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L’Assessore De Rosa ribadisce la centralità dell’Agenda Digitale

COSENZA – “L’Agenda digitale riveste una centralità strategica nei programmi dell’Amministrazione comunale”. A ribadirlo è l’Assessore all’Innovazione, Smart City e Social Innovation Geppino De Rose in un’intervista pubblicata sul “Corriere delle Comunicazioni”, il primo giornale on line sull’agenda digitale italiana, diretto da Gildo Campesato.
Nell’intervista rilasciata a Mila Fiordalisi, l’Assessore De Rose delinea ancora una volta il percorso nel quale il Comune di Cosenza è impegnato, tracciando le quattro direttrici lungo le quali si articola questa sorta di roadmap messa a punto dall’Amministrazione: la digitalizzazione dei servizi comunali, la smart city, gli open data e la banda larga.
“Sul fronte della digitalizzazione dei servizi – sottolinea De Rose – puntiamo alla creazione di una piattaforma informatica unitaria mirata alla semplificazione e dematerializzazione dei processi.  Relativamente al “piano” smart city l’obiettivo è lo sviluppo di piattaforme nell’area della sostenibilità energetica, della fruizione, attraverso release Ict, del patrimonio artistico-storico-culturale e della sperimentazione di app legate all’Internet delle cose. La città di Cosenza – spiega ancora nell’intervista  l’Assessore con delega specifica all’agenda digitale – è stata fra le prime città destinatarie di attività di sperimentazione a valere sui programmi di ricerca industriale di cui al primo Bando Miur per le smart city e la social innovation. Il progetto condotto da Enel, General Electric, Cueim, l’Università della Calabria ed altri partner industriali prevede, fra le tante release progettuali, la creazione di un Urban Lab, dedicato alla smart city, che vede il Comune impegnato nelle attività di progettazione, sperimentazione, implementazione di soluzioni smart mirate all’incremento dei livelli di qualità della vita dei cittadini”.
Con riferimento agli open data, terzo asset strategico dell’agenda digitale del Comune di Cosenza, Geppino De Rose afferma ancora che  “il processo, che è, insieme, culturale, tecnologico e amministrativo, è in fase di realizzazione e sono già disponibili sul sito del Comune, nella specifica sezione degli open data, i primi data set rilasciati verso l’esterno”.
Il percorso sarà completato dalla banda larga rispetto alla quale De Rose è più che categorico. “Inutile dire che senza infrastrutture a banda larga parlare di Agenda digitale diventa praticamente inutile. I provider nazionali di rete stanno completando l’infrastruttura per cui immaginare una diffusione quasi totale della banda larga per fine 2014 potrebbe rivelarsi per Cosenza un’ipotesi abbastanza probabile”.

Il 2014 sarà, inoltre,  un anno di assestamento sull’infrastruttura a banda larga e sullo start up dell’Urban Lab. “La nostra aspettativa – annuncia l’assessore De Rose-  è che da un laboratorio urbano ispirato all’Agenda digitale e alla smart city venga fuori un vero e proprio modello di ideazione e sperimentazione di soluzioni urbane e di buone pratiche legate alla sosteniblità, all’accessibilità, al consumo culturale. E che, soprattutto, incoraggi la nascita di una vera e propria stagione di co-progettazione partecipata. Fuori dall’equivoco, datato e insostenibile, del Comune dirigista che detta tempi e contenuti al territorio. Occorre aprire la stagione della proposta . I laboratori urbani di innovazione sociale servono a questo: è una chiamata intergenerazionale alle idee e alle proposte. Anche questa è Agenda digitale. Limitarsi alla sola dimensione tecnologica non aiuta a comprendere il significato globale dell’Agenda digitale europea, prima, e italiana dopo”
De Rose tiene a sottolineare, nell’intervista rilasciata al “Corriere delle comunicazioni”  che “non esistono priorità assolute. La nostra strategia è quella di legare lo sviluppo di nuovi servizi alle esigenze reali dei cittadini.  Abbiamo attivi dei focus group che, anche attraverso esperienze di cittadinanza attiva che si realizzano sui social network, ci restituiscono aree di “bisogno digitale” che traduciamo poi in interventi specifici. Per cui spaziamo dal pagamento a distanza dei ticket mensa, allo sviluppo di applicativi con tecnologie Tetra per la rilevazione di perdite della rete idrica o il monitoraggio del traffico con telecamere posizionate sui bus urbani,  fino al monitoraggio a distanza delle frane o delle discariche abusive. Ma sono solo alcuni degli esempi possibili, ovviamente”

L’ultimo passaggio della sua intervista l’Assessore De Rose lo riserva all’importanza della governance, della definizione dei ruoli e delle competenze. “Manca la programmazione al livello superiore. Nessuna Regione, o quasi, del Mezzogiorno ha istituito cabine di regia sull’Agenda digitale. La Regione Calabria non ha mai posto in essere uno straccio di provvedimento che riguardasse scelte sull’Agenda Digitale. E poi a livello nazionale c’è troppa confusione sui ruoli, sulle differenze o sulle omologazioni con DigitPA, sulla consistenza delle risorse, sui piani strategici. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Siamo indietro non nell’attuazione dei piani – anche perché nessuno li conosce – ma nella consapevolezza strategica e politica del ruolo che Agenda digitale ha e riveste rispetto alla modernizzazione complessiva del sistema Paese. Se Agenda digitale non riuscirà a modificare il dna organizzativo e gestionale dei Comuni, e quindi ad impattare sui comportamenti e sui modelli di governance, sarà ricordata come l’ennesima truffa consumata ai danni dei contribuenti. È inutile edulcorare i contenuti: se mai ciò accadrà sarà l’ennesima vergogna per il nostro Paese”.

Nuovi libri per la Città dei Ragazzi

COSENZA – Lo scrigno rosso della Città dei Ragazzi si è colorato oggi di novità. Alle  17 infatti si è svolta oggi la cerimonia di consegna dei volumi pubblicati dalla casa editrice calabrese Coccole Books e donati dall’Associazione Officina Trentatre – Onlus agli ospiti della struttura di via Panebianco.

Durante la cerimonia Antonio Curcio della società Teca srl, gestore dei servizi dello scrigno rosso, ha ringraziato il presidente dell’Associazione, Alessandro Martire, per l’iniziativa e Ilario Giuliano, titolare della casa editrice calabrese Coccole Books, per la preziosa donazione.

Ai libri donati si sono aggiunti anche alcune copie di racconti editi da Unicef. Tutti i testi sono illustrati e rivolti ai piccoli lettori.

Ilario Giuliano, ribadendo che il libro è un bene prezioso e uno strumento importante che gli adulti hanno il dovere di regalare ai più piccoli, ha sottolineato che è compito degli Enti Pubblici preoccuparsi della crescita culturale delle comunità, destinando allo scopo congrue risorse.

L’assessore Geppino De Rose ha rivolto un saluto ai ragazzi presenti all’incontro, ringraziando l’Ente Benefico e l’editore per l’iniziativa odierna, sottolineando l’impegno dell’Amministrazione Comunale nel settore della cultura e invitando i presenti a partecipare all’incontro del prossimo 20 giugno per il rilancio della cultura a Cosenza.

Al termine della cerimonia si è svolto il laboratorio di costruzione del libro a cura di Daniela Valente, scrittrice di numerosi testi per ragazzi.

Biblioteca Civica: confronto tra Caligiuri e De Rose

COSENZA – Incontro tra gli assessori alla Cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri, e del Comune di Cosenza, Geppino De Rose, per discutere di alcune delle criticità legate al futuro della Biblioteca Civica. L’assessore De Rose è stato delegato dal sindaco Mario Occhiuto a rappresentare il Comune di Cosenza nel Consiglio di Amministrazione della Biblioteca Civica, insieme al consigliere comunale Massimo Commodaro.

Come si ricorderà, a seguito dell’approvazione del DDL Del Rio in materia di riforma delle Province, l’assessore De Rose aveva lanciato l’allarme sulle possibili conseguenze di tale innovazione normativa sulle sorti della Biblioteca Civica, essendo la Provincia di Cosenza socio fondatore ed erogatore di un contributo annuo a favore della storica istituzione culturale della città.

Lo stesso Consiglio Comunale di Cosenza, nella seduta del 31 marzo scorso, aveva approvato all’unanimità un documento di indirizzo che sollecitava azioni di sensibilizzazione e di disegno di nuovi scenari operativi utili ai fini del sostegno alla Biblioteca Civica.

Nell’incontro con Caligiuri, De Rose ha rappresentato le condizioni di criticità istituzionale ed economica che interessano l’attuale fase di vita della Biblioteca illustrando il percorso da intraprendere ed il progetto al quale sta lavorando Palazzo dei Bruzi: assoluta irrinunciabilità del ruolo del Comune di Cosenza a favore della istituzione culturale, revisione dello statuto, allargamento della platea dei soci ai privati, valorizzazione del ruolo di Biblioteca Storica della Civica, nomina di un management specializzato nella gestione di biblioteche storiche, avvio dei percorsi di digitalizzazione del patrimonio librario, ampliamento dei mercati di riferimento dell’offerta dei servizi della Biblioteca Civica attraverso l’uso di piattaforme web oriented, inserimento della Biblioteca cosentina all’interno delle priorità del Polo Bibliotecario Regionale, nell’ambito dei nuovi fondi UE 2014/2020.

Per Geppino De Rose, ferma restando l’inviolabilità degli interessi pubblici rappresentati dalla storia stessa della Biblioteca Civica, esiste la possibilità concreta di attrarre privati all’interno del suo modello di gestione, come gli operatori della filiera culturale, universitaria privata e informatica, capaci di dare alla Civica lo slancio necessario sui mercati internazionali.

Caligiuri ha condiviso l’approccio progettuale del Comune di Cosenza mirato alla salvaguardia dell’istituzione, sebbene in una logica di valorizzazione del ruolo di autonomia operativa, finanziaria e gestionale della Biblioteca stessa.

Caligiuri ha altresì manifestato l’intenzione di convocare un immediato tavolo di discussione degli scenari di contrasto alla crisi dell’istituzione, alla presenza dei soci fondatori della Civica e cioè Accademia Cosentina, Provincia di Cosenza, Comune di Cosenza.

PAC Infanzia: l’Assessore De Rose illustrerà la bozza del Piano d’intervento

COSENZA – Va avanti la progettazione relativa al Piano d’Azione e Coesione (PAC) Infanzia per la definizione di un Piano di Intervento che sia il più possibile condiviso e dal quale dipenderà il futuro dei servizi forniti dagli asili nido, sia sotto il profilo dell’ampliamento dei servizi integrativi di carattere socio-educativo, sia sotto il profilo della realizzazione di nuove strutture per l’infanzia o la ristrutturazione di quelle esistenti.
Dopo l’incontro del 24 ottobre scorso con i Sindaci del distretto socio-assistenziale n.1, destinatario di risorse finanziarie pari a quasi un milione di euro, domani, giovedì 5 dicembre, l’Assessore alla Scuola e alla città a misura di bambino Geppino De Rose, in rappresentanza del Comune di Cosenza che ha il ruolo di capofila, incontrerà, alle ore 9,30, nella sede comunale di “Io cittadino”, in via San Martino, i rappresentanti del partenariato sociale per illustrare la bozza del piano di intervento e ascoltare da loro osservazioni, suggerimenti e proposte.
Al tavolo del confronto sono stati invitati sia le associazioni che operano nel settore dei servizi all’infanzia e che fanno parte del Distretto Socio Sanitario n.1, (comprensivo di 18 comuni), sia le organizzazioni sindacali.
Al termine dell’incontro, il Comune capofila farà sue le proposte che arriveranno dal tavolo del partenariato sociale e, ove compatibili, le inserirà nel piano di intervento.
“Obiettivo primario per l’Amministrazione comunale – sottolinea l’Assessore alla scuola Geppino De Rose – è quello di contribuire alla realizzazione di una città sempre più a misura di bambino, nella quale i servizi educativi destinati alle bambine e ai bambini siano un vero fiore all’occhiello.
Il piano di intervento che, dopo la consultazione con il tavolo del partenariato sociale, vedrà la luce, dovrà essere quanto più aderente al dettato della nuova normativa regionale, la n.15 del 29 marzo 2013, destinata a rivoluzionare profondamente i meccanismi operativi della gestione dei servizi educativi.”