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Marano Principato, consiglieri comunali rischiano la decadenza

MARANO PRINCIPATO (CS) – Il presidente del Consiglio Comunale di Marano Principato, Silvio Carbone, ha convocato per domani, martedì 4 dicembre alle ore 19.00  in seduta straordinaria il Consiglio Comunale dell’ente.

Tra i punti all’ordine del giorno spiccano quelli riguardanti l’esame di presunta causa di incompatibilità, secondo l’art. 63 c.l D.Lgs n. 267/2000, nei confronti di tre consiglieri comunali dell’ente, nei cui riguardi viene dato avvio del procedimento di contestazione ai sensi dell’art 69 c.l. D. Lgs 267/2000 .

Si tratta dei consiglieri Domenico Ruffolo, Pasquale De Cicco e Fabio Trozzo. Uno dei tre consiglieri ha anche ricoperto in passato la carica di assessore.

Secondo quanto si apprende l’incompatibilità scaturisce da una loro presunta morosità nei confronti del Comune dell’ente comunale.

Torta con banane al gruppo di opposizione, Carbone «Gesto penoso»

MARANO PRINCIPATO (CS) – Singolare avvio dei lavori ieri sera in occasione del Consiglio Comunale di Marano Principato, quando poco prima dell’inizio dell’assise comunale è stata fatta recapitare al gruppo di opposizione “Insieme” una torta con delle banane e con tanto di biglietto a firma del vicesindaco. Un gesto che il presidente del consiglio comunale Silvio Carbone, del gruppo “La Marano che Vuoi” stigmatizza senza mezzi termini. «E’ alquanto penoso e deplorevole- dichiara Carbone- che avvengano tali incresciose situazioni nel luogo più alto deputato alla democrazia. Un gesto che condanno preliminarmente perché ridicolizza il lavoro che in questi anni sta svolgendo l’intero consiglio comunale e, allo stesso tempo, mette in luce comportamenti atavici e privi di senso civico che dovrebbero, al contrario, appartenere a chi governa». Ancor prima dell’inizio dei lavori l’ex assessore Saverio Matragrano ha inteso abbandonare l’aula, comportamento che lo stesso presidente del consiglio Carbone avrebbe seguito se non fosse che « ieri – precisa ancora- eravamo chiamati ad approvare il Conto Consuntivo, per il cui mancato assenso il comune era già stato diffidato dal prefetto. Sono fermamente convinto che la responsabilità di chi è deputato ad amministrare un paese debba andare oltre certe pratiche clientelari delle quali il cittadino è diffusamente stanco. Un gesto che rappresenta – conclude il presidente Carbone-uno scarso senso del dovere, civico e morale».

Secondo i bene informati, pare che il gesto sia la conseguente risposta ai temi affrontati nel corso di un convegno dello scorso 5 maggio, promosso dal gruppo “Insieme”, dove sono state trattate varie tematiche relative all’attuale amministrazione comunale.