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[#LiveReport] Giorgio Canali al Cafè Retrò, nostro signore del rock alternativo

Il fitto calendario di eventi del Cafè Retrò di Lamezia Terme prosegue ospitando Giorgio Canali in una delle serate che anticipa il Color Fest, evento musicale ormai di riferimento per la Calabria e non solo. L’unica data calabrese del cantautore emiliano, svoltasi la scorsa domenica, è stata anche la terza del “Perle per porci Tour”, in cui viene  promosso il suo settimo album in tutta Italia. Questa ultima uscita discografica racchiude 13 cover di artisti parecchio di nicchia come Faust’O e i Mary in June, che al momento della pubblicazione sono stati ignorati. Da qui il titolo.

Per comprendere meglio lo spirito della serata, bisogna premettere che assistere a un concerto di Giorgio Canali giorgio canali retròsignifica assistere a un concerto di uno dei cardini del punk italiano prima e del rock alternativo poi, complice una carriera tra CCCP, CSI, Litfiba, PGR e una costante ricerca sonora individuale affiancata da alcune produzioni.
Canali si esibisce sul palco senza musicisti – “Rossosolo” riporta il tabellone delle date – ma, grazie a due loop station, la sua Gibson sembra essere accompagnata da altre due chitarre. Così, per circa un’ora e mezza si sono alternati sapientemente i brani estratti dai diversi album pubblicati nel corso della sua carriera. Si parte con M.me e Mr. Curie, per mettere in chiaro la natura intimista e confidenziale della serata; segue Au bout, canzone in lingua francese, in cui è ancora più forte l’affinità sonora coi Noir Desir. Vengono proposte quasi a catena Mostri sotto il letto (probabilmente la più cantata dal pubblico), Lezioni di poesia e la più arrabbiata Ci sarà. Sono tutti brani che descrivono la poetica anarchica e pessimista di Canali, con un tappeto sonoro post-rock che non rifiuta ogni tanto delle code noise, quest’ultime ottenute giocando coi feedback.
Il pubblico è catturato, c’è gente che ondeggia con gli occhi chiusi. Rapiti, resistono al caldo creato dall’ammasso di persone che si sono concentrate nella saletta del Retrò. Giorgio Canali approfitta di qualche spazio tra una canzone e l’altra per uno scambio di battute col pubblico, ammonisce un ragazzo prima della seconda strofa di Nuvole senza Messico (“Togli quel c***o di flash di m***a negli occhi. Veramente, è fastidiosissimo.” seguito da applauso) e chiude un paio di brani con una testata al microfono. Ma questo, chi lo segue lo sa bene, fa parte di lui.
Una reinterpretazione di Nostra signora della dinamite e della idiosincratica Rossocome portano a una cover di De Gregori (Le storie di ieri), seguiti dalla quaterna finale: Pesci e sedie, Controvento, Un giorno come tanti e, per la gioia del sottoscritto, Precipito (soffice).
Una serata che ci ha portato uno dei songwriter più autorevoli di casa nostra, sperando che non siano altre perle per porci. No, dai.
Di seguito la scaletta della serata:

  1. M.me e Mr Curie [Nostra signora della dinamite]
    2. Au bout [Che fine ha fatto Lazlotòz?]
    3. Mostri sotto il letto [Giorgio Canali & Rossofuoco]
    4. Lezioni di poesia [Nostra signora della dinamite]
    5. Ci sarà [Rojo]
    6. La solita tempesta [Rojo]
    7. Tutto è così semplice [Perle per porci]
    8. Nuvole senza Messico [Nostra signora della dinamite]
    9. 1, 2, 3, 1000 Vietnam [Che fine ha fatto Lazlotòz]
    10. Nostra signora della dinamite [Nostra signora della dinamite]
    11. Tutti gli uomini [Nostra signora della dinamite]
    12. Rossocome [Rossofuoco]
    13. Le storie di ieri [cover di De Gregori]
    14. Pesci e sedie [Perle per porci]
    15. Controvento [Rojo]
    16. Un giorno come tanti [Perle per porci]
    17. Precipito (soffice) [Fatevi fottere ancora un po’ EP]

Gianluca De Serio

Trionfo dei classici napoletani al teatro Costabile di Lamezia Terme

DSC_4464LAMEZIA TERME (CZ) – Un successo strepitoso per il concerto delle Loving, i tre soprani Anna Picerno, Antonia Terracciano e Dorothy Manzo, dirette dal bravissimo maestro Antonello Cascione, già arrangiatore di Andrea Bocelli. Il gruppo ha proposto un repertorio di classici napoletani, arie d’opera ed evergreen internazionali, che hanno incantato il pubblico. Lo spettacolo musicale, di altissimo livello, è stato ideato dal maestro Cascione, che ha saputo unire tre vocalità dai timbri e colori differenti, un’intuizione che ha reso lo spettacolo entusiasmante, tributato dai continui applausi scroscianti di un pubblico calorosissimo. Uno spettacolo coinvolgente, quello andato in scena al Teatro Costabile e promosso dal Lions Club di Lamezia Terme e dall’associazione “I Vacantusi”, nell’ambito della rassegna teatrale “Vacantiandu”, grazie anche alle musiche e alle canzoni di tutti i tempi che sono state proposte. Ad intervallare le canzoni, l’esibizione di Sasà Trapanese, artista poliedrico, in una carrellata del meglio del repertorio teatrale napoletano. DSC_3959Nella serata è stato inoltre assegnato il riconoscimento “Federico II” promosso dal Lions club di Lamezia Terme, presieduto da Giuseppe Costanzo, conferito ogni anno a personalità lametine che si sono distinte per la loro attività in Italia e nel mondo. Premio che quest’anno è stato assegnato ad Alessandra Lucchino – Campionessa della Nazionale Italiana Scherma, medaglia d’oro al campionato mondiale a squadre, intervistata dalla conduttrice e giornalista Ketty Riolo. A conclusione della serata sono stati raccolti dei fondi che saranno finalizzati a  progetti per gli studenti delle scuole medie di Lamezia Terme, in particolare laboratori teatrali per ragazzi disagiati.

[#Recensione] Francesco Motta e “La fine dei Vent’Anni”

Nonostante la fase di stallo creativo che sembra vivere da anni la musica italiana, c’è una certa scena underground che riesce a partorire qualcosa di interessante sia in termini sonori che di contenuti testuali. Il livornese Francesco Motta, che usa come alias solo il proprio cognome, rappresenta uno di questi casi.francesco motta2

In seguito all’esperienza coi Criminal Jokers, con cui ha inciso due album, e alla militanza come fonico e polistrumentista per artisti più o meno affermati, Motta pubblica il suo primo album solista intitolato La fine dei vent’anni (2016), che esce per Woodworm.  Ma cos’è La fine dei vent’anni? “È un po’ come essere in ritardo / non devi sbagliare strada / non farti del male / e trovare parcheggio”, come canta nella title track.  È un disco pieno di canzoni d’amore che spesso lasciano velate allusioni malinconiche, come quelle che ti fanno guardare al passato, a ciò che avresti voluto fare ma che, per qualche motivo, è sempre saltato. Dunque pieno di sentimenti, ma anche di plugin che effettano la voce e soprattutto di accordature non convenzionali, diverse dai canonici 440hz, che avvicinano spesso alla musica etnica (es.: Mio padre era comunista).

Il disco contiene brani che fanno pensare ad artisti come Niccolò Fabi e i Tiromancino senza dimenticare Riccardo Sinigallia, produttore dell’album e co-autore in tre brani, a dimostrazione di quanto l’ex Tiromancino creda nel progetto “Motta”. Non mancano ospiti affermati come Giorgio Canali, Guglielmo Ridolfo Gagliano (polistrumentista di Paolo Benvegnù) e Alessandro Aloisi dei Pan Del Diavolo.
L’influenza musicale che si avverte per prima è proprio quella di Sinigallia: appare latente sin dall’arpeggio introduttivo del brano di apertura, Del tempo che passa la felicità, dove durante un ritmo costantemente incalzante si intrecciano due chitarre arpeggiate in modo molto diverso e in cui si canta di una “magia della noia” come miraggio per l’intera generazione di oggi.
Sono tutti pezzi con lo stampo della canzone d’autore e tuttavia immediati. Questo pregio, che è il maggiore di tutto il lavoro, ha la sua massima chiarezza in Prima o poi ci passerà, scelto come primo singolo estratto. Questo, però, non significa che manchino brani più arrabbiati. È il caso di Se continuiamo a correre, che vede la partecipazione di Aloisi in una ben riuscita commistione di voci, mentre Roma stasera è forse il brano che – pur conservando un sottostrato pop – più degli altri esprime quel senso punk della voglia di perdersi fregandosene delle conseguenze… almeno per una sera.
Chiudono la tracklist i due episodi in cui la chitarra è di Giorgio Canali: Una maternità (E d’improvviso ti accorgi / di quel poco che sei / conservi i ricordi per farci un incendio / ti sei abituata alla perplessità / e rimani in silenzio / in attesa del resto / alla cassa del bar)  e Abbiamo vinto un’altra guerra, poetica e arresa nel descrivere il percorso di una coppia che ormai procede per inerzia, schiacciata dalla maledetta forza dell’abitudine, e che regala probabilmente il più bel momento dell’album cantando: “Non possiamo riparare / Sono finiti gli argomenti / La testa sulle spalle / Le spalle sopra i denti”.

Insomma, la fine dei vent’anni è il raggiungimento dell’età adulta in cui Motta ha anche la sensibilità per mettersi a nudo e parlarci di gioie, malinconie, del suo rapporto con la famiglia e con la vita, attraverso canzoni ricercate e spesso molto orecchiabili. Prosit!

Gianluca De Serio

Alessandro Ruvio e il Videoclip che finisce in libreria (AUDIO)

COSENZA – Nell’era del digitale, può un videoclip finire in libreria? Sì, se l’artista in questione è il cantautore cosentino Alessandro Ruvio, ospite domenica 10 aprile della libreria Ubik di Cosenza alle ore 18.30, dove presenterà in anteprima “Lo stesso passo”. Per il lancio del nuovo singolo/videoclip, che anticipa di un anno l’uscita dell’intero EP e vanta la direzione del regista Fabio Rao, Ruvio ha scelto un tipo di “condivisione” alternativa: non quella da social network, ma una più reale, umana, tra persone che amano la musica.Lo stesso passo” si presenta come un invito all’ascolto di accordi e parole, ma anche di una struggente storia d’amore segnata dal sentimento della perdita. E la scelta di proiettare il videoclip alla presenza di un pubblico «nasce dall’esigenza di condividere un’emozione». In maniera provocatoria, il cantautore ci invita a intraprendere una crociata “antivirtuale” e “antidigitale”, nel tentativo di restituire un significato più profondo alla possibilità di un incontro.Alessandro Ruvio, ingegnere e cantautore classe ’85, ha all’attivo un disco intitolato “Il futuro è passato ma io non ero presente” (2012) e tre videoclip: “Guardavo te”, “A te” e “Femminicidio”. Nel 2009 è stato il chitarrista del musical “E mi ritorni in mente 2” con Franco Oppini, per la regia di Renato Giordano. Si è esibito al Gran Premio di Montecarlo e in programmi televisivi della Rai del calibro de I Raccomandati e Domenica In.Così presenta questo appuntamento:

Meet ‘n’ Tv Numero 11 Anno II

  1.  BLACK BEAT MOVEMENT – A NEW DAWN

Black Beat Movement è un collettivo future soul di Milano attivo dal 2012. La band costruisce il suo sound mescolando sonorità nu soul e hip hop con un approccio e un songwriting più alternativo.  L’intensa attività live contraddistingue la formazione che ha realizzato circa trecento concerti in tre anni in tutta Italia e non solo, aprendo anche ad importanti artisti internazionali. Nel 2013 il gruppo pubblica l’omonimo Ep distribuito da Maninalto! Records e si esibisce per ben due volte allo Sziget festival di Budapest. Nel 2014 pubblica l’album ID-LEAKS e a seguire il singolo AFLAME feat. Bunna. Nel 2015 parte la scrittura del nuovo lavoro “Love Manifesto” che uscirà, in collaborazione con Maninalto!, a gennaio 2016 su etichetta Grande Onda e distribuito Universal.

https://www.facebook.com/theblackbeatmovement

  1. DIVA SCARLET – NON PIU’ SILENZIO

Power rock  band attiva dal 1996, hanno aperto i live di Afterhours, Verdena, Marlene Kuntz, Cristina Donà, Moltheni e tanti altri. Un brano contro l’omertà troppo spesso complice della violenza nelle sue espressioni più ampie: violenza di genere, violenza sui minori, violenza delle mafie, un brano che incita al coraggio, alla rottura del silenzio, alla condivisione.

http://www.divascarlet.it/

 

  1. CAPOBBANNA – FUJE TU

Capobbanna, band cilentana vicina al mondo elettro-dub-rock. Di prossima uscita il disco di inediti prodotto da I-Company. Il videoclip è un collage di vari momenti live vissuti dalla band.
https://www.facebook.com/Capobbanna-455236491217842/?ref=hl

  1. VINCENZO CUTIETTA – LA GUERRA NON C’E’

“La guerra non c’è” (Ed. MTM Metamorfosi di Carmen Villalba) è il nuovo singolo del cantautore palermitano Vincenzo Cutietta, in rotazione radiofonica a partire da venerdì 22 gennaio, e disponibile su tutti gli store digitali dal 9 Febbraio.

https://www.facebook.com/Vincenzo-Cutietta-350653048338238

 

  1. RIK SPIN ft ALESSIO – AMERICA STYLE

America stlyle , un brano nato dall’ esperienza dei  produttori  Giovanni Cocco & Fabio Cozzi. Con il tocco di Rik Spin , la voce di Alessio , la melodia di maurizio neri , la song deep house prende  la forma di un vero e proprio brano pop retro’, dove il gusto della produzione e dei musicisti ci fa’ ricordare tendenze dei  doors, pink floyd,prinx , il video raffinato racchiude l’audio in maniera  perfetta grazie a ilaria verona.

https://www.facebook.com/Rik-Spin-1706809052889901/

  1. DARIO TOTAKING – NEW YORK CITY

Grazie alle sue performance riesce a catturare l’attenzione degli addetti ai lavori e da li a poco che inizierà le numerose collaborazioni che lo porteranno a suonare nei maggiori club italiani. “New York City” nasce dalla idea di Dario Totaking che insieme ai produttori Cocco Giovanni e Fabio Cozzi, danno forma ad una miscela esplosiva tra house e sound anni 70, Maurizio Neri crea una melodia in stile black, che viene cantata da un turnista della citta di New York, dove viene sviluppato anche il video  girato e montato da Ilaria Verona. Il brano masterizzato alla Abbey Road Studios.

https://www.facebook.com/I-numeri-estratti-Official-Fan-Club-224979574294845/?fref=ts

 

  1. GLORIA – E STA A VEDERE CHE HAI RAGIONE TU

Gloria, ha 30 anni e canta da sempre, la sua  avventura musicale inizia nel 2015 quando si classifica al primo posto nel concorso canoro di una nota trasmissione radiofonica “strafactor” su Radio Icaro. Non ha avuto una vita semplice ma sempre piena di musica. Il brano “ E sta a vedere che hai ragione tu “nasce da un progetto glitterpop che richiama sonorità e ballate in cui  tutti si possono riconoscere e cantare accendendo la radio.

https://www.facebook.com/Gloria-574538349369333/timeline

8 ANOMALA VITIS – PER NON CADERE 

“Per non cadere”, è il racconto di tutti. La vita e i suoi sbagli, l’istinto che spesso ci porta a ricadere : “ma li rifarai”. E in fondo questo è il bello della vita: la sfida continua e il coraggio di volare, senza regole, senza stili. E mal che vada, indietro non tornerai.

https://www.facebook.com/AnomalaVitis?fref=ts

 

https://youtu.be/NOqJX2HhxRU

 

  1. FAUST & MALCHUT ORCHESTRA – SEVERAL FURRY VEGETABLES IN THE GARDEN OF YETZIAH

Band che dal 2012 porta in scena il repertorio di Fausto Bisantis; non una vera orchestra, ma un power trio di rock orchestrale, che strizza l’occhio al progressive e all’istrionismo zappiano degli anni’70, attraverso la commistione di suoni analogici e tecnologie moderne con un oreccio teso al blues e al funky. “ Several furry vegetables in the garden of Yetziah” è il primo video ufficiale del singolo, tratto dal nuovo album “The Logical door”.

https://www.facebook.com/pages/Faust-The-Malchut-Orchestra/1395729780664425

  1. BROKEN FRAMES – IN-SOLITUDINE

I Broken Frames sono una band pugliese composta da Marco Simone (voce), Luca Nuzzo (batteria), Erasmo Solazzo (basso) e Walter Nuzzo (chitarra); Il 24 Gennaio 2016, dopo 4 anni di lavoro, realizzano il loro sogno e pubblicano il loro primo album “Splendido Nulla”. Il singolo di lancio dell’album parla della schizofrenia: un male silenzioso che colpisce milioni di persone nel mondo, lasciandole sole in un mare di pensieri ed illusioni, nella loro “In-Solitudine”.

http://www.facebook.com/BrokenFramesBand

 

  1. EUPHORICA – LA RIVELAZIONE

Nel 2011 il primo lavoro in studio, In Viaggio, attira l’attenzione di diverse testate musicali che lo descrivono come un esordio promettente, caratterizzato da liriche poetiche e malinconiche e da sonorità cristalline e remote. L’anno seguente viene pubblicato il primo video ufficiale, L’ultima danza.  Nel 2013 la band entra nuovamente in studio per dare vita a La Rivelazione: undici tracce in cui l’originale matrice rock si intreccia con contaminazioni diverse e venature talvolta più pop. Intensa l’attività live in club e in festival; diversi riconoscimenti ricevuti (vittoria al Rock Targato Italia e a Ritmi Globali Globali Europei). La Rivelazione, nuovo singolo accompagnato dal videoclip in programmazione nelle radio italiane.

http://www.euphorica.it/

“Il Teatro degli Orrori” lascia la sua impronta Rock al TAU

RENDE (CS) – L’onda rock de Il Teatro degli Orrori ha investito, mercoledì sera, anche il TAU dell’Università della Calabria, in un live che difficilmente potrà essere dimenticato.

Il concerto, una produzione Mk Live & Be-Alternative Eventi in collaborazione con CAMS – Centro Arti Musica e Spettacolo, ha accolto un nutrito pubblico di fan, accorsi anche da fuori Cosenza pur di non perdersi l’evento. Il concerto è un puro concentrato di rock e poesia, con la voce che domina la musica nei testi e nella forza espressiva di Pierpaolo Capovilla.

La musica che si immerge nello spettacolo, il gioco di luci che risalta la performance del batterista Francesco Valente pierpaolo capovillae le chitarre portate al limite da Marcello BatelliGionata Mirai, il basso di Giulio Ragno Favero e, infine, le tastiere di Kole Laca, tutti elementi che non passano inosservati agli spettatori attenti. Un frenetico calcare la scena di Capovilla, che enfatizza il rock di questo ultimo disco omonimo de Il Teatro degli Orrori, è seguito in coro da un pubblico entusiasta che lotta contro la ristrettezza delle poltroncine rosse del teatro.

I suoni ricercati e le scelte degli arrangiamenti sono gli elementi che completano il quadro per ottenere un concerto di qualità. La paura, Padre Nostro, E’ colpa mia sono solo alcuni dei brani proposti durante le due ore di esibizione che ha tenuto tutti con occhi e orecchie incollati sul palco.
Poi un momento di respiro, la musica si fa sottofondo delle parole di Capovilla che ci ricorda della Campagna per l’abolizione della contenzione meccanica, fortemente appoggiata dalla band e promossa dal Forum Salute Mentale. Parte così un brano ispirato al gruppo americano Slint, su cui si rincorrono le parole che rievocano la vicenda di un uomo costretto in un TSO, drogato con psicofarmaci e legato ad un letto di ospedale.

Attendiamo ora l’ultimo evento in programma per giovedì 7 aprile al TAU, che avrà come ospiti la band “i Cani” .

Miriam Caruso

In uscita “Mirrors”, terzo lavoro in studio realizzato dalla band calabrese Le Hibou

Dopo anni passati a sperimentare soluzioni strumentali al limite dei confini armonici, la band calabrese Le Hibou si presenta con un nuovo prodotto più conciso e diretto. Il 29 Marzo esce “Mirrors” il terzo lavoro in studio, dal sound intenso e con le composizioni ispirate che danno al progetto un tono più maturo e internazionale. Gli arrangiamenti frizzanti e la dichiarata intenzione di mantenere intatta l’ispirazione creativa rendono il progetto molto fluido e allo stesso tempo intimo e delicato. I contenuti e i testi sono molto autobiografici e rappresentano una riflessione profonda su alcuni temi come “la ricerca di sé stessi”, “la paura di affrontare i cambiamenti”, “il non sentirsi adeguati“ e “il particolare rapporto con alcuni pensieri ed emozioni”. Da qui il titolo MIRRORS … “specchi che riflettono particolari sfaccettature della realtà in base alla loro inclinazione!!”

L’Ep uscirà per Rocchenrolla Label sotto la produzione artistica di Saso, registrato presso il Black Horse Music Studio di Catanzaro da Francesco Merante e Giorgio Condello, missaggio a cura di Giorgio Condello, mastering effettuato da Gianni Vallino del Karibu di Torino.

Ludovico Einaudi in Calabria il 6 Agosto per un concerto Imperdibile

COSENZA – Ludovico Einaudi si appresta a tornare in tour in Italia in alcuni dei luoghi più suggestivi dello stivale. Sarà in concerto anche in Calabria, grazie ad Archimedia Produzioni e Ponderosa Music & Art, presso l’Anfiteatro di Cirella a Diamante (CS) il 6 agosto 2016.

A due anni e mezzo di distanza da In a Time Lapse, Einaudi presenta Elements, un disco dai contorni ancora più trascinanti e decisi, in uscita 16 ottobre 2015 su etichetta Decca Records – Universal Music Group.

“Elements nasce da un desiderio di ricominciare daccapo, di intraprendere un nuovo percorso di conoscenza. C’erano nuove frontiere – sul filo di quello che conoscevo e di quello che non conoscevo – che da tempo desideravo indagare: i miti della creazione, la tavola periodica degli elementi, le figure geometriche di Euclide, gli scritti di Kandinsky, la materia sonora, ma anche i colori, i fili d’erba di un prato selvaggio, la forme del paesaggio. Per mesi ho vagato dentro una miscela apparentemente caotica d’immagini, pensieri e sensazioni; poi, tutto gradualmente si è amalgamato in una danza, come se tutti gli elementi facessero parte di un unico mondo, ed io anche.” Questo è Elements. Se non fosse musica sarebbe una mappa dei pensieri, a volte chiari, a volte sovrapposti, punti, linee, figure, frammenti di un discorso interno che non si ferma mai.”

Composto da 12 brani, l’album ha una strumentazione che comprende piano, archi, percussioni, chitarra ed elettronica. Come nei precedenti lavori del compositore, anche questo si sviluppa come una suite in cui ogni brano ha una precisa relazione con gli altri. Il suono è ricco e stratificato, gli elementi sonori si sommano e s’intrecciano con una freschezza d’insieme che unisce con sapiente naturalezza suoni acustici, elettrici ed elettronici.
Elements è stato registrato nell’arco di tre mesi, tra marzo e giugno, nello studio della sua casa di campagna nelle Langhe, “un’esperienza unica, accompagnata dal ritmo incalzante dell’esplosione della primavera”.

Oltre alla presenza del gruppo ormai stabile di Ludovico, tra cui Francesco Arcuri, Marco Decimo, Mauro Durante, Alberto Fabris, Federico Mecozzi, Redi Hasa, l’album si avvale della collaborazione dell’ensemble d’archi olandese Amsterdam Sinfonietta, del musicista elettronico berlinese Robert Lippok, dei percussionisti dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, del percussionista brasiliano Mauro Refosco e del grande violinista sudafricano Daniel Hope, ospite nel brano di apertura Petricor.

Marlene Kuntz, “Lunga Attesa” sul palco del TAU

RENDE (CS) – Ieri sera il Teatro Auditorium dell’Unical ha accolto sul suo palco un gruppo che ha fatto la storia della musica rock indipendente italiana, sto parlando dei Marlene Kuntz col il loro “Lunga Attesa Tour“.

Una platea gremita di fan, in attesa del ritorno sul palco cosentino della band capitanata da Cristiano Godano, questa l’aria che si è respirata al TAU, scendendo le scale alla ricerca delle poltroncine segnate sul biglietto.
Ad aprire il concerto Giorgio Ciccarelli (ex chitarrista degli Afterhours), che ha presentato alcuni pezzi del suo primo album da solista, Le Cose Cambiano.

Giorgio Ciccarelli (17/03/16)

Una breve pausa ci ha, infine, introdotti nel mondo dei Marlene, che hanno portato sul palco tutta l’energia di artisti che in 25 anni di carriera, 22 dall’uscita di Catartica e 10 album alle spalle, hanno saputo reinventarsi, creando un progetto che potesse uscire fuori dagli schemi e nello stesso tempo rimanere fedele al loro stile.
Fecondità, Narrazione e l’omonimo Lunga Attesa, i brani del nuovo album hanno buttato sul pubblico del TAU tanta energia, incazzatura, chitarre distorte e frasi taglienti. Non sono mancati i momenti morbidi, che tanto sono cari ai fan degli MK, alcuni di questi tratti dal primo disco Catartica. La Lira di Narciso, La Canzone che Scrivo per Te (scritta per il celebre duetto con Skin) e la bellissima Nuotando nell’Aria, una platea in coro dietro ai successi che hanno consacrato la band come àncora in un panorama indie sempre più inflazionato e, a volte, scadente.

Marlene Kuntz (17/03/16)

Com’è stato portare sul palco questo nuovo disco per i Marlene? Ci risponde Godano stesso “Ci piace, ci lasciamo andare e ci viene bene. Abbiamo portato sul palco un disco tirato, intenso, distorto e ringhioso“.

Il TAU conferma ancora una volta di essere promotore di movimenti culturali e musicali di grande spessore, anche grazie alla sinergia creatasi con Archimedia Produzioni. Appuntamento allora per il 23 marzo con Il Teatro degli Orrori e il 7 aprile con la band romana I Cani.

Di seguito un piccolo estratto di uno dei momenti più emozionanti del concerto, La Canzone che Scrivo per Te.

Miriam Caruso

ph. Joe Santelli

 

Calcutta in concerto a Cosenza, unica data in Calabria

COSENZA – Ospite del secondo appuntamento della rassegna “I RAGAZZI DI OGGI”, sabato 26 marzo all’Auditorium Guarasci di Cosenza, è CALCUTTA. Edoardo Calcutta nasce e vive fra Latina e Roma. Dal 2011 suona in lungo e in largo per la penisola, nei locali, negli scantinati e a casa della gente. Canta di gite pontine, amori veri o immaginati e piccole cose che saranno capitate anche a voi. Nel 2012 incide un disco per Geograph Records che si chiama “Forse…” (2012) e diventa in breve tempo un piccolo culto. “Mainstream” è il suo nuovo album, pubblicato a novembre 2015 per Bomba Dischi, un disco di pop rovesciato in 10 tracce d’amore immediate. È un disco per tutti ma forse non ci sarebbe neanche bisogno di dirlo. Acclamato da pubblico e critica come uno degli artisti rivelazione dell’anno, i suoi concerti raccolgono applausi e sold out in ogni parte d’Italia. Ospite a Ragazzi di oggi per la sua prima e unica data in Calabria.

Prima del concerto alle ore 21 presentazione e proiezione del documentario “RAGAZZI DI OGGI Episodio Due” a cura di Eugenio Furia & RDO per la regia di Andrea Pirri.