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Death Note. Con Nat Wolff, Light Yagami parlerà inglese?

nat-wolff-profileDall’adolescenziale love story del nuovo Millennio, Città di carta, il giovane attore statunitense Nat Wolff potrebbe fare un salto nelle nipponiche atmosfere di Death Note, film in produzione tratto dagli omonimi manga e anime che spopolano tra gli amanti del genere.

Secondo recenti indiscrezioni, infatti, l’attore potrebbe vestire i panni del protagonista Light Yagami, liceale affascinante e malinconico entrato in possesso del misterioso Death Note, il quaderno dai poteri soprannaturali gettato sulla Terra dallo shinigami Ryuk e capace di portare la morte senza destare alcun sospetto.

L’adattamento cinematografico di matrice americana non è sicuramente il primo a trasformare in carne e ossa la storia a fumetti di Light Yagami, in quanto in Giappone sono stati immessi nel mercato già tra film. Tuttavia si tratta della prima opera prodotta fuori dai confini del Sol LeDEATH.NOTE_.full_.1584565vante e la scelta di Nat Wolff pare essere quella più gettonata, secondo fonti vicine alla Warner Bros., che produrrà il live action a stelle e strisce.

Dunque, se il manga creato da Takeshi Obata e Tsugumi Ohba parlerà ben presto in inglese, quasi certa sarà la possibilità che a calcare le scene con l’identità di Light Yagami troveremo Nat Wolff agli esordi di una carriera che, dalla musica al cinema, sembra non voler lasciare nulla di intentato lungo la strada.

Ai fan non resta che aspettare, nella speranza che la produzione americana possa, se non eguagliare, almeno sfiorare l’alto livello di suspense e mistero dell’opera originale.

 

Daniela Lucia

Sìon, lo steampunk con occhi bruzi

12077112_1221435054540115_363899888_n  Quando ho visto per la prima volta “Sìon” non aveva ancora questo nome. Si chiamava ai tempi Città Nuova se non erro. Mi aveva fin da subito catturato per via del suo genere, lo steampunk. Macchine a vapore, fuoco, ingranaggi, vestiti pomposi o vittoriani mi sono sempre piaciuti e vedere tutto questo ad uno stand del Cosenza Comics mi ha stupito. Dare spazio ad un progetto ancora così piccolo e volatile è una presa di posizione forte che lo staff dell’evento ha sostenuto con fiducia per me ampiamente meritata.

 

Simone Madeo, archeologo, musicista, sceneggiatore e creatore della storia di “Sìon”, mi fermò allo stand, volantino alla mano, raccontandomi quanto più possibile. Mi parlò come un fiume in piena di una storia ambientata a Napoli, una Napoli parallela, ricca di meccanica e scienza. Una Napoli mai disegnata in precedenza, pensata forse, ma mai portata in vita. Mi portò al bancone e mi fece vedere le tavole che fino a quel momento avevano preparato, mi illustrò come avevano pensato il Vesuvio, del progetto geotermico e di tante altre cose. Impressionato dalla passione di Simone, decisi di tenere sott’occhio il progetto “Città Nuova” e devo dire che il tempo mi sta dando ragione.

 

Il 27 pomeriggio sono andato di buona lena a seguire la presentazione che hanno tenuto alla Fumettomania Megastore di Cosenza. Volevo aggiornare la mia conoscenza del progetto e fare due chiacchiere con colui che mi aveva tirato in un mondo dove Napoli poteva essere una città ottocentesca con strutture geotermiche into12077314_1221435131206774_1470842163_nrno al Vesuvio. Simone mi ha accolto come sempre a braccia aperte e dialettica pronta e mi ha raccontato le novità: del viaggio allo SteamFest di Roma, del Tour che stanno facendo per l’Italia e del sempre più rinnovato desiderio di portare “Sìon” nelle librerie degli italiani. Mi ha raccontato di Pìon e di quanto i fan li stiano supportando su facebook e sugli altri social e mi ha confermato la scelta che già al Cosenza Comics mi aveva anticipato: Il Crowdfounding.

 

Questa forma di finanziamento delle opere è ostico, necessita di tanta gente, gente che crede nel tuo progetto tanto da dare i loro soldi a scatola chiusa. Molti hanno fallito con questo metodo di “produzione collettiva”, ma abbiamo uno degli esempi italiani più importanti che ci dice il contrario: Lùmina.

 

Di Lùmina ci sarebbero da dire tante cose, del viaggio degli autori, della scelta dell’esacromia, dell’Ultraflat… Ma questo non è né il luogo né il tempo. Qui si parla di “Sìon”.

 

Sìon è un investigatore, esiliato dalla sua comunità ebraica, che si trova a Napoli per indagare su strani avvenimenti che stanno scuotendo i bassifondi. Scopriamo da indiscrezioni che è muto, ma che ha un amico che parla per due: Ferruccio, giovane inventore che lo accompagna e smorza le tematiche dure e le tinte noir del fumetto. Parliamo infatti di una storia matura in cui i protagonisti sono costretti a fare delle scelte difficili. Niente deus ex machina, niente salvezza, solo dura realtà.

La verosimiglianza è un punto infatti che è affiorato molto spesso durante la pr12077517_1221435127873441_627081384_nesentazione. Sante Mazzei durante il suo discorso ha tenuto a sottolineare quanto il lavoro insieme ad Alessandra Lucanto sia stato influenzato da questo fattore. Abbandonando i clichè e gli stereotipi tipici del genere, è venuta fuori una “realtà” cruda e immanente che, in funzione alla trama, dona il giusto spessore ai personaggi rendendoli vivi e senzienti.

 

Insomma, tirando le redini, è tempo di chiudere. Voglio ricordarvi però che il Sìon Tour continua l’11 Ottobre al Teatro Rendano ci sarà un nuovo incontro con i creatori di “Sìon”. Noi di Nerd@30 ci saremo e promettiamo un aggiornamento e voi? Ci farete compagnia o avete troppa paura delle macchine a vapore?

 

Daniele Ferullo

 

[Parte II] Intervista Esclusiva: AnimetubeItalia si Racconta a Nerd@30

scrivaniaNerd@30 torna a parlare di AnimetubeItalia e del suo mondo con la seconda parte dell’attesissima intervista proposta ai founders del sito. Siamo entrati nel profondo di AnimeTube, curiosando tra followers e fansubber. Non ci resta che ringraziare gli admin per la loro disponibilità e augurarvi una buona lettura 😉

Leggi la Prima Parte dell’Intervista!

1) Di solito sul vostro portale proponete dei sondaggi per comprendere le preferenze dei vostri followers, ora siamo noi a chiedere ad AnimetubeItalia quali sono gli anime consigliati a chi si avvicina per la prima volta a questo mondo.
A questa domanda è difficile rispondere senza sapere i gusti di chi si approccia a questo mondo. Ci sono persone a cui piacciono le commedia romantica, quindi dovremmo indirizzarlo verso un anime attinente, così come ci può essere chi ama lo splatter e con una commedia romantica rimarrebbe tremendamente deluso, e magari non guarderebbe più anime per questo.

Fatta questa premessa, a chi dovesse avvicinarsi per la prima volta agli anime il mio consiglio è seguire il genere preferito. Ne troverete di tutti i tipi, basta guardare sul nostro sito quanti generi ci sono! Il nostro consiglio è di non fermarsi ai  “classici”, c’è un mondo (un business in Giappone) enorme dietro agli anime!

2) AnimetubeItalia si avvale di numerose collaborazioni con vari gruppi che specializzati nel “fan-libreriasub” di anime, come sono nate? In che modo risulta efficace nel promulgare la cultura anime in Italia?
Prima di tutto vorremmo spiegare un po’ meglio chi sono i fansub e cosa fanno. I fansubber sono dei gruppi di appassionati che traducono, attraverso i sottotitoli, anime e serie Tv estere. Il fansub non è un lavoro ma una passione, quella di diffondere in Italia sia anime che serie tv non presenti sui canali classici, oppure permettere alle persone che non vogliono seguire programmi doppiati di vederli in lingua originale aiutandosi con i sottotitoli. Da quando abbiamo avviato il progetto AnimetubeItalia abbiamo iniziato a contattare diversi fansub, proponendo una collaborazione: da parte del fansub, permetterci di caricare le serie da loro “subbate” sul nostro sito, da parte nostra la pubblicità al fansub. Stipulare le collaborazioni non è stato semplice perché all’inizio molti fansub non vedevano di buon occhio questa proposta, ma una volta spiegato a voce e compreso che abbiamo lo stesso obiettivo comune, ossia diffondere anime a più persone possibili in Italia, molti fansub hanno accettato, instaurando un ottimo rapporto.

3) Avete mai avuto dei momenti in cui l’impegno per AnimetubeItalia è risultato talmente gravoso da pensare di non farcela?
WASD: Personalmente ci sono stati due momenti “difficili”:
1) i primi contatti con alcuni fansub che ci hanno dato solo risposte negative, rischiando di compromettere l’idea iniziale;
2) il lavoro, perché mi sono dovuto “staccare”, quasi sparire per diverso tempo, non avendo la possibilità di continuare a lavorare al sito. Per fortuna Andrix e Yoshino hanno continuato questo percorso, portando AnimetubeItalia ad un livello decisamente alto rapportato al tempo che è stato impiegato per renderlo operativo.

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ANDRIX: Addirittura da non farcela no, ma momenti di difficoltà ce ne sono stati e per ora sono due: uno è stato nel mese di giugno, durante il quale io e Yoshino avevamo gli esami di maturità per cui dovevamo studiare e avevamo poco tempo; l’altro invece è stato il periodo estivo, perché le nostre vacanze si sono accavallate e abbiamo dovuto interrompere l’attività per una settimana.

4) AnimetubeItalia e i suoi obbiettivi futuri?

WASD: Abbiamo già diverse idee. Sicuramente portare sempre più anime sul nostro canale, cercare sempre nuovi gruppi fansub con cui collaborare ed altri progetti che al momento preferiamo non rivelare!!
ANDRIX: Il nostro obiettivo principale è ovvio, diventare un buon portale streaming e cercare di avere stagione per stagione tutte le serie che vengono trasmesse in Giappone, ovviamente tranne quelle licenziate e disponibili in Italia. Ora stiamo avviando un nuovo progetto, ma questo rimarrà un segreto.

Miriam Caruso
Fabrizio Alessi

 

Notte dei Ricercatori 2015: Tra gli stand anche Hacklab, Nipponics, Sìon e Nerd@30

la notte dei ricercatori 2015COSENZA – Mancano pochissime ore alla Notte Dei Ricercatori 2015, che si terrà  all’Unical sul Ponte Pietro Bucci, e noi della redazione saremo lì per osservare e raccontarvi la manifestazione.
Oltretutto è d’obbligo consigliarvi anticipatamente qualche stand degno di nota:

HackLab Cosenza: L’associazione di informatica “libera” per eccellenza sarà presente presso il cubo 22 dove potrete dare uno sguardo approfondito a tutte le attività e dimostrazioni hardware e software.

Nipponics: Associazione promotrice di eventi legati a tutto quello che gira intorno alla cultura giapponese: videogames, film, anime, manga, religione e chi ne ha più ne metta.

Mistery Hunters: Associazione che si occupa di ricercare e risolvere i misteri e le leggende Calabresi tramite l’aiuto della scienza e documenti storici. Saranno presenti con il loro stand per raccontare le loro ultime ricerche.

Sìon: Lo stand del fumetto made in Calabria sarà presente fino all’alba per approfondire i metodi scientifici che verranno trattati nel fumetto.

Inoltre noi di Nerd@30 saremo presenti presso il Cubo 22 spalla a spalla con le realtà più nerd dell’Università della Calabria.

Vi aspettiamo!

Miriam Caruso
Pasquale De Rose

[Games] Dopo sei mesi la rinascita di P.A.M.E.L.A. con “Rebirth”

pamelaA 6 mesi di distanza dal primo video annuncio di P.A.M.E.L.A.,  è uscito ieri il secondo video trailer che lancia la NVYVE Studios e il suo prodotto su Steam Greenlight. Ma cosa ci riserva questo prodotto? Cosa vuole darci questa software house al suo primo lavoro?
Guardiamo il primo video per capire le evoluzioni tecniche di questo Horror/sci-fi.

Il motore grafico è lo Unity. Vediamo già dal principio l’ambientazione colorata, fantascientifica ma tuttavia suffusa, morbida e ricca di contrasti. Quando è uscito il primo video non si sapeva molto della storia, del gameplay se non della presenza di questo dispositivo sul braccio che dava un’immersione che non si vedeva dai tempi di Dead Space.

Con questo nuovo video intitolato “Rebirth” notiamo maggiori informazioni sul gameplay, nuovi personaggi e nuovi retroscena. In più, oltre a tutte queste informazioni visive, se ascoltiamo bene la musica di sottofondo possiamo distinguere il tocco di un professionista che ci ha stupito ultimamente con la colonna sonora di “Alien: Isolation”, Jeff van Dyck. Con un responsabile audio di questo calibro si affacciano nuove prospettive stilistiche, che alzano il tiro di questo titolo proponendolo come una possibile nuova tripla A. Leggiamo insieme una parte del comunicato stampa ufficiale per scoprire qualche ulteriore retroscena di questo titolo tutt’altro che trascurabile.

“Svela i tragici eventi che hanno causato il crollo di un’intera civiltà e lotta per sopravvivere mentre gli abitanti pamela 2contaminati di Eden difenderanno i loro spazi dalla tua intrusione. Grazie a un avanzato sistema di gestione della personalità da parte dell’IA, nessun incontro sarà mai lo stesso, poiché gli Infetti reagiranno in modi assolutamente imprevedibili, guidati dal dolore e dalla loro malattia deturpante. Interagisci con le diverse fazioni, tra cui Infetti, droni di sicurezza, robot guardiani e molte altre ancora. Ogni gruppo avrà un proprio atteggiamento e le proprie alleanze, perciò reagirà in maniera dinamica al comportamento del giocatore, diventando un potente alleato o un pericoloso nemico.

Prova un’esperienza di gioco davvero emozionante in un universo fantascientifico credibile e dettagliato. Ogni decisione sarà fondamentale e ogni incontro potrebbe essere l’ultimo. Sfrutta e personalizza una vasta gamma di equipaggiamenti modulari per difenderti dai nemici ed esplorare le diverse ambientazioni. Utilizza un’interfaccia immersiva in grado d’immergerti completamente nello scenario che ti circonda. Gestisci le riserve energetiche della città, utilizzando l’energia solo quando sarà necessaria per non restare al buio. Potenzia le tue armi e costruisci un rifugio sicuro per difenderti dagli abitanti contaminati di Eden. Inoltre, potrai scegliere di migliorare il tuo corpo con alcuni potenziatori biologici per sconfiggere più facilmente i nemici… ma a che prezzo? In Eden, infatti, ogni decisione avrà delle conseguenze.”

Niente male, vero? Io ho appena cliccato sul “Si” per il Greenlight su Steam e voi? Cosa state aspettando?

Daniele Ferullo

Dallo Schermo alla Realtà: Cosplayer e Disegnatori invadono Cosenza

fumettistiCOSENZA – Si è svolto a Cosenza nel pomeriggio di domenica, nei pressi di Corso Mazzini, presso il pub Yankee, un mini evento che ha radunato diversi cosplayer della città e della provincia. Ad organizzare questo magnifico evento, oltre allo stesso locale, sono stati i ragazzi del Cosenza Comics. Tra gli ospiti presenti c’erano i giovani talentuosi Eugenio Colonna, Giovanni Maurizio De Rose e Andrea Mazzei. Presente anche il disegnatore di Backfire, Marco Serravalle, il quale ha deliziato il pubblico e gli appassionati con una serie di chicche esclusive per la giornata.
I visitatori hanno potuto inoltre apprezzare le opere dell’illustratrice Ilaria Marino, che ha esposto tre delle sue opere.

Ecco i tre vincitori della giornata:
Migliore Yankee e miglior costume femminile: Vittoria Aiello;
Miglior costume maschile: Manuel Colosimo;
Menzione speciale: Antonio Turchiaro.

Francesco Farina

[Anime] “Nausicaä della Valle del vento” torna sul Grande Schermo

Nausicaä della Valle del ventoIl 5, 6 e 7 ottobre arriva nelle sale italiane Nausicaä della Valle del vento (1982), secondo lungometraggio del maestro Hayao Miyazaki, dopo lo splendido Lupin III e il castello di Cagliostro del 1979. Nausicaä della Valle del vento contribuì in maniera decisiva alla nascita del famoso Studio Ghibli. Il film verrà riproposto con un nuovo adattamento e doppiaggio italiano.

La trama è la seguente: Una guerra termonucleare ha annientato la civiltà umana e reso il mondo un deserto arido e ostile. Una giovane principessa combatte per sopravvivere in questo mondo distrutto dall’avidità dell’uomo.

Un altro passo avanti per gli anime in Italia. Una diffusione meritata per un prodotto da sempre soggetto a pregiudizi di ogni tipo. Una forma d’arte che ha la stessa dignità di opere cinematografiche o televisive e che a mio avviso raggiunge, a volte, uno spessore addirittura superiore.

Gli anime in Italia non hanno avuto sempre questa fortuna. Prima degli anni ’90 la loro diffusione era ristretta soprattutto alle televisioni locali, a volte con lavori di adattamento e doppiaggio non proprio eccelsi. In un’intervista al doppiatore Norman Mozzato (voce di Raoh in Ken il guerriero) il dialoghista e direttore del doppiaggio Giorgio Bassanelli Bisbal ammette che fu proprio negli anni ’90 che gli anime trovarono la loro giusta dimensione in Italia, in particolare nel settore home-video. Fu così che i doppiatori selezionati per doppiare gli anime passarono da “Uomo 1” e “Uomo 3” a veri e propri personaggi sul loro copione. Inoltre entrarono in gioco adattamenti sempre più curati.
Successivamente, grazie al successo di serie come Neon Genesis Evangelion, si decise di puntare anche su opere dall’alto spessore psicologico. Probabilmente senza Evangelion non avremmo mai visto in Italia altre opere straordinarie come Serial Experiments Lain.
La decisione di puntare maggiormente sul cinema si può ricercare, secondo il mio parere, nel successo di alcuni film anime a partire dal 2008, in particolare i film facenti parte della serie Ken il guerriero: La leggenda.
Al giorno d’oggi, grazie in particolare agli editori come Dynit e Yamato Video, possiamo contare su opere curate sotto ogni aspetto, dall’adattamento alle voci. Inoltre la diffusione di piattaforme di simulcast come vvvvid o il canale youtube Yamato Animation, ha fatto si che gli anime si diffondessero ulteriormente, dando a tutti la possibilità di guardare le loro serie preferite con pochi click.
Una marcia inarrestabile che si spera continui ancora per molto.

Antonio Vaccaro

Ghost in The Shell: cosa aspettarsi dal nuovo film live-action

ghost in the shellQualche mese fa è stata diffusa la notizia che il regista Rupert Sanders è stato scelto per dirigere un adattamento animato di Ghost in the shell, con Scarlett Johansson nel ruolo della protagonista Motoko Kusanagi. Il film uscirà nelle sale nel 2017.

Ghost in the shell è un manga di Masamune Shirow, serializzato sulla rivista Young Magazine nel 1989. Dal manga è stato realizzato, nel 1995, uno straordinario film animato diretto da Mamoru Oshii (Tenshi No Tamago, Jin-Roh) e prodotto dallo studio Production IG (Psycho Pass, L’Attacco dei giganti), che fu grandissima fonte di ispirazione per la creazione della trilogia di Matrix dei fratelli Wachowski. Successivamente, lo stesso Oshii, dirige Ghost in the shell: L’attacco dei Cyborg, sequel del primo film. In seguito vengono realizzate due serie televisive (Ghost in the shell: Stand Alone Complex e Ghost in the shell: Stand Alone Complex – 2nd GIG) e un progetto ancora in corso, Ghost in the shell: Arise.
A mio avviso Ghost in the shell vanta una profondità di narrazione che ha veramente pochi eguali nell’ambito dell’animazione in generale. Un dubbio attanaglia i protagonisti e lo stesso spettatore: che cos’è l’anima?
La trama narra di un futuro in cui l’intelligenza artificiale ha raggiunto un livello di complessità paragonabile alla stessa mente umana. Il “ghost” (inteso come “anima”) è un software impiantato all’interno di un cyborg (da qui il nome Ghost in the shell) che permette a quest’ultimo di avere una propria coscienza. Quale sarebbe a quel punto la differenza tra uomo e macchina? L’unica distinzione possibile sarebbe puramente biologica.ghost-in-the-shell
Un concetto profetico, quello di rendere la biologia come una sorta di tecnologia naturale ormai superata. Il progresso tecnologico potrebbe dunque sostituire il normale ciclo vitale, facendo perdere all’uomo la sua stessa identità.
Ghost in the shell contiene elementi tipici del cyberpunk già visto di Blade Runner (1982), ma riesce ad essere innovativo ed attuale. I computer tendono a diventare sempre più potenti, quindi un futuro come quello di GITS potrebbe non essere tanto lontano.

A mio modesto parere è una scelta azzardata quella di riproporre questo franchise in veste live-action. Sia Ghost in the shell che Ghost in the shell: L’attacco dei cyborg hanno dalla loro delle animazioni straordinarie e difficilmente riproducibili attraverso un film live-action. Ad Hollywood si punta molto sull’intrattenimento e questo rischierebbe di trasformare GITS in una brutta copia di Matrix. Questo senza contare la tendenza ad “occidentalizzare” le produzioni giapponesi (già visto in Edge of Tomorrow, adattamento live action della light novel “All you need is kill”). Al contrario, una maggior cura sul piano artistico potrebbe portare alla realizzazione di un film che possa, almeno lontanamente, ricordare il vero GITS.

Antonio Vaccaro

[Parte I] Intervista Esclusiva: AnimetubeItalia si Racconta a Nerd@30

anime tube italiaAnimetubeItalia, una realtà streaming che propone il meglio dell’animazione giapponese qui in Italia in maniera semplice e fruibile, con un continuo scambio culturale con i propri utenti, ha risposto ad alcune nostre curiosità svelandoci i retroscena del sito. Una vasta scelta di anime fansubbati e discussioni attive rendono viva una delle community più ambiziose della rete. Ecco a voi, in esclusiva per Nerd@30, la prima parte dell’intervista proposta ai fondatori di Animetube Italia!

1) Chi è AnimetubeItalia?
Il progetto AnimetubeItalia nasce da un gruppo di utenti del precedente Animetube che, alla chiusura di quest’ultimo, non è rimasto con le mani in mano, ma ha subito pensato di creare un nuovo sito di streaming veloce e gratuito. L’idea che è alla base di AnimetubeItalia è semplice: radunare persone con la stessa passione e fornire mezzi per coltivarla, incentivando il confronto fra gli utenti; crediamo molto nella community ed è nostro obiettivo continuare a crescere ed offrire sempre più mezzi per comunicare. Attualmente, oltre al sito internet, abbiamo una pagina facebook, un forum ed un canale TeamSpeak. Andrix, Yoshino e Wasd sono tra i fondatori della piattaforma. Dopo averne discusso a lungo, anche con il vecchio admin di animetube, abbiamo deciso di avviare questo progetto da zero, provando e riprovando, fino ad ottenere un sito funzionale e graficamente gradevole. Un ruolo molto importante è quello dei nostri Admin: Drako, Luana, Yashamaru e Yuk che ci aiutano a gestire la pagina facebook, il forum e TeamSpeak.libreria_2

A differenza di altri siti di streaming non offriamo anime licenziati in Italia, in quanto esclusiva di Yamato, Dynit, Mediaset, ecc. Offriamo solo anime non licenziati in Italia, in lingua originale e con la presenza dei sottotitoli, forniti dai Fansubber. Questi ultimi sono delle persone che, per divertimento e passione, traducono un anime (generalmente dall’inglese), sincronizzando i sottotitoli al video e distribuendo in maniera gratuita il loro prodotto.

La nostra idea è quella di collaborare con questi Fansub per far conoscere a più gente possibile la cultura degli anime – ancora non ben inquadrata nella società italiana – contattandoli e chiedendo, appunto, una collaborazione che per loro comporta il farsi conoscere, mentre Animetube Italia amplia la possibilità di offerta per quanto riguarda i suoi anime. Questa è stata una delle parti più complicate da gestire, in quanto molti siti prendono gli episodi senza chiedere permessi e molti fansub hanno iniziato a vedere i siti di streaming come “il nemico” da contrastare, nonostante tutto abbiamo trovato molti collaboratori.

new_logoat2)La passione per gli anime, i manga e tutto ciò che concerne la cultura giapponese dal volto fantastico che profanamente definiremo “otaku”, appassiona sempre di più una gran fetta di italiani di qualsiasi età. Come definireste il vostro rapporto con i follower?
WASD: Penso che la mentalità degli italiani verso gli anime (o cartoni animati – che viene usato come dispregiativo, ma in realtà è un sinonimo) sia cambiata, non è più associato ad un pubblico infantile, ma fruibile anche da adulti. Infatti molti anime trattano tematiche di un certo spessore, con trame complesse, decisamente non adatte ad un pubblico giovane. Molte volte gli anime possono essere paragonati all’esperienza da spettatore di una classica serie Tv, in cui i protagonisti possono realizzare scenografie che nella realtà sarebbero impossibili da realizzare per due motivi: risulterebbero poco credibili e con costi gravosi per essere realizzati in maniera ottimale. Speriamo che questa tendenza continui e che porti più anime possibile a casa delle persone!

Per quanto riguarda il rapporto con i nostri “followers”, direi che c’è stato fin da subito un notevole interesse da parte degli utenti. I commenti ed i messaggi positivi ci hanno dato una “marcia in più” per impegnarci in questo progetto, anche se il sito non era ancora online. Ovviamente abbiamo anche ricevuto messaggi con insulti e critiche, ma ciò è servito a renderci più forti e motivati.
ANDRIX: Il rapporto con i nostri followers potrei definirlo una sorta di amicizia. Siamo aperti al dialogo verso tutti e cerchiamo sempre di risolvere i problemi di ogni utente, dando consigli, mentre loro ci aiutano segnalandoci eventuali errori sparsi per il sito e a loro volta ci danno dei suggerimenti su come migliorarlo.

disegni wasd
Disegni WASD

3) AnimetubeItalia è il frutto di una passione che non porta a nessuna retribuzione economica, cosa vi spinge a mantenere un servizio di così alta qualità e dove trovate gli stimoli per questo progetto?WASD: Sicuramente lo stimolo principale è la nostra passione che ci spinge a migliorare sempre e continuare a crescere! Poi, con alcuni dei “vecchi membri” di Animetube, si è creato un rapporto di amicizia virtuale ed una community divertente che ci ha aiutato fin da subito in questo progetto.
ANDRIX: La risposta mi sembra chiara, a portare avanti questo progetto è la passione, la volontà di provare qualcosa di nuovo, cogliendo l’opportunità di imparare nuove cose anche a livello di programmazione, grafica e traduzione. Ma la cosa che ci spinge di più ad andare avanti nel progetto è il rapporto che si è creato con gli utenti e con gli admin di altri siti con i quali collaboriamo; questo perché appunto, come ho già detto prima, è un rapporto di amicizia e di aiuto reciproco.

4) Secondo quale criterio scegliete gli anime da pubblicare sul vostro sito?
Le serie da caricare le scegliamo soprattutto in base alle richieste che vengono fatte dagli utenti sul forum. Specifichiamo anche qui, come abbiamo già detto a molti utenti, che le richieste che invece vengono fatte su Facebook non le consideriamo perché sul forum possiamo controllarle (soprattutto a livello cronologico) mentre su fb c’è il rischio che vengano perse in mezzo a tutti gli altri messaggi. Altri anime invece li scegliamo perché vengono fatti dai fansub che hanno accettato la collaborazione oppure perché sono serie che troviamo in giro subbate da fansub non più in attività che comunque possono risultare piacevoli a molti utenti.

Non perdetevi la seconda parte della nostra intervista 😉

Miriam Caruso
Fabrizio Alessi

[Retrospettive] PlayStation, La Storia della Console per Eccellenza

playstation-1995-1COSENZA – Ebbene si, sono già passati 20 anni da quando Sony ha rilasciato sul mercato americano ed europeo (in Giappone venne rilasciata nel 1994 n.d.r.) la mitica Playstation.
Siamo consapevoli che per alcuni di voi, redazione compresa, pensare che siano già passati 20 anni dal suo arrivo sembra veramente strano. Ripercorriamo assieme i tratti salienti della storia di questa leggendaria console, dedicando questo primo speciale di approfondimento alla creazione della stazione di gioco per eccellenza.

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Uno dei primi prototipi

Nata inizialmente con utilità totalmente diverse da quelli attuali, visto che doveva essere una periferica di supporto che permetteva al Super Nintendo di leggere i CD-Rom similmente a come avveniva già su Mega Drive grazie al MegaCD, fu presentata alla stampa nel 1994 e lanciata in Giappone il 3 dicembre dello stesso anno.
La console fu come un tuono a cielo aperto, o meglio, fu la console che portò a una vera e propria rivoluzione nel mondo del gaming.
Grazie agli ottimi risultati col minimo sforzo che la console riusciva a garantire nell’ambito 3D, essa si impose come vero e proprio standard di qualità e potenza fin dall’inizio; infatti uscì sul mercato con giochi del calibro di Ridge Racer, Battle Arena Toshiden e Wipeout.
Nonostante non fosse la prima console 3D esistente sul mercato (prima di Sony, sia Atari con il Jaguar, sia la 3DO con la sua omonima console e il Saturn uscito solo qualche mese prima della Playstation, provarono a imporsi nel nascente mercato delle console 3D ma con scarsi risultati) ebbe uno strepitoso successo, conquistando gli schermi dei giovani gamers mondiali

Un kit completo della Net Yaroze
Esemplare di Net Yaroze

La console riuscì ad avere successo anche grazie al suo basso costo. Produrre un gioco su CD-Rom costava molto meno che su cartuccia e, se da un lato ci fu l’incremento delle vendite della console, da un altro punto di vista si vide una perdita economica dovuta alla pirateria, che poteva clonare con facilità i videogiochi su CD-ROM, così da far diventare la Playstation la prima e vera console per “Warezzoni” (distributori che violano il copyright).
C’è da dire anche che molte case produttrici di videogiochi, come SquareSoft, abbandonarono i progetti sulle altre console per sviluppare i loro giochi su Playstation: il caso più eclatante di migrazione fu quello di Final Fantasy VII, che inizialmente doveva essere un gioco sviluppato in esclusiva su Nintendo 64.
Ad oggi la console vanta un enorme numero di prodotti, molti di questi diventati delle icone cult del mondo dei videogiochi, basti citare Metal Gear Solid, Crash Bandicoot, Resident Evil, Silent Hill, Final Fantasy VII ecc.

La playstation, inoltre è stata riproposta in numerosi modelli tra cui:

• Il Modello Classico, squadrato e grigio topo, insomma il modello che tutti ricordiamo e amiamo.
Alcuni modelli avevano anche uno slot per le cartucce Action Replay.

• La PSOne, come sopra ma con dimensioni nettamente ridotte.

• La Net Yaroze, identica per le forme al modello classico ma con funzionalità di debug, infatti la console permetteva all’utente di sviluppare e testare i propri videogiochi.

Anche il controller, nel tempo, ha subito qualche trasformazione. Una delle più importanti è stato l’implemento dei due analogici.

Due PocketStation sorrette dalle loro mascotte
Due PocketStation sorrette dalle loro mascotte

Inoltre solo in Giappone, dopo il rilascio del Dreamcast, la Sony rilasciò la PocketStation, un ibrido fra memory card e console portatile.
Le PocketStation ( come le VMU del Dreamcast) permettevano, oltre che il normale salvataggio dei dati, anche di essere usate come console portatile. Alcuni giochi permettevano di installare degli ulteriori minigiochi all’interno della PocketStation, di cui si poteva usufruire una volta separata dalla console.

La console è rimasta in produzione fino al 23 marzo 2006 e ha venduto la bellezza di 102,51 milioni di esemplari in tutto il mondo.
Ad oggi appassionati e collezionisti mandano avanti il culto di questa incredibile console, rilasciando, oltre che articoli su modifiche e manutenzione, anche nuovi giochi homebrew.
Insomma, la Playstation è una delle console più amate di sempre e sono sicuro che molti di voi, dopo aver letto questo articolo, si muniranno di torce e si metteranno alla ricerca in soffitte o scantinati della propria “stazione di gioco” per un ritorno ai bei vecchi tempi. Anzi, perché non ci raccontate le vostre esperienze a riguardo?

Leggi tutte le novità del TGS2015 su Nerd@30!

Pasquale De Rose