Autogestione del Liceo Pitagora: oltre le solite occupazioni

RENDE (Cs) – Il liceo scientifico linguistico Pitagora di Rende dal giorno 14 al 20 ottobre si è autogestito.
L’iniziativa ha avuto un grande riscontro per l’originalità e si è opposta al coro obsoleto e poco proficuo di occupazioni.
L’autogestione è stata svolta ordinatamente nelle 4 giornate scolastiche con l’istituzione di 21 diversi laboratori totali (musica, protesta e riforme, fotografia, disegno creativo, giornalismo, problemi giovanili, ecc.) I laboratori formativi sono nati con l’intento di “fare scuola in modo diverso” per trattare temi ad oggi importanti ma fuori dal programma scolastico ordinario in un modo più vicino alle necessità degli studenti di oggi. Da questi difatti è stato prodotto numeroso materiale utile alla formazione personale di ogni studente. 
Ai laboratori si sono accostate quotidiane assemblee d’Istituto in cui venivano esposti e discussi i frutti dei vari laboratori.
La scuola ha partecipato interamente e attivamente all’iniziativa, sia gli studenti che i docenti, il personale e  la dirigenza.
Questo il documento scelto e prodotto dagli studenti che hanno partecipato al laboratorio di giornalismo:

“Noi giovani siamo sempre stati etichettati come quella fascia della popolazione ancora talmente immatura che non è necessario prendere in considerazione. A volte veniamo considerati disinteressati ad ogni tipo di problema che non ci riguarda direttamente ma ogni qual volta proviamo ad organizzarci per cambiare qualcosa al di fuori della nostra cerchia di amici veniamo comunque indicati negativamente. E’ vero che, molto spesso, le proteste come le occupazioni o le manifestazioni sono solo un pretesto per non fare lezione ma ci teniamo a far sentire la nostra voce perché se siamo il futuro del mondo, se sarà nelle nostre mani vogliamo ricevere un mondo sano, non frantumato. Se siamo gli uomini del domani dobbiamo cominciare oggi a fare esperienza per non commettere gli stessi errori dei nostri predecessori. Perché la verità è questa, siamo figli di una società malsana che per alcuni aspetti si rispecchia in noi, nei nostri errori, ma allo stesso tempo sbagliando e cadendo, come i neonati che imparano a camminare, cerchiamo di costruire il mondo che abbiamo sempre sognato, il nostro mondo!”

La Calabria al Premio Internazionale “Il Convivio 2014”

Nel suggestivo scenario dell’Assinos Palace Hotel il 26 ottobre scorso si è tenuta la cerimonia di consegna della 14° edizione  dell’atteso e prestigioso premio internazionale “il Convivio-poesia, prosa ed arti figurative.” La conduzione della cerimonia è stata affidata al Presidente del Convivio, Prof. Angelo Manitta ed alla nota artista reggina Adriana Repaci.

La giuria, Presidente onorario Prof. Giorgio Barberi Squarotti e Presidente Prof.ssa Carmela Tuccari, composta oltre che dalla sopra citata Repaci, da un parterre de roi di fama internazionale, ha dovuto cimentarsi nell’arduo compito di esaminare ben 1263 opere, dall’analisi delle quali è emerso l’alto livello qualitativo ormai raggiunto dalla prestigiosa manifestazione.

Per quanto riguarda la sezione dedicata alla pittura, l’opera ” luci e colori” dell’artista vibonese Caterina Rizzo ha superato l’agguerrita concorrenza, fra cui va certamente annotata la segnalazione di merito appannaggio di due emergenti artiste reggine, Rosanna Corsaro con l’opera ” Amore” ed Eleonora Maria Barbaro con ” Fragranza d’ebano”.

L’approfondita analisi della kermesse ha portato alla ribalta l’opera di un giovane scrittore lametino, l’Avv. Giuseppe Borrello, che ha denotato spiccate potenzialità che non si dubita potranno emergere in futuro.

L’opera “Zombie”, per la quale il valente scrittore ha ricevuto una segnalazione di merito, crea, quasi non si trattasse di parole ma di pennellate d’inchiostro, luci soffuse, ambienti in penombra, sguardi persi nel vuoto, riproponendo emozioni e sentimenti nascosti, riecheggianti le atmosfere di Van Goghiana memoria.

Il personaggio dell’opera, in ultima analisi, vagheggia lo stereotipo del poeta maledetto, chiuso in se stesso, dove traspare una visione del mondo d’infinita sofferenza e profonda bassezza.

Il linguaggio crudo, essenziale, a tratti drammatico, fa però intravedere un misticismo di fondo che come in un gioco degli specchi, compare e si nasconde fra le pieghe di un’ambigua moralità e di una rassegnazione che da Verlaine a Badelaire fino ai nostri giorni nasce e si rinvigorisce dentro una società chegattopardescamente muta nei secoli per restare sempre fedele a se stessa e con le angosce a volte malcelate che in essa sopravvivono.

M5S Rende su scelta scrutatori: “Vince chi ha un santo in Paradiso”

RENDE (CS)  – In seguito alla nomina degli scrutatori a Rende per le prossime elezioni regionali, arriva secca e perentoria la presa di posizione del Gruppo consigliare Movimento 5 Stelle locale: 

Continua a Rende la vecchia logica secondo la quale gli scrutatori non vengono scelti attraverso un sorteggio pubblico ma seguendo logiche di conoscenza personale. Pensavamo che dopo la pressante richiesta alle passate amministrative del Laboratorio civico e delle liste di centrodestra che appoggiavano Manna – di procedere alla scelta degli scrutatori secondo un metodo trasparente e del tutto casuale dalle liste dei disoccupati, attraverso l’uso di semplici bussolotti – la questione fosse definitivamente superata. E ci aspettavamo che per questa tornata si procedesse diversamente. Così non sarà. Infatti, domani mattina i tre componenti della commissione elettorale (il presidente è addirittura candidato al Consiglio Regionale) nomineranno gli scrutatori in base a liste presentate da tutti i partiti rappresentativi del Consiglio comunale rendese. Noi del Movimento 5 Stelle, avvertiti solo questa sera, non abbiamo condiviso questo sistema e non porteremo alcun nome. Rimaniamo dell’idea che la scelta debba avvenire sì da una lista di disoccupati, ma in modo casuale e non calata dall’alto.

UDC Cosenza: Annamaria Algieri è il nuovo commissario

COSENZA -E’ stata ufficializzata oggi la nomina di Annamaria Algieri a nuovo Commissario Provinciale dell’Udc di Cosenza. La Algieri, ingegnere, classe 1983, di Acri, nonostante la giovane età, non è, per così dire, una “esordiente” in materia politica, campo sul quale è impegnata attivamente da quando era poco più di una bambina. Nel suo curriculum, in particolare, la carica di Commissario Provinciale del Gruppo dei Giovani dell’Udc della provincia di Cosenza, con il quale ha lavorato sempre in sinergia con i vertici nazionali del partito. 

Ho accettato con grande entusiasmo questo incarico – ha commentato il neo Commissario Provinciale – nonostante si tratti di un momento molto delicato per la politica italiana in generale e calabrese in particolare. Ribadisco la mia volontà ed il mio massimo impegno nell’interesse della mia terra e dei cittadini calabresi, auspicando una stretta sinergia con tutti i territori, e mi auguro che la mia nomina possa costituire una ventata di novità, che possa dare slancio anche alla competizione elettorale appena iniziata. Mi preme sottolineare – ha precisato la Algieri – che ho sposato con convinzione il nuovo progetto politico dell’Alternativa Popolare, al quale darò ampio sostengo e massima valorizzazione. Così come offro il massimo sostegno a tutti i candidati della lista della provincia di Cosenza dell’Alternativa Popolare, tutti uomini di partito che rappresentano ogni zona della provincia, che sono certa faranno un gran lavoro con impegno e serietà, anche per rilanciare gli ideali e i valori politici fra noi giovani”.

Lecce – Cosenza, le pagelle dei Lupi

Ravaglia voto 7,5: assoluto protagonista della partita, sembra un altro giocatore rispetto alle prime partite. Salva in almeno quattro occasioni prima di capitolare sul gol di Sacillotto. E comunque evita il gol anche dopo, un muro assoluto.

Magli voto 5,5: la sua partita, perfetta, perde di valore al momento del gol: Sacillotto riesce a partire quel momento prima sull’invenzione di Miccoli e gli sfugge via, così che anche il suo intervento disperato non serve a nulla. Peccato, perché era risultato essenziale nell’azione precedente su Moscardelli.

Tedeschi voto 6: la difesa non è molto impegnata, i maggiori pericoli arrivano con delle fucilate da fuori area, e lui ci mette del suo a non far entrare gli avversari nei sedici metri ramazzando qualunque cosa passi dalle sue parti. L’esperienza che conta in queste categorie.

Blondett voto 6: pecca di inesperienza regalando una punizione a Moscardelli, poi fa la sua onesta partita senza sbavature cercando anche la fortuna in avanti ma senza successo.

Corsi voto 5: non è il solito, non riesce ad incidere come vorrebbe, vuole strafare ma finisce col perdere un sacco di palloni, e se il Cosenza resta vivo fino all’ultimo è solo merito di Ravaglia. Bell’illuminazione sul palo di Calderini, con un gran pallone centrale a smarcare Alessandro.

Caccetta voto 5,5: ancora è al 60%, ma nonostante questo si impegna un sacco, dando un minimo di ordine ad un centrocampo che, fino ad una settimana fa, non sapeva dove sbattere la testa. Peccato per l’imprecisione e l’obbligo di vestire un abito diverso, ovvero quello del ramazzatore d’eccezione, che non fa emergere le sue qualità. Al suo posto Fornito, s.v.: se fosse entrato quel tiro…

Alessandro voto 5: ancora una prestazione opaca per l’argentino, che soffre il non avere una posizione precisa in campo: in teoria sarebbe mezzala nel 3 – 5 – 2, ma spesso va a fare l’esterno nel 4 – 4 – 2 a destra. Risultato? Una sola palla giocata bene, quella per Calderini. Lo rileva Criaco, voto 6: dovrebbe essere illegale farlo andare in panchina, entra e ci mette l’anima (come da settembre a questa parte).

Ciancio voto 6: molto meglio, da’ tranquillità sulla fascia destra, senza perdere palloni né uomini, spingendo anche abbastanza da esterno alto da centrocampo. Che abbia trovato quella costanza che cercava da quando è arrivato qui? Negli ultimi minuti lo rileva Mosciaro, s.v.: praticamente non tocca un pallone.

Zanini voto 5,5: ci si aspettava molto di più dopo la sorprendente prestazione contro la Reggina in Coppa, invece soffre tremendamente Mannini che di là spinge come un forsennato regalando cross e grandi giocate. Resta alto anche nel cambio modulo in corsa, ma non cambia chissà cosa.

Calderini voto 5: pesa sul groppone quel gol clamorosamente sbagliato sul break costruito da Corsi ed Alessandro. Non è irriconoscenza per l’uomo che finora ha tirato (quasi) solo la carretta, ma ogni partita ha una storia a sé ed oggi Elio ha questa spada di Damocle sul capo.

Cori voto 5,5: non è che possa fare molto, con i piedi è quello che è. Non è lui che deve segnare, lui fa un lavoro incessante per la squadra che oggi lo accompagna un po’ di più. Andrebbe rifornito meglio, ma diamo tempo al tempo.

Roselli voto 6: ha il merito di mettere in campo una squadra ordinata che deve vedersela con una corazzata e che fino alla magia di Miccoli resiste strenuamente ad una squadra molto più forte. C’è da risolvere il problema dei pochi gol fatti (solo 8 gol in campionato), ma col lavoro si può tutto.

Francesco La Luna

Cosenza, il Lecce è troppo forte

Non proprio l’esordio dei sogni, ma neanche una partita da buttare via. Zero punti raccolti al Via del Mare ma tanti ottimi spunti su cui lavorare per il neo tecnico bruzio Roselli, specialista in salvezze impossibili. Il Cosenza si comporta bene, ma i padroni di casa sono troppo più forti ed hanno un Miccoli decisivo che risolve la partita con un lancio illuminante. Bisognerà fare bene contro Messina e Vigor per ottenere punti che possano dare ossigeno ai silani.

Il Cosenza si presenta in Puglia con un 3 – 5 – 1 – 1 atipico: Magli, Tedeschi e Blondett compongono la linea difensiva davanti a Ravaglia, Ciancio e Zanini sono gli esterni; Corsi in mezzo al campo con Caccetta ed Alessandro, il quale però spesso si sposta sulla fascia ad aiutare l’ex Juve Stabia, trasformando così un 3 – 5 – 1 – 1  in un 4 – 4 – 1 – 1; in attacco, Calderini supporta l’unica punta Cori.

Al minuto 10 cross pericoloso di Mannini molto teso, attento Ravaglia che la toglie di pugno; passano altri sei minuti e ci prova Lepore dalla distanza, ancora attento il numero uno di proprietà del Parma che respinge lateralmente, replicando al 22′ su tiro sempre da fuori di Della Rocca, che si rifa’ vivo al 28′ girando di testa un cross dalla sinistra di Lopez. L’occasione più pericolosa è comunque del Cosenza, con Calderini smarcato da un gran pallone di Alessandro, a sua volta liberato da un meraviglioso filtrante di Corsi: il numero 10 prova ad incrociare sul secondo ma Caglioni la prende, sulla ribattuta sempre il fantasista silano ci prova in scivolata colpendo il legno esterno della porta salentina. Al 38′ punizione dai 17 metri per Moscardelli: botta che passa in mezzo alla barriera ma Ravaglia salva e manda in angolo, blindando così la propria porta e fissando il risultato sullo 0 a 0.

La ripresa inizia con lo stesso canovaccio dei primi 45′: Lecce in avanti e Cosenza sulla difensiva. Al minuto 7 su cross di Doumbia Moscardelli prova ad incocciare di testa, ma c’è un anticipo essenziale da parte di Magli; altra occasione per i salentini con Sacilotto che si inserisce su traversone di Lepore: il centrocampista, lasciato completamente solo dalla difesa rossoblu’, sbaglia clamorosamente. Ancora Moscardelli viene anticipato in uscita bassa da uno strepitoso Ravaglia. Ancora portiere silano impegnato, stavolta blandamente, da un tiro lento e centrale di Doumbia. Il Lecce fa entrare Miccoli, ed è proprio l’ex Palermo a dare un pallone perfetto a Sacilotto, che stavolta supera in elevazione Magli e non sbaglia. Uno a zero Lecce e tutto da rifare per il Cosenza, ma è ancora Sacilotto a provarci da fuori con un tiro dalle poche pretese. La partita non ha molto altro da raccontare, se non un’occasione confusionaria per Blondett al minuto 40 con il centrale, in progressione offensiva, fermato provvidenzialmente dalla retroguardia pugliese, ed una grossa occasione per Lepore, smarcato da Miccoli che approfittava di un errore di Corsi, con il solito Ravaglia a deviare in angolo. Proprio sulla sirena il Via del Mare si spaventa: Calderini la appoggia di petto per Fornito che calcia al volo di sinistro, la sfera lambisce il palo alla destra di Caglioni, che trema ma non cade.

Termina così con una sconfitta l’esordio in panchina di Mister Roselli, che può però trarre indicazioni positive dalla prestazione dei suoi ragazzi: la sterilità offensiva resta un problema, ma dietro la sicurezza è aumentata e lo schieramento a tre sembra dare i suoi frutti, con Blondett ritrovato ed un Ravaglia mai così in forma come in questo periodo della stagione. Ora doppio impegno casalingo contro Messina e Vigor prima di una serie di scontri diretti che decideranno, in massima parte, il mantenimento della serie da parte dei Lupi.

Francesco La Luna

 

LECCE – COSENZA 1 – 0

COSENZA: Ravaglia; Blondett, Tedeschi, Magli; Ciancio (37′ st Mosciaro), Alessandro (17′ st Criaco), Caccetta (25′ st Fornito), Corsi, Zanini; Calderini; Cori –

LECCE: Caglioni; Felipe Gomes, Abruzzese, Martinez; Mannini, Doumbia (20′ st Miccoli), Sacilotto (42′ st Carini), Lepore, Lopez; Della Rocca, Moscardelli (42′ st D’Ambrosio)

AMMONITI: Corsi (C); Lopez (L)

MARCATORI: Sacilotto (L) 22′ st.

Vigor, Benevento è “stregata”

Pane para ed Euspei segna. Dopo Messina, ancora una sconfitta in trasferta per i biancoverdi.

Nel weekend di Halloween, non poteva non andare così: Benevento è la città delle streghe ed effettivamente, per i lametini, superare Pane oggi è stato veramente una chimera. La porta difesa dall’estremo difensore giallorosso sembrava realmente stregata, ma, indubbiamente, proprio a Pane , e non ad altre strane motivazioni, è dovuto il risultato finale.

Al 18′ sanniti in vantaggio: Marotta è a tu per tu con Piacenti. Il portierone lametino non si lascia superare, ma la palla resta in area di rigore ed è Eusepi che ribatte in porta senza difficoltà alcuna . Al 26′ si rivede la Vigor: Improta  serve Del Sante, ma la sua conclusione da posizione favorevole non crea problemi alla difesa di casa.

Momento topico al quarto minuto del secondo tempo: Battaglia viene atterrato in area e l’arbitro fischia il calcio di rigore. Del Sante batte benissimo, ma Pane è strepitoso nel respingere: per lui secondo rigore consecutivo parato dopo quello della scorsa settimana a Barletta. E sempre Pane si oppone in maniera miracolosa sullo stesso Del Sante otto minuti dopo. Il Benevento è invece incredibilmente cinico: ancora Eusepi al 24esimo del secondo tempo mette dentro su corta respinta in area di rigore avversaria.

Tutto sembra finito e invece la partita regala spettacolo tra il minuto 42 e il minuto 43 della ripresa: prima Del Sante, croce e delizia dei tifosi lametini, accorcia di testa, poi Agyei chiude il conto dopo pochi secondi.

Partita dunque che ha messo in evidenza due squadre che stanno dimostrando di valere la loro ottima classifica. Certo, il Benevento è una squadra costruita per vincere , ma il Lamezia sceso oggi in campo al “Ciro Vigorito” non ha affatto demeritato . Ora, per i giocatori di mr. Erra altra partita complicata in casa contro il Matera: ancora una squadra dalle grandi ambizioni per continuare a sorprendere.

Benevento-Vigor Lamezia 3-1 

Reti: 18’pt e 24’st Eusepi (B); 42’st Del Sante (VL); 43’st Agyei (B)

Benevento: Pane, Celjak, Pezzi, Agyei, Lucioni, Scognamiglio, Campagnacci, Doninelli (37’pt Vitiello), Eusepi (36’st Mazzeo), Alfageme, Marotta (30’st Padella). A disp.: Layeni, Frasciello, Bassini, Kanoute. All. Brini

Vigor Lamezia: Piacenti, Rapisarda, Malerba, Puccio (44’st Catalano), Filosa, Gattari, Improta, Scarsella, Del Sante, Battaglia (26’st Voltasio), Montella (27’st Held). A disp.: Rosti, Kostadinovic, Rossini, Giampà. All. Erra

Arbitro: Sig. Antonio Rapuano di Rimini

Note: ammoniti Montella, Puccio e Improta (VL); Alfageme (B). Al 4’st Pane respinge un penalty di Del Sante. Al 7’st espulso il direttore tecnico del Benevento, Salvatore Di Somma.

Morelli Giacinto

Autorevole Rende: 3 – 0 al Noto

SERIE D 9^ GIORNATA

S.S. Rende – Noto  3 – 0

MARCATORI: 19′ e 33’pt Caruso, 55′ st Zangaro

ARBITRO: Stefano Comunian della sezione di Biella. ASSISTENTI: Antonio Dan Campanella della sezione di Venosa e Pasquale Martinelli della sezione di Matera. 

Prosegue  la cavalcata del Rende che continua con grande determinazione a racimolare punti preziosi per una risalita che sa di surreale rispetto a quello che è stata una partenza aspra. Il Lorenzon oggi ha ospitato il Noto che ha perso ancora stavolta in terra calabrese. La squadra di Pippetto Romano era alla ricerca del riscatto ma sapeva di dovere fare i conti con le numerose assenze, ma allo stesso tempo cercava una reazione ad una situazione disastrosa, che li vede in coda alla classifica. Gli ultimi risultati e la posizione in classifica dovevano spingere i granata a scendere in campo per cercare la vittoria ma Di fronte un avversario temibile che ha conquistato già dieci punti in classifica e che continua a collezionare un gioco magnifico, e punti preziosissimi per salire in classifica, non era facile, e non è stato facile. Alla fine è il Rende a conquistare i tre punti vincendo 3-0. I padroni di casa, già nella prima metà della gara mettono le cose in chiaro e a posto segnando le prime due reti Al 19′, 33′ Caruso e nella ripresa al 55′ Zangaro su calcio di rigore. Il Rende è risalito benissimo in classifica, d’altronde sulla carta non ci dovevano essere problemi, infatti l’avversario di oggi, segnava il primo goal nel odierno campionato, solo la scorsa gara.

Antonio Esposito

Acri, che batosta a Paola!

ECCELLENZA, 8^ Giornata:

U.S. Paolana – F.C. Calcio Acri  3 – 0

MARCATORI: 32′ pt Longo, 24′ st Amendola, 28′ st Maio

PAOLANA: Sesti, De Rose, Cinello, Castellani, Mirabelli, Bruno, Poltero (32′ st Del Popolo), Pierri (10′ st Patera), Longo, Amendola, Maio. All.: Perrotta, A disposiz.: Zicaro, Bennardo, Ramundo, Longo S., Santoro

ACRI: De Marco, Mancino, Basile, Deffo, Levato, Miceli, Feraco, Visani, Gallo (23′ st Iannazzo), Leta, Provenzano. All.: Pascuzzo, A disposiz.: Lupinacci, Peei, Siciliano, Luzzi G., Servino, Luzzi U.

ARBITRO: Baratta di Rossano, ASSISTENTI: Mondella di Lamezia Terme e Guarnieri di Catanzaro

CRONACA – Secondo stop consecutivo per l’Acri che dopo la sconfitta interna contro il Gallico, capitola anche sul campo del “Tarsitano” di Paola cadendo sotto i gol degli ex Longo e Maio e di Amendola.

Avvio promttente per gli ospiti, che sembrano più in palla degli avversari: i rossoneri cinfatti sfiorano con Gallo un paio di volte il tempestivo vantaggio ma il buon Sesti è vigile nelle parate. Dal quarto d’ora in avanti è però netta inversione di tendenza: la Paolana cresce e l’Acri, come prevedibile, soffre a centrocampo la manovra degli avversari. Puntuale a sfruttare il momento di difficoltà dei rossoneri arriva dunque la rete del solito ex Fabio Longo che raccoglie un assist dalla destra di De Rose. Sul finire del primo tempo arriva tuttavia la reazione dei rossoneri ma l’attacco di Mancino (45′)  si spenge fra i guantoni di Sesti. Al 46′ poi grande azione Gallo – Provenzano ma l’ultimo tocco dell’ex della Paolana, a porta sguarnita, è bloccato sulla linea da Cinello.

Fabio Longo due stagioni fa all'Acri

Il racconto della ripresa riferisce di una timida Acri e degli affondi isolati ma decisivi della Paolana. Al 16′ occasione per Gallo ma il tiro del capitano rossonero si spegne sul fondo, mentre Provenzano spreca una clamorosa occasione per il pareggio sopra la traversa. Dopo la mezz’ora è resa rossonera e trionfo azzurro. Al 24′ Amendola apre un varco sulla non colpevole difesa acrese per il gol del 2-0 e quattro minuti più tardi è Maio a punire ancora una volta la sua ex squadra.

In casa Acri (dove oggi ha esordito anche il nuo arrivato Iannuzzo) ci si lecca dunque le ferite per questa cocente sconfitta che segna l’allontanarsi della Palmese in classifica. Pesano le assenze a centrocampo di Cavatorti e Sposato ma se la sconfitta, non del tutto meritata, contro il Gallico poteva essere un incidente di percorso, la disfatta del Tarsitano è un vero campanello di allermo. C’è apprensione anche per un infortunio accorso nei minuti di recupero a Mancino Dal canto suo una cinica Poalana, dopo due stop di fila, senza peraltro fare nulla di eccezionale. è riuscita a sfruttare i ounti deboli degli avversari e ripartire quindi con un’importante vittoria.

 

Andreina Morrone

ECCELLENZA / Si tinge di neroverde il big-match Palmese – Vibonese

Palmese – Vibonese  1-0
Marcatori: Saturno 20’st

PALMESE: Nania, Sinicropi, Misale, Cordiano, Tedesco, Andiloro, Foderaro, Crescibine, Piemontese, Mangiapane, Saturno. All. Salerno

VIBONESE: Ferigo, Chiarello, Paviglianiti, Ruscio, Certoma’, Bertini, Puntorieri, Cosenza, Da Dalt, Sene, Allegretti, Carlino.  All. Di Maria

ARBITRO: Angelo Boscarino di Siracusa assistenti: Scigliano e Cavallini di Rossano.

Note: giornata soleggiata con temperatura gradevole. Spettatori 1300 circa con rappresentanza ospite (circa 50)

 

PALMI (RC)- Vola la Palmese. Dopo la battuta d’arresto a Isola C. R. ecco che i neroverdi rialzano la testa e vanno a vincere l’attesissimo big – match dell’ottava giornata contro la Vibonese, considerata una diretta concorrente per la vittoria finale del campionato. Una partita che non ha deluso le aspettative  e di fronte a una cornice di pubblico sicuramente degna di categorie superiori all’eccellenza, la Palmese è riuscita a fare sua una partita davvero entusiasmante. Un primo tempo equilibrato dove si sono viste poche azioni gol poiché il gioco si è svolto prevalentemente a centrocampo. Possiamo dire dunque che molto probabilmente era troppo forte la paura di prendere gol per entrambe le squadre (anche se la Palmese ha reclamato un calcio di rigore). Ma nel secondo tempo si cambia registro. È la Palmese che inizia ad osare di più e si spinge in avanti con i soliti Piemontese, Saturno e Foderaro, leoni che lottavano come dannati su ogni pallone. E gli sforzi sono stati ripagati al 20’ quando Saturno fa esplodere il “Lopresti” con il gol partita. La Vibonese accusa il colpo. Cerca di ripartire in contropiede ma la difesa neroverde è stata davvero impeccabile chiudendo tutti gli spazi. I Neroverdi hanno avuto anche la possibilità di portarsi sul 2 a 0 con un tiro potente da quasi centrocampo di Piemontese con il portiere fuori dai pali ma la palla, deviata da un giocatore rossoblù, finisce di poco alta sulla traversa. Dopo 6 minuti di recupero l’arbitro manda tutti sotto le docce e così inizia la festa sugli spalti per i tanti tifosi che già iniziano ad organizzare la trasferta per Bocale di domenica prossima. Si prevede un vero esodo neroverde.

Dario Cambrea