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Marco Martino (Giovani UDC) al fianco dei medici contro la soppressione delle guardie mediche

VIBO VALENTIA – Lo smantellamento di alcuni presidi guardia medica all’interno della provincia di Vibo Valentia, sta creando malumore all’interno della politica locale. L’ultimo a scendere in campo è il coordinatore regionale dei giovani Udc Marco Martino il quale ha voluto esprimere tutta la sua vicinanza ai medici e alle popolazioni che saranno private del servizio:marco martino

<<Mi sento di schierarmi fortemente al fianco dei medici delle guardie mediche – ha dichiarato Martino –  che da tantissimi anni dedicano parte della loro vita al servizio della collettività e dei bisognosi. La chiusura di alcuni presidi locali previsti dal decreto rappresenta l’ ennesimo scippo messo in atto al territorio Vibonese ed ai numerosi cittadini che ormai sono succubi di decisioni scellerate che vanno contro ogni interesse civico, causando continuo disservizio alla popolazione>>. Il ridimensionamento sanitario interesserà i centri vibonesi di Pizzoni, Mongiana, Spilinga, Simbario e Capistrano, e in quest’ultimo Martino esercita il ruolo di consigliere comunale:<<Su questi centri – continua Martino – i dirigenti sanitari contano di compensare la “scomparsa” della sede fisica di guardia medica con altri accorgimenti, come il potenziamento della medicina di base, dell’emergenza-urgenza e con l’invio in alcuni casi, di un’auto medica o di un’ambulanza, ma ciò non è sufficiente a garantire in maniera corretta un servizio di fondamentale importanza. Il diritto alla salute non può restare inerte dinanzi ad alcune immotivate ed incomprensibili scelte che rischiano di acuire ulteriormente la situazione soprattutto in quelle province maggiormente penalizzate dalla forte ed evidente sperequazione dell’offerta sanitaria>>. La sanità Vibonese è già in ginocchio per altri aspetti, come le problematiche degli ospedali:<<La provincia di Vibo è sempre più spoglia e malconcia, dai dati recenti considerata la più povera ma soprattutto la più carente. Mi addolora pensare che i tagli debbano riguardare la salute pubblica. I centri delle guardie mediche hanno sempre dimostrato grande utilità e prontezza di intervento. Hanno saputo dimostrare grande incisività nel salvare migliaia di vite umane, di essere al servizio dei nostri anziani che in territori isolati e non poco lontani dalla città capoluogo, sono oggetto spesso di trascuratezza e dimenticanza>>. Infine Marco Martino si è rivolto alla politica:<<Devono mettere da parte ideologie e combattere una battaglia comune. Interroghino al più presto il ministro chiedendo l’ annullamento di questo terribile provvedimento>>.

Botta e risposta tra l’Amministrazione Manna ed il gruppo “Rende Cambia Rende” sul problema “cimitero”

RENDE (CS) – Alla denuncia da parte del gruppo di “Rende cambia Rende” risponde l’Amministrazione Comunale guidata da Marcello Manna sul tema del cimitero comunale.

“Tutto quello che è stato possibile fare – afferma la nota – nell’area cimiteriale è stato fatto. Complessivamente sono già stati realizzati e consegnati 37 nuovi loculi. Il progetto per la costruzione di altri 200 loculi è stato già appaltato e a breve inizieranno i lavori e l’approvazione per la costruzione di ulteriori 62 spazi”.

Marcello Manna, Sindaco di Rende
Marcello Manna, Sindaco di Rende

“Si ricorda inoltre al gruppo “Rende cambia Rende” che è stata inserita la progettazione per il nuovo cimitero come project nel piano triennale delle opere pubbliche e che si sta lavorando ad una riclassificazione globale dell’intera area cimiteriale al fine ricavarne nuove zone idonee all’ampliamento della stessa. Si vuole inoltre precisare come la situazione attuale sia frutto della mancata programmazione da parte delle amministrazioni precedenti e non, come maliziosamente dà ad intendere la polemica del gruppo “Rende cambia Rende”, all’incapacità degli attuali amministratori. É bene ribadire che il cimitero di Rende è stato sempre trascurato e, tutte le opere intraprese da questa Amministrazione per porre rimedio allo stato amministrativo di abbandono della struttura necessitano di un iter burocratico non comprimibile, sempre che, ovviamente, si voglia rimanere nell’ambito della legalità. Questa amministrazione sta per assicurare una convenzione – conclude la nota – con una società per la riqualificazione e la programmazione della cultura cimiteriale a Rende e, nell’ultimo consiglio comunale si è attuata un’importante e storica modifica al regolamento cimiteriale, rendendo finalmente possibile anche nel nostro comune la pratica della cremazione”.

Verta (FI – G): “Rom? Problema risolto”

COSENZA – La questione dei Rom sarebbe un problema risolto secondo Williams Verta, Coordinatore Provinciale FIG. Queste le sue parole:IMG_1185

“L’architetto Mario Occhiuto nella duplice veste di sindaco e presidente della Provincia di Cosenza, è riuscito insieme a tutta la sua squadra di governo a eliminare il gravoso problema dei Rom, in un’ottica del processo di riqualificazione dell’intera area urbana intrapreso dal primo giorno di legislatura. Lo afferma in una nota Williams Verta Coordinatore Provinciale di Forza Italia Giovani – che continua affermando – i cittadini di Cosenza conoscono le dinamiche territoriali, hanno occhi per vedere e orecchie per ascoltare, per cui quando si tratterà di esprimere un consenso elettorale, sicuramente sapranno giudicare se l’attuale amministrazione ha lavorato bene oppure no. Il vecchio campo Rom è stato smantellato, per cui oggi possiamo dire con fermezza che questo problema non esiste più. La vecchia classe politica non è stata in grado di fare nulla in questa direzione, ora che qualcuno finalmente a posto fine a questa storia fatta di degrado, inquinamento e delinquenza, ci sono persone anzi politici scellerati pronti a puntare il dito contro qualcuno solo per dire si poteva fare diversamente. Noi siamo per la politica dei fatti, se c’è un problema che va risolto, ci vuole subito una soluzione, poi non resta che entrare in azione. Questa è l’unica filosofia che conosciamo, per noi contano solo i risultati che si portano a casa.”

 

Lamezia Terme, parla Calabria al Centro

LAMEZIA TERME (CZ) – In merito alle manifestazioni i questi giorni, il Gruppo Consiliare Calabria Al Centro di Lamezia Terme, diffonde nota stampa attraverso il Capo Gruppo Salvatore De Biase: Calabria in movimento

E’ veramente un periodo difficile per i precari, specie quelli della Calabria. Numerose sono le rivendicazioni  di questi giorni, non ultima, il sit-in di centinaia di persone appartenenti ai percettori di mobilità in deroga davanti alla sede della cittadella regionale di Catanzaro.

Ogni realtà territoriale e comunale deve confrontarsi quotidianamente con le difficoltà e con i disagi di migliaia di giovani in cerca di lavoro e con tutte le categorie di precari che lottano e sperano in una stabilità economica e occupazionale. Il gruppo consiliare Calabria al Centro, esprime solidarietà e vicinanza ai 13 Lavoratori Socialmente Utili che in questi giorni hanno avuto risolto, per norme escludenti, anticipatamente il contratto di lavoro a tempo determinato con il Comune di Lamezia Terme. Una vicenda questa, molto delicata e drammatica, che ripercorre paradossalmente le sorti degli altri 10 dipendenti, prima assunti e a distanza di pochi giorni licenziati, che certifica lo sfascio e la superficiale gestione della Giunta Speranza e della sua classe Dirigente, che negli anni ha prodotto danni irreparabili, tradendo  aspettative e  speranze di uomini e donne della nostra città.

La vicenda dei Lavoratori Socialmente Utili, in questo momento, merita un’attenzione politica approfondita, anche alla luce del Decreto di rigetto (RG n.434/2015) formulato dal Tribunale di Lamezia Terme in merito al ricorso dei 10 ex dipendenti. Stante le motivazioni, si apprende che la risoluzione del contratto di lavoro dei dipendenti LSU viene determinata perché il Comune di Lamezia Terme non ha rispettato l’indicatore dei tempi medi nei pagamenti per l’anno 2014, (governo Speranza) ai sensi dell’art. 41 del D.L. 66/2014.

Una vicenda kafkiana, se si analizzano tempi, procedure e le dettagliate relazioni del Ministero dell’Interno: la Giunta Speranza e i Dirigenti preposti, contrattualizzano i LSU in data 30 dicembre 2014 “dimenticando” forse, di avviare preventivamente la obbligatoria procedure prevista ai sensi ex art. 243 bis del TUEL 267/2000, e a poco meno di due mesi dalla scadenza naturale del contratto di lavoro, gli stessi vengono annullati in applicazione dell’art. 41 del D.L.66/2014 che al comma 2, che recita chiaramente che non si può procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo…nell’anno successivo a quello di riferimento.

Considerate le gravi anomalie procedurali, che hanno interrotto un percorso di stabilizzazione da tanto tempo desiderato e atteso dai lavoratori socialmente utili assegnati al Comune di Lamezia Terme, il gruppo Calabria al Centro richiama l’attenzione dei Parlamentari regionali e locali affinchè, con urgenza, venga affrontata e risolta la questione dei LSU del Comune di Lamezia Terme e della Calabria, nell’imminente approvazione della Legge di stabilità 2016, magari proponendo delle disposizioni urgenti per il processo di stabilizzazione dei LSU/LPU, che nello specifico assicurino la nuova Legge di stabilità potrebbe sanare la deroga al rispetto dell’indicatore medio dei pagamenti. Sarebbe un contributo fondamentale per dare una attesa positiva ai 13 lavoratori e alle loro famiglie e a quanti potrebbero beneficiare di tale modifiche ed integrazioni.”

Cirò Marina, dimissioni di massa in consiglio comunale. Avviata la fase di scioglimento

Comune-di-Ciro-MarinaCIRO’ MARINA – Nove consiglieri comunali su sedici hanno protocollato in comune e presso la prefettura di Crotone, la propria lettera di dimissioni, determinando di fatto l’avvio delle procedure di scioglimento anticipato dell’amministrazione comunale. Peraltro il mandato del sindaco, Roberto Siciliani, espressione del movimento dei Demokratici, era in scadenza la prossima primavera. A sottoscrivere le dimissioni sono stati cinque consiglieri di maggioranza, Leonardo Gentile, Antonio Anania, Francesco Ferrara, Ferdinando Amoruso e Vincenzo Chiarelli, e quattro di minoranza, Nicodemo Parrilla, Dino Carluccio, Salvatore Malena e Domenico Spataro. Nel documento, firmato davanti ad un notaio, si legge che le dimissioni sono determinate da incompatibilità politica ed amministrativa. Amaro il commento del primo cittadino Siciliani, affidato ad un post sui social network: “Vi Comunico che mi hanno mandato a casa. A me dispiace solo per Voi Cittadini. La Città di Cirò Marina sarà amministrata dai Commissari. Ringrazio Tutti affettuosamente”.

Antonio Stasi ( FI Giovani Rossano ): “Il Territorio per rinascere ha bisogno di noi giovani”

ROSSANO (CS) – Il coordinatore locale del gruppo Giovani di Forza Italia di Rossano, Antonio Stasi, esprime le sue considerazioni – che di seguito riportiamo – sull’attuale rapporto frapolitica, giovani e territorio:

“Il clima instauratosi in questa nostra odierna società, indubbiamente, non è certo dei migliori poiché una esuberante demagogia strisciante avanza senza sosta.

Tale atmosfera è sinonimo di un reale malcontento diffuso tra la gente giacché provocato, nel corso dei decenni, da una certa classe politica intenta a curare interessi particolareggiati a discapito di quelli generali. E’ risaputo, oramai, che in questo marasma economico – sociale la questione morale in politica è diventata una mera scienza al servizio di laidi esecutori di sentenze promanate da stolidi arbitri faziosi. Assistiamo, perciò, a contingenze da ribrezzo, a politiche di quartiere e a soggetti che si ergono a tuttologi i quali, con disfattismo becero, puntano il dito contro talune fazioni partitiche azionando sterili soliloqui.Foto Antonio

Noi, piuttosto, concepiamo la politica come una missione tesa ad ascoltare e a cogliere, come un grande orecchio umano, le istanze della gente. Il cittadino, indubbiamente, in questa confusoria realtà ha il diritto di essere tutelato, rassicurato e non di certo penalizzato da comportamentistiche antidemocratiche con il ripugnante intento di gettare fumo negli occhi sollevando inutili polveroni mediatici.

Il nostro Territorio, in questo totale disfacimento, ha patito e continua a patire uno smacco tremendo e vergognoso in ogni suo settore istituzionale: dal complessivo smantellamento della Sanità a un presidio di giustizia che non c’è, dalla questione trasporti su rotaia a quello su gomma per non elencare le tante criticità presenti che, certamente, avremmo modo di riesaminare in altre occasioni e contesti.

Il futuro di questo nostro depredato, se non depauperato, Territorio deve essere affidato nelle mani di giovani capaci di ribaltare le sorti economiche e sociali dell’intero comprensorio. Occorre avere il coraggio di spazzare via una certa classe dirigente che ha compiutamente annichilito questo Territorio ricolmo di innumerevoli potenzialità in modo da porre fine a certe logiche, oramai, vetuste e deleterie che continuano ad offendere l’intelligenza di un popolo ridotto letteralmente alla fame.

Il nostro movimento, in questi anni, ha sempre teso l’orecchio verso un malumore pulsante e visibile tra i giovani e, quindi, intende continuare ad essere un punto di riferimento per costoro che, delusi dalla politica, potranno dare voce e corpo a quelle istanze assiduamente bistrattate e mai accolte. Difatti, sul punto, un plauso va al coordinamento di Forza Italia Calabria, validamente capitanato dall’On Jole Santelli, il quale ha intrapreso da tempo una strada di totale rinnovamento affidando ai giovani la guida di un partito ricolmo di risorse e valori. Non a caso, giorni addietro, è stato costituto il coordinamento provinciale di Forza Italia composto da tre giovani e caparbi coordinatori.

Il contesto di questo indotto sottosviluppo, purtroppo, non ha fatto altro che precarizzare, in tutto e per tutto, un’intera generazione di giovani i quali si son visti svilire e sradicare un elemento essenziale di vita: la SPERANZA. L’obiettivo primario, perciò, è quello di fortificare le colonne portanti della politica sociale in modo che essa si interfacci direttamente col popolo espungendo, una volta per tutte, quel concetto tanto diffuso nelle masse della così designata “politica di Palazzo”.

Pd, scontro Magorno-Guglielmelli. Chiesta la convocazione della Direzione regionale

Luigi Guglielmelli 2COSENZA – Luigi Guglielmelli lo aveva preannunciato: senza la ratifica della Direzione regionale la nomina di Ferdinando Aiello a commissario dei circoli Pd di Cosenza è carta straccia. E il segretario provinciale a Magorno ha concesso soltanto un paio di giorni. Giusto il tempo di non guastargli le nozze. Poi ha formalizzato la richiesta di convocazione dell’assemblea, vergando la seguente missiva: “Carissimo Ernesto. Come sai, dopo il provvedimento sulla città di Cosenza ho espresso delle criticità sia sulla legittimità dell’atto che sull’andamento del tesseramento 2015. Poiché, per aver efficacia, la nomina del Commissario cittadino deve comunque essere ratificata entro 30 giorni dalla Direzione regionale, pena la decadenza dell’atto stesso, ti chiedo, per evitare incertezze e vuoti politici, di convocare prima possibile la predetta Direzione anche al fine di discutere politicamente delle prossime elezioni amministrative che si terranno a Cosenza e in Calabria e per affrontare il tema del tesseramento che a quanto mi risulta è fermo in tutte le Federazioni provinciali. Ritengo infatti che in Direzione si possa avviare una discussione politica proficua e utile per il Pd”. Adesso, ammesso che Magorno risponda in maniera tempestiva ed affermativa, si apre la guerra dei numeri, in altri tempi si sarebbe detto, delle tessere. Perché il voto della Direzione regionale sarà un indicatore decisivo non tanto e non solo per la conferma dell’incarico assegnato ad Aiello. Soprattutto offrirà un quadro degli attuali equilibri interni al partito in Calabria. Chi prevarrà? I renziani incarnati da Magorno e sostenuti, forse, anche da Guccione, che sembra aver definitivamente abbandonato Oliverio? O la corrente che fa riferimento al governatore e all’asse Adamo-Bruno Bossio? Non è solo una questione formale. Chi ha in mano il partito decide se fare o meno le primarie, decide quale nome proporre per candidarlo alla carica di sindaco di Cosenza, decide se dialogare con le altre sigle della coalizione o se imporre loro un nome a cui tutti, volenti o nolenti, devono adeguarsi, pena la necessità di competere in solitudine o, peggio, di ritirarsi dalla competizione. Ma chi ha in mano il partito determina anche le candidature in seno alle liste, di norma controlla i documenti dell’apparentamento, detiene le deleghe per utilizzare il simbolo del partito e, di conseguenza, ha facoltà di aggiungere, togliere o sostituire i nomi dei candidati della lista Pd anche un minuto prima della presentazione. Una prassi questa che si colloca fuori dell’alveo della legalità, ma sistematicamente adottata da tutte le forze politiche. La sensazione però, è che la scelta del commissariamento sia stata ponderata e che la conta Magorno e soci l’abbiano già fatta.

Incontro tra i membri della II commissione per i lavori pubblici

castrovillariCASTROVILLARI(CS)-Nella Seconda commissione consiliare “Lavori pubblici, Urbanistica, Viabilità, Trasporti ed Ambiente” del Comune di Castrovillari, costituita dai consiglieri di minoranza Ferdinando Laghi e Maria Antonietta Guaragna, e da Francesca Dorato,  Gerry Rubini e la presidente Maria Silella, per la maggioranza, è stata avviata, oggi pomeriggio in Sala Giunta, preventivamente,  la discussione tecnica  per riesaminare i regolamenti “energetico ambientale comunale” e quello riguardante “le concessioni delle aree per la costruzione delle cappelle gentilizie”.Durante il confronto iniziale, è stato aggiornato anche questo punto con la continuazione della trattazione degli altri per il prossimo 10 novembre per permettere la partecipazione di tutti i consiglieri comunali.All’approfondimento introduttivo delle questioni hanno partecipato anche gli Assessori ai Lavori Pubblici e Pianificazione Territoriale nonché all’Ambiente, Energia e Pianificazione Tecnologica, rispettivamente Aldo Visciglia e Pasquale Pace, oltre i responsabili dei Settori Lavori pubblici ed Urbanistica , rispettivamente gli ingegneri Francesco Giorgio e Roberta Mari, nonché il geometra Fedele Schifino dell’Ufficio Patrimonio ed i tecnici redattori del regolamento Energetico comunale , ingegneri Nicola Nicoletti e Salvatore Leto.

Riunione Anci sulle iniziative Smart City

COSENZA (CS) Mentre il programma di aiuti comunitari 2007/2013 è agli sgoccioli e già si progetta sulla tornata di risorse 2014/2020, Cosenza si propone nel ruolo di polo di dibattito per individuare le migliori opportunità per le città del Mezzogiorno, per correggere la rotta ed evitare di non spendere o spendere male, per fare rete fra territori e preparasi adeguatamente ad intercettare fondi attraverso progetti di grande respiro.  L’Europa deve ripartire dai territori e soprattutto dai comuni, questo il messaggio base dell’iniziativa cosentina dedicata alle strategie da adottare, anche nell’ottica del progetto smart city.

Promotore delle due giornate al Castello svevo, in collaborazione con  il Laboratorio urbano  Smart City ed il team del progetto Res Novae, Anci ed Ifel (Fondazione Anci),  il Sindaco e Presidente della Provincia di Cosenza Mario Occhiuto.
Il primo giorno di incontri ha visto la partecipazione di un pubblico prevalentemente di amministratori, professionisti e docenti dell’Unical. Occhiuto si è dichiarato soddisfatto su quello che considera un passo significativo in direzione di una maggiore assunzione di responsabilità da parte del Sud.
Le riflessioni in Commissione hanno portato alla luce un documento di proposta che dovrà essere consegnato al Presidente dell’Anci Nazionale Piero Fassino affinché sia recepito e portato all’attenzione del Governo.

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Le proposte – spiega Mario Occhiuto- riguardano il miglior utilizzo delle risorse strutturali, nell’ottica di una politica che tenga maggiormente in considerazione il Sud, dove la percentuale di risorse stanziate è indubbiamente inferiore rispetto al Nord. “Bisogna puntare ad una riqualificazione che parta dai nostri punti di forza, legati alla filiera agricoltura, ambiente, turismo”.
Le proposte della Commissione riguardano: riordino della fiscalità e superamento del Patto di stabilità interno; integrazione di tutti gli strumenti finanziari a disposizione per lo sviluppo e la coesione sociale; misure di contrasto alla povertà e miglioramento dei servizi alla popolazione; rapido completamento dei piani di recupero ed efficientamento energetico di scuole ed edifici pubblici; adozione di un piano per le infrastrutture materiali ed immateriali con particolare attenzione alla messa in sicurezza del territorio, tutela del patrimonio culturale e paesaggistico, copertura con banda larga anche delle aree interne; sostegno al sistema industriale meridionale; ammodernamento della PA; miglior utilizzo dei fondi strutturali comunitari con assorbimento di tutte le risorse del ciclo 2007/2013 ed immediato avvio della politica di coesione 2014/20 con una partecipazione privilegiata per Comuni ed Anci; valorizzazione del ruolo Anci soprattutto per PON Metro, del PON governance e sostegno delle aree interne; rifinanziamento delle Zone Franche Urbane.
gli interventi di Francesco Monaco per l’ANCI; Mario Battello per TECLA Europa; Alessandra De Angelis del Ministero Supporto Economico; dell’ospite cinese Yi Zhang che ha parlato della Commissione Europa-Cina Cultura ed Economia; Paolo Praticò, Autorità di Gestione del POR Regione Calabria; Luigino Filice, Pro Rettore Unical; Alessandro Bianchi per la Svimez; Giuseppe Guerrini dell’Agenzia della coesione territoriale.
Ha moderato i lavori il giornalista Francesco Sisci, del Sole 24 Ore. A Mario Occhiuto è toccato introdurre e chiudere la prima giornata di lavori.
Dal dibattito è emerso, in particolare,  che, se finora si è pensato in termini soprattutto di infrastrutture, con il nuovo programma 2014/20 si cambierà passo per rivolgere più attenzione all’innovazione ed ai servizi, non a caso temi centrali del dibattito della seconda giornata.

Rossano, rimodulati i servizi della macchina comunale

ROSSANO (CS) – Prosegue l’attività di programmazione e rilancio dell’apparato tecnico-burocratico del Municipio, in attuazione delle linee programmatiche dell’Amministrazione Antoniotti per il mandato amministrativo 2011-2016, Che al loro interno richiamano l’importanza di provvedere ad un riassetto dell’apparato comunale come presupposto essenziale per garantire un razionale esercizio delle funzioni dell’Ente, nel rispetto dei parametri di efficienza, efficacia ed economicità previsti dalle normative vigenti.

 La Giunta municipale, presieduta dal Sindaco Antoniotti, nel corso dell’ultima seduta dello scorso Giovedì 15 Ottobre, ha approvato la delibera avente oggetto “Variazione alla struttura organizzativa dell’Ente”.

 “Stiamo attuando – dichiara Antoniotti – quanto previsto nel nostro programma elettorale, soprattutto in quello che è il processo di ri-efficientamento della macchina burocratica dell’Ente. Di recente abbiamo rimodulato alcuni servizi trasferendoli nelle competenze di settori più afferenti all’ambito di azione, così da creare una rete di azione omogenea ed efficiente. È il caso del verde pubblico che, in una logica più concreta, è stato trasferito dal settore Lavori pubblici alle competenze del settore Ambiente e Territorio. E così abbiamo fatto per altri servizi.Rossano

 Non c’è stata, dunque, – chiarisce ancora il Sindaco – alcuna rimodulazione delle deleghe assessorili che rimangono invariate rispetto alla loro assegnazione originaria. Non si possono vedere spettri in quella che è un’azione di continuità nella più ampia programmazione di riordino dell’apparato burocratico municipale. Né si possono cogliere “strappi” di alcun tipo con i rappresentati della squadra di governo, che ha varato il nuovo assetto organizzativo dei servizi. Men che meno con il vice sindaco Caputo, presente alla seduta di Giunta, il cui rapporto fiduciario con il Sindaco – scandisce Antoniotti, precisando rispetto ad alcune ricostruzioni di stampa – non è assolutamente in discussione. Si tratta – conclude – di un normale atto politico-amministrativo giunto a compimento dopo un attento screening della situazione dei servizi.”

 Sono quattro, nel totale, i Servizi che sono stati rimodulati e trasferiti ad altre competenze di Settore. Oltre al Verde pubblico, passato sotto il controllo del settore Ambiente e Territorio, nel quale è stato trasferito anche l’Ufficio Europa così da facilitare e uniformare la gestione dei Programmi integrati di sviluppo locale, l’ufficio Turismo passa al settore Affari istituzionali ed i Servizi al pubblico (demografici, stato civile, statistica, elettorale e leva) passano agli Affari generali.