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Covid, prorogata la zona arancione a Isola Capo Rizzuto “focolai multipli”

CATANZARO – Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha firmato un’ordinanza con la quale viene prorogata la “zona arancione” nel Comune di Isola Capo Rizzuto (Crotone), diventato focolaio di Covid 19. La proroga delle misure restrittive è stata disposta per 7 giorni, fino a tutto il 22 dicembre. Il provvedimento si è reso necessario dopo che il dipartimento di prevenzione dell’Asp di Crotone ieri – si legge nell’ordinanza – “ha trasmesso una relazione riguardante il peggioramento della situazione epidemiologica nel Comune di Isola Capo Rizzuto”. La “zona arancione” per Isola Capo Rizzuto era stata dichiarata dal presidente della regione Occhiuto lo scorso 4 dicembre a causa dell’esistenza di “focolai multipli”, anche nelle scuole, e della bassa percentuale di vaccinati. 

Acri passa in zona arancione, il sindaco: “non è un liberi tutti”

ACRI (CS) – “Con protocollo nº 201908 del 03.05.2021, la Regione Calabria ha comunicato che da oggi cessa l’efficacia dell’ordinanza regionale n° 29/2021 con cui si erano prorogate le misure della ‘zona rossa’”. Così esordisce il sindaco di Acri, Pino Capalbo, su Facebook. 

“Ribadisco quanto pubblicato qualche giorno fa, e cioè che il passaggio a “zona arancione” non significa affatto ‘liberi tutti'”.

“Atteggiamenti corretti e responsabili sono necessari per non arrecare danni alla salute di noi tutti, – prosegue Capalbo – oltre che evitarci ulteriori nuovi sacrifici con limitazioni che ben conosciamo. Che il Covid sia faccenda seria e che può mettere a rischio vite umane dobbiamo tenerlo sempre ben a mente.Evitiamo leggerezze, preoccupiamoci di rispettare le prescrizioni”. 

“Ancora una volta, invito tutti a non riunirsi nelle case in modo scomposto: massima cautela. Proteggere se stessi, – conclude – la propria famiglia e gli altri, significa poter contare su un futuro prossimo meno triste”.

 

Dispositivi di sicurezza sempre.

La Calabria rimane in zona arancione. Rt in calo

ROMA – Il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, firmerà in giornata nuove ordinanze che andranno in vigore a partire dal 3 maggio.

Sono in area arancione le regioni Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna. 

Passa in area rossa la regione Valle D’Aosta. Tutte le altre regioni e province autonome sono in area gialla.

ALLARME VARIANTI

A preoccupare sono sempre le varianti. In Italia la ‘variante inglese’ è pari al 91,6% dei casi, mentre quella ‘brasiliana’ riguarda il 4,5%. Lo evidenzia la nuova indagine rapida condotta dall’Iss e dal Ministero della Salute. Al 15 aprile scorso la prevalenza della ‘variante inglese’ (B.1.1.7) del virus Sars-CoV-2 era dunque del 91,6%, in crescita rispetto all’86,7% del 18 marzo, con valori oscillanti tra le singole regioni tra il 77,8% e il 100%. Per quella ‘brasiliana’ (P.1) la prevalenza era del 4,5% (0%-18,3%, mentre era il 4,0% nella scorsa survey del 18 marzo). Al 15 aprile scorso le altre varianti del virus SarsCov2 monitorate in Italia sono sotto lo 0,5%, con un singolo caso della cosiddetta ‘variante indiana’ (B.1.617.2) e 11 di quella ‘nigeriana’ (B.1.525). La stima viene dalla nuova indagine rapida condotta dall’Istituto superiore di sanità e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler.

Indice RT delle REGIONI:

Abruzzo 0.78
Basilicata 1.02
Calabria 0.75
Campania 1.08
Emilia Romagna 0.81
FVG 0.71
Lazio 0.85
Liguria 0.83
Lombardia 0.84
Marche 0.81
Molise 1
Piemonte 0.78
Bolzano 0.99
Trento 0.84
Puglia 0.92
Sardegna 0.81
Sicilia 1.05
Toscana 0.92
Umbria 0.89
Valle d’Aosta 0.82
Veneto 0.86

La Calabria sarà in zona arancione da lunedì 12 aprile. Soddisfatto Spirlì

CATANZARO – La Calabria torna in zona arancione. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha comunicato al presidente della Giunta, Nino Spirlì, il cambio di fascia della Calabria, a partire da lunedì 12 aprile.

«Il comportamento della nostra gente, il rispetto delle norme, l’aiuto delle forze dell’ordine e di tutti gli addetti alla sicurezza, quel senso di responsabilità che abbiamo, via via, accresciuto, hanno prodotto – commenta il presidente Spirlì – un importante risultato».«Ciononostante – aggiunge –, abbiamo consegnato al virus tante persone care, troppe. E continuiamo a essere troppo esposti agli assalti del Covid. Sono convinto che per i nostri imprenditori, commercianti, artigiani, e non solo per loro, sarà un nuovo timido inizio, che deve essere accompagnato da giusti risarcimenti che abbiamo – e ho personalmente – chiesto al Governo. Ma non dobbiamo abbassare la guardia e non dobbiamo sentirci completamente al sicuro: lo saremo solo se continueremo a tutelarci l’un l’altro, solidalmente».

«La nostra Regione – conclude Spirlì – ha difficoltà ultratrentennali, note e mai risolte, nel campo della Sanità. Chi oggi da lezione, ieri ha taciuto. Un silenzio assordante, mentre i ladri rubavano e mentre i conti non tornavano. Tanti chiedono conto a chi è al timone in questo tempo nemico, sapendo che il timone, loro, lo avevano consegnato ai pirati. Ma, tant’è: questo è il gioco delle parti. La cosa importante, al di là delle volgarità e delle nequizie di puro carattere pre-elettorale, è arrivare insieme a un porto sicuro. E lo faremo».