Archivi categoria: Rubriche

“A VUCATA”, online l’ultimo video del gruppo folk Hosteria di Giò

Un contributo importante che alle volte viene meno nel territorio calabrese è proprio quello musicale. Troppo spesso la contemporaneità della musica ha disorientato il modo di comporre e scrivere. In altre parole, nell’immaginario collettivo si manifesta spesso un’emulazione insipida di un certo stile moderno. Saper guardare al proprio è fondamentale per ritagliarsi uno spazio unico e irripetibile. Ed è questo il caso del collettivo musicale Hosteria di Giò. Una band nota a livello territoriale la quale, nonostante la musica vada in una direzione di vicinanza al nuovo, continua nel recupero della tradizione folk. Un percorso antropologico essenziale che si conferma centro di un’idea di originalità, quest’ultima manifestata dall’ultimo lavoro del gruppo, “A VUCATA”.

Pochi giorni fa il gruppo di musica popolare calabrese Hosteria di Giò pubblica il suo secondo video ufficiale. Il video girato tra Cosenza e Casali del Manco dal titolo “A VUCATA”, fa parte dell’album “Sente Chi Te Cantu – l’atr’ieri, ieri e mo”.

La band composta da Stefano Raimondo (tamburello e voce), Mario Maccarrone (chitarra classica e voce), Carlos Roperto (Basso), Francesco Occhiuto (Chitarra a 12 corde), Daniele Scrivano (chitarra battente e voce), Giovanni Frangella (Fisarmonica) ed Emanuele Grispino (Violino), racconta quello che era il lavoro delle donne che andavano a lavare i panni alle “fiumare”. Sotto la regia di Luigi Simone Veneziano e Andrea Ras, con protagonista Valentina Aquino e la partecipazione di Francesco Longobucco, il brano prende vita attraverso il videoclip.

 

La fatica e il sudore in contrapposizione ai tempi moderni, valorizzando il territorio e la bellezza del Parco Nazionale della Sila. Tra melodia contemporanea e tradizione il brano è stato premiato come miglior composizione in stile world music al concorso Etnie Musicali International Folk Contest.

L’Hosteria di Giò, presente su tutte le piattaforme digitali, fa parte dell’etichetta WMusic Italia sotto la guida di Angelo Sposato della Sud Studio Digital Sound di Carolei (CS).

Scuola, è uscito “Registro (s)connesso. Riflessioni sulla didattica a distanza”

COSENZA – Da oggi nelle librerie e – a battesimo al Museo dei Brettii e Degli Entri – “Registro sconnesso”, libro a più mani, a cura di Alessandro Citro, Giorgio Marcello, Andrea Bevacqua (per Dignità del Lavoro Edizioni, sull’esperienza della Didattica a Distanza.
Nel testo sono presenti interventi di dirigenti, insegnanti, genitori, studenti ed educatori, per una riflessione che aiuta a capire cosa è successo e cosa si è fatto e prova a individuare la strada che porta verso la scuola del futuro.

Di seguito la sinossi

«Perché scrivere un libro a più mani sulla DaD? Intanto perché ciò che è accaduto nella scuola negli ultimi quattro mesi, conseguenzialmente legato alle vicende purtroppo letali del Covid-19, rappresenta un unicum. È la prima volta da quando è nata la scuola repubblicana, la scuola della Costituzione, che per svolgere le attività didattiche non si entra nelle aule scolastiche. È la prima volta che gli edifici scolastici si svuotano e appaltano, per così dire, la loro funzione operativa a un altro sistema logistico e alternativo che è quello della lezione on-line, la lezione a distanza tramite il vettore digitale. È superfluo dire che nessuno nel mondo della scuola, ma anche negli altri settori sociali, era preparato a uno scenario del  genere, sebbene in alcuni casi limitati si erano già sperimentate le lezioni a distanza.
Dunque, la connotazione emergenziale legata alla situazione sociale nazionale ed extranazionale ha determinato questa scelta, pena lo stallo totale del mondo scolastico. Nel libro non si sono volute sottolineare in maniera cronologica o temporale le varie fasi di questi ultimi quattro mesi, questo è negli archivi ormai della cronaca e tra un po’ della storia, vista la novità della situazione e vista la amplificazione comunicativa delle scelte politiche riguardanti la realtà scolastica. Nel libro si è voluto piuttosto determinare il riflesso emotivo e personale riguardante lo scombussolamento di chi vive la scuola giornalmente: dirigenti scolastici, docenti curriculari e di sostegno, studenti, genitori, educatori e sindacalisti. Le loro testimonianze raccolte nel libro fotografano questa nuova realtà della scuola on-line, tracciandone in maniera panoramica e spesso esaustiva i limiti, le risorse, i vincoli, le prospettive, le criticità. Così come per gli altri settori della società anche la scuola ha vissuto
un momento corale, condiviso, partecipato e si è dovuta adeguare al lockdown e al distanziamento sociale. Si trovano i vissuti dei ragazzi, specialmente si sottolineano gli stati d’animo dei maturandi che trasmettono lo “scippo” a cui sono stati sottoposti, lo strappo di una pagina del diario esistenziale e scolastico tracciato da sempre dalle precedenti generazioni e che invece loro hanno vissuto per sottrazione. Un Esame di Stato monco sia nei contenuti sia negli aspetti logistici. Una sorta di notte fonda prima degli esami. Il grosso delle testimonianze del libro è offerto dai docenti. Ci sono un po’ tutti. Insegnanti di varie parti d’Italia e dei vari ordini e gradi della scuola. Ognuno ha testimoniato in maniera personale la propria percezione riguardo la scuola on-line ma forse la linea condivisa di questi interventi potrebbe risiedere nello spaesamento e nella mole di energia adottata per affrontare la nuova realtà. Si è trattato di un esperimento di didattica immersiva e
totalizzante in cui i docenti non si sono mossi per un astratto senso del dovere ma dalla passione per un ruolo che li ha visti protagonisti attivi e decisivi di una nuova alleanza intergenerazionale. Il modello precedente della scuola fuori dal mondo casalingo è ribaltato; la scuola entra e si piazza fra le mura di casa. Una rivoluzione di modello sociale che determina dinamiche, usi, costumi inesplorati ma soprattutto da decifrare. Anche le testimonianze dei dirigenti scolastici offrono un ventaglio interpretativo sul nuovo teatro scolastico di cui loro sono i referenti principali e dalla cui visuale rimodulano i nuovi parametri con cui guidare la comunità educante. Anche la voce degli educatori -spesso dimenticati – è presente nel testo, così come l’aspetto genitoriale che coincide in vari interventi dei docenti. Non ultimo il punto di vista di chi vive il sindacato della scuola. Dunque un quadro riassuntivo che, al di là delle macro politiche decise e calate dai decisori ministeriali, raccoglie le voci decisive della scuola operativa, quella del centro città e quella delle periferie, quella dei licei e quelle delle scuole professionali, quella del Nord e quella del Sud, in definitiva le voci radicate e profonde di chi molte volte accusato di afonia lo è diventato perché non ha ricevuto un ascolto attento ed empatico». 

 

L’estate di Vanessa Grey è un “Rituale”

Dopo il successo radiofonico e social di “Dentro la tua Radio” che ha conquistato le classifiche RadioAirplay ed è stato trasmesso da alcuni dei più importanti network radiofonici, l’artista calabrese Vanessa Grey (anche nota speaker di Radio Zeta) pubblica il suo nuovo singolo “Rituale”

“Ho fatto pace con me stessa, tutta la vita messa in valigia” è la frase simbolo di “Rituale” e anche del percorso artistico ed esistenziale di Vanessa che racconta: “In questi mesi ho vissuto contestualmente la pandemia e l’operazione alle mie corde vocali: nonostante tanta paura, ne sono uscita indenne: ora sono più consapevole di quello che voglio e che quello che voglio è fare musica, divertendo il pubblico e divertendomi!”

Qui il videclip di “Rituale”: https://youtu.be/FgTNIZ15Oro

Un brano che sa di estate in cui l’artista non è solo interprete, ma mette in gioco anche le sue doti da autrice, anche in vista del nuovo album che vedrà la luce nei prossimi mesi, che segue il disco realizzato in Canada presso lo studio dei Goo Goo Dolls e tante collaborazioni d’eccezione come quelle con Bungaro, Roberto Vecchioni, Franco Fasano, Paolo Vallesi e molti altri.

In uscita con Warner Chappell Music Italiana e Joseba Publishing, il brano è stato scritto a 6 mani, a distanza, durante il periodo di lockdown con Karin Amadori (autrice Warner Chappell Music Italiana ha scritto per Mietta ed altri artisti) e Nicola Marotta (autore Warner Chappell Music Italiana ha scritto per Francesco Renga, Noemi, Marco Masini, Einar ed altri); prodotto da Gianni Testa (direttore artistico di Joseba Publishing) e arrangiato da Valerio Carboni (compositore e produttore discografico ha lavorato con Alessandra Amoroso, Nek, Emis Killa, Anna Tatangelo, Mario Biondi, Le Vibrazioni e altri).

“Eroi degli anni ’80” è il nuovo brano di Jonio

VILLAPIANA (CS) – “Eroi degli anni ‘80” è il nuovo singolo di Jonio, al secolo Giuseppe Runza  uscito ieri in rotazione sulle piattaforme digitali, scritto da Sasà Flauto e Alessandro Mancuso, mixato e masterizzato presso lo studio di Registrazione Sunrise Studio Roma.

Jonio, musicista cantante calabrese, nato nella vicina Villapiana Lido, in ” Eroi degli anni 80” mette in musica,  una sorta di viaggio nei mitici anni 80 dei Levi’s, dei fastfood, gli anni dei suoi  ricordi  perché gli ha vissuti da adolescente. Jonio ha iniziato a masticare ”musica” in tenera età,  avvicinandosi con successo alla chitarra, approfondendone i vari stili dalla classica, al rock,al jazz, fino alle nuove avanguardie. Grazie alle sue numerose esibizioni, la critica lo ha definito uno dei maggiori talenti Musicali Calabresi.

La scheda

Tante le sue esperienze musicali dalle prefinali di Castrocaro Terme, al concorso Fox Cover Play di Rolando D’angeli Roma, finalista al premio “Mia Martini” nel 2008,  Musicista e cantante per i Ragazzi di Amici in vari spettacoli, 2011 – Corista nell’album di Missa – Il Grande Bluff – Ospite al Concorso Cantautori “Notte di note” Napoli. 2012 – 2° classificato sezione cantautori 15° Festival voci d’oro “50 ANNI & DINTORNI” di Montecatini Terme. 2013 Si piazza alle selezioni finali del Festival Internazionale di Napoli.  Interprete nello Spettacolo 20 Anni Tributo a Massimo Ranieri & Friends, per Rai Cultura. Nel 2015 fa parte del film il Potere di Roma serial crime ispirato all’inchiesta MAFIA CAPITALE, solo per citarne alcuni. Jonio lascia la sua terra, la Calabria e si trasferisce a Roma a collaborare a progetti con vari artisti dell’area musicale romana è nazionale, mantenendo il suo legame con la terra natia.  Nel 2015  esce con l’ album INIZIALMENTE con la supervisione del M° Sasà Flauto arrangiatore e chitarrista di “Domenica In” per Sunrise Studio Roma.  L’anno successivo in distribuzione digitale per KATANA SOUND l’album “Jonio Inizialmente fuori”,  anche il videoclip Fragile un estratto dall’Album. Nel 2017  vince al Festival Scanzonissima il  Premio cantautore con il brano “In bilico” . Lo scorso anno l’ uscita del videoclip su YouTube del singolo “JONIO Dimmi Adesso” in Download e Streaming su tutte le piattaforme musicali. Brano firmato da Sasà Flauto e Giuseppe Fulcheri autore di testi per Mogol, Mina, Neri per Caso, Alexia, Anna Oxa, Al Bano, Mino Raitano, Sergio Cammariere. Tanta la strada che in questi anni ha fatto da “Fragile” a “ Dimmi adesso”  e come tutti quelli nati negli anni Ottanta sapeva di sognare e credere nei sogni e oggi si presenta con i ricordi  di chi c’era allora trasmettendoli a chi non c’era ancora in “Eroi degli anni ’80”.

Alisya torna con “Come sempre”. «È la canzone della mia rinascita»

COSENZA – Un anno dopo Invulnerabile da me, è l’estate 2020 a far da cornice all’uscita del nuovo singolo di Alisya. Da oggi, 7 luglio, è infatti disponibile su tutte le piattaforme digitali Come sempre, il nuovo brano della cantautrice lucana di nascita e cosentina d’adozione. Come sempre copertina

Secondo estratto dell’album “Invulnerabile da me” (in uscita in autunno), il nuovo brano di Alisya per la MeArecords del presidente e direttore artistico Roberto Zengaro, punta su un testo coinvolgente scritto da Carmelo Del Genio con la musica di Paola De Genio, e sulla voce e l’interpretazione inconfondibili di Alisya; gli arrangiamenti sono di Francesco Vitari, riprese mix arrangiamenti di Vlad KayaDub Costabile.

Viscerale il rapporto di Alisya con il nuovo brano. «Come sempre è la canzone che descrive perfettamente il momento che sto vivendo – racconta Alisya -. È un brano che simboleggia la mia rinascita dopo un periodo personale difficile e quindi può esprimere la ripartenza che ognuno di noi sta affrontando in questo periodo storico». «Se dovessi descriverlo con una metafora direi che immagino di vedere due Alisya che si tengono per mano ma alla fine la nuova me, quella di Come sempre, che è colorata, solare e grintosa, lascia andare la vecchia me che è quasi sbiadita, rattristata e cupa. L’Alisya di oggi corre quindi ad abbracciare sorridendo l’arcobaleno che è nato dopo la pioggia.

La scheda

Classe ’88, la cantante Alisya, all’anagrafe Annalisa Egidia Viceconti, è nata Lagonegro (PZ) ma da oltre un decennio vive a Cosenza, dove si trasferisce per motivi di studio.

È laureata in Canto lirico presso il Conservatorio di Musica “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza dove ha perfezionato le sue doti tecniche ed interpretative. Fra le diverse collaborazioni ricordiamo quella con Scialpi. È inoltre direttrice della scuola di canto a Lauria “Associazione culturale e musicale Dea Musica” ed insegna in altre scuole calabresi.

La svolta nel suo percorso artistico arriva lo scorso anno grazie all’incontro con Roberto Zengaro, presidente e direttore artistico della Mea Records, giovane e ambiziosa etichetta discografica indipendente che ha come obiettivi quello di valorizzare giovani talenti portandoli a calcare i palcoscenici nazionali e internazionali più importanti.

Il primo album di Alisya, Invulnerabile da me, è in uscita a settembre e conterrà, oltre al primo singolo che dà il titolo all’album (con un buon riscontro di visualizzazioni del videoclip su Youtube) e a Come sempre, un altro inedito e tre cover (tre omaggi ad altrettanti big della canzone italiana).   

 

 

Tra Ionio e Tirreno impazza Mami Muevelo

Dopo mesi rinchiusi in casa, privati delle nostre abitudini, della socialità e di una primavera vista passare soli sui calendari, MAMI MUEVELO ha deciso bene di recuperare le notti perse. Come lo farà?

Sdoppiandosi tra il Tirreno e lo Ionio, con due appuntamenti che saranno fissi per tutta l’estate. Saranno infatti il Coolbay Disco di Gizzeria (CZ) ed il White Beach di Corigliano/Rossano (CS) ad ospitare le feste più hot dell’estate calabrese.

Il ricordo del virus è ancora vivo, la minaccia non è ancora passata, ma è pur vero che ci si può divertire in tutta sicurezza. Proprio a questo puntano gli ideatori del MAMI MUEVELO: Francesco Leonardi, Ultimo Piacentini e Pablito Stellato. Tutto sarà organizzato per garantire il rispetto delle norme vigenti ed il divertimento in due tra le location più cool della Calabria.

Lo staff formato da talenti riconosciuti a livello internazionale come il corpo di ballo de “PABLITO Y SU MECLA LATINA” arricchito dai generi Hip Pop, Reggaeton e Urban Music garantirà una innovativa forma di divertimento colorata. Oltre alla squadra guidata da Pablito Stellato, Mami Muevelo è composto anche e soprattutto da oltre 30 ragazzi che si occupano delle pubbliche relazioni. Un organismo sinergico che ha già dimostrato di funzionare in passato.

MAMI MUEVELO non è solo questo.

E’ uno stile di vita, un brand MADE IN CALABRIA che si espanderà anche in altre top location calabresi, sta già pensando in futuro di varcare i confini regionali per le numerose richieste di collaborazione.

MAMI MUEVELO può essere la risposta alla brutta esperienza di vita che abbiamo da poco lasciato alle spalle. Ora resta ai calabresi e alle migliaia di turisti decidere come e quando farlo, se affidarsi alle doti di questo team capace di far divertire negli anni il popolo universitario nell’area metropolitana di Rende e Cosenza.

La prima mossa da fare è seguire i canali social del MAMI MUEVELO e segnare le date degli eventi, la seconda è andare e divertirsi.

Sarà un’estate HOT, sarà un’estate targata MAMI MUEVELO!

Rossocolore è il primo romanzo della giornalista Mariassunta Veneziano

COSENZA – Radici nella costa jonica cosentina – nasce a Cariati ma vive a Rossano fino al 2000 -, Mariassunta Veneziano ha deciso di debuttare alla “scrittura lunga” con il suo primo romanzo edito dalla casa editrice Ensemble.
Laureata in Scienze della Comunicazione all’Università di Perugia, e con un master in Giornalismo “Giorgio Bocca” dell’Università di Torino, Mariassunta Veneziano sente l’esigenza di tornare nella terra d’origine dove svolgerà la professione giornalistica nelle redazioni di “Calabria Ora”, “L’Ora della Calabria” (con la clamorosa occupazione del 2014), e de “Il Garantista”.

Rossocolore è un romanzo d’amore, di genitori e figli, di amici, di persone che arrivano e vanno via, ma mai del tutto.

Un amore che si fa lotta, con i pugni e con le pistole, per riemergere dal passato e costruirsi un futuro che quasi mai è come lo si era immaginato.

LA STORIA 

Rossocolore narra di un padre e una figlia, di una pistola ritrovata casualmente in mezzo ai libri di casa e un viaggio che comincia. Un viaggio di ritorno per Giovanni Morante, ritorno al proprio paese ma anche al proprio passato. Un passato che inizia nel 1971, dove la narrazione riprende, a Torino, con la folle corsa di Filippo, un giovane emigrato per lavoro da un paese della Calabria, all’inseguimento di una misteriosa ragazza.
La corsa lo condurrà in un mondo fino ad allora visto solo da lontano. Tra bandiere rosse che sventolano e richieste di giustizia sociale urlate al vento, il protagonista conoscerà Mario, che resterà nella sua vita “al di là della vita stessa”.
Parallela a questa scorre la storia di Gloria, giornalista di origini lucane alle prese con una morte strana e “familiare”.
Due storie che arriveranno a incrociarsi in maniera inaspettata, tra incontri solo apparentemente casuali e scelte importanti che cambieranno inesorabilmente le sorti del protagonista e degli altri personaggi.
Sullo sfondo, i tumulti di un’Italia inquieta, campo di battaglie condotte con la forza delle parole e la violenza delle armi, madre e matrigna, piazza e salotto, soldi e sangue, anima lacerata tra chi si batte perché tutto cambi e chi invece spinge perché tutto resti uguale.
Comizi, incontri di boxe, partite di calcio e lotta armata. Governi che sorgono e che cadono. Amarezze masticate e mandate giù a forza e felicità solo assaggiata.
Storie raccontate dalla penna di Mariassunta Veneziano che meritano di essere assaporate fino all’ultima pagina di Rossocolore.

Giovanni Segreti Bruno torna con Monet su tutte le piattaforme digitali

COSENZA – Si intitola “Monet” il nuovo singolo del cantautore calabrese Giovanni Segreti Bruno, che dal 5 giugno è ufficialmente su tutte le piattaforme digitali e su YouTube con il video ufficiale.

Un brano che nasce in Calabria.

«“Monet” è la raffigurazione di un sogno erotico attraverso il quale l’essere umano fa questo viaggio all’interno di sé; e si scopre, si incontra, capisce ciò che realmente è, non ciò che deve essere o vuole sembrare. C’è questa metafora interessante per cui l’essere umano è un museo, contenitore delle proprie esperienze, memorie, ricordi, e si rende conto che tutto ciò che c’è dentro di lui è un’opera d’arte, un capolavoro. Tutto si svolge in questa dimensione onirica in cui realtà e sogno si fondono, e anche dei semplici graffi sulla schiena diventano dei quadri di Monet: arte e poesia». Spiega così il suo brano Giovanni Segreti Bruno, evidenziando la metafora di “Monet”, questo significato profondo, filosofico, rappresentato peraltro nel videoclip visibile sul canale YouTube ufficiale di Joseba Publishing, che vede come direttore artistico un altro volto calabrese: Gianni Testa.

L’originalità è ciò che contraddistingue da sempre Giovanni Segreti Bruno e la sua musica. E lo ammette raccontando come questo brano sia diventato “Monet”.

La storia del brano

 «L’idea di questo singolo è nata un anno fa circa, e poi pian piano è stata elaborata. Sulla scrittura mi piace ragionarci, trovare dei riferimenti e metafore giuste, perché ciò che io cerco nei miei lavori è l’originalità, ma sempre rispecchiando ciò che sono e ciò che faccio».

Questo di Giovanni Segreti Bruno è un brano sensuale, che nasce nella camera da letto calabrese del cantautore, come la maggior parte delle sue canzoni. «La mia stanza è un luogo di forte ispirazione proprio perché piena di tante cose, a partire dagli strumenti musicali: batteria, pianoforte, ukulele, chitarra, cajon; e poi le scritte sul muro con le frasi di Bob Marley, i ritratti di John Lennon, di Jim Morrison, c’è veramente tutto ciò che mi ispira spesso».

Il testo e la musica di “Monet” sono di Giovanni Segreti Bruno, prodotto dal direttore artistico di Joseba Publishing, Gianni Testa. All’arrangiamento hanno invece collaborato Arianna Tomaselli (Tape Lab Studio) e Matteo Caretto (Scene Music Studio).

Già dall’arrangiamento, dai suoni utilizzati, si sente immediatamente che in “Monet” c’è una ricerca sia da un punto di vista musicale che di scrittura. Esce a giugno ma proprio per questo è una hit estiva insolita, nonostante sia moderna e con un mix di generi al suo interno. Al contempo vuole mandare un messaggio ben preciso: «non dobbiamo avere paura di mostrarci per ciò che siamo. La forza di ognuno di noi è proprio questa: essere se stessi. Scoprire, andare alla ricerca di noi stessi, trovarci e renderci conto che siamo bellissimi».

Sartoria cosentina sviluppa nuovo strumento di anti contraffazione

COSENZA – Un codice QR per identificare il capo d’abbigliamento, verificare la provenienza del tessuto di cui è fatto, indagare sulle fasi della relativa lavorazione, certificarne il pagamento. È così che si combatte la contraffazione. E che, soprattutto se si tratta di abiti d’alta sartoria, si verifica l’autenticità del prodotto acquistato.
L’innovativo sistema, basato su una semplice matrice digitale che in un attimo mette a disposizione del cliente qualsiasi informazione sul prodotto che gli interessa, lo ha introdotto, nella sartoria di cui è titolare, Riccardo Magarò, 23 anni, di Cosenza. L’idea è quella di offrire agli amanti del Made in Italy maggiori tutele e garanzie.
Oltretutto, con la semplice scansione tramite smartphone del QR code indicato, si potrà persino visionare un breve filmato sulla storia del capo acquistato. In altre parole, se si compra un vestito, è persino possibile guardare come, proprio quel vestito, è stato creato. Una pratica virtuosa, un video racconto, insomma, che mette a disposizione del consumatore tutte le informazioni di cui necessita, comprese quelle riguardanti il laboratorio d’artigianato (Palazzo dei Sarti) che Magarò ha avviato nel 2019 nel cuore del centro storico della sua città, dando pure la possibilità a giovani come lui, attraverso appositi corsi, di imparare l’antica arte sartoriale.
«Ho deciso di introdurre il meccanismo della certificazione tramite QR code – spiega il sarto Magarò – perché credo rappresenti un modo per conquistare ancor di più la fiducia del cliente. Viviamo nel mondo dell’e-commerce, basato sulla leggerezza e rapidità degli acquisti, ma anche nel mondo dove i dati sulla contraffazione sono allarmanti: per me è importante avere a che fare con clienti consapevoli, che siano, soprattutto, tutelati e garantiti. È bello che la tradizione del fatto a mano – prosegue Magarò – incontri l’innovazione tecnologica. Anzi, è necessario che sia così, per arginare pratiche malsane e truffe e pure per distinguere l’abito sartoriale da qualunque altro tipo di capo».
«Per rendere tutto ciò possibile – dice ancora Magarò – mi sono dotato dell’app di Blazon Sjc, l’azienda calabrese che, grazie alla tecnologia blockchain e al sistema integrato di certificazione, ha studiato e messo in campo il modo per controllare gli acquisti. Fotografando il QR code univoco, presente sul prodotto – conclude -, se ne potrà così verificare la storia: provenienza, originalità, proprietà. In definitiva, sai cosa compri e soprattutto che cosa indossi». 

Dj calabrese PaulCam torna in radio con “I like it”

COSENZA – Dal 5 giugno viaggia in radio e nei digital store il nuovo singolo “I like it” (per l’etichetta: Harmor Music), del noto dj/producer calabrese Paolo Cammera, in arte PaulCam, che ha collaborato, tra gli altri, anche con El 3mendo.

Dopo il tour europeo ed i successi a livello internazionale dei suoi brani, tra cui spiccano “Sabor” che vanta i feat. di Adam Clay e Mr. Don, pubblicato su HIT MANIA CHAMPIONS 2019 e “Smack” che ha raggiunto il 3° posto nella top 10 classifica iTunes, ecco “I like it”, nuovo un pezzo dal sound travolgente che riesce a trasportarci grazie ai suoi ritmi Dance e House uniti a quelli Latino Americani e Pop Latino.

QUI IL VICEOCLIP “I LIKE IT”: 

https://youtu.be/CyeTYP6XbLI