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“Per le donne, con le donne” a Vibo Valentia il Palazzo Comunale di illuminerà di rosa

Vibo Valentia (VV) – Giorno 8 Marzo, festa della donna, giornata internazionale della donna, il Palazzo Comunale di Vibo Valentia si illuminerà di rosa e da qui, con uno striscione affisso sul balcone principale,  partirà un messaggio chiaro e deciso: “Per le donne, con le donne-A tutela dei diritti, contro ogni forma di violenza”. Le consigliere comunali tutte hanno voluto così richiamare l’attenzione sui veri valori di questa giornata celebrativa, perché diventi sempre più patrimonio comune il concetto di rispetto della dignità della persona e della parità dei diritti, perché la condizione femminile sia migliorata in ogni settore del vivere quotidiano come presupposto di maggiore e più diffuso benessere di ogni singolo individuo e dell’intera società. Una rivendicazione di legittime opportunità e di tutele che le donne del civico consesso sottolineano debba essere, per questo, convincimento ed impegno comune; non una dichiarazione di intenti relegata ad aspetti commemorativi ma azioni reali, concrete ed efficaci, da attuare,tutti, in continuità, come affermazione di umanità e civiltà e di una crescita più equa e sostenibile. E infatti dimostrato che le società più ricche e con più diffuso benessere siano proprio quelle dove le donne risultano più considerate e più emancipate, più presenti e attive nella struttura organizzativa e nella governance territoriale, perché sono le donne ad essere più inclini a perseguire proprio quella “strategia dell’inclusione” che determina confronto, partecipazione, sviluppo. Questo il profondo significato dell’iniziativa delle Consigliere Comunali di Vibo Valentia -ampiamente condivisa dal Sindaco della Città Elio Costa, da Giunta e Consiglio Comunale tutto- con la quale si intende anche rendere omaggio a tutte le donne che nel corso dei tempi hanno lottato per questi valori e per conquiste oggi reali e importanti, a tutte quelle che ancora nel mondo continuano nella protesta e nelle proposte, a cui ci si associa convintamente “a tutela dei diritti e contro ogni forma di violenza”.

“More Young”: al Morelli di scena la compagnia Vucciria Teatro

COSENZA – Sarà Vuccirìa Teatro, compagnia teatrale indipendente di recentissima formazione, a salire sul palcoscenico del Teatro Morelli per il prossimo appuntamento con la programmazione del More dedicata agli artisti emergenti, in linea con le indicazioni del MiBACT, finanziatore del progetto attraverso la Regione Calabria. La stagione, patrocinata dal Comune di Cosenza, offre il teatro di Via Oberdan alle nuove istanze artistiche e la compagnia siciliana, nata nel 2013, ne è rappresentante autorevole, muovendosi su una ricerca precisa di autorialità nel tentativo di creazione di un linguaggio che sia l’incontro tra una drammaturgia originale e una ricerca attoriale attiva. Al Morelli andrà in scena “Io, mai niente con nessuno avevo fatto”, venerdì 4 marzo, con inizio alle ore 21. Lo spettacolo narra la storia di Giovanni, incarnazione dell’ingenuità e della passione allo stato puro, dell’innocenza che supera tutte le barriere della conoscenza e dell’ignoranza: un pezzo unico di anima che dice tutto quello che pensa e crede a tutto quello che gli viene detto. Giovanni è la forza e il coraggio di chi non riesce a vedere il mondo se non come uno spartito di note da danzare.vucciria

Il progetto nasce dalla volontà di indagare su delle tematiche profondamente attuali, come la violenza, l’omofobia, la malattia: l’essere “differente” da ciò che è universalmente accettato e sicuro. Tematiche che corrono spesso il rischio di divenire una moda, un manifesto “rivoluzionario” che finisce per restare ordinario e soprattutto autoreferenziale. La scelta è quella di raccontare il “come” e non il “perché”, nel tentativo di mettere a nudo un’anima, spogliata di ogni sua infrastruttura, per crearne un modello di riferimento che sia valido per tutti e non solo per quelle categorie che si riconoscono nell’omosessualità o nella malattia o nell’ignoranza, in uno scenario bruto, crudo, violento e forte di una Palermo senza filtri; la regia e la drammaturgia sono a cura di Joele Anastasi.

Biglietto Intero: € 10,00
Ridotto (Under 26 e Over 60): € 8,00
Studenti Unical: € 5,00

“Impara difenderti”: un corso base di autodifesa per le donne a Spezzano Albanese

SPEZZANO ALBANESE (CS) – Per sabato 13 Marzo dalle ore 16:00, ASD INVICTUS e Open Sport organizzano un Corso base di difesa personale femminile, dal titolo “Basta Violenza Sulle Donne, impara a difenderti da chi ti aggredisce”. Il corso, di livello base, è totalmente gratuito, pertanto a numero chiuso. Il consiglio è quello di prenotare e iscriversi. Grazie al  maestro Ivano Diodati, esperto in 4 Dan di Taekwondo ITF, al Dottore in Scienze motorie Gianluca Bevacqua e alla criminologa Rosita De Pasquale, sarà possibile avere un quadro completo sul tema dell’autodifesa, imparando alcune tecniche di difesa e ricevendo anche informazioni utili a livello psicologico.

Contro la violenza sulle donne tutte dovrebbero  fare la propria parte ed iniziare a frequentare corsi di difesa: serve un cambio di mentalità perchè  difendersi è un diritto, quindi dai un pugno alla paura.

Anna Maria Schifino

26enne Arrestato per violenza ed estorsione

FALERNA (CZ) – I carabinieri hanno arrestato un giovane ventiseienne, Mamadou Kalabae originario della Guinea, per estorsione e violenza sessuale ai danni di un uomo.
La sua vittima ha dichiarato che, dopo essersi rifiutata di concedere del denaro al ventiseienne, è stato costretto a subire violenze sessuali. Durante il rapporto, l’uomo è stato fotografato in modo tale da avere materiale per minacciarlo con continue richieste di somme di denaro tra i €200 e i €500.

L’uomo, rivoltosi ai carabinieri, ha finto di cedere a uno dei tanti ricatti per concretizzare l’estorsione e cogliere l’africano in flagranza di reato.

Sportello Anti Violenza, a Terranova da Sibari in aumento le donne che hanno il coraggio di denunciare

 

 

terranova

Terranova Da Sibari (CS) – Giorni fà, attraverso lo Sportello Anti Violenza “Ascolto Donna”a Terranova da Sibari ,due giovani donne del comprensorio hanno trovato il coraggio di denunciare i maltrattamenti subiti dal coniuge.Violenza perpetrata contro le donne basata sul genere, ed è ritenuta una violazione dei diritti umani. Inoltre le scuole del territorio hanno chiesto consulenza sul bullismo, diffusa in alcuni adolescenti ,una forma di comportamento sociale di tipo violento e intenzionale di natura sia fisica che psicologica.Oltre ai maltrattamenti verso le donne c’è  stata un’ affluenza maschile per Stalkinge violenza psicologica dalle ex mogli. Lo sportello” Ascolto Donna” è stato attivato l’11 dicembre 2015 e inaugurato dalla criminologa Roberta Bruzzone in collaborazione tra il comune di Terranova da Sibari . Tesi sposata sin da subito dal sindaco Luigi Lirangi e dall’ASP di Cosenza, dal centro anti violenza responsabile dott.ssa Patrizia Nicotera psichiatra Forense, il quale sostiene le vittime con le visite mediche e vari colloqui, mentre la dott.ssa Rosita De Pasquale ,di Spezzano Albanese,esperta in psicologia investigativa e scienze criminali, si occupata di primo intervento oltre ad essere la responsabile dello sportello di Terranova da Sibari. Lo sportello ha sin da subito visto i numeri degli utenti, beneficiato dalla sensibilità del sostegno anti -bullismo nelle scuole del comprensorio e della sensibilità della cittadinanza in primis femminile successivamente maschile. La fase di età che risulta più interessata dalla violenza in genere, sulla base di solo richieste riguarda le donne di età tra i 30 e i 45 anni. Attraverso lo sportello anti -violenza attivo 24/24 ore , si hanno consulenze gratuite tramite l’associazione, archè avvocati, psicologi, psichiatri servizio a domicilio e casa famiglia, tutto a supporto del percorso di accoglienza donna homo. Lo sportello comprende: Spezzano Albanese, Terranova Da Sibari, San Lorenzo Del Vallo e Tarsia. L’intenzionalità di questo Sportello serve per aiutare questo forme di pugnace che un adolescente compie ,oppure il sopruso che si ha contro la donna. Il bullo agisce deliberatamente con l’intenzione di offendere, danneggiare o far del male ad un’altra persona;la durata nel tempo: sebbene anche un singolo comportamento possa essere considerato una forma di bullismo, di solito si tratta di atti ripetuti nel tempo e con una certa frequenza;la disuguaglianza tra bullo e vittima: il bullo è quasi sempre più forte della media dei suoi coetanei, al contrario, la vittima è più debole dei suoi pari; il bullo di solito è più grande di età rispetto alla vittima; il bullo quasi sempre è maschio mentre la vittima può essere indifferentemente maschio o femmina. “Ciò significa che esiste una disuguaglianza di forza e di potere, per cui uno dei due sempre prevarica e l’altro sempre subisce, senza riuscire a difendersi. Il fenomeno del bullismo: conoscerlo e prevenirlo. La Violenza Maschile contro la donna è una esperienza traumatica che può capitare nella vita di qualsiasi donna. E’ un fenomeno paradossalmente “democratico” che non conosce confini geografici ed accomuna donne di tutto il mondo senza differenze di età, religione, etnia e condizioni socio economiche. Dagli aborti selettivi per evitare la nascita di bambine, ai matrimoni forzati o combinati, alle mutilazioni genitali femminili, agli stupri di guerra sino alla violenza nelle relazione intime con un uomo: violenze che colpiscono donne in differenti momenti della vita ma che si basano sull’idea, tipica di una società patriarcale, della donna in una posizione subalterna a quella dell’uomo. Lo sportello” Ascolto Donna come sappiamo, è attiva con l’obiettivo di fungere da servizio a bassa soglia con personale appositamente formato in grado di accogliere le richieste di aiuto di donne/bambini, in situazione di disagio e/o vittime di violenza di genere e di orientarle verso i servizi appositi.

Anna Maria Schifino

Presunto abuso su minore. Il 18 gennaio l’incidente probatorio

Immagine utilizzata per prete pedofiloCOSENZA – Sarà ascoltato dal giudice del Tribunale il prossimo 18 gennaio il minore che avrebbe subito abusi sessuali da un sacerdote. Il gip ha accolto la richiesta del pm Antonio Bruno Tridico. Il religioso, insegnante di religione in una scuola media del centro città, avrebbe molestato un suo alunno di 11 anni. Il sacerdote è accusato di violenza sessuale ai danni di un minore. L’incidente probatorio si svolgerà lunedì prossimo: il ragazzino sarà ascoltato in audizione protetta in presenza di psicologi. E anche in presenza del prete, che ascolterà però in un’altra stanza, e che potrà intervenire tramite il suo legale. Intanto, proseguono le indagini sul sacerdote, difeso dall’avvocato Rossana Cribari. E da alcune indiscrezioni trapelate sembrerebbe che, fino a questo momento, le indagini sul pc sequestrato al prelato non avrebbero portato ad alcun risultato rilevante. Sui dispositivi informatici in uso al sacerdote non sarebbe stato trovato alcun tipo di materiale compromettente. La vicenda ha preso il via lo scorso mese di novembre quando gli agenti della Mobile, guidati dal dirigente Giuseppe Zanfini, perquisirono la casa del sacerdote e sequestrarono materiale informatico e altri documenti. Un accertamento seguito dopo un esposto presentato in Procura dai familiari del piccolo che vive in una casa famiglia. Secondo quanto emerso, il ragazzino avrebbe riferito a un assistente sociale e poi ai suoi parenti di alcuni palpeggiamenti e attenzioni particolari subite dal sacerdote, suo professore di religione, durante le pause delle lezioni. Ma sarebbero state le suore della casa famiglia a convincere familiari a presentare denuncia.

Bianco, accoltella alla gola la fidanzata per gelosia e poi tenta il suicidio

carabinieri di giornoBIANCO (RC) – Lotta tra la vita e la morte una ragazza di 24 anni gravemente ferita con un coltello dal fidanzato, Giuseppe Gambettola, 26 anni, rintracciato dai carabinieri e sottoposto a fermo. Secondo quanto si è appreso, il giovane, per motivi di gelosia, avrebbe aggredito la ragazza sferrandole tre fendenti con un’arma da taglio. Uno al torace, uno all’addome e uno alla gola. il fatto di sangue si è verificato a Bianco, nel reggino. La vittima è stata trasportata in codice rosso all’ospedale di Locri per essere sottoposta ad un delicato intervento chirurgico. i militari dell’arma, attraverso le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza, poste lungo la statale 106, hanno identificato in Gambettola l’autore dell’aggressione. Il movente del tentato omicidio sarebbe legato alla gelosia ed al rifiuto da parte del ventiseienne di interrompere la relazione sentimentale con la fidanzata. Gambettola, secondo una prima sommaria ricostruzione dei fatti, si sarebbe introdotto in casa della fidanzata dopo aver scavalcato un muro di cinta. Non è chiaro se avesse portato con sé l’arma o se l’abbia trovata nella cucina dell’abitazione della ragazza. Gambettola ha tentato il suicidio ingerendo varichina ed è ricoverato in prognosi riservata nell’ospedale di Gioia Tauro. L’uomo si trova piantonato in ospedale dopo essere stato arrestato dai carabinieri che lo hanno soccorso. Restano stabili, intanto, le condizioni della giovane. Tra i due la relazione era finita circa un mese fa. E proprio la fine della relazione sarebbe all’origine dell’accoltellamento.

Contro la violenza sulle donne: la lettera aperta del centro Lanzino

violenza donneRiceviamo e pubblichiamo integralmente:

“Gent.me e Gent.mi on.li

intendiamo con questa lettera/appello rendere pubbliche alcune fondamentali raccomandazioni perché possiate tenerne in debito conto nell’ attuazione del Piano contro la violenza alle donne che, in applicazione delle disposizione nazionali ed internazionali, nelle sedi deputate, l’amministrazione regionale si sta accingendo a mettere in campo. Come riconosciuto nelle stesse premesse del Piano Nazionale, i centri antiviolenza che nascono e si riconoscono nel movimento politico delle donne hanno contribuito in modo determinante a far emergere e a dare visibilità al problema della violenza maschile sulle donne, e a tracciare una metodologia di intervento il cui valore è riconosciuto a livello transazionale. Metodologia che è innanzitutto una modalità di relazione da donna a donna, fondata: sulla consapevolezza che la libertà di ciascuna ci riguarda tutte; sul riconoscimento di una comunanza di problematiche con chi si trova in uno stato di temporanea difficoltà a causa della violenza; sull’importanza di sostenere ciascuna nelle sue scelte. Le azioni politiche per il contrasto alla violenza degli uomini sulle donne, in ambito domestico e più in generale nella sfera delle relazioni uomo/donna, non possono prescindere dal sapere che questi luoghi hanno elaborato, un sapere fondato sulla relazione individuata e applicata attraverso la metodologia dell’accoglienza; un sapere che ha contribuito a delineare i contorni quantitativi e qualitativi delle violenze maschili contro le donne, attraverso un’attività sistematica di raccolta dati fondata sulle esperienze delle donne accolte, iniziata quando ancora nessun soggetto istituzionale ne ammetteva l’esistenza. Ecco perché chiediamo con forza che la Regione Calabria nel definire i criteri per l’individuazione dei centri antiviolenza e delle case rifugio si rifaccia a quanto asserito nella Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica adottata ad Istanbul, e a quanto sancito dalla legge 119/2013 e nella Convenzione di Istanbul. Competenze specifiche, metodologia adeguata, disponibilità di personale formato sulla violenza di genere, cinque anni di esperienza certificata nel settore siano dunque prerequisiti imprescindibili per fare insieme del piano della Regione Calabria contro la violenza alle donne un primo buon esempio di politica di genere, condivisa e partecipata”.

Presentazione del progetto Five Men a Cosenza per dire no alla violenza sulle donne

COSENZA – Il 16 Aprile il Progetto FIVE MEN – Fight Violence against women, finanziato dall’UE e promosso dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, verrà presentato a Cosenza nella Sala Convegni dell’Assessorato provinciale al Mercato del Lavoro e FormazioneProfessionale (ex INAPLI) situato in via Cesare Gabriele a partire dalle ore 9:00. Il Progetto si propone di sviluppare  delle adeguate strategie comunicative con l’obiettivo di trasmettere agli uomini e ai ragazzi un messaggio chiaro e fondamentale, in merito alla “tolleranza zero” per tutte le forme di violenza contro le donne e le ragazze.

NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE
NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE

Durante l’incontro sarà proposta la visione di una web serie, composta da 5 episodi, durante i quali i protagonisti dovranno risolvere alcuni problemi di relazione con le compagne, rappresentando ed evidenziando quali sono i comportamenti sbagliati degli uomini. Successivamente, ci si confronterà sulle iniziative di sensibilizzazione della violenza maschile sulle donne realizzate nella cittadina cosentina e sull’importanza di un coinvolgimento attivo dei ragazzi e degli uomini per la problematica.

Violenza di Pasquetta: individuati i colpevoli

foto Ansa Calabria
foto Ansa Calabria

BRIATICO (VV) – Il giorno di Pasquetta a Briatico sono stati aggrediti due extracomunitari apparentemente senza motivo. All’origine, secondo le indagini dei carabinieri, vi sarebbe stato l’effetto dell’alcol assunto dagli aggressori.I due extracomunitari hanno riportato lievi ferite da arma da taglio . Per questo motivo, cinque giovani, tra i quali un sedicenne, sono stati denunciati dai carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia per lesioni aggravate.