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Università della Calabria, il senatore Leonetti annuncia info-point nella provincia di Cosenza

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – L’Università della Calabria non va in vacanza e lascia temporaneamente i suoi cubi sul ponte  Pietro Bucci. Infatti, grazie ad Orienta Unical dal 5 agosto fino al 1° settembre  numerosi info-point del primo ateneo di Calabria saranno attivi in molte città della provincia di Cosenza. Trebisacce, Paola, Cetraro, Castrovillari, San Giovanni in Fiore, Casali del Manco, Corigliano, Rossano, Amantea, Lago, Spezzano Albanese, Cassano allo Jonio, Aprigliano, Cleto, Mirto Crosia, San Vincenzo La Costa e Rovito sono i centri del cosentino che faranno da sede agli info-point dell’Università della Calabria. L’obiettivo è quello di aiutare i futuri studenti dell’ateneo di Arcavacata con la scelta del percorso di studi più adatto alle esigenze di ognuno, con le procedure di immatricolazione, domanda di borsa di studio e ogni cosa concernente le attività studentesche. Si tratta di un progetto innovativo e impegnativo, il primo di questo tipo nella provincia di Cosenza, ed è stato possibile grazie a un fondamentale lavoro di squadra, coordinato dal senatore accademico dell’Unical e presidente dell’associazione Sud, Michele Leonetti, di cui fanno parte anche le associazioni  Us, Das, Il sileno, Aurora e i Giovani democratici. «Il nostro progetto – ha dichiarato Michele Leonetti –  ha una visione di cooperazione che accomuna i ragazzi di tutti gli orientamenti politici. Questo progetto ha lo scopo finale di andare nei territori per promuovere le eccellenze della nostra università, ma soprattutto per evitare i viaggi fino alla sede centrale  dell’Unical per le iscrizioni. È un servizio puramente gratuito che potrà agevolare le matricole e l’ansia delle famiglie. Credo che il nostro territorio meriti molto e noi giovani non possiamo stare fermi».

L’Unical tra le prime 180 università d’Europa. Rettore Crisci: «Contenti per il risultato raggiunto»

RENDE (CS) – Posizione in graduatoria importante per l’Università della Calabria. A certificarlo è il ranking Times Higher Education che inserisce l’Unical al XII posto tra le università italiana. Il campus di Arcavacata è stata inserita tra la posizione 171 e la 180 nella nuova classifica a livello europeo. Ciò arriva a conferma della permanenza tra le prime 400 al mondo.

LE PAROLE DEL RETTORE DELL’UNICAL

«Continua a crescere il livello della reputazione internazionale del Classifica Unical giugno 2017nostro ateneo – ha commentato il rettore Gino Mirocle Crisci-. Sottolineiamo, con orgoglio, come la nostra sia l’unica università del Sud, insieme a Salerno, ad essere in cima alla top 15 delle italiane, addirittura tra quelle pubbliche tra le prime in assoluto. La classifica rende merito ad una politica di successo di tutta la nostra università. Qui bisogna tenere conto che il Times utilizza ben 13 indici che misurano, tra l’altro, la qualità della ricerca, della didattica, del trasferimento tecnologico e dell’internazionalizzazione».
«L’ottima posizione nella classifica pubblicata oggi dal Times Higher Education – conclude il rettore – conferma il buon andamento certificato anche dalla precedente graduatoria pubblicata appena due mesi fa, quella delle giovani università con meno di 50 anni d’età. Qui l’Università della Calabria è risultata terza tra le italiane e la cinquantunesima tra le prime 200 nel mondo».

Unical, è tutto pronto per la Conferenza Internazionale sulla Persona

RENDE (CS) – Dopo l’esperienza vissuta alla Boston University nel 2015, la Conferenza Internazionale sul concetto di persona andrà in scena in Calabria a partire da locandina convegno unical 21-24 maggiomercoledì 24 maggio. Si tratta di una quattro giorni che avrà luogo presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Unical. Momenti di riflessione sul tema della centralità della persona analizzata da diverse prospettive e tradizioni filosofiche. L’International Conference on Persons (ICP) si tiene ogni due anni in America ed in Europa alla presenza di filosofi personalisti, psicologi, ingegneri, economisti, neuroscienziati, filosofi del linguaggio, storici della filosofia e del diritto, sociologi e studiosi di letteratura e pedagogia.

Saranno diversi i relatori che parteciperanno all’evento. Si tratta di Gianfranco Basti della Pontificia Università Lateranense, Roberto Poli dell’Università degli Studi di Trento e Carlo Vinti dell’Università degli Studi di Perugia. Sono previste una sessione plenaria, a cura del comitato scientifico internazionale, ed una tavola rotonda coordinata dal professore associato di Filosofia del Linguaggio Claudia Stancati. 24 sessioni parallele con oltre 60 relatori. «La candidatura dell’Università della Calabria – sottolinea Giusy Gallo, co-organizzatrice dell’evento – è stata presentata a Boston nel 2015. Abbiamo iniziato a lavorare alla realizzazione del convegno nel 2016. Siamo riusciti ad ottenere più di 100 proposte di comunicazione cui è seguita una selezione serrata e impegnativa».

In Italia il tema della persona è orientato su diverse prospettive. Da un Personalismo di matrice cattolica, oggi si giunge alle prospettive offerte dalla bioetica, dalla filosofia del diritto, dalle neuroscienze. L’idea della XIV edizione dell’ICP da tenersi in Italia risponde a due necessità. La prima è volta nel garantire e favorire lo scambio tra tradizioni filosofiche differenti per approccio e metodo. L’idea di base è quella di porre la ricerca filosofica italiana in un contesto molto ampio. In secondo luogo l’obiettivo si indirizza nel cercare una maggiore riflessione tra le diverse voci italiane che oggi riflettono su un tema tanto controverso.

Link con il programma completo:

www.icp2017italy.it

I relatori

Gianfranco Basti, Pontificia Università Lateranense –  personal page

“Person, freedom and the neuroethics challenge”

Roberto Poli, Università degli Studi di Trento personal page

“Person and the future”

Carlo Vinti, Università degli Studi di Perugia – personal page

“Epistemology and/or person? Some historiographical and critical remarks”

Le associazioni studentesche dell’Unical aderiscono al Cosenza Pride

RENDE (CS) – Anche le associazioni degli studenti Sud, Dimensione Area Studentesca, Università Futura e Unione Studentesca hanno deciso di aderire al gay pride in programma a Cosenza il primo luglio prossimo. «Nell’apprendere con grande piacere che il nostro capoluogo di provincia ospiterà, ad un anno dall’approvazione del Ddl Cirinnà questo importante evento – è scritto in una nota – abbiamo deciso di aderire con convinzione a questa iniziativa. Siamo infatti convinti dell’importante passo in avanti fatto dal nostro Paese con l’approvazione della legge sulle unioni civili, ma al tempo stesso crediamo che tanti altri ne vadano fatti per rendere i diritti realmente per tutti. Chiediamo che i diritti vengano oggi garantiti in Italia così come ne resto del mondo e lo facciamo con una battaglia culturale e civile che mira alla tutela della vera uguaglianza. Anche alla luce di quanto avvenuto nei giorni scorsi in Cecenia – aggiungono le associazioni studentesche – crediamo fortemente che la promozione di iniziative come quella che si svolgerà nella nostra Cosenza sabato 1 Luglio siano la migliore risposta a chi oggi fa registrare episodi di discriminazione e in alcuni casi, purtroppo, anche di tortura. La nostra adesione al gay pride di Cosenza vuole collocarsi all’interno della nostra azione quotidiana e del nostro impegno costante per la promozione delle battaglie sui diritti di tutti. La nostra presenza a questa manifestazione – si conclude la nota delle associazioni studentesche – vuole essere testimonianza del nostro essere vicini a chi chiede uguaglianza e libertà, valori che hanno sempre contraddistinto il nostro agire e che vogliamo continuino a rappresentare il nostro orizzonte democratico».

Gianluca Di Marzio all’Unical: «Spero un giorno di poter fare una telecronaca del Cosenza in Serie A»

RENDE (CS) – Un’Aula Magna stracolma ha accolto l’arrivo di Gianluca Di Marzio all'UnicalGianluca Di Marzio questa mattina presso l’Università della Calabria (foto Farina). L’incontro, realizzato dalla Emmekappa Eventi, ha visto la partecipazione di tantissimi studenti che hanno omaggiato uno dei maggiori esponenti del giornalismo sportivo in Italia. L’argomento centrale dell’evento ha riguardato il tema “Calciomercato ai tempi dei social: Ricerca e diffusione della notizia”. Gianluca Pasqua, giornalista della emittente Ten, nonchè addetto stampa del Cosenza Calcio, ha fatto gli onori di casa nel presentare l’ospite, così come il DS Mauro Meluso.

I saluti iniziali sono stati affidati al Rettore dell’Unical, Gino Mirocle Crisci, che ha parlato della sua “poca” esperienza nel mondo sportivo: «Ho una nostalgia del pallone di una volta – ha detto il rettore -. Stiamo cercando di realizzare una cittadella dello sport: qui lo sport è di casa. Vorrei creare una squadra, come l’Unam realizzata in Messico, che può vantare la vittoria dello scudetto nella massima serie. Vorrei da questo punto di vista poter battere la Juventus».

Il direttore Mauro Meluso

Gianluca Di Marzio all'UnicalLa parola è successivamente passata al ds Meluso che ha ringraziato Di Marzio e ha espresso la sua idea in merito ai cambiamenti che la tecnologia ha comportato nel mondo del calcio: «Ai tempi in cui giocavo la comunicazione era difficile. Erano pochi quelli che avevano il telefono in macchina. Il web ha cambiato radicalmente l’approccio con le notizie. Credo che il calcio, almeno sul campo, sia assolutamente meritocratico: dal rettangolo di gioco non si scappa».

Di Marzio, ritorno a Cosenza dopo tanti anni

Gianluca Di Marzio, giornalista sportivo e volto Gianluca Di Marzio all'Unicaldi Sky Sport, è ritornato in Calabria dopo tanto tempo. «Ricordo da piccolo il San Vito pieno – afferma -. Mio padre lavorava qui a Cosenza. Ho tanti bei ricordi, vedi la partita di Monopoli, dove i tifosi cosentini invasero la città pugliese. Tanti ragazzi avevano come idoli calciatori della serie A: il mio, invece, era Michele Padovano. Anche nel look mi ispiravo a lui. Per ciò che riguarda il tema dei social, questi ultimi hanno permesso a tutti di essere inviati di calciomercato. Ho creato un mio sito personale che aggiorno quotidianamente. Nel calciomercato bisogna arrivare primi sulla notizia. Oggi, però, è importante dire la verità. Mi sento più un cronista di calciomercato piuttosto che operatore».

A Di Marzio, i tanti gianluca di marzio incontro unicalstudenti accorsi hanno posto numerose domande sul mondo del pallone. Il giornalista ha anche parlato del calcio calabrese: «Il Crotone in Serie A attirerà sicuramente un bacino di pubblico importante. Il Cosenza ho visto che ha una forte società e che sta programmando di salire, non bisogna avere una fretta eccessiva. Sono contento di essere tornato a Cosenza. Essendo figlio di un ex calciatore/allenatore ho avuto la possibilità di vivere dall’interno delle situazioni fantastiche. Mio padre è stato in tante squadre ma, per quello che mi riguarda, il Cosenza occupa un posto importante nel mio cuore».

Alessandro Artuso

 

Francesco Aiello (Unical): “Premiare i docenti meritevoli con un extra-salario”

RENDE (CS) – La Buona Scuola del governo Renzi sta alimentando molte reazioni da parte delle parti coinvolte, in particolare docenti e rappresentanti sindacali degli stessi, e un articolato dibattito sulle implicazioni del nuovo ruolo che la riforma assegna ai Dirigenti Scolastici in tema di gestione dei Bonus da riconoscere ai docenti più meritevoli. «Premiare i più meritevoli è un principio che deve essere condiviso e introdotto in tutte le attività, compresa la scuola – dichiara Francesco Aiello, Docente Ordinario di Politica Economica – sebbene sia fondamentale individuare i più bravi con metodi corretti e introdurre l’extra-salario con rigore e con indipendenza da parte di chi decide di erogarlo».

Nel contributo “Perché premiare i docenti più bravi” si motivano le distorsioni esistenti nel sistema scolastico nazionale determinate dal meccanismo della retribuzione unica dei docenti. Si tratta di una proposta complementare alla Buona Scuola di Renzi. «Quest’ultima – continua Aiello – è viziata dal fatto che non garantisce l’indipendenza del valutatore, ossia di colui che deve distinguere i bravi dai meno bravi. Inoltre, le risorse mobilitate dal governo sono esigue, tali cioè da non alterare gli incentivi a far bene da parte dei docenti. È una riforma basata su principi condivisibili, ma vuota di metodi, contenuti e di risorse. Un fallimento preannunciato. Il documento spiega, infine, come la Regione Calabria possa fare molto su questi temi. Potrebbe, per esempio, avviare un progetto pilota, con finalità complementari alle attività ministeriali, per capire se un sistema di incentivi, ben strutturato e a favore dei docenti più “dinamici”, possa contribuire ad innalzare i livelli di competenze degli studenti calabresi».

Unical, al via oggi l’ICCMT 2016

RENDE (CS) – Ha preso il via oggi, negli spazi del Centro Congressi “Beniamino Andreatta” dell’Università della Calabria, la conferenza internazionale ICCMIT 2016 (International Conference on Communication, Management and Information Technology).

L’importante appuntamento, che terminerà domani, è organizzato dalla Società Universale di Ricerca Applicata (USAR). All’ ICCMIT – che è stato aperto dal Rettore dell’Università della Calabria, Prof. Gino Mirocle Crisci – partecipa un nutrito gruppo di studiosi provenienti da diversi paesi (Polonia, Francia, Canada, Messico, Arabia Saudita, Giordania, Repubblica Ceca, Spagna, Ucraina, Marocco, Brasile, Egitto, USA, Cina, Vietnam, Russia, Libano, UK, Malesia), ritenuti tra i migliori al mondo nello studio di queste discipline scientifiche.

Nell’organizzare questo evento abbiamo guardato al futuro – spiega il local chair dell’iniziativa, Ing. Peppino Fazio – e siamo molto riconoscenti al rettore Gino Mirocle Grisci, ai colleghi organizzatori dell’evento e del DIMES, che hanno reso possibile questo appuntamento così importante per questo settore della ricerca. International Conference Communication Management Information Technology 2016 vuole, inoltre, essere un omaggio a Cosenza, alla Calabria ma soprattutto all’impegno di tanti studenti che possono confrontarsi e crescere culturalmente in uno straordinario clima di reciproco rispetto delle idee“.

Unical, seminario di letteratura e filologia “Simona Mercuri”

unicalARCAVACATA (CS) – Presso il Dipartimento di studi umanistici dell’Università della Calabria (Cubo 27b, aula Filol. 2, ore 15) si terrà martedì 26 aprile il secondo dei quattro seminari di letteratura e filologia italiana organizzati in memoria di Simona Mercuri, la giovane ricercatrice e filologa dell’Unical scomparsa prematuramente lo scorso 1° novembre. Il seminario, dal titolo Per la poetica del Petrarca, sarà tenuto dal prof. Vincenzo Fera dell’Università di Messina. Il primo incontro, cui ha partecipato un folto pubblico di docenti e studenti, si è tenuto lo scorso 12 aprile, e ha visto protagonista il critico, scrittore e saggista Claudio Giunta, che ha trattato di un sonetto attribuito a Dante. Nel mese di maggio sono previsti altri due seminari, nei giorni 5 e 17, rispettivamente tenuti da Arianna Corapi (Carducci antico e moderno) e da Eva Del Soldato e Laura Refe (Percorsi europei del Rinascimento italiano).

Io D’amore Non Muoio: all’ Unical il libro sul femminicidio di Arcangelo Badolati

unical 2Ipazia D’Alessandria, Olympe de Gouges, Giovanna D’Arco, Artemisia Gentileschi. E poi ancora  Roberta Lanzino, Maria Rosaria Sessa, Fabiana Luzzi. Donne di ieri come di oggi. Vittime della loro intelligenza, del loro desiderio di libertà, di una dignità morale che non si piega alla volontà del maschio. Su loro e sulla loro tragica morte, Arcangelo Badolati, giornalista e autore del libro “IO D’AMORE NON MUOIO”, intesse pagine e pagine d’emozione, come direbbe il procuratore Vincenzo Luberto ospite il 6 aprile della conferenza all’Università della Calabria, indetta per promuovere il libro. Un incontro dai toni forti, emotivamente toccanti, destinato a giovani platee di uomini, creature “capaci dei più grandi slanci, come delle più grandi brutture” e a giovani platee di donne, perché non si arrendano mai a ciò che intere società, nei secoli dei secoli, hanno scelto per loro.

A raccontare, con urlata passione, il suo saggio, lo stesso autore, che in lungo excursus storico, attraversa la vita e la storia di quante, in quel loro destino beffardo che le ha condannate in qualità esseri femminili, hanno trovato la peggiore delle morti. Donne strappate alla vita con forza, bruciate, accoltellate, lapidate, fatte  a pezzi. A loro, per le quali non sembra essere esistita alcuna pietà, trattate come schiave, oggetti sessuali da gestire, inanimate creature vittime della follia umana, sono riservati fiumi accorati di appelli al cambiamento sociale, culturale, alla decostruzione di vecchie mentalità.

A presenziare l’incontro, oltre all’autore e alla giornalista Federica Montanelli, curatrice della parte artistica del testo, Cinzia  Falcone, presidente dell’Aimed, Mario Luzzi, padre di Fabiana Luzzi, bruciata viva dal fidanzato a soli 16 anni,  e Vincenzo Luberto, procuratore antimafia Catanzaro. Ed è proprio quest’ultimo, in un intervento che desta  perplessità,  profondo conoscitore del sistema ‘ndrangheta, che invita a rinnegare l’emozione in funzione di una conoscenza maggiore del cambiamento in atto della società. Sulle donne e sul loro ruolo variegato che passa dal concetto di merce di scambio, a quello di creatura affetta da fragilità, è imperniato il suo discorso che chiude inneggiando all’autonomia e all’indipendenza. Un disincanto apprezzabile, se non fosse per il dolore sordo di un padre a cui hanno tolto la giovane figlia nel peggiore dei modi. Lui, Mario Luzzi, chiuso nel suo mesto silenzio, prende la parola  solo per chiedere giustizia e pene più severe. “Quelli per cui ci emozioniamo stamattina, non sono proprio fattarelli”, sentenzia. Qualcuno, potrebbe mai dargli torto?

 Lia Giannini

Giovedì 7 aprile presentazione del libro di Gianfranco Viesti

RENDE (CS) – Un libro importante le cui analisi stanno tenendo banco nel dibattito sul ruolo e le prospettive delle università, specialmente quelle meridionali, il cui futuro è gravato da incognite e incertezze. Su questi presupposti, tutt’altro che rassicuranti, prenderà corpo giovedì 7 aprile, alle ore 9:30, il seminario promosso dal dipartimento di Scienze politiche e sociali (DISPeS), in occasione dell’uscita del volume “Università in declino – Un’indagine sugli atenei da Nord a Sud”. Il testo è curato dall’economista Gianfranco Viesti per i tipi di Donzelli: l’incontro avrà luogo presso la sala dello University Club. Daranno i saluti il rettore dell’Unical, Gino Mirocle Crisci, il direttore del DISPeS, Francesco Raniolo, e il Presidente della regione Calabria, Mario Oliverio. I lavori, moderati da Domenico Cersosimo (DISPeS), prevedono gli interventi di apertura dello stesso curatore del volume, di Antonella Rita Ferrara e Rosanna Nisticò (Unical), e di Francesco Prota (Università di Bari).

“L’università italiana – spiega Viesti – come molte (se non tutte) le istituzioni del nostro paese, ha colpe da farsi perdonare; e molto da lavorare per migliorare. È chiamata, in un quadro di risorse scarse, ad accrescere la propria efficienza. Ma – prosegue il curatore del libro – non è ciò che sta avvenendo: sta diventando più piccola, ma non migliore; sta accentuando squilibri fra sedi, sta riducendo la sua capacità di contribuire allo sviluppo, attraverso la formazione dei giovani, la ricerca, il trasferimento di conoscenze e saperi alle imprese e alla società. Non sta cambiando qualche dettaglio, è in corso una svolta profonda, in una direzione molto diversa rispetto agli scorsi decenni”.