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Post Acri – Corigliano: L’analisi di Pacino, la gioia di Mancino e …

Acri – Corigliano è stata una partita vibrante e vivace prima e dopo i 90′ regolamentari. L’ attesissimo e delicatissimo (per la posizione che le due squadre occupano in classifica) derby cosentino finisce in parità ma la gara ha offerto un menu con piu chiavi di lettura. Gara sicuramente emozionante per i due coriglianesi dell’Acri Giuseppe Levato e Francesco Di Iuri. Il portierone rossonero, autore anche oggi di parate strepitose a fine gara racconta: “E’ stato emozionante giocare contro la squadra del mio paese; E’ stata una motivazione in più per fare bene davanti ai nostri tifosi. Il Corigliano è stato un buon avversario, grintoso e ben messo in campo“.

Partita importante anche per Fabio Longo. ‘L’attaccante di Paola, che tornava ad Acri dopo essere stato lo scorso anno cannoniere in maglia rossonera, non ha fatto mancare il classico goal dell’ex: “E’ vero, quest’anno ho segnato due gol all’Acri (uno all’andata con la Palmese, ndr), ma ho segnato tanto anche l’anno scorso per l’Acri, evidentemente l’aria di Acri mi fa bene”“.

Foto F. Spina

Ma l’attesa più sentita è stata senz’altro quella dei tifosi rossoneri per il gradito ritorno in campo del difensore Renato Mancino. Fuori da 5 mesi per un grave infortunio, l’amatissimo dalla curva terzino salernitano ha giocato gli ultimi 5 minuti della partita, rilevando Tullio Maio e per il suo ingresso si è alzato un fragoroso applauso dagli ultras dell’Acri. Lui, emozionato e contento, a fine gara dichiara:”Rientrare oggi è stata un’emozione fortissima. Ero teso, ma i tifosi mi hanno dato la carica giusta, lo ricorderò per tutta la vita”. Mancino ha poi risposto anche alla domanda sulle pesanti e dolorose partenze di alcuni giocatori delle ultime settimane: “Per me è stato molto brutto veder partire il mio compagno Marco Carbonaro dopo due anni insieme, lo stesso per gli altri. Siamo un gruppo compatto e avremmo voluto rimanere gli stessi fino alla fine“.

Sugli addii delle scorse settimane si era espresso anche Valentino Cavatorti poco prima: ” Quando anno via dei compagni c’è sempre un po di tristezza e oggi i giocatori che sono andati via avrebbero potuto darci una mano; Ma noi non possiamo che accettare le scelte della società. Sulla gara il centrocampista rossonero, oggi autore della rete del momentaneo vantaggio, onesto ammette: ” Nel secondo tempo abbiamo mollato un po’, creando poco. Non eravamo molto concentrati“.

Da una parte quindi la delusione della squadra acrese per non aver dato il massimo, dall’altra la moderata soddisfazione mista al rammarico del Corigliano che conquista meritatamente in trasferta un punto preziosissimo che gli permette di tenere dietro proprio l’Acri. “Per come è andata la partita c’è un po di amarezza – esordisce mister Pacinosoprattutto per le tante occasioni da rete che non abbiamo saputo sfruttare. Tutto sommato il risultato è giusto, ma noi forse avevamo più voglia di vincere. La classifica non ci rende giustizia, senza i tre punti di penalizzazione parleremmo di una partita diversa“.

 

Andreina Morrone

 

Palmese: In parità il derby reggino con la Taurianovese

PALMESE: Caputo, Villella, Andiloro, Musumeci, Sinicropi (36’pt Tounkara Babakar Diene), Tedesco, Rotolo, Sanso, Di Giacomo sv (42’pt Cecco), Malandra, Capria (20’st Bruzzese). In panchina: Di Martino, Gambi, Giacco, Viscovo. Allenatore: Francesco Iannello.

TAURIANOVESE: Spingola, Centenari, Barreca, Nucera, Vitale, Libri, Alampi, Crescibene, Carbone (42’st Alessi), Secondi , Garreffa (30’st Siclari sv). In panchina: Galluccio, Guido, Gangemi), Rettura), Condrò. Allenatore: Peppe Giovinazzo (squalificato).

ARBITRO: Catanoso di Reggio Calabria  (Terenzio di Cosenza  e Chiappetta di Cosenza ).               

MARCATORI: 43’pt Vitale (T), 31’st Bruzzese (P, rig.).    

NOTE: spettatori 500 con rappresentanza ospite. Terreno di gioco in buone condizioni. Cielo sereno. Ammoniti: Caputo e Tounkara Babakar Diene (P), Vitale (T). Angoli 4 a 3 per la Palmese. Recupero: 5’pt; 4’st.

PALMI (Rc) – Scontro diretto che finisce in parità lasciando dunque invariata la classifica (rimangono un punto avanti i giallorossi). Il derby reggino non tradisce le aspettative e si gioca con puro agonismo atletico. Palmese e Taurianovese si annullano e il quinto posto utile per i playoff appare ancora possibile per entrambe. Un pari che arriva dopo novanta minuti giocati a viso aperto: equilibrio e tante occasioni da rete. Tanti gli ex in campo tutti nelle file della Taurianovese: da mister Peppe Giovinazzo a Nucera, Alessi, Gangemi, Centenari e gli assenti squalificati Natino Varrà e Diego Giovinazzo. La Palmese invece gioca la sua prima partita senza il dimissionario Marco Colle e con in panchina colui che sarà il traghettatore fino alla fine della stagione: Ciccio Iannello.

CRONACA: inizia bene la squadra di Giovinazzo che mette in difficoltà la Palmese. Garreffa prova a battere Caputo ma al momento di calciare sbaglia. Al 12esimo Sanso sfiora la rete ma il suo tiro viene bloccato sulla linea di porta. Ancora la Palmese con Malandra che calcia su un difensore ospite. Tocca a Vitale impegnare Caputo su punizione. Capovolgimento di fronte è Spingola che devia una ulteriore punizione di Malandra. La gara è aperta a qualsiasi risultato. Al 30esimo Garreffa gira a rete ma centralmente e Caputo para senza problemi. Il neroverde Capria ci prova di testa e poi è ancora Garreffa che dal limite calcia alto. A due minuti dalla fine del primo tempo arriva il gran gol di Vitale che da oltre 25 metri spara un sinistro che colpisce il palo interno e s’insacca. Inutili proteste neroverdi per un tocco di mano ma per l’arbitro è tutto ok. Applausi per il gran gol di Vitale. Nella ripresa Iannello è costretto a cambiare anche in considerazione dell’uscita di Sinicropi e Di Giacomo per infortunio. Dal 4-3-3 il nuovo tecnico azzecca e passa ad un 4-4-2.  Occasionissima con Cecco di testa ma il tiro è centrale. Entra Bruzzese e si ritorna al 4-3-3 e la Palmese attacca a più non posso con la Taurianovese che si difende. Così arriva il pari al 31esimo perché Nucera atterra Malandra. E’ rigore che Bruzzese calcia spiazzando Spingola per l’uno a uno. La Palmese crede nella vittoria e continua a spingere ma la Taurianovese si difende con ordine nonostante Sanso prima e Malandra poi cercano la via della rete.

 

Acri poco determinata, punto in trasferta per il Corigliano

24^ Giornata, 9° turno

F.C. Calcio Acri – Corigliano Schiavonea 1 – 1

Marcatori:  36′ pt Cavatorti (A), 4′ st Longo (C)

ACRI: Di Iuri 8, Covello 6, Carrieri 5,5, Scarlato 6,5, Cavatorti 7, Luzzi 6, Maio 6.5 (40′ st Mancino), Schiavello 6, Gallo 6.5 (22′ st Granozio 6), Levato 6.5, Provenzano 5.5. A disposizione: Palumbo, Funari, Milordo, Cinello, Sesti. All.:Pascuzzo

CORIGLIANO: Boullegue 7, Berlingieri 6, Brandi 6.5, Zanfini 6, Apicella 6, Viteritti 6, Vasso 6.5 (1′ st Bernardini 6), Amoruso 5.5, Longo 7, Zangaro 6.5 (47′ st Calomino), Basile 6.5 (33′ st Russo). A disposizione: Alfano, Berlingieri A., Spataro, Novello. All.: Pacino

ARBITRO: G. Miele (Nola)

ASSISTENTI: B. Cortese e R. Naccari (VV)

Ammoniti: Zangaro e Berlingieri (C)

Espulso: Amoruso (C) al 42′ st

NOTE: 300 Spettatori sugli spalti, una cinquantina circa al seguito del Corigliano. Clima disteso e allegro fra le due tifoserie.

Acri e Corigliano non si fanno male, conquistando un punto a testa che non le allontana però dalla zona calda. Il pareggio matura al termine di una gara difficile e delicata per entrambe le squadre ma i biancoazzurri hanno convinto di più per intensità e numero di palle gol.

LA PARTITA – Dopo quello con il Roccella, l’Acri trova col Corigliano il secondo pareggio interno consecutivo. Primo tempo vivace, giocato a ritmi intensi da ambo le formazioni. L’Acri, che oggi schierava in avanti la coppia Gallo-Provenzano supportati da Levato e Maio (in difesa da registrare il rientro di Scarlato), sfiorano il vantaggio al 3′ con un pungente colpo di testa di Provenzano che Boullegue spazza via a palla quasi entrata. Dall’altra parte risponde Vasso con un gran colpo di testa parato da Di Iuri. Al 22′ occasionissima per gli ospiti: grande progressione e contropiede di Vasso  ma doppio miracolo di Di Iuri. E’ a centrocampo e sulle fasce che si gioca maggiormente in questa fase ed è proprio dai piedi di un centrocampista che arriva la rete del vantaggio rossonero: al 36′ assist dalla destra di Maio per Cavatorti che di prima spiazza l’incolpevole estremo difensore biancoazzurro.

La ripresa svela un lieve calo di concentrazione fra gli uomini di Pascuzzo. Dopo un pericoloso calcio di punizione, arriva al 4′ il pareggio del Corigliano: Fabio Longo segna il classico gol dell’ex (quest’anno il secondo all’Acri), confermandosi la bestia nera dell’ottimo Di Iuri. L’ Acri accusa ancora di più lo svantaggio e Di Iuri si supera nuovamente su Longo prima e su Zangaro poi. Pascuzzo a questo punto tenta la carta Granozio per capitan Gallo, facendo avanzare Maio (sostituito poi da Mancino), ma le scelte tecniche non sembrano premiare il tecnico rossonero. L’Acri si ritrova solo nei minuti finali quando tenta in due occasioni il gol del sorpasso: dopo la mezz’ora colpo di testa di Provenzano parato su punizione di Levato  e 41′ conclusione di Schiavello di poco sopra la traversa.

Risultato finale 1 – 1 dunque fra un’Acri che poteva e doveva dare di più e un Corigliano giovane, ma grintoso e ben messo in campo. Standing ovation da parte dei tifosi rossoneri per l’ingresso in campo di Renato Mancino al 40′: l’amatissimo terzino salernitano rientrava  dopo un grave infortunio che l’ha tenuto lontano dal campo 5 mesi. Encomiabile, infine, il gesto della tifoseria ospite che nel primo tempo ha esposto lo striscione “Gli ultras non dimenticano, Angelo vive” a sottolineare il rispetto reciproco fra i due popoli della curva.

Andreina Morrone

La Nuova Gioiese sciupa troppo: l’Akragas conquista un punto al “P.Stanganelli”

Nuova Gioiese – Akragas 1-1 (28′ Lombardo, 80′ Arena)

Nuova Gioiese: Panuccio, Sorgiovanni, Cassero, Condomitti, Cirianni, A. Crucitti, Lombardo, Cirianni, G. Crucitti, Pascu. In panchina: Andreoli, Guerrisi, Lucà, Saccà, Nesci, Misale, Caruso, Barilà, Bugatti.

Akragas: Valenti, De Rossi, Parisi, Aprile, Astarita, Chiavaro, Assenzio, Savanarola, Sanariti, Arena, Vitale. In panchina: Zelletta, , Paladino, Giuffrida, Vindigni, Fontana, Addamo, Caci, Nassi, Arena.

Arbitro:  Sig. Vingo di Pisa; guardalinee: Sig. Capalbo di Napoli e Sig. Cascone di Castellammare di Stabia.

Il big match tra Nuova Gioiese e Akragas finisce in parità con i padroni di casa che non sono riusciti a conquistare la vittoria nonostante le numerose possibilità di raddoppiare l’iniziale gol del vantaggio e l’aver giocato in superiorità numerica per gran parte del secondo tempo. Il risultato finale finisce per essere quello più giusto considerato quello che si è visto in campo forse perchè gli agrigentini hanno avuto il merito di crederci fino all’ultimo nel pareggio, anche dopo aver fallito un penalty, mentre i viola hanno sprecato troppo in zona gol con un pizzico di presunzione. Parte forte la Nuova Gioiese che mostra da subito un atteggiamento arrembante e propositivo. Il mister gioiese Dal Torrione, oggi assente per squalifica, ha trasmesso la cattiveria necessaria per affrontare un avversario come l’Akragas. La coppia d’attacco Pascu – Crucitti si trova a meraviglia e riesce a creare numerose palle gol quasi come se le difficoltà avute in fase realizzativa  nell’ultimo periodo fossero un lontano ricordo. Al 25′ bella ripartenza dei padroni di casa con Lombardo che serve G. Crucitti che calcia alto di poco. Tre minuti dopo la Gioiese passa in vantaggio. Antonio Crucitti dal vertice destro dell’area converge verso il centro e viene atterrato poco prima di calciare verso la porta così l’arbitro fischia il calcio di rigore che Lombardo trasforma. Dopo la rete che sblocca il risultato la partita diventa emozionante con molte azioni pericolose. Al 36′ l’ex reggino Nassi non riesce a tradurre in gol un errore in disimpegno di Taverniti e nell’azione convulsa il capitano viola Panuccio compie un miracolo su Arena riuscendo a respingere un tiro ravvicinato dell’attaccante ormai sicuro del gol. Nel capovolgimento dell’azione la Gioiese va ancora vicina alla rete con Pascu che in progressione si è liberato di due avversari ed ha calciato in porta, la palla dopo essere stata deviata dal portiere ha viaggiato sulla linea di porta per qualche secondo per poi essere respinta dal difensore. Alla ripresa è ancora la compagine calabrese a rendersi pericolosa sempre con Pascu che in spaccata sfiora il palo dopo essere stato servito dal solito Crucitti. Al 58′ l’Akragas resta con  un uomo in meno per l’espulsione di Astarita per doppia ammonizione. I siciliani nonostante l’inferiorità numerica cercano comunque il pareggio e ci vanno vicini al 75′ quando Vitale calcia fuori il calcio di rigore concesso dall’arbitro per il fallo di mano in area di Ferraro. Tre minuti dopo Giuseppe Crucitti solo davanti al portiere calcia addosso all’estremo difensore siciliano il pallone del 2 a 0 invece di servire due compagni meglio posizionati. Così mentre la gara si avviava al termine ed il pubblico gioiese si sfregava già le mani contento per aver visto cadere al Polivalente l’altra corazzata del campionato gli ospiti trovano il gol del pari all’80’ con Arena che, servito con un cross dalla fascia sinistra, ha beffato con un bel colpo di testa Panuccio. Il risultato finale si è sigillato così con un punto per parte.

Domenico Barone

foto di Domenico Careri

Le impressioni a caldo di Montalto- Licata: Mister Petrucci: “Per quello che si è visto il pareggio è giusto”

Dopo un deludente pari contro l’ultima della classe è intervenuto a nostri microfoni nel dopo-gara il mister Mister Petrucci che anche in situazioni non certo piacevoli è sempre sincero e diretto nelle sue dichiarazioni.

Alla domanda: << Mister cosa ha detto ai suoi ragazzi negli spogliatoi dopo un primo tempo che ha lasciato alquanto a desiderare? >> Ci ha risposto cosi’: << Ai ragazzi bisogna dire solo grazie per gli sforzi e l’impegno che ci mettono ad ogni partita e ad ogni allenamento>>

Poi ha continuato dicendo: << Oggi purtroppo non è stata una giornata come le altre, non è stato il miglior Montalto, ma prendiamola come buona. Prendiamolo come un punto guadagnato e non come uno perso, anche perchè a noi mancano 8/9 punti per salvarci>>

E noi aggiungiamo che tre punti sono in attesa di essere assegnati d’ufficio alla squadra di Petrucci perchè la sfida contro il Ragusa non si disputerà dal momento che la squadra siciliana è stata eliminata dal campionato.

Poi il mister ha concluso dicendo:<<I ragazzi sono mortificati perchè oggi volevano vincere, ma vi ricordo che noi arriviamo comunque da 3 risultati ultili consecutivi e abbiamo 4 partite in casa da qui alla fine del campionato, dobbiamo dunquecostruirci la salvezza tra le nostre mura e lavorare fino alla fine>>

Roberto Adimari

Anche per il Montalto “a Carnevale ogni scherzo vale”: Il Licata(in 9) strappa un punto al “Di Magro”

  Serie D – Girone I- 25^ Giornata

La Cronaca: 3° pareggio consecutivo per la compagine di mister Petrucci. Proprio nel giorno di Carnevale, in un’atmosfera tipicamente primaverile e di festa il Montalto non riesce ad andare oltre il pari contro l’ultima della classe. La squadra del Licata(nel finale rimasta anche in 9 uomini per le espulsioni di Romeo e Petarresi) a tratti mette in difficoltà la squadra di casa(più esperta e tecnica). Nel primo tempo non succede praticamente nulla. Il secondo tempo è infuocato. Petrucci sostituisce uno spento Gagliardi con Piemontese(partito dalla panchina per un leggero risentimento muscolare nel riscaldamento) e sostituisce capitan Occhiuzzi con Poltero. Il Montalto sembra un’altra squadra e dopo appena ‘7  proprio il bomber Piemontese porta in vantaggio i suoi con un gol di “rapina” dopo che Ingrassia ha svirgolato una “fucilata” dI Zangaro dal limite dell’area. Poi accade quello che non ti aspetti: Al 65’ Manugiano in tuffo di testa trafigge Ramunno a due passi su assist “al bacio” di Dali'(a nostro avviso il migliore in campo) . Il finale di gara è una vera battaglia, ma non di coriandoli e  bombolette spray, ma di cartellini gialli e rossi che il direttore di gara sventola  contro due giocatori del Licata. Un finale convulso, dove il Montalto tenta il tutto per tutto, ma nè la doppia superiorità numerica e nè ‘5 di recupero riescono a far gioire per la seconda volta il pubblico di casa. Un Montalto che dunque rimane invischiato nella zona “calda” della classifica, vista anche la vittoria di Due Torri( quint’ ultima) che adesso incalza a quota 29 punti. Il Licata esce indenne dal “Di Magro” e fà un brutto scherzetto al Montalto che lo accetta con soprtività, sia perchè gli ospiti hanno meritato il pari e sia perchè “a Carnevale ogni scherzo vale e chi si offende è un maiale”

IL TABELLINO DEL MATCH:

Comprensorio Montalto Uffugo – Licata  1-1

Marcatori: 52′ Piemontese(M), 65′ Manugiano(L)

Comprensorio Montalto Uffugo: Ramunno, Perna, Scarnato(75′ Gassamà), Mazzei, Morelli, Occhiuzzi(46′ Poltero), Buccino, Catalano, Zangaro, Gagliardi(46′ Piemontese)   All. Sign. Petrucci

Licata: Ingrassia, Romeo, Cassaro, Perricone, Dali’, Trofo, Musumeci, Manuguerra, Petarresi, Asta, Manugiano.   All. Sign. 

Arbitro: Sign. Gianmarco capezzi di Valderno.  Assistenti: Sign. Carlo Robusto di Foggia e Sign. Alessio Rega di Bari

Ammoniti: Mazzei(M), Occhiuzzi(M)

Espulsi: 79′ Romeo(L), 85′ Petarresi(L)

Note: Spettatori- 50 circa. Recupero- ‘1 pt, ‘5 st

Classifica: Montalto 9° a quota 33 punti

Prossimo Turno, 09/03/2014, ore 14:30: Il Montalto è atteso dall’ ostico derby esterno contro il Rende

Roberto Adimari

 

 

Vigor Lamezia, stop interno

Con l’Ischia finisce 1-1, ma Longoni fallisce un rigore.

 

LAMEZIA TERME(CZ) – Può sorridere solo a metà la Vigor Lamezia che, sotto di una rete, riesce a trovare il pareggio con Zampaglione. Forse, potrebbe anche recriminare se Longoni non avesse sbagliato il rigore due minuti prima, ma alla fine, il pareggio sembra il risultato più giusto. A non sorridere affatto, alla fine è mister Costantino che, nel prossimo match, dovrà rinunciare alla coppia centrale Marchetti-Gattari: il primo, diffidato, è stato ammonito, mentre il secondo è stato espulso nella partita odierna per somma di ammonizioni.

CRONACA

Primo Tempo – Passano solo 3 minuti e la Vigor Lamezia sfiora il vantaggio: angolo di D’Amico, Del Sante svetta di testa e schiaccia la palla con Mennella che salva con i piedi. Al minuto 7 ci prova Giampà da fuori area, ma la palla termina sopra la traversa.  Al minuto 10, D’Amico serve Longoni che, defilato sulla sinistra, calcia debolmente con il portiere ospite che accompagna la palla fuori. Al minuto 17 si fa vedere l’Ischia: bella triangolazione tra Trofa e Scalzone, con quest’ultimo che però calcia lontano dai pali. Al minuto 20, Malerba cambia gioco per D’amico che entra in area ma si allunga troppo il pallone. Al minuto 24, punizione ospite dalla trequarti: De Francesco tira in porta, la palla deviata dalla barriera arriva a Trofa che si gira e tira, con Piacenti che respinge.  Al minuto 38, Scarsella recupera palla e con una veronica serve l’accorrente Zampaglione che calcia dal limite ma la palla va di poco sopra la traversa.

Secondo Tempo –  Passano 30 secondi e l’ affondo dell’Ischia si rivela vincente:  Cunzi viene atterrato vicino il limite d’area, Tito va sul pallone, la barriera si apre e la palla si insacca alla sinistra di Piacenti.  Al minuto 7, Longoni batte una punizione dall’out di sinistra, Marchetti colpisce di testa, ma Rainone devia con il braccio: per l’arbitro è rigore. Longoni va sul dischetto, ma Mennella capisce l’intenzione e si butta sulla sua destra a respingere il pallone. Non passa molto e la Vigor Lamezia pareggia: Longoni riceve palla e la mette dentro, Zampaglione salta tutto solo e infila il portiere ospite. Al minuto 14, Del Sante arriva fino alla linea di fondo, serve D’Amico che manda altissimo dal vertice dell’area piccola. Un minuto dopo, Del Sante spizzica di testa, ma Zampaglione disturbato manda a lato. Al minuto 18, De Francesco crossa al centro una punizione da sinistra, Armeno colpisce di testa e manda altissimo. Al minuto 19, Longoni scatenato: entra in area e con una serie di finta mette a sedere 3 difensori, libera il destro ma Mennella respinge.  Al minuto 21, ancora Longoni, da corner, mette al centro e Marchetti dà l’illusione del gol con palla che esce di pochi centimetri. Al minuto 31, bella triangolazione tra Cunzi e Tito che arriva al tiro debolmente e Piacenti si distende e para. Al minuto 34, Mangiapane -appena entrato- manda di poco alto sulla traversa. Al minuto 38, la Vigor resta in 10: Tricoli spazza, Crimaldi viene ostruito da Gattari che già ammonito riceve il secondo giallo e l’arbitro lo manda negli spogliatoi. A questo punto, i biancoverdi soffrono l’inferiorità numerica e rischiano di perdere anche la partita: Scarsella commette una ingenuita sulla trequarti, Crimaldi ruba il pallone, si invola verso la porta e calcia dal limite ma Piacenti respinge. Stessa sorte l’azione di Cunzi al minuto 45.

 

VIGOR LAMEZIA: Piacenti; Gona, Marchetti, Gattari, Malerba; Giampà (73′ Romano), Scarsella;  Longoni (79′ Mangiapane), D’Amico (70′ Padulano), Zampaglione; Del Sante. All. Costantino

ISCHIA: Mennella; Finizio, Tito, De Francesco (70′ Crimaldi), Tricoli, Rainone, Armeno, Alfano, Scalzone (82′ Spadafora), Cunzi, Trofa (73′ Luccardo). All. Porta

ARBITRO: Prontera da Bologna

NOTE: Giornata soleggiata con terreno in ottime condizioni.
SPETTATORI: 1100 circa
AMMONITI: Longoni, Gattari, Marchetti (VL); Tricoli, Scalzone, Alfano, Cunzi (I)
ESPULSI: 38’st Gattari per doppia ammonizione
ANGOLI: 4-5 per l’Ischia
RECUPERO: 1 minuto nel primo tempo, 4 minuti nel secondo.

 

Roberto Tarzia 

Il Rende conquista un buon punto a Noto

Continua la striscia positiva del Rende, che dopo la trasferta vittoriosa contro l’Orlandina, la vittoria a tavolino contro il Ragusa, oggi è riuscito a stappare un pareggio sul difficile campo del Noto. I biancorossi salgono così a 22 punti in classifica e possono guardare con rinnovata fiducia alle prossime partite di campionato. 7 punti d’oro conquistati in tre partite. Non accadeca ormai dallo scorso campionato. La prossima c’è il derby contro il Montalto.

 

Gaspare Guzzo Foliaro

Un Cosenza sterile e senze idee perde punti a Foggia

La squadra del Capp, dopo il bagno di folla e giubilo nel giorno del centenario, crolla in casa del Foggia, in uno Zaccaria al netto di cinquemila presenze circa. Ad onor di cronaca, i padroni di casa non fanno più del Cosenza, ma segnano un gol, i Lupi non ne fanno, e questo, nel dorato mondo del pallone che a volte tanto dorato non è, basta a sopravanzare l’altra squadra. Punti persi che però non segnano nulla se non un avvicinamento dei Satanelli, viste le contemporanee sconfitte di Teramo e Casertana, che fanno un po’ accrescere i rimpianti, un po’ stare più sereni, ché la vetta è sempre lì ad un punto.

Cappellacci cambia la formazione, e fa rifiatare Mosciaro e Criaco, protagonista del match del centenario, per inserire Giordano e Calderini. Per il resto, tutto invariato rispetto alla formazione di domenica scorsa, non fosse per il rientro di Bigoni sulla corsia di destra al posto di Palazzi, laddove a sinistra agisce Mannini. Il Foggia, reduce da due sconfitte consecutive, non può sbagliare, e Mister Padalino, una carriera distribuita tra A e B (presenze tra Inter e Fiorentina in massima serie) sceglie il suo solito 3 – 4 – 3, nella speranza di cogliere impreparati Guidi e Blondett.

I primi quindici minuti sono degli uomini in maglia bianca: il pressing asfissiante comandato dal Capp ed eseguito alla perfezione dai suoi uomini non da’ scampo ai rossoneri, che sono più volte costretti ad allontanare il pallone senza poter impostare. Il Cosenza, però, oltre al pressing, non produce tiri in porta effettivi, tranne un paio, che però dai tre legni terminano distanti. La svolta di questa partita noiosa arriva attorno al venticinque: Asante è ingenuo e blocca fallosamente un uno – due con cattive possibilità di riuscita. Calcio di rigore per i Satanelli e, dal dischetto, Cavallaro non sbaglia e spiazza Frattali. Uno a zero, dunque, e Bretti costretti alla rincorsa dopo primi venticinque trascorsi a macinare chilometri: ci prova subito Calderini che tira in porta con Narciso fuori dai pali, ma il numero uno pugliese recupera e blocca a terra. Allora è Corsi a tentare il pareggio con il pallone che rade un imberbe legno a portiere battuto, ma il Foggia non sta a guardare ed impegna Frattali, anche se non in modo estremamente severo, con un tiro da dentro l’area di Sicurella. Si chiude così il primo tempo, che definire brutto sarebbe una sorta di eufemismo.

La ripresa inizia con Calderini vicino al gol sugli sviluppi di un corner, ma poco dopo l’estroso fantasista prende un colpo in viso ed è costretto a far spazio a Chinellato. Nel mentre, prima Giordano e poi Agnelli hanno provato la conclusione verso le rispettive porte avversarie, senza creare particolari patemi d’animo ai portieri avversari. Dopo questa sostituzione, in un intervallo di tempo di venti minuti cronometrati, tre sono le occasioni degne di nota: una svirgolata di De Angelis, un errore di Asante che smarca Giglio solo davanti a Frattali – conseguente errore del pugliese, Cavallaro a tu per tu con Frattali – palla di nuovo a lato. Solo gli ultimi cinque minuti regalano qualcosa in più, con due tentativi, di cui uno in acrobazia, di Chinellato, e l’ultimo tiro di Alessandro che lambisce il palo.

Termina così una partita brutta come non se ne vedevano da tempo, con un Cosenza tutto volto alla difensiva che non riesce a recuperare uno svantaggio immeritato arrivato in un modo troppo rocambolesco ed ingenuo. Comunque sia, la C unica è talmente tanto vicina che questi tre punti persi non cambiano quasi nulla nell’immaginario collettivo di una città che, forse, questa sconfitta l’aspettava ma che attende, spasmodicamente, di tornare nel Calcio con la C maiuscola dopo tanti, troppi anni.

Francesco La Luna
FOGGIA – COSENZA 1 – 0

FOGGIA: Narciso; Colombaretti, Pambianchi, Filosa; Sciannamè, Agnelli (’36 st D’Angelo), Quinto, Agostinone; Sicurella (’21 st Curcio), Giglio, Cavallaro.

COSENZA: Frattali; Bigoni, Blondett, Guidi, Mannini; Asante (’21 st Partipilo), Giordano, Corsi; Calderini (’12 st Chinellato), De Angelis(’31 st Mosciaro), Alessandro.

MARCATORI: ’27 pt Cavallaro (r) (F)

AMMONITI: Giglio, D’Angelo (F); Blondett (C).

Anticipo ECCELLENZA, Il Castrovillari ferma la capolista Roccella

Arriva per mano dei rossoneri del Castrovillari la terza sconfitta stagionale per il Roccella capolista.

Finisce 2 – 1 per i padroni di casa l’anticipo  Castrovillari – Roccella valevole per la nona giornata di ritorno del campionato di Eccellenza (24° turno).

 

Cstrovillari – Roccellla  2 – 1

Marcatori: 4’ pt Villa ( C ), 10’ st Coluccio ( R ), 35’ st La Barbera ( C ).

Castrovillari: Chimenti, Bravoco, Di Marco, Ferraro, Donato (42’ st Raiola), Bertini, Lombardi (37’ st Rizzuti), Ganje, Villa, La Canna, Sarli (24’ st La Barbera). A disposizione: Barilaro, Basile, Okoroji, Galetti. Allenatore: De Rosa

Roccella: Belcastro, Pastore, Saraco (45’ st Femia), Pizzoleo, Monici (8’ st Figliomeni), Coluccio, Criniti (42’ st Iacobetta), Calabrese, Saffioti, Leta, Carbone.  A disposizione: Ferigo, Romeo, Trimboli, Coppola.  Allenatore: Galati

Arbitro: Palmieri di Crotone ( Montesanti di Lamezia Terme e Molinaro di Catanzaro).

Ammoniti: Di Marco, Ferraro e Ganje per il Castrovillari; Pizzoleo e Coluccio per il Roccella. Espulsi: La Canna ( C ), Carbone ( R ).