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Conferenza stampa sulla “Stagione di prosa 20015-2016″del teatro A.Rendano

Teatro-Rendano-interno-CosenzaCOSENZA(CS)-Giovedì 1 Ottobre, alle ore 12, nel Chiostro di San Domenico, a Cosenza, si svolgerà la conferenza stampa sulla “Stagione di Prosa 2015-2016” del Teatro A.Rendano evento patrocinato dall’amministrazione comunale di Cosenza.Nel corso dell’incontro sarà illustrato il programma.L’esordio avverrà martedì 24 novembre con il musical “Pinocchio” firmato dai Pooh. Ad ideare il cartellone l’associazione culturale “L’AltroTeatro”.Alla conferenza stampa saranno presenti: Rosaria Succurro, assessore al Teatro Spettacoli Eventi del comune di Cosenza; gli operatori dello spettacolo e organizzatori del cartellone Enzo Noce, Giuseppe Citrigno, Gianluigi Fabiano.Inoltre, avrà inizio la campagna abbonamenti. Per informazioni andare sul sito www.inprimafila.net.

La scrittrice ed esperta di enogastronomia Nuccia Carmagnola ospite degli incontri della Commissione cultura

COSENZA – La Commissione cultura del Comune di Cosenza ha attribuito un riconoscimento alla scrittrice ed esperta di enogastronomia Nuccia Carmagnola per la sua intensa attività di operatrice culturale.

L’incontro si è tenuto nella Sala “Quintieri” del Teatro “Rendano”, alla presenza del Presidente dell’organismo consiliare Claudio Nigro, della Vice Presidente Maria Lucente e del consigliere Mimmo Frammartino.

Sommelier, autrice di molte pubblicazioni (“Sapori di Calabria”, “Dolce e piccante: scoprite la vita”, “Calabria, storie di gusto…”, ecc.) e infaticabile organizzatrice di importanti eventi culturali, Nuccia Carmagnola può come pochi esibire una profonda cultura del cibo in tutte le sue declinazioni: dal vino al pane, dall’olio al peperoncino, dalla castagna alla patata, agli agrumi, al miele, ai cibi della cucina contadina.

Amante della convivialità che induce al buonumore, ha saputo nel tempo, con grande competenza, approfondire sapori e saperi della cucina calabrese, anche quella cosiddetta “delle feste”.

La relazione introduttiva dell’incontro in Commissione cultura è stata svolta dalla Vice Presidente Maria Lucente che per prima ha proposto il riconoscimento a Nuccia Carmagnola, raccogliendo l’unanimità dei consensi anche degli altri componenti dell’organismo consiliare.

“Da membro dell’Accademia dei Vini e della Cucina di Calabria, fin dalla sua istituzione (era il 1977) – ha sottolineato Maria Lucente durante il suo intervento – Nuccia Carmagnola ha condotto ricerche storiche e culturali volte al recupero della cucina tipica calabrese, soprattutto quella contadina in via di estinzione. Tra gli altri meriti – ha proseguito Lucente – ha avuto l’intuizione di dover raccogliere e salvaguardare la nostra arte culinaria, perpetuando le tradizioni alimentate , specie nei paesi della nostra provincia, soprattutto dalle donne anziane, in una sorta di resistenza ad oltranza alle lusinghe del fast food e dei cibi precotti nei quali spesso la frenetica vita dei nostri giorni ci costringe a rifugiarci.

Nei suoi scritti ha saputo sottolineare il mondo contadino che viveva di ritualità”.

Chi si accosta alla lettura dei libri di Nuccia Carmagnola può cogliere, infatti, al di là della piacevole riproposizione di ricette che recuperano le tradizioni della cucina calabrese, una dimensione altra, quella dedicata ad approfondimenti semplici, ma rigorosi, sulla storia della Calabria. “Ecco perché – ha spiegato ancora Maria Lucente – anche le ricette, nella loro essenzialità, diventano polverose di storia e scientifiche, perché tramandate nei secoli e retaggio di antiche civiltà”.

Un lavoro, quello di  Nuccia Carmagnola, intenso, paziente, prezioso. Diversi i premi che ha ricevuto per la sua attività culturale e per il suo instancabile attivismo.

Ed in questo ricco carnet di attività, la Carmagnola non ha trascurato di aprire una finestra anche su altre culture, come quella orientale, riconoscendo alla cucina l’importante ruolo di baluardo identificativo e veicolo, per le diverse etnìe, grazie al quale è possibile  mantenere la propria specificità e caratterizzazione.

“Al di là degli innegabili meriti di Nuccia Carmagnola – ha concluso la Vice Presidente Lucente –  il riconoscimento attribuitole dalla Commissione cultura ha un valore simbolico, proprio nel momento in cui il cibo è tornato prepotentemente alla ribalta, a livello mediatico, anche in virtù del fatto che proprio al cibo e all’alimentazione è dedicato l’Expò 2015 che si apre il primo maggio a Milano”.

Lucente punta, però, l’indice su una sorta di rimozione del ruolo femminile. “Con grande evidenza spopolano in tv – dice ancora la Vice Presidente della Commissione cultura –  i grandi chef maschi, mentre la figura femminile risulta piuttosto appannata e relegata al ruolo domestico di cuoca di casa. Il lavoro di ricerca di Nuccia Carmagnola contribuisce a restituire alla donna un ruolo che può e deve condividere con l’uomo, ma che non vuole e non può abbandonare. Dare il cibo è un segno-simbolo di potere, forse uno dei pochi rimasti alle donne e quindi meglio tenerselo stretto!”.

Nuccia Carmagnola annuisce e ringrazia la Commissione per il riconoscimento assegnatole e anche i molti ospiti intervenuti: tra gli altri, Wanda Marsico e Gigliola Langher.

L’Assessore Succurro plaude al partenariato pubblico-privato per il cartellone di “Rendano in prosa”

COSENZA – “Parte col piede giusto anche la stagione di prosa del Teatro “Rendano” che si è potuta realizzare grazie alle sinergie che l’Amministrazione comunale è riuscita a stabilire con un gruppo di promoter e imprenditori dello spettacolo della città e della regione, in una logica che affida al partenariato pubblico-privato la possibilità di proporre al grande pubblico un programma di spettacoli ricco di nomi importanti e di sicuro richiamo che altrimenti, senza questa significativa collaborazione, non si sarebbe potuto mettere in piedi, almeno in questi termini”.
Ad affermarlo, l’Assessore al Teatro Rosaria Succurro dopo l’apertura ufficiale, avvenuta giovedì e venerdì scorsi, con lo spettacolo “La lettera di mammà”, protagonista Luigi De Filippo, del cartellone di “Rendano in prosa”, frutto proprio della partnership tra Amministrazione comunale e un gruppo di promoter raggruppati sotto le sigle di “Musica & Musica”, Associazione Culturali “Le Pleiadi”, Gf Management ed FRL Eventi.
“Anche per l’inaugurazione degli spettacoli di prosa, come d’altra parte è accaduto durante tutta la stagione lirica, il “Rendano” presentava un magnifico colpo d’occhio – ha detto la Succurro – ed il primo spettacolo in cartellone è stato molto apprezzato, come testimoniato dai tantissimi applausi ricevuti sia da Luigi De Filippo, esponente di spicco, con ben 67 anni di attività, del grande teatro umoristico dei De Filippo che ha solidissime radici nella storia della scena napoletana e del nostro Paese, sia dai giovani e bravi attori della sua compagnia. E’ questo- ha sottolineato ancora Rosaria Succurro – il segnale che anche nel segmento della prosa il Teatro “Rendano”, grazie anche allo sforzo, in questo caso, dei promoter Enzo Noce, Pino Citrigno, Enzo De Carlo, Gianluigi Fabiano ed Enrico Provenzano e, per la parte relativa ai concerti, Roberto Iacobino e Ruggero Pegna, sta recuperando il suo rapporto con il pubblico che sarà ulteriormente stimolato ad affollarlo, in ogni ordine di posti, anche in occasione dei prossimi  spettacoli, tra prosa, musical e concerti, che avranno come protagonisti altri nomi importanti della scena teatrale e musicale italiana, come, tra gli altri, Massimo Ranieri e Christian De Sica, Luca De Filippo, Ornella Vanoni, Loredana Bertè, Roberto Vecchioni con la Premiata Forneria Marconi e, ancora, altri rappresentanti del teatro napoletano come Vincenzo Salemme, Carlo Buccirosso e Biagio Izzo.
Una menzione particolare anche per il concerto del nostro cantautore “Brunori Sas”, reduce dai successi del Premio Tenco e per Gianfranco Jannuzzo che al “Rendano” porterà la commedia “E’ ricca, la sposso e l’ammazzo!” che in molti ricorderanno anche per l’omonimo film con Walter Matthau.
A Jannuzzo va un pensiero speciale per l’amicizia che lo legava al compianto Totonno Chiappetta e per il fatto di averlo visto partecipare, commosso, al funerale dell’attore cosentino il 16 dicembre scorso.
Come si vede – ha concluso la Succurro – ci sono tutte le premesse perché “Rendano in prosa” sia accompagnata dal favore del pubblico, grazie anche alle scelte intelligenti operate da chi ha messo in piedi un cartellone di qualità, ma che strizza l’occhio alla leggerezza, in un momento storico in cui è fortemente avvertita l’esigenza di tornare a sorridere”.

Cosenza calcio: al Rendano racconti sulla promozione in B del 1988

Al “Rendano” va in scena il racconto della promozione del Cosenza Calcio in serie B, nel 1988, ma anche quello dei cento anni della società rossoblu. Il 5 giugno del 1988 il Cosenza, nell’ultima di campionato, pareggia a Monopoli e conquista l’accesso alla serie cadetta. E’ un amarcord in piena regola quello che si è celebrato ieri nella sala “Quintieri” del Rendano e grazie al quale è stata rievocata soprattutto quella pagina calcistica, memorabile per la città di Cosenza.

Non una foto ingiallita, ma ancora viva, rinverdita grazie all’iniziativa promossa dalla Commissione cultura del Comune di Cosenza che, in occasione del centenario del Cosenza Calcio, ha invitato a raccontare la storia della promozione dell’88 i giornalisti che contribuirono all’impresa, con i loro articoli, le loro radiocronache, i loro commenti televisivi, accendendo la passione dei tifosi rossoblu e di tutti i cosentini, orgogliosi del salto di categoria.

L’idea è frullata in testa al consigliere comunale Mimmo Frammartino che nella stagione calcistica 1987/1988 era Assessore allo sport del Comune di Cosenza e partecipò in prima linea a quegli anni formidabili.

Il racconto di ieri è partito dalla proiezione di un video: “Cosenza, Bene, Bravo, Bis”, autore il giornalista Antonio Stagliano. Un reportage televisivo andato in onda nell’88 e che documenta le fasi dell’attesa del ritorno della squadra, allenata da Gianni Di Marzio, da Monopoli, per concludersi con la grande festa al San Vito, sotto la pioggia.

La speciale seduta della Commissione Cultura ha preso l’avvio dai saluti dell’Assessore allo sport del Comune Carmine Manna e dall’intervento del Presidente Claudio Nigro ed è subito proseguita con la relazione del Consigliere Mimmo Frammartino che ha spiegato le ragioni dell’incontro “volto a ricordare – ha detto – una delle pagine più belle ed emozionanti della vita calcistica cosentina, raccontata dai giornalisti sportivi di quel periodo. Le vicende di una comunità rappresentano – ha detto ancora Frammartino – un pezzo di storia ed ogni storia, degna di essere ricordata e raccontata rappresenta, alla fine, anche un fatto di cultura”.

Tra gli altri interventi della Commissione cultura anche quelli della Vice Presidente Maria Lucente, di Francesco Perri, Roberto Bartolomeo e Massimo Bozzo.

Tra gli artefici della promozione dell’88 ci fu anche il Sindaco dell’epoca, l’Avvocato Giuseppe Carratelli che ieri non ha voluto mancare all’appuntamento.

Presente anche Mario Romano che agli inizi degli anni ’80 partecipò, da Assessore allo sport, agli anni della rinascita del Cosenza, sotto la presidenza del vulcanico Vincenzo Morelli. A portare il saluto del CONI, il Presidente Provinciale Pino Abate, mentre a rappresentare l’attuale società di calcio, in sostituzione del Presidente Eugenio Guarascio, c’erano l’Amministratore delegato, avv.Domenico Quaglio e l’addetto stampa Gianluca Pasqua.

Poi gli aneddoti a profusione – non solo sulla promozione dell’88 – e il come eravamo evocato dai giornalisti intervenuti, premiati ciascuno con una targa ricordo del centenario del Cosenza.

E così Giancarlo Bria ricorda l’incidente stradale nel quale rimase coinvolto, con altri colleghi giornalisti, durante la trasferta di Campobasso, ma, dopo lo spavento, tutti alla partita. Oloferne Carpino, giornalista Rai oggi in pensione, rivela la sua temerarietà quando in gioventù, per assistere alla partita del Cosenza al vecchio stadio “Emilio Morrone”, scavalcava il muro di cinta. Poi la provocazione lanciata da Gianni Colistro, per molti anni firma della “Gazzetta dello Sport”, secondo il quale il centenario sarebbe “un falso storico” perché quello che si ritiene l’anno di nascita del Cosenza, il 1914, coinciderebbe, in realtà, con la nascita della “Fortitudo”, una società di ginnastica che disputò, nel corso di una manifestazione che ricomprendeva diverse discipline, anche una partita di calcio contro il Catanzaro, al campo di Piazza delle Armi, il 22 febbraio del 1914. Per Colistro la data di nascita del Cosenza risalirebbe, invece, al 1926, quando la società venne fondata dall’ing.Maspoli. E se Colistro pigia sul pedale del revisionismo storico, Franco Cretella ha una dedica per chi non è più presente: Massimo Marino, Giuseppe Baratta e Giuseppe Carci, così come Roberto Barbarossa che dedica il riconoscimento di ieri al padre che lo portava allo stadio dall’età di tre anni. Vincenzo D’Atri, altro volto noto della Rai regionale e autore del volume “Cosenza, storia in rossoblù”, ricorda che non era molto amato nello stadio di un’altra città calabrese, senza dire quale, ed Eugenio Gallo, altro decano dei giornalisti calabresi, evoca le scaramanzie del Presidente Carratelli, quando allo stadio, anche in giornate afose, continuava ad indossare il cappotto.

Valter Leone riavvolge il nastro ai tempi in cui, insieme al compianto Massimiliano Catena, intratteneva i tifosi sulle onde di “Radiorossoblù”. Giuseppe Milicchio, radiocronista storico del Cosenza calcio, ricorda il pionierismo radiotelevisivo, quando con un pugno di colleghi, “una grande famiglia”- dice – innovò profondamente il modo di raccontare il calcio servendosi per la prima volta di attrezzature tecniche di fortuna che consentirono la prima diretta satellitare da Casarano.

Paolo Mastroianni, protagonista in coppia con Gianni Colistro, di fortunate trasmissioni televisive, ritira la preziosa spilla tricolore offerta dal CONI.

Massimo Mitidieri, invece, ha il ricordo ancora nitido della promozione in serie B, quando evoca il pianto a dirotto del supertifoso Gigino Lupo o Padre Fedele in ginocchio che pregava per la vittoria del Cosenza. L’amarcord di Franco Rosito ha, invece, il sapore del thriller. 17 aprile 1988: a Salerno si disputa l’incontro Salernitana-Cosenza. Al 25’ segna Padovano per i rossoblù. Rosito fa la sua buona radiocronaca non dalla tribuna stampa, ma da un appartamento di fortuna di fronte allo stadio. Al goal di Padovano non sa resistere e urla a squarciagola. Una sfrontatezza che rischia di costargli cara, perché al termine dell’incontro una cinquantina di tifosi salernitani assediano il palazzo dove era ubicato l’appartamento e Rosito e i colleghi devono uscire scortati dalla polizia fino alla stazione ferroviaria, prima di far ritorno a Cosenza. Un’altra Cosenza-Salernitana fa capolino nei ricordi di Franco Segreto. I rossoblù vinsero 2 a 1. Parapiglia nello spogliatoio con i giocatori campani inferociti contro l’arbitro Cinciripini e contro i giornalisti. Provvidenziale l’intervento del Presidente Carratelli che riporta ordine e placa gli animi.

Vincenzo Segreto, per anni corrispondente di “Tuttosport” manda un messaggio da Parma, città dove si è trasferito da un po’, mentre Antonio Stagliano racconta di quando con un gruppo di colleghi partì per seguire la squadra a Siena, salendo sul treno sbagliato. I particolari della trasferta di Monopoli rivivono poi nelle parole di Santi Trimboli, anche lui giornalista RAI, da qualche anno in pensione, autore dell’ultima intervista al compianto Donato Bergamini.

Da Reggio Calabria è arrivato appositamente Cristofaro Zuccalà, all’epoca capo dei servizi sportivi di “Gazzetta del Sud” che, curiosamente, raccontò il campionato ’87-’88 fino al mese di gennaio dell’anno della promozione, ma quando il Cosenza approdò in serie B era tornato già nella sua Reggio.

Ma c’è ancora tempo per qualche altro ricordo. Se ne fa carico Mimmo Frammartino ed è quello per il compianto Ciccio Trifarò, non solo un grande tifoso del Cosenza, ma un vero personaggio per la città e per tutta la tifoseria rossoblù. Vendeva noccioline in Corso Mazzini, all’angolo con via Daua Parma. Attorno alla sua bancarella si radunavano interi capannelli di tifosi, perché Ciccio, con la radiolina perennemente accesa, aggiornava i risultati della domenica trascrivendoli con un pennarello ad alcol su un cartone che appendeva ad una colonna o ad un albero. Era in grado, non si sa come facesse, di conoscere in tempo reale, i risultati del campionato del Cosenza, anche quando quest’ultimo giocava in trasferta. Una sorta di Internet ante litteram. Non fece in tempo a vedere la squadra del cuore in Serie B, perché scomparve il 9 novembre dell’87. Ieri è stato ricordato, alla presenza del figlio Domenico, dipendente comunale.

Ricordi non sbiaditi che rivivono di luce propria, riaccendendo le passioni e che, nell’anno della nuova promozione in serie C e del centenario, fanno riaffiorare la speranza, ridando linfa a quella squadra che fa venire i lucciconi agli occhi come la foto scattata al termine della cerimonia che raduna quasi tutti i cantori della pedata cosentina dell’88.

 

Parte la prevendita dei biglietti per il “Teatro di Primavera”

COSENZA – Inizia la vendita e la prenotazione dei ticket per i singoli spettacoli della rassegna “Teatro di Primavera”.

Sul palco del Teatro A. Rendano sei spettacoli all’insegna del divertimento. Prosa, cabaret e musica questi gli ingredienti della rassegna ideata da“Musica & Musica”, l’Associazione culturale “Le Pleiadi” e “GF Management”.

Venerdì 21 marzo l’esordio del cartellone con il nuovo spettacolo di Max Giusti “Di padre in figlio”. Conduttore televisivo, attore, showman Giusti si misura con una pièce insolita. Non solo pura comicità ma un vero e proprio passaggio di consegne, un passaggio di verità, un passaggio di emozioni e di sentimenti. Le mille facce di Max Giusti, racchiuse nei tre volti dello spettacolo: cinema, televisione e teatro con una versatilità naturale che fa dell’attore romano una maschera unica su qualsiasi palcoscenico. «Di Padre in figlio» non è il solito show comico scritto ed interpretato solo per far ridere. Max Giusti, abituato ad essere un attore brillante e comico, per la prima volta sulle tavole del palcoscenico, affronta con assoluta veridicità i sentimenti e il rapporto tra padre e figlio, quasi sempre fatto di silenzi, di abbracci mancati, di sguardi e di «non detti».

Sabato 29 marzo sarà la volta di un musical indimenticabile “Cantando sotto la pioggia” (Singin’ in the Rain). Produzione della compagnia di Corrado Abbati, che firma anche la regia. Il celebre musical di Broadway, reso famoso dal film diretto nel 1952 da Stanley Donen e Gene Kelly e interpretato da Gene Kelly, rivive sul palco del Rendano. Le musiche sono di Nacio Herb Brown. L’allestimento si avvale della collaborazione dell’inglese “Up Stage Designs” e dei suoi scenografi Phil R. Daniels e Charles Cusick Smith, autori di un’inedita messa in scena multimediale che avrà per filo conduttore l’ambientazione cinematografica. Ambientata nell’America di fine anni Venti, nel periodo di passaggio dal cinema muto al sonoro. L’attore Don Lockwood, acclamata stella del muto, non sopporta la sua partner sullo schermo, la bionda e svampita Lina Lamont. Il successo dei primi film sonori costringe il loro produttore a trasformare l’ultima pellicola interpretata dalla coppia in un film parlato, ma l’idea si rivela impraticabile a causa dell’insopportabile voce gracchiante di Lina. Il ballerino Cosmo, miglior amico di Don, suggerisce di trasformare il film in musical, facendo doppiare la voce di Lina alla giovane attrice e cantante Kathy, di cui Don si è nel frattempo innamorato.

Sei spettacoli al Rendano per il “Teatro di Primavera”

COSENZA – Si chiama “Teatro di Primavera” ed è la rassegna di sei spettacoli di prosa, patrocinata dall’Amministrazione comunale e promossa da “Musica & Musica”, dall’Associazione culturale “Le Pleiadi” e da “GF Management” che prenderà il via il prossimo 21 marzo (ore 20,30) al Teatro “Rendano” con lo spettacolo “Di padre in Figlio”, interpretato dal comico Max Giusti.

“Non si tratta della stagione ufficiale del “Rendano” che, come è noto, slitterà al prossimo autunno – afferma l’assessore al Teatro del Comune di Cosenza Rosaria Succurro – ma di un gruppo di spettacoli, votati al divertissement, che certamente incontreranno il favore del pubblico di Cosenza. Nel frattempo – sottolinea ancora Rosaria Succurro – ci è sembrata meritevole di attenzione la proposta che ci è stata sottoposta dal direttore artistico della “storica” rassegna “L’altro Teatro” Enzo Noce, dal presidente dell’Associazione culturale “Le Pleiadi” Pino Citrigno e da Gianluigi Fabiano, coordinatore organizzativo di “GF Management” ed è per questo che abbiamo deciso di dare anche il nostro imprimatur.”

Questi gli altri titoli del cartellone di “Teatro di Primavera”: il 29 marzo il musical “Cantando sotto la pioggia”, produzione della compagnia di Corrado Abbati, che firma anche la regia e che gli spettatori del “Rendano” ricorderanno certamente come grande confezionatore e specialista di spettacoli di operetta. Chi ha amato il film con Gene Kelly sarà inevitabilmente coinvolto dall’energia di questo nuovo e sorprendente allestimento teatrale.

Il 3 e il 4 aprile torna la compagnia di Vincenzo Salemme, con lo spettacolo “Il diavolo custode”. Due le serate per venire incontro a tutte le richieste degli appassionati. “Il diavolo custode” torna nei teatri dopo lo straordinario successo dello scorso anno, che l’ha consacrata commedia campione d’incassi. In questo spettacolo l’attore napoletano sa come stuzzicare la voglia di sorridere dei nostri difetti umani. Lo spettacolo di Salemme è legato ad una raccolta di fondi a favore della sezione cosentina dell’AIRC, l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro.

Dopo Salemme, il 15 aprile “Teatro di primavera” proseguirà ospitando la plurirappresentata commedia di Neil Simon “California Suite”, vivacizzata dalle interpretazioni di Gianfranco d’Angelo e Paola Quattrini. Un classico della cosìddetta sophisticated comedy in cui il ritmo delle battute, la vivacità dei dialoghi e le situazioni paradossali fanno la differenza. I due protagonisti, D’Angelo e la Quattrini, non hanno necessità di esagerare per suscitare ilarità, trasformando i loro personaggi in vere e proprie caricature.

“L’amore e la follia” è, invece, il titolo dello spettacolo in scena il 24 aprile, protagonista Max Tortora. Un autentico one man show nel quale Tortora torna sulle tavole del palcoscenico per la gioia di tutti coloro che ne hanno apprezzato in tv le sue performance imitative e comiche, alle prese con personaggi come Alberto Sordi, Luciano Rispoli, Adriano Celentano, Franco Califano e Michele Santoro. In scena con Max Tortora, una band di sei musicisti, due splendide ballerine e, inoltre, Stefano Sarcinelli e Roberto Andreucci. Insomma, un viaggio a zonzo tra racconti, gag, imitazioni e tanta musica.

“Teatro di primavera” chiuderà il 6 maggio con “Come un Cenerentolo”, rivisitazione in chiave moderna della favola di Cenerentola volta al maschile, più o meno quello che fece Jerry Lewis nel film “Il Cenerentolo”, del 1960. Una trasposizione delle identità di genere dei due ruoli centrali della fiaba, ovvero dell’eroina discriminata e della fatina buona. Nei panni dei due personaggi, gli esilaranti Biagio Izzo e Peppe Barra. La regia è di Claudio Insegno.

Già partita la vendita, presso l’Agenzia “In Prima Fila”, degli abbonamenti alla rassegna dei 6 spettacoli.

Strauss e Verdi per il concerto di Capodanno del Rendano

COSENZA – Cresce l’attesa in città per il concerto di Capodanno del prossimo 2 gennaio al Teatro “Rendano”.

Ne sarà protagonista l’Orchestra Accademica Sinfonica della “Chernivtsy Philharmonic Society”, diretta da Yosyp Sozansky. Una formazione ucraina, attiva dal 1992 e che ha raccolto, in giro per il mondo, lusinghieri apprezzamenti dalla critica specializzata, ma anche dai più prestigiosi festival musicali ai quali ha partecipato. Dal 2008 si fregia del titolo di “Academic Symphony Orchestra”. Tra le sue incisioni più significative, un cd dal titolo “Mozart and Salieri”.

Il concerto del 2 gennaio al “Rendano” di Cosenza è il secondo appuntamento del Festival Internazionale della Musica, diretto da Maria Letizia Mayerà, promosso dalla SIAMS (Agenzia Internazionale Arte Musica e Spettacolo) e patrocinato dal Comune di Cosenza e dalla Regione Calabria. Particolarmente accattivante si presenta il programma del concerto che ha per titolo “Famiglia Strauss”, con un chiaro riferimento a quello che è il repertorio tradizionale di ogni concerto di Capodanno.

Il direttore artistico del Festival Internazionale della Musica Siams, Maria Letizia Mayerà, ha voluto affiancare al sangue viennese, tipico delle musiche di Johann Strauss anche brani tratti dal “Nabucco” e da “Giovanna d’Arco” di Giuseppe Verdi. La scelta la spiega la stessa Maria Letizia Mayerà. “E’ ormai divenuto usuale, anche nei concerti di Capodanno di grandi istituzioni culturali, come il Teatro “La Fenice” di Venezia, inserire nel programma pagine musicali di Verdi, Rossini e degli altri padri nobili della musica classica del nostro Paese. Ho ritenuto di chiedere all’Orchestra che suonerà il 2 gennaio a Cosenza di fare altrettanto, certa di incontrare il favore del nostro pubblico al quale farà piacere ascoltare Strauss, ma anche lasciarsi trasportare dalle memorabili pagine musicali del genio di Busseto.”

Nell’ultima parte del concerto saranno eseguite, inoltre, di Tchajkovskij, le danze da “Lo schiaccianoci”, da “Il lago dei cigni” e da “La bella addormentata”, le danze ungheresi di Brahms e il can can da “Orfeo all’Inferno” di Offenbach.

Anche in occasione del concerto di Capodanno del 2 gennaio, il Festival Internazionale della Siams coniugherà la musica con la solidarietà. Parte dell’incasso del concerto sarà, infatti, devoluta al reparto di oncologia pediatrica dell’Ospedale dell’Annunziata.

Concerto “Aspettando il Natale” al teatro A.Rendano

COSENZA – Sarà il Choro Lauda Sion di Caronno Varesino, con il concerto “Aspettando il Natale”, ad aprire ufficialmente venerdì 29 novembre al Teatro “Rendano” (ore 21,00) il primo Festival Internazionale della Musica Siams, promosso dall’Agenzia Internazionale Arte Musica e Spettacolo, diretta da Maria Letizia Mayerà, e patrocinato dal Comune di Cosenza e dalla Regione Calabria.
Costituitosi nel 2003, con sede nella Biblioteca Comunale di Caronno Varesino, il Choro Lauda Sion, è diretto dal maestro Francesco Barbuto, fondatore del coro, compositore, musicista, direttore d’orchestra e Presidente della Commissione artistica regionale dell’USCI, l’Unione Società Cori Italiani Lombardia.

La prima parte del concerto che il Choro Lauda Sion  proporrà venerdì 29 novembre  al “Rendano” di Cosenza verterà sulla musica corale sacra, prevalentemente “a cappella”. La seconda parte, invece, sarà dedicata alla musica natalizia, con i brani tradizionali e popolari italiani e stranieri, tratti dal loro cd. Il Choro Lauda Sion sarà integrato dal fisarmonicista Mirko Carchen, particolarmente attivo, sia in Italia che all’estero, come solista ma anche in ensemble cameristici. Insegnante di fisarmonica presso l’Accademia “Clara Schuman” di Olgiate Olona e Cassano Magnago dal 2002, Mirko Carchen collabora alla sonorizzazione di film ed è anche compositore di musiche per documentari trasmessi dalle reti Rai e da Mediaset.
Nel programma del concerto “Aspettando il Natale, di venerdì prossimo al “Rendano”, il Choro Lauda Sion eseguirà, nella prima parte, brani di Lajos Bàrdos, Sergej Rachmaninoff, Nikolai Kedrov, Julio Dominguez e dello stesso direttore del coro Francesco Barbuto. Nella seconda parte, interamente dedicata alla musica natalizia, ci sarà posto anche per un particolare omaggio che il Choro Lauda Sion dedicherà alla Calabria e a Cosenza con l’esecuzione del brano natalizio calabrese “A ninna nanna” elaborato da Lamberto Pietropoli.

I biglietti per il concerto “Aspettando il Natale”, che potranno essere acquistati presso l’Agenzia “InprimaFila” di Viale degli Alimena, costano 15 euro per tutti gli ordini di posto.

La mattina di venerdì 29 novembre il Choro Lauda Sion e il suo direttore Francesco Barbuto terranno una master class, una lezione-concerto, presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “Leonardo Da Vinci” di Cosenza, diretto da Graziella Cammalleri. Anche il Liceo Musicale “Lucrezia Della Valle”, diretto da Loredana Giannicola, parteciperà con una rappresentanza di 90 studenti.

Lavori di manutenzione al Teatro Rendano

COSENZA – Sono stati consegnati questa mattina all’impresa che si è aggiudicata il bando di gara, i lavori di adeguamento strutturale e di revisione e miglioramento degli impianti del Teatro “Alfonso Rendano”.

I lavori, consegnati all’impresa “Stefano Morrone” di Trenta, consistono nella messa in sicurezza delle vie di esodo, nella rivisitazione dell’impianto elettrico, nella realizzazione dei nuovi tiri scenici e nel rifacimento della pavimentazione lignea del palcoscenico. La direzione dei lavori è affidata all’arch.Domenico Cucunato, Dirigente del settore Ambiente, Protezione civile e Manutenzione ordinaria del Comune. Responsabile Unico del Procedimento è, invece, l’ing.Michele Fernandez.

I lavori saranno realizzati in due fasi per consentire il regolare svolgimento della stagione teatrale del “Rendano”.

In una prima fase, infatti, saranno realizzati gli interventi di adeguamento delle vie di esodo e quelli relativi all’adeguamento, revisione e miglioramento dell’impianto elettrico. Successivamente, una volta chiusa la stagione teatrale, si procederà con la seconda fase che riguarderà il rifacimento della pavimentazione lignea del palcoscenico e la realizzazione dei tiri scenici.

L’importo totale del progetto è pari a 284.500,00 euro provenienti dal finanziamento del POR Calabria che ha destinato una linea di intervento alla qualificazione e valorizzazione del Sistema dei Teatri Regionali, ivi compreso il teatro “Alfonso Rendano”.

Entrando più nel dettaglio degli interventi che si andranno a realizzare, quello che riguarderà la pavimentazione lignea del palcoscenico interesserà il rifacimento dell’intero calpestìo.

Composto da assi di legno, il palcoscenico del “Rendano” ha fisiologicamente subìto negli anni un normale deterioramento delle sue caratteristiche tecniche e fisiche che saranno ora ripristinate, anche in termini di sicurezza, provvedendo a rimuovere e rifare l’intero piano di calpestìo, comprese l’orditura principale e secondaria, con l’utilizzo di assi e travi in legno massiccio.

Sempre il palcoscenico sarà dotato di nuove attrezzature che renderanno più sicuro e agevole il lavoro dei tecnici nelle fasi degli allestimenti scenici. Le nuove attrezzature consteranno di tiri scenici motorizzati, di un nastro trasportatore per carico e scarico di attrezzature e scene, di un elevatore per persone.

L’adeguamento parziale dell’impianto elettrico sarà ottenuto attraverso la sostituzione e/o l’inserimento di nuova componentistica.

 

Continuano gli appuntamenti con la Compagnia di balletto Skanderberg

COSENZA – Continuano sullo storico palco del Teatro A. Rendano le serate dedicate alla danza con la Compagnia di balletto Skanderberg e gli attori e cantanti della Scuola d’Arte Mirella Castriota.

Questa sera con lo spettacolo di danza moderna “Passeggiando per Londra”. Spettacolo in due atti di danza moderna, jazz, contemporanea, tip tap e hip hop. Un viaggio alla scoperta dello stile british per i giovani allievi della “Dance Studio”. Un vero e proprio itinerario, a ritmo di danza, tra i monumenti e i quartieri più celebri di Londra: da Buckingham Palace, al Covent Garden, al Trasfalgar Square, al Brithish Library.

Domani, Venerdì 14 giugno, alle ore 20.30, gran finale con il debutto del Musical “Mosè”. Ispirato al musical “I dieci Comandamenti” del regista francese Elie Chouraqui e al film d’animazione “Il principe d’Egitto” della DreamWorks Animation del 1998 con la regia di Brenda Chapman. Le canzoni nel musical sono tutte inedite scritte e arrangiate dal regista e attore Luca Ziccarelli.

Si tratta dell’ottava produzione della Compagnia di balletto Skanderberg, assieme ai giovani e talentuosi attori e cantanti della “Scuola d’Arte” di Mirella Castriota diretti dalla regista e coreografa Patrizia Castriota e dall’attore Luca Ziccarelli. La direzione artistica è di Mirella Castriota e la direzione tecnica è affidata a Gianfranco Mastroianni.

“Dopo lo studio sulla commedia musicale di Garinei e Giovannini e la nostra incursione nei musical di Broadway, con l’indimenticabile “The Lion King” – spiega il direttore artistico, Mirella Castriota – Ci cimentiamo con un’epopea biblica”. “Si tratta di una storia che tocca il cuore e che commuoverà fino alle lacrime il pubblico, così come ci siamo emozionati noi nel costruire lo spettacolo – racconta la regista Patrizia Castriota – rispetto alle precedenti produzioni, siamo cresciuti e ci siamo misurati con un testo scritto da noi. Anche le musiche sono inedite, composte e arrangiate dal maestro Ziccarelli. I costumi sono stati realizzati da me, ma la vera novità sono le scene animate. Decine di fondali disegnati da Alessia Lucchetta che grazie a una virtuosa tecnica pittorica daranno allo spettatore l’impressione di assistere a una scena animata. Sul palco riusciremo persino a dividere le acque! Anche in questo musical abbiamo puntato sui momenti di danza creando coreografie inedite. Per quanto riguarda il canto e la recitazione, abbiamo riportato fedelmente la storia di Mosè. Ispirandoci al ritmo divertente e grottesco del film di animazione e ai quadri più classici del musical francese “I dieci comandamenti”. Il nostro valore aggiunto – conclude – è quello di dare più spazio alla danza. Arricchendo le coreografie di una commistione di stili. Le coreografe Angela Tiesi e Lia Molinaro hanno montato pezzi più dinamici in cui si mescola la danza moderna e la contemporanea”.