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Primarie Pd, Ambrogio: «Errata assegnazione dei seggi»

COSENZA- «In conclusione di un’accesa commissione di garanzia regionale per l’attribuzione dei seggi regionali, come rappresentante della mozione Emiliano in Calabria, abbiamo preannunciato ricorso nei confronti dell’esito fornitoci dal regionale circa i resti da assegnare alle singole mozioni ed alle modalità stesse». Lo rende noto il portavoce della mozione Emiliano in Calabria Marco Ambrogio. «In particolare – precisa il giovane sostenitore del presidente della Puglia – avendo come mozione conseguito un resto maggiore in tutta la regione, ci spettano tre seggi da attribuire nei collegi di Cosenza1-2 e nel collegio di Rc-Vv. Invece, di contro, ce ne vengono assegnati due peraltro in modalità del tutto erronea senza considerare le percentuali di ogni singolo collegio che sono rispettivamente Cosenza Area Urbana 11,56% – Cosenza Ionio Tirreno 9,1% – Reggio Calabria Vibo Valentia 8,33% – Catanzaro Crotone 5,65%. Inoltre è stata perfino ignorata la norma prevista nella delibera 63 emanata in aprile dal Partito Nazionale secondo cui l’attribuzione dei seggi, dopo aver assegnato quozienti pieni, si effettua partendo dal collegio più piccolo composto da 4 membri (Cosenza Area Urbana)». Per questi motivi sarà formalizzato un ricorso alla Commissione Nazionale a Roma.

Primarie Pd, regolari in Calabria le operazioni di spoglio

COSENZA – Scorrono rapidamente le operazioni di spoglio delle Primarie del Pd in Calabria. Dopo le tensioni che hanno accompagnato in particolare la mattinata, non si registrano anomalie. Affluiscono anche i primi dati non ufficiali che premiano, come nelle previsioni,  la candidatura di Matteo Renzi. L’ex premier va sotto nella sezione 3 di Cosenza allestita nel centro anziani di Sant’Aniello. Il ministro della giustizia Orlando incassa 407 preferenze. Renzi si ferma a 343. Emiliano 83. Questi i risultati della sezione 1 allestita nella sala Coni: Renzi 668, Orlando 255, Emiliano 181. Nella sezione 2 di Cosenza Orlando sbanca doppiando Renzi (340 a 170). Emiliano prende 57 voti. Nel seggio di Donnici questi i risultati: 184 Renzi, 32 Orlando, 290 Emiliano. Performance positiva per Orlando anche a Rende dove ha ottenuto 441 preferenze. Renzi ha raggiunto quota 606, Emiliano 177.

 

 

 

Primarie PD, presunte irregolarità a Mendicino, l’assessore Gervasi smentisce

MENDICINO (CS) – «Leggiamo con stupore di presunte irregolarità nel nostro seggio di Mendicino. Precisiamo, a tale proposito, che solo per mantenere un clima sereno non abbiamo denunciato il tentativo perpetrato 3 giorni fa da parte dei sostenitori di Orlando di indicare un Presidente di seggio diverso quello formalmente indicato dal circolo». Esordisce così l’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Mendicino Francesco Gervasi, circa alcune voci circolate da qualche ora che metterebbero in evidenza alcune, presunte, irregolarità durante le operazioni di voto nella giornata odierna in occasione delle primarie del PD.
«In ogni caso – prosegue – ribadiamo che le operazioni di voto si stanno svolgendo regolarmente, i rappresentanti della mozione Orlando stanno presenziando dall’apertura dei seggi e, soprattutto, non hanno eccepito alcuna irregolarità né Presidente di seggio, né tantomeno ai Carabinieri che transitavano nei pressi del seggio e constatavano un clima assolutamente sereno. Il circolo pd di Mendicino si è sempre distinto per correttezza e trasparenza e anche oggi, in questa giornata di democrazia, farà altrettanto».

Primarie del Pd, tensione e scambio di accuse in provincia di Cosenza

COSENZA – Anche in Calabria seggi aperti fino alle ore 21 di questa sera per lo svolgimento delle elezioni primarie del Partito Democratico che decreteranno l’elezione del segretario nazionale. In corsa con le rispettive mozioni Matteo Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano. Schermaglie e scaramucce si sono registrate in provincia di Cosenza all’apertura dei seggi per presunte irregolarità con reciproco scambio di accuse tra i sostenitori del ministro della giustizia e quelli dell’ex presidente del Consiglio. In particolare tensioni si sarebbero registrate, per come denunciato da un comunicato diffuso dal coordinamento provinciale della mozione Orlando, all’insediamento dei seggi:  A molti scrutatori della mozione Orlando – è scritto nella nota – è stato impedito di insediarsi al momento della costituzione del seggio e vidimare le schede come previsto dal regolamento. E’ quanto successo nei seggi di Mendicino, San Giovanni in Fiore,  Santa Sofia d’Epiro, Marano Marchesato, Tortora, Parenti e in tanti altri paesi della provincia di Cosenza. Il paradosso si è raggiunto a Cariati dove addirittura non si è ottemperato a quanto deciso dalla commissione nazionale per il congresso del Pd che aveva stabilito l’ubicazione del seggio nei locali del centro sociale. Il seggio – ignorando completamente il deliberato della Commissione nazionale per il congresso del Pd – è stato ubicato arbitrariamente nel pub di un privato che, così, di fatto ha illegittimamente avviato le operazione di voto che naturalmente saranno considerate nulle. A Parenti sono intervenute addirittura le forze dell’ordine. Il seggio è stato chiuso dal presidente che voleva impedire la libera e trasparente partecipazione dei cittadini alle Primarie del Pd». Immediata la replica dei renziani per i quali ci sarebbero state «gravi irregolarità nel seggio di Cosenza a Sant’Aniello con segnalazione di possibili brogli elettorali. In palese violazione della delibera della Commissione nazionale di garanzia – è scritto in una nota a firma dei Comitati Renzi – viene impedito al vice presidente di seggio da parte della mozione Orlando di insediarsi e vidimare le schede elettorali. Abbiamo chiamato la polizia che sta mettendo a verbale le gravi irregolarità. Abbiamo già chiesto alla Commissione provinciale di ripristinare subito le regole democratiche o di annullare il seggio». Da parte della mozione Renzi si sostiene che erano già stati segnalati «possibili brogli a favore del Ministro della Giustizia e del consigliere Guccione e stamattina ne abbiamo avuto la prima conferma». Tra le curiosità da segnalare anche il voto espresso nel seggio di Acquaformosa, da Rosalia Cordoano, ballerina del gruppo folk calabro-albanese la quale stava danzando una tarantella con il candidato alla segreteria Michele Emiliano quando il presidente della Regione Puglia si è procurato la rottura parziale del tendine di Achille. La signora, nell’esprimere la sua preferenza, ha voluto mandare un in bocca al lupo ai tre candidati e un abbraccio al candidato alla segreteria del partito. A Catanzaro invece è rimasto chiuso il seggio allestito nel circolo del popoloso quartiere di Santa Maria. Sulla porta del circolo, poco dopo le 9, è stato affisso un cartello con la scritta “seggio non disponibile” e l’indicazione dei seggi aperti in altre zone della città. «Gli scrutatori della mozione Renzi e Emiliano – ha detto il segretario del circolo e presidente di seggio Maurizio Caligiuri, esponente della mozione Orlando – non ci sono e non si sa perché. Dai vertici del partito non ho avuto alcuna indicazione. Senza di loro non posso firmare il verbale di insediamento e non posso fare votare i cittadini». Presente al circolo anche uno dei candidati della mozione Orlando, Roberto Guerriero. «Ci viene impedito di aprire il seggio – ha detto – è una vergogna e la gente se ne sta andando». Numerose le persone che dopo avere aspettato un po’ per vedere l’evolversi della situazione, se ne sono andate dopo avere protestato.

Vigilia agitata per le Primarie del Pd. Botta e risposta tra sostenitori di Orlando e Renzi

COSENZA – La vigilia delle primarie del Pd fa registrare a Cosenza un vivace botta e risposta tra gli esponenti delle due mozioni maggioritarie all’interno del partito. «Triplicate le schede per votare alle Primarie del Pd nel comune di San Giovanni in Fiore, sovvertendo le regole che la commissione di garanzia per il congresso del Partito ha stabilito per il riparto in ogni singolo comune. Per “pura” coincidenza si tratta della cittadina del presidente della Regione Calabria Gerardo Mario Oliverio. Qualcosa non quadra» sostengono, in una nota, i componenti della mozione Orlando nella Commissione provinciale di Garanzia per il Congresso del Pd a Cosenza. «Eppure – proseguono – le Primarie dovrebbero essere il momento in cui celebriamo un grande evento democratico e manifestiamo all’esterno la trasparenza dei processi di selezione del Pd. Il dato di San Giovanni in Fiore falsa la competizione elettorale. Le schede sono state di colpo più che triplicate, venendo meno al criterio adottato all’unanimità per tutti gli altri posti. E ci sembra strano che una parte limitata della commissione di garanzia per il congresso del Pd deliberi in maniera clandestina di triplicare l’assegnato delle schede alla cittadina del presidente della Regione. Il potere della Regione Calabria ha addirittura superato quello di Nostro Signore Gesù, triplicando le schede elettorali a danno di vuole che le Primarie siano una festa democratica, trasparente e libera, in grado di rilanciare il futuro del Pd. Speriamo – concludono i componenti della mozione Orlando – che la stessa cosa possa avvenire triplicando il numero degli occupati nella nostra Calabria, visto che abbiamo il triste primato di essere la regione con il più alto tasso di disoccupazione d’Europa». Immediata la risposta dal cuore della Sila: «Stiano tranquilli gli amici e compagni della mozione Orlando: nella città dì Gioacchino da Fiore gli imbrogli e i trucchi non ci appartengono». replica in una nota, il segretario cittadino del Pd di San Giovanni in Fiore Pino Belcastro. «Abbiamo svolto tante elezioni primarie – prosegue – fatte sempre alla luce del sole e con una partecipazione sempre più alta rispetto alle altre realtà della regione. Evidentemente i colleghi della mozione Orlando hanno la memoria corta. Ricordo bene che più volte proprio alcuni di questi amici che oggi si ergono a paladini della trasparenza, ci hanno sostenuto con forza, quando proprio per la straordinaria partecipazione popolare chiedevamo più schede per consentire a tutti i sangiovannesi di poter partecipare alle primarie. Gli amici della mozione Orlando vengano con i loro rappresentanti a controllare che tutto si svolga con regolarità. Accusare i dirigenti di questo nostro circolo, in maniera preventiva, è grave e le facili insinuazioni le rispediamo al mittente. Noi abbiamo rispetto dei nostri concittadini e tutti gli elettori ed è per questo che dimostreremo, ancora una volta, che in questa città tutto si svolgerà in maniera chiara e trasparente. Se poi – conclude Pino Belcastro – si vuole fare polemica solo perché questa città è anche quella del presidente Oliverio sbagliano di grosso. Che c’entra il Governatore? Perché mettere in campo sempre la figura di Oliverio? Sarebbe ora di smetterla. Noi siamo orgogliosi di avere un nostro illustre concittadino alla guida della giunta regionale della Calabria. Gli avversari degli altri partiti e ora anche quelli interni se ne facciano una ragione».

Cosenza, i sostenitori di Orlando ribadiscono: «Stop alla logica dell’uomo solo al comando»

In attesa della visita di Andrea Orlando, domani il ministro della giustizia sarà all’Università della Calabria, i sostenitori della candidatura del guardasigilli alla segreteria nazionale del Pd si sono dati appuntamento nella sede del partito a Cosenza per presentare i componenti delle liste per le primarie del 30 aprile prossimo. All’incontro, introdotto da Giuseppe Terranova, coordinatore regionale della mozione Orlando, hanno preso parte i componenti della lista in corsa nel collegio dell’area urbana, capeggiata da Enzo Damiano e composta da Francesca Reda, Luca Sturino e Tania Litrenta.  Presente anche il capolista del collegio provinciale Giovanni Battista Genova, insieme a Maria Maradei. «Sosteniamo la mozione Orlando – ha spiegato Giuseppe Terranova – perché è tempo che all’interno del Pd cessi la logica dell’uomo solo al comando. Occorre un maggiore coinvolgimento che parta dalla base del partito e che riporti al centro del dibattito i problemi dei cittadini. Il Mezzogiorno e più in particolare la Calabria – ha ribadito Terranova – possono divenire trainanti per l’intero Paese. Abbiamo a disposizione risorse mai così consistenti come in questa fase: centinaia di milioni di euro tra fondi europei e finanziamenti statali da utilizzare per il rilancio della nostra economia. Eppure – aggiunge il coordinatore della mozione Orlando – dobbiamo fare i conti con vicende drammatiche come quella dei portuali di Gioia Tauro o della paventata chiusura dell’aeroporto di Reggio Calabria. Episodi sintomatici della incapacità del governo centrale e dell’amministrazione regionale di veicolare gli investimenti. Portare Andrea Orlando al timone del Pd consentirà di cambiare la rotta del partito e di correggere le strategie del governo nazionale».

Candidati Mozione Andrea Orlando a Cosenza, domani la presentazone nella sede del Pd

COSENZA – Appuntamento mercoledì 19 aprile alle 16 nella sede della Federazione provinciale del Pd di Cosenza a viale Trieste per la Conferenza stampa e presentazione ufficiale dei candidati della Mozione Andrea Orlando a Cosenza. Nel corso dell’incontro i candidati risponderanno alle domande dei giornalisti e illustreranno le parole chiave della mozione che fa capo al ministro della Giustizia.

 

 

 

Lamezia Terme, il Partito Democratico si riorganizza con il nuovo coordinamento cittadino

LAMEZIA TERME (CZ) – In un’ottica di riorganizzazione del Partito, è stato costituito il Coordinamento cittadino del PD di Lamezia Terme che sarà presieduto dall’Avvocato Donato Riserbato della Segretaria nazionale e composto dai Segretari dei due Circoli lametini “F. Primerano” e “P. Cosentino” ossia Giovanna Viola e Andrea Sinopoli insieme agli attuali Consiglieri Comunali del PD Nicola Mastroianni, Mariolina Tropea e Pino Zaffina. L’organismo, che rappresenta la fase iniziale del percorso di riorganizzazione politica del partito cittadino, è stato formalizzato Martedì 11 presso la sede cittadina del PD di Lamezia su Corso Numistrano. Il coordinamento ha deciso di iniziare, dunque, una serie di incontri tematici con iscritti e simpatizzanti sulle emergenze del territorio cittadino, in particolare i problemi riguardanti lo sviluppo economico della Città, il lavoro dei giovani ed i temi scottanti come sanità, Multiservizi, Psc, mobilità dell’area centrale della Calabria, legalità e sicurezza. Un primo incontro è stato fissato subito dopo le festività pasquali ed in vista degli appuntamenti congressuali.

Pd Cosenza, chieste le dimissioni del segretario provinciale Guglielmelli

COSENZA – Volano gli stracci a Cosenza nel Partito Democratico. I sostenitori della mozione Orlando lamentano le mancate dimissioni da segretario provinciale del Pd di Luigi Guglielmelli, candidato nelle liste renziane. «Ci saremmo aspettati che il segretario provinciale, una volta maturata la decisione di scendere in campo, come è nel suo pieno diritto, a favore di uno dei tre candidati, si fosse autosospeso, affidando la guida della Federazione di Cosenza ad una reggenza unitaria del partito – sostiene, in una nota, il coordinamento regionale della Mozione Orlando – Non è sufficiente – aggiunge il Coordinamento – che Guglielmelli si sia tardivamente dimesso dalla carica di presidente provinciale dalla Commissione per il Congresso. Controllore e controllato sono ruoli che, in qualsiasi democrazia, non possono essere ricoperti dalla stessa persona. Tutto questo perché la struttura della Federazione provinciale deve essere al servizio di tutto il partito e non di una sola parte. Auspichiamo – dice ancora la Mozione Orlando – che tutto ciò avvenga al più presto per impedire che si possa esercitare un condizionamento durante la fase congressuale. Se tutto ciò non si dovesse verificare al più presto, saremo costretti, nostro malgrado, a prendere decisioni che ci porterebbero a non partecipare alla fase congressuale». A stretto giro arriva la replica: «Siamo molto sorpresi dall’ultimo comunicato della mozione Orlando sul segretario di Federazione Luigi Guglielmelli. Dovrebbero sapere gli amici Orlandiani che la fase congressuale è interamente gestita dalla Commissione per il Congresso e non dai segretari di circolo, di federazione o regionali – scrive il “Coordinamento Renzi” di Cosenza – A norma di regolamento congressuale, inoltre – aggiunge il Coordinamento Renzi- se un membro della commissione si candida in una lista, deve dimettersi dalla commissione, cosa che Luigi Guglielmelli ha fatto immediatamente prima di candidarsi. Le parole degli “orlandiani” sono dunque del tutto pretestuose e ingiustificate. Sono decine, infatti, in tutta Italia i casi di segretari di federazione e regionali candidati in liste a sostegno dei vari candidati. Dovrebbero anche sapere gli amici orlandiani che i segretari politici hanno pieno diritto di partecipare alla fase congressuale, portando avanti il proprio punto di vista. Proprio per questo motivo esistono le commissioni per il congresso, al fine di garantire imparzialità e controllo nell’organizzazione e preparazione delle primarie. Siamo certi – concludono i renziani cosentini – che la commissione di Cosenza saprà garantire trasparenza e imparzialità, così come ha fatto durante le convenzioni di circolo. Respingiamo pertanto al mittente polemiche ingiustificate e prive di ogni fondamento regolamentare e statutario».

Nasce a Lappano il Comitato a sostegno della mozione Orlando

LAPPANO (CS) – Nasce a Lappano il Comitato a sostegno della mozione proposta dall’attuale ministro della giustizia e candidato alla segreteria nazionale del Partito democratico, Andrea Orlando. Tra i promotori l’ingegnere Pasquale Principe, consigliere comunale Pd nel centro presilano ed ex vicesindaco, e Giuseppe Iannuzzi, consigliere comunale Pd anch’egli.

«Andrea Orlando – hanno affermato Pasquale Principe e Giuseppe Iannuzzi – rappresenta la vera svolta nel Partito democratico. Ci aspetta una partita importante. Sostenere Andrea Orlando significa costruire un Pd dei diritti, capace di sviluppare un progetto politico di ampio respiro e di unire le varie anime del centrosinistra. La Calabria e la Presila cosentina hanno bisogno di un cambio di marcia rispetto a politiche pachidermiche, incapaci di rispondere alle esigenze dei cittadini. Non dobbiamo sottovalutare la delusione degli elettori del Partito democratico nei nostri territori. La svolta è nella nuova rotta intrapresa da Andrea Orlando in tutte le sue declinazioni politiche e amministrative».