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Corigliano Rossano, la proposta dei consiglieri d’opposizione: «Dimezzare la Tari»

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – I Gruppi di opposizione di Corigliano Rossano a sostegno delle attività commerciali in difficoltà con la proposta di dimezzare immediatamente la Tari. Questo il principale messaggio contenuto nella nota stampa dei consiglieri Gino Promenzio (Gruppo Civico e Popolare), Francesco Madeo (Gruppo Gente di Mare), Rosellina Madeo (Gruppo Fiori di Arancio), Aldo Zagarese (Gruppo Partito Democratico).  

«Come consiglieri comunali di opposizione questa mattina – dichiarano -, preoccupati della riapertura delle attività commerciali, abbiamo protocollato una mozione (con numero di protocollo 39140) per richiedere il dimezzamento della bolletta Tari per le partite Iva commerciali interessate dal lock-down. Partendo da una nota dell’Ifel, una fondazione dell’Anci, abbiamo condiviso la metoldogia di diminuzione della tassa con l’intero Consiglio Comunale. La nostra idea è quella di eliminare l’intera parte variabile, circa il 50% della bolletta che arriva agli utenti, a quelle attività che interessate dal lock-down non hanno ususfruito del servizio di raccolta rifiuti.
Un piccolo aiuto, da parte della Amministrazione Comunale, alle attività imprenditoriali che faticano a ripartire dopo circa 2 mesi di chiusura totale. Non abbiamo molto tempo per predisporre una serie di azioni amministrative necessarie, per questo chiediamo che la mozione venga discussa durante il primo consiglio comunale utile».
 

Avanti Mendicino, l’opposizione chiede la revoca dei passi carrabili

MENDICINO (CS) – Questa mattina il gruppo “AVANTI MENDICINO” ha depositato al protocollo del comune la richiesta di inserimento nell’O.d.G. del prossimo consiglio comunale la proposta di modifica all’art. 20 del “Regolamento per il canone di concessione degli spazi pubblici”.

Tale richiesta, da sottoporre all’approvazione del consiglio comunale, mira alla totale abolizione del canone per l’occupazione di suolo pubblico dei passi carrabili che molte polemiche aveva suscitato l’estate scorsa, quando i cittadini si erano visti recapitare dalla Andreani Tributi (la concessionaria per la riscossione dei tributi per il comune) avvisi di accertamento che, successivamente, in una delibera di giunta che ne sospendeva la riscossione, venivano definiti addirittura “non conformi” proprio da parte di chi ne aveva sostenuto e difeso per mesi la loro legittimità contro chi come le opposizioni dell’epoca e il Gruppo Pd li contestò da subito.

«Questa modifica – ci dice il capogruppo Francesco Gervasi – vuole porre fine alla querelle innescata la scorsa estate quando, riesumando appunto l’art. 20 di un regolamento del 1998, Andreani inviava ad ignari cittadini, in maniera indiscriminata, avvisi di accertamento per occupazione abusiva di suolo pubblico per gli sbocchi delle abitazioni private sulle strade pubbliche. La poco accorta Andreani, oltre a non rispettare alcune prescrizioni contenute nello stesso regolamento, riusciva persino a sbagliare la tariffa (che avrebbe dovuto essere di £30.000 e che al cambio attuale sarebbe stata di 15€ ma che la stessa concessionaria calcolò in 30€, raddoppiandola di fatto, ponendo in questo modo il Comune di Mendicino in una grave situazione allorquando tutti i destinatari avessero opposto resistenza davanti un giudice contro questo procedimento, innescando ulteriori esborsi in termini di spese giudiziarie».

«Venerdì – dichiarano i Consiglieri di “Avanti Mendicino” Gervasi, Vena Reda e Argento nella nota – vogliamo mettere un punto definitivo a questo assurdo balzello, anche perché, dopo la delibera di Giunta del 28 dicembre scorso che sospendeva il pagamento del Canone (e sottolineiamo Canone e non Tassa) fino al 30 giugno, la Giunta non si è ancora pronunciata, autorizzando, implicitamente Andreani a tornare alla carica per la pretesa del canone sui passi carrabili».

La nota chiude con «la speranza che venerdì in Consiglio Comunale ci sia l’unanime approvazione della nostra proposta, o quantomeno un atteggiamento coerente di quei consiglieri che, appena un anno fa, scrissero sui giornali la loro contrarietà a quella pretesa iniqua dai già vessati cittadini mendicinesi».

Mendicino, l’opposizione contesta iter affidamento immobili

MENDICINO (CS) – L’opposizione vuole vederci chiaro.

Con riguardo agli “affidamenti in gestione trimestrale” di immobili comunali (palazzo Campagna, casellone forestale di Monte Cocuzzo e Orto Botanico), il gruppo consiliare AVANTI MENDICINO, oltre a contestare l’iter dell’affidamento (mancano tutti gli atti prodromici previsti dal TUEL), ha chiesto anche i certificati di agibilità degli immobili stessi (in assenza dei quali , tra l’altro, sarebbe vietata ogni forma di manifestazione aperta al pubblico).

Nell’ attesa, per ora vana (sono passati 15 giorni dalla prima richiesta), lo stesso gruppo consiliare ha depositato formale avvertimento che ogni affidamento effettuato in violazione di qualsivoglia legge sarà denunciato alle autorità competenti.

«Non si può pensare di gestire la cosa pubblica a proprio piacimento e in maniera poco trasparente».

Lappano, l’opposizione tuona «Giunta comunale illegittima»

LAPPANO (CS) – L’opposizione in consiglio comunale a Lappano, guidata da Maurizio Biasi insieme a Andrea Aiello e Marco Iusi, lancia l’allarme sulla illegittimità della giunta appena formata per mancato rispetto del principio di parità di genere.

Un particolare di non poco conto, balzato subito agli occhi dell’opposizione durante il consiglio comunale di insediamento.

«Subito dopo aver giurato sulla Costituzione – sottolinea Maurizio Biasi capogruppo di Lappano Bene Comune – questa viene subito disattesa perché la giunta nominata dal sindaco risulta illegittima. Sono dispiaciuto di dover far rilevare tutto ciò ma i pareri del Dipartimento per gli Affari interni e territoriali sono chiari e li consegna alla presidenza. Le norme sui Comuni al di sotto dei 3000 abitanti sono chiare».

«Della parità di genere ne tiene conto la Costituzione italiana, L’Unione Europea, il Parlamento italiano e ci si aspetta che ne tenga conto anche il sindaco di Lappano – aggiunge Biasi – Nel consiglio comunale sono presenti 3 donne, e di ciò mi complimenta con la maggioranza, il gruppo di donne è più numeroso delle donne presenti in consiglio regionale, e tutte hanno accettato di buon grado le deleghe assegnate, dunque, sono disponibilissime a lavorare assiduamente per il territorio, ma pare che il sindaco non voglia tener conto di ciò».

Il gruppo Lappano Bene Comune fa notare come, nel consiglio comunale d’insediamento, il sindaco, nel merito, abbia «farfugliato attaccando subito il consigliere di minoranza Biasi per poi affermare, presentando le linee programmatiche, l’impossibilità di tenere fede a queste per colpa delle passate amministrazioni».

Il consigliere di Lappano Bene Comune Marco Iusi ha fatto notare come «la campagna elettorale sia finita» e che «faremo operazione di controllo puntigliosa e abbiamo fatto rilevare l’illegittimità sulle nomine della giunta comunale anche per evitare futuri contenziosi al Comune».  I consiglieri di opposizione hanno inoltre notato che «in sala qualcuno si è chiesto sbigottito perché se il sindaco è certo di non poter rispettare il programma ne ha chiesto e ottenuto l’approvazione in consiglio comunale?».

Fonte foto: Comune di Lappano

 

Torta con banane al gruppo di opposizione, Carbone «Gesto penoso»

MARANO PRINCIPATO (CS) – Singolare avvio dei lavori ieri sera in occasione del Consiglio Comunale di Marano Principato, quando poco prima dell’inizio dell’assise comunale è stata fatta recapitare al gruppo di opposizione “Insieme” una torta con delle banane e con tanto di biglietto a firma del vicesindaco. Un gesto che il presidente del consiglio comunale Silvio Carbone, del gruppo “La Marano che Vuoi” stigmatizza senza mezzi termini. «E’ alquanto penoso e deplorevole- dichiara Carbone- che avvengano tali incresciose situazioni nel luogo più alto deputato alla democrazia. Un gesto che condanno preliminarmente perché ridicolizza il lavoro che in questi anni sta svolgendo l’intero consiglio comunale e, allo stesso tempo, mette in luce comportamenti atavici e privi di senso civico che dovrebbero, al contrario, appartenere a chi governa». Ancor prima dell’inizio dei lavori l’ex assessore Saverio Matragrano ha inteso abbandonare l’aula, comportamento che lo stesso presidente del consiglio Carbone avrebbe seguito se non fosse che « ieri – precisa ancora- eravamo chiamati ad approvare il Conto Consuntivo, per il cui mancato assenso il comune era già stato diffidato dal prefetto. Sono fermamente convinto che la responsabilità di chi è deputato ad amministrare un paese debba andare oltre certe pratiche clientelari delle quali il cittadino è diffusamente stanco. Un gesto che rappresenta – conclude il presidente Carbone-uno scarso senso del dovere, civico e morale».

Secondo i bene informati, pare che il gesto sia la conseguente risposta ai temi affrontati nel corso di un convegno dello scorso 5 maggio, promosso dal gruppo “Insieme”, dove sono state trattate varie tematiche relative all’attuale amministrazione comunale.

 

Valle Crati e contratto depurazione acque reflue, le perplessità dell’opposizione

MARANO PRINCIPATO (CS) Il gruppo di opposizione Insieme è preoccupato per l’approvazione in Consiglio Comunale di Marano Principato nella seduta del 30/03/2017 del contratto di servizio per lo svolgimento della depurazione acque reflue proposto dal Consorzio Valle Crati.

«Tale contratto di servizio – emerge nel comunicato del gruppo di opposizione- redatto nel 2014 ha trovato sin da subito da parte di diversi comuni notevoli osservazioni. Tra questi comuni anche marano Principato, allora amministrato dal Gruppo Insieme, ha evidenziato con atti le notevoli perplessità legate soprattutto ai costi che genererà negli anni tale operazione. In effetti il problema di fondo sta nella metodologia adottata nella formulazione del contratto di servizi, metodologia che non ha previsto forme di condivisione allargata degli enti. Dalla documentazione analizzata emerge con certezza nel contratto di servizi che per il 2019 è previsto un aumento di costo del servizio di depurazione per il Comune di Marano Principato di circa 67.000 €, passando dunque dai 51.000€ del 2016, pagati al consorzio Valle Crati, ai 118.000 € previsti per il 2019». «Continuando nell’analisi- si legge ancora-  emergono dati ancora più preoccupanti riportati nella tabella di calcolo della spesa annua di gestione del servizio. Infatti se ci si sofferma sui MC annuì di acque reflue inviati in depurazione previsti per il comune di Marano Principato si evidenzia un dato non congruo con il dato ufficiale del 2016. Infatti il 2016 sono state conferiti al depuratore di C.da coda di Volpe acque reflue per circa 450.000 MC mentre dallo schema emergono dati “puramente indicativi “, per come precisato dalla nota del 30/09/2016 del consorzio Valle crati prot n. 2561, nettamente discordanti infatti i MC per il 2017 sono pari a 243.727 e per il 2019 299.224. Pertanto, visto che nella stessa nota del 30/09/2016 il consorzio Valle Crati precisa che l’effettivo onere finanziario dovuto da ogni singolo comune sara determinato sulla base delle risultanze delle misurazioni dei reflui realmente conferiti , da ogni singolo comune, il costo di 118.000 € è da intendersi non “certo” perché generato da una tariffa di 0,39 € a MC e visto che i MC annuì storici sono nettamente superiori a quelli stimati nel contratto di servizio il gruppo insieme crede che il costo possa lievitare sopra i 118.000€ appesantendo la tassazione per i cittadini principatesi. Nel contratto di servizio il consorzio Valle Crati precisa che i MC calcolati saranno al netto delle acque di pioggia però non spiega e non precisa come questo calcolo verrà effettuato, pertanto tante rimangono i dubbi, le perplessità e le incertezze rispetto agli effettivi costi che si genereranno per il nostro ente».  Nel corso del consiglio comunale il gruppo Insieme ha evidenziato tutte queste perplessità ed inoltre ha chiesto chiarimenti al sindaco ed all’intera maggioranza circa il non coinvolgimento dell’opposizione su tale questione nei mesi che hanno proceduto il consiglio comunale. «Il gruppo Insieme- si conclude-  ritiene strategicamente importante arrivare alla formalizzazione del contratto di servizi per dare seguito ai lavori che il progetto di circa 35.000.000€ prevede per i comuni consorziati, però a tale formalizzazione è necessario arrivare con una condivisione e salvaguardia generale degli interessi dei cittadini dei territori coinvolti, pertanto, era necessario continuare, insieme agli altri comuni ancora oggi critici verso tale redazione del contratto, a fare massa critica e propositiva verso una rimodulazione del contratto stesso.Non è giustificabile a nostro avviso oggi prevedere un aumento sostanziale del costo del servizio depurazione a discapito dei cittadini. Nello stesso consiglio comunale da registrare l’aumento della tariffa di concessione dei loculi cimiteriali di durata trentennale passata da 500 € a 1.000 € mentre unica nota positiva per i cittadini di Marano Principato è la riduzione della tariffa Tari. Tale riduzione fa seguito alle precedenti riduzioni previste nel 2015 e 2016 dalla precedente amministrazione. Tutto ciò non può che far emergere la validità del progetto gestione rifiuti avviato da gruppo insieme nei 10 anni di amministrazione ed oggi ereditato dall’attuale maggioranza».