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Legambiente e la situazione Legnochimica

RENDE (CS)- Legambiente Calabria non perde di vista la problematica dei siti da bonificare. Nel particolare negli ultimi periodi ad interessare Legambiente Calabria è la situazione dell’ex stabilimento Legnochimica di Rende. Non potrebbe essere diversamente in quanto l’associazione del Cigno ha seguito la vicenda da quando si sono verificati i primi episodi di autocombustione e continua a interessarsene.

LEGAMBIENTE

La situazione calabrese e le diverse illegalità deve essere aggredita con costanza e determinazione di azione politica, che su questo tema non può avere tentennamenti, la legge sugli ecoreati e i nuovi provvedimenti in via di approvazione possono aprire una nuova stagione di legalità per la riconversione ecologica del Paese. La Regione deve recuperare da subito i gravi ritardi registrati sugli interventi da compiere, risolvendo anche il nodo delle risorse necessarie. Serve un piano sulle bonifiche aggiornato e condiviso oltre che perseguire gli ecocriminali.

Nella nostra Regione, come nel resto del Paese, si agisce come se fosse sempre un’emergenza senza mai una buona programmazione. Non c’è solo la necessità di bonificare il sito in località Lecco a Rende, ma è importante anche tutelare la salute e l’incolumità dei cittadini e questo è compito delle amministrazioni comunali, del Sindaco e del Comune di Rende in particolare. Vi è la necessità ed il bisogno di effettuare e rendere pubblici i dati dei controlli sul sito contaminato, è importante che i cittadini abbiano le informazioni riguardo ai controlli che vengono effettuati in materia ambientale. Ricordiamo che il Sindaco – quale ufficiale del Governo – adotta, con atto motivato e previa comunicazione al Prefetto, provvedimenti contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana, pertanto il Sindaco di Rende ha il dovere di far verificare le condizioni ambientali limitrofe alla Legnochimica e che possono provocare danni alla salute dei cittadini.

CORIGLIANO, ConfCommercio per discutere la TARI

CORIGLIANO (CS) È una situazione di grave disagio e tensione quella che stanno vivendo i coriglianesi negli ultimi tempi, colpiti dall’ennesimo incremento della tassa sui rifiuti. Si tratta infatti di un ulteriore pesante ritocco che si aggiunge a quelli che già applicati negli scorsi anni e che è destinato a gravare sensibilmente sulle tasche dei cittadini.

A soffrire della situazione non sono solo le famiglie, di cui si comprende e condivide il disagio, ma anche le imprese, vessate da una sempre più imponente ed insopportabile tassazione.

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Confcommercio, che già in passato si era occupata degli aumenti Tari ed aveva incontrato l’amministrazione comunale per sollecitare possibili risoluzioni, accoglie nuovamente il grido di allarme degli imprenditori e si fa portavoce delle loro istanze chiedendo con urgenza un incontro al sindaco Geraci.

Nei prossimi giorni dovrebbe essere ricevuta dal primo cittadino una delegazione Confcommercio per cercare di porre rimedio alla stato di allarme prima che la situazione si aggravi ulteriormente.

I recenti aumenti, infatti, stanno seriemente minacciando la tranquillità della cittadina ionica. La popolazione e i commercianti sono in tumulto e il clima di forte agitazione fa temere l’organizzazione di vere e proprie manifestazioni di protesta contro l’eccesivo incremento delle imposte. Si avverte l’urgenza di un’immediata e decisa reazione delle istituzioni prima che le contestazioni mettano in pericolo l’ordine e la sicurezza cittadine.

Enel soluzione immediata per la situazione di Rossano

ROMA (RM) In merito alla vicenda dei lavoratori delle imprese appaltatrici che operano nella centrale termoelettrica di Rossano, Enel comunica che i contratti di appalto in corso non hanno subito alcuna riduzione e che non sono state attivate procedure per la riduzione delle commesse stesse.

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 In ogni caso, per il futuro, l’Azienda continuerà ad attuare iniziative che favoriscano il massimo coinvolgimento consentito dell’imprenditoria e delle maestranze locali anche oltre la fine dell’anno corrente. Ciò avverrà nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale, vista anche l’esigenza di procedere con le operazioni di messa in sicurezza, rimozione di componenti, presidio e conservazione degli asset logistici della centrale termoelettrica di Rossano, ormai da anni non più competitiva e fuori mercato.