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Occhiuto al Mipim di Cannes, «Diffondiamo il manifesto della qualità urbana»

CANNES – Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza e delegato all’Urbanistica Anci, ha partecipato in qualità di presidente FPC Fondazione Patrimonio Comune al Mipim (Mercato internazionale dell’immobiliare) di Cannes per promuovere investimenti immobiliari orientati alla qualità della vita dei cittadini.

Prosegue così il progetto per la qualità urbana di FPC Fondazione Patrimonio Comune e di FIABCI (Federazione delle Associazioni immobiliari), un progetto lanciato con l’evento dello scorso 22 novembre alla Lanterna di Roma.

Il Manifesto della qualità urbana, voluto appunto dal presidente di FPC Mario Occhiuto, è stato presentato ieri al MIPIM di Cannes.

«Il Manifesto – afferma Occhiuto – intende costituire una sorta di linea guida per ispirare gli investimenti nella trasformazione delle città che devono essere orientati alla qualità della vita dei cittadini. Questa di Cannes è la prima tappa dell’impegno preso con FIABCI lo scorso novembre quando abbiamo lanciato il manifesto promettendo che avremmo promosso la ‘qualità’ dei Comuni italiani nel mondo. Non tanto la qualità che tutti già ci riconoscono come dono della storia del nostro straordinario Paese. Noi, più precisamente, parliamo della qualità ricercata attraverso il coraggio e la determinazione degli amministratori, dei cittadini e delle imprese che investono e trasformano i territori in una prospettiva di sostenibilità per come, in modo sempre più pressante, la crisi ambientale, economica e sociale ci richiede in modo sempre più pressante».

All’evento, oltre all’esponente di ANCI hanno preso parte il presidente di FIABCI Italia Campagnoli, promotore insieme a FPC del Manifesto, e la Sindaca di Savona Ilaria Caprioglio, a testimoniare proprio questa tensione con un’esperienza concreta: Savona prima città d’Europa a conseguire la certificazione LEED for Cities, la più prestigiosa del mondo in tema energetico e ambientale.

Occhiuto ha tenuto anche a sottolineare l’importanza del ruolo che ANCI attraverso la sua Fondazione Patrimonio Comune, nel nuovo ruolo disegnato dalla Legge di Bilancio 2019 come partner di InvestItalia, potrà giocare a supporto delle nuove forme di investimento ispirate al partenariato pubblico privato cui i Comuni potranno accedere per perseguire i loro programmi di trasformazione. «InvestItalia – ha detto Occhiuto – è appena stata costituita con il previsto Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri. Attendiamo che venga nominato il management per incontrarci e pianificare insieme le azioni di promozione insieme».

 

Trebisacce, assessore Campanella nella Commissione Sanità dell’ANCI

TREBISACCE (CS) -Pino Campanella, Assessore alla Sanità del Comune di Trebisacce, entra a far parte della Commissione Sanità dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), recentemente costituitasi.
La Commissione si pone come obiettivi, da un lato, un maggiore coinvolgimento degli amministratori locali sulla complessa e sfaccettata questione Sanità, dall’altro, il perseguimento di un’azione di impulso che possa individuare percorsi da condividere e segnalare criticità.

Come sottolineato dal Presidente Giuseppe Varcalli, pur non avendo potere nella gestione della sanità, gli amministratori possono avere un importante ruolo di controllo.

L’Assessore Campanella, che ha legato da sempre il proprio operato al mondo della sanità e della formazione ad essa collegata ha dichiarato: «È un onore per me far parte di questa Commissione e poter continuare a dare il mio contribuito per la crescita della Sanità nella mia regione. Il territorio dell’Alto Ionio, che sento di rappresentare, sta vivendo numerose criticità, che spesso concretizzano una migrazione sanitaria che rischia di metterci in ginocchio. Su tutte deve far riflettere la vicenda dell’Ospedale Chidichimo di Trebisacce e la nebbia burocratica che a volte avvolge il suo futuro, nonostante i tanti sforzi dell’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Franco Mundo, con il quale stiamo combattendo una battaglia senza sosta. Il Chidichimo è emblema di una sanità regionale  lontana dai cittadini, che dell’esperienza pratica e direttamente connessa al territorio degli amministratori locali può fare tesoro. Sono certo che la Commissione opererà con equilibrio, attenzione, contribuendo in modo concreto ad indicare la strada che porta alle possibili soluzioni delle tante criticità che questo settore vive in Calabria». 

 «I sindaci  e gli amministratori locali – ha commentato il sindaco Franco Mundorappresentano la prima linea delle istituzioni, quella con cui i cittadini si interfacciano quotidianamente, a cui muovono istanze e segnalazioni. Sono coloro che vengono chiamati a dare risposte. Nonostante ciò spesso restano esclusi dai processi decisionali in materie che hanno una ricaduta immediata sui territori, come la sanità. La nascita di una Commissione come quella creata dall’Anci non può che essere accolta come un grande passo avanti, grazie al quale i rappresentati dei territori  potranno segnalare, consigliare, svolgere un’attività di verifica e di controllo, sull’operato delle figure preposte alle gestione della Sanità in Calabria. Aver una persona preparata e attenta come l’Assessore Campanella all’interno della Commissione è per tutto il territorio fonte di garanzia e sicurezza. Siamo certi che opererà, come al suo solito, in sinergia con tutta la commissione,  con il massimo impegno per segnalare le tante criticità che vive il nostro territorio, proponendo soluzioni concrete». 

 

Educazione alla cittadinanza, dall’incontro con l’Anci nasce all’Unical seminario permanente e itinerante

RENDE (CS) – Si è svolto questa mattina all’Università della Calabria l’atteso incontro tra un gruppo di docenti e i rappresentanti dei Comuni per discutere sulle ragioni della proposta di legge di iniziativa popolare, promossa dal Comune di Firenze e fatta propria dall’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), sull’introduzione dell’educazione alla cittadinanza nei curricula scolastici di ogni ordine e grado, come materia autonoma con voto.

Testimonianze importanti

È stata Angela Costabile, psicologa dello sviluppo, ad aprire i lavori, ricordando il significato di alcune parole-chiave di un incontro che può e deve trovare uno spazio di contaminazione tra discipline diverse: “condivisione, co-costruzione della conoscenza e sviluppo morale e sociale”. A seguire l’introduzione di Spartaco Pupo, storico delle dottrine politiche, che ha spiegato il senso dell’evento da lui organizzato, ha tracciato la storia del concetto politico di “cittadinanza” come relazione di “appartenenza” a una comunità politica e ricordato il valore della terza missione dell’università, consistente nel dialogo fecondo con il territorio per la creazione di “beni pubblici” e la formazione di una cittadinanza “consapevole, critica e propositiva”. L’assessore del Comune di Cosenza Matilde Spadafora Lanzino si è soffermata sul valore che le vicende personali come la sua, “mamma di Roberta”, possono assumere non certo per un “ritorno alla ferinità” ma per l’affermazione della cittadinanza intesa come difesa della legalità e dello stato di diritto, cui ella stessa ha fin qui voluto improntare la sua azione di amministratore locale. Gianluca Callipo, intervenuto nella duplice veste di sindaco di Pizzo e presidente dell’Anci Calabria, ha illustrato la proposta di legge e portato la testimonianza dei piccoli comuni calabresi impegnati nella non facile creazione di momenti di condivisione civica e fruizione di spazi pubblici, veri fondamenti della cittadinanza. Giancarlo Costabile, storico della pedagogia, ha denunciato l’involuzione di una scuola italiana che da strumento di composizione della frattura tra stato e società si è trasformata in un “mega progettificio” che istituzionalizza il caos, rispetto al quale l’educazione alla cittadinanza come disciplina autonoma rappresenta un “nucleo di resistenza”. Paola Helzel, filosofa del diritto esperta, ha individuato nel fenomeno migratorio e nella globalizzazione gli elementi che “hanno sconvolto le categorie del diritto” e che, nel caso italiano, possono ricomporsi ripartendo dalla cittadinanza come adesione alla Costituzione e alla serie di “doveri” che essa prescrive: solidarietà, memoria, educazione alla felicità, responsabilità. Antonella Reitano, aziendalista, si è soffermata sul bisogno umano dell’autorealizzazione come categorie economico-sociali e morali, nonché sull’obbligo del “rispetto dei diversi”, in particolare dei bambini adottati, che in Italia non hanno ancora pieno diritto alla cittadinanza. Le conclusioni sono state affidate al politologo Francesco Raniolo, che ha ricondotto la cittadinanza al tema più ampio della cultura politica fondata “sulle esperienze”. La comunità politica – ha detto – non può risolversi unicamente nelle istituzioni, nelle regole e nella produzione di beni comuni e fare a meno della dimensione morale; l’educazione alla cittadinanza s’intreccia con lo “step building” dello Stato e oggi, una volta superati i “partiti etici”, implica la tolleranza, la non violenza, il pluralismo culturale e la partecipazione attiva di “cittadini e istituzioni dialoganti ed estroversi” che contribuiscono alla buona qualità della democrazia.

Dall’incontro è emersa all’unanimità la necessità di istituire sul tema un seminario permanente, itinerante e aperto, al fine di offrire sostegno scientifico e tecnico all’Anci e sensibilizzare costantemente l’ambiente universitario e scolastico sulla necessità concreta del valore della cittadinanza nella scuola italiana.  

ANCI, Francesco Russo nella Commissione nazionate turismo

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – Francesco Russo, presidente del Consiglio comunale del Comune di Crosia, nominato nella commissione nazione Turismo e Demanio marittimo dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI). Premiato il virtuosismo di un giovane amministratore che attraverso il servizio di amministratore ha saputo introdurre un nuovo metodo nel governo delle politiche per il turismo e della promozione territoriale nel comprensorio della Valle del Trionto e del basso Jonio cosentino. La nomina è stata conferita dal presidente della Commissione Turismo e Demanio marittimo, Luca Pastorino, a seguito della candidatura proposta dal presidente di ANCI Calabria, Gianluca Callipo, per i meriti amministrativi conseguiti, nel corso della consiliatura in corso, da Francesco Russo. «È un nuovo impegno – commenta Francesco Russo – che gratifica il lavoro svolto in questi anni, insieme a tutta l’Amministrazione comunale di Crosia, a servizio della mia comunità e del territorio. Ma è soprattutto un orgoglio e allo stesso tempo una grande responsabilità perché finalmente territori straordinari come la Valle del Trionto ed il basso Jonio cosentino, da sempre considerati periferia della provincia, hanno l’opportunità di assumere un ruolo di centralità e di valorizzare, nel confronto costante con i comuni italiani, le proprie esperienze e le loro storie. In questi anni di consiliatura del Governo cittadino guidato da Antonio Russo, che ringrazio per avermi affidato l’importante delega al turismo, abbiamo voluto inaugurare– ricorda il neo componente della commissione nazionale ANCI – un metodo nuovo nella promozione del territorio, valorizzando l’identità traentina e dando massimo spazio all’esistente. Non abbiamo inventato nulla ma ci siamo presi cura che quanto di buono avevamo nel patrimonio artistico, culturale e paesaggistico venisse massimamente ottimizzato e reso vendibile al mercato del turismo. Penso ai tanti e buoni eventi che dal carattere localistico, in poco tempo, sono diventati veri e propri must della programmazione regionale. Ovviamente abbiamo intrapreso un cammino che è ancora nella fase embrionale ma comunque pronto a crescere      È un punto di partenza e sicuramente il mio impegno nella commissione ANCI servirà ad aprire un confronto e ad avviare uno scambio di idee per apprendere e fare tesoro delle esperienze di altre e più importanti realtà del Paese. Mi sento di dividere la gioia e l’impegno di questa nuova avventura nella Commissione nazionale Turismo e Demanio con il presidente di ANCI Calabria, Gianluca Callipo, che ha voluto la mia nomina, con l’Amministrazione comunale di Crosia e con il Sindaco Russo per il grande lavoro di squadra che stiamo portando avanti».

Insegnare educazione alla cittadinanza, il Comune di Cosenza aderisce alla campagna ANCI

COSENZA – Insegnare educazione alla cittadinanza nelle scuole come materia autonoma con voto, inserita nei curricula scolastici di ogni ordine e grado.
Recita così la legge di iniziativa popolare per la quale l’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) sta promuovendo la raccolta firme in tutta Italia, al fine di raggiungere le 50mila necessarie alla presentazione.
L’Amministrazione comunale di Cosenza accoglie senza indugi l’invito. A darne comunicazione è l’assessore alla scuola Matilde Spadafora Lanzino, la quale ha attivato la macchina organizzativa. Ogni cittadino, che abbia compiuto la maggiore età, può recarsi a firmare presso gli uffici di Segreteria Generale (a Palazzo dei Bruzi) o presso gli uffici dell’Anagrafe (ai 2fiumi).
Ma i veri protagonisti di questa iniziativa, per l’assessore Lanzino devono essere proprio coloro che ne beneficeranno, cioè le scuole. «Ho già avuto modo di parlare con tanti dirigenti scolastici e ho trovati tutti d’accordo – afferma. Pertanto il mese di novembre sarà dedicato ad una nostra presenza negli istituti scolastici dove personalmente mi recherò a raccogliere le firme. La scuola è il luogo di formazione dei cittadini – aggiunge l’assessore Spadafora Lanzino – dove si apprendono le regole del vivere insieme, con diritti e doveri, del saper abitare lo spazio della natura così come quello digitale, quest’ultimo tanto più insidioso e quindi bisognoso di una consapevolezza adeguata».
In occasione dell’avvio della raccolta firme a Firenze, il presidente nazionale dell’ANCI, Antonio Decaro, aveva affermato che «rispetto a episodi frequenti di noncuranza per i beni di tutti e di scarsa consapevolezza delle conseguenze di azioni sconsiderate, dall’imbrattare un muro allo sporcare la strada, noi sindaci proviamo a rispondere con l’introduzione della materia di Educazione alla cittadinanza in tutte le scuole. Una materia per interrogarsi sulle regole e sul loro significato, sul rispetto del bene comune e dell’altro. Diritti e doveri, quel che fa di ciascuno di noi un cittadino migliore. Dedicare cura alla formazione di una coscienza civica, sotto tutti gli aspetti, potrà assicurare preziosi alleati a tanti che si battono ogni giorno per il rispetto delle regole e della legalità».

 

Anci, illegittima la nomina di Marco Ambrogio, accolte le motivazioni di Davide Bruno

COSENZA – E’ arrivata la conferma anche dal Consiglio di Stato (sezione quinta, Presidente Severini – Relatore Lotti) che ha respinto l’appello proposto da Marco Ambrogio avverso la sentenza del TAR Calabria-Catanzaro emessa a dicembre dello scorso anno, con la quale era stato accolto il ricorso proposto dal consigliere comunale di Cosenza Davide Bruno, assistito dall’Avv. Giuseppe Carratelli, il quale lamentava la mancata applicazione del regolamento dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani ed una procedura elettorale poco trasparente.

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria accolse il ricorso di Davide Bruno, dichiarando l’illegittimità dell’elezione di Marco Ambrogio e dei 39 componenti del coordinamento regionale, con obbligo per l’ANCI Calabria di ripetere il procedimento elettorale.

In un primo momento Ambrogio comunicò alla stampa che non avrebbe proposto appello, ma dopo poco tempo instaurò il giudizio dinanzi al Consiglio di Stato.

E’ intervenuta oggi la sentenza che chiude definitivamente la questione: il supremo consesso della giustizia amministrativa ha ritenuto fondate le questioni sollevate dall’Avv. Carratelli per conto di Davide Bruno, ed ha quindi rigettato l’appello proposto da Marco Ambrogio.-
«Sono pienamente soddisfatto – ha commentato l’Avv. Giuseppe Carratelli – poiché è la prima volta che la giustizia amministrativa si pronuncia sul procedimento elettorale dell’ANCI e sulla sua natura pubblicistica, affermando, in entrambi i gradi di giudizio, principi giurisprudenziali innovativi».
Le censure mosse da Davide Bruno hanno evidenziato un procedimento elettorale poco trasparente, ora dovranno ripetersi le elezioni dell’ANCI Giovani Calabria in ossequio ai principi di legalità ed imparzialità

Anci, consumo del suolo, Occhiuto, «Serve strategia di rigenerazione»

ROMA – «Non si può parlare soltanto di consumo del suolo senza inquadrarlo in una logica complessiva di rigenerazione urbana che punti alla qualità, a soddisfare i diritti dei cittadini, alla sostenibilità delle città e alla salute e al benessere dei suoi abitanti. Il processo di costruzione della città però non può essere solo riferito alle rinnovate esigenze funzionali dei cittadini, deve porsi un obiettivo più alto e cioè quello di rispondere alle migliori aspettative degli uomini, anche quelle delle generazioni successive. Così dovrebbe essere, e così in parte era nella città del passato. Negli ultimi decenni invece abbiamo potuto assistere ad una progressiva perdita di questa visione a favore di un’idea di sviluppo della città incentrata solo su logiche funzionali, facile preda di intenti di tipo speculativo o ideologico. Dobbiamo ritornare ad avere una strategia complessiva che stimoli processi di crescita urbana sostenibili e, in tal senso, anche il contrasto al consumo del suolo e il rispetto di vincoli di varia natura sul costruito vanno bene purché inquadrati in un contesto che aiuti concretamente il processo rigenerazione delle città e che stia al passo con i tempi e le esigenze dell’oggi ma con lo sguardo rivolto al futuro».

Lo ha detto il sindaco di Cosenza e delegato Anci all’Urbanistica e ai Lavori pubblici, Mario Occhiuto, intervenuto ieri a Roma al convegno “Il consumo del suolo in Italia” (http://www.isprambiente.gov.it/it/events/presentazione-rapporto-consumo-di-suolo-edizione-2018) nel corso del quale è stata presentata l’edizione 2018 del Rapporto sul Consumo di Suolo in Italia realizzato dall’ISPRA e dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente che restituisce una fotografia completa e aggiornata del territorio e fornisce una valutazione delle dinamiche di cambiamento della copertura del suolo e della crescita urbana, anche a livello locale, e delle conseguenze sull’ambiente, sul paesaggio, sulle risorse naturali e sul sistema economico.

«La legge urbanistica vigente che risale al 1942 ed è di tipo regolativo – ha detto Occhiuto – non può essere più il riferimento normativo del processo di trasformazione della città contemporanea. Oggi viviamo le conseguenze di quello che è avvenuto negli ultimi decenni in Italia dove nelle città si è costruito puntando a soddisfare esigenze pressoché primarie, pensando a soddisfare obiettivi di quantità a scapito non solo della bellezza delle nostre città ma anche della salute delle persone. Si è così innestato un meccanismo che ha portato alla speculazione edilizia visibile in molte parti del nostro Paese e a veri e propri scempi architettonici e urbanistici. Ora – ha sottolineato – è arrivato il momento di cambiare. Va benissimo pensare alla conservazione ma bisogna imparare a ragionare con un’ottica che guarda al futuro delle nuove generazioni insieme alla funzionalità del presente. Bisogna passare dal concetto di tutela passiva a quello di tutela attiva, avere anche il coraggio di demolire quello che non va e che non ha valore culturale ricostruendo secondo principi di sostenibilità, armonia e salute. Bisogna puntare sulla qualità dei progetti portando opere pubbliche e pezzi di città là dove non ci sono, nei quartieri periferici e nelle aree marginali. Dobbiamo rigenerare interi pezzi d’Italia, le immense periferie costruite nell’ultimo secolo e i centri storici abbandonati, ma per farlo – evidenza Occhiuto – è necessario poter contare su procedure semplificate, avere visioni strategiche e bypassare l’immobilismo di chi è deputato al rilascio dei pareri e delle autorizzazioni. L’obiettivo è la riqualificazione del tessuto urbano che metta però al centro dei processi di trasformazione della città la qualità della vita dei cittadini nell’accezione più ampia del termine».

Occhiuto al Road Show dell’Anci, «Necessaria una rigenerazione urbana»

COSENZA – «Si impone un’idea di rigenerazione urbana che deve arrivare dopo 50 anni di crescita indiscriminata e di consumo del territorio». Mario Occhiuto lo ha detto a chiare lettere, sia come Sindaco di Cosenza, città che ospita fino a oggi il Road Show delle Città medie dell’ANCI, sia come Presidente della Fondazione Patrimonio dell’Associazione dei comuni italiani.Un monito il suo che è arrivato a conclusione della prima giornata del Road Show che nella sua sessione pomeridiana si è trasferito dal Museo Multimediale di Piazza Bilotti al Chiostro di San Domenico.

«L’Anci è in prima linea – ha sottolineato Occhiuto – ed ora si aprono scenari nuovi anche grazie a gruppi di investitori che prima interagivano solo con i Comuni delle grandi città. L’Italia è un Paese con tante realtà urbane. Ora abbiamo delle possibilità ulteriori. Finora – ha aggiunto il Sindaco di Cosenza nelle sue conclusioni – abbiamo portato avanti un confronto molto serrato con il precedente governo e continueremo a farlo anche con l’attuale, rispetto a temi che riguardano le normative urbanistiche che devono essere assolutamente adeguate, anche perché – ha rimarcato Mario Occhiuto – la cassetta degli attrezzi non è più quella degli anni ’40».
Nella prima delle due tavole rotonde della sessione pomeridiana, sul tema «Un nuovo umanesimo, le città visibili» nel corso della quale si era parlato di valorizzazione del patrimonio e di strategie di sviluppo urbano, il Sindaco Occhiuto soffermandosi ancora sulle strategie di rigenerazione urbana nelle città, aveva evidenziato la necessità secondo la quale «la valorizzazione del territorio e degli immobili devono procedere di pari passo. Non si può – aveva ancora affermato – valorizzare un pezzo di città senza una visione complessiva che abbia una prospettiva di crescita di tutta la città. Con l’Anci stiamo promuovendo la necessità che i finanziamenti sul recupero delle periferie non sia un progetto spot di un anno, ma un progetto che deve andare avanti.

GLI OBIETTIVI E LE AZIONI STRATEGICHE DEL COMUNE

La prima cosa da fare è non creare più nuove periferie». Approfittando poi della presenza del Presidente del Credito Sportivo Andrea Abodi, Occhiuto ha inoltre ribadito gli obiettivi e le azioni strategiche dell’Amministrazione comunale finalizzate a promuovere e migliorare la salute dei cittadini e la qualità della loro vita : dal Parco del Benessere alla Città dello Sport che sorgerà nell’area dove sarà realizzato anche il nuovo stadio “San Vito-Gigi Marulla”, opera che, oltre ad ospitare eventi sportivi di prestigio, non sarà disgiunta da un’importante azione di riqualificazione urbana di tutta l’area circostante. Il Sindaco ha ricordato come l’asse longitudinale che collega Cosenza fino a Rende incrocerà l’altro asse longitudinale che si sviluppa lungo il Campagnano e che ingloberà tutti gli impianti sportivi fino al nuovo Stadio, «un’opera di architettura contemporanea – ha detto Occhiuto – che da edificio utilizzato una volta ogni due settimane sarà posto al centro dell’area urbana compresa tra Cosenza, Rende e Castrolibero, diventando incubatore di una serie di attività: dal cinema agli spazi museali, alle attività per lo sport e lo spettacolo». A dare sostanza al progetto per la realizzazione del nuovo stadio “San Vito-Marulla”, anche l’intervento  del Presidente del Credito Sportivo, Andrea Abodi che dopo aver sottolineato la lungimiranza del Sindaco Occhiuto, ma anche della Società del Cosenza Calcio, cui ha formulato gli auguri per la promozione in serie B, esprimendo l’auspicio per traguardi ancora più ambiziosi, ha detto che «il progetto del nuovo stadio a Cosenza non solo può esprimere tutto il suo potenziale, ma vedere anche la concretezza dell’inizio materiale dei lavori, al più tardi all’inizio del 2019». La concretezza dell’inizio dei lavori del nuovo Stadio è stata ribadita anche da Paolo Scordino, Direttore Sviluppo Mercato DeA Capital che ha riconosciuto alla città di Cosenza un vero e proprio primato nell’utilizzare i nuovi strumenti finanziari   che consentiranno l’operazione, auspicando che dall’esperienza della città dei Bruzi altre possano derivarne, seguendone l’esempio.

Anci, Alessandra De Rosa e Anna Rugiero nominate nelle commissioni Welfare e politiche sociali

COSENZA – Le consigliere comunali Alessandra De Rosa e Anna Rugiero sono state nominate nelle commissioni Welfare e politiche sociali e Lavori pubblici dell’ANCI.
La nomina è stata salutata con soddisfazione dalle due consigliere di Palazzo dei Bruzi, rispettivamente Presidenti delle commissioni consiliari welfare e lavori pubblici, che, in questo modo, rafforzano la rappresentanza del Comune di Cosenza in seno all’ANCI.
›Saremo da subito disponibili – hanno sottolineato De Rosa e Rugiero – a dare il nostro contributo per il buon funzionamento delle due commissioni delle quali siamo entrambe entrate a far parte, al fine di promuovere il dibattito e il confronto tra diverse esperienze, per occuparci di quelle questioni che, nel nostro territorio, richiedono un’attenzione particolare delle istituzioni e rispetto alle quali l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Mario Occhiuto è già attiva con la sua azione quotidiana volta a migliorare le condizioni di vivibilità della nostra città».

 

 

 

Anci giovani Calabria, eletti i consiglieri con deleghe

LAMEZIA TERME (CZ) – Si è tenuto ieri il primo Consiglio regionale dei giovani amministratori calabresi dell’Anci, che di fatto ha scandito l’inizio alla seconda fase della presidenza di Marco Ambrogio.
La seduta ha avuto inizio con la nomina dei due vice presidenti Laura Pugliese, assessore del comune di Vibo Valentia che curerà le deleghe alle pari opportunità e della cultura, e  Domenico Mancuso, consigliere comunale di Panettieri che eserciterà il ruolo di vicario con deleghe agli enti locali.
In tutto quindici le deleghe previste per i consiglieri di Anci giovani Calabria, di cui otto già assegnate nel corso della seduta di ieri. Luca Lepore (foto), già capogruppo Pd nel Consiglio comunale di Aiello Calabro, sarà il delegato alle aree interne e ai servizi sociali. A Sergio Esposito la delega alle minoranze linguistiche e progetti Erasmus, ad Andrea Perrone quella delle politiche rigenerative urbane; la delega allo sport va a Pietro Mele, quella agli LL.PP. a Gaetano Greco; delega alle politiche dell’immigrazione e Sprar per Daniele Rachieli, a Giuseppe D’Ippolito va quella delle politiche economiche; infine a Francesco Bruzzaniti la delega ai trasporti.
Tre i coordinatori provinciali designati: oltre ad Aldo Zagarese per la provincia di Cosenza, anche Giuseppe Cutrullá consigliere comunale e provinciale di Vibo Valentia, Maurizio Tomaino vice sindaco di San Pietro Apostolo per la provincia di Catanzaro, mentre per la Provincia di Reggio Calabria Francesco Lagana affiancherà nel coordinamento Giuseppe Benedetto già coordinatore uscente. Loo compito sarà quello di dare vita ai coordinamenti provinciali che faranno da raccordo tra i comuni più piccoli e l’Anci regionale.