L’asse Camusso-Salvini-Meloni-Tsipras

ROMA – Nel corso dell’audizione svoltasi martedì mattina alla Commissione Lavoro del Senato, Susanna Camusso ha preso una posizione che non lascia spazio a mediazioni: ha detto che il decreto per il contratto di lavoro a tutele crescenti è “un intervento a gamba tesa contro i diritti dei lavoratori”, perché “tende a precarizzare anche il lavoro stabile”; “monetizzando tutto equipara il lavoro a una merce”; insomma, “è inemendabile”: “va solo cancellato”. Parole che sanciscono una rottura impressionante tra la Cgil e il Governo Renzi. Ma questo intervento è impressionante anche per un altro aspetto: dopo la bordate a palle incatenate contro la parte flex della riforma, il discorso è stato di una freddezza glaciale sulla parte security; non una parola di apprezzamento per la creazione di un sistema di sostegno del reddito veramente universale e di livello europeo per chi perde il posto; non una parola sul fatto che per la prima volta si pone mano a un sistema di assistenza al disoccupato nel mercato del lavoro tendente ad assicurare l’efficacia del servizio; solo un accenno di sfuggita al nuovo contratto di ricollocazione. Grande attenzione, invece, a quanto avverrà in tema di Cassa integrazione, della quale la Cgil chiede l’estensione, come diritto fondamentale, a tutti i lavoratori. Siamo dunque ancora, come da mezzo secolo in qua, alla difesa all’ultimo sangue del lavoratore nel suo posto, invece che nel mercato del lavoro (con tanti saluti per la metà della forza-lavoro che da questa tutela è strutturalmente esclusa). Non è una novità: da tempo la Cgil non riesce a cogliere i segni dei tempi, le tendenze epocali del mercato del lavoro, col risultato di condannarsi a battaglie per lo più destinate all’irrilevanza e all’oblio. Sta di fatto, comunque, che ciò che chiede la Cgil è l’esatto contrario di ciò che ci viene raccomandato dalla UE, e di ciò che è obbiettivamente necessario in funzione della strategia di integrazione dell’Italia in Europa. E la cosa curiosa è che – scherzi della storia – sul versante politico sul quale in questo modo la Cgil si colloca essa trova oggi come alleati la Lega di Matteo Salvini, i 5 Stelle di Beppe Grillo e i Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, non per caso ultimamente schierati a fianco della lista Tsipras nelle elezioni greche. Per chi ancora dubitasse del fatto che, in questa fase, lo spartiacque politico fondamentale in Italia non è quello che corre tra (vecchia) destra e (vecchia) sinistra.

Operazione ‘ndrangheta a Rivoli

TORINO – Beni per un valore di 6 milioni di euro, tra cui società edilizie, immobili, conti correnti, auto, polizze vita e buoni postali, sono stati confiscati a Salvatore Demasi detto Giorgio, ritenuto il capo indiscusso del ‘locale’ di ‘ndrangheta di Rivoli, nel Torinese. Lo ha reso noto la Direzione Investigativa Antimafia, precisando di aver eseguito il decreto emesso dal tribunale nei confronti del boss 71enne. Demasi è in carcere per una condanna a 14 anni per associazione per delinquere di stampo mafioso.

Gela, operazione antigroga

GELA (CL) – Sette sono gli arresti che sono stati eseguiti durante la notte dai carabinieri di Gela, nell’ambito di una operazione diretta dalla Dda di Caltanissetta per traffico internazionale di droga tra la Sicilia e la Francia, con collegamenti in altre regioni d’Italia. I provvedimenti, emessi dal gip, riguardano altrettanti esponenti mafiosi della “Stidda” gelese che operavano tra il Nisseno e l’Agrigentino. La droga, prevalentemente hashish, giungeva da Francia, Liguria e Calabria e Palermo.

I giornalisti si danno alla pubblicità, lo spot di Giornalisti d’Azione

Professione giornalista: si può improvvisare? Assolutamente no. Ne sono convinti i membri di ‘Giornalisti d’Azione’, movimento nato circa otto mesi fa su facebook. Nei giorni scorsi ben 17 emittenti televisive e 10 emittenti radiofoniche calabresi hanno cominciato a trasmettere lo spot realizzato dal movimento. Un’iniziativa unica in Italia, per mettere in luce la necessità di avere competenze specifiche e di riguadagnare rispetto e credibilità in un contesto che svilisce la professione. Anche ottoetrenta aderisce al movimento che, a settembre, si è presentato pubblicamente durante un incontro con Carlo Freccero, uno dei maggiori esperti europei di comunicazione. Per aderire, info@giornalistidazione.it.

 

 Lo spot

 

«La nostra – dice Mario Tursi Prato, uno dei fondatori del movimento – è, si, una provocazione, ma è anche un vero strumento di pubblicità a cui abbiamo pensato, credo primi in Italia, per valorizzare una professione che, secondo noi, viene sempre più svilita da improvvisazione, pressappochismo, vera e propria incapacità, ma anche dall’esercizio abusivo, da un distorto concetto di ”volontariato”».

La campagna è partita nei giorni scorsi. Lo spot viene trasmesso su ben 17 emittenti televisive (Calabria Tv, Canale 16, City One, Esperia Tv, Esse Tv, Gs Channel, LAC, Reggio Tv, Rete 3 Digiesse, Sila Tv, Soverato Uno, Tele A1 Corigliano, Telediamante, Telitalia, Telespazio Tv, Tv Sud, TSC) e 10 mittenti radiofoniche (Antenna Bruzia, Jonica Radio, Prima Radio, Radio Amica, Radio Enne Lamezia, Radio Italianissima, Radio News 24, Radio Juke Box, Radio Ricordi, Radio Sound) calabresi.

«Nella nostra regione – dice Francesco Montemurro, tra i promotori del movimento- così come nel resto del Paese, i giornalisti, alla stregua di tutte le altre professioni, non vivono un momento felice. La crisi economica che sta interessando l’Italia, ha investito anche il mondo dell’editoria. Da noi sono quasi tremila i giornalisti iscritti all’Ordine, tra professionisti e pubblicisti. La stragrande maggioranza è inoccupata come giornalista. Moltissimi, pur di realizzare questa ambizione professionale, vive condizioni lavorative difficilissime».

E se è vero che giornali, radio e televisioni risentono fortemente della crisi, «è altrettanto vero – aggiunge Tursi Prato – che la situazione è ulteriormente aggravata da vuoti legislativi, e penso al giornalismo su Internet, e, se, come categoria, facciamo un minimo autocritica, ci si mette anche, in alcuni casi, la mancanza di professionalità, spesso alimentata dalla convinzione che questo mestiere possa essere svolto da chi non ha competenze specifiche. Sarebbe come dire che io, domani, decido di fare l’ingegnere o il medico o l’elettricista senza avere mai studiato nulla di questi tre lavori. Noi siamo convinti – continua Tursi Prato – che tutto questo, unitamente ad una scarsissima conoscenza che l’opinione pubblica ha del ”mestiere” di giornalista e, più in generale, dei lavori legati alla comunicazione, ha minato la dignità della professione».

E da comunicatori, quelli del movimento ”Giornalisti d’Azione” hanno pensato che la prima cosa da fare fosse, appunto, proprio una pubblicità. «Si tratta – dice Montemurro – di un espediente per catturare l’attenzione, per far parlare di noi e dei nostri problemi; ma anche per tendere la mano ai tanti ”invisibili” di questa professione che inviatiamo, senza indugi, a mettersi in contatto con noi. Abbiamo già tanti attivisti in tutta la regione che, nei cinque capoluoghi di provincia, hanno già individuato sedi pronte ad essere inaugurate e a diventare punti di riferimento sul territorio».

Lo spot è la prima di un serie di iniziative che ”Giornalisti d’Azione” metterà in pratica «per favorire – conclude Montemurro – la nostra categoria. Iniziative di promozione, ma anche atti concreti per dare una mano ai migliaia di professionisti dell’informazione, e a tutti quei giovani che si avvicinano al giornalismo e che ne vogliono fare una professione».

”Giornalisti d’Azione” è un movimento nato su Facebook appena otto mesi fa. In poco tempo, dal mondo virtuale si è passati a quello reale con un ”padrino” d’eccezione, Carlo Freccero, uno dei maggiori esperti europei di comunicazione, che è stato protagonista di un incontro organizzato proprio per la prima uscita pubblica ufficiale dell’associazione. «Un’esigenza – dice Montemurro – quella di trasferire l’associazione anche fisicamente sul territoro che si è appalesata subito, richiesta con determinazione dai colleghi che avevano aderito alla pagina Facebook, a conferma che, oggi più che nei tempi passati, si avverte la necessità di incontrarsi tra giornalisti per discutere dei problemi, ma anche per cercare insieme delle soluzioni».

Lo spot è stato realizzato grazie all’amichevole partecipazione della ”Spider Recording”, di Fabio Santojanni, la ”Component Produzione Televisive”, di Marcello Le Piane, lo studio fotografico di Francesco Greco e col contributo di Alberto Leonetti che ha realizzato la musica.

 

Cosenza, arriva Serpieri

Nuovi sviluppi per il mercato del Cosenza: nell’attesa che si sblocchi la situazione Di Nunzio e sfumato Zullo, accasatosi ufficialmente ieri al Sudtirol, la società di Via degli Stadi piazza un colpo importante in chiave futura, acquisendo a titolo definitivo, dalla Lazio, il centrale difensivo classe ’94 Riccardo Serpieri, ex capitano della Primavera Capitolina: nato il 15 febbraio del 1994, rientra praticamente ora da un infortunio riscontrato durante le Final Eight di Rimini dello scorso Campionato Primavera e, più precisamente, durante il quarto di finale giocato il 4 giugno contro la Roma [finale Lazio – Roma 3 – 2, ndr]: la diagnosi fu spietata, rottura del legamento crociato anteriore e sei mesi di stop; ora il Cosenza, chissà che non sia un trampolino di lancio per il centrale, approdato dunque in rossoblu’ con la formula dell’acquisizione definitiva.

I frutti dimenticati

COSENZA – Sabato 31 gennaio, si terrà nella Sala Nova della Provincia un convegno organizzato dal Movimento 5 Stelle che avrà come tema il patrimonio della biodiversità culturale della Calabria, i cosiddetti “frutti dimenticati”. Vitigni antichissimi, di provenienza italica, greca, romana, armena e dell’antico Egitto, olivi pregiati, melograni, mele, rarissimi cavoli giganti, questi i tesori del territorio calabrese che hanno bisogno di essere coltivati e non andare perduti e dimenticati. Un vero e proprio potenziale turistico culturale, enogastronomico e una risorsa per la ricerca scientifica. A presentare tutto questo interverranno: Samanta Zelasco, ricercatrice del CRA di Rende su: “La biodiversità vegetale in agricoltura: conservazione, caratterizzazione e valorizzazione: l’esempio dell’olivo in Calabria”, Yvonne Piersante, dell’associazione Centro Internazionale Crocevia Calabria su: “Semi autonomi: un progetto territoriale per le sementi e i diritti contadini”, Antonello Canonico, vignaiolo de”L’AcinoVini”su: “Di vigna in vino” e Orlando Sculli, “cacciatore di biodiversità colturale calabrese” su: “La biodiversità nell’area del Parco dell’Aspromonte”. Ci sarà poi una diretta streaming con Paolo Parentela, portavoce M5S Commissione Agricoltura della Camera, e Laura Ferrara, portavoce M5S Parlamento Europeo.

“La bomba” al Teatro dell’Acquario

COSENZA –

Sabato 31 Gennaio alle ore 21:00 e Domenica 1 Febbraio alle ore 18:00, sarà rappresentata al Teatro dell’Acquario “La bomba” spettacolo in atto unico, liberamente ispirato a una e più vicende realmente accadute. Cosa hanno in comune l’inchiesta giornalistica su una piazza, un’indagine su una molotov abbandonata davanti alla Questura e le intromissioni della politica e dei poteri forti sulla libertà di stampa?  È  l’estate del 2012 quando Margherita, una giornalista, viene indagata dalla Polizia. Prima per un procurato allarme al Comune di cui scrive cronache quotidiane, poi per una molotov indirizzata alla stessa Questura.  In pochi giorni, Margherita, da “indagatrice” della realtà circostante si ritrova indagata a sua volta, con tanto di prelievo di impronte, interrogatori e analisi del Dna.  Nel frattempo la sua vita cambia e inevitabilmente anche la sua visione delle cose.
Sarà Stefano, suo collega e amico, a ricomporre con lei, durante un’intervista, quel puzzle a cui manca sempre un pezzo.  Ma anche Stefano nel frattempo sta facendo i conti con il precariato…Cosa succede a qualcuno che va troppo a fondo alla verità?

Ne “La Bomba” le storie di tanti giornalisti, tra censure e resistenza. Ma anche le vicende politico- amministrative di una città di provincia, che poi sono paradigmatiche di scenari nazionali. Sulla falsariga di “Diaz” e “Acab”, La Bomba si propone portare in scena una storia semplice. Senza partigianerie e con il massimo dell’obiettività si provano a districare i fili di una, solo apparentemente, storia assurda.

Dopo la replica di domenica pomeriggio seguirà infatti un incontro sulla libertà di stampa.

Il costo del biglietto intero è di 10 €. Gli under 26 e gli over 60 possono invece usufruire del biglietto ridotto a 8 €.

Locri: il Sindaco chiede la convocazione dell’Assemblea dei Sindaci

LOCRI (Rc) – Il Sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, sentiti gli altri colleghi Sindaci, ha richiesto formale convocazione dell’Assemblea dei Sindaci della Locride per le note criticità che attanagliano il territorio locrideo come sanità, rifiuti, disoccupazione e la recente problematica del ridimensionamento riguardante gli istituti scolastici. Non ultima l’introduzione da parte del Governo centrale dell’IMU sui terreni agricoli, con Decreto Legge 4/2015, con cui vengono riscritti i parametri che individuano i confini, con importanti ripercussioni per gli Enti ed aziende che operano nei territorio locali. Il Sindaco di Locri richiede l’Assemblea per affrontare e programmare il futuro del “parlamentino” dei Sindaci della Locride, chiedendo al Presidente di fare autocritica riguardo al modo spesso ininfluente in cui la stessa Assemblea ha operato fino ad ora. Calabrese sostiene la necessaria ristrutturazione dell’Assemblea dei Sindaci della Locride per prevenire le problematiche presenti nel territorio. Tale ristrutturazione va pianificata ora a causa di ritardi accumulati, ma anche in virtù del rientro al suo interno di importanti comuni sciolti per mafia come Siderno, Ardore e Platì, nonché per tutti gli altri che torneranno al voto nella prossima primavera.

Gran galà delle Arti Marziali per coinvolgere tutta la Calabria

ROSSANO (Cs) –

Una giornata di sport per valorizzare le discipline minori e promuovere i giovani talenti dello Jonio. Dalla box al karate, dal taekwondo al kick boxing, saranno queste le attività protagoniste del Gran Galà delle Arti marziali in programma per la prossima Domenica 1 Febbraio 2015, a partire dalle ore 9, nella cornice del Palaeventi, allo Scalo.

L’Amministrazione comunale – Assessorato allo Sport patrocinerà l’evento promosso dalla Asd PalaEventi in collaborazione con il Comitato olimpico nazionale italiano e l’associazione I Love Calabria, e con l’assist tecnico di Abvision’s Service Rossano.

Il Gran Galà delle arti marziali – dichiara l’assessore allo Sport Giandomenico Federico – apre le porte al più ampio cartellone degli eventi che caratterizzeranno la stagione sportiva rossanese. Abbiamo in programma numerose iniziative, alcune di interesse nazionale ed internazionale, che riguarderanno soprattutto le discipline minori, quelle meno conosciute. Certo, la pianificazione è ancora in progress e sarà completata una volta concluso il proficuo confronto avviato con le associazioni, le organizzazioni e le società sportive operanti sul territorio.  Nel frattempo apriamo con una manifestazione importante che, grazie alla capacità logistica offerta dalla struttura cittadina e alla grande abnegazione dell’Asd PalaEventi, a cui va il nostro sentito ringraziamento, permetterà di ospitare a Rossano sportivi e appassionati provenienti dalla Calabria e, più in generale, dall’intero Meridione, in una manifestazione volta a promuovere i talenti del comprensorio.

Al Gran Galà delle Arti marziali, presentato da Michele Conversano, parteciperanno i team manager delle quattro discipline in azione, provenienti da Calabria e Puglia: i maestri Eugenio Scalise e Francesco Scino per il Karate, Cosimo Bonifiglio e Marco Fontanella per il Taekwondo, Giuseppe Rossini ed il Team Rossini di Taranto per la Kick Boxing, Giuseppe Fedele, Fausto Sero e Antonio Renzo per il Pugilato. Alla manifestazione, inoltre, prenderà parte un team di massaggiatori professionisti dello Csen che illustreranno tecniche di massaggio con le particolari campane Tibetane.

Il Prefetto di Crotone riceve i lavoratori ex Getek

CROTONE – Vincenzo De Vivo, Prefetto della cittadinanza pitagorica S.E. ha incontrato nella giornata di oggi una delegazioni dei 73 lavoratori ex Getek del Contact Center Inps/Inail di Crotone, accompagnati dal vice Segretario Regionale e dal referente per i Call center della UGL Telecomunicazioni Calabria. L’incontro è avvenuto per richiedere al Prefetto un intervento presso il Ministro del Lavoro affinché convochi le parti interessare e venga fatta chiarezza sul futuro dei lavoratori che risultano gli unici a non essere stati riconvocati dall’azienda vincitrice della commessa per la gestione dei servizi Inps/Inail. Si è sottolineato che i lavoratori, ai quali è sempre stata riconosciuta l’elevatissima professionalità raggiunta, potrebbero essere operativi immediatamente senza bisogno di formazione. Il Prefetto, con immediata disponibilità, ha acquisito agli atti in possesso presso la propria amministrazione, le risposte fornite alla Camera dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali in due recentissimi Question time e le richieste di incontro inviate dalla Ugl Telecomunicazioni che prospettavano la volontà del sindacato a un incontro risolutivo per la vertenza. Le parti interessate si augurano che la fattiva disponibilità dimostrata dal Prefetto consenta di giungere ad una soluzione all’annoso problema dei lavoratori crotonesi che altrimenti si troverebbero disoccupati in un territorio in cui il lavoro risulta essere un bene per pochi.