Incendiato mezzo del comune di Castrovillari. Lo Polito: grave atto contro il patrimonio comunale

CASTROVILLARI (CS) – Un’automobile del Comune di Castrovillari e’ stata incendiata la scorsa notte mentre era parcheggiata nei pressi del municipio. L’episodio e’ stato denunciato alle forze dell’ordine, che hanno avviato le indagini.

Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione del sindaco Lo Polito in merito all’accaduto.

“Si tratta di un atto di tale rilevanza rappresenta un grave attentato contro il patrimonio comunale, il bene comune e, probabilmente, contro gli stessi organi istituzionali. Un atto di questo tipo si inserisce in un contesto di criminalità, che la nostra comunità ha sempre combattuto e, così, continuerà a fare. Ecco la ragione per la quale si chiede, con determinazione, alle Forze dell’Ordine di individuare i responsabili di questo vile gesto, ripristinando, immediatamente, le regole del vivere civile che hanno sempre contraddistinto la comunità castrovillarese. A questi delinquenti l’Amministrazione comunale manda a dire che ancora , con maggiore forza, continuerà a perseguire scrupolosamente il principio di legalità, rispedendo al mittente ogni forma diretta o indiretta d’intimidazione.”

Cineforum LiberalAmente: Il mattino ha l’oro in bocca

Giovedì 21 marzo alle ore 21,30, presso la Sala Consiliare del Comune di Rogliano, verrà proiettato il film  Il mattino ha l’oro in bocca (2007) diretto da  Francesco Patierno, terzo cineappuntamento della rassegna cinematografica organizzata dall’Associazione Culturale “LiberalAmente” di Rogliano.

Il film, tratto dal romanzo autobiografico di Marco Baldini, partner radiofonico di Fiorello, racconta con i toni della commedia l’altalena spesso esaltante e a volte deprimente dell’esistenza umana. L’euforia del rischio e dell’azzardo diventa, così, una scommessa vorticosa con la propria vita, il modo di mettere in gioco se stessi.

 

L’Amore spiegato dai neurotrasmettitori

COSENZA – L’amore oltre a essere il sentimento per eccellenza e anche la forma più estrema della contraddizione, potente e totalizzante ma anche devastante e spaventoso quando diventa il solo veleno di cui puoi nutrirti.

E sono proprio i diversi volti che l’amore può assumere il tema dell’incontro che si è tenuto ieri nella Sala Quintieri del Teatro Rendano durante il quale sono interventi l’assessore alla comunicazione del Comune di Cosenza Rosaria Succurro, il giornalista Mario Campanella e la neuroscienziata di fama internazionale Donatella Marazziti.

L’arte arriva sempre prima di ogni cosa infatti sono stati i grandi romanzi, le canzoni, i dipinti i soli a raccontare l’amore passionale, tragico, tormentato ma da qualche decennio a questa parte la scienza decide di abbandonare quel timore reverenziale che nutriva verso questo sentimento per occuparsene totalmente, lo spoglia da tutte le costruzioni sociali, squarcia quell’alone magico di mistero che lo contraddistingue per ricondurlo a delle semplici, si fa per dire, interazioni molecolari.

La dottoressa Marazziti da sempre interessata ai disturbi ossessivi-compulsivi ha condotto un interessante esperimento confrontando 20 persone innamorate, 20 persone affette da doc e 20 persone normali non innamorate, i risultati hanno dimostrato che le persone innamorate così come le persone affette da doc trasportavano nel sangue la stessa quantità di serotonina, dunque la prima fase dell’innamoramento è una vera e propria ossessione che ovviamente si risolve nel tempo.

La dottoressa Marazziti spiega che l’amore è un’unica forza che si incarna in ognuno di noi, è come una luce che però si scompone quando entra in un prisma e che è proprio la scienza a dirci che siamo fatti per amare, è scritto nei nostri geni e sempre la scienza può aiutarci a estrinsecare meglio questa capacità intervendo, qualora fosse necessario, nella correzione di alcune distorsioni.

Quando siamo innammorati il cervello è un’esplosione di luce, tutte le aree di cui è fatto comunicano fra di loro, ancora di più quando si tratta di amore materno perché si attiva un’area supplementare.

L’amore è un processo fatto di inizi e tappe, naturali fallimenti e nuove costruzioni, bufere di ormoni e neurotrasmettitori e momenti di quiete ma ha un unico fine che è la gioia e non la semplice riproduzione altrimenti non si spiegherebbe l’amore omosessuale, probabilmente ancora più autentico rispetto a quello tra uomo e donna. L’amore fa bene perché innesca il circuito del piacere e della dipendenza, riduce lo stress, fortifica il sistema immunitario ma questo implica una condizione necessaria, per amare bene bisogna essere amati, in primis dalle proprie fugure genitoriali che sono la base delle future scelte affettive.

La dottoressa sul finire ci spiega che non c’è amore vero senza gelosia ma che deve essere come una spezia che metti ovunque ma non la senti, che nessuno di noi è libero quando si innamora ma che nell’amore siamo totalmente implicati e questo richiede impegno, volontà e dedizione. Amore è necessità di rinnovare continuamente gli stati di equilibrio di una gioia che deve essere incostante, fatta di rassicurazioni e pretese di libertà personali, è la necessità di scegliersi ogni giorno, di divertirsi, di fare l’amore, di ascoltarsi e capirsi anche se distanti, bisogna amare ma tornare di tanto in tanto a innamorarsi, preferibilmente della stessa persona.

Gaia Santolla

Giornata conclusiva dell’iniziativa “Il cinema racconta la ricerca”

COSENZAGiornata conclusiva, domani, giovedì 21 marzo, alle ore 10,00, alla Città dei Ragazzi dell’iniziativa “Il cinema racconta la ricerca”, nata dalla collaborazione tra l’Assessorato alla formazione della coscienza civica e alla scuola del Comune di Cosenza, il gruppo BNL Paribas per Telethon e l’Associazione  culturale “Samizdat” che fa capo ai due giovani filmakers cosentini, Francesco Vilotta e Francesco Gallo.

Per celebrarne la chiusura, nell’ambito del progetto “EduCare e BNL per Telethon Insieme per la Ricerca”, è stata promossa alla Città dei Ragazzi una tavola rotonda che si propone di fare il punto dei risultati ottenuti dall’iniziativa, partita quest’anno come esperimento-pilota nella scuola media “Nicola Misasi” di via Negroni, al fine di far conoscere, attraverso la visione di films a tema, l’importanza della ricerca scientifica e i suoi effetti determinanti nella cura delle malattie neuromuscolari, come la distrofia e le altre malattie degenerative. Alla visione dei films erano abbinati anche degli incontri con veri e propri ricercatori.

Alla manifestazione di domani, giovedì 21 marzo, nel cubo giallo della Città dei Ragazzi, parteciperanno, tra gli altri, l’Assessore alla formazione della coscienza civica e alla scuola di Palazzo dei Bruzi Marina Machì, i ragazzi della scuola media “Nicola Misasi”, il dirigente scolastico della stessa scuola Marina del Sordo,  Francesco Vilotta, coordinatore del format “Il cinema racconta la ricerca”, rappresentanti territoriali del Gruppo Paribas BNL, Franco Orlando Lonetti, coordinatore provinciale di Telethon, e Giancarlo Vivone, membro del direttivo nazionale dell’associazione “Manager zen”.

Nel corso della manifestazione, i ragazzi della scuola “Misasi” consegneranno a Telethon un assegno con il contributo da loro raccolto per sostenere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche. BNL, dal canto suo, ricambierà attribuendo ai ragazzi un riconoscimento per il loro impegno sociale.

 

Istituto Alberghiero di Soverato aggiudicati lavori ampliamento

CATANZARO – L’Amministrazione Provinciale di Catanzaro ha aggiudicato di recente due importanti appalti nell’ambito dell’edilizia scolastica. Il primo riguarda i lavori di ampliamento dell’Istituto Alberghiero di Soverato, per un investimento complessivo di 750mila euro reperiti tramite mutuo con la cassa depositi e prestiti. La procedura di gara si è chiusa con l’aggiudicazione da parte della Costruzioni Edili 2001 s.a.s. di Barberio & c., che ha prodotto la migliore offerta tra i 45 concorrenti all’appalto. L’intervento è finalizzato a porre fine ai disagi degli studenti, del corpo docente e non docente che attualmente opera tra la sede centrale in ampliamento ed una succursale in locazione. Al termine dei lavori l’Amministrazione avrà raggiunto il traguardo dell’abbattimento del fitto passivo.

I lavori in programma andranno ad ampliare la struttura per due piani fuori terra, mentre sull’ esistente l’intervento dovrà garantire i necessari collegamenti, oltre all’abbattimento delle barriere architettoniche. Le opere saranno realizzate nel rispetto della nuova normativa sismica, mentre l’esterno sarà conforme al corpo esistente; la maggiore superficie utile al termine dell’ampliamento sarà di circa 500 mq con la realizzazione di 8 nuove aule, oltre servizi, locali di altra destinazione ed una ampia zona d’ingresso. I lavori saranno realizzati in poco meno di un anno solare. Il secondo appalto aggiudicato riguarda i lavori di ristrutturazione dell’edificio di Catanzaro Lido già sede della succursale dell’Istituto Pacioli, che sarà destinato ad ospitare la nuova sede dell’Ufficio Scolastico Provinciale, anche in questo caso abbattendo l’ennesima voce di spesa nella colonna dei fitti passivi della Ente di Palazzo di Vetro. I lavori sono stati aggiudicati dalla ditta DLG Costruzioni S.r.l., per 350mila euro di investimento totale a carico del bilancio provinciale. Si interverrà sull’edificio per i tre piani fuori terra, oltre alla sistemazione dell’area a verde e di una zona parcheggio.

Saranno così realizzate divisioni interne, sostituiti gli infissi, inserite nuove controsoffittature, quindi si opererà con la revisione dei servizi igienici e la realizzazione di nuovi impianti tecnologici, del sistema antincendio, fino alla revisione generale dell’impianto elevatore e dell’impianto termico. Progettista e direttore dei lavori è il geometra Franco Greco, tecnico interno all’Ente di Palazzo di Vetro. Al termine dei lavori, mediante l’apertura di un collegamento con l’area adiacente, sarà possibile l’accesso alla sede dell’Ufficio Scolastico Regionale garantendo all’utenza ed al personale dell’ex CSA un servizio più razionale ed efficiente.

Giornate FAI attenzione speciale per il Parco archeologico di Sibari

COSENZA – Sabato 23 e domenica 24 marzo. Sono le date della XXI edizione della Giornata FAI di Primavera, che ogni anno coinvolge centinaia di migliaia di persone su tutto il territorio nazionale. Quest’anno il Fondo Ambiente Italiano apre 700 luoghi, molti dei quali spesso inaccessibili, offrendo visite a contributo libero.

La città di Cosenza è presente nell’iniziativa con tre edifici che sarà possibile visitare con guide speciali, gli allievi di tre licei cittadini, il Classico “Telesio”, lo Scientifico “Scorza” ed il Liceo Statale “Lucrezia della Valle”.

Gli edifici, tutti sul tema della “Architettura a Cosenza fra Eclettismo e Modernismo”, sono la Banca Popolare Cosentina in piazza Valdesi, il Palazzo del Consiglio Provinciale dell’Economia Corporativa (attuale Camera di Commercio), il Regio Istituto Magistrale in piazza Amendola.

In Calabria c’è una occasione speciale all’interno dell’evento FAI, curata dalla presidenza regionale del Fondo in collaborazione con il Gruppo FAI Giovani Calabria. È la visita guidata, nella sola giornata di domenica 24 marzo (dalle 10 alle 16), al Parco Nazionale Archeologico di Sibari, oggi purtroppo un cantiere a seguito dell’esondazione del Crati.

Proprio questa particolare situazione dei luoghi richiede una accurata organizzazione delle visite. Pertanto chiunque fosse interessato deve prenotarsi entro la giornata del 22 marzo, collegandosi al seguente link  http://www.faiprenotazioni.it/eventi.php?delegazione=Cosenza.

Boom di presenze alla Fiera di San Giuseppe

COSENZA – Il tempo non è stato sempre incoraggiante, ciò nonostante la Fiera di San Giuseppe 2013 tesaurizza un bilancio record per numero di espositori e di visitatori. Conclusa anche questa edizione, con la tradizionale coda solo per piante e vasi, l’Assessore alla Crescita economica urbana Luciano Vigna esprime la propria soddisfazione per il risultato complessivo, per l’impegno profuso dalla macchina comunale e per aver potuto cogliere l’occasione per svolgere anche una efficace azione informativa a fini turistici. Dice l’Assessore: “Come avevamo previsto, all’aumento di richieste da parte degli espositori è corrisposto un deciso incremento delle presenze.  Nelle giornate di sabato e soprattutto di domenica si è assistito ad un flusso di visitatori, provenienti da ogni parte della regione, che ha superato ogni previsione, rendendo, in alcune ore del giorno, quasi difficoltoso il percorso lungo i 6 km di fiera.

Mi preme sottolineare il successo dell’attività di promozione turistica attraverso i punti informativi dislocati lungo il percorso fieristico grazie alla quale abbiamo fatto conoscere a migliaia di persone il patrimonio artistico e culturale della nostra città nonché i prossimi appuntamenti per l’imminente stagione estiva. In ogni evento di tale portata bisogna fare tesoro delle esperienze positive e negative, anche per  rendere ancora più godibile la prossima edizione del 2014.”

 

Al “Rendano” il trombettista Paolo Fresu

COSENZA – Si chiama “Brass bang!” ed è uno dei molteplici progetti nati dall’estro e dalla versatilità di Paolo Fresu, il trombettista sardo, ormai acclamatissima star della scena jazzistica internazionale. Un progetto che vedrà schierati, accanto a Fresu, venerdì 22 marzo, alle ore 21,00, sul palcoscenico del Teatro “Rendano”, per un concerto che si preannuncia carico di motivi d’interesse e di sorprese, altre autentiche stelle del jazz: il trombettista americano Steven Bernstein, una delle personalità più prolifiche della scena downtown, il trombonista Gianluca Petrella, tra i più dotati del panorama italiano, e Marcus Rojas, newyorchese virtuoso della tuba, considerato il miglior suonatore al mondo di questo strumento. Il primo riuscito esperimento fu nel 2010 e poi a “Umbria Jazz Winter” ad Orvieto.

L’appuntamento fa parte della sezione “Celebrity” della stagione del teatro “Rendano” di Cosenza ed è stato fortemente voluto dal direttore artistico Isabel Russinova. Leader e autentica vedette della formazione è senz’altro Paolo Fresu, fondatore del Festival “Time in Jazz” che si tiene da venticinque anni in Sardegna, a Berchidda, suo paese natale. E nella sua Sardegna, nel 2011, in occasione del suo cinquantesimo compleanno e dei suoi trent’anni di carriera, il trombettista ha realizzato un lungo tour-evento dal titolo “Cinquant’anni suonati” che in 50 giorni, con formazioni diverse, lo ha portato in altrettante località della sua regione, esibendosi accanto a tutti i musicisti che aveva incontrato in passato. Un tour di cinquanta date di fila, senza un giorno di pausa, partito proprio da Berchidda, con il concerto di quella banda musicale del paese nella quale Paolo Fresu entrò all’età di 11 anni e dalla quale partì la sua meravigliosa avventura musicale. Paolo Fresu ha al suo attivo più di 300 dischi, incisi con formazioni diverse, e 2500 concerti in tutto il mondo. La critica lo ha più volte paragonato a due leggende come Miles Davis e Chet Baker.

L’incontro con la band di fiati all stars che si esibirà venerdì 22 marzo al “Rendano” di Cosenza e che ha dato vita al progetto “Brass bang!” è racchiuso in un racconto dello stesso musicista sardo. Fresu invita a suonare i Sex Mob di Bernstein a Berchidda per il suo festival e si innamora di quel suono e di quella atmosfera. Petrella invita Fresu a suonare nella sua Cosmic Band e si diverte da morire. Bernstein conosce Petrella e comincia a dire in giro per il mondo che c’è finalmente un vero e proprio genio che suona il trombone. I tre si incontrano per puro caso a Bolzano dove suonano in tre formazioni diverse in quel festival”.

Il sindaco Lo Polito e l’assessore Sangineti spronano il Castrovillari Calcio

CASTROVILLARI (CS) –  Il Vice Sindaco ed Assessore allo Sport Carlo Sangineti insieme al Sindaco di Castrovillari Domenico Lo Polito manifestano il proprio sostegno nei confronti della squadra di calcio della città dichiarando che : “Il Castrovillari Calcio ha sempre più bisogno di unità d’intenti e volontà condivise per portare avanti il suo progetto all’interno del Campionato di Eccellenza dove milita e per il quale è fondamentale trovare alcuni imprenditori che, a partire dal loro amore per lo sport, aiutino il cammino della squadra e della Società per continuare questa avventura rossonera, bisognosa di tranquillità e certezze.

L’impegno, che dovrà aiutare il cammino anche per la prossima Stagione non potrà prescindere da questi elementi e da questa volontà per i quali siamo pronti anche noi a dar voce, ed a trovare soggetti, fermo restando l’impegno di chi sta già seguendo, con grande senso di responsabilità, ed ha espresso la volontà di esplorare ciò che si muove o è presente nella comunità per verificare percorsi collaborativi con partner interessati.

E’ questo ciò che caratterizzerà il futuro della squadra del Castrovillari Calcio , come è stato chiaramente rimarcato nella conferenza stampa di qualche giorno fa nella sede della Società dai dirigenti e da questa Amministrazione, consapevoli che un lavoro nell’interesse della compagine ha bisogno di più sicurezze che non possono che  partire da un pool appassionato e da un programma preciso e finalizzato a dare continuità e stabilità a questo impegno sportivo che affonda le sue radici nella tradizione calcistica castrovillarese ed è sempre stata occasione di crescita e di scambi per la città.

Da qui la nostra esortazione alla squadra ed alla Società ad andare avanti in questa scommessa, guardando ai risultati per scongiurare la retrocessione ed a quell’elemento cardine che è la ferma volontà di proseguire una storia importante che non può che svilupparsi con il sacrificio e la dedizione di tutti, senza remore, ma con la consapevolezza, che sappiamo è presente nella dirigenza, di cosa vuol dire sport e di che cosa è capace, suscita e creano le attività connesse a questo con le ricadute che crea”.

Alto Ionio cosentino, i sindaci chiedono a Scopelliti un incontro sulla sanità

TREBISACCE (CS)- L’assessore alla Salute dott. Saverio La Regina e il sindaco di Trebisacce avv. Francesco Mundo sono i firmatari della missiva, rivolta al presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti per ottenere un incontro per discutere delle problematiche della sanità nel territorio dell’Alto Ionio cosentino. Come si legge nella missiva: “Unitamente a tutti gli altri colleghi sindaci del comprensorio Alto Jonio-Sibaritide, abbiamo molto apprezzato la Sua lettera con la quale mi ha comunicato di aver dato disposizioni alla struttura commissariale e al Direttore Generale dell’ASP, per istituire presso l’ex Ospedale di Trebisacce un Pronto Soccorso H24.

Certo, la perdita dell’Ospedale non potrà mai essere “risarcita” o compensata da un Pronto Soccorso, che sebbene attrezzato, dal punto di vista sanitario e terapeutico non potrà  mai sostituire un ospedale, che quanto “piccolo”, riusciva a dare risposte efficienti ed efficaci, oltre che garantire le emergenze-urgenze, ad un intero comprensorio, disomogeneo e disarticolato, peraltro attraversato da una importante arteria stradale (la SS 106) che collega l’Adriatico al Tirreno, riuscendo anche a drenare, per i servizi che garantiva, la spesa e l’emigrazione sanitaria verso le regioni di confine. Naturalmente un Pronto Soccorso necessita di figure professionali idonee (cardiologi, anestesisti, in primis, ecc…) oltre qualche posto letto per l’attesa, che sicuramente la struttura commissariale in sinergia con la Direzione Generale dell’ASP, sapranno prevedere e organizzare.

Purtroppo in questi primi trenta mesi di chiusura dell’ospedale, le nostre popolazioni hanno pagato un prezzo altissimo: numerosi sono stati i decessi lungo il percorso verso altri ospedali SPOK distanti di circa 40-60 minuti da Trebisacce, addirittura ore dai paesi interni, a volte senza disponibilità di posti letto e costretti a girovagare per la regione con al seguito i propri congiunti. Una buona sanità pubblica deve certamente offrire cure adeguate, ma deve poter anche alleviare i disagi dei cittadini.

Egregio Presidente, Lei sicuramente avrà compreso le ragioni della nostra battaglia, non per un semplice pennacchio o per questioni campanilistiche, ma a difesa della civiltà e della salute che deve essere garantita dallo Stato e organizzata e disciplinata dalle Regioni. La stagione estiva è alle porte; la popolazione almeno si triplica; le paure aumentano e la mancanza di una struttura sanitaria, purtroppo crea altri danni all’indotto turistico-economico dell’intera fascia jonica nord. Per tali motivi Le chiediamo, tutti i sindaci dell’Alto Jonio-Sibaritide, con i quali ho concertato le esposte riflessioni, un incontro a breve per dar seguito immediato alla Sua comunicazione del 07/02/2013 confermando la Sua volontà politica, manifestata anche in pubblico,  e magari  proporre per il nuovo piano operativo, una soluzione che riesca a colmare le carenze sanitarie e integrare i servizi e le divisioni esistenti. Con l’occasione vorremmo anche invitarLa a Trebisacce per visitare la struttura, migliore di tante altre, al fine di  rendersi personalmente conto del grave torto che ha subito il nostro territorio”.