Tutti gli articoli di Chiara Civenti

Caso Maggioli e Tares: Miceli (M5S) a De Rango (Pd): ecco come stanno le cose

RENDE (Cs) – Con stupore, il gruppo consiliare del M5S di Rende, ha letto le parole del consigliere De Rango, che vorrebbe addebitare la disastrosa gestione delle casse comunali al Commissario Prefettizio, in carica soltanto per un anno. È evidente – affermano i rappresentanti del M5S –  che il PD ancora non ha compreso le motivazioni dei cittadini rendesi che a maggio 2014 hanno espresso chiaramente il loro malcontento verso “l’azione amministrativa dissennata” di cui parlava il Gip Sabatini (quando ancora il commissario non c’era) operata dalle ultime giunte di centrosinistra.

Restano le ferite aperte, causate dalle amministrazioni targate PD, che si leggono negli ampi stralci della relazione della Commissione d’accesso antimafia pubblicati sui giornali lo scorso anno. Come anche si ricordano le parole dell’ultimo sindaco del PD, Vittorio Cavalcanti, che nell’intervista in cui annunciava le sue dimissioni parlava di un Comune in cui le buone pratiche amministrative avevano lasciato spazio al “disordine amministrativo” e alla “discrezionalità”.

Il gruppo consiliare del M5S è del parere che sia tempo anche per la nuova amministrazione di centrodestra di abbandonare il solito alibi: “è colpa di chi amministrava precedentemente” e cominciare a cambiare realmente le cose.

La questione che il Movimento aveva posto, sulla quale il consigliere di minoranza De Rango si è sentito chiamato in causa, è emblematica. Era la giunta Bernaudo, infatti, che approvava l’affidamento della riscossione tributi ad una ditta esterna (la Maggioli), con un aggio spropositato pari al 33,5%: un terzo di quanto recuperato dalle tasse dei rendesi andava (e con l’ultima proroga di dicembre, andrà ancora) a questa ditta. Il contratto è scaduto il primo marzo 2014 (e all’art.3 della delibera di giunta n.49 del 14/03/2008 si esclude il rinnovo). Il commissario ha deciso la prima proroga fino a dicembre 2014. Quest’estate, un’importante componente della maggioranza di governo della città, il Nuovo Centro Destra, chiedeva  che fosse la Rende Servizi ad occuparsi della riscossione dei tributi, affrancando le casse comunali da quella esorbitante quota trattenuta dalla società esterna. A dicembre stesso, con la maggioranza di centrodestra ormai ben salda al comando, spunta fuori una seconda proroga fino a giugno 2015.

I membri del Movimento 5 Stelle hanno così deciso di evidenziare il caso, combattere contro le esternalizzazioni dispendiose e voler testardamente far risparmiare i soldi dei cittadini che a causa della cattiva amministrazione, hanno subito aumenti fino al 300% sulle tasse pagate.

È curioso – sostiene il gruppo consiliare –  che solo dopo il loro intervento, già si parli del nuovo bando, con un aggio che dovrebbe essere inferiore al 15%. Quindi si poteva operare con una percentuale nettamente inferiore anche prima? Evidentemente sì, ma non si è fatto. Con buona pace dei soldi dei rendesi già sprecati.

Sul resto – concludono – le chiacchiere stanno a zero: siamo tartassati e le colpe sono ben note, e questi scaricabarile o questo volersi tirare fuori dalle responsabilità hanno abbondantemente stancato.

 

Gli Highlanders volano, ma con i piedi per terra

CATANZARO – Nella partita di esordio nel campionato 2015 di football americano, gli Highlanders Catanzaro vincono per 14 a 7 contro gli Sharks Palermo, con una prestazione in cui alternano cose buone a cose meno buone.

A fine partita sul volto di coach Marino e coach Imbesi, si legge la soddisfazione per la vittoria ottenuta ma anche la consapevolezza delle cose che durante il match hanno funzionato meno bene e per le quali bisognerà correre ai ripari. Nelle dichiarazioni post partita, entrambi gli allenatori degli Highlanders mantengono i piedi per terra e mettono l’accento sulle lacune della proprio team, oltre a riconoscere i meriti dei siciliani.

Una precisazione infatti  è d’obbligo: gli avversari di domenica erano considerati di ottimo livello e tali si sono dimostrati alla prova dei fatti, poiché , seppur molto rinnovati e con diversi giocatori all’esordio in prima squadra, gli Sharks sono una squadra ordinata, vigorosa, con ottime individualità ben inserite in un meccanismo ben oliato, capace di limitare l’attacco catanzarese per un lungo tratto della partita.

In una giornata fredda ma serena, dopo la pioggia e la grandine del giorno prima, sul terreno del “Verdoliva” in perfette condizioni, gli Highlanders partono fortissimo e, già nel primo quarto, con due touchdown consecutivi del runningback Consuele Morrone, ben supportato dai compagni del reparto d’attacco, vanno in vantaggio per 14 a 0.

La difesa degli Sharks è in difficoltà ma riesce lentamente , durante il secondo e il terzo quarto, a prendere le misure dell’attacco nero oro, fino a bloccarlo definitivamente, non concedendo più punti ai catanzaresi dopo le due segnature iniziali.

Gli Highlanders riescono a gestire bene il prezioso bottino iniziale e, pur con qualche difficoltà in difesa a cui riescono comunque a porre rimedio, arrivano all’intervallo conservando i 14 punti di vantaggio.

Nella  ripresa giunge la meritata segnatura dei palermitani, con un bel lancio sul ricevitore Liggio che conclude in meta una corsa di 25 yard.

La difesa degli Highlanders nell’occasione appare distratta ma questo sarà l’unico irrimediabile errore della partita da parte dei difensori catanzaresi.

Da lì e fino alla fine del match, con grande forza di volontà e buona tenuta fisica, respingono tutti i tentativi dei siciliani di pervenire al pareggio.

L’attacco Highlanders dal canto suo, seppur limitato dagli aggiustamenti operati dalla difesa degli Sharks, riesce comunque a tenere il pallone in proprio possesso quel tanto che basta a portare a casa la vittoria.

Ora per gli Highlanders, un turno di riposo, prima del match di domenica 15 marzo a Napoli contro gli 82ers, in una sfida delicatissima che per i catanzaresi, mette in palio il primo posto nel girone A.

L’ospedale di Lamezia chiude il reparto pediatrico, le parole di Barbanti

ROMA – Il cittadino eletto alla camera, Sebastiano Barbanti (Alternativa Libera) ha dichiarato:

“Sono mesi ormai che ci stiamo occupando del problema della sanità calabrese e le nostre parole stanno diventando tristemente profezia. In Calabria chiude il reparto pediatrico dell’Ospedale di Lamezia, che da oggi per mancanza di personale – in primis medici – non potrà più prendersi cura dei bambini e delle loro patologie. Questa chiusura avviene dopo il ridimensionamento del centro trasfusionale e la soppressione del parto indolore. Inoltre la Tin è a rischio chiusura. Praticamente stanno smantellando il presidio ospedaliero della quarta città della Calabria.

Purtroppo non possiamo di certo sorprenderci. Questa drammatica situazione non è certo arrivata dal nulla, ma è frutto di incompetenze da parte di numerose istituzioni del territorio. Sarebbero tanti i colpevoli da attaccare, a cominciare da un Governo, che continua imperterrito a non curarsi del problema ignorando i nostri appelli e continuando nel suo insensato atteggiamento di noncuranza, passando poi dalla Regione ai cui vertici sembrano totalmente smarriti e non riescono a prendere in mano la situazione.

Di questo passo, il reparto pediatrico dell’Ospedale di Lamezia, che non è il primo a chiudere, di sicuro non sarà l’ultimo. Lentamente la nostra sanità perde un pezzo alla volta, avvicinandosi sempre più a una disfatta, che sarebbe clamorosa per un paese civile (almeno sulla carta) come il nostro. La nostra solidarietà va sicuramente a tutti i calabresi, che continuano a pagare giorno dopo giorno le conseguenze di tutte queste gestioni scellerate. Continueremo a portare avanti la nostra battaglia di denuncia, sperando che ai vertici del potere qualche dormiente si svegli e inizi a fare il proprio lavoro, oppure sperano che la situazione si risolva da sola?”

Il GIAC punta a costituire il Contratto di Rete di Impresa

CASTROVILLARI (Cs) – Il Presidente Gruppo Imprese Associate Castrovillari (GIAC), Vincenzo F. Zaccaro, informa, attraverso la diffusione di un comunicato stampa, quanto segue:

L’anno è ormai trascorso e il GIAC  nonostante le difficoltà dovute alla perdurante crisi economica si impegna ancora una colta a unire le forze per raggiungere il primo degli obiettivi programmati: costituire Rete Impresa per collaborare e innovare, competendo sul mercato attraverso la stipula di un contratto di rete che disciplina la collaborazione tra le imprese. Esso si sostanzia in un contratto aziendalistico, imprenditoriale, organizzativo, relazionale ed aggregativo.

Partecipare a una rete di imprese comporta lo scambio di informazioni, l’unità di gestione e il controllo condiviso dei costi, nel rispetto della propria autonomia. L’obiettivo è la crescita delle aziende partecipanti, ma anche il beneficio per i fruitori dell’ampia offerta di mercato da parte di Rete Impresa: ciò produrrà la crescita delle attività economiche e di mercato locali.

Lode e merito vanno alle imprese associate che, grazie all’impegno di progredire nel lavoro, hanno evidenziato questo progetto innovativo in ambito locale, entusiasmato gli animi e reso possibile una aggregazione tra le imprese.

In qualità di Presidente del GIAC, promotore del progetto, continuerò a garantire il massimo impegno per fare emergere la professionalità delle imprese locali e realizzare l’integrazione progettuale e culturale.

Quindi chiedo alle Istituzioni, ancora una volta, di attivarsi per favorire le nostre imprese, al di la del colore politico CHE FACCIANO PROPRIA la nostra proposta.

Gli aspetti tecnici e gli accordi interni alla rete d’impresa sono stati curati dal dott. Paolo Rende, commercialista, e dalla dott.ssa Ilaria Perrotta, nuovo notaio insediatosi da pochi mesi nel distretto di Castrovillari.

Lo storico Tribunale di Rossano protagonista del libro “Io non chiudo”

ROSSANO (Cs) – Francesco Sapia, giornalista rossanese, ha presentato il suo primo libro, intitolato “Io non chiudo”, presso palazzo San Bernardino, all’interno della sala rossa. Il libro racconta i fatidici giorni di protesta da parte dei professionisti e i cittadini contro la chiusura e soppressione, avvenuta nel settembre 2013, dello storico Tribunale di Rossano. Un volume di 72 pagine, attraverso le quali Sapia narra la storia datata di fatti e con la forza delle parole evoca le immagini di quel periodo che portò gli ultimi Governi a scegliere di chiudere, tra altri, anche il Tribunale di Rossano, una scelta che toccò profondamente molte persone. Il filo rosso del dibattito, uno scambio di opinioni e critiche costruttive, questo lo scopo del giornalista nel corso della presentazione del libro, serata che ha visto la partecipazione di tanta gente, entusiasta di accogliere la voce di un uomo che parla per molti. 

Ricordo di Carlo Mazzacurati a cura di Ugo G. Caruso

ROMA – Al Cineclub Alphaville di Roma (Via del Pigneto, 283) martedì 3 marzo alle ore 21 è in programma un incontro curato e condotto da Ugo G. Caruso in memoria di Carlo Mazzacurati, scomparso prematuramente agli inizi del 2014. A tratteggiarne la figura umana e artistica ci saranno due collaboratori abituali del regista, gli sceneggiatori Franco Bernini e Doriana Leondeff, che gli furono vicini in momenti diversi del suo percorso. Insieme a loro anche l’attore e doppiatore Pasquale Anselmo, tra gli interpreti del film che sarà proposto a seguire, L’altra vita un titolo del 1992 un pò dimenticato, passato di rado in televisione e mai editato in dvd a causa delle vicende legali che travolsero il suo produttore Angelo Rizzoli.

“L’ho scelto perchè oltre a giudicarlo il suo film più riuscito – confida Caruso, coetaneo del regista scomparso dal quale lo dividono un pugno di giorni – mi pare che per la sottovalutazione cui andò incontro alla sua uscita, rappresenti il paradigma dell’opera di Mazzacurati e della sua fortuna presso la critica e il pubblico, decisamente inferiore, nonostante i vari riconoscimenti, ai suoi meriti e al suo talento. Il film peraltro si avvale di un cast ragguardevole: Sivio Orlando, Adrianna Biedrzynska , Claudio Amendola, Giorgio Tirabassi, Antonello Fassari, Luisa De Santis, Antonella Ponziani, Kim Rossi Stuart oltre a Monica Scattini, anch’ella recentemente scomparsa e al già citato Pasquale Anselmo. Tra i tanti pregi del film è impossibile non menzionare anche il tema musicale composto dal chitarrista americano Ralph Towner. Ambientato in una Roma sorprendente e riconoscibilissima ad un tempo, estremamente vera quanto insospettabile, Un’altra vita racconta un’amore difficile e pericoloso che spinge un uomo mite a sovvertire la propria esistenza grigia e routinaria avventurandosi in una sorta di discesa negli inferi delle periferie romane che lo metterà in contatto con un milieu marginale e sconfinante nella devianza. Cinefilo appassionato, amico da tutti rimpianto, esploratore di paesaggi, siano essi la campagna veneta e il Delta del Po come i sobborghi capitolini, fine tratteggiatore di psicologie femminile, cantore antiretorico degli antireoi e dei dimenticati, il regista padovano che come scrive Antonio Costa nella monografia critica a suo tempo dedicatogli, proteggeva nel suo corpo imponente ‘l’anima dondolante del ragazzo’, attende ancora la rivalutazione che gli è dovuta e la giusta collocazione nel cinema italiano contemporaneo.”.

Parte CO.RE. – Area Urbana Cosenza-Rende

RENDE (Cs) – Aniti vi aspetta lunedì 2 Marzo a partire dalle 17.30 presso il Talent Garden di Rende, sito in Via Marco Polo 7, dove si terrà la presentazione del Laboratorio Territoriale di Innovazione Sociale dell’Area Urbana Cosenza-Rende.

Aniti è un’impresa sociale formata da un gruppo di giovani calabresi, laureati in varie discipline, rafforzato da competenze di professionisti senior di elevato livello scientifico e tecnico. Con il Progetto RisorgiMenti.Lab ha partecipato con successo all’Avviso Pubblico “Smart Cities and Communities and Social Innovation” (Bando Miur del 2012).

RisorgiMenti.Lab (www.risorgimentilab.it) è un ambiente di partecipazione che offre alle comunità un insieme integrato di strumenti per realizzare idee (Progetti di Innovazione Sociale) che rispondono ai bisogni sociali insoddisfatti.

Gli strumenti offerti dalla piattaforma sono: la Partecipazione Civica, per la riflessione collettiva; i Concorsi di Idee, per mettere in moto la creatività;  la Progettazione Partecipata, per progettare insieme; il Crowdfunding, per ottenere finanziamenti e donazioni per mezzo di pratiche economiche distribuite; il Baratto e la Banca del Tempo per scambiare beni e servizi senza la mediazione del denaro; e Beni Inutilizzati per Segnalare, mappare e utilizzare beni pubblici e privati dimenticati o lasciati all’incuria.

Occorre perseguire la convinzione che le persone abbiano la creatività per trasformare la realtà in cui vivono, e Aniti desidera aiutare le comunità a sviluppare questa attitudine ed a ripensare i propri bisogni, non più come ostacoli, ma come sfide da affrontare insieme e trasformare in alternative concrete e sostenibili.

La prima articolazione operativa di RisorgiMenti.Lab sono i Laboratori, spazi per lo sviluppo di reti sociali e nuove collaborazioni tra singole persone, istituzioni, associazioni, imprese, al fine di progettare e realizzare Progetti condivisi di Innovazione Sociale capaci di rispondere ai bisogni emergenti.

I Laboratori sono tematici o territoriali e, tra quelli territoriali, il gruppo di Ricerca di Aniti ha deciso di avviare CO.RE. il Laboratorio dell’Area Urbana Cosenza – Rende.

L’incontro sarà l’occasione per riflettere su ciò che è emerso dall’attività di ricerca-azione, dalla raccolta ed interpretazione dei dati e partecipare insieme ad un dibattito aperto e costruttivo, interrogandoci  su come e se è possibile rispondere in modo partecipato alle esigenze del territorio e mobilitare tutte le risorse positive della comunità locale, anche con l’aiuto delle tecnologie digitali.

On. Nicodemo Oliverio: le parole del Papa scuotono le nostre coscienze.

ROMA – L’On. Nicodemo Nazzareno Oliverio capogruppo del PD in commissione agricoltura della camera dei deputati, ha diffuso questo comunicato stampa, per smuovere alla riflessione sulle parole di Papa Francesco:

Quando il denaro diventa un idolo, comanda le scelte dell’uomo. E allora rovina l’uomo e lo condanna”. Le espressioni di Papa Francesco, rivolte ai settemila soci della cooperazione in udienza in Vaticano, rappresentano una forte denuncia contro il capitalismo e contro la schiavitù imposta dal denaro e dal suo uso distorto. E ci riportano ad una forte espressione di san Francesco d’Assisi: “il denaro è lo sterco del diavolo”.

Ci ritroviamo con convinzione con il Papa, quando afferma che “il denaro a servizio della vita può essere gestito nel modo giusto dalla cooperativa, se però é una cooperativa autentica, vera dove non comanda il capitale sugli uomini ma gli uomini sul capitale”.

La Politica, le Istituzioni, l’associazionismo devono fare tesoro dell’insegnamento del Santo Padre, che chiede di lottare “contro lo sfruttamento del lavoro, contro le manipolazioni del mercato e contro gli scandalosi traffici di corruzione”, impegnandosi a pagare “più giusti salari” e operare per “far vivere con dignità le famiglie”.

Il ricco ed articolato mondo della cooperazione del nostro Paese dimostra che si può promuovere sviluppo e creare lavoro, anche nel comparto agroalimentare e in particolare nell’agricoltura sociale, a partire da una concezione economica basata sulla solidarietà e sulla sussidiarietà e che metta la persona centro della impresa economica.

Al Presidente della Confcooperative nazionale Maurizio Gardini, riconosciuto protagonista di un esemplare modello cooperativo e a tutti i soci presenti nell’Aula Paolo VI un forte incoraggiamento per il lavoro che quotidianamente svolgono e per i risultati conseguiti.

Ambientalisti e amanti della natura, apre la nuova sede sociale del WWF

CATANZARO – Inaugurata la nuova sede sociale del WWF Catanzaro Onlus, un altro punto di riferimento importante per gli ambientalisti e gli amanti della natura nel Parco della Biodiversità mediterranea della Provincia di Catanzaro. Questo pomeriggio, alla presenza del presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno e della dirigente del Settore Rosetta Alberto, i locali messi a disposizione dell’amministrazione provinciale hanno aperto i battenti con l’avvio del Corso di Formazione per Guardie Ambientali WWF. Si tratta di un Corso che avrà una durata complessiva di 60 ore e vedrà la presenza di docenze altamente qualificate in materia giuridica e ambientale, che formeranno i volontari ai loro compiti di istituto. Al momento sono cinquanta le aspiranti guardie ambientali: la prima lezione sull’ambiente è stata tenuta proprio dalla dirigente provinciale del settore, Alberto.

L’Amministrazione Provinciale di Catanzaro ha concesso una sede all'associazione ambientalista, con cui già da tempo collabora, supportandola in vari progetti. Dall'educazione ambientale (l’associazione offre già all’interno del parco cittadino visite naturalistiche gratuite sia a piedi che a bordo del trenino) al recupero della fauna selvatica in difficoltà (oltre 130 i selvatici recuperati nel 2014 e affidati alla cure del Centro Recupero Animali Selvatici del capoluogo) il WWF Catanzaro Onlus muove le proprie forze indirizzandole verso la tutela  ambientale e del patrimonio naturalistico.

“Il potenziamento di figure qualificate come quelle che fanno riferimento al WWF – ha evidenziato il presidente Bruno – rappresenta un ulteriore segno tangibile dell’attenzione e della cura che l’amministrazione provinciale riserva al polmone verde nel cuore della città capoluogo di Regione, prezioso patrimonio ambientale e culturale di tutta la Calabria. Noi continuiamo ad essere a vostra disposizione e contiamo sul vostro prezioso contributo. Il senso civico, il rispetto del patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale dell’intera collettività che può fruire del Parco, delle sue strutture sportive e ludiche, delle opere d’arte presenti nel cuore del capoluogo di regione deve essere da stimolo a tutelare quello che è un fiore all’occhiello della provincia, e della regione, da danneggiamenti ed episodi di inciviltà – ha ribadito il presidente Bruno -. Anche perché continuare a spendere risorse per riparare danni causati dall’inciviltà diffusa, significa purtroppo sottrarre fondi che potrebbero essere invece destinati ad incrementale i servizi e aumentale la qualità di quelli esistenti”. Quello rivolto dal presidente Bruno è l’ennesimo appello alla collettività a “prendersi cura” del Parco, intento agevolato dalla presenza del WWF che, come ha rimarcato Simona Curatola (Presidente WWF Catanzaro ONLUS) “vuole occuparsi di educazione ambientale e non solo di tutela”.

Francesco Amato, Vice Coordinatore Guardie WWF provincia di Catanzaro (presente anche Saverio Feudale Coordinatore Guardie WWF provincia di Catanzaro, e numerosi volontari) ha ribadito che la nuova postazione del WWF Catanzaro Onlus all’interno del Parco della Biodiversità Mediterranea si tradurrà in una presenza sempre più concreta per tutta la comunità, un’apertura ancora maggiore alle istanze di sensibilizzazione che prevengono da territorio e un punto di riferimento per la formazione, l’informazione e l’educazione ambientale e la tutela faunistico-ambientale nel territorio. Inoltre, la presenza del WWF, con il suo Nucleo Provinciale di Guardie Ambientali, sarà un supporto in più per l’Amministrazione Provinciale, già molto attenta e impegnata nella salvaguardia dello splendido patrimonio naturalistico del territorio.


 



	

Celico: riapre la discarica, i cittadini non si arrendono

CELICO (Cs) – Dopo due mesi di stop forzato, dal 2 marzo la discarica illegale di Celico riapre.

Due mesi durante i quali i rifiuti sono stati lavorati e abbancati in altre discariche, a norma o quasi o per nulla, senza che il sistema ne abbia risentito. Anzi, dai dispositivi del dipartimento ambiente della Regione Calabria si legge allibiti che di domenica non è stato neanche necessario tenere aperta la discarica di Pianopoli.

Da lunedì prossimo quindi possono riprendere gli sversamenti in mezzo ai boschi della Sila, con i tir che si incroceranno con le auto dei vacanzieri che risalgono la statale 107 per godere dell’aria una volta incontaminata del Gran Bosco d’Italia. I turisti in montagna avranno modo di assaporare anche l’aria del mare, ammirando gli stormi dei gabbiani che svolazzano sulle prove del fallimento di un’intera classe politica.

Al Governatore Oliverio si domanda che fine abbia fatto il nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti. Dai consiglieri Guccione e Giudiceandrea, pronti a raccattare voti in Presila, si vorrebbe sapere quali sono le giustificazioni che spingono il dipartimento ambiente a utilizzare la discarica illegale di Celico per sversare circa 850 tonnellate la settima di rifiuti quando sino ad oggi non vi è stata questa necessità.

E’ di pochi giorni fa la notizia dell’avviso di conclusione delle indagini per la vicenda di intestazioni fittizie di quote societarie per bypassare la normativa antimafia che ha visto implicato il magistrato in pensione Tricoli e l’imprenditore Vrenna. Intanto nuovi collaboratori di giustizia testimoniano degli intrecci tra la gestione dei rifiuti e la ‘ndrangheta. Esiste un problema di opportunità politica che dovrebbe indurre ad una maggiore cautela.

Nel frattempo l’amministrazione comunale di Celico fa orecchie da mercante alle continue richieste del comitato per avere notizie su cosa e come viene sversato in discarica. L’amministrazione di Rovito invece, dopo l’impegno solenne preso in consiglio comunale, langue. Con il legale ancora in attesa dell’incarico per depositare il ricorso al TAR e con la promessa di convocazione di un consiglio comunale congiunto dei paesi della Presila rimasta solo sulla carta.

Collusione e connivenza hanno permesso e continuano a permettere la devastazione del territorio Presilano.

La popolazione resiste e non si arrende.