Guccione per Palazzo dei Bruzi: le nuove “alleanze”

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carlo guccioneCOSENZA – Il Pd ed il centrosinistra, o quanto meno un’ampia parte della coalizione, sono convinti di avere trovato la “quadra” per sciogliere l’ingarbugliata matassa che si era determinata a Cosenza con il ritiro della candidatura a sindaco, ufficialmente per motivi familiari, del manager dei vip Lucio Presta. A proporsi come primo cittadino sarà Carlo Guccione, consigliere regionale ed ex assessore della Giunta presieduta da Mario Oliverio. Con lui tutto il Pd ed un’ampia rappresentanza di partiti, come il Partito socialista e Italia dei valori, insieme ad una serie di movimenti civici che ruotano attorno al centrosinistra. La candidatura di Guccione è stata ufficializzata nel corso di una conferenza stampa alla quale, insieme al presidente della Regione, Mario Oliverio, a quello del Consiglio Regionale Nicola Irto e al segretario regionale del partito, Ernesto Magorno, renziano doc, ha partecipato Marco Minniti, sottosegretario di Stato con delega alla “Sicurezza della Repubblica” nonché grande stratega del partito in terra calabra. Ma novità più significativa è che la candidatura di Guccione avrà il sostegno di Ala, il partito fondato da Denis Verdini che a Cosenza è rappresentato da dirigenti politici di spessore come Giacomo Mancini, nipote ed omonimo del defunto segretario nazionale del Psi, oltre che assessore regionale in quota Forza Italia della Giunta di centrodestra che era presieduta da Giuseppe Scopelliti. Della partita farà anche parte il consigliere regionale Ennio Morrone, ex Forza Italia ed ora anche lui vicino ad Ala insieme al figlio Luca, presidente del Consiglio comunale di Cosenza fino al suo scioglimento determinato dall’approvazione della mozione di sfiducia da parte della maggioranza dei consiglieri nei confronti del sindaco Mario Occhiuto, di Forza Italia, che adesso ripropone la sua candidatura a primo cittadino. “Prove tecniche” di Partito della nazione”, dunque, a Cosenza? A rilevarlo subito è stato il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, Gustavo Coscarelli, che ha ricordato anche che Guccione è indagato nell’inchiesta “rimborsopoli” della Procura della Repubblica di Reggio Calabria sui presunti illeciti nella gestione dei rimborsi dei gruppi consiliari della Regione Calabria. Nessun sostegno a Guccione, invece, da parte del Nuovo centrodestra, partito che a Cosenza si sostanzia nell’imponente forza elettorale dei fratelli Gentile, Tonino, sottosegretario allo Sviluppo economico e segretario regionale del partito, e Pino, consigliere regionale. Il partito di Alfano, malgrado le insistenti “avances” del Pd, ha confermato, almeno per quel che riguarda il primo turno elettorale, il suo sostegno al consigliere comunale uscente Enzo Paolini, “manciniano” storico, che a questo punto potrebbe svolgere il ruolo di outsider nella competizione elettorale. A Cosenza, insomma, il quadro politico resta confuso e l’esito delle elezioni comunali si presenta alquanto incerto. Complici anche le divisioni che nel Pd, quasi “tradizionalmente” si potrebbe dire, non mancano mai.

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