Fidapa di Cosenza.
L’eco-laboratorio di riciclo creativo è iniziato lo scorso mese di marzo, ha avuto una durata di tre mesi ed ha interessato le scuole elementari di Donnici, San Vito, via Popilia (Cuturella), via Misasi e Spirito Santo.
Il progetto ha tratto ispirazione da “Le città invisibili” di Italo Calvino e, in particolare, dalla riflessione sviluppata dallo scrittore nel suo romanzo: “Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure, anche se il filo del loro discorso è segreto, le loro regole assurde, le prospettive ingannevoli e ogni cosa ne nasconde un’altra”.
Tra gli obiettivi del laboratorio, l’educazione al riuso dei materiali attraverso la progettazione e la realizzazione di oggetti e manufatti riciclati artisticamente e la trasformazione dei materiali e degli oggetti di recupero attraverso lo stimolo e lo sviluppo della manualità, della creatività e della fantasia.
Ciascuna delle cinque scuole partecipanti ha elaborato una creazione artistica sulle tematiche del presente, del passato e del futuro, privilegiando in alcuni casi il profilo urbanistico, in altri quello immaginario, storico, ludico e paesaggistico.
In particolare la Scuola di Donnici, pur vivendo nel verde, si è occupata della città attuale, la Scuola di San Vito del centro storico, quella di via Misasi, che vive quotidianamente immersa nel centro città e nel traffico, si è, invece, occupata del paesaggio naturale, fino alla Scuola dello Spirito Santo che ha trattato, nei suoi manufatti, il tema della smart city e della città del futuro. La scuola di Cuturella a via Popilia ha invece sviluppato, negli oggetti creati con materiali di riciclo, la parte ludica della città, con il circo ed il luna park.

Scuola: in Calabria diminuisce il tasso di abbandono

CATANZARO – In Italia, diminuisce il tasso di abbandono scolastico. Lo confermano i dati di un report di “Tuttoscuola”, dal tasso medio nazionale del 15,2% dell’anno pre-riforma si è passati, infatti al 14,8%.

La Lombardia è passata dal 17% (ultima rilevazione pre-riforma) al 16,1% di quest’anno; la Liguria dal 15,5% al 14,6%; le Marche dal 9,6% al 9,3%; il Lazio dal 13,3% all’11,9%; l’Abruzzo dal 12,3% all’11,6%; la Campania dal 18,5% al 17,8%; la Basilicata dal 10,5% al 9,3%; la Calabria dall’11,6% all’8,2% (la migliore performance tra le regioni); la Sicilia dal 21,2% al 19%; la Sardegna dal 21,3% al 20,6%.

Al Nord ha registrato un aumento del tasso di abbandono il Piemonte (dal 15,3% al 16,2%) e tutto il Nord Est con il Veneto che è aumentato di 0,1 punto in percentuale, il Friuli Venezia Giulia con un più 1,7 punti, l’Emilia Romagna con un aumento di quasi due punti in percentuale (peggior performance tra le regioni). La Toscana ha fatto registrare un lieve incremento (più 0,1 punti in percentuale), il Molise un più 0,4 e la Puglia dal 10,3% all’11,3%.

Scuola di Caronte intitolata a Francesco Davoli

LAMEZIA TERME (CZ) – Domani mattina, venerdì 7 marzo, alle ore 11:30, si svolgerà la cerimonia di intitolazione della scuola di Caronte al piccolo Francesco Davoli, morto tragicamente in un incidente stradale il 31 agosto dell’anno scorso.

Alla certimonia parteciperanno il sindaco Gianni Speranza e la giunta, la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Nicotera-Costabile, Rosanna Bilotti, i rappresentanti degli alunni e i familiari del piccolo Francesco.

Scuole senza fondi: tira e molla tra Comune e Istituto Comprensivo

MONTALTO (CS) – Dopo il caso dei telefoni “afoni”, per il mancato pagamento di alcune bollette da parte del Comune, la scuola montaltese porta alla luce un nuovo increscioso disservizio dell’apparato municipale.

Infatti, è di questi giorni la lettera inviata dal Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Taverna, Umile Montalto, al sindaco e all’assessore alla P.I., nonché per conoscenza ai genitori rappresentanti di classe e d’istituto, nella quale si contesta all’Ente la mancata liquidazione di diverse spese a suo carico, tra cui quelle per i registri e il materiale di pulizia.

Con la missiva oltre a sollecitare il pagamento di quanto più volte promesso dall’amministrazione comunale, si fa un dettagliato elenco delle spese sostenute dall’istituzione scolastica per oneri di competenza dell’ente Comune dall’1.9.2012 alla data odierna: si va dai registri al materiale per attività sportive, dal sistema di allarme alla tinteggiatura di uffici, dal materiale di pulizia agli armadi metallici, dagli infissi alle attrezzature per bambini disabili, per un totale di circa € 20.000.

“Soldi anticipati dalla scuola che in pratica sono stati sottratti agli alunni, al loro apprendimento e alla loro formazione scolastica, considerato che – come sostiene il preside – tale importo è stato detratto dalle spese di funzionamento amministrativo e didattico”.

Nel bilancio 2012, l’ente prevedeva nei capitoli di spesa per acquisto di beni di consumo delle scuole elementari e media una somma pari a € 10.000,00, tutte impegnate, ma neanche un centesimo liquidato; nel bilancio di previsione 2013 la cifra totale è ridotta a € 8.000,00.

La legge stabilisce che “le spese per l’acquisto, la manutenzione, il rinnovamento del materiale didattico, degli arredi scolastici, ivi compresi gli armadi o scaffali per le biblioteche scolastiche, degli attrezzi ginnici e per le forniture dei registri e degli stampati occorrenti per tutte le scuole elementari sono a carico del Comune”.

 

Open day al liceo scientifico ‘Fermi’_fotogallery

COSENZA – Il Liceo Scientifico ‘E. Fermi’ si è presentato. Nel fine settimana gli studenti e i docenti del liceo hanno mostrato le attività della scuola ai ragazzi e alle ragazze delle scuole medie e alle loro famiglie. Dai laboratori scientifici al concerto, dall’attività fisica ai progetti di filosofia, i partecipanti hanno avuto la possibilità di conoscere l’offerta formativa della scuola. Perché possano decidere per il futuro del percorso di istruzione. Protagonisti gli studenti del Fermi con la loro creatività e le loro abilità.

 

@ foto di Francesca Apa

 

 

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Corso di aggiornamento sull’alternanza scuola lavoro

CASTROVILLARI (CS) – Il 17 e il 18 gennaio prossimi si terrà presso il Liceo Scientifico “E. Mattei” di Castrovillari (CS) un corso di aggiornamento sull’alternanza scuola lavoro in collaborazione con l’associazione nazionale di Diesse (Didattica e Innovazione Scolastica, Centro per la formazione e l’aggiornamento), che vedrà impegnati i docenti del Liceo scientifico, dell’istituto d’Arte, della Ragioneria, dell’IPSIA in un lavoro di approfondimento della tematica del lavoro, in un rapporto organico con la didattica.

Promotore dell’iniziativa è lo stesso Liceo Scientifico che da tre anni ha intrapreso un percorso di attenzione sulla cultura imprenditoriale e di sperimentazione lavorativa per i ragazzi proprio per tener fede al suo obiettivo educativo che è l’introduzione alla realtà attraverso l’osservazione, la riflessione e la verifica.

«Credo molto nell’alternanza scuola lavoro a tutti i livelli che non può essere relegata agli istituti professionali… Dobbiamo riportare nella scuola la cultura del lavoro… Gli studenti devono confrontarsi con un problema pratico, devono mescolare scuola e lavoro, perché serve a sviluppare la personalità, le proprie capacità. Non dobbiamo aver paura di vedere la scuola -ha concluso- come il luogo dove si prepara il lavoro” (La Stampa, 11.11.2013). Così il Ministro Carrozza ha sollecitato e sollecita tutto il mondo scolastico a riconoscere un processo che, per poter attrezzare le nuove generazioni alla sfida dei tempi e della speranza, non può non tener conto del cambiamento e della necessità di prendere in considerazione la praticità dell’esperienza accanto al rigoroso impianto teorico.

L’obiettivo del corso è comprendere e far proprio il senso dell’innovazione, permettendo ai docenti di interrogarsi e crescere nelle competenze che oggi la scuola richiede incessantemente. Permettere agli studenti di avvicinarsi al mondo del lavoro, facendo loro percepire che il lavoro stesso è metodo di apprendimento, garantito dalla serietà dell’approccio, dall’impegno, dalla passione di costruire e dall’efficacia del risultato e introducendoli così seriamente alla realtà che non va subita, ma modificata, può iniziare a cambiare il loro futuro e quello del territorio a cui appartengono.

 

 

Bronzi, Caligiuri invita le scuole per le gite d’istruzione

L’Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri – informa una nota dell’ufficio stampa – sta sollecitando le scuole della regione per organizzare gite di istruzione per visitare il Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria, dove si possono ammirare le statue dei Bronzi. In collaborazione con la Sovrintendenza Regionale Archeologica dei Beni Culturali e i volontari del Fondo Ambiente per l’Italia, le visite saranno gratuite e con guide a disposizione. Per le prenotazioni, i dirigenti scolastici possono scrivere ad assessorato.cultura@regcal.it, precisando nell’oggetto: “Visita al Museo di Reggio Calabria”. Caligiuri ha anche sollecitato il Ministero dell’Istruzione per coinvolgere tutte le scuole italiane per ammirare i due guerrieri di Riace nella loro nuova sede. Da Reggio sara’ possibile visitare tanti altri beni culturali della provincia e della regione. L’Assessore Caligiuri ha dichiarato che “Dopo aver registrato ieri migliaia di presenze per la prima notte al museo, a una settimana dalla riapertura, diventa significativo consentire presto anche agli studenti calabresi e del resto d’Italia di conoscere e apprezzare questi capolavori della cultura universale”.

Presentata l’iniziativa “La città che vorrei, lavori a colori”

 COSENZA – Prefettura e Comune insieme per la Cosenza che i ragazzi immaginano.
Oltre mille disegni arrivati, sui temi del verde e della sostenibilità, con cromatismi accesi, visioni e spunti. La fantasia degli studenti che hanno partecipato all’iniziativa “La città che vorrei, lavori a colori” si è rivelata (forse inconsapevolmente, forse no) incentrata su quei principi basilari dei tempi che furono e delle buone pratiche urbane.
Partita già da qualche settimana per consentire ai ragazzi dei cinque istituti comprensivi di Cosenza di sviluppare le loro proposte su carta, l’idea, partorita negli uffici della Prefettura in piazza XI Settembre, è stata presentata ufficialmente questa mattina a palazzo dei Bruzi.
Il cantiere di piazza Bilotti da oggi non sarà un luogo morto in attesa di rinascere. Anzi, le opere dei ragazzi che sono state posizionate su banner a fare da cornice a ruspe e attrezzi, ricordano che c’è vita oltre le recinzioni, e che la trasformazione urbanistica è una fase di transizione che può anche non essere grigia ma, appunto, colorata.
Alla conferenza stampa è stato subito evidenziato come l’intuizione di affidare ai cittadini del futuro l’opportunità di far nascere una mostra in una zona momentaneamente non attrattiva, sia venuta allo sguardo di una donna, ovvero il capo gabinetto della Prefettura, Emanuela Greco.
In assoluta semplicità: “Io ho due bambini – ha spiegato la funzionaria – E come mamma ho voglia di esaudire le esigenze dei piccoli. Passando in macchina da piazza Bilotti mi chiedevo se potesse essere possibile rendere più gradevole questo luogo nel periodo in cui rimarrà un cantiere. Così, parlandone col Prefetto, abbiamo appunto pensato a disegni che attuassero una sorta di alterazione, da lavori in corso a lavori a colori, su come i nostri figli immaginano la città”.
Si tratta di un’idea innovativa che, al momento, non ha equivalenti altrove. Singolare quanto encomiabile che sia nata nella sede della Prefettura, a testimonianza di un radicamento sul territorio che insieme alla sicurezza tiene conto delle necessità delle persone e della qualità della vita.
Il Comune, è stato sottolineato, ha fatto da preziosa sponda affinché dalla teoria si arrivasse alla pratica.
“Sento di ringraziare tutti voi per avermi offerto l’opportunità di sviluppare concretamente questa validissima idea – ha affermato il capo ufficio stampa della Prefettura, Antonella Vecchio, un’altra donna che ci ha messo ‘del suo’ – Abbiamo condiviso un progetto bellissimo, trovando nell’Amministrazione municipale una squadra fortissima che ci ha molto aiutati a realizzarlo in poco tempo”.
Alle difficoltà incontrate sul campo e poi superate, ha fatto cenno il prefetto Gianfranco Tomao: “Per noi è stata un’esperienza interessante che ci ha permesso di uscire dalla routine delle solite carte – ha scherzato l’alta carica governativa – Mi piace ammettere che la creatività è donna e che ho delle preziose collaboratrici che mi hanno coinvolto in qualcosa di diverso. Ma le idee – ha aggiunto – si realizzano quando vengono raccolte, e noi abbiamo incontrato un Sindaco con la sensibilità giusta. Certo, non sono mancate le difficoltà, però ritengo di poter esprimere soddisfazione per il risultato finale”.
Ringraziamenti sentiti anche da parte di Mario Occhiuto, alla presenza, nel salone di rappresentanza, pure di alcuni allievi della Zumbini e di quasi tutti i dirigenti scolastici locali. Il primo cittadino, da architetto amante dell’arte e da convinto sostenitore di questi giovanissimi cittadini che rappresentano il domani di Cosenza, non poteva che supportare la manifestazione.
“Noi abbiamo fatto della cifra identitaria della creatività, della bellezza e dell’armonia – ha dichiarato Occhiuto – il nucleo del nostro percorso amministrativo. Lungo la strada dell’educazione civica sulle buone pratiche urbane, dalla guida sicura al riciclo, i bambini si rivelano sempre i nostri migliori alleati. Loro sono i principali attori perché sono sempre stati disponibili e attenti, sono i soggetti che hanno maggiormente recepito le nostre attività. Partecipano con passione, aderiscono alle iniziative e per questo gli dico grazie, come dico grazie alla Prefettura che ci fornisce gli stimoli di cui abbiamo bisogno”.
Il sindaco Occhiuto ne ha approfittato per ribadire che piazza Bilotti sarà presto arricchita di nuovi accessori accanto alle luminarie, in modo da ridurre gli inevitabili disagi che esistono per i commercianti durante il corso della cantierizzazione
L’assessore alla Scuola Geppino De Rose, presente insieme alla collega Rosaria Succurro delegata per la comunicazione, dal canto suo ha voluto ringraziare uno per uno i dirigenti scolastici dei cinque istituti comprensivi “perché non era un’impresa facile, ma grazie alla risposta straordinaria dei bambini e all’appoggio del personale docente e dirigenziale ce l’abbiamo fatta in tempi ristretti”.
A margine dell’incontro con i giornalisti, il sindaco Mario Occhiuto ha consegnato due targhe alle artefici dell’iniziativa, Emanuela Greco e Antonella Vecchio, riportanti questa incisione: “La creatività è la naturale estensione del nostro entusiasmo”. Ed ha inoltre fatto dono al prefetto Tomao di una preziosa icona raffigurante la Madonna del Pilerio, patrona della città.
Alla fine, tutti in piazza Bilotti a raggiungere gli alunni degli istituti comprensivi per ammirare i loro occhi sulla città attraverso i loro disegni.
In alto, verso il cielo, palloncini lasciati volare, simboli di libertà e di un luogo che si muove mentre sta cambiando volto.

La Flc Cgil discute di scuola come bene comune

COSENZA – Di fronte a una scuola pubblica in costante peggioramento, ai continui tagli, al divario crescente tra Nord e Sud, alla dispersione e agli abbandoni che caratterizzano la Calabria, la Flc Cgil ha rilanciato la necessità di un’istruzione di qualità, libera, intesa come bene comune. Il sindacato ne ha discusso a Cosenza con docenti e genitori durante un’iniziativa molto partecipata e ricca di spunti.

Sul tappeto pure la vicenda del liceo scientifico Fermi di Cosenza dove la dirigente scolastica ha deliberato di far pagare i corsi di recupero. “Abbiamo chiesto e ottenuto dal ministero un’ispezione al Fermi, perché riteniamo che ciò che è stato deciso è fuori del dettato costituzionale, è contrario alle leggi, va contro il buon senso – ha sottolineato il segretario nazionale della Flc Cgil, Mimmo Pantaleo -. I corsi di recupero, difatti, sono un diritto legato all’obbligo scolastico. Non capiamo come mai la dirigente scolastica si ostina in una scelta che non ha riscontri in nessuna parte del Paese. Anche questa considerazione dovrebbe far riflettere la dirigente scolastica e convincerla a ritirare il provvedimento”. Pantaleo ha poi allargato lo sguardo sulle sofferenze della scuola italiana. Secondo Pantaleo “le vittime di questa situazione sono gli studenti che non avranno tutte quelle opportunità che garantiscono una migliore istruzione. Nella scuola italiana si registra un clima di disfacimento e neanche la ministra Carrozza, nonostante alcune decisioni, dà segnali di inversione di tendenza, basta guardare alla legge di stabilità che non prevede assolutamente niente per la scuola italiana”.

“Con questo incontro, come Flc Cgil, cerchiamo di dare una risposta alla deriva di privatizzazione della formazione e dell’istruzione pubblica – ha aggiunto dal canto suo Gianfranco Trotta, segretario della Flc Cgil Calabria -. Ancora una volta vogliamo chiarire che la conoscenza è un bene comune costituzionalmente garantito e che pertanto non può essere né mercificato né sottoposto alle leggi di mercato”.

Pino Assalone, segretario provinciale della Flc Cgil, si è soffermato “sulle scelte governative che si riversano in maniera piuttosto negativa in Calabria e nella provincia di Cosenza”. Un territorio che, al contrario, “ha bisogno di più risorse in termini economici e di organici per sconfiggere la dispersione e gli abbandoni scolastici e per rappresentare finalmente quell’atteso volano di riscatto”. “Accanto a queste negatività – ha concluso – c’è la mannaia di un dimensionamento scolastico che ha fatto sì che alcune scuole venissero accorpate, con dirigenti scolastici in reggenza, un fatto che non garantisce la necessaria continuità didattica”.