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La protesta dei tassisti non riguarda la Calabria. «Non lo sapevamo»

COSENZA – «Neanche lo sapevamo che oggi c’era uno sciopero dei tassisti, non ce lo ha detto nessuno». Ad affermarlo è Antonio Dodaro, presidente regionale di Uritaxi che opera nella città dei bruzi. «A Cosenza sono rimasti solo 5 taxi, più un altro a Rende, perché alcuni tassisti sono andati in pensione – dice Dodaro – e altri hanno perso i requisiti, visto che adesso serve anche la conoscenza delle lingue straniere». A Cosenza non esiste nessuna cooperativa e non sembra esserci nessun numero pubblico funzionante per poter chiamare un taxi. E Dodaro lo conferma. «E certo, ci rubano pure i telefoni: alla stazione di Vaglio Lise l’apparecchio manca da mesi e a piazza Matteotti, nei pressi della vecchia stazione ferroviaria, il telefono è chiuso in una colonnina di cui nessuno ha più le chiavi. E quindi squilla a vuoto – dice Dodaro – Lo stesso accade nei pressi del tribunale dove il telefono resta chiuso in una colonnina a cui nessun tassista può accedere. E vi dico pure che dovrebbe esserci un altro posteggio di taxi vicino all’Annunziata: il Comune ha pagato l’installazione di una colonnina super tecnologica, ma la fermata dei taxi non è stata mai fatta». I tassisti si affidano quindi al passaparola. O bisogna andare a cercarli per strada e, se necessario, farsi prima riaccompagnare a casa, per caricare eventuali bagagli. Gli hotel, invece, hanno dei contatti diretti con alcuni NCC, ovvero Noleggio con conducente, che vengono chiamati al bisogno. Dodaro conferma che in Calabria non c’è un albo dei conducenti «ma se poi fanno dei bandi pubblici per le licenze, ci chiedono l’iscrizione all’albo. E come si fa? Io ho la licenza dal 1996, ma non sono iscritto all’albo». Infine, il nodo delle tariffe. «Noi abbiamo tutti i tassametri, ma abbiamo le tariffe del 2002. Questo vuol dire che se io vado da Cosenza a Rende, il mio tassametro segna 13 euro. Ma se viene a Cosenza, sullo stesso percorso, l’unico tassista di Rende, il suo tassametro, con tariffa aggiornata, segna 23 euro – dice Dodaro – e quindi a noi non conviene, ci conviene di più metterci d’accordo prima con il cliente. Vorrebbero farci comprare i nuovi tassametri, ma se non ci adeguano le tariffe noi non investiamo niente perché il gioco non vale la candela. C’è poco lavoro – sottolinea Dodaro – e consideriamo che almeno in Calabria non esiste proprio Uber. Se potessimo avere i telefoni funzionanti, sarebbe già un passo avanti».

Crosia: il servizio pubblico è regolamentato

taxiCROSIA (CS) – L’Amministrazione Comunale, nel corso dell’ultima Assemblea civica,  ha approvato il regolamento che ha l’obiettivo di garantire crescita e sviluppo grazie a una pianificazione strutturata e metodica delle attività comunali. “Crosia è una cittadina in espansione – dichiara il consigliere con delega al Commercio e alle Attività Produttive Simona Stasi – che per troppo tempo è stata amministrata in maniera disorganica e approssimativa. L’impegno di questa Amministrazione Comunale, è visibile anche in queste iniziative e scelte programmatiche mirate a una crescita concreta e reale. Perché non possiamo permettere che alle gravi carenze infrastrutturali e alle mancanze di uno Stato assente e di Governi regionali che hanno penalizzato questo territorio su tutti i fronti, si affianchino anche le lacune di una Amministrazione distratta che non provveda quantomeno a disciplinare i settori di competenza degli Enti locali. Noi lo stiamo facendo – conclude – e continueremo a lavorare per cercare di porre rimedio a quel gap sociale e programmatico che ha tenuto Crosia alle corde per troppo tempo.”

I taxi stazionano in luogo pubblico, nelle apposite piazzole individuate con provvedimento comunale. Il servizio di noleggio con conducente è rivolto a una utenza specifica che richiede una determinata prestazione a tempo e/o viaggio. Le prenotazioni di trasporto sono effettuate presso le rimesse o sedi del vettore. I veicoli stazionano di norma all’interno delle rimesse. È vietata la sosta in posteggio di stazionamento su suolo pubblico. Il servizio è effettuato senza limiti territoriali. Le licenze di taxi e le autorizzazioni per il noleggio da rimessa con automezzo fino a 9 posti vengono assegnate, in base ad apposito bando di concorso, per titoli ed esami e sulla base dei contingenti disponibili. La domanda di ammissione deve essere presentata allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) del Comune, con l’indicazione di tutti i requisiti richiesti nel bando di concorso pubblico che sarà pubblicato sull’Albo Pretorio online del sito istituzionale www.comunedicrosia.it.

Incontro assessore Mayerà e tassisti in vista dell’approvazione del regolamento

COSENZA – Un incontro molto operativo, per raccogliere osservazioni sul regolamento che è in fase di elaborazione, ma anche, in prospettiva, per capire come l’Amministrazione comunale può valorizzare il ruolo dei taxi a Cosenza e come si aspetta che il servizio venga svolto. Questo è in sintesi quanto si sono detti l’assessore alla crescita economica urbana Nicola Mayerà e i rappresentanti dei dieci tassisti che operano a Cosenza, il Presidente di Uritaxi Antonio Dodaro, Giovanni Gardi e il presidente Confail di categoria Francesco Bernardo.

Il regolamento, emendato con alcuni inserimenti dal Testo Unico del Trasporto Pubblico,  è sicuramente uno strumento molto atteso, necessario a mettere ordine nell’esercizio di questa professione, a beneficio tanto dei tassisti quanto dell’utenza. Diverse le richieste, mediate dai rappresentanti di categoria, finalizzate a migliorare la mobilità all’interno dell’area urbana. Riguardano in particolar modo un incremento della segnaletica taxi accanto a nuovi posteggi, una maggiore efficienza delle linee telefoniche dedicate, una corsia preferenziale sull’arteria di via Misasi, un aggiornamento delle tariffe anche per la parte extraurbana. I tassisti chiedono inoltre al Comune di farsi sostenitori presso gli enti preposti dell’istituzione dell’albo.

Una serie di esigenze alle quali l’Amministrazione andrà incontro compatibilmente con i limiti della mobilità urbana. L’Assessore Mayerà, evidenziando  anche come sia importante rispondere a dei criteri di decoro sia nella tenuta dei mezzi che nella divisa degli operatori, ha anche presentato quanto il Comune è disposto a fare in termini di vidimazione dell’autorizzazione all’esercizio, da annuale a quinquennale, se dall’altra parte si dovesse riscontrare la disponibilità ad un rinnovamento del parco mezzi per l’acquisto di auto verdi con le agevolazioni ministeriali. I taxi devono comunque inserirsi nel disegno di mobilità sostenibile che questa Amministrazione ha in mente e, nelle intenzioni dell’assessorato, c’è l’orientamento, valutata la richiesta da parte del mercato, di rilasciare le future autorizzazioni solo a taxi verdi.