Tutti gli articoli di Chiara Civenti

Rossano come capitale della cultura

ROSSANO (Cs) – “Che il successo turistico di molti territori sia legato alla cultura e all’identità dei luoghi è ormai un luogo comune. Tuttavia il possedere un discreto patrimonio culturale, pur indispensabile all’interno di un mercato turistico sempre più segmentato e competitivo, non trasforma di per sé un territorio in “destinazione”. Negli ultimi anni diversi territori hanno attivato processi di sviluppo investendo sulla valorizzazione del patrimonio culturale e umano, delle identità locali e sull’attenzione per l’ambiente, rendendo evidente la propria componente estetica e relazionale. Territorio e identità permettono di creare nuove reti di relazione che vanno oltre i luoghi, verso modelli di sviluppo locale e anche turistici che hanno bisogno di coesione sociale e autenticità ma che promuovono sviluppo e competitività. Questi fattori infatti, costituiscono quel patrimonio intangibile, capace non solo di incrementarne il valore aggiunto, la competitività e la visibilità, ma anche di promuovere il benessere della comunità locale. Pertanto sarebbe buona pratica candidare la perla bizantina del sud ad un riconoscimento di questo genere, considerando il prestigio, la storia ed il patrimonio culturale in essa custodita, viste le opere architettoniche in esecuzione e le attività promozionali posti in essere dall’attuale esecutivo”.

E’ quanto ha dichiarato Federico Smurra, presidente della Pro Loco Rossano “La Bizantina”, invitando l’Amministrazione Antoniotti ad attivarsi attraverso i suoi uffici per partecipare al bando di selezione, posta in essere ogni anno dal MIBACT, per il riconoscimento di “Capitale italiana della cultura”. L’iniziativa volta a sostenere, incoraggiare e valorizzare la autonoma capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della cultura, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione senza conflitti, la conservazione delle identità, la creatività, l’innovazione, la crescita e infine lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo. È infatti consultabile on line sul sito del MiBACT www.beniculturali.it il bando per la selezione della Capitale italiana della cultura per il 2016 e il 2017, iniziativa del Governo nata sull’onda dello straordinario successo del processo di selezione della Capitale europea della cultura 2019 che ha visto la vicina Matera ottenere il prestigioso riconoscimento. Le città che intendono candidarsi dovranno inviare entro il 31 marzo 2015 una domanda corredata da un primo dossier contenente il programma delle attività culturali.  Entro il 30 aprile una giuria selezionerà un massimo di 10 progetti finalisti, che verranno chiamati a presentare un secondo, dettagliato e approfondito dossier di candidatura entro il 30 giugno. Tra questi la giuria proporrà al Ministro dei beni e delle attività culturali due città Capitali italiane della cultura rispettivamente per il 2016 e il 2017, che godranno ciascuna di un finanziamento fino a un milione di euro per la realizzazione delle attività.

Terme Sibarite: risorsa sanitaria in perdita

CASSANO ALL’JONIO (Cs) – Terme Sibarite SpA, una risorsa per la rete sanitaria regionale ma che al momento continua a far registrare esorbitanti perdite. Troppe spese, molte anche apparentemente superflue, a fronte di un servizio che nel confronto costo-benefici mette in evidenza una costante sperequazione. La struttura, che potenzialmente potrebbe rappresentare una delle eccellenze per le cure terapiche termali, acquisendo, grazie alle capacità ricettive, nuova utenza dai territori limitrofi ed extra regionali, opera al di sotto delle sue potenzialità. Ecco perché occorre che la Regione, principale finanziatore della società, verifichi, con urgenza, la concreta operosità e l’offerta in potenza del centro termale di Cassano all’Jonio, pianificando da subito, se necessario, un nuovo e proficuo management aziendale.

Il Consigliere regionale, componente dell’Ufficio di presidenza, Giuseppe Graziano, ha presentato al consiglio regionale un’interrogazione  in merito all’amministrazione e alla gestione della società Terme Sibarite Spa. Diversi i punti, evidenziati all’interno dell’interrogazione, che mirano a fare chiarezza sull’azione manageriale e di gestione del personale del più importante centro termale della fascia ionica calabrese, operante nella Piana di Sibari.

“Ho posto – dichiara Graziano – una serie di quesiti con l’obiettivo di conoscere meglio e più a fondo la realtà delle Terme sibarite per garantirne un rilancio maggiormente sostenibile, anche alla luce della sproporzionata spesa di gestione che al momento fa registrare la struttura. Costi che non si tramutano né in utili per la società né in un’adeguata offerta di servizi per l’utenza. Senza dubbio, il management aziendale non può essere elogiato per il suo virtuosismo! Ci sono, infatti  – prosegue il Questore dell’Assemblea regionale – molti dubbi e perplessità da chiarire. Come, ad esempio, l’entità di alcuni contratti professionali e manageriali, stipulati nel 2011 e che risulterebbero non corrispondenti alle funzioni richieste e realmente svolte, piuttosto che il capitolo di spesa, non previsto per la società termale, riguardo ai rimborsi spesa per trasferte o, ancora, le retribuzioni del personale del centro di riabilitazione, nel periodo compreso tra agosto 2003 e dicembre 2011, per un totale di 40 ore settimanali contro le 36 effettivamente lavorate. Ho chiesto, inoltre, se può costituire danno economico per l’azienda, l’aver inquadrato, negli anni, dipendenti in un livello retributivo più alto rispetto alle funzioni realmente svolte. Non solo. L’interrogazione vuole fare luce riguardo alla gestione della struttura alberghiera annessa al centro termale, ristrutturata nel 2007 con un mutuo a carico della Regione Calabria, e se la stipula del contratto di locazione alla società di gestione è avvenuta a seguito di una pubblica gara di affidamento, con il consequenziale passaggio in capo delle utenze di acqua, elettricità e fornitura gas. Infine, ho chiesto di porre all’attenzione e all’evidenza dell’Assise regionale – va avanti Graziano – quali e quanti contratti di consulenza giuridico legale sono stati stipulati dalla società Terme Sibarite SpA negli ultimi 5 anni e se è vero che riguardano congiunti di un consigliere regionale della passata legislatura.

Penso sia doveroso, nei confronti dei contribuenti, sapere come intende determinarsi la Giunta Regionale della Calabria in caso di riscontro positivo dei punti messi in evidenza. Il futuro delle Terme Sibarite – conclude il Consigliere regionale della CdL – passa dal necessario rilancio nel più ampio sistema dei servizi sanitari regionale. Ecco perché bisogna verificare l’attività gestionale finora attuata, valutando anche la possibilità di procedere alla richiesta di un eventuale risarcimento danni, e avviare nel breve tempo una nuova e più virtuosa programmazione del management aziendale.”.

Operaio muore sul lavoro. Il cordoglio di Mario Oliverio

CATANZARO – Dolore e cordoglio sono i sentimenti espressi dal presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, appena appresa la notizia che un altro operaio ha perso la vita in un incidente sul lavoro avvenuto nella galleria “Serra Rotonda”, nel cantiere del Macrolotto 3.2 della Salerno-Reggio Calabria, tra Laino Borgo e Mormanno, dove sono in corso i lavori di realizzazione della nuova autostrada.

Secondo quanti hanno assistito al volo di ottanta metri, l’uomo sarebbe stato travolto ”da una parte dell’armatura metallica già montata per il getto del rivestimento definitivo della galleria”.

“Mi auguro che  questo ennesimo, tragico incidente sul lavoro – ha concluso Oliverio – non sia figlio della negligenza e della disattenzione umana e che si faccia immediatamente piena luce sulle cause che lo hanno determinato. Ai familiari giungano la mia vicinanza e le mie condoglianze”.

“Mese omocrate” – Visioni e riflessioni sulle tematiche LGBT

ROGLIANO (Cs) – Ogni giovedì del mese di marzo, avrà luogo, alle ore 21.30 presso la Sala consiliare di Rogliano, la rassegna cinematografica “Mese omocrate”, quarto appuntamento dell’evento “Giovedìamolo 2014-2015”, promosso dall’Associazione culturale LiberalAmente di Rogliano. Omocrazia, movimento per i diritti omosessuali di Cosenza, per il “Mese omocrate” presenterà i seguenti quattro film a tematica LGBT:

  • 5 marzo – Milk (regia di Gus Van Sant – drammatico, biografico – USA 2008)
  • 12 marzo – Women (regia di Jean Anderson – drammatico, commedia – USA 2000)
  • 19 marzo – Fratellanza (regia di Nicolo Donato – drammatico – Danimarca 2009)
  • 26 marzo – Tutto su mia madre (regia di Pedro Almodòvar – drammatico, commedia – Spagna 1999)

In seguito alla proiezione di ogni film, si aprirà un dibattito finalizzato all’approfondimento delle tematiche affrontate.

Un seminario per conoscere il Jobs Act

COSENZA – Jobs Act e dintorni è stato il tema dell’incontro esplicativo su alcuni provvedimenti introdotti dal Jobs Act, organizzato dall’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Cosenza.

L’appuntamento, ha visto una grande partecipazione  non solo di  consulenti del lavoro, ma anche di commercialisti, altri professionisti e cittadini interessati a conoscere alcuni aspetti tecnici del documento sul lavoro approvato dal Governo.

Il seminario è servito infatti per approfondire i contenuti della legge delega in materia di riforma del lavoro.

“Il jobs act non è tutto da buttare, anzi. Applicato al debole sistema del mercato del  lavoro calabrese dove le piccole imprese sono la nostra spina dorsale, potrà rappresentare una boccata d’ossigeno”. E’ stata l’analisi del Presidente dell’ordine dei Consulenti del Lavoro di Cosenza, Fabiola Via a inizio seminario. “La nuova politica del lavoro – ha spiegato il Presidente Fabiola Via –  presenta sicuramente tre grandi positività per il nostro mercato del lavoro. Innanzitutto un ingresso al mercato del lavoro più facile, con il  contratto di lavoro a tempo indeterminato che diventa più appetibile rispetto alle altre forme contrattuali  in quanto prevede una premialità in termini di riduzione del costo del lavoro pari di oltre otto mila euro all’anno, per tre annualità.

Secondo aspetto positivo riguarda la possibilità per il datore di lavoro di assegnare al lavoratore mansioni appartenenti al livello di inquadramento inferiore quale alternativa al licenziamento. “Se pensiamo alle piccole aziende, prevedere la possibilità per l’imprenditore di modificare le mansioni del lavoratore, assicurandogli però la medesima retribuzione, garantisce una maggiore flessibilità e competitività dell’azienda, evitando il licenziamento”. Infine L’articolo 18, “con le tutele crescenti cresceranno anche le nostre piccole aziende” – ha commentato il Presidente Fabiola Via. “Grazie all’introduzione di tale novità normativa, molte delle nostre realtà aziendali potrebbero cogliere la palla al balzo per fare il salto di qualità.”

Dopo un l’intervento  del Presidente del’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Cosenza,  Fabiola Via, è seguita  la relazione di Enzo Summa, esperto della Fondazione Studi, sulla nuova aspi,  l’esonero contributivo il tfr in busta paga, certificazione unica e modello 730 precompilato, la nuova deduzione irap.

Truffa di 200 mila euro, assumeva braccianti fittizi

CASTROVILLARI (Cs) – Denunciati alla Procura di Castrovillari 125 falsi braccianti, da parte dei finanzieri di Rossano all’Inps, dopo la scoperta di una truffa da 200 mila euro. La truffa, protratta dal 2012 al 2014, vede come protagonista un imprenditore agricolo, il quale ha documentato all’Inps l’assunzione per oltre 7.300 giornate, di braccianti fittizi, che risultavano sotto falso contratto. Inoltre i falsi braccianti hanno illegalmente ottenuto le indennità di disoccupazione, maternità e malattia.

Falsa indennità, sequestro di beni per l’ex consigliere Sarra

REGGIO CALABRIA – Sequestrati 19.800 euro all’ex consigliere regionale Alberto Sarra, da parte della Guardia di Finanza. Sarra è protagonista dell’inchiesta in cui risulta essere indagato per truffa e falso, accusato di aver ottenuto un vitalizio pari a 7.490,33 mensili con la motivazione di inabilità da “causa di servizio” per la diagnosi di una patologia cardiaca. Tale indennità risulta essere, come la definiscono i finanzieri, “assolutamente indipendente dall’esercizio della carica di consigliere” e “grazie ad una commissione medica compiacente i cui membri sono coindagati”.

Falco Editore presenta l’aperitivo letterario contro la violenza sulle donne

COSENZA – Aperitivo letterario, venerdì 6 marzo alle 19, con l’autrice di Maschere di vetro e polvere (Falco editore) Jesa Aroma, presso la sala conferenze della casa editrice Falco (Corso Telesio 59).

Una conversazione, con gli spunti musicali di Januaria, per dire no alla violenza di genere; per rafforzare la convinzione che la donna rappresenti un meraviglioso scrigno di bellezza da rispettare e proteggere. Un uomo violento, è un uomo vigliacco. Un uomo che usa violenza sulle donne, non è un uomo.

Il libro di Jesa Aroma, Maschere di vetro e polvere, non è che l’esaltazione delle qualità femminili e la demonizzazione di un impulso, quello della brutalità.

Sorseggiando un buon prosecco, l’autrice discuterà con l’editore Michele Falco e con il giornalista Carlo Minervini. Le note più dilettevoli, musicate da Januaria, conferiranno un tocco di raffinatezza alla serata.

Il libro

Gioia – una trentaduenne totalmente soggiogata dal marito Riccardo e dalle pretese di quest’ultimo su di lei – ha una visione romantica della vita matrimoniale: un approccio che la porterà, a causa della continua ricerca del consenso del partner, a rinunciare in toto alla sua personalità e ad accantonare i suoi sogni. Gioia sottovaluta il temperamento del marito fino a quando, una sera, accompagnata a casa da un collega, Riccardo reagisce in maniera violenta contro di lei, acceso dall’alcool che ha in corpo. Lei lo perdonerà, ma la scoperta di essere tradita risveglierà in se stessa la ribellione alla sottomissione, insieme al senso di vendetta che la spingerà a indagare sull’identità dell’altra donna e sulle motivazioni che l’hanno portato al tradimento. Un taglio di capelli e una tinta nuova rappresentano l’inizio di un cambiamento che le permetterà di vedere le cose in maniera diversa.

Siamo la maschera che indossiamo è il pensiero che si fa strada nella mente di Gioia. Con l’aiuto di sua sorella e di Matteo – il collega che diventerà il suo grande amico – fugge da quella casa ormai simbolo di un passato rinnegato. Qualche giorno prima del definitivo trasferimento a Parigi, dove aveva di deciso di andare a vivere per sfuggire alle continue persecuzioni e minacce di Riccardo, una disgrazia cambierà totalmente la sua vita, rendendo Gioia una donna senza più un’anima.

Femminicidio: la scrittrice Maria Concetta Preta presenta “Rosaria detta Priscilla”

VIBO VALENTIA – Giovedì 5 marzo alle 17.00 al Sistema Bibliotecario Vibonese si terrà la presentazione del volume “Rosaria, detta Priscilla, e le altre. Storie di violenza e femminicidio” di Maria Concetta Preta edito da Meligrana editore.

Interverranno, oltre all’autrice, Gilberto Floriani, direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, Giuseppe Cinquegrana, antropologo e scrittore e Silvana Dell’Ordine, autrice della copertina del libro.

Le donne raccontate dall’autrice sono persone forti, che combattono una battaglia antica e sempre attuale: quella contro gli uomini, incapaci di ricambiarle e di confrontarsi col loro rifiuto. Si tratta di personaggi che, alla stregua di eroine tragiche, lottano e non si arrendono se non di fronte alla forza e alla morte. Davanti a loro, gli uomini si rivelano ragazzini che stentano a crescere e che confondono la passione con il possesso. L’opera si risolve in una perfetta pluralità di voci non convenzionali, di ritratti non stereotipati, in emblemi di coraggio, disobbedienza, riscatto, speranza. Ne è simbolo Rosaria “detta Priscilla”, a cui il compagno impone un nuovo nome e la sua legge, condannandola a pagare un duro prezzo per la sua ribellione. Nel libro si trovano inoltre le testimonianze romanzate di due fatti di cronaca finiti in tragedia: lo stupro di Liviana Rossi e il caso di femmincidio ante litteram di Francesca Alinovi (entrambi del 1983), dove l’amore malato porta alla rovina l’elemento debole, la donna. È inoltre presente un commovente ricordo poetico di Melania Rea, uccisa nel 2011 dal suo partner. Un racconto fatto con indignazione, speranza, mai con rassegnazione. Un’opera che coinvolge e fa riflettere. “Per non dimenticare il cammino verso la libertà di chi ci ha precedute, per costruire la felicità in un mondo nuovo fatto dalle donne per le donne.”


Maria Concetta Preta, vibonese, docente di Lettere antiche presso il Liceo Classico “M. Morelli” di Vibo Valentia, membro del direttivo del FAI della sua città, dopo essersi occupata di epigrafia classica e di Beni Culturali, si è dedicata alla scrittura ed alla poesia. Ha debuttato nella narrativa nel 2012 con il mistery Il segreto della ninfa Scrimbia, Meligrana, (selezione nazionale “Ibiskos Noir”, Firenze, 2012; pre-finalista “Premio Tropea”, 2013; concorso “Io Scrivo – I Giallisti”, 2013; vincitore “Premio Nazionale – Le parole di Arianna”, Marcellinara (CZ), 2013. Nel 2013 ha pubblicato il romanzo noir La signora del Pavone blu, YCP (menzione d’onore al “Premio Nazionale – Un libro amico per l’inverno”, Rende (CS), 2014; vincitore nella sezione gialli al “Premio Letterario – Nero su Bianco”, Benevento, 2014; terzo posto al “Premio Letterario di Calabria e Basilicata”, Villapiana (CS), 2014. Sue composizioni poetiche sono inserite nelle Antologie di diversi Premi nazionali e internazionali. Con il raccontoAmore Perverso è risultata vincitrice per la sezione narrativa del “Premio Letterario Nazionale G. Mirisola”, Cosenza, 2014 ed ha ottenuto la segnalazione come miglior autrice calabrese al “Premio – La Valle delle Storie”, Vallefiorita (CZ).  Il racconto Rosaria detta Priscilla ha ottenuto il primo posto sia al “Premio Nazionale – Le parole di Arianna”, Marcellinara (CZ), 2014, sia al “Premio – Il Murgo Gioiosano”, Messina, 2014. L’inedito Bella di Notte è arrivato secondo al “Premio Nazionale – Parole nel Vento”, Catanzaro, 2014. Nel 2014 ha pubblicato Scrimbia tra storia, mito, fiaba  e poesia, Meligrana, che si è  aggiudicato la menzione  d’onore al “Premio Narrando  per passione”, Messina, 2014.

Berlingieri si dimette: una decisione sofferta

Le parole di Elvira Berlingieri in merito alle sue dimissioni dal ruolo di Assessore:

“Dopo una lunga e ponderata riflessione, sono stata costretta a prendere la sofferta decisione di dimettermi da Assessore al Turismo, alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Altomonte.

Sofferta perché ho creduto fortemente in un progetto di rinnovamento, di cambiamento e di miglioramento delle condizioni di vita della nostra popolazione.

‘Altomonte Bene Comune’ ha rappresentato per me un’idea di condivisione delle scelte, di buona politica e di buona amministrazione.

Mi sono presentata a questa esperienza con la voglia di crescere politicamente e come amministratrice, privilegiando gli interessi generali, non avendo da difendere né interessi personali e di gruppo, tanto meno privilegi. Ho messo in questo periodo a disposizione della città tutta la passione e la determinazione di cui è capace una donna, compagna e mamma.

Nonostante gli sforzi e i sacrifici di questi mesi, non è andata così. L’amministrazione comunale ha viaggiato nella più totale confusione, nell’assenza di progettualità e di condivisione delle scelte, senza la individuazione delle priorità e dei bisogni più urgenti dei cittadini.

Al contrario le scelte verticistiche e, spesso, insensate del Sindaco e di gruppi di pressione esterni alla Istituzione, hanno trasformato il progetto originario, che è stato condiviso e sostenuto dalla maggioranza degli elettori, in una serie di decisioni discutibili e, a volte, irresponsabili.

Lo stravolgimento dei punti fondamentali del programma elettorale non mi permettono più di condividere una logica di governo che disattende gli impegni assunti con la popolazione in campagna elettorale.

Mi rammarico di non aver potuto continuare nel lavoro di intervento sui casi di bisogno e disagio sociale, di programmazione delle attività culturali, di coinvolgimento, soprattutto dei giovani, nella gestione delle iniziative e delle esperienze turistiche e di promozione del territorio.

Ma sono mancate le sinergie, le condivisioni e, persino, una comune idea amministrativa.

Il Sindaco ha continuato imperterrito a confondere ruoli e responsabilità tra Assessori e Consiglieri, a creare tensioni tra gli amministratori, a rifiutare il confronto per risolvere i tanti problemi quotidiani di rapporto nella maggioranza.

Come è evidente, e per rispondere a qualche benpensante, non è una questione di ruolo o di poltrone. Tant’è che mi sono dimessa da Assessore.

La fase emergenziale e le difficoltà di bilancio non possono essere una giustificazione a scelte e decisioni prese in fretta e non condivise nemmeno con la Giunta Municipale e che, tra l’altro, non sono andate nemmeno a buon fine.

Naturalmente non rinuncio a fare politica e amministrazione. Da Consigliere comunale continuerò a rappresentare al meglio le esigenze e i bisogni dei cittadini altomontesi, che troveranno nella mia persona un punto di riferimento costante e disponibile a rappresentarli in seno al massimo organo amministrativo in piena autonomia, votando e sostenendo le scelte che vanno nella direzione degli interessi comuni, contrastando tutte quelle decisioni che non risponderanno al bene comune.

Non posso non ringraziare i dipendenti comunali, soprattutto dei settori di appartenenza del mio Assessorato, che sono stati collaborativi e hanno dimostrato una grande capacità e disponibilità.

Un ringraziamento alle compagne e ad ai compagni del Circolo ‘Michele Presta’, per avermi supportato e sostenuto, lasciandomi piena autonomia e discrezionalità nelle scelte che ho dovuto compiere in questi mesi di vita amministrativa.

Infine, un ringraziamento sentito a chi mi ha voluto eleggere in seno al Consiglio Comunale e ai tanti cittadini che in queste ore hanno sentito il bisogno di dimostrarmi la loro stima, la condivisione, la vicinanza e la solidarietà.”.